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Visualizza Versione Completa : Intervista a Camille Paglia, lesbica....anti-gay



massimio
01/02/2016, 11:30
Nell'altro thread se ne parlava, per dargli maggior risalto posto l'intervista in questo nuovo thread, credo che meriti di essere letta fino in fondo
La lesbica anti-gay: Camille Paglia e il coraggio della libertà – Il blog di Giampaolo Rossi (http://blog.ilgiornale.it/rossi/2016/01/27/la-lesbica-anti-gay-camille-paglia-e-il-coraggio-della-liberta/)

FEMMINISTA
Camille Paglia è una delle più originali pensatrici del nostro tempo. Americana di origini italiane, rappresenta una delle intelligenze più libere, contraddittorie e dissacranti della cultura contemporanea.

È femminista ma disprezza il femminismo contemporaneo che definisce “malato, indiscriminato e nevrotico” e lo rincorre con spietata ironia: “lasciare il sesso alle femministe è come andare in vacanza lasciando il tuo cane ad un impagliatore”.
Ammira le donne emancipate degli anni ’20 e ’30 del ‘900 “perché non attaccavano gli uomini, non li insultavano, non li ritenevano la fonte di tutti i loro problemi, mentre al giorno d’oggi le femministe incolpano gli uomini di tutto”.

DI SINISTRA
Camille Paglia è di sinistra ma riconosce che “i Democratici che pretendono di parlare ai poveri e ai diseredati, sono sempre più il partito di un’élite fatta d’intellettuali e accademici”.
Lei, icona di una cultura radical-chic che affonda nel ’68, spiega l’inutilità degli intellettuali che “con tutte le loro fantasie di sinistra, hanno poca conoscenza diretta della vita americana”.

ATEA
Camille Paglia è atea ma guai a chi le tocca il ruolo storico della religione e sopratutto del cristianesimo: “ho un rispetto enorme per la religione, che considero una fonte di valore psicologico, etico e culturale infinitamente più ricca dello sciocco e mortifero post-strutturalismo, che è diventato una religione secolarizzata”.

LESBICA
Camille Paglia è lesbica ed in molte interviste ricorda la sua attitudine giovanile transessuale, eppure ammette che “i codici morali sono la civiltà. Senza di essi saremmo sopraffatti dalla caotica barbarie del sesso, dalla tirannia della natura”.

Detesta la stupidità delle mobilitazioni gay e l’intolleranza degli omosessuali e quando le si domanda: “Perché in questi anni non c’è stato nessun leader gay lontanamente vicino alla statura di Martin Luther King?” Lei risponde: “Perché l’attivismo nero si è ispirato alla profonde tradizioni spirituali della chiesa a cui la retorica politica gay è stata ostile in maniera infantile. Stridulo, egoista e dottrinario, l’attivismo gay è completamente privo di prospettiva filosofica”.
Lei, che rivendica di essere stata la prima studentessa lesbica a fare outing all’università di Yale, riconosce che “l’omosessualità non è normale; al contrario si tratta di una sfida alla norma”.

E sulle nuove frontiere della procreazione assistita, si dice “preoccupata dalla mescolanza perniciosa tra attivismo gay e scienza che produce più propaganda che verità”.

Riconosce che la sua omosessualità e le sue tendenze transgender sono una “forma di disfunzione di genere” perché in natura “ci sono solo due sessi determinati biologicamente”; e i casi di effettiva androginia sono rarissimi, “il resto è frutto di propaganda”.

Verso quei genitori che, grazie a medici compiacenti, cambiano il sesso dei figli a fronte di comportamenti apparentemente transessuali, Camille Paglia non ammette giustificazioni: “È una forma di abuso di minori”.

Sia chiaro: per Camille Paglia, in ballo non c’è il diritto di ogni uomo o donna adulti di vivere la propria sessualità con libertà e amore; né il dovere di uno Stato di riconoscere fondamentali diritti di ogni individuo a raggiungere la propria realizzazione di sé, anche in campo affettivo o sessuale; in ballo c’è il patto mefistofelico che l’Occidente sta facendo con la Tecnica per disarticolare l’ordine naturale: “La natura esiste, piaccia o no; e nella natura, la procreazione è una sola, regola implacabile”.

TRANSGENDER E DECLINO DELL’OCCIDENTE
Qualche mese fa, davanti alle telecamere di Roda Viva, il famoso format televisivo brasiliano di Tv Cultura, è stata ancora più chiara: “l’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”.

Non c’è alcun giudizio morale in questa affermazione (e come potrebbe esserci?) ma un’analisi storica sull’Occidente che interpreta i segni del tempo; “a differenza delle persone che lodano il liberalismo umanitario che permette e incoraggia tutte queste possibilità transgender, io sono preoccupata di come la cultura occidentale viene definita nel mondo, perché questo fenomeno in realtà incoraggia gli irrazionali e, direi, psicotici oppositori dell’Occidente come i jihadisti dell’Isis”.

“Nulla definisce meglio la decadenza dell’Occidente che la nostra tolleranza dell’omosessualità aperta e del transessualismo”.
Parole di una straordinaria e coraggiosa pensatrice lesbica.

Medoro
01/02/2016, 12:56
che cagata pazzesca
l'isis avanza perchè l'occidente decade tollerando l'omosessualità,ma non faceva più bella figura a stare zitta
ma porca troia

edotto
01/02/2016, 13:00
L'Isis avanza perché l'occidente senza palle pensa alle cazzate che danno voti anziché proteggere i propri popoli.

giorgiorox
01/02/2016, 13:05
che cagata pazzesca
l'isis avanza perchè l'occidente decade tollerando l'omosessualità,ma non faceva più bella figura a stare zitta
ma porca troia

quoto abbestia, anche perchè dimostra tutta la sua ignoranza in materia: fin da 3.000 anni fa le culture/religioni greche e mediorientali pullulavano di miti e praticanti omosessuali....

spesso quando si pontifica troppo si finisce per dire cazzate

Medoro
01/02/2016, 13:06
L'Isis avanza perché l'occidente senza palle pensa alle cazzate che danno voti anziché proteggere i propri popoli.
Si si senza dubbio è questo il motivo,quindi quando quelli dell'isis ammazzano altri musulmani è perchè anche loro si stanno ammorbidendo verso l'occidente,sicuramente il potere di pochi non c'entra nulla e quelli dell'isis non dimentichiamolo sono pericolosissimi musulmani che combattono contro gli infedeli

bessol
01/02/2016, 13:20
Malattia di protagonismo, dice tutto e il contrario di tutto, è lesbica ma secondo lei l'omosessualita' non è normale, è di sinistra ma critica chi è militante da quella parte
Francamente tantissimo fumo e niente arrosto

massimio
01/02/2016, 13:30
io ci leggo solo schiettezza...poi chiaramente a seconda dalla finestra da cui si vedono le cose la prospettiva cambia.....il tramonto visto da una finestra é l'alba per chi si affaccia dalla parte opposta del mondo....

Lo scrofo
01/02/2016, 15:02
Cosa non si fa per un po' di celebrita'.

nikonikko
01/02/2016, 15:24
Grandissima stronza ipocrita.

IACH
01/02/2016, 16:19
Malattia di protagonismo, dice tutto e il contrario di tutto, è lesbica ma secondo lei l'omosessualita' non è normale, è di sinistra ma critica chi è militante da quella parte
Francamente tantissimo fumo e niente arrosto

tantissimo fumo e quello che si è fumato........e ci è andata a male con la capa :blink:

paper
01/02/2016, 17:47
Non so quanti anni abbia la signora, ma la sua mi pare tanto una forma di snobismo abbastanza comune tra personaggi ex di sinistra che stentano a trovare ancora una collocazione che dia loro abbastanza lustro. Personaggi emblematici del tipo sono la defunta Oriana Fallaci e l'ancor vivo "ateo devoto" Giuliano Ferrara. "Dico qualcosa di strano e contraddittorio così si accorgono di me".
Stranamente il loro ravvedimento va sempre in senso opposto al vituperato buonismo degli altri e si avvicina pericolosamente a certi luoghi comuni di destra.

Dennis
01/02/2016, 17:50
poraccia

mic56
01/02/2016, 19:24
E brava a Camilla Paglia.
Originale, profonda, piena di dubbi, tormenti, e interrogativi tipici del pensiero americano.
Che qualcuno la candidi al nobel per la filosofia.
Sono scosso.
Spero di prendere sonno stanotte.

janez0702
01/02/2016, 20:10
E brava a Camilla Paglia.
Originale, profonda, piena di dubbi, tormenti, e interrogativi tipici del pensiero americano.
Che qualcuno la candidi al nobel per la filosofia.
Sono scosso.
Spero di prendere sonno stanotte.

Penso che ci sia del sarcasmo ne tuo pensiero ma ti quoto alla grande!
Vedo in lei il tipico atteggiamento dell'americano intellettuale postmoderno. Che capisce tutto ma allo stesso tempo è contraria a tutto.

flax64
02/02/2016, 06:21
A me tutto sto parlare mi pare tanto il classico fuoco di......Paglia......

macheamico6
02/02/2016, 08:28
innanzi a certe argomentazioni non si puo' che dire di essere completamente d'accordo a metà :wacko:

rjng
02/02/2016, 09:00
Tanto è da capire...un po come il Free Jazz....

pillo88
02/02/2016, 09:08
che poi dire che la tolleranza verso l'omosessualità è l'inizio del decadimento occidentale....le più grandi Civiltà della storia hanno sempre avuto al proprio interno persone omosessuali, non semplicemente tollerate ma visto con uno sguardo di uguaglianza.

SUN80
02/02/2016, 10:00
Parole vuote!!!!

armageddon
02/02/2016, 12:16
secondo me questa ha carenza di ciddone

Cracco
02/02/2016, 16:03
che cagata pazzesca
l'isis avanza perchè l'occidente decade tollerando l'omosessualità,ma non faceva più bella figura a stare zitta
ma porca troia


mica c'è scritto quello che hai riportato, ti consiglio di rileggere con calma...

bessol
02/02/2016, 18:18
mica c'è scritto quello che hai riportato, ti consiglio di rileggere con calma...

Mi hai costretto a rileggere e le cagate sono una susseguente all'altra :laugh2:
Mi pare che Medoro abbia letto giusto: “a differenza delle persone che lodano il liberalismo umanitario che permette e incoraggia tutte queste possibilità transgender, io sono preoccupata di come la cultura occidentale viene definita nel mondo, perché questo fenomeno in realtà incoraggia gli irrazionali e, direi, psicotici oppositori dell’Occidente come i jihadisti dell’Isis”
Altra perla: “l’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”
Mi domando da dove tragga i dati per dire che l'omosessualita' è in aumento
Il suo ultimo pensiero in fondo alla colonna "“Nulla definisce meglio la decadenza dell’Occidente che la nostra tolleranza dell’omosessualità aperta e del transessualismo”
Meno male che è lesbica senno' sarebbe da Gestapo
Commentino finale dell'autore del pezzo: "Parole di una straordinaria e coraggiosa pensatrice lesbica"

Medoro
02/02/2016, 18:25
mica c'è scritto quello che hai riportato, ti consiglio di rileggere con calma...

le stronzate basta leggerle una sola volta,ma se proprio ci tieni riportiamo

TRANSGENDER E DECLINO DELL’OCCIDENTE
Qualche mese fa, davanti alle telecamere di Roda Viva, il famoso format televisivo brasiliano di Tv Cultura, è stata ancora più chiara: “l’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”.

Non c’è alcun giudizio morale in questa affermazioneche l'aumento degli omosessuali e dei transgender siano il declino della nostra civiltà (e come potrebbe esserci?) ma un’analisi storica sull’Occidente che interpreta i segni del tempo; “a differenza delle persone che lodano il liberalismo umanitario che permette e incoraggia tutte queste possibilità transgender, io sono preoccupata di come la cultura occidentale viene definita nel mondo, perché questo fenomenoriferto sempre all'aumento degli omosessuali in realtà incoraggia gli irrazionali e, direi, psicotici oppositori dell’Occidente come i jihadisti dell’Isis”.

quindi se vogliamo riassumere in parole semplici
la signora afferma che in occidente il riconoscimento dei diritti degli omosessuali(è questo che fa in modo che aumentino,adesso hanno più coraggio di uscire allo scoperto)fa si che agli occhi degli irrazionali(ISIS) veniamo visti come un civiltà debole e quindi attaccabile

passo e chiudo con le stronzate

EasyRider_02
02/02/2016, 19:11
Partendo dal rispetto dell'opinione, non posso esimermi dal notare che il ragionamento appare come un castello di carte.
Sul femminismo non mi pronuncio è movimento che conosco poco, ma credo che cada nel tranello di evocare un'immagine stereotipata.

Lo stesso avviene quando parla di sinistra etichettandola, come oramai è di moda, radical-chic con le radici affondate nel '68. Innanzitutto dovremmo capirci quando parla di sinistra a chi e a cosa guarda (accenna all'intellettualismo americano), perchè, esattamente come avviene per la destra, è difficile omologare tutto e ridurlo ad una crasi. Certamente possiamo individuare anche quel tipo di sinistra, ma è una delle tante espressioni di quel mondo.

E' atea, e in questo la pensiamo nello stesso modo, esattamente come sul rispetto dovuto alle religioni e sul loro innegabile influsso culturale e sociale, ma mi domando se lo pensi tout-court e se crede che senza il processo di secolarizzazione, che non significa negazione delle radici, oggi lei potrebbe dire di essere atea- femminista- di sinistra e lesbica.

E' lesbica, io non sono gay, ma provo profonda empatia con chi ama e poco mi interessa chi ami. La morale è cosa differente che serve da regolatore dei costumi sociali e non dei sentimenti individuali. Quindi, riducendosi al piano delle relazioni di coppia, possiamo anche dire che è inappropriato fare sesso per strada, ma non può dire nulla sulle preferenze sessuali di un individuo.
Penso anch'io che manifestazioni come il gay pride possano essere controproducenti, ma è altrettanto vero che hanno permesso di sollevare quel velo di ipocrisia che per secoli ha ammantato la nostra civiltà.
Cade poi nella retorica di destra (dimostrando di essere tutt'altro che si sinistra) quando parla di fecondazione assistita, una questione che va ben oltre lo svilimento di una pratica destinata alle coppie omosessuali.
Ancor più di destra, al limite dell'integralismo, è definire l'omosessualità una “forma di disfunzione di genere” tanto più che in natura è diffusa tra molte specie esattamente come nell'uomo, basti pensare ai bonobo che hanno fondato tutta una società sulla pratica del sesso compreso quello omosessuale, abolendo il ricorso alla violenza.
“L’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”, quindi come hanno potuto prosperare per secoli le antiche civiltà? Il declino avviene per fattori ben più consistenti e i segnali stanno altrove, nascondere l'omosessualità non rende una civiltà più forte, e puzza molto di integralismo.
Fa bene a preoccuparsi dei giudizi su questa cultura, ma non credo di aver mai letto che nelle proteste di altri popoli contro la cultura occidentale questo sia il tema predominante. I costumi lascivi non riguardano la sfera omosessuale, ma la società nella sua interezza.

The Dog
02/02/2016, 19:33
le stronzate basta leggerle una sola volta,ma se proprio ci tieni riportiamo

TRANSGENDER E DECLINO DELL’OCCIDENTE
Qualche mese fa, davanti alle telecamere di Roda Viva, il famoso format televisivo brasiliano di Tv Cultura, è stata ancora più chiara: “l’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”.

Non c’è alcun giudizio morale in questa affermazioneche l'aumento degli omosessuali e dei transgender siano il declino della nostra civiltà (e come potrebbe esserci?) ma un’analisi storica sull’Occidente che interpreta i segni del tempo; “a differenza delle persone che lodano il liberalismo umanitario che permette e incoraggia tutte queste possibilità transgender, io sono preoccupata di come la cultura occidentale viene definita nel mondo, perché questo fenomenoriferto sempre all'aumento degli omosessuali in realtà incoraggia gli irrazionali e, direi, psicotici oppositori dell’Occidente come i jihadisti dell’Isis”.

quindi se vogliamo riassumere in parole semplici
la signora afferma che in occidente il riconoscimento dei diritti degli omosessuali(è questo che fa in modo che aumentino,adesso hanno più coraggio di uscire allo scoperto)fa si che agli occhi degli irrazionali(ISIS) veniamo visti come un civiltà debole e quindi attaccabile

passo e chiudo con le stronzate

...medoro fai outing, brutto finocchio...:biggrin3::cry:

Medoro
02/02/2016, 19:52
E come si fa?
Posso fare pilates come adoro?

Cracco
03/02/2016, 10:16
Mi hai costretto a rileggere e le cagate sono una susseguente all'altra :laugh2:
Mi pare che Medoro abbia letto giusto: “a differenza delle persone che lodano il liberalismo umanitario che permette e incoraggia tutte queste possibilità transgender, io sono preoccupata di come la cultura occidentale viene definita nel mondo, perché questo fenomeno in realtà incoraggia gli irrazionali e, direi, psicotici oppositori dell’Occidente come i jihadisti dell’Isis”
Altra perla: “l’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”
Mi domando da dove tragga i dati per dire che l'omosessualita' è in aumento
Il suo ultimo pensiero in fondo alla colonna "“Nulla definisce meglio la decadenza dell’Occidente che la nostra tolleranza dell’omosessualità aperta e del transessualismo”
Meno male che è lesbica senno' sarebbe da Gestapo
Commentino finale dell'autore del pezzo: "Parole di una straordinaria e coraggiosa pensatrice lesbica"


appunto, io sinceramente me ne sbatto di cosa pensano e fanno i beduini ma ciò non toglie che "loro" (e mi riferisco alle forze "politiche" degli estremisti islamici) ne facciano un cavallo di battaglia.
e non è che si possa fare qualcosa, è inevitabile, mica possiamo vivere in clausura, è come il discorso delle tipe che credono che basti il diritto per andarsene in giro in borgo stazione in minigonna in mezzo ai niggas...

Per dire, in India i gay li menano ancora e... quanto fa l'india in popolazione ? e non sono nemmeno a prevalenza musulmana...
nei paesi arabi li linciano direttamente.


non è una novità che alcuni paesi critichino aspramente la nostra cultura su certi temi.. tutto qua.

Sax-frozen mind
08/02/2016, 15:03
Nell'altro thread se ne parlava, per dargli maggior risalto posto l'intervista in questo nuovo thread, credo che meriti di essere letta fino in fondo
La lesbica anti-gay: Camille Paglia e il coraggio della libertà – Il blog di Giampaolo Rossi (http://blog.ilgiornale.it/rossi/2016/01/27/la-lesbica-anti-gay-camille-paglia-e-il-coraggio-della-liberta/)

FEMMINISTA
Camille Paglia è una delle più originali pensatrici del nostro tempo. Americana di origini italiane, rappresenta una delle intelligenze più libere, contraddittorie e dissacranti della cultura contemporanea.

È femminista ma disprezza il femminismo contemporaneo che definisce “malato, indiscriminato e nevrotico” e lo rincorre con spietata ironia: “lasciare il sesso alle femministe è come andare in vacanza lasciando il tuo cane ad un impagliatore”.
Ammira le donne emancipate degli anni ’20 e ’30 del ‘900 “perché non attaccavano gli uomini, non li insultavano, non li ritenevano la fonte di tutti i loro problemi, mentre al giorno d’oggi le femministe incolpano gli uomini di tutto”.

DI SINISTRA
Camille Paglia è di sinistra ma riconosce che “i Democratici che pretendono di parlare ai poveri e ai diseredati, sono sempre più il partito di un’élite fatta d’intellettuali e accademici”.
Lei, icona di una cultura radical-chic che affonda nel ’68, spiega l’inutilità degli intellettuali che “con tutte le loro fantasie di sinistra, hanno poca conoscenza diretta della vita americana”.

ATEA
Camille Paglia è atea ma guai a chi le tocca il ruolo storico della religione e sopratutto del cristianesimo: “ho un rispetto enorme per la religione, che considero una fonte di valore psicologico, etico e culturale infinitamente più ricca dello sciocco e mortifero post-strutturalismo, che è diventato una religione secolarizzata”.

LESBICA
Camille Paglia è lesbica ed in molte interviste ricorda la sua attitudine giovanile transessuale, eppure ammette che “i codici morali sono la civiltà. Senza di essi saremmo sopraffatti dalla caotica barbarie del sesso, dalla tirannia della natura”.

Detesta la stupidità delle mobilitazioni gay e l’intolleranza degli omosessuali e quando le si domanda: “Perché in questi anni non c’è stato nessun leader gay lontanamente vicino alla statura di Martin Luther King?” Lei risponde: “Perché l’attivismo nero si è ispirato alla profonde tradizioni spirituali della chiesa a cui la retorica politica gay è stata ostile in maniera infantile. Stridulo, egoista e dottrinario, l’attivismo gay è completamente privo di prospettiva filosofica”.
Lei, che rivendica di essere stata la prima studentessa lesbica a fare outing all’università di Yale, riconosce che “l’omosessualità non è normale; al contrario si tratta di una sfida alla norma”.

E sulle nuove frontiere della procreazione assistita, si dice “preoccupata dalla mescolanza perniciosa tra attivismo gay e scienza che produce più propaganda che verità”.

Riconosce che la sua omosessualità e le sue tendenze transgender sono una “forma di disfunzione di genere” perché in natura “ci sono solo due sessi determinati biologicamente”; e i casi di effettiva androginia sono rarissimi, “il resto è frutto di propaganda”.

Verso quei genitori che, grazie a medici compiacenti, cambiano il sesso dei figli a fronte di comportamenti apparentemente transessuali, Camille Paglia non ammette giustificazioni: “È una forma di abuso di minori”.

Sia chiaro: per Camille Paglia, in ballo non c’è il diritto di ogni uomo o donna adulti di vivere la propria sessualità con libertà e amore; né il dovere di uno Stato di riconoscere fondamentali diritti di ogni individuo a raggiungere la propria realizzazione di sé, anche in campo affettivo o sessuale; in ballo c’è il patto mefistofelico che l’Occidente sta facendo con la Tecnica per disarticolare l’ordine naturale: “La natura esiste, piaccia o no; e nella natura, la procreazione è una sola, regola implacabile”.

TRANSGENDER E DECLINO DELL’OCCIDENTE
Qualche mese fa, davanti alle telecamere di Roda Viva, il famoso format televisivo brasiliano di Tv Cultura, è stata ancora più chiara: “l’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”.

Non c’è alcun giudizio morale in questa affermazione (e come potrebbe esserci?) ma un’analisi storica sull’Occidente che interpreta i segni del tempo; “a differenza delle persone che lodano il liberalismo umanitario che permette e incoraggia tutte queste possibilità transgender, io sono preoccupata di come la cultura occidentale viene definita nel mondo, perché questo fenomeno in realtà incoraggia gli irrazionali e, direi, psicotici oppositori dell’Occidente come i jihadisti dell’Isis”.

“Nulla definisce meglio la decadenza dell’Occidente che la nostra tolleranza dell’omosessualità aperta e del transessualismo”.
Parole di una straordinaria e coraggiosa pensatrice lesbica.

l'unica cosa che merita questo scritto è di essere stampato su carta da culo a più veli,il mio lato B è delicato

rjng
09/02/2016, 08:21
Partendo dal rispetto dell'opinione, non posso esimermi dal notare che il ragionamento appare come un castello di carte.
Sul femminismo non mi pronuncio è movimento che conosco poco, ma credo che cada nel tranello di evocare un'immagine stereotipata.

Lo stesso avviene quando parla di sinistra etichettandola, come oramai è di moda, radical-chic con le radici affondate nel '68. Innanzitutto dovremmo capirci quando parla di sinistra a chi e a cosa guarda (accenna all'intellettualismo americano), perchè, esattamente come avviene per la destra, è difficile omologare tutto e ridurlo ad una crasi. Certamente possiamo individuare anche quel tipo di sinistra, ma è una delle tante espressioni di quel mondo.

E' atea, e in questo la pensiamo nello stesso modo, esattamente come sul rispetto dovuto alle religioni e sul loro innegabile influsso culturale e sociale, ma mi domando se lo pensi tout-court e se crede che senza il processo di secolarizzazione, che non significa negazione delle radici, oggi lei potrebbe dire di essere atea- femminista- di sinistra e lesbica.

E' lesbica, io non sono gay, ma provo profonda empatia con chi ama e poco mi interessa chi ami. La morale è cosa differente che serve da regolatore dei costumi sociali e non dei sentimenti individuali. Quindi, riducendosi al piano delle relazioni di coppia, possiamo anche dire che è inappropriato fare sesso per strada, ma non può dire nulla sulle preferenze sessuali di un individuo.
Penso anch'io che manifestazioni come il gay pride possano essere controproducenti, ma è altrettanto vero che hanno permesso di sollevare quel velo di ipocrisia che per secoli ha ammantato la nostra civiltà.
Cade poi nella retorica di destra (dimostrando di essere tutt'altro che si sinistra) quando parla di fecondazione assistita, una questione che va ben oltre lo svilimento di una pratica destinata alle coppie omosessuali.
Ancor più di destra, al limite dell'integralismo, è definire l'omosessualità una “forma di disfunzione di genere” tanto più che in natura è diffusa tra molte specie esattamente come nell'uomo, basti pensare ai bonobo che hanno fondato tutta una società sulla pratica del sesso compreso quello omosessuale, abolendo il ricorso alla violenza.
“L’aumento dell’omosessualità e del transessualismo sono un segnale del declino di una civiltà”, quindi come hanno potuto prosperare per secoli le antiche civiltà? Il declino avviene per fattori ben più consistenti e i segnali stanno altrove, nascondere l'omosessualità non rende una civiltà più forte, e puzza molto di integralismo.
Fa bene a preoccuparsi dei giudizi su questa cultura, ma non credo di aver mai letto che nelle proteste di altri popoli contro la cultura occidentale questo sia il tema predominante. I costumi lascivi non riguardano la sfera omosessuale, ma la società nella sua interezza.

Pietra tombale del thread.