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Visualizza Versione Completa : Nessuno ricorda Capaci ?



Norik
23/05/2016, 17:19
Nessuno ricorda le vittime di Capaci Falcone in primis ?
24 anni e questi morti pesano sempre più sulla nostra voglia di giustiza

Stesso vale per tutte le vittime della mafia
da Impastato in poi

Angelik57
23/05/2016, 17:23
Come dimenticare....

macheamico6
23/05/2016, 17:26
217073

Sergio72
23/05/2016, 17:49
L' anno scorso in Piazza dei Signori a Vicenza hanno fatto la Festa della Polizia ( una cosa nazionale credo ... )

esposta in pubblico c' era il rottame dell' auto dell' attentato .
Faceva rabbrividire , e faceva venire fame , ma tanta .
fame di GIUSTIZIA .

mic56
23/05/2016, 18:09
Impossibile dimenticarlo.
Il 23 maggio è il mio anniversario di nozze, il compleanno di mia madre, e la strage di Capaci.
Ricordo perfettamente quel giorno e anche il giorno in cui morì Paolo Borsellino.
Ricordo perfettamente cosa stavo facendo nel momento in cui appresi la notizia.

Shining
23/05/2016, 18:59
Ricordo benissimo.
All'epoca ero un giovane magistrato onorario e ricordo benissimo che anche all'interno della magistratura non erano pochi quelli che più o meno velatamente non lo vedevano di buon occhio e lo accusavano di protagonismo, salvo poi fare i soliti ipocriti discorsi di circostanza a tragedia avvenuta.
Dopo l'uccisione, sempre per mano della mafia, del suo capo Dott. Rocco Chinnici, ebbe l'onore di lavorare con un dirigente come Antonino Caponnetto fino a quando, andato in pensione quest'ultimo, cominciarono a fargli terra bruciata attorno, mettendo a capo dell'ufficio uno come Meli, che concepiva la mafia come fenomeno di bande criminali radicate in un territorio o in un altro, di fatto vanificando la visione globale e la corretta intuizione di Falcone, che era sfociata nel primo maxiprocesso.
Fu praticamente costretto a lasciare Palermo per Roma, e anche qui tanti suoi esimi colleghi lo accusarono, all'epoca, di aver ceduto alle sirene della politica, per aver accettato l'incarico di direttore degli affari penali del Ministero di giustizia. Invece lui sapeva benissimo che da lì avrebbe potuto fare quello che non gli avevano concesso stando a Palermo.
Se oggi esiste la Procura nazionale antimafia lo dobbiamo a Giovanni Falcone.
Molti suoi colleghi e detrattori hanno invece fatto carriera in comodi uffici e comode poltrone, ma a questo punto, se volete, basta fare una rapida ricerca in rete, io non mi posso spingere oltre, altrimenti mi deferiscono alla commissione disciplinare.
Mia figlia è al secondo anno di giurisprudenza e vuol fare il magistrato perché, fin da ragazzina, le ho fatto studiare chi era Giovanni Falcone, chi era Paolo Borsellino, e che la mafia non era una fiction che trasmettevano in prima serata.
Quando, per qualche compleanno o feste, ho la casa piena di questi compagni di studi di mia figlia, e vedo che ce ne sono parecchi motivati, tutto questo mi fa sperare che forse qualcosa di buono si è seminato, e forse qualche piantina curata bene potrà diventare una quercia.

armageddon
23/05/2016, 21:07
io ho sempre sperato in una risposta altrettanto becera e violenta da parte dello stato,purtroppo mi devo accontentare di vedere film americani di americanate,nos autem populus de stercore

Norik
24/05/2016, 04:54
io ho sempre sperato in una risposta altrettanto becera e violenta da parte dello stato,purtroppo mi devo accontentare di vedere film americani di americanate,nos autem populus de stercore

Finche c' e' una parte politica fortemente immersa nella mafia non lo vedremo mai
Senno a quest' ora almeno avremmo i veri nomi dei responsabili
Purtroppo chi cerca veramente di fare giustizia in quelle situazioni
Difficili sempre piu spesso viene oatacolato proprio da chi dovrebbe appoggiare e difendere il loro lavoro
A noi non resta che rimanere dalla loro parte e sostenerli almeno moralmente e pubblicamente

massimio
24/05/2016, 07:06
io mi ricordo, i brividi, la paura, il senso di impotenza e la rabbia, una rabbia colossale ....avrei voluto fare il magistrato, avrei voluto ripercorrere le sue orme, continuare il suo lavoro....poi un professore idiota mi convinse che avrei fatto strada in un'altra maniera....ancora oggi mi mangio le mani

NEMO
24/05/2016, 08:26
Interessa di più il calcio o che Rossi abbia rotto.

Il livello culturale italiano è da terzo mondo, e non migliorerà col tempo, anzi...


Ricordo benissimo.
All'epoca ero un giovane magistrato onorario e ricordo benissimo che anche all'interno della magistratura non erano pochi quelli che più o meno velatamente non lo vedevano di buon occhio e lo accusavano di protagonismo, salvo poi fare i soliti ipocriti discorsi di circostanza a tragedia avvenuta.
Dopo l'uccisione, sempre per mano della mafia, del suo capo Dott. Rocco Chinnici, ebbe l'onore di lavorare con un dirigente come Antonino Caponnetto fino a quando, andato in pensione quest'ultimo, cominciarono a fargli terra bruciata attorno, mettendo a capo dell'ufficio uno come Meli, che concepiva la mafia come fenomeno di bande criminali radicate in un territorio o in un altro, di fatto vanificando la visione globale e la corretta intuizione di Falcone, che era sfociata nel primo maxiprocesso.
Fu praticamente costretto a lasciare Palermo per Roma, e anche qui tanti suoi esimi colleghi lo accusarono, all'epoca, di aver ceduto alle sirene della politica, per aver accettato l'incarico di direttore degli affari penali del Ministero di giustizia. Invece lui sapeva benissimo che da lì avrebbe potuto fare quello che non gli avevano concesso stando a Palermo.
Se oggi esiste la Procura nazionale antimafia lo dobbiamo a Giovanni Falcone.
Molti suoi colleghi e detrattori hanno invece fatto carriera in comodi uffici e comode poltrone, ma a questo punto, se volete, basta fare una rapida ricerca in rete, io non mi posso spingere oltre, altrimenti mi deferiscono alla commissione disciplinare.
Mia figlia è al secondo anno di giurisprudenza e vuol fare il magistrato perché, fin da ragazzina, le ho fatto studiare chi era Giovanni Falcone, chi era Paolo Borsellino, e che la mafia non era una fiction che trasmettevano in prima serata.
Quando, per qualche compleanno o feste, ho la casa piena di questi compagni di studi di mia figlia, e vedo che ce ne sono parecchi motivati, tutto questo mi fa sperare che forse qualcosa di buono si è seminato, e forse qualche piantina curata bene potrà diventare una quercia.

Speriamo, anche se penso che una di quelle bellissime piantine crescerà in mezzo ad un campo d'erbacce incolto, quale oramai è diventato il nostro stato, e molto probabilmente non avrà ne aria ne spazio per svilupparsi. Uno contro tutti è difficile che riesca.

massimio
24/05/2016, 10:02
Interessa di più il calcio o che Rossi abbia rotto.

Il livello culturale italiano è da terzo mondo, e non migliorerà col tempo, anzi...

Speriamo, anche se penso che una di quelle bellissime piantine crescerà in mezzo ad un campo d'erbacce incolto, quale oramai è diventato il nostro stato, e molto probabilmente non avrà ne aria ne spazio per svilupparsi. Uno contro tutti è difficile che riesca.

amaramente quoto

Walter_il_Sardo
24/05/2016, 10:36
Io ho un ricordo vivido della strage di via d'Amelio in cui morì Borsellino e 5 agenti di scorta.
Ero in vacanza studio ad Oxford, ed eravamo un gruppone di adolescenti imbizzariti da tutta Italia, tra cui una comitiva di ragazzi palermitani con cui avevamo stretto amicizia e ci godevamo la spensieratezza del momento.
Eravamo seduti a cazzeggiare in Cornmarket Street, fuori da un fast food ed uno di loro stava parlando con i genitori ad un telefono pubblico. Scoppiò a piangere lì, in mezzo alla strada e tutti capirono che era successo qualcosa di tremendo. Noi non siciliani ci mettemmo un po' ad inquadrare la situazione, ed io ebbi chiara la sensazione di quanto per il resto del mondo "le cose di mafia" fossero in qualche modo distanti e che vivevamo una realtà ovattata e non aderente alla realtà quotidiana che si viveva e forse si vive ancora laggiù. Piangemmo tutti insieme, forse ipocritamente perchè in qualche modo quell'evento aveva calato una cappa di dolore sulla nostra spensieratezza.
La portata eroica dell'impegno civile delle vittime di mafia (ma in generale di chi difende la democrazia) è troppo spesso sottovalutata. Io ho sempre pensato che mai e poi mai avrei avuto il coraggio di lottare come loro, spesso soli contro tutti, spesso soli anche contro pezzi di stato che remano contro.
Quoto chi dice che il livello culturale medio nel nostro paese è imbarazzante, e ciò spesso si manifesta in maniera odiosa con gli ipocriti panegirici postumi, con le banalità non seguite da azioni concrete.
R.I.P.

Sergio72
24/05/2016, 11:24
io ho sempre sperato in una risposta altrettanto becera e violenta da parte dello stato,purtroppo mi devo accontentare di vedere film americani di americanate,nos autem populus de stercore

pur concordando con la tua frase , mi par giusto dire che lo Stato comincia sempre e comunque da casa nostra ( non Cosa Nostra ) , perchè lo Stato siamo noi .
Vennero presto mandati anche gli Alpini bellunesi a presidiare i luoghi dell' attentato , tra cui mi pare di ricordare una sorta di statua o simbolo della strage di Capaci ( forse pure la tomba stessa di Falcone )
Io ero al Battaglione Logistico , organizzavo le spedizioni di uomini e materiali , ma non partecipavo poi alle " trasferte " .
Mi riferivano che spesso , la sera , passavano ragazzi a volto nemmeno coperto , che in vespa uno guidava e l' altro seduto dietro sparava in aria , a sfidare l' Esercito .
Gli Alpini però avevano l' ordine di non rispondere al fuoco , perchè comunque non diretto verso si loro , ma solo in aria .
Ma vuoi forse dirmi che i paesani e le famiglie non erano a conoscenza di chi fossero figli quei coglionazzi in motorino ???
Regnava solo l' omertà e le poche indagini interne e le numerose denunce fatte dal mio Battaglione finirono nel nulla

Medoro
24/05/2016, 14:03
ci sono state le convocazioni di conte

IACH
24/05/2016, 14:06
ricordo bene quando assassinarono Borsellino massacrando la sua scorta......Agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi ,Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina, ricordo che ero nella casa di vacanza dei miei con mio figlio nato da pochissimo, ricordo che all'annuncio del TG che parlava di una esplosione a Palermo la prima cosa che pensai era che i macellai di Capaci erano di nuovo all'opera.

sono passato da Capaci due estati fa con il camper, una forte emozione.

massimio
24/05/2016, 14:08
pur concordando con la tua frase , mi par giusto dire che lo Stato comincia sempre e comunque da casa nostra ( non Cosa Nostra ) , perchè lo Stato siamo noi .
Vennero presto mandati anche gli Alpini bellunesi a presidiare i luoghi dell' attentato , tra cui mi pare di ricordare una sorta di statua o simbolo della strage di Capaci ( forse pure la tomba stessa di Falcone )
Io ero al Battaglione Logistico , organizzavo le spedizioni di uomini e materiali , ma non partecipavo poi alle " trasferte " .
Mi riferivano che spesso , la sera , passavano ragazzi a volto nemmeno coperto , che in vespa uno guidava e l' altro seduto dietro sparava in aria , a sfidare l' Esercito .
Gli Alpini però avevano l' ordine di non rispondere al fuoco , perchè comunque non diretto verso si loro , ma solo in aria .
Ma vuoi forse dirmi che i paesani e le famiglie non erano a conoscenza di chi fossero figli quei coglionazzi in motorino ???
Regnava solo l' omertà e le poche indagini interne e le numerose denunce fatte dal mio Battaglione finirono nel nulla

pazzesco:ph34r:

armageddon
24/05/2016, 21:19
pur concordando con la tua frase , mi par giusto dire che lo Stato comincia sempre e comunque da casa nostra ( non Cosa Nostra ) , perchè lo Stato siamo noi .
Vennero presto mandati anche gli Alpini bellunesi a presidiare i luoghi dell' attentato , tra cui mi pare di ricordare una sorta di statua o simbolo della strage di Capaci ( forse pure la tomba stessa di Falcone )
Io ero al Battaglione Logistico , organizzavo le spedizioni di uomini e materiali , ma non partecipavo poi alle " trasferte " .
Mi riferivano che spesso , la sera , passavano ragazzi a volto nemmeno coperto , che in vespa uno guidava e l' altro seduto dietro sparava in aria , a sfidare l' Esercito .
Gli Alpini però avevano l' ordine di non rispondere al fuoco , perchè comunque non diretto verso si loro , ma solo in aria .
Ma vuoi forse dirmi che i paesani e le famiglie non erano a conoscenza di chi fossero figli quei coglionazzi in motorino ???
Regnava solo l' omertà e le poche indagini interne e le numerose denunce fatte dal mio Battaglione finirono nel nulla

ecco la mancanza di risposte becere e violente,in quei contesti domina il più forte,proprio come oggi:cool:

Lo scrofo
25/05/2016, 08:37
Nessuno ricorda le vittime di Capaci Falcone in primis ?
24 anni e questi morti pesano sempre più sulla nostra voglia di giustiza

Stesso vale per tutte le vittime della mafia
da Impastato in poi

Non si dimentica nulla, il problema vero e' che una buona parte di politicanti di oggi e' o discende da quella politica marcia.... Serve una purga politica per commemorare davvero uno degli ultimi eroi, assieme a Borsellino, del nostro Paese e farlo tornare onesto in tutto e per tutto.

massimio
25/05/2016, 09:38
trovo triste il fatto che su questo thread abbiano partecipato una manciata di utenti....mentre sui cessi dati alle fiamme al mugello o l'ultima vaccata di Renzie si arrivano a decine di pagine.....

enroa
25/05/2016, 11:39
io ero bimbo piccolo con le orecchie a sventola e c' era la mafia, cosa aggiungere

a scuola mi dicevano che kennedi era il presidente buono e democratico poi scopro che era un puttaniere e la sua famiglia era più grossa banda criminale degli USA al Capone n confronto faceva ridere

le cose partono da lontano

janez0702
25/05/2016, 12:25
Penso che tutti quelli che erano nell'età della ragione quando sono accaduti questi atroci attentati se li ricordino bene, ciò non vuol dire che bisogna scrivere le nostre 50 parole su questo forum.
Io lo sgomento me lo tengo dentro.
Certo che gli scritti di Shining, Walter il sardo e Sergio72 ti entrano dentro e fomentano tanti pensieri.

Joel
25/05/2016, 12:26
Quel giorno una buona fetta di Italia diventò adulta e scopri che la mafia non era il bandito con coppola e lupara che taglieggiava i poveri commercianti . Le stragi di Capaci e Via d'Amelio mostrarono la globalizzazione della mafia , la sua non esclusiva appartenenza a un determinato territorio ma anzi la sua straordinaria capacità di infiltrazione a livelli sempre più alti delle istituzioni . I tragici balletti retorici ai funerali e il nulla messo in pratica dopo hanno per me sancito la sconfitta di questo paese .

Walter_il_Sardo
25/05/2016, 12:42
Domanda a Shining :
Visto che sei del mestiere, e che tua figlia un giorno diverrà magistrato, volevo chiederti che rapporto si ha con la paura vivendo certe realtà in prima linea, come si concilia l'istinto di sopravvivenza individuale con la difesa delle istituzioni e della collettività. Vedendo le varie interviste a Falcone e Borsellino mi sono sempre chiesto dove finisse lo spietato realismo e dove cominciasse la negazione selvaggia dei rischi e come tutto ciò si incontrasse con l'altissimo senso delle istituzioni. È un po' il quesito con cui mi sono spesso confrontato pensando a me stesso in quel ruolo ed in quelle situazioni. Mi piacerebbe avere la tua opinione, da professionista e da padre.
Spero di non essere inopportuno e ti ringrazio.

:drunks:

Lo scrofo
25/05/2016, 13:14
Quel giorno una buona fetta di Italia diventò adulta e scopri che la mafia non era il bandito con coppola e lupara che taglieggiava i poveri commercianti . Le stragi di Capaci e Via d'Amelio mostrarono la globalizzazione della mafia , la sua non esclusiva appartenenza a un determinato territorio ma anzi la sua straordinaria capacità di infiltrazione a livelli sempre più alti delle istituzioni . I tragici balletti retorici ai funerali e il nulla messo in pratica dopo hanno per me sancito la sconfitta di questo paese .

Io invece credo che proprio in quel momento lo Stato capi' di aver fallito miseramente in tutto e per tutto, cercando il "compromesso" (cosa assurda al solo pensiero) invece del pugno di ferro.

Per quanto mi riguarda, l'unico modo di sopprimere questo tumore e' una personalita' forte ma decisa " alla Mori " (il prefetto pero'), unica nota positiva del ventennio fascista - anche se inconcluso, visto che piu' ripuliva la feccia e piu' le radici affondavano tra i colletti bianchi (gia' al tempo) e fu rilevato dall'incarico proprio all'apice.

In merito a quanto scritto da Shining, io confido che sia come dici, ma reputo che lavorare in zone dove la delinquenza impera non sia per tutti: un conto e' studiare la legge e applicarla, un conto e' viverla con tutti i contro del caso.

1851francesco
25/05/2016, 14:22
io ho ammirato il coraggio di certi magistrati, e il loro credo nelle istituzioni.

una vita blindata sia per loro che per i familiari, consapevoli che comunque sei sempre e solo un bersaglio, ogni giorno.

Joel
25/05/2016, 14:43
In questi periodi di rabbia e sfiducia nei confronti delle istituzioni un pensiero ai pochi eroi che hanno sacrificato la vita per la difesa dei principi di legalità credo sia almeno doveroso .
Poi penso che questo paese ha dedicato più di una via a Craxi e lo sconforto riprende il sopravvento .
Mi permetto di consigliare una lettura a chi non lo abbia già letto :
"Qualunque cosa succeda" dedicato alla tragica vicenda di Giorgio Ambrosoli e scritto dal figlio Umberto . Struggente ricostruzione di un omicidio annunciato e "accettato" dal protagonista che non si piegò mai pagando con la vita .

Shining
25/05/2016, 15:00
Domanda a Shining :
Visto che sei del mestiere, e che tua figlia un giorno diverrà magistrato, volevo chiederti che rapporto si ha con la paura vivendo certe realtà in prima linea, come si concilia l'istinto di sopravvivenza individuale con la difesa delle istituzioni e della collettività. Vedendo le varie interviste a Falcone e Borsellino mi sono sempre chiesto dove finisse lo spietato realismo e dove cominciasse la negazione selvaggia dei rischi e come tutto ciò si incontrasse con l'altissimo senso delle istituzioni. È un po' il quesito con cui mi sono spesso confrontato pensando a me stesso in quel ruolo ed in quelle situazioni. Mi piacerebbe avere la tua opinione, da professionista e da padre.
Spero di non essere inopportuno e ti ringrazio.

:drunks:

Io sono del mestiere ma prevalentemente come avvocato ormai da più di 25 anni.
Ho svolto funzioni di giudice onorario (sia civile che penale) ma in realtà ben più tranquille, quindi la mia esperienza mi è tornata utile per constatare personalmente da dentro l'ambiente che, come in ogni settore della società, c'è il buono e il meno buono, chi lo fa per passione, a rischio della vita propria e di quella dei familiari, e chi lo interpreta come qualsiasi altro impiego nella pubblica amministrazione.
Certo che per avere tale spirito di abnegazione e senso delle istituzioni come Falcone o Borsellino (senza dimenticarci delle altre decine di magistrati e servitori dello Stato, poliziotti e carabinieri, che sono caduti sotto i colpi della mafia) credo che occorrano qualità particolari.
Come padre credo sia ovvio che per mia figlia mi augurerei una vita tranquilla, con una famiglia, salute e agiatezza economica, chi non lo vorrebbe per i propri figli? Però è stata proprio lei una volta a riferirmi la frase di Giovanni Falcone "Il vigliacco muore più volte al giorno, l’uomo coraggioso una sola”, quell'intervista non l'avevo mai vista.
Se un giorno riuscirà a diventare magistrato, e magari scegliere di fare domanda per una sede "scomoda", non potrò che ammirarla e rispettare la sua decisione.

Walter_il_Sardo
25/05/2016, 15:24
Grazie mille Shining .

:drunks:

enroa
25/05/2016, 18:28
Io sono del mestiere ma prevalentemente come avvocato ormai da più di 25 anni.
Ho svolto funzioni di giudice onorario (sia civile che penale) ma in realtà ben più tranquille, quindi la mia esperienza mi è tornata utile per constatare personalmente da dentro l'ambiente che, come in ogni settore della società, c'è il buono e il meno buono, chi lo fa per passione, a rischio della vita propria e di quella dei familiari, e chi lo interpreta come qualsiasi altro impiego nella pubblica amministrazione.
Certo che per avere tale spirito di abnegazione e senso delle istituzioni come Falcone o Borsellino (senza dimenticarci delle altre decine di magistrati e servitori dello Stato, poliziotti e carabinieri, che sono caduti sotto i colpi della mafia) credo che occorrano qualità particolari.
Come padre credo sia ovvio che per mia figlia mi augurerei una vita tranquilla, con una famiglia, salute e agiatezza economica, chi non lo vorrebbe per i propri figli? Però è stata proprio lei una volta a riferirmi la frase di Giovanni Falcone "Il vigliacco muore più volte al giorno, l’uomo coraggioso una sola”, quell'intervista non l'avevo mai vista.
Se un giorno riuscirà a diventare magistrato, e magari scegliere di fare domanda per una sede "scomoda", non potrò che ammirarla e rispettare la sua decisione.

tanto di cappello

jamex
25/05/2016, 18:36
Persone che hanno avuto il coraggio di sacrificare la loro vita per questo paese... Il punto è: realmente da allora nel rapporto stato mafia cosa è realmente cambiato? Sono morti invano o no? Non saprei rispondere e sinceramente mi spaventa pure conoscerla

Inviato dal mio HUAWEI GRA-L09 utilizzando Tapatalk

Norik
25/05/2016, 20:36
Io sono del mestiere ma prevalentemente come avvocato ormai da più di 25 anni.
Ho svolto funzioni di giudice onorario (sia civile che penale) ma in realtà ben più tranquille, quindi la mia esperienza mi è tornata utile per constatare personalmente da dentro l'ambiente che, come in ogni settore della società, c'è il buono e il meno buono, chi lo fa per passione, a rischio della vita propria e di quella dei familiari, e chi lo interpreta come qualsiasi altro impiego nella pubblica amministrazione.
Certo che per avere tale spirito di abnegazione e senso delle istituzioni come Falcone o Borsellino (senza dimenticarci delle altre decine di magistrati e servitori dello Stato, poliziotti e carabinieri, che sono caduti sotto i colpi della mafia) credo che occorrano qualità particolari.
Come padre credo sia ovvio che per mia figlia mi augurerei una vita tranquilla, con una famiglia, salute e agiatezza economica, chi non lo vorrebbe per i propri figli? Però è stata proprio lei una volta a riferirmi la frase di Giovanni Falcone "Il vigliacco muore più volte al giorno, l’uomo coraggioso una sola”, quell'intervista non l'avevo mai vista.
Se un giorno riuscirà a diventare magistrato, e magari scegliere di fare domanda per una sede "scomoda", non potrò che ammirarla e rispettare la sua decisione.

purtroppo , ed è brutto dirlo anche se vero , la morte di queste persone ha fatto di più di quello che avrebbero potuto fare rimanendo in vita
e lo dico perchè comunque ormai la mafia li ha sugellati per quello che erano da vivi cioè degli eroi silenziosi
e tua figlia , come moltissimi siciliani e meridionali che vivono in terre mafiose ne sono la prova vivente a tutto' oggi
io non posso fare granche ( forse proprio nulla ) ma è bello appoggiare questi ragazzi
e finche potrò lo farò


Io invece credo che proprio in quel momento lo Stato capi' di aver fallito miseramente in tutto e per tutto, cercando il "compromesso" (cosa assurda al solo pensiero) invece del pugno di ferro.
.

e vero quello che dici ,ma è altrettanto vero che si è smosso qualcosa tra gli italiani
non a caso la mafia ha dovuto cambiare il suo mdo di operare almeno in determinate situazioni
gli attentati come questi non credo avverrano , almeno nel breve periodo
perchè loro per primi si sono accorti di aver creato dei martiri ( brutto a dirsi ,ma vero per certi versi )
infatti molti si sono ribellati anche a costo di vivere come bersagli

Joel
26/05/2016, 06:49
Non esistono più le terre mafiose , esiste l'Italia mafiosa .

Lo scrofo
26/05/2016, 06:58
e vero quello che dici ,ma è altrettanto vero che si è smosso qualcosa tra gli italiani
non a caso la mafia ha dovuto cambiare il suo mdo di operare almeno in determinate situazioni
gli attentati come questi non credo avverrano , almeno nel breve periodo
perchè loro per primi si sono accorti di aver creato dei martiri ( brutto a dirsi ,ma vero per certi versi )
infatti molti si sono ribellati anche a costo di vivere come bersagli

Norik, una volta la mafia (e il crimine organizzato in generale) ti prendeva come bersaglio e ti eliminava fisicamente, ora ti isola, ti massacra pubblicamente con notizie tendenziose, cerca di metterti in cattiva luce nonostante venga fatto il proprio lavoro in maniera impeccabile...

Vedi i casi di De Magistris quando era in toga, o il caso di Gioacchino Genchi fino ai calzini blu di Mesiano.

Io non ho nessuna fiducia nelle istituzioni odierne, e sta scemando sempre piu' quella sulla coscienza degli Italiani, sempre molto smemorati quando si tratta della "cosa pubblica" , mentre sempre pronti alla commemorazione "tanto al chilo " .

Prima si cambia mentalita' in questo senso e prima si arrivera' alla VERA onesta'.

leo
26/05/2016, 09:07
Nella sfiga di un visrus intestinale,lunedì 23 ero a letto a casa...sul 54 del digitale(rai storia) ho trovato uno special sulla mafia ed omicidi di mafia,da boris giuliano a falcone-borsellino,pasando per il maxi processo di palermo...mi son fatto 6-7 ore tv no stop (virus passato,ma cervello andato :laugh2:),ma è stato davvero un bel ripasso di storia.E che storia....

Norik
26/05/2016, 16:38
Norik, una volta la mafia (e il crimine organizzato in generale) ti prendeva come bersaglio e ti eliminava fisicamente, ora ti isola, ti massacra pubblicamente con notizie tendenziose, cerca di metterti in cattiva luce nonostante venga fatto il proprio lavoro in maniera impeccabile...
Vedi i casi di De Magistris quando era in toga, o il caso di Gioacchino Genchi fino ai calzini blu di Mesiano.

Io non ho nessuna fiducia nelle istituzioni odierne, e sta scemando sempre piu' quella sulla coscienza degli Italiani, sempre molto smemorati quando si tratta della "cosa pubblica" , mentre sempre pronti alla commemorazione "tanto al chilo " .

Prima si cambia mentalita' in questo senso e prima si arrivera' alla VERA onesta'.


di questo ti do pienamente ragione , il mio discorso era legato più alla gente comune che agli addetti ai lavori
prima la piovra era una serie tv e omicidi tra "bande" rivali
poi con questi atroci attentati , la mafia, è diventata, per i cittadini comuni , un nemico molto pericoloso e terribile di tutti noi
infatti avevo detto che adesso ha dovuto rivedere il suo modo di agire che è esattamente quello che stai dicendo tu
il problema semmai e che , come diceva Borsellino , della mafia bisogna parlarne e non smettere sennò sembra che non esista più , cosa che invece è l ' esatto opposto