PDA

Visualizza Versione Completa : la scelta del guanto tecnico



maurotrevi
22/12/2014, 08:36
Il Guanto protettivo per Moto, questo sconosciuto | ItaliaOnRoad - Rivista Italia Motori (http://www.italiaonroad.it/2014/12/18/il-guanto-protettivo-per-moto-questo-sconosciuto/)
Il guanto è senza dubbio uno degli elementi più discussi in materia di abbigliamento protettivo, questo perché se da una parte ci sono le esigenze di sicurezza dall’altra ci sono quelle del comfort e di mobilità della mano; impegnata tra acceleratore, freno, frizione e pulsanti vari.

Per capire quali sono state le evoluzioni sotto il profilo della sicurezza, siamo andati ad analizzare diversi prodotti Racing, mentre in foto troverete alcuni esempi di guanti scelti dai nostri tester; Arlen Ness G9149 e Gimoto GP4.

Inizialmente si utilizzavano semplicemente dei guanti in pelle ma senza una particolare attenzione e da li emerse il primo serio problema. Serviva un guanto che in caso di caduta non si sfilasse, questo aspetto è estremamente importante e va considerato tutt’oggi al momento dell’acquisto.

http://www.italiaonroad.it/wp-content/uploads/2014/12/protezione-polso-300x205.jpg
protezione rigida del polso con cinturino di fissaggio
Il secondo problema da affrontare furono le imbottiture, in principio vennero applicate delle protezioni morbide sul dorso e sulle dita, queste probabilmente facevano più effetto sulla testa che sulle mani, ma le stesse sono state le progenitrici delle soluzioni attuali.

Oggi i guanti sportivi sono tempestati di protezioni rigide che vanno dal pregiato carbonio e titanio ai vari polimeri, sicuramente più economici ma probabilmente anche più confortevoli.

E’ importante sapere che le protezioni rigide non offrono riparo solamente dagli impatti e dalle abrasioni ma sono utili anche per ridurre l’attrito tra guanto e asfalto, limitando così anche i traumi distorsivi.

http://www.italiaonroad.it/wp-content/uploads/2014/12/protezioni-rigide-300x200.jpg
protezioni rigide di dorso e dita
La nascita di queste protezioni rigide negli anni ’90 portò ad un sensibile peggioramento del comfort, aspetto che negli ultimi anni è stato risolto grazie all’introduzione di inserti elasticizzati e ad una più accurata progettazione.

http://www.italiaonroad.it/wp-content/uploads/2014/12/protezione-pollice-2-300x200.jpg
protezione morbida del pollice e inserti elasticizzati
L’evoluzione delle protezioni in realtà è dipesa soprattutto dal loro posizionamento, non più sul solo dorso ma anche sul palmo e nella parte bassa a proteggere lo Scafoide, osso delicato e di facile rottura. Inoltre i guanti si sono allungati andando a proteggere anche la testa dell’Ulna, anch’essa molto esposta a traumi in caso di caduta.

Ulteriori attenzioni si sono rivolte al pellame, qui le necessità di mobilità si scontrano nuovamente con le esigenze di protezione, in particolare sul palmo della mano ha preso molto uso la pelle di canguro; questa infatti ha il vantaggio di essere maggiormente resistente rispetto al bovino riducendo così anche lo spessore e migliorando il comfort, il tutto senza pregiudicare la resistenza.
Oltre a questo recentemente ci è capitato di vedere dei trattamenti superficiali della pelle in alcune zone per migliorarne la resistenza e lo scorrimento.

http://www.italiaonroad.it/wp-content/uploads/2014/12/pelle-canguro-300x200.jpg
protezione scafoide, trattamento pelle
Alcuni guanti utilizzano protezioni di rinforzo del primo o quinto metacarpo, mentre a salvaguardia del mignolo è molto facile trovare dei lembi di pelle che lo vincolino all’anulare (caldamente consigliato)

Le cuciture nell’abbigliamento in pelle sono sempre un elemento delicato in special modo nei guanti, dove gli spazi sono risicati, ed infatti per garantire una maggiore resistenza degli stessi non è raro trovare fili con fibre di kevlar.

http://www.italiaonroad.it/wp-content/uploads/2014/12/protezione-scafoide-dopo-impatto-300x203.jpg
protezione dello scafoide dopo un impatto, nessuna lesione per il pilota
Probabilmente nessun capo d’abbigliamento protettivo ha subito così tanta evoluzione, d’altra parte le competizioni hanno insegnato che la mano è spesso il primo punto d’impatto al terreno e per lo più è composta da diverse ossicine piccole e fragili.

Il nostro consiglio è quindi di utilizzare sempre un buon guanto protettivo e con questa piccola guida, speriamo di avervi un po’ aiutato nell’acquisto del prossimo prodotto.

D74
22/12/2014, 09:36
molto utile!

grazie!

una domanda, per la scelta della taglia qualche consiglio?

maurotrevi
22/12/2014, 09:43
provarne veramente tanti, non deve fare pance quando si fanno impugna il manubrio o rischi di fare vesciche nell'uso in pista e non deve tirare sulle dita ne essere abbondante.

D74
22/12/2014, 10:01
il problema che a volte ho riscontrato è che dopo un po di uso ho la sensazione che mi vada stretto, soprattutto nella zona di allaccio/blocco sul polso

maurotrevi
22/12/2014, 10:14
Dopo un po la pelle molla ed essendo il polso regolabile non capisco come possa stringerti, forse ti sono un po corti

Gianmix
22/12/2014, 12:24
Bel lavoro maurotrevi, grazie, molto utile. :biggrin3:
E qualcosa sulla protezione al freddo ?

maurotrevi
22/12/2014, 13:03
ora la nuova frontiera è l'abbigliamento riscaldato (autoalimentato) tipo questo Guanti riscaldati WarmMe by Capit, la prova | ItaliaOnRoad - Rivista Italia Motori (http://www.italiaonroad.it/2014/12/22/guanti-riscaldati-warmme-by-capit-la-prova/)
in questo caso però non è facile coniugare i volumi di un guanto invernale con le esigenze di protezione, la situazione peggiora ancora se si vuole anche "il riscaldamento".
Ad oggi il guanto invernale (non riscaldato) più protettivo che abbia visto è questo Guanti moto - CARBON GORE-TEX® X-TRAFIT - Dainese - Dainese (http://www.dainese.com/it_it/carbon-gore-tex.html) ma se dovete viaggiare in inverno e non avete dei semimanubri lasciate stare l'estetica e affidatevi alle vecchie moffole che funzionano da paura.
altrimenti ci sono le manopole riscaldate che ormai sono accessibili ma essendo un dispositivo spesso aggiunto a posteriori alla moto possono dare qualche problemino di affidabilità.... qualche anno fa andando all'elefantentreffen con la spedizione di TCP qualcuno fu tradito da un fusibile che lo lasciò al freddo.... situazione spiacevolissima con -10 in moto!

Gianmix
22/12/2014, 15:48
Grazie !
Che infinita fonte di saggezza !
Dei Carbon Core-Tex X-Trafit DAINESE ne ho già sentito parlare bene.
Ma anche dei RICHA COLD PROTECT GTX.
Qualcuno conosce i BMW Pro Winter o Pro Winter 2?
Il problema è anche che a Trieste non è facile trovare tutto,
ordinarli su Internet ho un po' pura perché ho le manine
larghe ma corte. :ciapet::wacko:

Mamba
22/12/2014, 16:08
lasciamo perdere gli ordini online senza provarli....e non sono d'accordo che la pelle si molli....

maurotrevi
22/12/2014, 17:12
Grazie !
Che infinita fonte di saggezza !
Dei Carbon Core-Tex X-Trafit DAINESE ne ho già sentito parlare bene.
Ma anche dei RICHA COLD PROTECT GTX.
Qualcuno conosce i BMW Pro Winter o Pro Winter 2?
Il problema è anche che a Trieste non è facile trovare tutto,
ordinarli su Internet ho un po' pura perché ho le manine
larghe ma corte. :ciapet::wacko:
Dai abbiamo almeno moto charlie che è abbastanza assortito e ha ottimi prezzi.

2speed3
22/12/2014, 17:15
La sensazione di fastidio sulle dita in corrispondenza delle protezioni è normale?
Ho provato proprio il modello di guanto nella seconda foto e mi è dispiaciuto non acquistarlo per la paura che a lungo andare mi facesse male ...

Inviato dal mio GT-I9195 con Tapatalk 2

tarmaco78
22/12/2014, 19:46
Se parli dei gimoto ti e' andata bene...i peggiori guanti che ho preso

P.s.
Almeno un cenno alle omologazioni lo si poteva fare...
Visto l intento informativo del 3D iniziale...:dubbio:

2speed3
22/12/2014, 20:29
Se parli dei gimoto ti e' andata bene...i peggiori guanti che ho preso

P.s.
Almeno un cenno alle omologazioni lo si poteva fare...
Visto l intento informativo del 3D iniziale...:dubbio:

Non possono essere peggio dei miei mtech!!

Inviato dal mio GT-I9195 con Tapatalk 2

maurotrevi
22/12/2014, 23:22
Se parli dei gimoto ti e' andata bene...i peggiori guanti che ho preso

P.s.
Almeno un cenno alle omologazioni lo si poteva fare...
Visto l intento informativo del 3D iniziale...:dubbio:

le omologazioni ad oggi sono più aria fritta che altro... ma questo è tutto un altro discorso.
per quanto mi riguarda i Gimoto GP4 sono un gran bei guanti fatti molto bene.

Gianmix
23/12/2014, 05:57
Dai abbiamo almeno moto charlie che è abbastanza assortito e ha ottimi prezzi.

Già è Vero, grazie, seguirò il tuo consiglio e passerò a dare un'occhiata.
E di Bep's moto che ne dici ?

tarmaco78
23/12/2014, 09:44
le omologazioni ad oggi sono più aria fritta che altro... ma questo è tutto un altro discorso.
per quanto mi riguarda i Gimoto GP4 sono un gran bei guanti fatti molto bene.

Non capisco,si parla di abbigliamento moto,e le omologazioni dedicate ci sono,perche' un altro discorso?
Per me e' una importante informazione che e' stata tralasciata.

E' giusto mettere al corrente i consumatori,che decideranno poi da soli se le omologazioni sono aria fritta o son cose valide.
E visto che riviste e tester di settore,evitano accuratamente l argomento,il dubbio che sia un argomento scomodo viene....:dubbio:

La prima volta che ho confrontato una tuta omologata ad una no,ti assicuro che c'e' molta differenza...mica aria fritta...:lingua:
Per la cronaca quella omologata costava pure 150 euro di meno....

Per i guanti non so che dire,io li uso...e sono una merda....scuciti,scollati e pure scomodi....
Parere personale,di uno che non fa il tester,e si limita a paralre di prodotti che usa...

C'e' un post(molto recente) sui caschi,dove alcuni osannano un marchio....salvo poi scoprire che nessuno di loro lo usa....:dubbio:

Sia chiaro,nessuna polemica,i giornalisti siete voi

maurotrevi
23/12/2014, 10:21
le omologazioni sono aria fritta per un motivo semplicissimo, ogni capo va certificato e il costo della tangente è solo 6000 euro l'uno per giacche e tute, forse per i guanti un po' meno, cosa improponibile per ogni piccola e media azienda che per omologare una media di 30 capi spenderebbe qualche cosa come 180.000 euro.
per questo al massimo ci si limita a omologare uno o due capi anche per vedere se poi c'è un riscontro positivo dal pubblico e se la garanzia della certificazione giustifica per il cliente il sovrapprezzo.

il secondo punto è che tutte la aziende serie hanno praticamente la totalità dei capi che passerebbero senza alcun problema le certificazioni e basta poco per rendersene conto, ci sono capi omologati da alcune multinazionali, venduti a ottimo prezzo ma che non reggono proprio il confronto anche solo con la media dei prodotti seri.

Streetbax
23/12/2014, 12:24
ho anche io i GP4 di Gimoto e sono fantastici. Dopo un pò di ore di utilizzo han preso la forma della mia mano, modellandosi alla perfezione e dando parecchia sensibilità alla guida.
io ho la mano dal palmo largo e dita corte... ho trovato nei gimoto il guanto ideale. Con i dainese invece mi avanzava circa 1cm in fondo alle dita...

gixxer73
23/12/2014, 13:02
C'e' un post(molto recente) sui caschi,dove alcuni osannano un marchio....salvo poi scoprire che nessuno di loro lo usa....:dubbio:



Anche se ot..
quale sarebbe il 3d ?

cosi possiamo capire a cosa e a chi ti riferisci .. [emoji2]

Streetbax
23/12/2014, 14:36
Per i guanti non so che dire,io li uso...e sono una merda....scuciti,scollati e pure scomodi....
Parere personale,di uno che non fa il tester,e si limita a paralre di prodotti che usa...

Sia chiaro,nessuna polemica,i giornalisti siete voi

e chi sarebbe un giornalista?? io li ho solo da un anno.. non sò come possano tenere nel tempo... però ci ho già fatto 25000km... prendendoci anche qualche pioggia. Eppure son ancora integri e comodissimi.

dadeejaydade
23/12/2014, 20:02
meno male che non ho ancora scritto nulla.... :)

Osva75
23/12/2014, 20:16
Io ho appena preso i jofama advance. Limpressione statica è molto buona, ma non li ho ancora provati.

http://www.jofama.se/mcsm/images/products/advance_1_16_B.jpg

dadeejaydade
25/12/2014, 08:27
Non capisco,si parla di abbigliamento moto,e le omologazioni dedicate ci sono,perche' un altro discorso?
Per me e' una importante informazione che e' stata tralasciata.

E' giusto mettere al corrente i consumatori,che decideranno poi da soli se le omologazioni sono aria fritta o son cose valide.
E visto che riviste e tester di settore,evitano accuratamente l argomento,il dubbio che sia un argomento scomodo viene....:dubbio:

La prima volta che ho confrontato una tuta omologata ad una no,ti assicuro che c'e' molta differenza...mica aria fritta...:lingua:
Per la cronaca quella omologata costava pure 150 euro di meno....

Per i guanti non so che dire,io li uso...e sono una merda....scuciti,scollati e pure scomodi....
Parere personale,di uno che non fa il tester,e si limita a paralre di prodotti che usa...

C'e' un post(molto recente) sui caschi,dove alcuni osannano un marchio....salvo poi scoprire che nessuno di loro lo usa....:dubbio:

Sia chiaro,nessuna polemica,i giornalisti siete voi



E' un dubbio frutto di un modo di pensare malizioso e sbagliato...
Riviste e tester evitano l'argomento essenzialmente perchè i costi di una prova che dovrebbe essere distruttiva sono poco sostenibili da un editore, tanto più adesso che principalmente grazie ad internet la vendita è crollata...tanto per dire già acquistare un solo paio di guanti racing moltiplicato per una decina di modelli volendo avere un minimo di scelta richiede un budget di circa 2500€, poi però per verificare la resistenza di ognuno devi avere un paio di guanti per ogni test... 5 test? sali a circa 12.500€ poi c'è il costo dei laboratori e del personale certificato per stilare i rapporti relativi ai risultati. Altre migliaia (tante) per utilizzare questa risorsa... a conti fatti una prova del genere ti costa ben più di 20.000€ E parliamo di guanti, che è forse il capo meno problematico in termini di test e mologazioni. Sono spese sostenibili da un ente, una fondazione o da chiunque abbia ben altri budget... Quindi per fare una certa informazione ci vuole tanto denaro che però non c'è quindi... non si fa o si fa in maniera differente, senza test strumentali; se il lettore ha fiducia nell'autorevolezza della fonte il risultato è soddisfacente (fino al punto in cui si può dare un parere su un prodotto senza ammazzarsi per distruggerlo) e l'opinione soggettiva del tester può essere considerata al limite della oggettività.

Come se non bastasse poi se come rivista fai un test comparativo in soggettiva i lettori (di solito quelli internet che vogliono informazione senza pagarla;) ) sempre con la mentalità di cui sopra o dicono che è una marchettata o che viene scritto quello che vuole chi paga la pubblicità oppure che si poteva fare altro (cosa? non si sa, ma lamentarsi è mainstream) e quindi spesso si perde pure la voglia di provare a rendere un servizio ed i produttori, con feedback del genere, manco sono interesati a farti fare un lavoro di questo tipo perchè vedono che il cliente si indirizza a seguire:
A) quello che dice la pubblicità
o B) quello che leggono scritto da qualche ipotetico guru che poi copia incolla da qualche altra parte (facendosi quindi l'idea cxhe il consumatore è resta disinformato perchè non ha senso critico)
oppure C) (in minoranza però) da una prova prodotto forzatamente limitata (in negozio).
Ti dirò che anche ai tester (visto che la regola è leggere commenti come il tuo evidenziato) non viene nemmeno più tanta voglia di condividere le proprie esperienze con altri se poi devono sentirsi dire che c'è sotto qualcosa ;)

Sempre alla luce del tuo commento evidenziato vorrei poi che mi dicessi cosa altro può fare un tester (oltre a testare i prodotti in maniera soggettiva ed eticamente imparziale...):blink:
E poi: che confronto hai fatto tu tra tuta omologata e no? Che prodotti erano? come hai potuto certificare che si trattasse di un prodotto migliore? Hai sottoposto le protezioni ad una verifica strumentale o come minimo le hai provate impattando al suolo? Vedi bene che già tu stai dando un parere senza nemmeno un minimo di motivazione nè di fatti a sostegno quindi agli occhi di chi lavora nel settore il tuo intervento è solamente polemico. Il tuo come mille altri di questo tono in enne altri forum...

maurotrevi
26/12/2014, 08:48
Penso parlasse del fatto che non si sia parlato delle omologazioni ce.
Io come ho detto, non credo che ad oggi siano indicative di qualità. Parlando con svariati produttori ho capito che è uno sforzo economico molto grandw che non è sostenibile in questo mercato.
Per quanto riguarda i guanti fotografati in questo articolo ti assicuro che sono miei guanti personali che non hanno nulla a che vedere con la redazione. Uno comprato su ebay, l'altro ricevuto in premio

tarmaco78
26/12/2014, 15:12
le omologazioni sono aria fritta per un motivo semplicissimo, ogni capo va certificato e il costo della tangente è solo 6000 euro l'uno per giacche e tute, forse per i guanti un po' meno, cosa improponibile per ogni piccola e media azienda che per omologare una media di 30 capi spenderebbe qualche cosa come 180.000 euro.
per questo al massimo ci si limita a omologare uno o due capi anche per vedere se poi c'è un riscontro positivo dal pubblico e se la garanzia della certificazione giustifica per il cliente il sovrapprezzo.

il secondo punto è che tutte la aziende serie hanno praticamente la totalità dei capi che passerebbero senza alcun problema le certificazioni e basta poco per rendersene conto, ci sono capi omologati da alcune multinazionali, venduti a ottimo prezzo ma che non reggono proprio il confronto anche solo con la media dei prodotti seri.

Il costo dell'omologazione no lo conosco,prendo quindi per buono quello che dici tu,ma una cosa e' il costo,altra quello che la norma esige...
Definirla aria fritta per via del costo,alto o basso che sia,non mi sembra giusto.

Puo' avere senso il discorso che fai dei costi eccessivi,ma nella realta' sono proprio aziende medie e piccole a proporre
capi omologati....un paio di esempi,
Gimoto,vende 1 tuta omologata livello2,ed e' un'azienda quasi a conduzione familiare...
Clover,hanno 1 tuta divisibile 1 tuta intera e un completo in tessuto,tutti livello2,piu' altri capi livello1,
nemmeno loro sono colossi...
Halwarssons,avevano un completo in tessuto liv.1 o 2 o tutti e due(non ricordo) gia' otto o nove anni fa....
marca quasi sconosciuta da noi
Dainese,forse il piu' grande,sicuro il piu' conosciuto produttore,ad oggi propone 0 articoli omologati....

Per me il discorso dei costi non sostenibili e' solo una foglia di fico abilmente usata da chi(produttori)per motivi
suoi ha deciso di non "cagare" le omologazioni

Troppo facile dire "i nostri capi non sono omologati...ma passerebbero tranquillamente il test...":dubbio:


E' un dubbio frutto di un modo di pensare malizioso e sbagliato...
Riviste e tester evitano l'argomento essenzialmente perchè i costi di una prova che dovrebbe essere distruttiva sono poco sostenibili da un editore, tanto più adesso che principalmente grazie ad internet la vendita è crollata...tanto per dire già acquistare un solo paio di guanti racing moltiplicato per una decina di modelli volendo avere un minimo di scelta richiede un budget di circa 2500€, poi però per verificare la resistenza di ognuno devi avere un paio di guanti per ogni test... 5 test? sali a circa 12.500€ poi c'è il costo dei laboratori e del personale certificato per stilare i rapporti relativi ai risultati. Altre migliaia (tante) per utilizzare questa risorsa... a conti fatti una prova del genere ti costa ben più di 20.000€ E parliamo di guanti, che è forse il capo meno problematico in termini di test e mologazioni. Sono spese sostenibili da un ente, una fondazione o da chiunque abbia ben altri budget... Quindi per fare una certa informazione ci vuole tanto denaro che però non c'è quindi... non si fa o si fa in maniera differente, senza test strumentali; se il lettore ha fiducia nell'autorevolezza della fonte il risultato è soddisfacente (fino al punto in cui si può dare un parere su un prodotto senza ammazzarsi per distruggerlo) e l'opinione soggettiva del tester può essere considerata al limite della oggettività.

Come se non bastasse poi se come rivista fai un test comparativo in soggettiva i lettori (di solito quelli internet che vogliono informazione senza pagarla;) ) sempre con la mentalità di cui sopra o dicono che è una marchettata o che viene scritto quello che vuole chi paga la pubblicità oppure che si poteva fare altro (cosa? non si sa, ma lamentarsi è mainstream) e quindi spesso si perde pure la voglia di provare a rendere un servizio ed i produttori, con feedback del genere, manco sono interesati a farti fare un lavoro di questo tipo perchè vedono che il cliente si indirizza a seguire:
A) quello che dice la pubblicità
o B) quello che leggono scritto da qualche ipotetico guru che poi copia incolla da qualche altra parte (facendosi quindi l'idea cxhe il consumatore è resta disinformato perchè non ha senso critico)
oppure C) (in minoranza però) da una prova prodotto forzatamente limitata (in negozio).
Ti dirò che anche ai tester (visto che la regola è leggere commenti come il tuo evidenziato) non viene nemmeno più tanta voglia di condividere le proprie esperienze con altri se poi devono sentirsi dire che c'è sotto qualcosa ;)

Sempre alla luce del tuo commento evidenziato vorrei poi che mi dicessi cosa altro può fare un tester (oltre a testare i prodotti in maniera soggettiva ed eticamente imparziale...):blink:
E poi: che confronto hai fatto tu tra tuta omologata e no? Che prodotti erano? come hai potuto certificare che si trattasse di un prodotto migliore? Hai sottoposto le protezioni ad una verifica strumentale o come minimo le hai provate impattando al suolo? Vedi bene che già tu stai dando un parere senza nemmeno un minimo di motivazione nè di fatti a sostegno quindi agli occhi di chi lavora nel settore il tuo intervento è solamente polemico. Il tuo come mille altri di questo tono in enne altri forum...

Comincio dal fondo,e quoto il tuo punto di vista,a parte l'errore che fai parlando di testare le protezioni con un impatto,perche'
io mi riferisco alla 13595,che non si occupa delle protezioni,o meglio prevede la sola presenza delle stesse omologate liv.1,
quelle che in pratica tutti i capi tecnici hanno in dotazione.
Ma come dici tu le sensazioni personali che io posso avere giudicando una tuta rispetto ad un'altra,sono appunto
personali,anche se in alcuni casi le differenze sono ben visibili anche agli occhi meno esperti,ma anche qui
di fronte a differenze sostanziali,credo che nessuno sarebbe in grado di garantire o dimostrare che la tuta
percepita migliore alla prova dei fatti lo sia realmente...
E qua puo' essere una valida indicazione,il passaggio o meno del test...

Poi per il fatto della differenza che ci sta tra una tuta liv2 e una no,dico solo che quando sono andato da Gimoto,
avevano da poco fatto la tuta liv2,la cosa che mi ha subito colpito e' la differenza del tessuto interno alle braccia e gambe,
in pratica il doppio rispetto alle altre tute esposte.
Tu probabile che li conosci bene,quando capiti la prova a darci un'occhiata,se hanno ancora i vecchi modelli con il solito tessuto,
e magari farai caso anche ad altre differenze che uno che fa il tuo bellissimo lavoro vede di sicuro meglio di me

Piu' in generale tutte le volte che paragono capi omologati a non,anche della stessa marca,
per me,parere personale,la differenza c'e' eccome.
Poi ognuno di noi puo' farsi un'idea,personale,va' tocca prova e si fa un parere su differenze e omologazioni

La critica che faccio alla stampa non riguarda le varie comparative o test,
volevo dire che trovare articoli che parlino o addirittura spieghino le norme previste dall'omologazione,
il loro perché,vantaggi svantaggi,opinioni o qualsiasi altra info utile a capirne di piu' e' in pratica impossibile...

Nessuno ne parla,nessuno le conosce....quando va' bene...

I produttori,quasi tutti,che non fanno abbigliamento omologato,non ne parlano,e fin qui e' comprensibile seppur opinabile,
ma piu' spesso se escono con affermazioni tipo quella che diceva maurotrevi prima, "non sono omologati....ma passerebbero tranquillamente il test..."...ma cosa vuol dire?
I negozianti,annegano nell'ignoranza piu' assoluta il 98% delle volte,chiedi che differenza ci sta tra questa omologata e questa non,e partono risposte degne del circo Togni....
Il 2% o sapientoni che danno le solite risposte (vedi sopra),ma che se gli chiedi cosa comporta o cosa esige l'omologazione....
riparte la pantomima degna del circo Togni...
I giornali di settore silenzio assoluto...
Il web qualche mosca bianca,ma spesso articoli di anni fa mai piu' ripresi o ridiscussi...
E si',perché c'e' anche da dire che le omologazioni esistono da almeno 10 anni....


Eppure ancora oggi la maggior parte dei motociclisti nemmeno ne conosce l'esistenza....
C'e' ancora molta confusione sull'argomento,che per certi versi sembra concertata...
Eppure le normative sono chiare e semplici...

Insomma la "colpa" che riconosco alla stampa e' di ignorare totalmente l'argomento
Il perché mi piacerebbe capirlo,ma qualche dubbio capirai visto il quadro generale possa venire,senza voler maliziosi

maurotrevi
26/12/2014, 17:55
Prendiamo il caso di gimoto, hanno avariate tute a listino e non a tutti interessa il dover pagare di piu per avere l'omologazione quindi l'unica soluzione economicamente sostenibile è omologarne una e nel momento in cui la si deve vendere ad un prezzo maggiore serve dare qualche cosa di diversoanche a livello visivo per giustificare il prezzo. Certo è chw usando gli stessi pellami, protezioni ecc. Diventa facile intuire che le omologazioni non stanno dando nulla in piu.... Certo mi dici che era diverso l'inserto elasticizzato tra le gambe e mi pare di ricordare che la normativa non sottoponga a test quella zona ma magari mi svaglio.
Diverso il discorso dei "grandi" ad esempio mi pare che arlen ness abbia fatto una tuta omologata entry level che si trova a circa 500 euro ma è una manovra per impattare nel low cost in modo importante tra un marasma di prodotti non sempre eccellenti anche se i piu venduti. Arlen ness stessa tuttavia produce tute che costano il doppio sebza omologazioni, saranno peggiori? Non credo, semplicemente se ne vendono poche e l'omologazione non cambierebbe in modo significativo il numero delle vendite.
Questo è il motivo per il quale ritengo attualmente le certificazioni aria fritta, commercialmente e non dal punto di vista della qualitá della stessa.

Sempre gli aspetti commerciali fan si che ci siano piu giubbotti che tute omologati, semplicemente se ne vendono molti di piu.

Osva75
26/12/2014, 19:01
Confermo che mi è capitato di sentire venditori descrivere dei guanti buoni per il giardinaggio come guanti da moto gp.
Qui spesso non si comprende che non sono tutti superesperti: alcuni motociclisti o scooteristi non passano ore sui forum, a leggere riviste, informarsi, capire cosa serve in un capo ecc...
Hanno bisogno di guanti, entrano in un negozio, chiedono un guanto e si fidano. E le risposte da circo togni in effetti si sprecano.
Pochi giorni fa, c'era una tenerissima nonnina che voleva comprare i guanti per il nipote in un negozio di abbigliamento. Si preoccupava che proteggessero bene, ma non sapeva nulla evidentemente... Il venditore ovviamente la rassicurava sul fatto che erano protettivi, addirittura avevano del giallo quindi la visibilità...
L'omologazione dei capi tecnici, come di qualsiasi cosa,serve a stabilire un livello minimo certificato di sicurezza che prescinda dalla competenza dell'utente.
E' possibile che un capo non omologato superi le prove di omologazioni? Certamente sì.
E' possibile che un capo non omologato non superi le prove di omologazione? Sì.
Con un capo omologato so di non scendere sotto ad un certo livello e credo che se tutti prenderessero capi omologati ci sarebbero complessivamente meno infortuni. Chi ha competenze tali da prescindere dalle omologazioni si muoverebbe già bene, forse.

Il discorso dei costi nei test dei capi omologati lo capisco, ma credo anche che non sia l'unico problema. Mi pare che sul tema manchi un po' di interesse qui da noi.
Scusa Dade se banalizzo, ma è un po' come dire: al grande pubblico abbiamo visto che più di tanto non interessa, a noi costa un botto...lasciamo stare. E' un po' come se nessuno facesse il primo passo. Non è un atto di accusa eh, ci mancherebbe. E solo un ragionamento su un fatto secondo me importante e sul quale un po' di cultura va pure incentivata.

maurotrevi
27/12/2014, 16:25
ho fatto una breve ricerca su google per vedere quanti e quali guanti sono omologati, ce ne sono veramente pochi ma c' IXON (http://www.ixon.com/public/la-nostra-collezione/?lang=it) che ha fatto delle certificazioni una bandiera e nel solo segmento dei guanti sportivi ne offre ben 5 ad un prezzo che va dalle 59 alle 179 euro.
vi invito a guardare il loro sito (http://www.ixon.com/public/la-nostra-collezione/?lang=it) e vedrete che tutti hanno la stessa omologazione di livello 2 ma con quanto spiegato nell'articolo penso possiate capire perchè uno costa 179 euro e l'altro 59.
con questo spero di essere stato esaustivo per quanto riguarda il mio personalissimo pensiero.

dadeejaydade
27/12/2014, 18:33
Il discorso dei costi nei test dei capi omologati lo capisco, ma credo anche che non sia l'unico problema. Mi pare che sul tema manchi un po' di interesse qui da noi.
Scusa Dade se banalizzo, ma è un po' come dire: al grande pubblico abbiamo visto che più di tanto non interessa, a noi costa un botto...lasciamo stare. E' un po' come se nessuno facesse il primo passo. Non è un atto di accusa eh, ci mancherebbe. E solo un ragionamento su un fatto secondo me importante e sul quale un po' di cultura va pure incentivata.

no no figurati si fa per parlare... è vero però che la situazione è questa. Se vuoi puoi benissimo mettere dentro il calderone il fatto che le case produttrici dovrebbero fornire spontaneamente il materiale da testare (come fanno per le moto), è ovvio che c'è ancora una grandissima area grigia in cui le case stesse spesso si comportano in maniera ambigua (già le etichette non sono chiare, la legge non impone ulteriore chiarezza ma anzi secondo me la sfavorisce)... Noi quando facciamo le nostre comparative di prodotto (sia su Superbike che su Dueruote e mai strumentali) parliamo delle omologazioni e spoeghiamo di cosa si tratta, quando ci sono capi omologati lo segnaliamo... spesso però le case non mandano i loro prodotti e quindi noi non li recensiamo... Sta di fatto che è vero, i riscontri sono bassi e del resto già qui dentro sono ancora in tanti, specie tra quelli con le classiche che non metteno nemmeno l'abbigliamento tecnico, figuriamoci quello certificato. Non penso che tu ti ricordi come l'Italia reagi al casco obbligatorio, nel 1986, per tutte le moto dai 125 in su... e la polemica sull'obbligo di abbigliamento protettico di un paio di anni fa?

E qui veniamo a tarmaco (sia chiaro che non ce l'avevo con te, eh, semplicemente stigmatizzavo un modo di pensare e di porsi verso una situazione)




Insomma la "colpa" che riconosco alla stampa e' di ignorare totalmente l'argomento
Il perché mi piacerebbe capirlo,ma qualche dubbio capirai visto il quadro generale possa venire,senza voler maliziosi

se vogliamo stare su questa linea di pensiero l'unica cosa che mi viene è che alle aziende "fa comodo" questo stato di cose e non essendo un argomento particolarmente di moda la stampa preferisce lasciarlo a margine... del resto però al pubblico (e parlo della maggior parte della gente che va su due ruote a giudicare da quello che vedo in giro) non va molto giù di spendere centinaia di euro (se non migliaia) per equipaggiarsi in maniera corretta. Se no non si spiegherebbe perchè ci siano ancora in commercio così tanti modelli di paraschiena L1 a prezzi accessibilissimi rispetto agli L2...

Osva75
27/12/2014, 20:27
no no figurati si fa per parlare... è vero però che la situazione è questa. Se vuoi puoi benissimo mettere dentro il calderone il fatto che le case produttrici dovrebbero fornire spontaneamente il materiale da testare (come fanno per le moto), è ovvio che c'è ancora una grandissima area grigia in cui le case stesse spesso si comportano in maniera ambigua (già le etichette non sono chiare, la legge non impone ulteriore chiarezza ma anzi secondo me la sfavorisce)... Noi quando facciamo le nostre comparative di prodotto (sia su Superbike che su Dueruote e mai strumentali) parliamo delle omologazioni e spoeghiamo di cosa si tratta, quando ci sono capi omologati lo segnaliamo... spesso però le case non mandano i loro prodotti e quindi noi non li recensiamo... Sta di fatto che è vero, i riscontri sono bassi e del resto già qui dentro sono ancora in tanti, specie tra quelli con le classiche che non metteno nemmeno l'abbigliamento tecnico, figuriamoci quello certificato. Non penso che tu ti ricordi come l'Italia reagi al casco obbligatorio, nel 1986, per tutte le moto dai 125 in su... e la polemica sull'obbligo di abbigliamento protettico di un paio di anni fa?



Ricordo bene entrambe le cose in effetti,così come vedo motociclistichi anche con sportive che non li mettono proprio i guanti.
Ora va bene che gli standard sono perfettibili,ma chi metterebbe un casco non omologato?
E perchè invece sugli altri capi non ci poniamo il problema con la stessa attenzione?
Io nel dubbio i Jofama advance li ho presi (anche) prechè omolologati liv.2.

Non avevo pensato al fatto che in effetti anche le stesse case dovrebbero spingere fornendo il materiale, in realtà dovrebbero.In effetti è un calderone di varie motivazioni, non ci si può aspettare che sia una domanda che nasce spontanea dal pubblico.Specialmente i motociclisti sono una razza conservatrice e poco incline al concetto stesso di "omologazione"!
Per questo credo che sia necessaria una sensibilizzazione sul tema.

maurotrevi
28/12/2014, 00:53
É sicuramente uno spunto di riflessione interessante, d'altra parte però la stampa non è che un intermediario in questo caso tra cio che l'utente cerca e cio che i produttori offrono. Sicuramente se io volessi entrare nel mercato con dei prodotti nuovi punterei sull'omologazione per dare a chi non mi conosce quella tranquillità di cui ha bisogno, ma se producessi capi che gia tutti conoscono per qualità potrei un po fregarmene.
Forse c'è anche una certa sfiducia verso queste omologazioni da entrambe le parti.
Per il casco è diverso, l'omologazione è obbligatoria per chi compra ma è anche vietato dalla legge produrre e vendere caschi non omologati. Questo pone le due omologazioni su piani ben differenti.

dadeejaydade
28/12/2014, 06:47
...e nonostante tutto c'è ancora gente che i caschi li compra al mercato rionale a 20 euro, senza omologazione, di provenienza cinese, certamente stiamo parlando di clienti di fascia ultrabassa (mi viene in mente il pony che porta in giro le lettere o ahimè molti postini delle Poste italiane) con scooter 50 per uso cittadino, ma è anche vero che di solito questi il casco lo tengono slacciato quindi l'omologazione non servirebbe a un tubo :) Stesso discorso per quelli che mettono il paraschiena sopra il giubbetto (senza protezioni) e però circolano con mani nude, jeans e scarpette da mare... In fin dei conti non sarebbe un problema se poi, in caso di infortunio, non diventassero un costo per lo stato e quindi la loro stoltezza non si ripercuotesse su di noi che paghiamo le tasse... ;)

carlo1967
28/12/2014, 07:55
Bella discussione complimenti a tutti gli intervenuti. Opinioni diverse espresse in maniera civile con lo scopo di approfondire e non di imporsi. W Triumphchepassione :-)


Sent from my iPad using Tapatalk

dadeejaydade
28/12/2014, 08:06
eh basta che non intervengano i soliti polemici ;)

flax64
28/12/2014, 11:03
La persona in questione torna subito....e andata a Cape Canaveral a dare lumi agli ingegneri NASA in vista del prossimo lancio della Enterprise.....

Osva75
28/12/2014, 11:08
Ricordo tempo fa una discussione e c'era chi dubitava persino della necessità di avere il casco omologato...
E' vero che le omologazioni per i caschi sono obbligatorie, per me non sarebbe un eresia estendere l'obbligo di indossare almeno paraschiena e guanti omologati, magari da una certa potenza in sù.
Mi rendo conto però che è un po' complicato, ma tutto sommato pensate al risparmio anche economico di assistenza sanitaria e, sopratutto, a quanti infortuni anche gravi in meno.
Credo che ci voglia una campagna non di questa o quella rivista, ma in qualche modo orchestrata tra stampa, case produttrici e sopratutto istituzioni. Magari proponendo, che so, campagne di rottamazione statale del materiale vecchio se compri roba omologata.
Il casco, a parte le eccezioni pure esistenti che ha segnalato Dade e aggiungo, ahime, alcune zone d'Italia, è entrato ormai nel corredo di base di ogni motociclista, sul paraschiena si sono fatti passi in avanti, non lo usano ancora abbastanza, ma mi pare che la tendenza sia, almeno per le moto, quella di condiderarlo una cosa "da prendere" e da prendere di liv. 2.
Su guanti, pantaloni, scarpe, c'è ancora moltissimo da fare.

MarcoLT
30/12/2014, 07:38
Ricordo tempo fa una discussione e c'era chi dubitava persino della necessità di avere il casco omologato...
E' vero che le omologazioni per i caschi sono obbligatorie, per me non sarebbe un eresia estendere l'obbligo di indossare almeno paraschiena e guanti omologati, magari da una certa potenza in sù.
Mi rendo conto però che è un po' complicato, ma tutto sommato pensate al risparmio anche economico di assistenza sanitaria e, sopratutto, a quanti infortuni anche gravi in meno.
Credo che ci voglia una campagna non di questa o quella rivista, ma in qualche modo orchestrata tra stampa, case produttrici e sopratutto istituzioni. Magari proponendo, che so, campagne di rottamazione statale del materiale vecchio se compri roba omologata.
Il casco, a parte le eccezioni pure esistenti che ha segnalato Dade e aggiungo, ahime, alcune zone d'Italia, è entrato ormai nel corredo di base di ogni motociclista, sul paraschiena si sono fatti passi in avanti, non lo usano ancora abbastanza, ma mi pare che la tendenza sia, almeno per le moto, quella di condiderarlo una cosa "da prendere" e da prendere di liv. 2.
Su guanti, pantaloni, scarpe, c'è ancora moltissimo da fare.

Io sono pienamente d'accordo. Purtroppo è tanto un discorso di mentalità, purtroppo c'è ancora tanta gente che prende la moto solo perchè "fa figo" e non pensa ad eventuali rischi. C'è troppa gente che non ha voglia di mettersi paraschiena, giacca, guanti, casco e scarpe per andare al bar a figheggiare...Gente che deve mostrare i tatuaggi e i "muscoli" e via dicendo... e di gente superficiale così è pieno...

dadeejaydade
30/12/2014, 19:37
....gente che può accompagnare solo.... :D

MarcoLT
30/12/2014, 20:15
....gente che può accompagnare solo.... :D

Si esatto, tra l'altro io ero li:biggrin3:

Aco10
31/12/2014, 00:14
A me babbo natale mi ha portato questi:

http://tapatalk.imageshack.com/v2/14/12/30/98a82ff47b0133b06168a205c79413be.jpg

Alpinestars GP Tech

La colorazione mi piace tanto e poi, sono gli unici che non danno fastidio allo scafoide della mia mano sinistra.
Sono comodi e soprattutto hanno tanto Kevlar al suo interno. Sono stati testati da un mio amico, caduto in pista a Misano, con una strisciata di qualche metro. Ha sentito un grande calore alle mani ma, considerata la scivolata, NON AVEVA UN MINIMO SEGNO DI USTIONE O GRAFFIO (in maiuscolo perché è importante!!!)

Ovviamente ci auguriamo tutti di non testarli, ma... A me sembra un prodotto ottimo e molto bello!
Lamps!!!


Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk

daniel6868
31/12/2014, 05:50
Belli


Un lampeggio
Daniel

carlo1967
07/01/2015, 07:41
Io, per il mio compleanno a giugno, ho ricevuto questi Spidi Carbo Track: contentissimo.

Il solo problema è che dopo aver usato questi (sono sportivi ma ci ho fatto benissimo tutte le vacanze), quelli touring invernali o estivi (Spidi STR Vent Coupé, Alpinestar 365 e un Rev'it imbottito di cui non mi ricordo il modello) mi danno poca sicurezza e sensibilità ...

179842

Ary675
12/01/2015, 09:21
visto che si parla di guanti ne aprofitto per postare un problema.
l'anno scorso, insieme a tuta e stivali, presi anche un paio di guanti, questi per la precisione

http://www.fc-moto.de/WebRoot/FCMotoDB/Shops/10207048/5060/9061/0196/B93A/81F1/3E70/5055/EC2E/Spyke-Robotic-2.jpg
spyke robotic mi pare

ne provai tanti, almeno 7 8. ho sempre avuto spidi e quando ne provai uno riconobbi all'istante la calzata comoda e il comfort a cui ero abituato, ormai ero deciso fino a quando provai questi che il tipo voleva farmi provare a tutti i costi. beh, quando li indossai la mia faccia da idiota disse tutto, sembrava di stare dentro a boh...forse meglio non fare paragoni :senzaundente: comunque mai trovato un paio di guanti così comodi. Mi calzavano perfetti. Come con la tuta e con gli stivali li indossai per un po' di tempo. oltre alla sensazione di comodità e morbidezza della pelle non sentivo altro.

dopo tutta sta felicità, purtroppo, mi trovo con i guanti che dopo 3 4 ore di utilizzo di fila mi dan fastidio alle nocche della mano con conseguente arrossamento e indolinzimento :( in posizione di guida sento chiaramente le protezioni che "poggiano" sulle nocche, tutto ok fino a quando le ore di guida di fila aumentano.

semplicemente sono guanti incompatibili o che altro? :cipenso:
se sentivo le protezioni "toccare" le nocche avrei dovuto lasciarli li o è normale?
c'è qualche "rimedio della nonna" da poter adottare? :madoo:

:D

maurotrevi
12/01/2015, 09:43
Probabilmente sono scarsi a livrllo di fodera interna. Soluzione della nonna mettersi dei cerotti o nastro tipo pallavolista

dadeejaydade
12/01/2015, 10:41
altra soluzione per cui non mi prendo responsabilità (ma per casi analoghi i ragazzi di Gimoto me l'hanno consigliata) è di bagnare bene la pelle così da farla dilatare... magari migliora... di sicuro l'interasse :D tra le tue giunture nonè lo stesso di quello del guanto ;)

Ary675
12/01/2015, 11:12
proverò coi cerotti a mo' di boxeur :boxe:

poi, sai che figura al passo quandi mi tolgo i guanti? sprizzerò rudezza da tutti i pori
:risate2:

dadeejaydade
12/01/2015, 18:35
devi soffrire!! :laugh2: