mcgripp
19/06/2007, 17:27
Per chi corre a piedi...o è un buon gustaio.
Il 23 giugno a Legnano (MI):
La "PaciaLonga"
Il 23 giugno all’ora di cena si corre la terza edizione della PaciaLonga, marcia non competitiva a tappe gastronomiche lungo le strade del quartiere Canazza di Legnano. Fin dalla partenza nel cortile della Parrocchia San Pietro l’accoglienza è a base di stuzzichini e di aperitivi, poi si compie la prima tappa e si giunge alla ex Colonia Elioterapica sede attuale della Croce Bianca per degustare originali bruschette
quindi una capatina a Casa Morganti con tavole imbandite di affettati misti e “brusco”, subito dopo di corsa (si fa per dire) al tirassegno nazionale dove un gruppo di agguerriti varesotti offre “risotto e luganea” cotto in una folcloristica padella di oltre 150 cm di diametro. Alla baita alpina è invece pronto un secondo piatto freddo a base d’insalata di lesso oppure di nervetti o di lattuga e radicchio, infine nel
cortile della Parrocchia i dolci, il caffè e l’ammazzacaffè. Alla Canazza non ci sono più i vigneti, i castelli non ci sono mai stati e anche gli incantevoli scorci romantici sono rari ma pure in un banale quartiere di periferia è possibile vivere una breve ed intensa esperienza di condivisione di cammino e di cena nomade. Oltre alle tappe gastronomiche sono previste le fermate a concorso con premi importanti.
:biggrin3::wink_::biggrin3::wink_:
http://www.cittaoggiweb.it/gallery/paesi/1/14/00001673.jpg
Il 23 giugno a Legnano (MI):
La "PaciaLonga"
Il 23 giugno all’ora di cena si corre la terza edizione della PaciaLonga, marcia non competitiva a tappe gastronomiche lungo le strade del quartiere Canazza di Legnano. Fin dalla partenza nel cortile della Parrocchia San Pietro l’accoglienza è a base di stuzzichini e di aperitivi, poi si compie la prima tappa e si giunge alla ex Colonia Elioterapica sede attuale della Croce Bianca per degustare originali bruschette
quindi una capatina a Casa Morganti con tavole imbandite di affettati misti e “brusco”, subito dopo di corsa (si fa per dire) al tirassegno nazionale dove un gruppo di agguerriti varesotti offre “risotto e luganea” cotto in una folcloristica padella di oltre 150 cm di diametro. Alla baita alpina è invece pronto un secondo piatto freddo a base d’insalata di lesso oppure di nervetti o di lattuga e radicchio, infine nel
cortile della Parrocchia i dolci, il caffè e l’ammazzacaffè. Alla Canazza non ci sono più i vigneti, i castelli non ci sono mai stati e anche gli incantevoli scorci romantici sono rari ma pure in un banale quartiere di periferia è possibile vivere una breve ed intensa esperienza di condivisione di cammino e di cena nomade. Oltre alle tappe gastronomiche sono previste le fermate a concorso con premi importanti.
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