Jazz
01/02/2015, 15:10
Che non è un pornoattore texano, ma il nome che gli indiani davano a Ken Parker, personaggio nato dalla collaborazione di Berardi e Milazzo e protagonista dell'omonima serie di albi a fumetti, per il fatto che usava un vecchio Kentucky ad avancarica.
Ho riesumato in garage la collezione completa, non l'originale purtroppo, ma la riedizione che fecero nei primi anni del 2000 e pur leggendolo praticamente da quando ho imparato a farlo (mio padre è sempre stato un grande appassionato del genere) tutte le volte mi stupisce per la modernità con cui gli autori crearono quel personaggio (parliamo di un fumetto dei primi anni '70), e di come davano una visione dell'epopea western completamente diversa da tutto quello che c'era stato finora... inserendo tematiche sociali, approfondendo non solo la causa, ma anche le tradizioni dei nativi americani... insomma una piccola opera d'arte.
Il protagonista ha le fattezze del Robert Redford di "Corvo rosso non avrai il mio scalpo" e si muove attraverso lo sgretolarsi di un mondo, quello della frontiera, che sta velocemente scomparendo per lasciare posto al progresso col quale non si trova a suo agio, ma sa che dovrà adattarsi per sopravvivere....
Vabbè.. chiudendo la parentesi nostalgica sull'infanzia.. chi sa sa, a chi non sa, lo consiglio vivamente. :oook:
181912
Ho riesumato in garage la collezione completa, non l'originale purtroppo, ma la riedizione che fecero nei primi anni del 2000 e pur leggendolo praticamente da quando ho imparato a farlo (mio padre è sempre stato un grande appassionato del genere) tutte le volte mi stupisce per la modernità con cui gli autori crearono quel personaggio (parliamo di un fumetto dei primi anni '70), e di come davano una visione dell'epopea western completamente diversa da tutto quello che c'era stato finora... inserendo tematiche sociali, approfondendo non solo la causa, ma anche le tradizioni dei nativi americani... insomma una piccola opera d'arte.
Il protagonista ha le fattezze del Robert Redford di "Corvo rosso non avrai il mio scalpo" e si muove attraverso lo sgretolarsi di un mondo, quello della frontiera, che sta velocemente scomparendo per lasciare posto al progresso col quale non si trova a suo agio, ma sa che dovrà adattarsi per sopravvivere....
Vabbè.. chiudendo la parentesi nostalgica sull'infanzia.. chi sa sa, a chi non sa, lo consiglio vivamente. :oook:
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