Visualizza Versione Completa : Marzocchi in chiusura
Un'altra eccellenza italiana sta per chiudere...
La Marzocchi sta per chiudere i battenti (http://www.gazzetta.it/Passione-Motori/Moto/23-04-2015/marzocchi-sta-chiudere-battenti-crisi-forcelle-made-in-italy-occupazione-lavoro-110559242680.shtml)
nikonikko
28/04/2015, 13:13
Vorrei tanto sapere come andrà a finire di questo passo.:cry:
Pelledorso
28/04/2015, 13:36
Avanti così pensiamo all'italikum............ del resto fottesega :sick:
"La De Tomaso, dopo il crac del 2012, diventa cinese Non c'è un piano industriale. Il legale della società: "Produrremo auto, ma in Cina".............."
"E' una dura sconfitta per operai e del sindacato: i lavoratori De Tomaso sono ancora 800 a Grugliasco, nel Torinese, e circa 100 a Livorno........."
De Tomaso dopo il crac diventa cinese: Ideal si aggiudica il marchio per un milione di euro - Repubblica.it (http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/28/news/crac_de_tomaso_due_offerte_da_italia_e_cina_per_ripartire_ma_non_c_e_piano_industriale-113036380/)
ma se il pil e' in crescita..mah
giorgiorox
28/04/2015, 13:38
.
sposteranno la produzione in Cina.....
Erikuccia
28/04/2015, 13:44
Non capisco: ovunque si legge che la ripresa sta partendo, ma di fatto ultimamente sento solo notizie di ulteriori chiusure aziendali.
Stamane la notizia che la Whirpool sta attuando un piano di esuberi a decorrere dal 2018, l'Auchan idem, poi la Marzocchi che chiude, qui da me é un mese che il telefono suona sì e no 10 volte al giorno........mahhh....dove sia 'sta ripresa proprio non lo capisco :sad:
nikonikko
28/04/2015, 13:57
Ma quale ripresa tutte minchiate sparate dai politici e loro compari sono, servono per allungare i tempi del loro ingrasso, quando si arriverà a capirlo vedrete che sarà gia troppo tardi, loro saranno gia in alto mare e noi affogati completamente nella merda.
Non capisco: ovunque si legge che la ripresa sta partendo, ma di fatto ultimamente sento solo notizie di ulteriori chiusure aziendali.
Stamane la notizia che la Whirpool sta attuando un piano di esuberi a decorrere dal 2018, l'Auchan idem, poi la Marzocchi che chiude, qui da me é un mese che il telefono suona sì e no 10 volte al giorno........mahhh....dove sia 'sta ripresa proprio non lo capisco :sad:
io ero ironico...
Pelledorso
28/04/2015, 14:03
189542
nikonikko
28/04/2015, 14:09
189542
:madoo: faccia di pirla ne ho viste tante ma questo le supera tutte....ma come cazzo è che dopo decenni c'è ancora gente convinta che elementi del genere siano la soluzione ai problemi.
Pelledorso
28/04/2015, 14:19
:madoo: faccia di pirla ne ho viste tante ma questo le supera tutte....ma come cazzo è che dopo decenni c'è ancora gente convinta che elementi del genere siano la soluzione ai problemi.
eggià......:dry:
Avanti così pensiamo all'italikum............ del resto fottesega :sick:
"La De Tomaso, dopo il crac del 2012, diventa cinese Non c'è un piano industriale. Il legale della società: "Produrremo auto, ma in Cina".............."
"E' una dura sconfitta per operai e del sindacato: i lavoratori De Tomaso sono ancora 800 a Grugliasco, nel Torinese, e circa 100 a Livorno........."
De Tomaso dopo il crac diventa cinese: Ideal si aggiudica il marchio per un milione di euro - Repubblica.it (http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/28/news/crac_de_tomaso_due_offerte_da_italia_e_cina_per_ripartire_ma_non_c_e_piano_industriale-113036380/)
:sad: ma da quanto e' che l'azienda non produce???
Pelledorso
28/04/2015, 14:26
:sad: ma da quanto e' che l'azienda non produce???
mhà..... nell'articolo dice 2012 ma parla di ancora 900 operai sul groppone........
cmq sta di fatto che tutto sta diventando cinese...... fra qualche giorno pure il milan :sick:
:madoo: faccia di pirla ne ho viste tante ma questo le supera tutte....ma come cazzo è che dopo decenni c'è ancora gente convinta che elementi del genere siano la soluzione ai problemi.
semplice: gli italiani sperano sempre nella botte piena e la moglie ubriaca...........
si convincono del fatto che con èpoche e semplici mosse si possa sistemare un problema assai complesso (basta leggere questo forum)
poi arriva qualcuno che gli racconta che e' possibile.............mette insieme quelle semplici mosse, et voila': e' l'uomo del monte
fare, poi, e decenni di politica italiana lo dimostrano, e' sempre altro dal raccontare, ma tanto si puo' sempre dire che qualcun altro ha mesos i bastoni fra le ruote.......
quella delle promesse impossibili ed elettorali e' una tradizione lunghissima , che precede e comprende berlusca, prodi , riberlusca, fino ad arrivare a renzi, passando anche per i cinque stelle, che nel posto dove hanno cominciato a governare, non hanno certo mantenuto le promesse fatte quando dovevano arrivare alla cadrega
mhà..... nell'articolo dice 2012 ma parla di ancora 900 operai sul groppone........
cmq sta di fatto che tutto sta diventando cinese...... fra qualche giorno pure il milan :sick:
ma perche', nel 2012 producevano? e cosa?
Pelledorso
28/04/2015, 14:39
semplice: gli italiani sperano sempre nella botte piena e la moglie ubriaca...........
si convincono del fatto che con èpoche e semplici mosse si possa sistemare un problema assai complesso (basta leggere questo forum)
poi arriva qualcuno che gli racconta che e' possibile.............mette insieme quelle semplici mosse, et voila': e' l'uomo del monte
fare, poi, e decenni di politica italiana lo dimostrano, e' sempre altro dal raccontare, ma tanto si puo' sempre dire che qualcun altro ha mesos i bastoni fra le ruote.......
quella delle promesse impossibili ed elettorali e' una tradizione lunghissima , che precede e comprende berlusca, prodi , riberlusca, fino ad arrivare a renzi, passando anche per i cinque stelle, che nel posto dove hanno cominciato a governare, non hanno certo mantenuto le promesse fatte quando dovevano arrivare alla cadrega
ma perche', nel 2012 producevano? e cosa?
La De Tomaso, dopo il crac del 2012, diventa cinese: la società cinese Ideal, con sede legale nelle Isole Vergini e sede operativa a Hong Kong, si è aggiudicata stamattina in Tribunale il marchio dello storico produttore torinese di auto sportive, come la celebre "Pantera", per un milione e 50mila euro. Era il secondo "tentativo" dopo il nulla di fatto della precedente aggiudicazione, nella quale i vincitori lussemburghesi di L3 non avevano adempiuto al pagamento ed erano stati dichiarati decaduti. A presentarsi stamattina davanti al giudice Giovanna Dominici sono stati due concorrenti, la cordata italiana Eos e la società cinese Ideal, con una base di 580mila euro. Avevano già partecipato alla precedente asta e allegavano all'offerta solo la richiesta del marchio, senza cioè un piano industriale collegato all'operazione di acquisizione. In aula erano presenti anche una ventina di ex operai di De Tomaso i quali speravano in una offerta con piano industriale per avere qualche chance di essere reimpiegati col nuovo imprenditore.
La L3, che detiene indirettamente partecipazioni nella Lotus e nella Polaroid, era stata l'unica a presentare un piano industriale che avrebbe impiegato decine di lavoratori nei prossimi anni, ma si è improvvisamente defilata al momento di pagare. Un episodio poco chiaro per il quale sono stati trasmessi gli atti alla Procura: l'ultimo strascico legale che si aggiunge all'inchiesta per bancarotta fraudolenta a carico dell'ex patron Rossignolo e soci.
L'avvocato Gianpaolo Salsi, rappresentante della società Ideal Team Ventures, annuncia: "Produrranno auto in Cina - spiega - la società Ideal costruisce vetture per uso privato". E' una dura sconfitta per operai e del sindacato: i lavoratori De Tomaso sono ancora 800 a Grugliasco, nel Torinese, e circa 100 a Livorno. "E' una sconfitta per il sistema torinese e piemontese, perdiamo un marchio importante - commenta il segretario generale della Fiom Piemonte, Vittorio De Martino - La responsabilità ricade tutta sul sistema delle imprese e sulle istituzioni, Regione Piemonte e governo nazionale, che non hanno tutelato gli interessi dei lavoratori. A questo punto il tema da riprendere urgentemente è quello delle prospettive occupazionali dei lavoratori con l'apertura del tavolo promesso dal presidente della Regione". Giuseppe Anfuso, di Uilm Torino, aggiunge: "Con la vendita di oggi si conclude una vicenda cominciata male e finita peggio, di cui gli unici a pagare il prezzo sono i lavoratori che vedono sfumata la possibilità di tornare a produrre auto nel torinese. Spiace che professionalità come quelle dei dipendenti De Tomaso, ex Pininfarina, non vengano utilizzate. Ancora una volta l’imprenditoria italiana si è fatta scappare, a nostro avviso, una grande opportunità".
Preoccupazioni condivise dal governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino: "Non è una bella notizia. L'acquisto del marchio è solo un'operazione commerciale e non industriale e questo lascia senza risposta 900 lavoratori che non hanno ora garanzie occupazionali. Faremo di tutto per verificare se vi siano possibilità per trovare lavoro ai lavoratori o garantito qualche sostegno con gli ammortizzatori sociali. Apriremo un canale con l'Unione industriale, con cui abbiamo
già avuto contatti, per valutare l'utilizzo dei contratti in base agli accordi di collocazione con il sostegno dei fondi europei. Ma non basta: si tratta anche di capire chi siano i cinesi che si sono aggiudicati il marchio e che margine di interlocuzione esista. Il problema serio è che dobbiamo ricostruire dalle ceneri uno spazio produttivo". Per la prossima settimana Chiamparino ha convocato un incontro con sindacati e Unione industriale.
La De Tomaso, dopo il crac del 2012, diventa cinese: la società cinese Ideal, con sede legale nelle Isole Vergini e sede operativa a Hong Kong, si è aggiudicata stamattina in Tribunale il marchio dello storico produttore torinese di auto sportive, come la celebre "Pantera", per un milione e 50mila euro. Era il secondo "tentativo" dopo il nulla di fatto della precedente aggiudicazione, nella quale i vincitori lussemburghesi di L3 non avevano adempiuto al pagamento ed erano stati dichiarati decaduti. A presentarsi stamattina davanti al giudice Giovanna Dominici sono stati due concorrenti, la cordata italiana Eos e la società cinese Ideal, con una base di 580mila euro. Avevano già partecipato alla precedente asta e allegavano all'offerta solo la richiesta del marchio, senza cioè un piano industriale collegato all'operazione di acquisizione. In aula erano presenti anche una ventina di ex operai di De Tomaso i quali speravano in una offerta con piano industriale per avere qualche chance di essere reimpiegati col nuovo imprenditore.
La L3, che detiene indirettamente partecipazioni nella Lotus e nella Polaroid, era stata l'unica a presentare un piano industriale che avrebbe impiegato decine di lavoratori nei prossimi anni, ma si è improvvisamente defilata al momento di pagare. Un episodio poco chiaro per il quale sono stati trasmessi gli atti alla Procura: l'ultimo strascico legale che si aggiunge all'inchiesta per bancarotta fraudolenta a carico dell'ex patron Rossignolo e soci.
L'avvocato Gianpaolo Salsi, rappresentante della società Ideal Team Ventures, annuncia: "Produrranno auto in Cina - spiega - la società Ideal costruisce vetture per uso privato". E' una dura sconfitta per operai e del sindacato: i lavoratori De Tomaso sono ancora 800 a Grugliasco, nel Torinese, e circa 100 a Livorno. "E' una sconfitta per il sistema torinese e piemontese, perdiamo un marchio importante - commenta il segretario generale della Fiom Piemonte, Vittorio De Martino - La responsabilità ricade tutta sul sistema delle imprese e sulle istituzioni, Regione Piemonte e governo nazionale, che non hanno tutelato gli interessi dei lavoratori. A questo punto il tema da riprendere urgentemente è quello delle prospettive occupazionali dei lavoratori con l'apertura del tavolo promesso dal presidente della Regione". Giuseppe Anfuso, di Uilm Torino, aggiunge: "Con la vendita di oggi si conclude una vicenda cominciata male e finita peggio, di cui gli unici a pagare il prezzo sono i lavoratori che vedono sfumata la possibilità di tornare a produrre auto nel torinese. Spiace che professionalità come quelle dei dipendenti De Tomaso, ex Pininfarina, non vengano utilizzate. Ancora una volta l’imprenditoria italiana si è fatta scappare, a nostro avviso, una grande opportunità".
Preoccupazioni condivise dal governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino: "Non è una bella notizia. L'acquisto del marchio è solo un'operazione commerciale e non industriale e questo lascia senza risposta 900 lavoratori che non hanno ora garanzie occupazionali. Faremo di tutto per verificare se vi siano possibilità per trovare lavoro ai lavoratori o garantito qualche sostegno con gli ammortizzatori sociali. Apriremo un canale con l'Unione industriale, con cui abbiamo
già avuto contatti, per valutare l'utilizzo dei contratti in base agli accordi di collocazione con il sostegno dei fondi europei. Ma non basta: si tratta anche di capire chi siano i cinesi che si sono aggiudicati il marchio e che margine di interlocuzione esista. Il problema serio è che dobbiamo ricostruire dalle ceneri uno spazio produttivo". Per la prossima settimana Chiamparino ha convocato un incontro con sindacati e Unione industriale.
avevo letto, ma non si capisce da quando sti 900 erano in questa situazione......nel 2012 c'e' stato il fallimento............ma anche prima non so che produceva la de tomaso...........
giorgiorox
28/04/2015, 15:23
:madoo: faccia di pirla ne ho viste tante ma questo le supera tutte....ma come cazzo è che dopo decenni c'è ancora gente convinta che elementi del genere siano la soluzione ai problemi.
c'è gente? piuttosto direi la maggioranza degli aventi diritto al voto....
Comunque l'Italia è e sarà per sempre un paese bello, SOLO bello e basta, con tantissima gnocca insuperabile esteticamente, paesaggi incredibili e cibo migliore al mondo, ma irrimediabilmente un paese di merda malgestito e governato da ladri approfittatori e politici pronti esclusivamente a piazzare il loro culo sulla sedia in pelle del parlamento.
:madoo: faccia di pirla ne ho viste tante ma questo le supera tutte....ma come cazzo è che dopo decenni c'è ancora gente convinta che elementi del genere siano la soluzione ai problemi.
c'è gente? piuttosto direi la maggioranza degli aventi diritto al voto....
Premetto che lo chiedo assolutamente in via bonaria e non provocatoria: mi indicate chi altro votare considerando che il non voto non lo trovo produttivo ne intellettualmente onesto. Probabilmente avete ragione a dire che è un pirla ed io un babbeo ad averlo votato ma giuro che faccio fatica a trovare una alternativa.
Non vorrei contraddirVi, ma dopo 2 anni di perdite la mia azienda nei primi mesi del 2015 vede segnali positiVi e la crescita sembra se pur lenta esserci.
Non vorrei contraddirVi, ma dopo 2 anni di perdite la mia azienda nei primi mesi del 2015 vede segnali positiVi e la crescita sembra se pur lenta esserci.
per alcuni si di 0,1 %
:madoo: faccia di pirla ne ho viste tante ma questo le supera tutte....ma come cazzo è che dopo decenni c'è ancora gente convinta che elementi del genere siano la soluzione ai problemi.
perché se guardi con calma ti accorgi che in giro facce di pirla ce ne sono svariati milioni.
per alcuni si di 0,1 %
ti posso garantire che è qualcosa in più.....però decisamente il periodo è ancora di merda, e spiace sentire di tanta crisi
Se lo scopo è dare contro al governo aggiungietemi alla lista: governo ladro!!!!
Adesso datemi un attimino per riaccendere il cervello.....
......ma la marzocchi non era stata venduta agli americani a metà 2008 perchè già in crisi?
Si torna quindi nel 2006/2007, quando di crisi globale non si parlava e non c'era ne renzi ne il salvaitalia ne tutto il resto.
Prima domanda: allora perchè era in crisi?
Seconda domanda: perchè un gruppo acquisisce un'azienda in crisi? Per salvare l'occupazione ( in un altro paese) o per prendersi marchio e brevetti a poco?????
Insomma, vediamo di non fingerci verginelle .........:oook:
Erikuccia
28/04/2015, 16:36
Ma quale ripresa tutte minchiate sparate dai politici e loro compari sono, servono per allungare i tempi del loro ingrasso, quando si arriverà a capirlo vedrete che sarà gia troppo tardi, loro saranno gia in alto mare e noi affogati completamente nella merda.
Mah, guarda....son anni che ho ben capito le minchiate che sparano....sanno fare solo quello.
Vogliamo forse parlare della cag@@@ta dello spread?
navigator
28/04/2015, 16:39
Chi non ha delocalizzato ha sofferto...la marzocchi oramai era un marchio commerciale e come tale é stata sopraffatta da altri marchi.
winter1969
28/04/2015, 17:44
c'è gente? piuttosto direi la maggioranza degli aventi diritto al voto....
Non è proprio così............la maggioranza di quelli che vanno a votare,non è la stessa cosa.
semplice: gli italiani sperano sempre nella botte piena e la moglie ubriaca...........
si convincono del fatto che con èpoche e semplici mosse si possa sistemare un problema assai complesso (basta leggere questo forum)
poi arriva qualcuno che gli racconta che e' possibile.............mette insieme quelle semplici mosse, et voila': e' l'uomo del monte
fare, poi, e decenni di politica italiana lo dimostrano, e' sempre altro dal raccontare, ma tanto si puo' sempre dire che qualcun altro ha mesos i bastoni fra le ruote.......
quella delle promesse impossibili ed elettorali e' una tradizione lunghissima , che precede e comprende berlusca, prodi , riberlusca, fino ad arrivare a renzi, passando anche per i cinque stelle, che nel posto dove hanno cominciato a governare, non hanno certo mantenuto le promesse fatte quando dovevano arrivare alla cadrega
ma perche', nel 2012 producevano? e cosa?
azz :w00t: in tre righe la storia del bomba...e dei suoi predecessori...:biggrin3:
W L'UOMO DEL MONTE
http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/203589_192621770791510_6158608_n.jpg
azz :w00t: in tre righe la storia del bomba...e dei suoi predecessori...:biggrin3:
W L'UOMO DEL MONTE
http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/203589_192621770791510_6158608_n.jpg
.......e dei suoi successori.........
Mah, guarda....son anni che ho ben capito le minchiate che sparano....sanno fare solo quello.
Vogliamo forse parlare della cag@@@ta dello spread?
chiamala cagata........è la causa primaria dell aumento del debito pubblico attuale.............
macheamico6
28/04/2015, 21:21
le nostre aziende o chiudono o passano a proprietà fuori confine:
è di oggi la notizia che un marchio storico come DeTomaso è passato ai cinesi :sad:
Comunque l'Italia è e sarà per sempre un paese bello, SOLO bello e basta, con tantissima gnocca insuperabile esteticamente, paesaggi incredibili e cibo migliore al mondo, ma irrimediabilmente un paese di merda malgestito e governato da ladri approfittatori e politici pronti esclusivamente a piazzare il loro culo sulla sedia in pelle del parlamento.
ancora per poco...poi la bellezza in mano nostra andrà a sparire irrimediabilmente......
Pelledorso
28/04/2015, 23:08
le nostre aziende o chiudono o passano a proprietà fuori confine:
è di oggi la notizia che un marchio storico come DeTomaso è passato ai cinesi :sad:
:blink: ma dici sul serio?!?!?
:blink: ma dici sul serio?!?!?
sì
De Tomaso, il marchio auto venduto ai cinesi. 900 lavoratori perdono la speranza - Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/28/de-tomaso-il-marchio-auto-venduto-ai-cinesi-900-lavoratori-perdono-la-speranza/1632439/)
Pelledorso
29/04/2015, 09:58
le nostre aziende o chiudono o passano a proprietà fuori confine:
è di oggi la notizia che un marchio storico come DeTomaso è passato ai cinesi :sad:
:blink: ma dici sul serio?!?!?
sì
De Tomaso, il marchio auto venduto ai cinesi. 900 lavoratori perdono la speranza - Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/28/de-tomaso-il-marchio-auto-venduto-ai-cinesi-900-lavoratori-perdono-la-speranza/1632439/)
:madoo:
:biggrin3:
Rebel County
29/04/2015, 10:06
guardate che per stare in piedi le aziende devono produrre e vendere, la De tomaso credo abbia prodotto l'ultima auto negli anni 90, azienda messa in liquidazione gia nel 2004
per quanto riguarda Marzocchi, si tratta di prodotti di nicchia che non possono competere piu con i grandi cicli industriali
dispiace ma quest'e'
la politica in questo c'entri come i cavoli a merenda
tonidaytona
29/04/2015, 10:11
Non capisco: ovunque si legge che la ripresa sta partendo, ma di fatto ultimamente sento solo notizie di ulteriori chiusure aziendali.
Stamane la notizia che la Whirpool sta attuando un piano di esuberi a decorrere dal 2018, l'Auchan idem, poi la Marzocchi che chiude, qui da me é un mese che il telefono suona sì e no 10 volte al giorno........mahhh....dove sia 'sta ripresa proprio non lo capisco :sad:
esattamente come la pillola dei 80 euro.
il governo delle balle per le pecore ubbidienti cui piace farsi tosare e prendere per il culo.
la Marzocchi che chiude e' l'ennesimo pugno nello stomaco..
storia Italiana apprezzata nel mondo.
successi agonistici in ogni disciplina delle due ruote.
ma l'Italia e' cosi.
le aziende sono ormai qualcosa da osteggiare con ogni mezzo.
tasse , leggi , sindacati.
e funziona!!
altro che se funziona!
una volta dicevo che mi spiaceva per i lavoratori di ogni azienda che chiude.
oggi non piu'.
con un briciolo di buon senso e responsabilita' non si sarebbe lasciato governare sta gentaglia inetta e magari il lavoro si continuava a considerarlo un motivo d'orgoglio e cultura.
non un diritto e basta.
tonidaytona
29/04/2015, 10:15
guardate che per stare in piedi le aziende devono produrre e vendere, la De tomaso credo abbia prodotto l'ultima auto negli anni 90, azienda messa in liquidazione gia nel 2004
per quanto riguarda Marzocchi, si tratta di prodotti di nicchia che non possono competere piu con i grandi cicli industriali
dispiace ma quest'e'
la politica in questo c'entri come i cavoli a merenda
la De Tomaso a Torino non ha prodotto nemmeno una sola auto.
ha rilevato , senza soldi , lo storico stabilimento Pininfarina , travasando i dipendenti degli stabilimenti del gruppo.
poi la cassa , durata dei anni e poi la chiusura.
senza aver fatto nemmeno una sola ora di lavoro.
ora , quanto fosse davvero convinto Rossignolo di fare auto a Torino , non lo so.
di certo , se non ti chiami Fiat in italia le Auto non si sogna nessuno di venire a produrle.
un motivo ci sara' pure no?
mi chiedo come mai non le rileva in caro leader della Fiom una di queste realta' industriali.
sarebbe bello vederlo al lavoro , produrre nel mercato difficile che ha pesantemente contribuito a creare.
oh quanto godrei!
Mi torna in mente la Mivar, vi ricordate, continuavano a produrre TV con tubo catodico mentre gli altri all'estero facevano TV al plasma e LCD.
Fare impresa in Italia non è semplice, o sei all'avanguardia su prodotti top o non ci stai dentro e così chi si ritrova un'azienda in mano, se non la trasferisce all'estero, o la spreme più che può vendendo marchi e brevetti di qua, macchinari di là, o la tiene finché lo stato continua ad elargire soldi a fondo perduto x salvaguardare i posti di lavoro (dicono loro) anche se non producono nulla.
Poi la pacchia finisce, ma fondamentalmente sono "tragedie annunciate".
tonidaytona
29/04/2015, 11:14
Mi torna in mente la Mivar, vi ricordate, continuavano a produrre TV con tubo catodico mentre gli altri all'estero facevano TV al plasma e LCD.
Fare impresa in Italia non è semplice, o sei all'avanguardia su prodotti top o non ci stai dentro e così chi si ritrova un'azienda in mano, se non la trasferisce all'estero, o la spreme più che può vendendo marchi e brevetti di qua, macchinari di là, o la tiene finché lo stato continua ad elargire soldi a fondo perduto x salvaguardare i posti di lavoro (dicono loro) anche se non producono nulla.
Poi la pacchia finisce, ma fondamentalmente sono "tragedie annunciate".
Bravo Dan , hai citato una storia che è esempio.
La Mivar era all'avanguardia.
Gestita da un Signore che oltre ad avere cuore e talento , ci teneva al suo territorio e alla sua gente.
Ma per investire e fare ricerca ci vanno i danari.
Non le penalizzazioni di questo sistema stato.
In un altro tempo e luogo , Mivar avrebbe trovato dei partner.
In Italia , come dicevo... Solo un folle potrebbe.
Bravo Dan , hai citato una storia che è esempio.
La Mivar era all'avanguardia.
Gestita da un Signore che oltre ad avere cuore e talento , ci teneva al suo territorio e alla sua gente.
Ma per investire e fare ricerca ci vanno i danari.
Non le penalizzazioni di questo sistema stato.
In un altro tempo e luogo , Mivar avrebbe trovato dei partner.
In Italia , come dicevo... Solo un folle potrebbe.
Ricordo che il patron della Mivar era disposto a regalare una fabbrica nuova di zecca, ma colpa la crisi mai entrata in funzione, a chiunque volesse continuare a produrre TV in Italia con operai italiani.
Non si fece avanti nessuno.
Ricordo che il patron della Mivar era disposto a regalare una fabbrica nuova di zecca, ma colpa la crisi mai entrata in funzione, a chiunque volesse continuare a produrre TV in Italia con operai italiani.
Non si fece avanti nessuno.
Quella azienda aveva accumulato un gap tecnologico troppo grosso rispetto alla concorrenza...oltre ad essere in un settore nel quale il valore aggiunto dal marchio comunque non basta a generare utili stabili...non a caso le aziende che trainano l'elettronica di massa investono continuamente grosse fette di fatturato in ricerca/sviluppo/acquisizioni di competenze (a volte anche di concorrenti) e sono ubicate (produttivamente) in paesi dove il lavoro è una merce che costa poco...
tonidaytona
29/04/2015, 12:11
Ricordo che il patron della Mivar era disposto a regalare una fabbrica nuova di zecca, ma colpa la crisi mai entrata in funzione, a chiunque volesse continuare a produrre TV in Italia con operai italiani.
Non si fece avanti nessuno.
Hai detto tutto quel che restava da dire...
Purtroppo..
In Italia non si può far niente, eppure i tedeschi del gruppo VAG sono arrivati qui a comprare due aziende che messe insieme avevano più di un miliardo di euro di debiti, hanno cambiato le teste, hanno cambiato le procedure, hanno riorganizzato gli impianti, ed ora quelle aziende funzionano molto bene, proprio qui, in Italia.
Hanno persino la sfacciataggine di formare attivamente giovani di scuole ed università, mentre non hanno alcun dirigente nel parlamento italiano, né problemi coi sindacati.
Rebel County
29/04/2015, 13:31
Ricordo che il patron della Mivar era disposto a regalare una fabbrica nuova di zecca, ma colpa la crisi mai entrata in funzione, a chiunque volesse continuare a produrre TV in Italia con operai italiani.
Non si fece avanti nessuno.
ditemi voi con quale criterio uno entrerebbe nel meracto delle televisioni con una fabbrica che produceva solo TV a tubo e mai una a LCD o tantomeno a LED, il know how non c'era ne tantomeno i materiali.
io l'ho vista come un publicity stunt e nient'altro
Quella azienda aveva accumulato un gap tecnologico troppo grosso rispetto alla concorrenza...oltre ad essere in un settore nel quale il valore aggiunto dal marchio comunque non basta a generare utili stabili...non a caso le aziende che trainano l'elettronica di massa investono continuamente grosse fette di fatturato in ricerca/sviluppo/acquisizioni di competenze (a volte anche di concorrenti) e sono ubicate (produttivamente) in paesi dove il lavoro è una merce che costa poco...
il gap tecnologico di un capannone mi sembra discutibile................si parlava di quello, e si configurava come un incentivo a chi avesse voluto, con altri marchi e tecnologie, fare impresa in italia.......oppure ho capito male
In Italia non si può far niente, eppure i tedeschi del gruppo VAG sono arrivati qui a comprare due aziende che messe insieme avevano più di un miliardo di euro di debiti, hanno cambiato le teste, hanno cambiato le procedure, hanno riorganizzato gli impianti, ed ora quelle aziende funzionano molto bene, proprio qui, in Italia.
Hanno persino la sfacciataggine di formare attivamente giovani di scuole ed università, mentre non hanno alcun dirigente nel parlamento italiano, né problemi coi sindacati.
credo che siano l ecceszione, nn la regola
credo che siano l ecceszione, nn la regola
un'eccezione possibile
[QUOTE=dan64;6979406]Fare impresa in Italia non è semplice, o sei all'avanguardia su prodotti top o non ci stai dentro QUOTE]
Concordo solo in minima parte.
Principalmente manca una strategia industriale, da parte delle aziende stesse.
La visione a lungo termine i nostri "imprenditori" non l'hanno proprio. A partire dall'artigiano fino alla grande industria.
Io lavoro nel settore del mobile; posso stare quà 2 giorni a raccontarti le porcate che ho visto. Ovviamente la colpa è della politica.......di tizio... di caio..... mai propria.
Guarda caso però chi ha avuto un minimo di buon senso la crisi l'ha passata senza troppi patemi.
Monacograu
30/04/2015, 06:53
La piu grande capacita degli italiani credo sia trovare un colpevole diverso da noi stessi...bisognerebbe trovare un modo di sfruttare economicamente questa caratteristica per poter uscire dalla crisi...:cipenso:
:madoo:
votalele
30/04/2015, 07:28
Forse è vero che c'è la ripresa: sta aumentando tutto!!
In Italia non si può far niente, eppure i tedeschi del gruppo VAG sono arrivati qui a comprare due aziende che messe insieme avevano più di un miliardo di euro di debiti, hanno cambiato le teste, hanno cambiato le procedure, hanno riorganizzato gli impianti, ed ora quelle aziende funzionano molto bene, proprio qui, in Italia.
Hanno persino la sfacciataggine di formare attivamente giovani di scuole ed università, mentre non hanno alcun dirigente nel parlamento italiano, né problemi coi sindacati.
è vero...ma per l'elettronica di massa il discorso è un pò diverso...imho sarebbe stato impossibile anche per i tedeschi fare qualcosa con quella azienda
il gap tecnologico di un capannone mi sembra discutibile................si parlava di quello, e si configurava come un incentivo a chi avesse voluto, con altri marchi e tecnologie, fare impresa in italia.......oppure ho capito male
credo che siano l ecceszione, nn la regola
la mivar produceva televisori...il vecchio proprietario aveva promesso l'azienda a regalo a chi si fosse impegnato a rimetterla in piedi per continuare a fare televisori mantenendo occupati i dipendenti assunti (circa 900 persone)
La Mivar chiude. Il proprietario: (http://www.qelsi.it/2014/la-mivar-chiude-il-proprietario-regalo-la-mia-azienda-a-chi-si-impegna-ad-assumere-italiani/)
è ovvio che il possibile compratore avrebbe dovuto abbandonare la produzione di tubi catodici in favore di schermi a led / oled/ 4k uhd ecc...con una concorrenza di multinazionali come LG SAMSUNG SONY SHARP ecc....
la vedo leggermente impossibile...
Guarda caso però chi ha avuto un minimo di buon senso la crisi l'ha passata senza troppi patemi.
Non è che basti il solo buonsenso per non chiudere...
Erikuccia
30/04/2015, 09:37
[QUOTE=dan64;6979406]Fare impresa in Italia non è semplice, o sei all'avanguardia su prodotti top o non ci stai dentro QUOTE]
Concordo solo in minima parte.
Principalmente manca una strategia industriale, da parte delle aziende stesse.
La visione a lungo termine i nostri "imprenditori" non l'hanno proprio. A partire dall'artigiano fino alla grande industria.
Io lavoro nel settore del mobile; posso stare quà 2 giorni a raccontarti le porcate che ho visto. Ovviamente la colpa è della politica.......di tizio... di caio..... mai propria.
Guarda caso però chi ha avuto un minimo di buon senso la crisi l'ha passata senza troppi patemi.
Concordo con tutti e due.
Di base l'imprenditoria Italiana é fatta da artigiani, che nel corso degli anni hanno provato ad ingrandirsi, anche se la maggior parte di loro non hanno saputo adeguarsi e/o far progredire la loro mentalità.
Nella maggior parte dei casi é mancata un'adeguata istruzione e/o cultura, in altri invece si sono persi di vista gli obiettivi.
Insomma, per far "Impresa" (quella intesa con la I maiuscola), ci vuole sì testa, ma anche cultura, adegiata istruzione, una buona dose di innovazione, fortuna e, per ultimo, anche un sostegno politico economico.
Le "porcate aziendali" che Dan dice di vedere, sono le medesime che vedo anche io qui da me. Il problema é che la reazione é sempre "la caccia alle streghe"..colpa di quello, dell'altro, di quest'altro; mentre non si fa un emerito fico secco per adeguarsi alle richieste o per dimensionarsi nel modo giusto.
Non si spende in innovazione, in efficienza, ne' tanto meno nella formazione dei dipendenti. La motivazione é che queste cose sono giudicate come "costi improduttivi" ed invece dovrebbero essere giudicati come risorse necessarie a sopravvivere.
Da come la vedo io: se il nostro pezzo forte imprenditoriale é stata l'artigianalità, si dovrebbe perseverare su questa strada incrementandone la qualità e riflettendo bene sui benefici/costi/sforzi che un passaggio da artigiano ad impresa potrebbe comportare
La piu grande capacita degli italiani credo sia trovare un colpevole diverso da noi stessi...bisognerebbe trovare un modo di sfruttare economicamente questa caratteristica per poter uscire dalla crisi...:cipenso:
:madoo:
i greci sono avanti......................
Monacograu
30/04/2015, 10:24
i greci sono avanti......................
Italiani greci...una razza una panza...
Non si spende in innovazione, in efficienza, ne' tanto meno nella formazione dei dipendenti. La motivazione é che queste cose sono giudicate come "costi improduttivi" ed invece dovrebbero essere giudicati come risorse necessarie a sopravvivere.
ma questa mica è solo una prerogativa italiana. In tutto il mondo la "manovalanza" è vista come un costo e non come una risorsa.
In Italia si è miopi sul mercato. La Mivar a quest'ora sarebbe ancora in piedi se avesse deciso di rinnovarsi seguendo il mercato, magari come realtà più piccola rispetto a un tempo, ma chi decide i prodotti senza tenere conto delle innovazioni e del mercato saluta. In Italia, come nel resto del mondo. Vedi Nokia con gli smartphone quanto ha rischiato grosso.
Poi da noi ci sono altri problemi che vanno ad aggiungersi e che aggravano la situazione, ma sono una facile scusante.
ma questa mica è solo una prerogativa italiana. In tutto il mondo la "manovalanza" è vista come un costo e non come una risorsa.
In Italia si è miopi sul mercato. La Mivar a quest'ora sarebbe ancora in piedi se avesse deciso di rinnovarsi seguendo il mercato, magari come realtà più piccola rispetto a un tempo, ma chi decide i prodotti senza tenere conto delle innovazioni e del mercato saluta. In Italia, come nel resto del mondo. Vedi Nokia con gli smartphone quanto ha rischiato grosso.
Poi da noi ci sono altri problemi che vanno ad aggiungersi e che aggravano la situazione, ma sono una facile scusante.
si ma in quel mercato non c'è più posto per piccole realtà...hai idea di quanti milioni di dollari multinazionali come SAMSUNG LG SHARP SONY ecc mettano sul piatto per fare ricerca/sviluppo/promozione del prodotto?
giusto per rendersi conto delle proporzioni Samsung investe 13 milioni di dollari su BlueStacks - hdblog.it (http://samsung.hdblog.it/2014/07/31/samsung-investimenti-bluestacks/)
...come già ricordato da diversi utenti l'Italia è la patria degli artigiani...del loro "saper fare" cose che le grandi industrie e le grandi multinazionali non riusciranno mai nemmeno a comprendere...
PowerRoss
30/04/2015, 11:04
Concordo solo in minima parte.
Principalmente manca una strategia industriale, da parte delle aziende stesse.
La visione a lungo termine i nostri "imprenditori" non l'hanno proprio. A partire dall'artigiano fino alla grande industria.
Io lavoro nel settore del mobile; posso stare quà 2 giorni a raccontarti le porcate che ho visto. Ovviamente la colpa è della politica.......di tizio... di caio..... mai propria.
Guarda caso però chi ha avuto un minimo di buon senso la crisi l'ha passata senza troppi patemi.
Concordo...
Però è innegabile che il bisproblema tasse+burocrazia in Italia sia uno scoglio ben più grosso che negli altri paesi, che si ripercuote su qualsiasi aspetto imprenditoriale, dai salari, alla possibilità di internalizzare le produzioni e di investire risorse in R&D...
Su questo siamo indietrissimo rispetto ad altre realtà europee.
si ma in quel mercato non c'è più posto per piccole realtà...hai idea di quanti milioni di dollari multinazionali come SAMSUNG LG SHARP SONY ecc mettano sul piatto per fare ricerca/sviluppo/promozione del prodotto?
giusto per rendersi conto delle proporzioni Samsung investe 13 milioni di dollari su BlueStacks - hdblog.it (http://samsung.hdblog.it/2014/07/31/samsung-investimenti-bluestacks/)
...come già ricordato da diversi utenti l'Italia è la patria degli artigiani...del loro "saper fare" cose che le grandi industrie e le grandi multinazionali non riusciranno mai nemmeno a comprendere...
questo e' :
1-vero
2-bellissimo
3-sopravvalutato
a meno che non si torni all'economia della piazza delle erbe e del mercato del giovedi'
si ma in quel mercato non c'è più posto per piccole realtà...hai idea di quanti milioni di dollari multinazionali come SAMSUNG LG SHARP SONY ecc mettano sul piatto per fare ricerca/sviluppo/promozione del prodotto?
giusto per rendersi conto delle proporzioni Samsung investe 13 milioni di dollari su BlueStacks - hdblog.it (http://samsung.hdblog.it/2014/07/31/samsung-investimenti-bluestacks/)
...come già ricordato da diversi utenti l'Italia è la patria degli artigiani...del loro "saper fare" cose che le grandi industrie e le grandi multinazionali non riusciranno mai nemmeno a comprendere...
non ho detto che saraebbe diventata leader del settore, del resto il futuro è sempre più delle multinazionale (Blade Runner docet), ma non sarebbe nemmeno scomparsa del tutto. Costruire uno stabilimento nuovo poi è stata la ciliegina sulla torta
questo e' :
1-vero
2-bellissimo
3-sopravvalutato
a meno che non si torni all'economia della piazza delle erbe e del mercato del giovedi'
Per capirci...sarebbe come se Della Valle volesse competere nel settore sportivo con marchi come nike o simili...non durerebbe 1 secondo...o viceversa la nike volesse fare scarpe di lusso...ma ndo va!:biggrin3:
Lo scrofo
21/10/2015, 10:39
Fox acquisisce Marzocchi. Quali strategie dietro a questo accordo? - MtbCult.it (http://www.mtbcult.it/62484/fox-acquisisce-marzocchi-quali-strategie-dietro-a-questo-accordo/)
Resta da capire il settore moto di che morte debba morire.
cicorunner
21/10/2015, 10:43
speravo che la parte moto se la fosse presa MV :cry:
Lo scrofo
21/10/2015, 10:57
non sembra ....
Fox cosa sarebbe? Il canale televisivo?
Non capisco: ovunque si legge che la ripresa sta partendo, ma di fatto ultimamente sento solo notizie di ulteriori chiusure aziendali.
Stamane la notizia che la Whirpool sta attuando un piano di esuberi a decorrere dal 2018, l'Auchan idem, poi la Marzocchi che chiude, qui da me é un mese che il telefono suona sì e no 10 volte al giorno........mahhh....dove sia 'sta ripresa proprio non lo capisco :sad:
No tutti i settori sono uguali...molti equilibri sono saltati...
Fox cosa sarebbe? Il canale televisivo?
no realizzano varie parti per MTB Bike Shocks | FOX (http://www.ridefox.it/)
no realizzano varie parti per MTB Bike Shocks | FOX (http://www.ridefox.it/)
:oook:
Lo scrofo
21/10/2015, 13:11
Fox cosa sarebbe? Il canale televisivo?
CAPRONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
GH
CAPRONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
GH
:dry:
CAPRONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
GH
:D
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2025 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.