bikerlatin
24/05/2007, 10:27
23 Maggio 2007 Luca Balduino ha ricoperto nel corso dei suoi 12 anni di carriera a Noale numerosi ruoli di rilievo, tra i quali quelli di Capo Progetto di Sonic ed SR 50, di Aprilia RST Futura 1000 e di Moto Guzzi Griso.
Oggi è il Capo Progetto di NA 850 Mana e con lui cercheremo di approfondire quello che è l’argomento fulcro di questa rivoluzionaria moto, ovvero l’innovativo cambio “AutoDrive-Sequenziale”, pensato per rendere la nuova bicilindrica estremamente versatile senza nulla togliere al piacere di guidare una Aprilia.
Luca, ci racconti di Mana…
Aprilia NA 850 Mana, grazie al suo cambio innovativo, risulta una moto trasversale, che cambia anima con una semplice pressione di un pulsante.
Le modalità principali di utilizzo sono appunto due: sequenziale o AutoDrive. Nella modalità sequenziale il pilota ha il pieno controllo del cambio, che ha 7 rapporti, e può variarli utilizzando un comando a manubrio o il tradizionale a pedale senza tuttavia dover azionare la frizione. In questo modo la cambiata avviene molto rapidamente.
Nella modalità Auto-Drive, il pilota deve gestire solamente il gas ed i freni perché il cambio asseconda la gestione del comando dell’acceleratore in modo fluido e continuo. La tipologia di cambio è ideale per una guida rilassante in città e per l’utilizzo turistico.
Una ulteriore funzionalità inserita è la semiautomatica: in pratica qualora il cambio sia in condizione AutoDrive ma il pilota voglia scalare delle marce per avere l’aiuto del freno motore per una frenata di emergenza o una entrata in curva “allegra”, può semplicemente scalare una o più marce ed avere così l’aiuto immediato del freno motore per poi tornare nella versione AutoDrive all’uscita di curva o alla prossima accelerata. Questa funzionalità è a mio avviso molto utile anche per la guida veloce che rende questa moto tra le più performanti tra i tornanti: il pilota non si deve preoccupare di arrivare con la marcia sbagliata ad una curva e non perde tempo a cambiare. Durante lo sviluppo del veicolo quando si fanno prove comparative con la concorrenza la MANA nel misto stretto è più rapida di molte moto con più cavalli.
Il sistema di gestione elettronica prevede tre differenti mappature (Touring – Sport - Rain). Ci può illustrare meglio queste tre modalità di gestione?
In modalità Auto-Drive il pilota agendo su di un pulsante a manubrio sceglie appunto tra tre diverse tarature del cambio. Ad ognuna di esse corrisponde una diversa curva di cambiata ed una mappatura motore diversa.
- Sport: è ovviamente quella più performante: il motore è sempre ad un numero di giri abbastanza alto, la cambiata è rapida, il freno motore massimo ed è perfetta per quando si vuole spingere tra le curve di montagna.
- Touring: questa mappatura pensata per massimizzare il confort di viaggio, quindi il regime del motore è inferiore, minimizza le vibrazioni e diminuiscono i consumi.
- Rain: è pensata in generale per la città e per aumentare la sicurezza in caso di fondo bagnato. Non si tratta di un sistema di anti-pattinamento ma semplicemente di una gestione più dolce della cambiata, pensata per evitare strappi in partenza agendo anche sulla diminuzione della potenza erogata ai bassi regimi.
Come mappature ci siamo fermati qui ma le potenzialità di questo cambio sono infinite e stiamo pensando a tante altre possibilità che potremo eventualmente sviluppare in futuro. Auspico che alcuni suggerimenti sulla gestione del cambio ci vengano proprio da questo blog ed ogni consiglio è benvenuto.
Come mai avete scelto di non applicare la leva sinistra (Leva frizione)?
L’aspetto comandi è sempre stato lungamente dibattuto in azienda tra tecnici, collaudatori e marketing e credo che questo tema sia destinato a scaldare gli animi di clienti e giornalisti ancora per molto tempo. NA 850 Mana non ha riferimenti ed apre un nuovo filone di moto, per cui si presta a mille interpretazioni.
Al posto della leva frizione avremmo potuto mettere la leva freno posteriore ma, dopo aver provato su strada tutte le configurazioni possibili, abbiamo deciso che quella tradizionale con freno a pedale fosse quella che dava più sicurezza appena saliti in sella. Ci sono poi altri vantaggi derivanti dalla leva a pedale: il motociclistica che scende da un altro modello potrebbe confondere la leva con quella della frizione con rischi per la sicurezza; la leva sul lato sinistro avrebbe poi reso più complicato l’utilizzo del comando a manubrio che dopo mille prove abbiamo definito con pollice per up e indice per down; infine la leva a pedale permette per esempio se fermi al semaforo o sulla rampa garage di togliere entrambe le mani dal manubrio per sistemarsi la giacca o aprire il portacasco per riporvi qualche oggetto (il pilota può appunto tenere la moto ferma azionando il freno posteriore con il piede).
Nella modalità di “cambio sequenziale”, il pilota decide autonomamente il regime di cambiata intervenendo a piacimento o sul comando al manubrio o sul comando a pedale. Perché avete applicato due tipologie?
Anche questa questione è stata lungamente dibattuta e testata e inevitabilmente c’è chi propende per l’una o l’altra soluzione.
Il cambio a pedale è quello tradizionale ed è sicuramente quello più facile da usare venendo da un’altra moto, è più immediato nelle scalate improvvise: viene utilizzato soprattutto per la modalità semiautoamatica, quando il pilota arriva un po’ lungo ad una curva e vuole avere l’aiuto del freno motore di solito utilizza appunto il pedale.
I pulsanti sono sicuramente più veloci da azionare e si adattano bene sia ad una guida rilassata senza pericolo di rovinarsi le scarpe sia ad una guida sportiva: la cambiata è immediata e non è necessario calare il gas, la sensazione è quella di giocare ad un videogioco e vi assicuro che è molto divertente. Abbiamo studiato varie tipologie di comandi a manubrio ma quello che abbiamo sviluppato è a mio avviso molto facile ed immediato: la base da cui siamo partiti è un prototipo che era stato realizzato e testato in pista su di una moto da Gran Premio.
Alla fine comunque il doppio comando accontenta tutti; comunque mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i lettori del blog.
Molti utenti chiedono come mai Aprilia non ha scelto la trasmissione finale a cinghia.
Siamo stati a lungo indecisi su questo argomento ed abbiamo fatto varie prove con cinghia e catena, alla fine abbiamo ritenuto che i vantaggi della trasmissione a catena fossero superiori a quelli della trasmissione a cinghia. Quest’ultima ha senza dubbio bisogno di minor manutenzione, anche se la catena che abbiamo adottato è tra le più performanti sul mercato; tuttavia l’affidabilità della cinghia è inferiore: se si percorrono strade sterrate ad esempio c’è il rischio che i sassi e lo sporco entrino sotto la cinghia aumentando la rumorosità e provocando rotture della stessa. Per evitare questi inconvenienti la Harley, che utilizza la cinghia da sempre, copre completamente la trasmissione pur non essendo certo una moto da fuoristrada; la NA 850 Mana, invece, è sicuramente adatta anche a brevi tratti su sterrato dove anzi è molto divertente: pensate al fatto che il cambio è sempre in presa e si può gestire da bassissimi regimi con alte coppie, non c’è rischio che la moto si spenga perché si è sbagliata una marcia: è talmente divertente che in futuro si potrebbe pensare a versioni più “fuoristradistiche”.
Tornando alla cinghia un altro elemento a sfavore è il confort della sospensione posteriore: la cinghia deve essere tirata moltissimo per evitare che salti e questo influenza le sospensioni, solitamente chi usa queste trasmissioni deve ridurre le corse o allungare i forcelloni, in entrambi i casi la ciclistica ne risente e per NA 850 Mana volevamo una ciclistica sportiva, in linea con la tradizione di Aprilia.
Per ultimo le trasmissioni a cinghia, contrariamente a quanto sembra, sono pesanti: può sembrare strano, perché la cinghia è in gomma mentre la catena in acciaio, ma se si aggiungono pignoni e corona in ferro e carter di protezione il peso finale della trasmissione da noi scaratata è superiore a quella della classica catena.
http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_01.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_01.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_02.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_02.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_03.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_03.jpg)
http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_04.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_04.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_05.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_05.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_06.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_06.jpg)
http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_07.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_07.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_08.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_08.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_09.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_09.jpg)
Oggi è il Capo Progetto di NA 850 Mana e con lui cercheremo di approfondire quello che è l’argomento fulcro di questa rivoluzionaria moto, ovvero l’innovativo cambio “AutoDrive-Sequenziale”, pensato per rendere la nuova bicilindrica estremamente versatile senza nulla togliere al piacere di guidare una Aprilia.
Luca, ci racconti di Mana…
Aprilia NA 850 Mana, grazie al suo cambio innovativo, risulta una moto trasversale, che cambia anima con una semplice pressione di un pulsante.
Le modalità principali di utilizzo sono appunto due: sequenziale o AutoDrive. Nella modalità sequenziale il pilota ha il pieno controllo del cambio, che ha 7 rapporti, e può variarli utilizzando un comando a manubrio o il tradizionale a pedale senza tuttavia dover azionare la frizione. In questo modo la cambiata avviene molto rapidamente.
Nella modalità Auto-Drive, il pilota deve gestire solamente il gas ed i freni perché il cambio asseconda la gestione del comando dell’acceleratore in modo fluido e continuo. La tipologia di cambio è ideale per una guida rilassante in città e per l’utilizzo turistico.
Una ulteriore funzionalità inserita è la semiautomatica: in pratica qualora il cambio sia in condizione AutoDrive ma il pilota voglia scalare delle marce per avere l’aiuto del freno motore per una frenata di emergenza o una entrata in curva “allegra”, può semplicemente scalare una o più marce ed avere così l’aiuto immediato del freno motore per poi tornare nella versione AutoDrive all’uscita di curva o alla prossima accelerata. Questa funzionalità è a mio avviso molto utile anche per la guida veloce che rende questa moto tra le più performanti tra i tornanti: il pilota non si deve preoccupare di arrivare con la marcia sbagliata ad una curva e non perde tempo a cambiare. Durante lo sviluppo del veicolo quando si fanno prove comparative con la concorrenza la MANA nel misto stretto è più rapida di molte moto con più cavalli.
Il sistema di gestione elettronica prevede tre differenti mappature (Touring – Sport - Rain). Ci può illustrare meglio queste tre modalità di gestione?
In modalità Auto-Drive il pilota agendo su di un pulsante a manubrio sceglie appunto tra tre diverse tarature del cambio. Ad ognuna di esse corrisponde una diversa curva di cambiata ed una mappatura motore diversa.
- Sport: è ovviamente quella più performante: il motore è sempre ad un numero di giri abbastanza alto, la cambiata è rapida, il freno motore massimo ed è perfetta per quando si vuole spingere tra le curve di montagna.
- Touring: questa mappatura pensata per massimizzare il confort di viaggio, quindi il regime del motore è inferiore, minimizza le vibrazioni e diminuiscono i consumi.
- Rain: è pensata in generale per la città e per aumentare la sicurezza in caso di fondo bagnato. Non si tratta di un sistema di anti-pattinamento ma semplicemente di una gestione più dolce della cambiata, pensata per evitare strappi in partenza agendo anche sulla diminuzione della potenza erogata ai bassi regimi.
Come mappature ci siamo fermati qui ma le potenzialità di questo cambio sono infinite e stiamo pensando a tante altre possibilità che potremo eventualmente sviluppare in futuro. Auspico che alcuni suggerimenti sulla gestione del cambio ci vengano proprio da questo blog ed ogni consiglio è benvenuto.
Come mai avete scelto di non applicare la leva sinistra (Leva frizione)?
L’aspetto comandi è sempre stato lungamente dibattuto in azienda tra tecnici, collaudatori e marketing e credo che questo tema sia destinato a scaldare gli animi di clienti e giornalisti ancora per molto tempo. NA 850 Mana non ha riferimenti ed apre un nuovo filone di moto, per cui si presta a mille interpretazioni.
Al posto della leva frizione avremmo potuto mettere la leva freno posteriore ma, dopo aver provato su strada tutte le configurazioni possibili, abbiamo deciso che quella tradizionale con freno a pedale fosse quella che dava più sicurezza appena saliti in sella. Ci sono poi altri vantaggi derivanti dalla leva a pedale: il motociclistica che scende da un altro modello potrebbe confondere la leva con quella della frizione con rischi per la sicurezza; la leva sul lato sinistro avrebbe poi reso più complicato l’utilizzo del comando a manubrio che dopo mille prove abbiamo definito con pollice per up e indice per down; infine la leva a pedale permette per esempio se fermi al semaforo o sulla rampa garage di togliere entrambe le mani dal manubrio per sistemarsi la giacca o aprire il portacasco per riporvi qualche oggetto (il pilota può appunto tenere la moto ferma azionando il freno posteriore con il piede).
Nella modalità di “cambio sequenziale”, il pilota decide autonomamente il regime di cambiata intervenendo a piacimento o sul comando al manubrio o sul comando a pedale. Perché avete applicato due tipologie?
Anche questa questione è stata lungamente dibattuta e testata e inevitabilmente c’è chi propende per l’una o l’altra soluzione.
Il cambio a pedale è quello tradizionale ed è sicuramente quello più facile da usare venendo da un’altra moto, è più immediato nelle scalate improvvise: viene utilizzato soprattutto per la modalità semiautoamatica, quando il pilota arriva un po’ lungo ad una curva e vuole avere l’aiuto del freno motore di solito utilizza appunto il pedale.
I pulsanti sono sicuramente più veloci da azionare e si adattano bene sia ad una guida rilassata senza pericolo di rovinarsi le scarpe sia ad una guida sportiva: la cambiata è immediata e non è necessario calare il gas, la sensazione è quella di giocare ad un videogioco e vi assicuro che è molto divertente. Abbiamo studiato varie tipologie di comandi a manubrio ma quello che abbiamo sviluppato è a mio avviso molto facile ed immediato: la base da cui siamo partiti è un prototipo che era stato realizzato e testato in pista su di una moto da Gran Premio.
Alla fine comunque il doppio comando accontenta tutti; comunque mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i lettori del blog.
Molti utenti chiedono come mai Aprilia non ha scelto la trasmissione finale a cinghia.
Siamo stati a lungo indecisi su questo argomento ed abbiamo fatto varie prove con cinghia e catena, alla fine abbiamo ritenuto che i vantaggi della trasmissione a catena fossero superiori a quelli della trasmissione a cinghia. Quest’ultima ha senza dubbio bisogno di minor manutenzione, anche se la catena che abbiamo adottato è tra le più performanti sul mercato; tuttavia l’affidabilità della cinghia è inferiore: se si percorrono strade sterrate ad esempio c’è il rischio che i sassi e lo sporco entrino sotto la cinghia aumentando la rumorosità e provocando rotture della stessa. Per evitare questi inconvenienti la Harley, che utilizza la cinghia da sempre, copre completamente la trasmissione pur non essendo certo una moto da fuoristrada; la NA 850 Mana, invece, è sicuramente adatta anche a brevi tratti su sterrato dove anzi è molto divertente: pensate al fatto che il cambio è sempre in presa e si può gestire da bassissimi regimi con alte coppie, non c’è rischio che la moto si spenga perché si è sbagliata una marcia: è talmente divertente che in futuro si potrebbe pensare a versioni più “fuoristradistiche”.
Tornando alla cinghia un altro elemento a sfavore è il confort della sospensione posteriore: la cinghia deve essere tirata moltissimo per evitare che salti e questo influenza le sospensioni, solitamente chi usa queste trasmissioni deve ridurre le corse o allungare i forcelloni, in entrambi i casi la ciclistica ne risente e per NA 850 Mana volevamo una ciclistica sportiva, in linea con la tradizione di Aprilia.
Per ultimo le trasmissioni a cinghia, contrariamente a quanto sembra, sono pesanti: può sembrare strano, perché la cinghia è in gomma mentre la catena in acciaio, ma se si aggiungono pignoni e corona in ferro e carter di protezione il peso finale della trasmissione da noi scaratata è superiore a quella della classica catena.
http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_01.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_01.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_02.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_02.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_03.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_03.jpg)
http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_04.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_04.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_05.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_05.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_06.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_06.jpg)
http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_07.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_07.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_08.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_08.jpg) http://www.motorino.it/manablog/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_09.miniatura.jpg (http://www.apriliamana.com/wp-content/uploads/2007/05/070523_moto_09.jpg)