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Visualizza Versione Completa : Traghetto affondato, centinaia di morti: condannato lo "Schettino coreano"... lezione dall'oriente



giorgiorox
12/11/2014, 10:42
TOKYO - Lee Jun-seok, capitano del traghetto Sewol diretto all'isola di Jeju e affondato il 16 aprile vicino alle coste meridionali della Corea del Sud, è stato condannato a 36 anni di carcere. A quasi sette mesi dalla grave tragedia che ha sconvolto un intero Paese fino a rallentare l'economia sull'emotività dello strazio dei parenti delle oltre 300 vittime, quasi tutti studenti in gita, la giustizia ha fatto il suo corso. Lee, 69 anni, seduto sul banco degli imputati con lo sguardo perso nel vuoto insieme agli altri dell'equipaggio, con la divisa verdognola da galeotto e il numero di serie cucito, è stato prosciolto dall'accusa di omicidio mossa dalla procura che, se accolta, avrebbe potuto costargli la pena di morte, esistente nell'ordinamento sudcoreano, ma di fatto congelata in una moratoria avviata nel 1997.

Gli addebiti hanno sanzionato la sua «grave negligenza» per la morte di 304 dei 476 passeggeri a bordo della nave, immortalata nell'immaginario collettivo dalle immagini della fuga con indumenti intimi su una delle prime unità di soccorso giunte sul punto del naufragio. Inevitabile il confronto con la vicenda della Costa Concordia e col capitano Francesco Schettino, cui pure i media sudcoreani hanno fatto riferimento all'inizio della vicenda, prima della emersione di un fenomeno più complesso fatto, nei risultati dell'inchiesta del pool dei procuratori e polizia, di ripetute violazioni della società armatrice che ha «puntualmente ignorato gli avvertimenti sulla sicurezza», a partire dall'impreparazione dell'equipaggio nella gestione delle emergenze, e permesso al traghetto con problemi strutturali di navigare sovraccarico.
Prima della lettura delle sentenza, il governo sudcoreano ha deciso di terminare le ricerche dei dispersi: il ministro della Pesca e del Mare, Lee Ju-young, ha comunicato che nove persone mancano all'appello. E in parlamento è partita la discussione sulla compensazione per le vittime. In aggiunta ai 36 anni di carcere a Lee, la Corte di Gwangju ha condannato il direttore di macchina a 30 anni per omicidio con l'accusa di aver lasciato la nave senza aiutare i colleghi feriti. Pene detentive che variano dai 5 anni ai 20 anni di carcere sono state decise per altri 13 dell'equipaggio, tra cui il primo ufficiale di macchina per l'abbandono-nave e la violazione delle norme sulla sicurezza navale. La pubblica accusa ha contestato, tra l'altro, l'inspiegabile ordine ai passeggeri di restare «al sicuro nelle cabine» in attesa dei soccorsi quando lo scafo aveva iniziato a inclinarsi e capitano ed equipaggio si preparavano ad allontanarsi. La stessa presidentessa Park Geun-hye, finita nel mirinodell'indignazione pubblica per l'inefficienza dei soccorsi costretta alle lacrime in un discorso di scuse alla nazione ha descritto le loro azioni «simili all'omicidio», auspicando pene severe ai responsabili.

massimio
12/11/2014, 10:50
quindi, facendo le dovute proporzioni con il Numero di morti e anni di reclusione, sapendo come vanno le cose in Italia,, a schiettino gli daranno si e no 3 anni e mezzo

2877paolo
12/11/2014, 10:53
veramente, a schettino, daranno la laurea ad honorem visto che già lo invitano nelle università per parlare... di cosa non l'ho capito. :blink:

FraVet
12/11/2014, 10:54
Non saprei con precisione, ma come popolo visti da qui mi sembrano un pochino più moralmente integri di noi.

marco72
12/11/2014, 11:02
Non saprei con precisione, ma come popolo visti da qui mi sembrano un pochino più moralmente integri di noi.
giusto un attimino...

FraVet
12/11/2014, 11:08
giusto un attimino...
poca roba, un'inezia.

giorgiorox
12/11/2014, 11:10
ci vuole poco ad essere più seri di noi

gae65
12/11/2014, 11:20
Questo vuol dire che Paese di merda che siamo e che giustizia del ca@@@o abbiamo!!!!!!!! Schettino magari scriverà un libro, farà un film, presenterà una trasmissione, parlerà in radio etc etc

FraVet
12/11/2014, 11:21
ci vuole poco ad essere più seri di noi
Purtroppo..!

giorgiorox
12/11/2014, 11:28
Questo vuol dire che Paese di merda che siamo e che giustizia del ca@@@o abbiamo!!!!!!!! Schettino magari scriverà un libro, farà un film, presenterà una trasmissione, parlerà in radio etc etc

infatti.... paese con la p minuscola però... la maiuscola riserviamola a quelli che meritano l'appellativo

marco72
12/11/2014, 11:32
http://www.liberoquotidiano.it/resizer/480/-1/true/zcVYnplgPUwu6J6wSeSlZMR4ic503Ni5t81MHYHEipM=--.jpg

no comment

2877paolo
12/11/2014, 11:35
http://www.liberoquotidiano.it/resizer/480/-1/true/zcVYnplgPUwu6J6wSeSlZMR4ic503Ni5t81MHYHEipM=--.jpg

no comment

io si. :biggrin3:
ci andassero a fare una bella crociera insieme e passassero dalle parti del giglio... :oook:

massimio
12/11/2014, 11:46
http://www.liberoquotidiano.it/resizer/480/-1/true/zcVYnplgPUwu6J6wSeSlZMR4ic503Ni5t81MHYHEipM=--.jpg

no comment

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO:sick:

giorgiorox
12/11/2014, 12:12
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO:sick:

ed invece sì...

massimio
12/11/2014, 12:32
ed invece sì...

mano male che quassu in Germania certe notizie e foto non arrivano:ph34r:


http://www.liberoquotidiano.it/resizer/480/-1/true/zcVYnplgPUwu6J6wSeSlZMR4ic503Ni5t81MHYHEipM=--.jpg

no comment

sei fazioso, come sempre....................................................per cui aspetto che chiudano il thread

streetTux
12/11/2014, 13:13
..bello avere una giustizia..

Pelledorso
12/11/2014, 13:20
http://www.liberoquotidiano.it/resizer/480/-1/true/zcVYnplgPUwu6J6wSeSlZMR4ic503Ni5t81MHYHEipM=--.jpg

no comment

Era chiarissimo l'intento fazioso di questa discussione!!
Il vero obbiettivo era colpire Napoli e i Napoletani! :dry:

Siete razzisti mi fate :sick:

Angelik57
12/11/2014, 18:59
MASSIMO GRAMELLINI

Alla fine che cosa ci colpisce della sentenza sudcoreana che ha condannato a 36 anni di carcere il comandante di un traghetto colato a picco con il suo allegro carico di studenti in gita? La durezza della pena, certo, specie se rapportata all’età di un imputato quasi settantenne, e benché giustificata agli occhi dell’opinione pubblica dal suo comportamento vile. Il capitano abbandonò la nave in incognito, mentre con atto abominevole i suoi sottoposti invitavano i passeggeri ad andare sotto coperta e nel frattempo calavano in acqua le scialuppe per mettersi in salvo. Poi ci sconvolge l’efficienza a noi ignota della giustizia asiatica, capace di concludere un processo di questa complessità ad appena sette mesi dagli eventi.

Eppure l’aspetto che, almeno a me, sorprende di più è la faccia del comandante Lee Jun-Seok. Il suo sguardo colmo di imbarazzo e di vergogna. Perché forse ce lo siamo dimenticati, ma altrove può ancora succedere che un condannato si senta colpevole. Da Totò Riina all’ultimo ladro di polli, qui tutti si considerano innocenti. Anche e soprattutto dopo la sentenza definitiva, quando cominciano a chiedere la revisione del processo e, se non più per la verità giudiziaria, si battono per la verità storica, cioè per l’assoluzione alla memoria, indossando i panni della vittima incompresa e del capro espiatorio. Lo sdoppiamento dell’italiano davanti al naturale esito dei suoi gesti irresponsabili è un fenomeno che affascina da sempre la psicanalisi, come non mancherà di spiegarci in una delle sue prossime lezioni universitarie a piede libero il professore emerito Francesco Schettino.

giorgiorox
13/11/2014, 08:18
MASSIMO GRAMELLINI

Alla fine che cosa ci colpisce della sentenza sudcoreana che ha condannato a 36 anni di carcere il comandante di un traghetto colato a picco con il suo allegro carico di studenti in gita? La durezza della pena, certo, specie se rapportata all’età di un imputato quasi settantenne, e benché giustificata agli occhi dell’opinione pubblica dal suo comportamento vile. Il capitano abbandonò la nave in incognito, mentre con atto abominevole i suoi sottoposti invitavano i passeggeri ad andare sotto coperta e nel frattempo calavano in acqua le scialuppe per mettersi in salvo. Poi ci sconvolge l’efficienza a noi ignota della giustizia asiatica, capace di concludere un processo di questa complessità ad appena sette mesi dagli eventi.

Eppure l’aspetto che, almeno a me, sorprende di più è la faccia del comandante Lee Jun-Seok. Il suo sguardo colmo di imbarazzo e di vergogna. Perché forse ce lo siamo dimenticati, ma altrove può ancora succedere che un condannato si senta colpevole. Da Totò Riina all’ultimo ladro di polli, qui tutti si considerano innocenti. Anche e soprattutto dopo la sentenza definitiva, quando cominciano a chiedere la revisione del processo e, se non più per la verità giudiziaria, si battono per la verità storica, cioè per l’assoluzione alla memoria, indossando i panni della vittima incompresa e del capro espiatorio. Lo sdoppiamento dell’italiano davanti al naturale esito dei suoi gesti irresponsabili è un fenomeno che affascina da sempre la psicanalisi, come non mancherà di spiegarci in una delle sue prossime lezioni universitarie a piede libero il professore emerito Francesco Schettino.


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Mr. RustyNail
13/11/2014, 10:47
Era chiarissimo l'intento fazioso di questa discussione!!
Il vero obbiettivo era colpire Napoli e i Napoletani! :dry:

Siete razzisti mi fate :sick:

No, sono le persone che fanno e pubblicano manifesti del genere a fare schifo, a ostinarsi a difendere l'idifendibile.
Senza polemiche sulla collocazione geografica di tali soggetti.