tonidaytona
28/03/2014, 23:14
Difficile spiegare cosa sia la HAT
Una gara?
Un cimento?
Una gita folle?
Tutte queste cose e molto di più'!!
Una 24 ore a squadre da 550 km di cui circa 350 km in off road alpino.
Talvolta estremo.. 3piloti e tre moto.
Un gps e tanta resistenza.
Vi ho preso parte con gli Amici della squadra Triumph Torino lo scorso anno... Ora è un appuntamento irrinunciabile!
Tutte le info sul sito di Over2000rider
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tonidaytona
29/05/2014, 18:42
E' ora di iniziare a lavorarci...
Intanto il racconto della edizione 2013 aiuta a entrare nel tema!!
Invece non succede mai nulla di brutto. Nessuno finisce di sotto. Nessuno fa retate o multe sugli sterri (vuoi vedere che sono tutti legali?). E le mie moto, non so perché, alla Hat fanno sempre le brave e mi portano fino in fondo: le ho fatte tutte e cinque, senza mai cadere e senza mai rompere nulla. Eppure, alla Hat le moto si spaccano, eccome! Copertoni squarciati sui sassi, cerchi piegati, telaietti reggisella o reggicarena tranciati, addirittura telai aperti in due; poi ci sono i sassi che sfondano i carter o che si infilano nel pignone. Ma questa cosa fa parte del gioco. Tuttavia, vedendo che ogni anno le cose vanno bene, Corrado Capra, il genio che ha inventato tutto questo, decide di alzare l’asticella, ovvero di tirare la corda: triplica il numero degli iscritti e alza il prezzo dell’iscrizione. La gente lo maledice, poi paga e viene tutta contenta. Perché la Hat sta crescendo piano piano, è un evento pazzesco destinato a entrare nella leggenda. Tra 20 o 30 anni, gli appassionati di fuoristrada ricorderanno la Hat come si fa, oggi, per la Milano-Taranto, o per le prime Baja. Ovvero, per quegli eventi dove si parte da A e si punta a una B talmente lontana che, se vuoi arrivarci in botta unica, devi guidare per tutto il pomeriggio, per tutta la notte e per tutta la mattina del giorno dopo. Devi combattere la stanchezza, la demotivazione, la paura del buio, la solitudine che si prova quando percorri uno sterrato alto 2.300 m alle tre del mattino.
Tratto da Motociclismo
Di Mario Ciaccia
La prima tappa parte dalla valle del Tanaro (CN), ma non c'è una località fissa: le prime due edizioni si è partiti da Ormea, la terza e la quarta da Priola e la quinta da Garessio.
La prima parte prevede delle sterrate molto divertenti: il Passo San Bartolomeo, alto 1.450 m e a vista mare; il Passo Caprauna; la strada che conduce da Trovasta e Pornassio (ma che nome bizzarro...): quella che da Pornassio scende alla strada provinciale 3; e la Lavina – San Bernardo di Conio. Siamo finiti in Liguria, in questa tratta. Sono strade divertenti e le si fa da freschi, da euforici, in compagnia di tante altre squadre.
Poi, il registro cambia. Seguono gli 80 km di sterrato della Via del Sale attraverso il Passo di Mezza Luna, la galleria del Garezzo, il passo Tanarello, il Bosco delle Navette, il Colle dei Signori, il Colle della Boaria, il Colle di Tenda. È una delle parti più suggestive e faticose: un lungo tratto oltre i 2.000 m di quota, in ambiente lunare, immersi in una distesa di ghiaia bianca. La strada è conciatissima e qui cala il sole, qui arriva la notte. Istintivamente, i partecipanti sono intimoriti dall'arrivo del buio, ma poi si adattano: devono farselo tutto, questo buio, fino alla mattina dopo...
Si arriva a Vernante, a valle rispetto a Limone Piemonte e ci si ferma nella bocciofila per mangiare la pasta calda. Si è già stanchi, si sono fatti 150 di fuoristrada pieno di sassi e là fuori è buio pesto. Ci si sente meritevoli dell'agognato riposo, invece si deve reagire, finire di mangiare e uscire là fuori, al buio.
SECONDA TAPPA
Dopo due passi interlocutori, alti sui 1.400 m (Colle di Parasso e valico di S. Antonio), dei quali il secondo è difficile da navigare, si affrontano due grandiosi percorsi di montagna, alti 2.540 e 2.285 m sul mare: il Colle dell'Ancoccia, sull'altopiano della Gardetta e la strada dei Cannoni tra il Colle del Sampeyre e il monastero di Valmala. Se c'è la luna piena, come nel 2011, questa fase è da mille e una notte. Montagne bellissime, simili a scogli in fondo al mare, sembra di fare un viaggio epico. Se non c'è la luna, si capisce lo stesso di essere in un posto di alta montagna, severo ed isolato. Quel poco che i fari illuminano fa immaginare scenari grandiosi. È il mistero delle notturne: chi non le fa pensa, ottusamente, “Non vedi nulla, quindi non ha senso”, mentre chi le fa percepisce qualcosa che fa molto piacere, ma che non si sa spiegare. Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici. In genere, però, i partecipanti arrivano cotti sul Sampeyre e le pietraie scassatissime della Via dei Cannoni finiscono per dare loro il colpo di grazia. Poiché, al termine della discesa, c'è il secondo punto tappa (tra Sampeyre e Brossasco), ecco che questo sembra trasformarsi in un lazzaretto, con la gente che si butta per terra per dormire e quelli che, invece, resistono, decisi a proseguire. Si tratta di uno dei punti topici della Hat, dei più affascinanti, perché fa molto Dakar, con questi sbandati con la faccia da disperati che devono decidere se andare avanti, mollare, oppure dormire qualche ora e tagliare la terza tappa. Va detto che le prime due Hat, disputatesi più verso l’autunno, avevano anche il problema del freddo, con minime sui 3 gradi contro i 10 degli anni successivi: 7 gradi che aumentavano le difficoltà del corpo a resistere al sonno, ai dolori e alla fatica. Ma, anche se il freddo non è più un problema, arrivare a pezzi al secondo punto tappa, accasciarsi su una sedia, mangiare qualcosa e scaldarsi sono tutte cose che ti fanno apparire folle l'idea di uscire di nuovo, inforcare la moto e proseguire dentro il nero pece della notte. Se lo fai, ti aspetta la terza tappa, quella “antipatica”.
TERZA TAPPA
La chiamiamo “L'antipatica” perché è una sfilza di passi pietrosi fino alla nausea. Poiché sono oltre 300 km che stai guidando su 'sti sassi, non sopporti più queste continue botte contro il paramotore, questi clang della catena. Non ci sono difficoltà particolari, è solo che alle 4 della mattina, stanchissimo, non senti l'esigenza di farti tutte queste pietraie, anzi. I passi sono il Prete, il Gilba, l'Infernotto, il Rucas, il Pian Pra, il Vaccera e il Laz Arà. A seconda di come sono andate le prime due tappe, ammirerai l'alba da un punto diverso. Vaccera e Laz Arà proprio non hai voglia di farli, infatti sono i passi meno frequentati della Hat. Quando arrivi al terzo punto tappa, a Pomaretto (TO), è una liberazione. C'è il sole e sai che ti aspetta il Grande Finale.
QUARTA TAPPA, IL GRANDE FINALE
Si tratta della galoppata sulla bellissima via dell'Assietta, a quasi 2.500 m di quota, a vista di un panorama che, dopo gli orrori della notte, viene preso come il Paradiso Terrestre, come il premio finale. Una volta che sei sull'Assietta, è fatta: ti viene la carica per arrivare fino in fondo, a Cesana Torinese, dove la contentezza per avercela fatta esplode a livelli stellari e, finalmente, arriva la botta di sonno definitiva, perché ti rilassi. Dopodiché, le domande più diffuse sono: “Visto quanto costa l'iscrizione, perché devo pagare il pranzo?” e “Ma tu l'hai fatta tutta?”. I partecipanti si guardano in faccia e non si fidano. “Sì, l'ho fatta tutta” dice uno e “Bugiardo!” pensa l'altro.
Ultima modifica di tonidaytona; Oggi alle 19:09 Motivo: Unione Post Automatica
tonidaytona
02/06/2014, 08:17
Questo mercoledì , Reunion mensile presso Over2000Rider a Gassino.
Sarà presentata la special dominator di Davide Biga.
È illustrate le novità per prox imminenti iniziative.
Dettagli sul sito.
tonidaytona
05/06/2014, 08:10
Aggiornamento:
Iscrizioni HAT 2014 chiuse.
320 iscritti di cui 190 stranieri.
Posti liberi solo per HardAlpiTour Extreme.
Depositata iscrizione squadra "randagi tassellati " per Extreme :oook:
tonidaytona
03/09/2014, 20:40
Tutto pronto!!
Due giorni e si parte.
http://i60.tinypic.com/inr61z.jpg
Mi sa che vi invidio un cincinino.
:oook:
Tonidaytona allora com'è stato?
tonidaytona
16/09/2014, 15:47
Tonidaytona allora com'è stato?
Follemente bello!
Fatica tre lo sfinimento!!
20 nazioni
390 piloti
235 arrivati
Bello da pazzi!
tonidaytona
16/09/2014, 15:47
Tonidaytona allora com'è stato?
Follemente bello!
Fatica tre lo sfinimento!!
20 nazioni
390 piloti
235 arrivati
Bello da pazzi!
E neanche un cazzo di report ne una risposta agli amici che ti facevano gli auguri...
Belle cose
tonidaytona
17/09/2014, 12:01
E neanche un cazzo di report ne una risposta agli amici che ti facevano gli auguri...
Belle cose
E' stata duretta sto giro...
Nella notte il cell mi si è' scaricato.. Sorry my friend!
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