Visualizza Versione Completa : PATERNITÀ e MOTO: compatibili? Come? Spunti di riflessioni per BIKER - PAPA'
Ragazzi,
condivido con Voi l'articolo che ho appena pubblicato sul mio Blog, con l'intento di dare un mio spunto di riflessione su questo argomento: PATERNITÀ e MOTO.
Situazione nella quale mi sono trovato nel 2014 e nella quale ho cerca la compatibilità migliore tra: uno dei momenti più belli della vita e la nostra grande passione nei confronti delle motociclette.
Il Mondo delle Moto by ACO10: PATERNITÀ e MOTO: compatibili? Come? Spunti di riflessioni per BIKER - PAPA' (http://motoviaggiaco10.blogspot.it/2015/12/paternita-e-moto-compatibili-come.html)
Buona lettura e grazie per l'attenzione!!!
Lamps
Angelo Aco10
Igor_675
30/12/2015, 08:12
certo che sono compatibili....
i problemi sono di altra natura: tempo e soldi.....
Secondo me sbaglia linea per almeno metà dell'articolo: nessuno dice che la moto diventi più pericolosa quando sei padre, ma se prima, quando ti facevi male, erano solo azzi tuoi, dopo sei responsabile di qualcuno che dipende da te, quindi diventano anche azzi suoi. Secondo me è un concetto base e non una grande verità svelata come sembra nell'articolo.
Per me regge poco anche la questione successiva del "destino": ad esempio il destino (o distrazione, o sfiga) ti fa fare un tamponamento mentre vai a lavoro, se però a lavoro ci vai in moto è una tua scelta e sei ben consapevole che la tua incolumità è molto più compromessa che non se andassi in auto.
Alla fine il "ripiego" della pista, se piace e ad aver tempo e (tanti) soldi, è un'ottima soluzione, ma lo sarebbe anche senza figli.
La questione secondo me si riduce sempre a quanto si è diposti a rischiare e quanto spesso, indipendentemente dall'avere dei figli a carico. Non è assolutamente inconcigliabile avere dei figli e andare in moto, ma è una decisione personale, in base alle sensazioni e possibilità di ciascuno...
Per il resto fa molto piacere leggere esperienze altrui di chi è passato in varie fasi, per poi trovare un equilibrio e continuare a divertirsi.
EDIT: Aggiungo anche una esperienza personale a riguardo. A fare la patente A1 con me c'era anche un ragazzo di 33 anni, che veniva da un 250 e adesso guida una Suzuki GSX R 600. Guidava questa moto in strada a velocità folli, sfrecciando in mezzo alla strada ai 140 con macchine che andavano in entrambi i sensi. Inoltre non mancava di raccontarci delle sue bravate ed avventure da disgraziato. Sono poi venuto a sapere che questo ha addirittura un figlio, il ché mi ha lasciato basito. Evidentemente la maggiore responsabilità non l'ha impensierito minimamente...
Le cose sono compatibili, quello che non ho avuto io è stato il tempo, ancora di più perché avendo moglie che lavora nel settore del commercio non ha orari, sabato o domeniche...quindi a tenere una cosa in garage non riuscivo ed ho venduto...
la patente ce l'ho in tasca, quando le bimbe saranno più grandi chi lo sa, magari risalgo in sella....
Quando è nato mio figlio io mi sono fatto la Speed nuova
Inviato dal triangolo d'oro!
dadeejaydade
30/12/2015, 13:17
Ragazzi se uno va in giro responsabilmente avere figli o meno non fa differenza. Poi la paura della sfiga può essere sufficiente a farsi resta re chiusi in casa per sempre ma lì voi c'entrate poco... :) Basta non andare a cercarsele... ;)
armageddon
30/12/2015, 13:29
Quando è nato mio figlio io mi sono fatto la Speed nuova
Inviato dal triangolo d'oro!
mia figlia a 8 anni sedeva tranquillamente dietro il mio Suzuki prima e sul Daytona dopo
Ragazzi se uno va in giro responsabilmente avere figli o meno non fa differenza. Poi la paura della sfiga può essere sufficiente a farsi resta re chiusi in casa per sempre ma lì voi c'entrate poco... :) Basta non andare a cercarsele... ;)
A luglio ho perso un fratello per la "sfiga"
Inviato dal triangolo d'oro!
Secondo me sbaglia linea per almeno metà dell'articolo: nessuno dice che la moto diventi più pericolosa quando sei padre, ma se prima, quando ti facevi male, erano solo azzi tuoi, dopo sei responsabile di qualcuno che dipende da te, quindi diventano anche azzi suoi. Secondo me è un concetto base e non una grande verità svelata come sembra nell'articolo.
Per me regge poco anche la questione successiva del "destino": ad esempio il destino (o distrazione, o sfiga) ti fa fare un tamponamento mentre vai a lavoro, se però a lavoro ci vai in moto è una tua scelta e sei ben consapevole che la tua incolumità è molto più compromessa che non se andassi in auto.
Alla fine il "ripiego" della pista, se piace e ad aver tempo e (tanti) soldi, è un'ottima soluzione, ma lo sarebbe anche senza figli.
La questione secondo me si riduce sempre a quanto si è diposti a rischiare e quanto spesso, indipendentemente dall'avere dei figli a carico. Non è assolutamente inconcigliabile avere dei figli e andare in moto, ma è una decisione personale, in base alle sensazioni e possibilità di ciascuno...
Per il resto fa molto piacere leggere esperienze altrui di chi è passato in varie fasi, per poi trovare un equilibrio e continuare a divertirsi.
EDIT: Aggiungo anche una esperienza personale a riguardo. A fare la patente A1 con me c'era anche un ragazzo di 33 anni, che veniva da un 250 e adesso guida una Suzuki GSX R 600. Guidava questa moto in strada a velocità folli, sfrecciando in mezzo alla strada ai 140 con macchine che andavano in entrambi i sensi. Inoltre non mancava di raccontarci delle sue bravate ed avventure da disgraziato. Sono poi venuto a sapere che questo ha addirittura un figlio, il ché mi ha lasciato basito. Evidentemente la maggiore responsabilità non l'ha impensierito minimamente...
Straquoto tutto.
Io, che sono il re delle contraddizioni, ho spesso questo pensiero della responsabilità rispetto a mio figlio. Addirittura spero che non voglia la moto da grande (però lo porto al mugello a giugno...).
Eppure dopo qualche anno senza moto, l'ho ricomprata quando lui aveva pochi mesi.
Alla fine cerco di non guidare da demente, di imparare a farlo sempre meglio e di stare attento anche per gli altri, sperando di avere sempre fortuna.
Mio fratello però è appena stato preso dalla solita che svolta in modo disinvolto, fortunatamente era vestito con gli stivali e se l'è cavata con una serie di microfratture (calcagno ed altre...), gsx 750r comprato di un mese da buttare via.
E andava a 50km/h... Gli è andata bene, ma senza senza una maggiore colpa da parte sua poteva andare peggio.
"Semplicemente" a volte non è facile dire che sia tutto bianco o nero, certe spinte e timori semplicemente coesistono nello stesso momento e dentro la stessa testa...
Essere attenti e prudenti sia nella guida che nell'abbigliamento diminuisce enormemente il nostro rischio (fare diversamente è da stupidi), ma purtroppo non lo azzera.
Questo è. E quando hai un figlio ci pensi un po' di più.
dadeejaydade
30/12/2015, 13:44
A luglio ho perso un fratello per la "sfiga"
appunto, dispiace per la perdita, ma dici tu stesso che è stata sfiga. Se ti trovi nel posto sbagliato nel momento sbagliato cosa puoi farci? Rinunci ad andare in moto? Da lì poi il passo successivo e rinunciare di andare anche in bici o in aereo o di fare camminate in montagna o sciare o comunque di fare qualsiasi cosa che sia pericoloso, ma si può morire anche perchè ti fa di traverso un boccone... :sad:
Alla fine cerco di non guidare da demente, di imparare a farlo sempre meglio e di stare attento anche per gli altri, sperando di non beccare avere mai sfiga.
esattamente
appunto, dispiace per la perdita, ma dici tu stesso che è stata sfiga. Se ti trovi nel posto sbagliato nel momento sbagliato cosa puoi farci? Rinunci ad andare in moto? Da lì poi il passo successivo e rinunciare di andare anche in bici o in aereo o di fare camminate in montagna o sciare o comunque di fare qualsiasi cosa che sia pericoloso, ma si può morire anche perchè ti fa di traverso un boccone... :sad:
esattamente
Io la penso esattamente così........ Però quando ti succede vicino qualche domanda te la fai!
Inviato dal triangolo d'oro!
armageddon
30/12/2015, 13:51
appunto, dispiace per la perdita, ma dici tu stesso che è stata sfiga. Se ti trovi nel posto sbagliato nel momento sbagliato cosa puoi farci? Rinunci ad andare in moto? Da lì poi il passo successivo e rinunciare di andare anche in bici o in aereo o di fare camminate in montagna o sciare o comunque di fare qualsiasi cosa che sia pericoloso, ma si può morire anche perchè ti fa di traverso un boccone... :sad:
esattamente
aggiungo che stamattina sono stato alla cremazione di un amico,che all'ètà di 61 anni non si è svegliato l'altra mattina
appunto, dispiace per la perdita, ma dici tu stesso che è stata sfiga. Se ti trovi nel posto sbagliato nel momento sbagliato cosa puoi farci? Rinunci ad andare in moto? Da lì poi il passo successivo e rinunciare di andare anche in bici o in aereo o di fare camminate in montagna o sciare o comunque di fare qualsiasi cosa che sia pericoloso, ma si può morire anche perchè ti fa di traverso un boccone... :sad:
Certo Dade, ma le probabilità di farsi male in moto o a tavola sono molto diverse...
Personalmente non rinuncio ad andare in moto, sono consapevole che rischio e non sono del tutto spensierato.
Però spero che mio figlio non ci voglia andare.
dadeejaydade
30/12/2015, 13:55
Io la penso esattamente così........ Però quando ti succede vicino qualche domanda te la fai!
boh, lì diventa davvero personale. Io quando esco in moto penso sempre che potrei non tornare a casa, cionostante spesso mi capita di guidare su strada come mai scriverò da nessuna parte e torno lo stesso. Un volta una che stavo realmente passeggiando godendomi i profumi dell'aria e ammirando il paesaggio (50km/h di velocità) sono stato cilindrato da un altro motociclista, moto sitrutta io volato giùda una scarpata, contibia,perone femore e un legamento del ginocchio rotti, un paio dicoste e clavicola incrinate tre dita della mano inversate e muscoili dell'avanbrtaccio strappati... Ho acceso una candela appena ho potuto, ho proovato a chiedermi il perchè ma alla fine ho concluso che è stata pura casualità. C'è gente che non se la spiega o la giustifica con il "destino"... o con la religione... vedila come vuoi resta nell'imponderabile. Quello che però si deve fare, come minimo è cercare di essere responsabil, almeno hai una giustificazione dentro di te ;)
Però spero che mio figlio non ci voglia andare.
Poi oh... io di figli non ne ho quindi probabilmente la faccio più facile di voi che li avete. Il succo mi sembra sempre lo stesso...
boh, lì diventa davvero personale. Io quando esco in moto penso sempre che potrei non tornare a casa, cionostante spesso mi capita di guidare su strada come mai scriverò da nessuna parte e torno lo stesso. Un volta una che stavo realmente passeggiando godendomi i profumi dell'aria e ammirando il paesaggio (50km/h di velocità) sono stato cilindrato da un altro motociclista, moto sitrutta io volato giùda una scarpata, contibia,perone femore e un legamento del ginocchio rotti, un paio dicoste e clavicola incrinate tre dita della mano inversate e muscoili dell'avanbrtaccio strappati... Ho acceso una candela appena ho potuto, ho proovato a chiedermi il perchè ma alla fine ho concluso che è stata pura casualità. C'è gente che non se la spiega o la giustifica con il "destino"... o con la religione... vedila come vuoi resta nell'imponderabile. Quello che però si deve fare, come minimo è cercare di essere responsabil, almeno hai una giustificazione dentro di te ;)
Poi oh... io di figli non ne ho quindi probabilmente la faccio più facile di voi che li avete. Il succo mi sembra sempre lo stesso...
Azz, non sapevo di questa tua esperienza tremenda.Il punto è che si tratta di probabilità...
Se sei responsabile è molto meno probabile che ti faccia male, non è solo una giustificazione con noi stessi.
Poi può capitare come a te che la volta che sei prudente ti ritrovi giù dalla scarpata, ma statisticamente non è significativo.
dadeejaydade
30/12/2015, 14:04
Le statistiche ti fottono sempre :)
armageddon
30/12/2015, 14:09
Azz, non sapevo di questa tua esperienza tremenda.Il punto è che si tratta di probabilità...
Se sei responsabile è molto meno probabile che ti faccia male, non è solo una giustificazione con noi stessi.
Poi può capitare come a te che la volta che sei prudente ti ritrovi giù dalla scarpata, ma statisticamente non è significativo.
prova a leggere in alto,dove c'è il triangolino rosso,poi moltiplica per le città in italia e chiediamoci se vale la pena di uscire di casa,sempre che ci si svegli al mattino
Cronaca (http://www.lastampa.it/cronaca)
prova a leggere in alto,dove c'è il triangolino rosso,poi moltiplica per le città in italia e chiediamoci se vale la pena di uscire di casa,sempre che ci si svegli al mattino
Cronaca (http://www.lastampa.it/cronaca)
Su questo non sono d'accordo, se percentualmente calcolassimo il numero di infortuni gravi tra motociclisti e pedoni non c'è confronto.
Io non condivido un'approccio fatalista perchè può succederti sempre...
Poi, certo che è possibile pure che adesso mi si rompa la sedia, cada e sbatta la testa per terra, ma insomma... direi che lo faccio a cuor leggero lo stesso.
In moto invece ci vado, felice, ma non a cuor leggero, infatti ci compriamo casco buono, paraschiena, stivale e compagnia omologante...perchè la pensiamo in fondo tutti così.
armageddon
30/12/2015, 14:23
Su questo non sono d'accordo, se percentualmente calcolassimo il numero di infortuni gravi tra motociclisti e pedoni non c'è confronto.
Io non condivido un'approccio fatalista perchè può succederti sempre...
Poi, certo che è possibile pure che adesso mi si rompa la sedia, cada e sbatta la testa per terra, ma insomma... direi che lo faccio a cuor leggero lo stesso.
In moto invece ci vado, felice, ma non a cuor leggero, infatti ci compriamo casco buono, paraschiena, stivale e compagnia omologante...perchè la pensiamo in fondo tutti così.
può essere,ma secondo me non è sulla tua responsabilità che devi contare,ma quella degli altri,e qui sei in balia di tutti,ovunque tu sia,a piedi ,in moto o in auto
La nostra è la passione più pericolosa del mondo,però io e la mia compagna,ognuno con la sua Moto,non smetteremmo mai d'andarci. Ora che nostra figlia ha 7 anni e l'altezza per arrivare alle pedane me la porto dietro ed è una gioia condividere queste sensazioni tutti insieme. Velocità sempre moderata e occhi per ogni cosa si muova,il resto è nelle mani di Dio o della probabilità numerica che molti chiamano destino,a seconda di ciò in cui si crede.
Ragazzi, vi voglio bene....tutti i giorni mi ronzano nella testa le parole di mia mamma che mi dice in dialetto: "Ta set papà! Che'n fet de la moto! Ta ghet gnamò i lampadari an casò!" Alcune volte penso di essere un padre degenere...
Ma leggere gli sguardi di desiderio e invidia di mamme e papà quando racconto i miei giri in moto durante le riunioni dei genitori...non ha prezzo!
O forse stanno solo pensando, guarda 'sto idiota, con un figlio di 5 anni va ancora in moto...
Ma leggere gli sguardi di desiderio e invidia di mamme e papà quando racconto i miei giri in moto durante le riunioni dei genitori...non ha prezzo!
O forse stanno solo pensando, guarda 'sto idiota, con un figlio di 5 anni va ancora in moto...
Ah ah, stessi miei dubbi!
Mio figlio ha 4 anni ed è la mia vita e non potrei neanche immaginare la mia vita senza. Detto questo, il mio buon umore è anche strettamente correlato alla mia passione: la moto. Non poterla vivere (compatibilmente con gli impegni familiari) mi crea uno stato di malcontento, una sorta di malessere poiché mi ripeto ed anche a mia moglie: "viviamo una sola volta ed annullare le proprie passioni/pulsioni/emozioni non fa bene né a noi stessi né tantomeno a nostro figlio". Vero é comunque che il mio modo di guidare non è mai cambiato nel corso degli anni: assolutamente mai oltre le righe e istinto di conservazione sempre al 200%. Non devo dimostrare nulla a nessuno. Vado piano? Mi sorpassano tutti pure i 50ini? Non me ne frega una beata. Sul mio Speed godo anche solo a star fermo sentendola ruggire al semaforo.
Quindi? Cosa vorresti dire? Non trovo nulla di sbagliato a continuare a girare in moto pur avendo figli piccoli. Il mio ha 4 mesi
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In genere chi ci rinuncia è perché non ha tutto questo amore per la moto.
Anzi a volte in maniera quasi incofessabile a se stesso implora un pretesto per disfarsene, un piccolo incidente o la nascita di un figlio.
E allora si mette la faccia addolorata, per non perderla con coloro che lo avevano sconsigliato riguardo l'acquisto, e si nobilita.
E spesso prima di averla era un grandissimo spaccapalle che sapeva tutto a livello teorico di modelli, coppie di erogazioni, cavalli e prestazioni.
Poi l'ha preso e si è reso conto che era faticoso andarci, ci si sporcava, si beccava l'acqua, si sentiva freddo e caldo e faceva male la schiena.
Succede così anche a molti che prendono cani, barche, gommoni e parapendii.
Ma chi ama la moto lo sgama immediatamente.
Certo che con un figlio o con responsabilità che senti sulle spalle e con l'età ti dai una calmatina.
Monacograu
30/12/2015, 17:58
Fino a luglio di quest'anno pensavo potessero convivere tranquillamente e che si sarebbe ridotta solo la frequenza delle uscite per ovvi problemi di tempo.
Poi a luglio, dopo una scivolatea in curva, mentre ero abbracciato al Guard Rail, ho pensato al mio piccolo che ora ha 20 mesi e sono arrivato alla conclusione che non può rischiare di trovarsi orfano perchè suo padre ha seguito la sua passione...ne troverà altre.
Porbabilmente se non avessi fatto quella scivolata ora ne i pezzi della mia moto ne la mia moto sarebbero in vendita nel mercatino.
Pensiero strettamente personale ovviamente
Begnamas
30/12/2015, 18:50
In genere chi ci rinuncia è perché non ha tutto questo amore per la moto.
Anzi a volte in maniera quasi incofessabile a se stesso implora un pretesto per disfarsene, un piccolo incidente o la nascita di un figlio.
E allora si mette la faccia addolorata, per non perderla con coloro che lo avevano sconsigliato riguardo l'acquisto, e si nobilita.
E spesso prima di averla era un grandissimo spaccapalle che sapeva tutto a livello teorico di modelli, coppie di erogazioni, cavalli e prestazioni.
Poi l'ha preso e si è reso conto che era faticoso andarci, ci si sporcava, si beccava l'acqua, si sentiva freddo e caldo e faceva male la schiena.
Succede così anche a molti che prendono cani, barche, gommoni e parapendii.
Ma chi ama la moto lo sgama immediatamente.
Certo che con un figlio o con responsabilità che senti sulle spalle e con l'età ti dai una calmatina.
:oook:
Angelik57
30/12/2015, 18:51
In genere chi ci rinuncia è perché non ha tutto questo amore per la moto.
Anzi a volte in maniera quasi incofessabile a se stesso implora un pretesto per disfarsene, un piccolo incidente o la nascita di un figlio.
E allora si mette la faccia addolorata, per non perderla con coloro che lo avevano sconsigliato riguardo l'acquisto, e si nobilita.
E spesso prima di averla era un grandissimo spaccapalle che sapeva tutto a livello teorico di modelli, coppie di erogazioni, cavalli e prestazioni.
Poi l'ha preso e si è reso conto che era faticoso andarci, ci si sporcava, si beccava l'acqua, si sentiva freddo e caldo e faceva male la schiena.
Succede così anche a molti che prendono cani, barche, gommoni e parapendii.
Ma chi ama la moto lo sgama immediatamente.
Certo che con un figlio o con responsabilità che senti sulle spalle e con l'età ti dai una calmatina.
Questa va di la con le altre :biggrin3:
http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/bonneville-thruxton-scrambler/210426-mic-pensiero.html
Fino a luglio di quest'anno pensavo potessero convivere tranquillamente e che si sarebbe ridotta solo la frequenza delle uscite per ovvi problemi di tempo.
Poi a luglio, dopo una scivolatea in curva, mentre ero abbracciato al Guard Rail, ho pensato al mio piccolo che ora ha 20 mesi e sono arrivato alla conclusione che non può rischiare di trovarsi orfano perchè suo padre ha seguito la sua passione...ne troverà altre.
Porbabilmente se non avessi fatto quella scivolata ora ne i pezzi della mia moto ne la mia moto sarebbero in vendita nel mercatino.
Pensiero strettamente personale ovviamente
Pensiero più che legittimo e ben comprensibile.
Io non sono mai stato uno fissato con la velocità.... ciò non toglie che l'andare in moto comporta dei rischi.
Ma la vita è piena di rischi.... e anche di comportamenti sbagliati... succede che mi nasce un figlio, vendo la moto perchè ho paura di lasciarlo senza padre e magari continuo a fumare tre pacchetti di sigarette al giorno... tanto per dirne una.
Rispetto profondamente le decisioni di tutti, ma credo che, probabilmente, non è tanto il vendere la moto, ma il ricordarsi di tuo figlio a casa quando ci vai.
Opinione personale, come sempre. :oook:
Ho un bimbo di 4 anni e mezzo e spero che erediti la passione paterna. :cool:
Il problema, per come la vedo io sono mooolto più le mogli che i figli :dubbio:
207414
Sergio72
30/12/2015, 20:19
un figlio comporta una responsabilità basilare : devi fare tutto ciò che puoi per crescerlo al meglio .
Al di là che la moto è un costo aggiuntivo , la possibilità di farsi male , anche in modo permanente o morire , è maggiore in moto che non in auto .
Nella moto anche un banale tamponamento può avere conseguenze molto tragiche , conseguenze che inevitabilmente si ripercuoterebbero anche sulla crescita del figlio .
Insomma , se avessi un figlio , un pensiero all' incolumità ce lo farei , certo moderando la velocità , usando la moto in condizioni meteo favorevoli , cercando di essere più prudente possibile .
Rinunciare alla moto ? Solo se costretto da motivi economici
verbasco
30/12/2015, 20:34
Questa va di la con le altre :biggrin3:
http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/bonneville-thruxton-scrambler/210426-mic-pensiero.html
Ho scoperto un mondo!!! :w00t::laugh2:
Angelik57
30/12/2015, 20:40
Ho scoperto un mondo!!! :w00t::laugh2:
:cool:
Paolo Cromo
30/12/2015, 20:40
Io vado in moto da quando avevo 9 anni,ad aprile 2016 ne avrò 54.Ho avuto qualche incidente,molte fratture facendo fuoristrada.Ho 2 figli ancora piccoli 10 il maschio e 8 anni la femmina.Ho tanti problemi alla schiena ed ho ripreso da 3 anni a fare fuoristrada,enduro e trial.
Alla moto non ho mai pensato di rinunciare,è l'unica passione che ho.Non penso che si risolva il tutto andando in pista,anzi per me la moto è viaggiare in libertà,sia su strada che fuori e la pista per me non esiste.
Questa estate sono volato 2 volte su strada,una con perdita di conoscenza.So quante preoccupazioni comporta questa passione a chi ti vuole bene.Quando tanti anni fa,partivo per un giro o per fare una gara,mia mamma mi diceva sempre di andare piano ed io le sorridevo e le dicevo di sì,che l'avrei ascoltata.
Forse si diventa un po' più prudenti,io vado solo in strade poco trafficate,ma a volte e peggio per trattori,vecchietti o persone che pensano di essere soli sulla strada.
Io alla moto non rinuncerò mai,però se i miei figli non fossero appassionati come me,non me ne fregherebbe nulla,anzi sarei contento.Una cosa che non ho mai fatto e non cerco,(al contrario di molti che se ne vantano) è di portarli con me a fare un giro,perchè se mai succedesse qualcosa a loro,se non mi ammazza mia moglie(cosa molto probabile) lo farei io.
Tanti saluti e buon 2016 a tutti.Ciao.Paolo
trinacriastreet
30/12/2015, 22:43
Ciao a tutti,
Vi dico la mia... grande passione sin da piccolo ,come del resto un po' tutti voi, ereditata da mio padre che aveva un paio di moto sia da cross che una Kawasaki z1000 del 79.
Il desiderio di avere una moto tutta mia era quasi un tormento che supera la passione.
Quotidianamente (lavoro in pronto soccorso)vedo e vivo il dolore di chi per vari motivi ha avuto un incidente. Le cause come sempre sono le più impensabili e a volte si pensa alla sfiga o a chi è poco prudente. C'è chi si fa una bevuta e parte alla guida sicuro che non succederà mai nulla a se e ad altri a causa di questa scelta ecc ecc
Ovviamente capirete che tutti questi episodi hanno frenato o meglio rallentato il processo che mi ha portato ad acquistare una moto.
Mi chiedevo cosa fa di un uomo un motociclista e se ero pronto o se ero disposto a diventarlo con tutti quei rischi e se ero disposto a mettere in conto che sarei potuto essere io il centauro di turno sdraiato su una barella. Sia chiaro che non sono solo i motociclisti la categoria che fa incidenti...
Ero deciso e acquistai una street, era come la volevo io... Amore a prima vista insomma.
Di sicuro non sei un motociclista solo perché c'è il tuo nome sul libretto.
Tutti voi avete delle nozioni, esperienze e credo che si diventi sempre di più motociclisti col passare del tempo. Ho avuto un piccolo incidentino,automobilista distratto che svolta a SX dove non poteva e a parte un forte spavento solo contusioni minori. Ma non mi ha intimorito quest'episodio anzi ha aumentato ancora di più la voglia di andare in moto e di sentirmi libero con essa.
L'anno scorso sono diventato papà di un bimbo ed essere padre ti cambia prospettive su tutto o almeno con me è stato così ma leggo che così non è per tutti e non avevo bisogno di leggerlo per saperlo ma ognuno è libero di essere se stesso come meglio crede.
Trovare il tempo a volte per andare a fare un giro in moto è quasi una rarità e ne approfitto per fare almeno il tragitto casa lavoro cioè circa 50 km a\r.
Apprezzo il fatto che ci siano delle discussioni del genere perché fanno riflettere.
Oltre ad essere motociclisti tutti o quasi tutti siamo pure automobilisti, siamo pedoni, siamo ciclisti e tutti vorremmo che le nostre giornate scorressero lisce, io direi che potremmo impegnarci nel nostro piccolo a prevenire e o limitare quelle situazioni che possono creare danni a noi e a qualcun'altro. Avere l'occhio lungo su alcune situazioni che con poco si possono evitare. Di questo si potrebbe scrivere per ore.
A chi ha figli di educarli al rispetto delle regole e tramandargli una sana passione facendolo con il buon esempio, sempre se loro lo vorranno, perché avere paura che anche i nostri figli possano farsi del male non serve a nulla non possiamo mica tenerli sotto una campana di vetro possiamo aiutarli ad essere degli adulti migliori domani.
Mi sbagliero' forse ma la penso così.
Buon anno a tutti voi da un giovane padre e giovane motociclista.
dadeejaydade
31/12/2015, 07:45
Oltre ad essere motociclisti tutti o quasi tutti siamo pure automobilisti, siamo pedoni, siamo ciclisti e tutti vorremmo che le nostre giornate scorressero lisce, io direi che potremmo impegnarci nel nostro piccolo a prevenire e o limitare quelle situazioni che possono creare danni a noi e a qualcun'altro. Avere l'occhio lungo su alcune situazioni che con poco si possono evitare. Di questo si potrebbe scrivere per ore.
A chi ha figli di educarli al rispetto delle regole e tramandargli una sana passione facendolo con il buon esempio, sempre se loro lo vorranno, perché avere paura che anche i nostri figli possano farsi del male non serve a nulla non possiamo mica tenerli sotto una campana di vetro possiamo aiutarli ad essere degli adulti migliori domani.
Mi sbagliero' forse ma la penso così.
Guidare. Responsabilmente. Pensare alla Sicurezza degli altri e di noi stessi. Farlo sempre, anche quando ti stai lavando i denti ;) Questo è il primo passo...
207414
Jazz in questo topic questa immagine è ancora più sbagliata per enne motivi... bambino seduto davanti, senza abbigliamento, adulto che lo porta in giro in una situazione di per sè non solo non legale ma pure pericolosa, mancanza di protezioni pure per l'adulto....
Già questo è un indice del fatto che la sicurezza ancora prima di tutto è una forma mentale ;) anche quando si sta a casa dietro a un computer :oook:
Guidare. Responsabilmente. Pensare alla Sicurezza degli altri e di noi stessi. Farlo sempre, anche quando ti stai lavando i denti ;) Questo è il primo passo...
Jazz in questo topic questa immagine è ancora più sbagliata per enne motivi... bambino seduto davanti, senza abbigliamento, adulto che lo porta in giro in una situazione di per sè non solo non legale ma pure pericolosa, mancanza di protezioni pure per l'adulto....
Già questo è un indice del fatto che la sicurezza ancora prima di tutto è una forma mentale ;) anche quando si sta a casa dietro a un computer :oook:
Io sono d'accordo su tutto.
Se non ho capito male fai corsi di guida sicura o giù di lì.
Bravo, è un'ottima cosa.
Ma, con tutto il rispetto, la foto dà l'idea di "complicità" fra padre e figlio, relativamente ad una passione, non mi sembra un'incitamento "a delinquere" e credo che qui dentro siano tutti abbastanza intelligenti da capirlo da soli e prenderla per quella che è: una foto.
Quindi, capisco la "deformazione professionale" (passami il termine, è ironico e amichevole) ma il tuo commento mi sembra un attimino esagerato. :dubbio:
La mia esperienza personale in fatto di moto e responsabilità parte dal divieto proibitivo dei miei ad avere un qualunque mezzo a motore e due ruote da quando... beh, da sempre.
Poi coi primi stipendi ho cominciato a comprare moto fino a che ho realizzato il garage dei miei sogni.
E lo usavo sempre, appena potevo ero in giro in moto. Appena avevo due lire erano per la benzina della moto.
Non mi sono mai risparmiato una bella sparata su strade deserte (conosco la Val Trebbia meglio di casa mia...) e da quando ho anche la moto da pista le saponette consumate non si contano.
Ho fatto anche un bel botto, colpa mia che non ho visto la macchina nell'angolo cieco dello specchietto, ma la moto non l'ho mollata neanche con un ginocchio aperto.
Sono famoso in zona perchè ho fatto dei motoraduni coi guzzisti in Germania ed io ero l'unico a stargli dietro (e davanti a parecchi...:cool::cool:) col 125 di serie. Passi di montagna compresi.
Poi ho conosciuto la mia ragazza. Malgrado mio padre e mia madre me la gufassero a morte (speriamo che lei odi la moto, così la vendi!!!:cry:) ho avuto l'enorme fortuna di trovarne una veramente speciale che è quasi più appassionata di me :wub::wub::wub::wub::wub:
Però ha avuto l'effetto di calmarmi. E di molto. Me ne rendo conto da solo, certi tempi di percorrenza sulle stesse strade, con stesso traffico e stessa moto... beh, mi chiedo come c@xxo avessi fatto a farli. :blink::blink::blink:
Perchè? Secondo me perchè adesso il testosterone ha un'altra valvola di sfogo...:w00t::w00t::w00t:
Scherzi a parte, per me è una questione di responsabilità, verso un'altra persona e l'esempio che le trasmetti. Se verso gli amici te ne sbatti se vieni etichettato come scervellato e imprudente, verso la persona con la quale ti vuoi fare una famiglia conta parecchio. Per non parlare dei propri figli. Tutto ciò secondo me non comporta per forza a dover vendere la moto, basta solo girare meno il polso destro e stare più attenti agli Sgommacher che ci circondano.
Per la cronaca, a costringermi a lasciare la moto del tutto ferma nel box da ormai 4 mesi quasi 5 è bastato comprare la casa e iniziare a metterla a posto. Come diceva George qualche tempo fa, No Money? No Bike!:oook:
:piango_a_dirotto::piango_a_dirotto::piango_a_dirotto::piango_a_dirotto::piango_a_dirotto:
angeli aco 10 ....bella la descrizione del nome Catalina ....tra l' altro era anche il nome di un Idrovolante da ricognizione della seconda guerra mondiale ....:biggrin3:
Grazie a tutti per i commenti!
Mi fa piacere che questo argomento abbia fatto scaturire le varie discussioni, utili soprattutto a farmi rendere conto di come la nostra passione possa essere compatibile con la paternità.
Io sono uno che quando la domenica andava in giro per i passi di montagna, guidavo abbastanza spedito, quindi anche per questo ho scelto la pista.
Molti di voi hanno scelto di abbassare il ritmo, altri di andare forte lo stesso ma con più attenzione. Resta il fatto che indipendentemente dall'andatura, in strada ci sono più ostacoli che in pista e questo è una delle situazioni che mi faceva più irrigidire alla guida una volta avuta la bimba.
Per il resto condivido con Voi che bisogna stare attenti e che bisogna modulare il polso alle responsabilità che ognuno di noi ha, ma in questo caso non parlavo di voi, che siete tutti molto bravi e attenti alla guida, parlo del contorno, dell'ambiante che ci circonda quando siamo in strada, differente e con più alto rischio rispetto alla pista.
Tante teste di ca@@o in giro con la macchina fanno diventare la strada un bel circo.
Non voglio parlare di statistiche, quelle lasciamoli a quelli bravi in estimo e matematica, parlo delle persone che conosciamo, delle avventure che ci e li sono capitate in giro. In pista ho visto tanti incidenti, ma per fortuna tutti risolvibili con qualche bestemmia e piccoli/medi infortuni; in strada.... beh... ne ho visti tanti, troppi.... e non parlo di statistiche, parlo di cose che ho visto e vissuto.
Comunque, non voglio allarmare nessuno ne tanto meno fare il "padre di famiglia ligio e responsabile al 100%"; voglio solo, ripeto, dare il mio punto di vista, che è un punto di vista come un altro..
Lamps e grazie per la lettura!
dadeejaydade
02/01/2016, 16:32
Ma, con tutto il rispetto, la foto dà l'idea di "complicità" fra padre e figlio, relativamente ad una passione, non mi sembra un'incitamento "a delinquere" e credo che qui dentro siano tutti abbastanza intelligenti da capirlo da soli e prenderla per quella che è: una foto.
Quindi, capisco la "deformazione professionale" (passami il termine, è ironico e amichevole) ma il tuo commento mi sembra un attimino esagerato. :dubbio:
per carità ciascuno ha la sua opinione, ma ci sono molti modi di esprimere questa complicità, io avrei scelto questa immagine ;)
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/bb/06/a3/bb06a375e28ce841620eacbeb03ba26d.jpg
Quando si dice che la sicurezza è un modo di pensare si parte proprio da ciò che si considera accettabile o meno, io non riesco a non pensare che già la situazione in cui la foto è stata fatta sia rischiosa, nè posso fare a meno di pensare a un rischio inutile per entrambi... Puoi accettare che sia giustificabile anche solo per fare una foto, ma sei già sceso a un compromesso. Non sarà il tuo caso ma da qui il passo a portare in moto un bambino piccolo (oppure sulla pedana dello scooter) è breve ;) IMHO
Rispetto il parere di tutti, e sono in disaccordo, almeno per questa volta, col mic pensiero
Si tratta di decisioni molto personali, in parte razionali e in parte no
Il fatto di aver deciso di smettere ( nulla tranne la morte, e definitivo) non fa di me ne un genitore migliore, ne uno che nn aveva passione vera.
Attualmente , a parte tempo scarso e mal di schiena, mi sentirei a disagio in moto, per cui nn la prendo. Le lascio entrambe in garage in attesa di tempi migliori, se verranno.
Il mio trasferimento a roma, poi, non aiuta........non passa giorno che non veda uno steso:ph34r:
La paternita' per me non c'entra una banana........il mio vecchio babbo quando ero piccolo aveva la moto.... e' caduto e la leva della frizione gli ha perforato il pancreas......ma ha continuato ad andare in moto e non ha manifestato nessuna paura o contrarieta' quando io e mio fratello ci siamo presi la moto....anzi ci ha trasmesso una passione sana e per questo gli sono grato.....
La paternita' per me non c'entra una banana........il mio vecchio babbo quando ero piccolo aveva la moto.... e' caduto e la leva della frizione gli ha perforato il pancreas......ma ha continuato ad andare in moto e non ha manifestato nessuna paura o contrarieta' quando io e mio fratello ci siamo presi la moto....anzi ci ha trasmesso una passione sana e per questo gli sono grato.....
Flax tu hai figli?
quello che ha provato tuo papa quando vi ha avuto è soggettivo; sicuramente un bel esempio di come ci si gode la passione, ma Lui in quel momento si è sentito di andare avanti così. Tu?
Credo che le sensazioni quando si diventa genitore siano particolari. differenti da persona a persona. Io non me la sentivo più di andare in giro con la moto in strada per le ragioni citate, qualcuno si, ma molti la vendono: mancanza di passione o eccesso di senso di responsabilità?
malacapa
04/01/2016, 07:27
La nascita di mio figlio ha cambiato il mio modo di andare in moto, non la mia passione...
Certo, ho meno tempo per girare, sono più prudente (oppure ho l'illusione di avere più controllo), ma ho la possibilità di condividere e coltivare insieme al mio piccolo mostro una passione. E questo è insostituibile.
Ragazzi se uno va in giro responsabilmente avere figli o meno non fa differenza. Poi la paura della sfiga può essere sufficiente a farsi resta re chiusi in casa per sempre ma lì voi c'entrate poco... :) Basta non andare a cercarsele... ;)
sorry ma in moto non basta....
La nascita di mio figlio ha cambiato il mio modo di andare in moto, non la mia passione...
Certo, ho meno tempo per girare, sono più prudente (oppure ho l'illusione di avere più controllo), ma ho la possibilità di condividere e coltivare insieme al mio piccolo mostro una passione. E questo è insostituibile.
qui si vede che ogni persona è diversa; il mio grande (11 anni) ha scoperto che avevo ancora la moto quando ho fatto l'ultimo incidente.
L'ultima cosa che vorrei è vederlo in moto; ho visto troppi incidenti tra i ragazzi,quando ancora non hai la cognizione dell'età adulta.
La moto spero no sia mai la sua passione!
La paternita' per me non c'entra una banana........il mio vecchio babbo quando ero piccolo aveva la moto.... e' caduto e la leva della frizione gli ha perforato il pancreas......ma ha continuato ad andare in moto e non ha manifestato nessuna paura o contrarieta' quando io e mio fratello ci siamo presi la moto....anzi ci ha trasmesso una passione sana e per questo gli sono grato.....
Oggi è un po' (solo poco...) più facile farsi male,dato che siamo 10 volte il traffico di 30 anni fa....fose più...
Io son scivolato a 50km/h e non ho lavorato per un mese; se mi faccio male alla mano dx devo cambiare lavoro e con 3 figli da campare per altri 20 anni ,sarebbe un atto di egoismo assurdo continuare a rischiare,ma questo è solo il mio pensiero.
malacapa
04/01/2016, 07:47
Leo, hai ragione.
Spero però che quando e SE mio figlio chiederà una motoretta, avrò la forza e il coraggio di cagarmi addosso dalla paura per poter condividere un'esperienza...
Credo che appartiene ai compiti ed ai privilegi di un padre.
Sono consapevole anche dell'ingenuità delle mie parole, che sono quelle di un padre con un figlio di soli tre anni...
Figlio? A me basta pensare al costo orario delle officine Triumph....... ed è subito freno.
Figlio? A me basta pensare al costo orario delle officine Triumph....... ed è subito freno.
:laugh2:
basta cmq un officina generica qualsiasi,per farsi tornare la voglia di pargoli :oook:.
Finita la garanzia ( e anche quella per legge si mantiene andando anche da un generico...),non ha senso andare dal conce,a meno che non ci siano rapporti particolari....
Flax tu hai figli?
quello che ha provato tuo papa quando vi ha avuto è soggettivo; sicuramente un bel esempio di come ci si gode la passione, ma Lui in quel momento si è sentito di andare avanti così. Tu?
Credo che le sensazioni quando si diventa genitore siano particolari. differenti da persona a persona. Io non me la sentivo più di andare in giro con la moto in strada per le ragioni citate, qualcuno si, ma molti la vendono: mancanza di passione o eccesso di senso di responsabilità?
Eccomi.....Aco non ho figli....pero' da figlio ricordo benissimo quando il mio vecchio babbo accendeva la sua yamaha 750 ...perdonami non ricordo la sigla e io correvo in garage e lo supplicavo di portarmi a fare un giro e quando e' successo l'incidente non ho visto ripensamenti nonostante avesse di fatto perso il pancreas ne diniego verso le due ruote o un rifiuto ad acconsentire l' acquisto di un mezzo a due ruote raggiunto il fatidico 14cesimo compleanno.....certo se l' avessi guardato con le lacrime agl'occhi forse sarebbe stato diverso.....pero' e ' andata cosi'......che poi si parla di moto.....ma chi usa lo Scooter per andare al lavoro ......e' diverso il punto di vista...?
E un argomento che tocca tutti i padri con la passione per la moto....e soggettive le scelte....io ho provato dopo un brutto incidente nel 2001 a farne a meno dopo 25 anni sulle due ruote, ma quando la mia prima figlia e' diventata più grandicella,la passione che avevo represso per diversi anni ha preso il sopravvento.... e da allora non sono più sceso....neanche quando e' nata la seconda,anzi....da anni macino km su km,ho conosciuto nuova gente di cui alcuni sono diventati fratelli non solo di moto e da qualche anno vado con quella da cross a sfogarmi quando non posso con la stradale,che dire.... il rischio e' dietro l'angolo....e non si può' controllare tutto quando si è' in giro....pur cercando di prevedere le intenzioni degli altri.....gli imprevisti si possono gestire ma rimangono situazioni pericolose....pero' e' un discorso che si può' estendere a tutti gli sport e attività che hanno una probabilità di rischio elevata....sarò pure incosciente ma questa è' la vita che voglio vivere e ai miei figli insegno sempre che propri sogni vanno sempre inseguiti
io non ho figli e quindi il mio giudizio non è molto influente,io credo che con un pò di organizzazione si riesce a fare tutto,quando mi sposai molte persone(invidiose per altro)mi dicevano:ora ti venderai la moto non avrai tempo per usarla ecc...a momenti esco di più da quando mi sono sposato...
Continuo a pensare che tutto quello che è stato detto qui sia giusto allo stesso tempo e nello stesso modo.
D'altra parte siamo nel campo delle sensibilità personali, in cui non si può giudicare nettamente qualcosa come giusto o sbagliato.
Come dice lucas73 si tratta certo di un attività ad elevato rischio.
Io dico che di questo bisogna essere consapevoli e comportarsi di conseguenza, a maggior ragione se stiamo parlando di paternità.
E comunque, simpatica coincidenza, mi hanno appena regalato questo libro.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20160104/b835745ee1e97b3d316b0c3c9b390697.jpg
Vi dirò se mi ha stimolato riflessioni interessanti.
Senza volere tarpare i vostri nobilissimi sentimenti vi ricordo un po' cinicamente che noi padri siamo fornitori di uno spermatozoo...forse.
Pertanto la nostra eventuale tragica dipartita purtroppo o per fortuna non lascerebbe tracce indelebili.
Si, dolore, pianti, rimpianti...ma state sereni che il resto della famiglia si organizzerebbe in maniera molto efficace, sotto la guida di una moglie-mamma che lei si, ha le palle.
Pertanto anche qui non proiettate drammi che vorreste ci fossero, non ci sarebbero.
Drammatico invece sarebbe la perdita della mamma, e infatti una mamma motociclista mi suscita molto più sgomento.
Noi cazzoni siamo, e non si è mai sentito che si fa un dramma per la perdita di un cazzone.
Non ti buttare così giù dài...[emoji1] [emoji1]
Non ti buttare così giù dài...[emoji1] [emoji1]
E chi si butta giù!
Uno spermatozoo ti pare niente?
È bello sentir parlare così delle donne. Troppo spesso invece nelle parole degli uomini si coglie una forma di mancanza di rispetto che secondo me viene dall'insicurezza. Io sono padre di una bimba di 5 anni, è nata quando ero già stagionato.
Non ho la pretesa di pensare di essere indispensabile ma l'idea che le mie "due donne" potrebbero trovarsi senza di me, mi fa stare male. Credo che la presenza di un padre in casa infonda quel senso di sicurezza importante per il crescere sereno dei figli.
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Brontolo
04/01/2016, 21:46
Io direi,che diventare genitori non è una malattia....quindi,tranne crisi economiche,perchè vendere la moto?
Per strada,se uno era coglione prima,coglione rimane dopo.
La pista come alternativa....bella....affascinante....se uno non ha problemi di soldi e tempo perchè no?
Ma se uno di problemi di soldi e di tempo non ne ha.....perchè pone ste cazzo di domande?
io non ho figli e quindi il mio giudizio non è molto influente,io credo che con un pò di organizzazione si riesce a fare tutto,quando mi sposai molte persone(invidiose per altro)mi dicevano:ora ti venderai la moto non avrai tempo per usarla ecc...a momenti esco di più da quando mi sono sposato...
non sono uscite, sono tentativi di fuga :)
Ieri ho conosciuto nella pista da Cross "un papà",che aveva li con lui le sue tre figlie a girare con i Cross....... (Una 12,una 16 e l'altra 20 anni).
Una più brava dell'altra.
Girano con le moto da Cross da quando avevano 3 anni!!!!!
Ho parlato un po' insieme a lui e mi ha dato un altro punto di vista in più.
Ha fatto combaciare la sua passione con quelle delle figlie. E quando ha deciso di smettere di fare le gare di Motard,le figlie lo hanno implorato di non farlo....
Che spettacolo!
Senza volere tarpare i vostri nobilissimi sentimenti vi ricordo un po' cinicamente che noi padri siamo fornitori di uno spermatozoo...forse.
Pertanto la nostra eventuale tragica dipartita purtroppo o per fortuna non lascerebbe tracce indelebili.
Si, dolore, pianti, rimpianti...ma state sereni che il resto della famiglia si organizzerebbe in maniera molto efficace, sotto la guida di una moglie-mamma che lei si, ha le palle.
Pertanto anche qui non proiettate drammi che vorreste ci fossero, non ci sarebbero.
Drammatico invece sarebbe la perdita della mamma, e infatti una mamma motociclista mi suscita molto più sgomento.
Noi cazzoni siamo, e non si è mai sentito che si fa un dramma per la perdita di un cazzone.
quoto tutto a patto di avere una buona polizza vita :wacko::laugh2:....
non sono uscite, sono tentativi di fuga :)
sempre porsi il dilemma quando la moglie ti fa uscire in moto con il sorriso sulle labbra...più di uno qui dentro potrebbe testimoniare che quella libertà e quei km hanno avuto un prezzo ben salato :laugh2:....
Ieri ho conosciuto nella pista da Cross "un papà",che aveva li con lui le sue tre figlie a girare con i Cross....... (Una 12,una 16 e l'altra 20 anni).
Una più brava dell'altra.
Girano con le moto da Cross da quando avevano 3 anni!!!!!
Ho parlato un po' insieme a lui e mi ha dato un altro punto di vista in più.
Ha fatto combaciare la sua passione con quelle delle figlie. E quando ha deciso di smettere di fare le gare di Motard,le figlie lo hanno implorato di non farlo....
Che spettacolo!
Io ne ho uno che ormai le moto non le guarda neanche più in foto perché il figlio ha peso 2 dita al primo anno di garette di minimoto...
Invogliare i figli ad uno sport del genere è una bella responsabilità; se gl insegni a giocare a tennis o pallavolo è più difficile che si facciano male mentre si divertono con la loro passione. Oltre al fatto che si tratta di una passione cara assai e bisogna sperare di potersela permettere tutta la vita,altriemtni rosicano anche....
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