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Scala
24/06/2014, 14:20
VI RACCONTO IL TRIDAYS ( e perché le moto inglesi sono speciali )

Questa storia comincia con una canzone, anzi comincia con dei tamburi.
The Rolling Stones la incisero nel 1968. Sympathy for the Devil.

[YT]https://www.youtube.com/watch?v=vBecM3CQVD8&feature=kpYT]

Mai avrei creduto che una semplice gita fuori porta in moto avrebbe potuto lasciarmi tanto.
Fino a pochi anni fa per me la moto era esclusivamente la velocità, avevo acquistato un GSX-R 750 k7 nuova e il mio sogno sarebbe stato quello di qualificarmi e correre la gara del Passo dello Spino nei pressi di Pieve Santo Stefano.
Avevo una sola fede, le corse, mi alzavo indiavolato al mattino aspettando il momento di indossare la mia tuta per imboccare la strada del Passo della Consuma. Andavo quasi tutti i giorni, o in pausa pranzo, o dopolavoro.
Studiavo le traiettorie poi mi fermavo nei piazzali ingegnandomi per trovare i segreti per la moto perfetta. I problemi erano sempre gli stessi, coppia ai bassi e grip in uscita di curva in genere.
Una storia credo molto diffusa tra gli appassionati.
Certo è che le montagne mi affascinavano tanto, bucare le nuvole; ritrovarsi al sole in cima ad un passo è sempre stato il massimo per me.
Uscire dalle nuvole e dal brutto tempo era un po’ come uscire da quella dimensione di normalità a cui tutti sottostavamo.
Ma ero ancora lontano dallo scoprire il perché di quel richiamo, il perché di quell’emozione forte che mi dava la natura intorno a quella striscia ondulata di asfalto.
Purtroppo un sabato pomeriggio, in mezzo ad una delle mie furiose uscite, un imprevisto cambiò il corso della mia vita. Guardai la strada ed era già troppo tardi. Mi accorsi di colpo che la velocità stavolta era troppa. capii che probabilmente quello sarebbe stato l’ultimo atto della mia vita. Era evidente che tutto sarebbe finito molto presto.
Cercai di frenare con tutta la mia forza. La moto completamente fuori controllo iniziò a sbacchettare violentemente con l’anteriore. Feci il possibile per tenerla in strada, poi mi ritrovai in aria, ebbi il tempo di pensare; poi uno schianto forte sulla schiena come se mi avessero colpito con una mazza per demolizioni con tutta la forza possibile.
Il resto lo ometto è troppo duro, del resto queste righe non vogliono certo raccontare la mia vita. Sto solo condividendo un percorso, cosa che ha molto a che fare con il Tridays appunto.
Dopo essere riuscito a riprendermi fisicamente ( e psicologicamente…) da questa esperienza la moto per me era diventata una sfida. Una sfida con me stesso, una sfida con il mio equilibrio.
Cinque anni esatti dopo l’incidente la voglia di andare in moto era tornata troppo forte, ed insieme anche la voglia di velocità onestamente.
Pensai di acquistare un’ Harley Davidson in modo da impossibilitarmi il ritorno alle corse. Guardando un po’ di materiale su internet capii che avrei preferito partecipare ad un convegno sulla disfunzione erettile per gli over settantacinque piuttosto che trovarmi tra le gambe un aggeggio che pesa più di una locomotiva.
Declinai quindi in due nanonosecondi la folle idea passatami per la testa.
Detto ciò il gusto custom barra special mi prendeva molto, mi rimase quel brivido benefico addosso che significava che ero sulla strada giusta.
Come quando accelerando forte in un risciacquo lo stomaco ti si chiude dopo la forte compressione.
Bene, in effetti in quel momento realizzai che la mia nuova vita motociclistica sarebbe stata a bordo di una Triumph. Si perché non erano moto per la prestazione massima in termini di tempo sul giro, ma offrivano comunque tutte quelle caratteristiche per farsi rispettare da qualsiasi motociclista sulla terra.
Scelsi una Speed Triple con l’intento di non correrci… diciamo che in parte forse ci sono riuscito.
Sentii parlare del Tridays 3 anni fa, ed ormai sono alla seconda edizione.
Il tridays mi ha insegnato tanto, ho imparato che la moto è amicizia, che la moto è commozione. Al Tridays la gente è unita da qualcosa. E’ un’atmosfera unica.
E’ come se tutta la sofferenza che c’è nel tuo mondo taccia per tre magici giorni.

IL VIAGGIO

Partenza da Firenze da solo. Salgo a bordo della mia piccola Speed tutta nera, lego il mio bagaglio e parto con gli Stones ancora nelle orecchie.
La Speed emette un suono unico, chi l’ha guidata lo sa! Accenderla è un vero piacere.
La prima tappa è Modena. Mi aspetta un mitico compagno di viaggi, Sharky80.
Rimaniamo una sera insieme a pianificare alcuni ‘’dettagli’’ e all’indomani le Triumph verso il Tridays sono già due.
Le ore di viaggio per arrivare a Neukirchen sono tante e il vento senza carene ti passa proprio dappertutto rendendoti la vita difficile, ma a noi motociclisti la vita semplice proprio non piace. Con il vento e le tempeste ci facciamo l’idromassaggio.
Dopo ore di viaggio per uscire dall’Italia finalmente il confine. La strada si arrampica tra le montagne e quella sensazione di libertà da tutti i problemi ti entra dentro. Sai già che questo è solo l’inizio delle emozioni, e il cuore ti chiede soltanto di dare gas.
Il primo sussulto lo fai al cartello del paese Gerlos,. E’ da lì che inizia il passo ed è da lì che si vede se tutte le chiacchiere da bar sono vere o se hai visto troppi film e al bar stavi raccontando una marea di boiate.
I primi due che trovo a scaldare le gomme con la targa crucca e subito mi dimentico delle buone intenzioni. Alla Speed gli piace quando abbondi la benzina con la manopola bella aperta.
Arrivati in vetta e pagato il passo inizia la discesa a valle verso Neukirchen, nemmeno dieci curve dopo il valico del Gerlospass un piazzale si affaccia ad uno spettacolo incredibile. E’ come se tutto il tempo passato a cercare la velocità tra la vita e la morte adesso sia palesemente assurdo.
E’ come se il vero senso della moto sia stato semplicemente quello di essere lì, e non esagero. Ecco cosa cercavo tutte le volte che bucavo le nuvole delle montagne, ecco cosa volevo vivere.
Una cascata immensa si scioglie in tre cadute libere proprio davanti ai tuoi occhi e tutto questo ti riempie d’aria i polmoni, senti la terra, senti di farne parte.
A dire il vero probabilmente senti anche fame, quindi tiri gli ultimi kilometri di viaggio verso Newchurch. Per questi tre giorni tutto ha il sapore inglese anche il nome del paese che ci ospita.
Entrato in paese mi fiondo subito a mangiare il mitico pollo arrosto con il pane. Si con il pane perché gli austriaci ti danno il pane solo se proprio lo vuoi altrimenti ti attacchi.
Mi decido a bere un bicchiere d’acqua visto che tanto so già che la birra non mancherà. La tipa del bancone mi farfuglia una roba in tedesco che poi ho scoperto volesse dire cinque euro e sessanta, grazie ad una sua collega, che molto fiera del suo ottimo italiano è riuscita ad estorcermi la cifra.
Bevo quest’acqua come se fosse l’ultima disponibile sulla terra e vado a salutare i ragazzi allo stand Triumphchepassione base inprescindibile per un Tridays tricolore.
Stand sotto il quale ho conosciuto tantissime persone, ho condiviso il tetto durante la pioggia l’ombra sotto il sole, e i racconti di tutti quelli che come me passavano di lì.
Beh sembra strano ma ognuno con la sua moto, ognuno con il suo viaggio davanti anche se ti conosci da pochi minuti sai già che se sei lì hai tanto in comune, e vi assicuro che è proprio così.
I ragazzi che ho incontrato al Tridays mi hanno dato quello che cerchi tutto l’anno dai colleghi di lavoro e non trovi mai, l’amicizia.
Ho visto gente abbracciarmi come un fratello per aver condiviso un luogo o un giorno, con loro. E’ tutto ciò è commovente le persone ti vogliono bene perché al Tridays tu sei quello che sei realmente, e da fuori si vede. Non si sentono bugie, ed il motivo è semplice non ce n’è il bisogno, fai quello che vuoi tranquillo che andrà bene a tutti. Se hai voglia di fare qualcosa basta che lo dici e troverai tanta gente che vorrà seguirti. Tutto questo è meraviglioso perché nella vita reale quando proponi qualcosa ad amici e colleghi provi sempre quella sensazione strana che credo provino i venditori di aspirapolveri porta a porta, ovvero la diffidenza di chi ti ascolta, la chiusura mentale.
Al Tridays tutti sono lì non per riposarsi non per guardare la televisione, ma per vivere la loro avventura in moto.
Quest’anno abbiamo fatto un gruppetto di sei moto tutte diverse, ma tutte Triumph e siamo andati sul Grossglockner. Abbiamo condiviso non solo le curve, abbiamo condiviso dei luoghi così belli che è inevitabile legarsi. Certi sorrisi e certi abbracci si danno solo al colmo della gioia.

Comunque sia dentro a Newchurch ogni momento succede qualcosa, non c’è certo da stupirsi che due tipi vestiti da poliziotti inglesi con i trampoli abbiano preso Sharky80 lasciandolo sul tetto di un edificio come se fosse cosa normale.
E non c’è da stupirsi se in mezzo alla folla di un concerto qualcuno accende la moto ed inizia a fare burn out per poi andarsene tra gli applausi del pubblico.
Non c’è da stupirsi se ogni tanto sbuca fuori una Speed Triple assettata da sterrato, e magari sporca di fango perché ci hanno corso la Rumble, famosa gara di moto in un circuito sterrato.
Ma ho avuto di che stupirmi anche quest’anno.
Mi sono davvero stupito quando ho visto il Motodrom di legno. MI sono davvero stupito quando ho visto lo spettacolo di cui sono capaci, la grinta e la determinazione che ci mettevano per girare con delle Indian degli anni 50’ in tondo su una parete verticale. Uno spettacolo unico che mi ha dato la misura di che artisti ci possono essere ancora oggi tra noi.
Uno spettacolo che tutti noi dovremmo poter applaudire per rendere merito a dei veri Artisti che fanno della motocicletta una forma d’Arte trasversale e senza tempo.

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Comprate moto inglesi, lasciate stare i cronometri e le code in officina.
L’importante è poter dire io c’ero.
Viva il Tridays viva i motori e viva l’amicizia.
Scala.
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tbb800
24/06/2014, 14:25
:oook:

Scala
24/06/2014, 14:37
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Sharky80
24/06/2014, 15:13
Eccovi le mie foto sul tetto!!!!163402163403163404

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Scala
24/06/2014, 15:44
noooooo hahahahahhahahahHaHhAhahhaHAhaHahahhqHqhqh stupenda sharky non lo sapevo che avevi le foto!!! stupendo

Sharky80
24/06/2014, 15:46
Secondo me, in giro ce ne sono di migliori, ma ho trovato solo quelle!!!!


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lasilvia
24/06/2014, 16:17
Bel report Gabriele :biggrin3: è sempre un piacere rivedervi. Da che so c'è un intero filmato di Salvo che viene messo sul tetto :P

Marco Manila
24/06/2014, 16:29
Ragazzi un Tridays senza di voi non è un Tridays!!! ;)

Grazie della compagnia, siete grandi!!!!

orso
24/06/2014, 16:58
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cosa non si sarebbe disposti a fare per avere una foto accanto alla bandiera della mitica SEZIONE ROMANA TRIUMPH

:supremo::supremo::supremo::supremo:

urasch
24/06/2014, 19:23
che spettacolo

Scala
24/06/2014, 19:26
Bel report Gabriele :biggrin3: è sempre un piacere rivedervi. Da che so c'è un intero filmato di Salvo che viene messo sul tetto :P
facciamo scappare fuori questo video!!! hahahahhah


cosa non si sarebbe disposti a fare per avere una foto accanto alla bandiera della mitica SEZIONE ROMANA TRIUMPH

:supremo::supremo::supremo::supremo:

un giorno riusciró a ergere un Giglio gigante seguito da una folla di Fiorentini!!! per ora rimango sempre solo io... hahahahahhaha


Ragazzi un Tridays senza di voi non è un Tridays!!! ;)

Grazie della compagnia, siete grandi!!!!
Marco che dire senza di te sarebbe un raduno solo per crucchi!!!

robymecc
24/06/2014, 20:24
:oook::oook::oook::cool:

doubleG
24/06/2014, 20:38
Bello bello, bravi!

marchino68
25/06/2014, 07:11
:w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t::w00t:

frankiebali
25/06/2014, 08:55
Che spettacolo!!
Di sicuro da sganasciarsi dalle risate.:risate2:
Bravi ragazzi!!:oook:

Fabrizio
25/06/2014, 08:57
Belle parole Gabriele:oook:

Scala
25/06/2014, 10:47
Belle parole Gabriele:oook:

Ci saró sicuramente Fab!!! Ci becchiamo lí!!!

jamex
26/06/2014, 23:00
fantastico :oook:

Scala
27/06/2014, 22:33
e poi che dire della colonna sonora di quest'anno!! Jimmy Cornett con "For the Ride"
FOR THE RIDE men - Jimmy Cornett & the Deadmen - YouTube (http://youtu.be/RPHtDaGhlaY)

l'ultima sera concertone!! e tutti insieme a bere birre!! cazzo mi manca di giá questo Tridays il rientro a lavoro è stato mortale...

Filomao
04/07/2014, 11:03
Mi hai fatto emozionare, bel report! :oook: