Visualizza Versione Completa : “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora”
Angelik57
02/05/2015, 17:43
Piccola cronaca da una città di provincia (poteva succedere ovunque) :sad:
Che ne pensate ?
Sabato 02 maggio 2015 Bergamo
Alunna sta male, negato il bagno del bar
Un’insegnante: «Un no che mi indigna»
«Sono un’insegnante di lettere di una scuola media in provincia di Bergamo. Scrivo per raccontare quello che mi è capitato giovedì mattina 30 aprile in un caffè di Città Alta e per esprimere tutta la mia indignazione e tristezza».
«Con due scolaresche io e i miei colleghi siamo saliti in Città Alta per un’attività di orienteering guidati da un paio di esperti. A metà mattinata un’alunna dichiara di sentirsi poco bene, probabilmente causa una cattiva digestione: ha conati di vomito e cali di pressione. In accordo con i colleghi, decido di accompagnarla nel bar più vicino per darle la possibilità di recarsi alla toilette».
«Siamo entrate in questo bar, colmo di gente, e sorreggendo la mia alunna, chiedo gentilmente a una cameriera di poter utilizzare la toilette, spiegandole la situazione. La prima domanda che mi viene rivolta è se siamo clienti, perché l’uso della toilette è riservato solo ai clienti.Non so se all’interno del regolamento della polizia urbana della città di Bergamo esista una norma sull’uso dei gabinetti di decenza da parte dei titolari di esercizi pubblici. Nel caso l’uso fosse, per norma, riservato ai solo clienti, esiste pur sempre la disobbedienza civile».
«Ma non è questo il punto. Le rispiego che sono una docente in visita a Bergamo e che la mia alunna, di 13 anni, non sta bene. Mi viene nuovamente negato l’accesso alla toilette e veniamo invitate a recarci ai bagni pubblici poco distanti. Nel frattempo la ragazzina ha un calo di pressione e comincia ad accasciarsi a terra, appoggiandosi al bancone. NESSUNO, né tra i camerieri né tra i clienti si è avvicinato per chiederci se avevamo bisogno di aiuto, se non fosse il caso di chiamare un’ambulanza o se avevamo semplicemente bisogno di un bicchiere d’acqua e zucchero. NESSUNO mi ha aiutato a sollevare la ragazzina di 13 anni; NESSUNO che mi abbia offerto una sedia su cui farla sedere».
«E mi sono venute in mente le immagine dei migranti morti sulle spiagge e dei bagnanti in vacanza intenti a scattare fotografie da postare sui social con commenti del tipo ”Weekend con il morto”. E mi sono comparse le parole di un libro “Io speriamo che me la cavo” (1990), nel punto in cui un bambino è invitato a scrivere un tema per raccontare le città italiane e lui scrive “[…]Se vai a faccia a terra a Milano e a Bergamo nessuno ti alza: ti lasciano sulla via, soprattutto a Bergamo alta”».
Poi ho pensato a uno dei miei mantra che recita così “Confido sempre nella bontà degli sconosciuti”. Che stupida! Sì, perché giovedì io con la mia alunna ci siamo sentite come la nota stonata di una sinfonia perbenista e falsa; come due aliene capitate per caso in una società che propone come unico orizzonte il disprezzo dei più deboli o di chi è in difficoltà. E pensare che in tanti sono morti e continuano a morire in nome dell’ideale “restare umani”. Qualcuno dirà: la solita retorica. Sì, se le parole continuano ad essere svuotate del loro significato».
«Tra l’indifferenza generale e gli sguardi schifati e infastiditi, ho raccolto le forze, messo da parte la rabbia, e sono riuscita ad uscire da lì. Ho accompagnato la mia alunna ai bagni pubblici - le cui pareti bianche si sono dimostrate decisamente più calde e accoglienti – aspettando che lentamente si riprendesse. Tornando nella mia scuola di provincia mi sono sorretta alle parole di un’altra ragazzina, anche lei in grande difficoltà, che nel suo diario scriveva: “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora” e nonostante tutto io continuo a confidare nella bontà degli sconosciuti».
Un’insegnante indignata
Alunna sta male, negato il bagno del bar Un (http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/alunna-sta-male-negato-il-bagno-del-baruninsegnante-un-no-che-mi-indigna_1118608_11/)
"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" Edmund Burke.
Fortunatamente, in mezzo ad un'indifferenza sempre più dilagante, c'è ancora gente che non resta solo a guardare.
La barista che mi lavora di fianco si sarebbe fatta in 4.
Ma è ancora possibile che in un luogo pubblico,in queste circostanze, l'indifferenza tra la gente è cosa comune?
gente che bla bla bla e bla bla bla non hanno un minimo di buon senso e cuore dinnanzi ad una bambina che ha bisogno di assistenza......
Poveracci.....fate pena, veramente............
Purtroppo non esiste una norma che obblighi l'uso dei servizi igienici a chi non è cliente del locale, a meno che ciò non sia previsto dal regolamento di polizia municipale; non so cosa sia in vigore a Bergamo, a Firenze il T.A.R. ha dato torto al Comune che aveva imposto ai locali pubblici l'accesso ai servizi igienici anche ai non clienti.
Personalmente, nel momento del bisogno, mi sentirei in dovere di assistere anche il mio peggior nemico (salvo poi ucciderlo quando si è ripreso :biggrin3: ) ma evidentemente non tutti la pensano come me.
Piuttosto mi ha incuriosito (non la conoscevo) la citazione dal libro "io speriamo che me la cavo" sul fatto, pare notorio, che se ti succede qualcosa a Bergamo nessuno ti dà una mano.
Visto che sei dei luoghi, Angelo, è una leggenda metropolitana o c'è del vero?
Angelik....la tua storia mi colpisce perchè un episodio simile è successo a mia moglie quando abitavamo a Bergamo.
Una ciclista le è piombata sulla macchina, ferendosi al volto.
Mia moglie sconvolta e in stato confusionale l'ha aiutato a rialzarsi e l'ha accompagnata al bar più vicino, a pochi metri da casa nostra, un bar da me saltuariamente frequentato e affollato in quel momento da avventori intenti a bere il caffè mattutino.
A differenza dell'insegnante è stata mia moglie a sentirsi tra alieni, che non hanno mosso un dito, sia il gestore che i clienti ,nè per tamponare le ferite del volto della ragazza, nè per consolare mia moglie in stato di shock.
Alla fine la ragazza si riprese lentamente nell'indifferenza generale, e vista la superficialità delle ferite riprese il suo cammino...andando a lauràr.
Non voglio nè generalizzare nè fare facili commenti...ma l'episodio ci ha colpito.
Angel.....che ne pensiamo? io ne penso che l'insegnante e la ragazza in difficoltà hanno incontrato degli stronzi e che grazie a Manitù ( o a chi vuoi tu ) non siamo tutti così.
Agli stronzi auguro la carie al dente del giudizio. :oook:
ciccio75
02/05/2015, 20:51
Io voglio credere che si tratti solo di una serie di sfortunate coincidenze che alimentano i soliti luoghi comuni.
Mi auguro che si tratti di un fatto occasionale e nonostante tutto voglio continuare a credere che a Bergamo, e in ogni altra citta' italiana, soprattutto del nord, la grande maggioranza delle persone si sarebbe comportata in maniera diametralmente opposta
nikonikko
03/05/2015, 00:07
Che vergogna!!!....indignarsi in queste situazioni è il minimo, in Italia ormai ci siamo mangiati il cuore e bevuto il cervello....un tempo l'essere italiano mi riempiva di orgoglio adesso incomincia quasi a farmi schifo.
Angelik57
03/05/2015, 06:19
Per rispondere a Mic, Shining e a gli altri :
No, i bergamaschi non sono tutti così (sono famosi per il loro grande impegno nel volontariato, il loro stacanovismo ed usando un eufemismo per la loro forte "riservatezza"), credo e spero che sia solo un fatto isolato e localizzato solo in città, lo si spiega anche perché l'accaduto localmente ha fatto notizia .
Negli corso degli ultimi anni Bergamo in breve tempo è diventata una meta turistica internazionale e regionale molto frequentata (per un'ottima campagna all'estero di promozione, per le bellezze di Città Alta (prima poco conosciute) e per la facilità di raggiungerla con prezzi vantaggiosi mediante l'aeroporto "Caravaggio" di Orio al Serio), credo che il turismo di massa a cui i cittadini e gli esercenti non erano abituati abbia loro sconvolto un po i ritmi e le abitudini, portando molti guadagni e lavoro a discapito della tranquillità e del quieto vivere .
Per non dilungarmi in pippe ed analisi sociali che non mi competono penso che... in poche parole ed in sintesi il loro pensiero sia :
"Purtì che i sòlcc ma rumpì mia i bale !" (Portate qui i soldi ma non rompete le balle !) :biggrin3:
Però in questi casi non si tratta di usare i servizi a sbafo, cosa che molti fanno invece di prendersi anche un caffé.
Si tratta di soccorso per una cosa non grave e un locale pubblico come un bar è il primo posto dove una persona può pensate di trovarlo soprattutto i giorni di festa.
ciccio75
03/05/2015, 07:25
Quindi: se state male e vi serve la toilette di un bar a Bergamo pigliatevi almeno un caffè:oook:
Alla domanda siete clienti bastava rispondere: prendo un caffè e un the caldo per la bambina che non sta bene.
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Un collega della professoressa poteva anche prenderselo per essere clienti. A me l'idea di usare ad ufo i servizi altrui destinati alla clientela non piace. Se avessi un bar ed entrasse una brigata di turisti a fare la fila in bagno senza consumare sarei infastidito.
Poi io distinguerei se semplicemente ti scappa oppure hai un malore. Nel secondo caso dovrebbe scattare in chiunque la solidarietà ed arrivare anche il bicchier d'acqua, lo zucchero ecc. E chi accompagna il malcapitato poi chiederebbe "cosa dobbiamo?" e verrebbe risposto "ma niente, dovere!" Se invece si scontrano grettezza e sicurezza dei propri diritti, va a finir male.
nikonikko
03/05/2015, 08:39
State scherzando con certi commenti vero ??......uno entra in un bar sorreggendo una ragazza che sta male chiedendo la toilette e gli viene risposto che il bagno è riservato ai clienti.....roba da matti....non voglio far polemica ma provate ad immaginare un terrun, con la sua diversità di principi, che entra in un bar accompagnando una ragazza con evidente necessità di bisogno e alla domanda gli si viene data quella risposta, che cosa succede.
Pensate che a me il solo pensiero mi fa girare i coxxxi è sono quello più calmo.
Le cazzate, le chiacchiere, tutto quello che volete, ma queste sono cose gravi molto gravi. La parabola del buon samaritano mi sà che in tanti l'hanno dimenticata.
State scherzando con certi commenti vero ??......uno entra in un bar sorreggendo una ragazza che sta male chiedendo la toilette e gli viene risposto che il bagno è riservato ai clienti.....roba da matti....non voglio far polemica ma provate ad immaginare un terrun, con la sua diversità di principi, che entra in un bar accompagnando una ragazza con evidente necessità di bisogno e alla domanda gli si viene data quella risposta, che cosa succede.
Pensate che a me il solo pensiero mi fa girare i coxxxi è sono quello più calmo.
Le cazzate, le chiacchiere, tutto quello che volete, ma queste sono cose gravi molto gravi. La parabola del buon samaritano mi sà che in tanti l'hanno dimenticata.
Purtroppo sono principi che si sono già visti...la storia si ripete inesorabilmente...:cry:
Angelik57
03/05/2015, 09:16
Si effettivamente non ci sono scusanti per certi comportamenti, un esercente fetente ci può stare, ma l'aggravante è l'indifferenza degli astanti presenti nel locale in questione, che non abbiano reagito/aiutato la ragazza e l'insegnante .
Comunque tutto il mondo è paese (in male, purtroppo)
Ricordo che anche qui da me a Montecatini, ai tempi in cui eravamo universitari, mia cognata si svenne per un calo di pressione all'interno del più noto bar del centro, in quel momento affollatissimo, e la rinomata clientela si spostò più in là con delle facce schifate (li ricordo bene, uno per uno) della serie "questa sarà una drogata, proprio in questo bel bar doveva venire a svenirsi..."
Fortuna che c'era un nostro amico laureando in Medicina, nessun altro venne a chiederci se poteva aiutarci in qualche modo
nome del bar ? (che se mi capita di andare in zona, entro, ordino un caffe' -cosi sono cliente- poi uso il cesso e la faccio ovunque tranne che nel wc)
Queste sono cose incredibili.
Anzi, a pensarci un attimo neanche tanto.
Ci sarà pure un motivo se purtroppo il nostro paese si sta pian piano sgretolando, e in tante cose lo si vede ogni giorno se non ci si gira dall'altra parte.
Se ci si gira dall'altra parte vince l'ignoranza dell'indifferenza arrogante.
State scherzando con certi commenti vero ??......uno entra in un bar sorreggendo una ragazza che sta male chiedendo la toilette e gli viene risposto che il bagno è riservato ai clienti.....roba da matti....non voglio far polemica ma provate ad immaginare un terrun, con la sua diversità di principi, che entra in un bar accompagnando una ragazza con evidente necessità di bisogno e alla domanda gli si viene data quella risposta, che cosa succede.
Pensate che a me il solo pensiero mi fa girare i coxxxi è sono quello più calmo.
Le cazzate, le chiacchiere, tutto quello che volete, ma queste sono cose gravi molto gravi. La parabola del buon samaritano mi sà che in tanti l'hanno dimenticata.
Mi pare di aver detto che in caso di malore la solidarietà è d'obbligo. Ma visto che a molti gestori gireranno le balle per la gente che entra e va al bagno senza consumare, e visto che spesso nelle toilettes pubbliche una monetina la si deve lasciare, forse un caffé o un té preso dagli accompagnatori o per sistemare lo stomaco della piccola avrebbe aperto le porte senza polemiche. Almeno io che non voglio dover dire grazie a nessuno mi sarei comportato così.
Anzi, penso che dicendo "io e il mio collega ci prendiamo un caffé, non si preoccupi, ma adesso dobbiamo pensare alla bimba che sta male" forse il poco gentile barista sarebbe stato scornato immediatamente.
Io la chiamo omissione di soccorso. Ma chi se ne fotte se consuma o no? Se al gestore gli girano le balle? È omissione, soprattutto in riferimento al momento in cui la bambina si è accasciata.
Se fosse stata una cosa grave (tipo malore cardiaco) e ci fosse scappato il morto?
Dalle mie parti può accadere di tutto, ma l'aiuto alle persone in difficoltà l'ho visto (e prestato) sempre.
Purtroppo capita spesso anche a Milano....una volta la mia ragazza cadde dalle scale in metro (un capitombolo dagluli ultimi 3 gradini) era vestita da ufficio quindi non una sbandata e le scale erano umide di pioggia...nessuno fece il gesto di fermarsi ad aiutarla...
Ad un'amica a cui un uomo diede fastidio seguendola in una carrozza della metro capitò che un signore, a cui lei si avvicinò dicendo a chiare letter che aveva bisogno di aiuto perché era seguita, la guardò e volse lo sguardo da un'altra parte.
Io capisco che se ne sentono di ogni e uno ha timore di essere derubato o altro ma sono sicuro che quelli che non ti aiutano sono gli stessi a scandalizzarsi quando leggono notizie del genere...
Purtroppo al giorno d'oggi non ci si può fidare nemmeno di una persona apparentemente ferita che giace lungo la strada o di qualcuno che ha avuto un guasto. Potrebbe essere una rapina. O una donna che chiede aiuto potrebbe mettere in atto una estorsione. In questi casi però nulla impedisce di chiamare il 118 o ol 112 senza coinvolgersi in prima persona.
GAVEmarco
03/05/2015, 23:26
si chiama senso civico e sta completamente sparendo nel nostro paese perchè i pochi che ce l'hanno se la pigliano sempre nello stesso posto...
Purtroppo al giorno d'oggi non ci si può fidare nemmeno di una persona apparentemente ferita che giace lungo la strada o di qualcuno che ha avuto un guasto. Potrebbe essere una rapina. O una donna che chiede aiuto potrebbe mettere in atto una estorsione. In questi casi però nulla impedisce di chiamare il 118 o ol 112 senza coinvolgersi in prima persona.
E siamo perfettamente d'accordo.
Ma qui voglio commentare il caso specifico che ha i seguenti attori: un'insegnante, una bambina di 12 anni in evidente difficoltà ed un branco di stronzi in un bar di un piccolo centro, badate bene, non una megalopoli estraniante.
Difficile ravvisare il pericolo di una rapina o di un episodio estorsivo, pertanto non vedo alibi per quella gente.
Volendo essere moderati, per il sottoscritto, uscite le due malcapitate dal bar, si sarebbe dovuto far sistemare un bel tir davanti al locale e fargli scaricare dentro qualche tonnellata di letame fresco.
E scusate se è poco...
]«Sono un’insegnante di lettere [...] siamo saliti in Città Alta per un’attività di orienteering
certo che per essere un insegnate di lettere parte male...:lingua:
certo che per essere un insegnate di lettere parte male...
Spiega.....
Spiega.....
basta leggere la parte quotata....
basta leggere la parte quotata....
appunto
Sono un’insegnante di lettere
l'insegnante è donna quindi l'apostrofo è corretto
siamo saliti in Città Alta per un’attività di orienteering
orienteering scritto correttamente è una disciplina che bla bla (la trovate in rete)
contesti il fatto di fare orienteering in città?
sono ragazzini di 13 anni....ci può stare farlo in una città al posto di un bosco se non vuoi trovarne uno in un dirupo
magari è il jet lag ma continuo a non capire....
PommedeTerre
04/05/2015, 16:06
Ma la regola non è, dopo UN, mettere l'apostrofo sempre e solo se la parola successiva è di genere femminile?
Quindi quegli apostrofi non dovrebbero essere errati......
Ma la regola non è, dopo UN, mettere l'apostrofo sempre e solo se la parola successiva è di genere femminile?
Quindi quegli apostrofi non dovrebbero essere errati......
Poi ho pensato a uno dei miei mantra che recita così “Confido sempre nella bontà degli sconosciuti”. Che stupida!
da come si legge si tratta di una donna....
Angelik57
04/05/2015, 16:32
Uè maestrini, è fimmina l'insegnante lo dice più volte e non fa errori... tanto per capirci,
Sono una docente in visita a Bergamo, veniamo invitate, Che stupida! , ci siamo sentite, come due aliene capitate , mi sono sorretta, Un’insegnante indignata .
Invece di usare la matita rossa state in topic, altrimenti vi porto tutti a Città Alta :lingua: :biggrin3:
non è questione di Bergamo o canicattì...queste schifezze succedono ovunque in mezzo alla totale indifferenza della gente..
ma come cavolo si fa a negare il bagno ad una bambina che sta male????
Angelik57
04/05/2015, 16:38
non è questione di Bergamo o canicattì...queste schifezze succedono ovunque in mezzo alla totale indifferenza della gente..
ma come cavolo si fa a negare il bagno ad una bambina che sta male????
Io a te lo negherei (il cesso intendo). :dry: :lingua:
Io a te lo negherei (il cesso intendo). :dry: :lingua:
:D non ho dubbi :D
Uè maestrini, è fimmina l'insegnante lo dice più volte e non fa errori... tanto per capirci,
Sono una docente in visita a Bergamo, veniamo invitate, Che stupida! , ci siamo sentite, come due aliene capitate , mi sono sorretta, Un’insegnante indignata .
Invece di usare la matita rossa state in topic, altrimenti vi porto tutti a Città Alta :lingua: :biggrin3:
appunto, come ho scritto io...ora attendo di capire cosa intendesse Maurino
nikonikko
04/05/2015, 17:35
Ragazzi queste cose sono cazzatelle....quando si mangia un panino puoi essere accorto e delicato quanto vuoi ma la briciola scappa sempre, sono altri i problemi seri come questo thread ad esempio.
:ontopicplease:
non è questione di Bergamo o canicattì...queste schifezze succedono ovunque in mezzo alla totale indifferenza della gente..
ma come cavolo si fa a negare il bagno ad una bambina che sta male????
Arrivo proprio adesso da Canicattì.
Mi ero fermato in piazza a mangiare un panino con le melanzane e il boccone mi è andato di traverso.
Paonazzo e cianotico barcollando mi trascino al bar di fonte e immediatamente mi hanno steso sul biliardo, dandomi violenti colpi all'addome per favorire l'espulsione, il gestore mi ha praticato massaggi cardiaco e la moglie respirazione bocca a bocca.
Nel frattempo il veterinario che ha lo studio a fianco era pronto per una tracheotomia.
Sono ancora scosso ma salvo.
appunto
Sono un’insegnante di lettere
l'insegnante è donna quindi l'apostrofo è corretto
siamo saliti in Città Alta per un’attività di orienteering
orienteering scritto correttamente è una disciplina che bla bla (la trovate in rete)
contesti il fatto di fare orienteering in città?
sono ragazzini di 13 anni....ci può stare farlo in una città al posto di un bosco se non vuoi trovarne uno in un dirupo
magari è il jet lag ma continuo a non capire....
ho messo pure il grassetto, non credevo fosse così difficile arrivarci ...un'insegnante di lettere (direi letteratura ITALIANA, giusto?) che apre la lettera scrivendo attività di orienteering utilizzando un inglesismo non fa ben sperare. Forse non esiste la traduzione di orienteering?! :laugh2:
non è questione di Bergamo o canicattì...queste schifezze succedono ovunque in mezzo alla totale indifferenza della gente..
ma come cavolo si fa a negare il bagno ad una bambina che sta male????
concordo. Mi è capitato di trovare indifferenza un po ovunque in italia ed anche all'estero, così come mi è capitato di trovare gente disposta ad aiutare sia spontaneamente sia dietro una semplice domanda, anche se ovviamente ricordo più le prime di situazioni perchè sono quelle in cui mi sono trovato più in difficoltà.
ho messo pure il grassetto, non credevo fosse così difficile arrivarci ...un'insegnante di lettere (direi letteratura ITALIANA, giusto?) che apre la lettera scrivendo attività di orienteering utilizzando un inglesismo non fa ben sperare. Forse non esiste la traduzione di orienteering?! :laugh2:
concordo. Mi è capitato di trovare indifferenza un po ovunque in italia ed anche all'estero, così come mi è capitato di trovare gente disposta ad aiutare sia spontaneamente sia dietro una semplice domanda, anche se ovviamente ricordo più le prime di situazioni perchè sono quelle in cui mi sono trovato più in difficoltà.
In effetti era difficile arrivarci perché volenti o dolenti gli inglesismi fanno parte del quotidiano...cmq grazie della spiegazione
Angelik57
05/05/2015, 12:38
E' più corretto dire anglicismi :dry: :lingua: :biggrin3:
E' più corretto dire anglicismi :dry: :lingua: :biggrin3:
Malmustus
PowerRoss
05/05/2015, 13:05
ho messo pure il grassetto, non credevo fosse così difficile arrivarci ...un'insegnante di lettere (direi letteratura ITALIANA, giusto?) che apre la lettera scrivendo attività di orienteering utilizzando un inglesismo non fa ben sperare. Forse non esiste la traduzione di orienteering?! :laugh2:
No... la disciplina si chiama così...
E' come voler chiamare il curling "giocare a bocce di pietra scopando il ghiaccio"...
No... la disciplina si chiama così...
E' come voler chiamare il curling "giocare a bocce di pietra scopando il ghiaccio"...
Il concetto forse è che da un'insegnante di lettere ci si aspetterebbe che aborrisse i termini presi in prestito da altre lingue. La realtà è che invece ormai siamo invasi anche in questo senso.
Che lontani i tempi in cui la mia anziana insegnante di lettere (slava di origine) mi diede 3 perché in un tema scrissi " gli sports"... oggi magari prenderebbe la lode chi, così facendo, potrebbe dimostrare di conoscere quel plurale...
Comunque mi resta ancora il ricordo simpatico di una docente completamente intransigente, ma le lingue è anche vero che da sempre si contaminano, e non mi scandalizzerei più di tanto quando succede.
PowerRoss
05/05/2015, 14:31
Il concetto è che siete più pesanti della peperonata con l'aglio a mezzanotte...
https://youtu.be/AwHQEhKNgBU?t=22
Il concetto è che siete più pesanti della peperonata con l'aglio a mezzanotte...
vorrei sentire la versione del barista...ma comunque anche qua siete tutti froci col culo degli altri.
una mia parente gestisce un bar vicino ad un parcheggio dove si fermano i pulmann di studenti che arrivano in gita e poi a fine giornata ripartono.
vorrei vedere voi con un orda di boci che occupano il bar andare a pisciare o cagare ...lasciandolo molto spesso dopo in condizioni da dover essere pulito col napalm!!! quindi anche lei è costretta a chiudere a chiave il bagno e a darle solo ai clienti che consumano qcs.
un bar non è un vespasiano pubblico!!! è giusto che l'uso del cesso sia riservato ai clienti....ecchecaxxo....qualcuno di voi ha mai pulito la merda da un bagno di un bar? allora fatelo o almeno guardate di persona chi lo fa e respirate l'odore....
se la maestrina in questione appena entrata ordinava un caffe (1€) o un the x la bambina indisposta sarebbe potuta andare in bagno senza nessuna polemica....o forse non voleva anticipare la monetina x il caffè?
vorrei sentire la versione del barista...ma comunque anche qua siete tutti froci col culo degli altri.
una mia parente gestisce un bar vicino ad un parcheggio dove si fermano i pulmann di studenti che arrivano in gita e poi a fine giornata ripartono.
vorrei vedere voi con un orda di boci che occupano il bar andare a pisciare o cagare ...lasciandolo molto spesso dopo in condizioni da dover essere pulito col napalm!!! quindi anche lei è costretta a chiudere a chiave il bagno e a darle solo ai clienti che consumano qcs.
un bar non è un vespasiano pubblico!!! è giusto che l'uso del cesso sia riservato ai clienti....ecchecaxxo....qualcuno di voi ha mai pulito la merda da un bagno di un bar? allora fatelo o almeno guardate di persona chi lo fa e respirate l'odore....
se la maestrina in questione appena entrata ordinava un caffe (1€) o un the x la bambina indisposta sarebbe potuta andare in bagno senza nessuna polemica....o forse non voleva anticipare la monetina x il caffè?
a prescindere che come te conosco solo una versione....mi sembra che il confronto tra ragazzi che non hanno il controllo del pene e schizzano in giro tipo benigni nel piccolo diavolo ed una signora che entra in un bar sorreggendo una ragazzina dichiarando palesemente che non sta bene ce ne passa...
poi magari avrebbe vomitato in giro come in preda ad un esorcismo ma per me il tuo paragone non regge
sono d'accordo che un'esercente può avere le scatole piene di pulire il bagno per gente che poi magari non ringrazia neppure ma in questo caso si parla di una situazione diversa.
PowerRoss
05/05/2015, 15:13
vorrei sentire la versione del barista...ma comunque anche qua siete tutti froci col culo degli altri.
una mia parente gestisce un bar vicino ad un parcheggio dove si fermano i pulmann di studenti che arrivano in gita e poi a fine giornata ripartono.
vorrei vedere voi con un orda di boci che occupano il bar andare a pisciare o cagare ...lasciandolo molto spesso dopo in condizioni da dover essere pulito col napalm!!! quindi anche lei è costretta a chiudere a chiave il bagno e a darle solo ai clienti che consumano qcs.
un bar non è un vespasiano pubblico!!! è giusto che l'uso del cesso sia riservato ai clienti....ecchecaxxo....qualcuno di voi ha mai pulito la merda da un bagno di un bar? allora fatelo o almeno guardate di persona chi lo fa e respirate l'odore....
se la maestrina in questione appena entrata ordinava un caffe (1€) o un the x la bambina indisposta sarebbe potuta andare in bagno senza nessuna polemica....o forse non voleva anticipare la monetina x il caffè?
Ah beh... complimenti...
Dopo ci indigniamo di quelli che non si fermano a soccorrere un motociclista caduto o in panne...
Magari consumiamo troppo i freni eh...
Oh e senza troppa polemica mi raccomando!
PS... credo che, se vuole,anche il più "indignato" dei baristi sappia discernere tra uno che scrocca il cesso e una situazione di emergenza o un malessere...
Ma con un euro di caffé avrebbero smontato sul nascere qualunque gestore indisposto.
Tra tanti che hanno il bimbo con la diarrea, la nonna che non la tiene più, il nonno con la prostata, tutti al bagno a ufo, alla fine ci rimette la bimba che vomita. Chi scrocca è quasi sempre in emergenza.
Quando si scontrano certezza dei propri diritti ed esasperazione va a finir male.
streetTux
05/05/2015, 15:44
..non ho parole..
..q8 PowerRoss su tutti i fronti..
Il concetto è che siete più pesanti della peperonata con l'aglio a mezzanotte...
...siamo qui apposta...
Ma con un euro di caffé avrebbero smontato sul nascere qualunque gestore indisposto.
Tra tanti che hanno il bimbo con la diarrea, la nonna che non la tiene più, il nonno con la prostata, tutti al bagno a ufo, alla fine ci rimette la bimba che vomita. Chi scrocca è quasi sempre in emergenza.
Quando si scontrano certezza dei propri diritti ed esasperazione va a finir male.
insistete con sta storia che se consumava non si poneva il problema... ovvio che sia così, ma è il principio che è sbagliato!
se uno sta male si presta soccorso e basta! non ci si guadagna subito, ma intanto si ha la coscienza a posto, inoltre non è detto che non ci si guadagni dopo!
vorrei vedere il barista in vacanza trovarsi nella situazione della ragazzina e per di più senza contante...
insistete con sta storia che se consumava non si poneva il problema... ovvio che sia così, ma è il principio che è sbagliato!
se uno sta male si presta soccorso e basta! non ci si guadagna subito, ma intanto si ha la coscienza a posto, inoltre non è detto che non ci si guadagni dopo!
vorrei vedere il barista in vacanza trovarsi nella situazione della ragazzina e per di più senza contante...
Difatti se vai a leggere io ho anche scritto che il prodigarsi verso una persona che sta male è d'obbligo.
Ciò non mi impedisce di sostenere anche che, non trattandosi di un ictus o un infarto ma di un malessere di stomaco, assimilabile in parte al bisogno di andare alla toilette, un caffé o un té consumato da uno degli accompagnatori o dato alla bimba per sistemarle il pancino avrebbe tagliato la testa ad ogni possibile contestazione.
Quanto alla questione del contante non penso sia normalmente un problema, e fosse come dite voi i servizi degli esercizi pubblici sarebbero a disposizione di ogni sorta di vagabondi, barboni o zingari che devono andare al bagno o darsi una rinfrescata e che di contante non ne hanno o non ne vogliono spendere.
Nella vita sociale ci vuole un occhio di riguardo verso il prossimo e non solo verso i propri diritti, da parte di tutti.
Mah, resto perplesso
Io, visto che la bimba stava male, avrei avuto piacere a quel punto che le avesse fatto un bel vomitone sul pavimento del bar, così la prossima volta vedrete come correva a dare la chiave della toilette
Il fine settimana scorso per poter fare i miei bisogno in Svizzera ho dovuto consumare uno schifosissimo caffè da 3,50 euro..... La prossima volta me la faccio addosso prima di lasciare un centesimo in quella nazione..... Parentesi a parte... Il principio deve essere che se si vede una persona che sta male... Mal di stomaco o qualunque altra cosa sia, lo si deve aiutare.... Concorso con shining... Se aveva vomitato sul pavimento era perfetto
No... la disciplina si chiama così...
E' come voler chiamare il curling "giocare a bocce di pietra scopando il ghiaccio"...
ma quando mai. Immagino che solo per puro caso la federazione italiana di questo sport si chiama Federazione Italiana Sport Orientamento. Anche i vari "sottoinsiemi" si chiama sci-orientamento (sky-o), mountain-bike orientamento (mtb-o), corsa orientamento, ecc.
Poi si può utilizzare pura la sua forma in inglese, non mi fa nè caldo nè freddo eh, trovavo solo curioso che un'insegnante di lettere eviti l'uso delle parole italiane....orienteering non è una parola intraducibile dall'inglese ed esiste già la sua relativa traduzione nello sport.
PowerRoss
08/05/2015, 08:57
Aldilà del fatto che mi pare sia la forma italiana una forzata traduzione dall'originale inglese, io non ho mai sentito chiamarla "gara di orientamento" che peraltro può essere frainteso...
ed in ogni caso... che do cojoni fioi... datevi pace...
Il fine settimana scorso per poter fare i miei bisogno in Svizzera ho dovuto consumare uno schifosissimo caffè da 3,50 euro..... La prossima volta me la faccio addosso prima di lasciare un centesimo in quella nazione..... Parentesi a parte... Il principio deve essere che se si vede una persona che sta male... Mal di stomaco o qualunque altra cosa sia, lo si deve aiutare.... Concorso con shining... Se aveva vomitato sul pavimento era perfetto
Io parlo da utente perché non ho locali pubblici. Che stia bene o male mi trovo a disagio ad usufruire dei servizi di una struttura privata senza diventare cliente. Questo perché la ritengo pur sempre casa d'altri e stop. Se stramazzo a terra privo di sensi è un altro discorso, spero che almeno qualcuno chiami un'ambulanza.
Non capisco il tuo discorso sulla Svizzera. Se lamenti la scarsità di toilettes pubbliche è un discorso, ma non puoi pretendere che arrivi tu bello bello dall'estero, entri in un bar, vai in bagno e te ne esci.
Io il caffé in Ticino l'ho sempre pagato 2,50 CHF, Non so se sia aumentato di un franco in pochi mesi, ma ne dubito. Sulla bontà dell'espresso elvetico come di quello francese concordo.
Aldilà del fatto che mi pare sia la forma italiana una forzata traduzione dall'originale inglese, io non ho mai sentito chiamarla "gara di orientamento" che peraltro può essere frainteso...
ed in ogni caso... che do cojoni fioi... datevi pace...
e meno male saremmo noi i pesanti :laugh2:
Ti sei sentito in dovere di precisare sta cazzata della terminologia esatta, che è totalmente senza fondamento, ed in ogni caso, visto che vuoi fare il precisino della funcia faccio altrettanto, lo sport è nato nei paesi scandinavi, quindi il termine originale non potrebbe certo essere inglese. :laugh2:
ma inizialmente voleva essere una battuta, sull'ossimoro tra essere un'insegnate di lettere ed usare parole straniere quando se ne può fare totalmente a meno. :laugh2:
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