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Visualizza Versione Completa : Campo Felice, un destino beffardo e infame si porta via un Uomo (insieme ad altre cinque vittime)



macheamico6
24/01/2017, 16:40
Una mia amica poco fa ha postato questo pensiero su un social che vorrei condividere con voi.
Non conoscevo Davide, ma questo destino beffardo e infame mi ha davvero scosso.
Un pensiero per chi lo amava, e per le altre cinque vittime di questa tragedia di Campo Felice.
Adesso riposa in pace Davide, Grande Uomo.


Lui è Davide De Carolis (https://www.facebook.com/decarolisdavide), o meglio mio cugino Davide, esperta guida alpina, facente parte del soccorso alpino, colui che è stato tra i primi ad intervenire nella tragedia di Rigopiano, colui che ha estratto vivo uno dei sopravvissuti, colui che dedicava la maggior parte della sua vita ad aiutare gli altri. Bene...Nell'incidente di oggi in quell'elicottero c'era anche lui...Dio oggi ha deciso di portare via a sua figlia il suo idolo, a sua moglie il suo amore, alla sua famiglia la loro gioia di vita e a tutti noi un grande, grandissimo uomo...oltre che un eroe..come pochi ce ne sono in questo mondo. Dio ma tu esisti? Io voglio sapere a cosa pensi certe cazzo di volte!! E tu Davide, sangue del mio sangue, riposa in pace...le mie lacrime sono finite...ti voglio bene https://www.facebook.com/images/emoji.php/v7/f6c/1/16/2764.png

Monacograu
24/01/2017, 17:03
Letto ora ... :sad:

Apox
24/01/2017, 17:26
Ho lavorato spesso con gente del soccorso alpino, ci mettono anima e cuore in quello che fanno.

Purtroppo alla domanda se Dio esiste o meno credo di essermi già risposto tanto tempo fa... troppe volte innocenti e buone persone perdono la vita in disgrazie o per mano altrui, se veramente esistesse non succederebbe.

Addio Davide

roby6001
24/01/2017, 18:07
Ho lavorato spesso con gente del soccorso alpino, ci mettono anima e cuore in quello che fanno.

Purtroppo alla domanda se Dio esiste o meno credo di essermi già risposto tanto tempo fa... troppe volte innocenti e buone persone perdono la vita in disgrazie o per mano altrui, se veramente esistesse non succederebbe.

Addio Davide
Quoto.

car80
24/01/2017, 18:59
Addio Davide


Inviato da me utilizzando Tapatalk

Shining
24/01/2017, 19:17
r.i.p.
che la terra ti sia lieve

Walter_il_Sardo
24/01/2017, 19:31
R.i.p.

Eroi veri, altro che palle.

nikonikko
24/01/2017, 20:02
Ragazzi Dio non c'entra nulla, non bestemmiate in questo modo, perchè credetemi è il modo più brutto e imperdonabile per farlo. Dio non da valore all' esistenza terrena ed a tutto ciò che è materiale. Davide e tutti quelli come lui che hanno dato la vita e sono morti per aiutare il prossimo hanno già avuto la loro ricompensa. RIP Davide.

Luke76
24/01/2017, 20:14
Ciao Davide. Un forte abbraccio a tua figlia.

Naexim
24/01/2017, 23:06
Come se fosse morto solo lui su quell'elicottero,seh.
Eroi,angeli,mah son più persone normali che fanno un determinato mestiere,rischioso comunque.
Ma è abbastanza relativo.
R.I.P

massimio
25/01/2017, 06:22
il titolo del thread é assurdo....é morto un UOMO insieme ad altre 5 persone.....non mi incazzo perché non mi sembra il luogo giusto,non ho parole..
comunque che riposino tutte e 6 in pace...
in quanto a Dio, quello lassú o laggiú che sia, preferisco lasciare la parola a chi ci crede

Azathot
25/01/2017, 06:25
RIP

Inviato dal mio GT-I9515 utilizzando Tapatalk

2877paolo
25/01/2017, 06:33
r.i.p.

macheamico6
25/01/2017, 07:39
il titolo del thread é assurdo....é morto un UOMO insieme ad altre 5 persone.....non mi incazzo perché non mi sembra il luogo giusto,non ho parole..
comunque che riposino tutte e 6 in pace...
in quanto a Dio, quello lassú o laggiú che sia, preferisco lasciare la parola a chi ci crede

Pur avendo appreso subito della tragedia dell’elicottero, alla sera quando sono tornato a casa e mi sono messo a smanettare col pc e mi è capitato di incrociare il post su un social di una mia cara amica che aveva scritto una lettera aperta a suo cugino che era su quell’elicottero sono rimasto letteralmente scioccato. Tra l’altro ho saputo varie altre cose sulla sua attività di volontario che fanno davvero pensare a un grande Uomo.
Ed è proprio a lui che ho voluto dedicare questo thread, anche se le vite degli altri cinque sventurati, per quanto ovvio, non è che valessero meno della sua.
In ogni caso, proprio per evitare di prestare il fianco ad attacchi da parte di chi non arrivasse a capire quanto ho appena scritto, nel post d’apertura usavo la delicatezza di rivolgere un pensiero anche alle altre persone che erano con lui su quell’elicottero “Un pensiero per chi lo amava, e per le altre cinque vittime di questa tragedia di Campo Felice”.
Sbagliato il titolo? Il fatto che io parli solo di lui come un “Uomo” chiaramente non esclude che lo fossero anche gli altri, e il perché è ben spiegato qui sopra.
Peraltro io non modifico mai i miei post, come invece usano fare in molti (sembrerebbe un dettaglio di poco conto, ma invece di poco conto non è).
Ecco, ci sono cascato un’altra volta,ho scelto di intervenire per fornire delle spiegazioni non dovute.


Al di là di questo, comunque, ho la percezione che troppe volte in questo forum si cerchi il pelo nell’uovo per sminuire, denigrare, polemizzare. Queste cose mi seccano alquanto non solo quando come in questo caso mi toccano direttamente (d’altronde in questi ultimi mesi qui mi affaccio sempre più di rado), ma anche quando mi tocca leggerle su topic nei quali magari non ho neanche postato.
E ho la certezza che disturbino anche altri, come testimoniato dall’andamento della community. Ma se così vi piace fare….. accomodatevi e buon proseguimento.
Per me la faccenda è chiusa qui e non replicherò oltre, anche per rispetto di tutti coloro che, volontari o no, ieri erano su quel maledetto elicottero.

_sabba_
25/01/2017, 07:46
Condivido, e porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie di tutte le sfortunate vittime.

:sad:

PowerRoss
25/01/2017, 08:22
Pur avendo appreso subito della tragedia dell’elicottero, alla sera quando sono tornato a casa e mi sono messo a smanettare col pc e mi è capitato di incrociare il post su un social di una mia cara amica che aveva scritto una lettera aperta a suo cugino che era su quell’elicottero sono rimasto letteralmente scioccato. Tra l’altro ho saputo varie altre cose sulla sua attività di volontario che fanno davvero pensare a un grande Uomo.
Ed è proprio a lui che ho voluto dedicare questo thread, anche se le vite degli altri cinque sventurati, per quanto ovvio, non è che valessero meno della sua.
In ogni caso, proprio per evitare di prestare il fianco ad attacchi da parte di chi non arrivasse a capire quanto ho appena scritto, nel post d’apertura usavo la delicatezza di rivolgere un pensiero anche alle altre persone che erano con lui su quell’elicottero “Un pensiero per chi lo amava, e per le altre cinque vittime di questa tragedia di Campo Felice”.
Sbagliato il titolo? Il fatto che io parli solo di lui come un “Uomo” chiaramente non esclude che lo fossero anche gli altri, e il perché è ben spiegato qui sopra.
Peraltro io non modifico mai i miei post, come invece usano fare in molti (sembrerebbe un dettaglio di poco conto, ma invece di poco conto non è).
Ecco, ci sono cascato un’altra volta,ho scelto di intervenire per fornire delle spiegazioni non dovute.


Al di là di questo, comunque, ho la percezione che troppe volte in questo forum si cerchi il pelo nell’uovo per sminuire, denigrare, polemizzare. Queste cose mi seccano alquanto non solo quando come in questo caso mi toccano direttamente (d’altronde in questi ultimi mesi qui mi affaccio sempre più di rado), ma anche quando mi tocca leggerle su topic nei quali magari non ho neanche postato.
E ho la certezza che disturbino anche altri, come testimoniato dall’andamento della community. Ma se così vi piace fare….. accomodatevi e buon proseguimento.
Per me la faccenda è chiusa qui e non replicherò oltre, anche per rispetto di tutti coloro che, volontari o no, ieri erano su quel maledetto elicottero.





E qui sul Forum ti va di culo...

su feisbuk ho letto cose inimmaginabili, del tipo che dovevano lasciare lo sciatore ferito al suo destino perchè "se l'era cercata perchè non si scia con la nebbia"...

Gente stupida, che ha presa troppi pochi schiaffoni da piccoli... e pure da adulti..

macheamico6
25/01/2017, 09:09
E qui sul Forum ti va di culo...

su feisbuk ho letto cose inimmaginabili, del tipo che dovevano lasciare lo sciatore ferito al suo destino perchè "se l'era cercata perchè non si scia con la nebbia"...

Gente stupida, che ha presa troppi pochi schiaffoni da piccoli... e pure da adulti..

Io queste stronzate da parte degli sputasentenze non le leggo proprio per non farmi il sangue cattivo. Magari sono gli stessi che in caso di un incidente tra più auto provocato da uno che va a 90 dove c’è un limite di 50 sostengono che dovrebbero essere soccorsi tutti meno quello che l’ha causato, salvo poi andare essi stessi a 180 in autostrada.
Però sulla vicenda di Campo Felice una considerazione mi sento di farla. E la faccio pur essendo all’oscuro -quasi- di tutto, vale a dire non sapendo in quale preciso punto fosse il ferito, se stesse sciando in pista o meno, e delle cause che hanno tirato giù l’elicottero.
Il ferito andava soccorso, ci mancherebbe altro, e quelli che sostengono il contrario meriterebbero….. lasciamo stare và.
Però io dico che, se è vero che la visibilità fosse scarsissima, peraltro ulteriormente compromessa dal fenomeno del whiteout, considerando che il ferito aveva una frattura, quindi non fosse in pericolo di vita, pericolo che invece ci sarebbe stato, ad esempio, in caso di emorragia o arresto cardiaco, MA PERCHE’ FAR ALZARE UN ELICOTTERO IN QUELLE CONDIZIONI CON CINQUE PERSONE A BORDO?!!! Non si poteva portarlo a valle con un toboga, e poi all’H con un’ambulanza??? Magari il ferito avrebbe sofferto per qualche scossone (una semplice iniezione l’avrebbe certamente aiutato a sopportare il disagio), magari anziché 10 minuti ci sarebbe voluta un’ora e mezza, ma sarebbe comunque stata un’operazione di soccorso che avrebbe offerto quelle garanzie di sicurezza che l’elicottero ieri non poteva dare.
Io il 4 Gennaio di sei anni fa ebbi una cosa per la quale ero, io sì, in pericolo di vita, e dovevo essere trasportato con la massima urgenza all’H Torrette di Ancona. Dall’H di Fermo (circa 90 km da Ancona) richiesero l’intervento dell’eliambulanza, ma dal 118 dissero che la visibilità non permetteva all’elicottero di alzarsi in volo. E così ad Ancona mi ci portarono in ambulanza su gomma. Ebbi sì salva la vita, ma per il ritardo col quale intervennero ad Ancona ebbi conseguenze ben più gravi e permanenti.
Perché ieri hanno voluto rischiare? E quali sono le discriminanti che determinano certe scelte? E a chi compete scegliere?

PowerRoss
25/01/2017, 09:26
Chi ne sa di più mi corregga ma credo che la scelta di alzarsi sia del pilota... se non ritiene vi siano le condizioni minime di sicurezza non intervengono, come di norma fanno tutti i soccorritori professionali.

Questa mania di puntare il dito verso chi viene soccorso è deleteria e viene soprattutto da chi di emergenze non capisce un cazzo.

Condoglianze a tutte le famiglie dei caduti.

Apox
25/01/2017, 10:07
In primis alla centrale operativa devono essere date indicazioni meteo dai responsabili del soccorso che in quel momento operano sull' infortunato e che effettuano la chiamata.
Poi l' ultima valutazione la deve fare il pilota, se decide che non c'è sicurezza, non conclude l' intervento.

Bisognerà capire se l' incidente c'è stato per un guasto meccanico o per la nebbia, solo allora si potrà dire di chi era la responsabilità.

jamex
25/01/2017, 10:15
:cry:

Rip

Fermissimo
25/01/2017, 11:02
Io queste stronzate da parte degli sputasentenze non le leggo proprio per non farmi il sangue cattivo. Magari sono gli stessi che in caso di un incidente tra più auto provocato da uno che va a 90 dove c’è un limite di 50 sostengono che dovrebbero essere soccorsi tutti meno quello che l’ha causato, salvo poi andare essi stessi a 180 in autostrada.
Però sulla vicenda di Campo Felice una considerazione mi sento di farla. E la faccio pur essendo all’oscuro -quasi- di tutto, vale a dire non sapendo in quale preciso punto fosse il ferito, se stesse sciando in pista o meno, e delle cause che hanno tirato giù l’elicottero.
Il ferito andava soccorso, ci mancherebbe altro, e quelli che sostengono il contrario meriterebbero….. lasciamo stare và.
Però io dico che, se è vero che la visibilità fosse scarsissima, peraltro ulteriormente compromessa dal fenomeno del whiteout, considerando che il ferito aveva una frattura, quindi non fosse in pericolo di vita, pericolo che invece ci sarebbe stato, ad esempio, in caso di emorragia o arresto cardiaco, MA PERCHE’ FAR ALZARE UN ELICOTTERO IN QUELLE CONDIZIONI CON CINQUE PERSONE A BORDO?!!! Non si poteva portarlo a valle con un toboga, e poi all’H con un’ambulanza??? Magari il ferito avrebbe sofferto per qualche scossone (una semplice iniezione l’avrebbe certamente aiutato a sopportare il disagio), magari anziché 10 minuti ci sarebbe voluta un’ora e mezza, ma sarebbe comunque stata un’operazione di soccorso che avrebbe offerto quelle garanzie di sicurezza che l’elicottero ieri non poteva dare.
Io il 4 Gennaio di sei anni fa ebbi una cosa per la quale ero, io sì, in pericolo di vita, e dovevo essere trasportato con la massima urgenza all’H Torrette di Ancona. Dall’H di Fermo (circa 90 km da Ancona) richiesero l’intervento dell’eliambulanza, ma dal 118 dissero che la visibilità non permetteva all’elicottero di alzarsi in volo. E così ad Ancona mi ci portarono in ambulanza su gomma. Ebbi sì salva la vita, ma per il ritardo col quale intervennero ad Ancona ebbi conseguenze ben più gravi e permanenti.
Perché ieri hanno voluto rischiare? E quali sono le discriminanti che determinano certe scelte? E a chi compete scegliere?

con quel tipo di frattura è vero che non si è ad immediato rischio di vita, normalmente, ma se il diavolo ci mette la coda ci possono essere potenziali complicanze che se si verificano poi vallo a spiegare ai familiari...evidentemente, sia per la disabitudine ad operare come un tempo con le slitte sia per i potenziali rischi che potevano occorrere hanno deciso per l'intervento di elisoccorso...

a prestare soccorso c'era anche Walter Bucci, un medico rianimatore di grande spessore umano che rimpiango per la sua vita da eroe che non poteva non morire da eroe...per me non è fuori luogo parlare di atti di eroismo nel contesto di questa megacatastrofe continua che sta affliggendo il centro Italia...nel mio piccolo, per la prima volta nella mia vita, ho avuto problemi seri che mi hanno preoccupato davvero...e sono solo stato sfiorato dal maltempo se comparato a ciò che è successo nell'entroterra

nikonikko
25/01/2017, 12:54
Io queste stronzate da parte degli sputasentenze non le leggo proprio per non farmi il sangue cattivo. Magari sono gli stessi che in caso di un incidente tra più auto provocato da uno che va a 90 dove c’è un limite di 50 sostengono che dovrebbero essere soccorsi tutti meno quello che l’ha causato, salvo poi andare essi stessi a 180 in autostrada.
Però sulla vicenda di Campo Felice una considerazione mi sento di farla. E la faccio pur essendo all’oscuro -quasi- di tutto, vale a dire non sapendo in quale preciso punto fosse il ferito, se stesse sciando in pista o meno, e delle cause che hanno tirato giù l’elicottero.
Il ferito andava soccorso, ci mancherebbe altro, e quelli che sostengono il contrario meriterebbero….. lasciamo stare và.
Però io dico che, se è vero che la visibilità fosse scarsissima, peraltro ulteriormente compromessa dal fenomeno del whiteout, considerando che il ferito aveva una frattura, quindi non fosse in pericolo di vita, pericolo che invece ci sarebbe stato, ad esempio, in caso di emorragia o arresto cardiaco, MA PERCHE’ FAR ALZARE UN ELICOTTERO IN QUELLE CONDIZIONI CON CINQUE PERSONE A BORDO?!!! Non si poteva portarlo a valle con un toboga, e poi all’H con un’ambulanza??? Magari il ferito avrebbe sofferto per qualche scossone (una semplice iniezione l’avrebbe certamente aiutato a sopportare il disagio), magari anziché 10 minuti ci sarebbe voluta un’ora e mezza, ma sarebbe comunque stata un’operazione di soccorso che avrebbe offerto quelle garanzie di sicurezza che l’elicottero ieri non poteva dare.
Io il 4 Gennaio di sei anni fa ebbi una cosa per la quale ero, io sì, in pericolo di vita, e dovevo essere trasportato con la massima urgenza all’H Torrette di Ancona. Dall’H di Fermo (circa 90 km da Ancona) richiesero l’intervento dell’eliambulanza, ma dal 118 dissero che la visibilità non permetteva all’elicottero di alzarsi in volo. E così ad Ancona mi ci portarono in ambulanza su gomma. Ebbi sì salva la vita, ma per il ritardo col quale intervennero ad Ancona ebbi conseguenze ben più gravi e permanenti.
Perché ieri hanno voluto rischiare? E quali sono le discriminanti che determinano certe scelte? E a chi compete scegliere?

Con il senno di poi son tutti bravi.
C'è gente che sta dietro una tastiera e non esce di casa per non rischiare di prendere una tegola in testa, a tutti coloro che per qualsiasi situazione dicono la fatidica frase " se l'è cercata " rispondo: Meglio morire da vivi che da morti.

roby89
25/01/2017, 17:42
notizia TREMENDA. io non capisco perchè mandare elicottero con quelle condizionii, per salvare uno che si stava divertendo in una giornata proibitiva.....

ripostate tutti in pace, muoiono sempre troppe persone che non se lo meritano :(

Apox
25/01/2017, 18:36
per salvare uno che si stava divertendo in una giornata proibitiva.....


Dai Roby ma cosa vuol dire...

Monacograu
25/01/2017, 18:48
notizia TREMENDA. io non capisco perchè mandare elicottero con quelle condizionii, per salvare uno che si stava divertendo in una giornata proibitiva.....

ripostate tutti in pace, muoiono sempre troppe persone che non se lo meritano :(

E' brutto, è triste ma, purtroppo, è cosi...nel bene e nel male, è la vita...:sad: :(

roby89
25/01/2017, 18:52
Dai Roby ma cosa vuol dire...

vuol dire tutto.... non vuol dire niente....


E' brutto, è triste ma, purtroppo, è cosi...nel bene e nel male, è la vita...:sad: :(
si certo, possiamo solo che essere tristi :(

macheamico6
25/01/2017, 19:33
Qualcuno non è d'accordo che queste persone vengano appellate con termini quali "eroi" o "angeli". Essi sostengono che in fondo fanno il loro lavoro con competenza e professionalità, alla stessa stregua di un chirurgo che salva una vita dopo un delicatissimo intervento durato 10 ore. E nessuno si sognerebbe mai di dargli dell'eroe o dell'angelo, al chirurgo.

C'è una variabile però. E non mi riferisco al fatto che il chirurgo ha uno stipendio con minimo uno zero in più del vigile del fuoco, per non parlare poi del volontario al quale viene riconosciuta -forse- solo la divisa.
I vigili del fuoco, i volontari del soccorso alpino, quelli del 118 stipendiati o volontari che siano, e tutti gli altri che qui non cito non esitano a mettere a repentaglio le loro vite per salvarne altre. Ci riescono sempre, o comunque quasi sempre, a volte però a costo di prezzi altissimi. Pensiamo soltanto alle spedizioni di soccorso su montagne d'alta quota, dove la storia ci racconta di tantissime missioni che riportano in salvo a valle un alpinista in difficoltà se non addirittura in punto di morte, ma che hanno visto perire un ben più consistente numero di soccorritori nel corso di quella stessa missione. E pensiamo per esempio ai 400 vigili del fuoco che l'11 Settembre persero la vita nelle TwinTowers.

E poi, diciamocelo francamente, in questo mondo che apprezza sempre di più quello che si ha anziché quello che si è, perché dovrebbe essere fuori luogo vedere un Eroe, un Angelo, in una persona che da volontario, o con uno stipendio di 1200 euro al mese, salva una vita in situazioni difficili o addirittura limite?!!!

japkiller
25/01/2017, 19:52
ho perso anche io un collega ed amico in quell' incidente, quell' elicottero non doveva andare... PUNTO, e quel poveraccio che sciava per i cavoli suoi ha avuto solo una immensa sfortuna. Sono anche convinto che nei servizi HEMS gestiti da aziende private il pilota abbia ben poca voce in capitolo nella scelta se sia opportuno effettuare un intervento o meno, altrimenti in quelle condizioni per recuperare uno con una banale frattura non ci sarebbe andato nemmeno se fosse stato ubriaco, soprattutto da SOLO PILOTA a bordo, con elicottero carico di gente.

macheamico6
25/01/2017, 20:12
ho perso anche io un collega ed amico in quell' incidente, quell' elicottero non doveva andare... PUNTO, e quel poveraccio che sciava per i cavoli suoi ha avuto solo una immensa sfortuna. Sono anche convinto che nei servizi HEMS gestiti da aziende private il pilota abbia ben poca voce in capitolo nella scelta se sia opportuno effettuare un intervento o meno, altrimenti in quelle condizioni per recuperare uno con una banale frattura non ci sarebbe andato nemmeno se fosse stato ubriaco, soprattutto da SOLO PILOTA a bordo, con elicottero carico di gente.
Sull'opportunità di quel volo mi ero espresso in un precedente post, e vedo che pur essendo io un profano la tesi è sposata da un addetto ai lavori come jap.
Credevo che l'elisoccorso medico fosse roba del 118 e basta, e non sapevo che il servizio viene anche affidato a privati. E se nel privato prevalgono altri interessi sulla decisione del pilota lo trovo gravissimo.
Non capisco invece l'utilità di avere più di un pilota a bordo, fatta ovviamente eccezione nel caso di un malore in volo del pilota (che comunque immagino siano sottoposti a rigidi controlli sulle loro condizioni psicofisiche). Insomma, per il caso specifico di CampoFelice, premesso che ancora non se ne conoscono le cause, volendo immaginare vari scenari e considerando il fatto sin troppo ovvio che quattro occhi vedono meglio di due, qualora fosse stato presente a bordo un altro pilota poteva cambiare qualcosa?

Apox
25/01/2017, 20:14
ho perso anche io un collega ed amico in quell' incidente, quell' elicottero non doveva andare... PUNTO, e quel poveraccio che sciava per i cavoli suoi ha avuto solo una immensa sfortuna. Sono anche convinto che nei servizi HEMS gestiti da aziende private il pilota abbia ben poca voce in capitolo nella scelta se sia opportuno effettuare un intervento o meno, altrimenti in quelle condizioni per recuperare uno con una banale frattura non ci sarebbe andato nemmeno se fosse stato ubriaco, soprattutto da SOLO PILOTA a bordo, con elicottero carico di gente.

Ti stimo

japkiller
26/01/2017, 08:35
Sull'opportunità di quel volo mi ero espresso in un precedente post, e vedo che pur essendo io un profano la tesi è sposata da un addetto ai lavori come jap.
Credevo che l'elisoccorso medico fosse roba del 118 e basta, e non sapevo che il servizio viene anche affidato a privati. E se nel privato prevalgono altri interessi sulla decisione del pilota lo trovo gravissimo.
Non capisco invece l'utilità di avere più di un pilota a bordo, fatta ovviamente eccezione nel caso di un malore in volo del pilota (che comunque immagino siano sottoposti a rigidi controlli sulle loro condizioni psicofisiche). Insomma, per il caso specifico di CampoFelice, premesso che ancora non se ne conoscono le cause, volendo immaginare vari scenari e considerando il fatto sin troppo ovvio che quattro occhi vedono meglio di due, qualora fosse stato presente a bordo un altro pilota poteva cambiare qualcosa?

il 118 è un servizio regionale, per svolgerlo con elicotteri le regioni si devono avvalere di compagnie private che forniscono il servizio e che "quantificano" anche i prezzi per intervento, oltre al costo globale annuale del contratto (cifre nell' ordine dei milioni di euro, più TOT a volo, più TOT al personale impiegato)
Due piloti a bordo sono sempre fondamentali in operazioni di soccorso, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità. Se avviene, ad esempio, un recupero tramite verricello o si deve atterrare in una zona che non sia una piazzola attrezzata il pilota ai comandi guarda fuori e l'altro lo coadiuva fornendogli indicazioni sui parametri dei motori, sugli eventuali ostacoli, sulla potenza disponibile, sulla distanza dal terreno e su qualsiasi altra cosa debba essere monitorata mentre chi "sta volando" la macchina pensa solo alla condotta (di solito molto impegnativa).
In caso di brutto tempo invece, oltre a questo, è facile che ci si trovi, soprattutto in terreno montagnoso, ad "entrare dentro" accidentalmente, ovvero a trovarsi all' improvviso in condizioni di volo strumentale.
Premesso che per la condotta del volo strumentale è OBBLIGATORIO essere in due, non appena questo succede il copilota sarà già abituato alla condotta strumentale perché fino a quel momento avrà comunque pensato a guardare gli strumenti in caso di ingresso accidentale in IMC (instrumental meteorological conditions), procedura che, tra l'altro, sarebbe stata opportunamente e approfonditamente argomento di briefing prevolo.
Il pilota ai comandi nella transizione da volo a vista a volo strumentale è facile che vada in confusione e poi in vertigine. Questa condizione, più volte provata sulla mia pelle, ti fa sempre sembrare "storto" in qualche direzione che non è quella fornita dagli strumenti. Non è facile affidarsi ciecamente a loro e se un altro ti aiuta dicendoti gli assetti e monitorando quello che stai facendo riesci FORSE a tirare fuori le zampe. Inoltre il secondo pilota deve monitorare la zona circostante, batterti le quote minime di sicurezza e portarti fuori da una situazione di emergenza senza danni. Purtroppo tenere due piloti in turno (molte compagnie hanno appalti in più regioni) costa il doppio, devi assumere più gente o ridurre il numero degli appalti che hai. Utilizzano due piloti solo negli interventi notturni, perché è obbligatorio, ma se la base da cui operano non fa voli notturni il pilota è uno solo per QUINDICI GIORNI (talvolta una settimana) e magari al turno successivo va a volare a Lampedusa o a Catania.
In questo caso il povero Gianmarco (che ha lavorato con me in passato come secondo pilota in aeronautica) si è infilato nella nebbia dopo aver razzolato con assetti molto variabili per arrivare all' atterraggio (quindi già "scombussolato"), perciò secondo me non appena si è trovato senza riferimenti ha cercato di mantenere la linea di volo ma è arrivato ad un livello tale di vertigine da non poter più trovare l'assetto giusto per salire (effetto amplificato dalle forti raffiche di vento e dalle discendenze che in quella conca sono sempre molto forti).
Con un carico del genere e a quella quota inoltre, quell' elicottero sale poco. C'è da chiedersi perché hanno mandato un solo pilota e un sacco di gente che non era necessaria (verricellista, anestesista, medico o infermiere a scelta, tecnico del soccorso alpino) Bastavano due piloti, il tecnico e un infermiere per una gamba rotta e 20 minuti di volo.
Aggiungo comunque che in quasi 30 anni di soccorso aereo MAI mi sono trovato in una condizione così marginale, perché semplicemente con un elicottero NON SI VA a razzolare nel brutto tempo a bassa quota, soprattutto se non c'è da salvare la vita a nessuno.

Pelledorso
26/01/2017, 08:56
ho perso anche io un collega ed amico in quell' incidente, quell' elicottero non doveva andare... PUNTO, e quel poveraccio che sciava per i cavoli suoi ha avuto solo una immensa sfortuna. Sono anche convinto che nei servizi HEMS gestiti da aziende private il pilota abbia ben poca voce in capitolo nella scelta se sia opportuno effettuare un intervento o meno, altrimenti in quelle condizioni per recuperare uno con una banale frattura non ci sarebbe andato nemmeno se fosse stato ubriaco, soprattutto da SOLO PILOTA a bordo, con elicottero carico di gente.


Ma non esiste un Ente superpartes che sovraintende a queste operazioni e autorizza questi voli?
Oppure la ditta privata fa il cazzo che vuole e succede poi quello che è successo :cipenso:?

Fermissimo
26/01/2017, 09:12
il 118 è un servizio regionale, per svolgerlo con elicotteri le regioni si devono avvalere di compagnie private che forniscono il servizio e che "quantificano" anche i prezzi per intervento, oltre al costo globale annuale del contratto (cifre nell' ordine dei milioni di euro, più TOT a volo, più TOT al personale impiegato)
Due piloti a bordo sono sempre fondamentali in operazioni di soccorso, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità. Se avviene, ad esempio, un recupero tramite verricello o si deve atterrare in una zona che non sia una piazzola attrezzata il pilota ai comandi guarda fuori e l'altro lo coadiuva fornendogli indicazioni sui parametri dei motori, sugli eventuali ostacoli, sulla potenza disponibile, sulla distanza dal terreno e su qualsiasi altra cosa debba essere monitorata mentre chi "sta volando" la macchina pensa solo alla condotta (di solito molto impegnativa).
In caso di brutto tempo invece, oltre a questo, è facile che ci si trovi, soprattutto in terreno montagnoso, ad "entrare dentro" accidentalmente, ovvero a trovarsi all' improvviso in condizioni di volo strumentale.
Premesso che per la condotta del volo strumentale è OBBLIGATORIO essere in due, non appena questo succede il copilota sarà già abituato alla condotta strumentale perché fino a quel momento avrà comunque pensato a guardare gli strumenti in caso di ingresso accidentale in IMC (instrumental meteorological conditions), procedura che, tra l'altro, sarebbe stata opportunamente e approfonditamente argomento di briefing prevolo.
Il pilota ai comandi nella transizione da volo a vista a volo strumentale è facile che vada in confusione e poi in vertigine. Questa condizione, più volte provata sulla mia pelle, ti fa sempre sembrare "storto" in qualche direzione che non è quella fornita dagli strumenti. Non è facile affidarsi ciecamente a loro e se un altro ti aiuta dicendoti gli assetti e monitorando quello che stai facendo riesci FORSE a tirare fuori le zampe. Inoltre il secondo pilota deve monitorare la zona circostante, batterti le quote minime di sicurezza e portarti fuori da una situazione di emergenza senza danni. Purtroppo tenere due piloti in turno (molte compagnie hanno appalti in più regioni) costa il doppio, devi assumere più gente o ridurre il numero degli appalti che hai. Utilizzano due piloti solo negli interventi notturni, perché è obbligatorio, ma se la base da cui operano non fa voli notturni il pilota è uno solo per QUINDICI GIORNI (talvolta una settimana) e magari al turno successivo va a volare a Lampedusa o a Catania.
In questo caso il povero Gianmarco (che ha lavorato con me in passato come secondo pilota in aeronautica) si è infilato nella nebbia dopo aver razzolato con assetti molto variabili per arrivare all' atterraggio (quindi già "scombussolato"), perciò secondo me non appena si è trovato senza riferimenti ha cercato di mantenere la linea di volo ma è arrivato ad un livello tale di vertigine da non poter più trovare l'assetto giusto per salire (effetto amplificato dalle forti raffiche di vento e dalle discendenze che in quella conca sono sempre molto forti).
Con un carico del genere e a quella quota inoltre, quell' elicottero sale poco. C'è da chiedersi perché hanno mandato un solo pilota e un sacco di gente che non era necessaria (verricellista, anestesista, medico o infermiere a scelta, tecnico del soccorso alpino) Bastavano due piloti, il tecnico e un infermiere per una gamba rotta e 20 minuti di volo.
Aggiungo comunque che in quasi 30 anni di soccorso aereo MAI mi sono trovato in una condizione così marginale, perché semplicemente con un elicottero NON SI VA a razzolare nel brutto tempo a bassa quota, soprattutto se non c'è da salvare la vita a nessuno.

messa così mi sembra un invio al massacro...pazzesco:cry:

japkiller
26/01/2017, 09:30
Ma non esiste un Ente superpartes che sovraintende a queste operazioni e autorizza questi voli?
Oppure la ditta privata fa il cazzo che vuole e succede poi quello che è successo :cipenso:?

certo che esiste, ma le normative hanno dei paletti, che possono essere visti "a discrezione" a seconda dell' impiego. I militari e i corpi armati dello stato, non producendo guadagno con il volo, utilizzano quelli più restrittivi, i civili quelli più "laschi"... Il problema è che spesso chi gestisce queste cose nel servizio HEMS è un amministrativo che ha l'unico interesse di far quadrare i conti. Se un pilota si rifiuta di effettuare un volo nessuno gli dice nulla, ma una volta, due, tre, poi esce il collega che invece fa di tutto senza battere ciglio (probabilmente di estrazione 100% civile). A quel punto il pilota ligio alla sicurezza passa per uno che pone dei limiti al profitto della compagnia, e subisce ripercussioni, facendosi anche una fama poco onorevole nel suo mondo lavorativo. Siccome fino a che non ti schianti le cose possono sembrare fattibili spesso ingoia il rospo e va, cosa che sicuramente è successa inquietante questo caso. Io personalmente se sono ancora qui a scrivere lo devo al fatto di aver sempre saputo riconoscere i limiti miei e della macchina, o comunque di saperli gestire in completa autonomia. Questo è anche il motivo principale per il quale non mi sono mai sognato di accettare proposte lavorative esterne. Chi lo ha fatto si è SEMPRE pentito.


messa così mi sembra un invio al massacro...pazzesco:cry:


anche a me. C'erano numerose possibilità che non tornassero a casa... Infatti non lo hanno fatto...

PowerRoss
26/01/2017, 11:33
Azz... non pensavo fosse così tanto una mafia...

japkiller
26/01/2017, 11:48
Azz... non pensavo fosse così tanto una mafia...

non è una mafia, è semplicemente business

valterone
26/01/2017, 13:04
Dai Roby ma cosa vuol dire...

Vuol dire semplicemente quello che è successo: era maltempo anche per lo sciatore, non sappiamo quanto si stesse divertendo (e hai voglia a scrivere che è morto facendo quello che gli piaceva).
Fatto sta che, consapevolmente o meno, ha messo in moto una catena di eventi rivelatasi tremenda e della quale avremmo (e avrebbero) tutti fatto a meno.
Messner l'ha detto a parole crude: non si gioca con la montagna. La montagna non fa errori, è l'uomo che li fa e ne compie di più e più brutti quando la prende alla leggera.
Mi chiedo se i parenti dei soccorritori possano essere sfiorati dal pensiero di quanto sia assurdo che mezza giornata di sci andata male ad uno sconosciuto possa averli privati dei loro cari. Io lo sarei stato.

japkiller
26/01/2017, 13:25
Con questo discorso nessuno dovrebbe fare più nulla. Stava sciando su una nornalissima pista da sci come altre migliaia di persone in tutta Italia.

macheamico6
26/01/2017, 13:36
.... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie.

valterone
26/01/2017, 14:31
.... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie.

Amen.

Naexim
26/01/2017, 14:37
.... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie.

E magari i parenti dello sciatore assumeranno un avvocato con "i testicoli" per veder di ottenere un risarcimento monetario dalla "disgrazia" accaduta, in barba agli "eroi e angeli" che hanno pagato con la vita il tentar di soccorrere il medesimo.

valterone
26/01/2017, 14:40
Con questo discorso nessuno dovrebbe fare più nulla. Stava sciando su una nornalissima pista da sci come altre migliaia di persone in tutta Italia.

Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.

japkiller
26/01/2017, 14:57
Ci mancherebbe altro... volevo solo dire che la morte di quelle sei persone non è certo una conseguenza dovuta ad un comportamento scriteriato dello sciatore, ma piuttosto ad una serie di valutazioni errate di altri.

PowerRoss
26/01/2017, 15:34
Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.

Meglio che taccio... o mi bannano...

Ma basta...


Ci mancherebbe altro... volevo solo dire che la morte di quelle sei persone non è certo una conseguenza dovuta ad un comportamento scriteriato dello sciatore, ma piuttosto ad una serie di valutazioni errate di altri.

Per molti è difficile da capire.. è un concetto troppo semplice..

valterone
26/01/2017, 16:05
Col tuo metro di giudizio (che non coincide col mio) anche il fatto che se non fosse servito l'elicottero non sarebbe morto nessuno, mi pare abbastanza difficile da capire... ovvio che sei fatalista e la cosa non mi infastidisce ma sarei curioso -sul serio e senza polemica- di sapere se saresti dello stesso identico parere se tra i soccorritori ci fosse stato un amico o un parente tuo.

PowerRoss
26/01/2017, 17:19
Col tuo metro di giudizio (che non coincide col mio) anche il fatto che se non fosse servito l'elicottero non sarebbe morto nessuno, mi pare abbastanza difficile da capire... ovvio che sei fatalista e la cosa non mi infastidisce ma sarei curioso -sul serio e senza polemica- di sapere se saresti dello stesso identico parere se tra i soccorritori ci fosse stato un amico o un parente tuo.

Ti rispondo con l'unica domanda pertinente: se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola???

macheamico6
26/01/2017, 18:19
Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.intendi così ?!!! :dubbio:

Amen.
E comunque anche sulle piste di sci esiste la bandiera rossa come al mare: essa sventola tenendo gli impianti chiusi. E a Campo Felice gli impianti ieri l'altro erano regolarmente aperti. Punto.
Fatta eccezione per gli agonisti, se uno sciatore si fa male puo' essere successo per mille ragioni, e tra queste la scarsa visibilità la metterei agli ultimissimi posti. Semmai essa puo' essere pericolosa perché qualcuno potrebbe perdersi per mancanza d'orientamento, ma questo vale per stazioni che raggiungono alte quote, tipo Cervinia o Bormio (e infatti in località tipo queste gli impianti più in alto -e solo quelli più in alto- restano chiusi in giornate di scarsa visibilità), ma certamente non a Campo Felice.





E magari i parenti dello sciatore assumeranno un avvocato con "i testicoli" per veder di ottenere un risarcimento monetario dalla "disgrazia" accaduta, in barba agli "eroi e angeli" che hanno pagato con la vita il tentar di soccorrere il medesimo.
Visto che mi hai quotato postando quanto sopra, sarebbe curioso conoscere che collegamento c'è tra quanto ho scritto io e ciò che hai replicato tu. Mah..... :cipenso:


Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.intendi così ?!!! :dubbio:

Amen.
E comunque anche sulle piste di sci esiste la bandiera rossa come al mare: essa sventola tenendo gli impianti chiusi. E a Campo Felice gli impianti ieri l'altro erano regolarmente aperti. Punto.
Fatta eccezione per gli agonisti, se uno sciatore si fa male puo' essere successo per mille ragioni, e tra queste la scarsa visibilità la metterei agli ultimissimi posti. Semmai essa puo' essere pericolosa perché qualcuno potrebbe perdersi per mancanza d'orientamento, ma questo vale per stazioni che raggiungono alte quote, tipo Cervinia o Bormio (e infatti in località tipo queste gli impianti più in alto -e solo quelli più in alto- restano chiusi in giornate di scarsa visibilità), ma certamente non a Campo Felice.





E magari i parenti dello sciatore assumeranno un avvocato con "i testicoli" per veder di ottenere un risarcimento monetario dalla "disgrazia" accaduta, in barba agli "eroi e angeli" che hanno pagato con la vita il tentar di soccorrere il medesimo.
Visto che mi hai quotato postando quanto sopra, sarebbe curioso conoscere che collegamento c'è tra quanto ho scritto io e ciò che hai replicato tu. Mah..... :cipenso:

Fabio Twin
26/01/2017, 19:33
io vado a sciare a Campo Felice sin da ragazzino, almeno 2/3 volte a stagione, lo conosco piuttosto bene come comprensorio..
l'unico dubbio che abbiamo io e le persone che conosco e che conoscono il posto come me, ci chiediamo; ..come mai hanno fatto volare un elicottero per uno sciatore, non in pericolo di vita e soprattutto che si trovava già a valle...
non c'era alcun bisogno di utilizzare l'elicottero, quindi vorrei incentrare la domanda, su chi ha autorizzato l'elicottero ad intervenire?

Naexim
26/01/2017, 19:43
io vado a sciare a Campo Felice sin da ragazzino, almeno 2/3 volte a stagione, lo conosco piuttosto bene come comprensorio..
l'unico dubbio che abbiamo io e le persone che conosco e che conoscono il posto come me, ci chiediamo; ..come mai hanno fatto volare un elicottero per uno sciatore, non in pericolo di vita e soprattutto che si trovava già a valle...
non c'era alcun bisogno di utilizzare l'elicottero, quindi vorrei incentrare la domanda, su chi ha autorizzato l'elicottero ad intervenire?


Forse perchè era il mezzo più immediatamente disponibile?
O forse perchè l'uso dell'elisoccorso rende più €€€€€€€€€
E' ma non può essere, sono eroi e angeli.

Stinit
26/01/2017, 20:27
Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.

Non sono d'accordo...in montagna il concetto di sicurezza e di normalità è del tutto relativo...

Apox
26/01/2017, 22:23
Col tuo metro di giudizio (che non coincide col mio) anche il fatto che se non fosse servito l'elicottero non sarebbe morto nessuno, mi pare abbastanza difficile da capire... ovvio che sei fatalista e la cosa non mi infastidisce ma sarei curioso -sul serio e senza polemica- di sapere se saresti dello stesso identico parere se tra i soccorritori ci fosse stato un amico o un parente tuo.

Tento di spiegare il mio punto di vista: sono soccorritore da 13 anni, faccio soccorso in ambulanza, in estate faccio soccorso in acqua di mare ed in torrente mentre in inverno sulle piste da sci. Ogni servizio è una storia a sé, mai un servizio è uguale all' altro.
Sappiamo bene che correre in ambulanza su un codice rosso, sfidare le acque o la montagna sono una cosa pericolosa e che potrebbe succederci comunque qualcosa di brutto.
Il tipo di squadra di soccorso in questione sono praticamente l' élite dei soccorritori, fanno soccorsi che noi soccorritori "normali" magari neanche ci sogneremo di provare a fare (pensa solo ad una verricellata di 30 metri su una parete a 90°), per cui sanno benissimo i rischi che corrono, ma nonostante questo non ci si tira indietro, alle volte anche rischiando un po' più del dovuto.
Capisci che io non potrò mai dare la colpa a sto sciatore del fatto che se se ne fosse stato a casa nulla sarebbe successo, per me quella è una persona che ha bisogno d' aiuto e in quel momento io sono la "sua unica speranza"... può essere una gamba fratturata, che voi ritenete essere una cosa banale, come può essere un infarto.

valterone
27/01/2017, 13:45
Ti rispondo con l'unica domanda pertinente: se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola???

Ah, be'... se questa è una domanda pertinente meglio se lascio. :oook:


Tento di spiegare il mio punto di vista: sono soccorritore da 13 anni, faccio soccorso in ambulanza, in estate faccio soccorso in acqua di mare ed in torrente mentre in inverno sulle piste da sci. Ogni servizio è una storia a sé, mai un servizio è uguale all' altro.
Sappiamo bene che correre in ambulanza su un codice rosso, sfidare le acque o la montagna sono una cosa pericolosa e che potrebbe succederci comunque qualcosa di brutto.
Il tipo di squadra di soccorso in questione sono praticamente l' élite dei soccorritori, fanno soccorsi che noi soccorritori "normali" magari neanche ci sogneremo di provare a fare (pensa solo ad una verricellata di 30 metri su una parete a 90°), per cui sanno benissimo i rischi che corrono, ma nonostante questo non ci si tira indietro, alle volte anche rischiando un po' più del dovuto.
Capisci che io non potrò mai dare la colpa a sto sciatore del fatto che se se ne fosse stato a casa nulla sarebbe successo, per me quella è una persona che ha bisogno d' aiuto e in quel momento io sono la "sua unica speranza"... può essere una gamba fratturata, che voi ritenete essere una cosa banale, come può essere un infarto.

Comprensibile e anche condivisibile... e non sto dando colpe a nessuno. Ma ti faccio la stessa domanda caduta nel vuoto con PowerRoss: quando gira tutto liscio siamo pronti, altruisti e generosi. Tutti, anche quelli che non soccorrono. Nel caso tu fossi stato fratello/marito/amico di uno dei soccorritori presenti su quell'elicottero la penseresti esattamente allo stesso modo che hai esposto qui sopra? Oppure il fatto di perdere una persona cara per una frattura ti farebbe deviare, anche solo leggermente?
Sempre per curiosità e senza polemica, eh...

Monacograu
27/01/2017, 15:09
Io mi chiedo perchè in questo paese si debba andare sempre e comunque cercare di dire la propria su tutto. O meglio, la si può pure dire, ma non si ha mai l'umiltà di stare a sentire il discorso di chi, su quell'argomento, ne sa più di noi (discorso generale).
Qui hanno parlato soccorritori esperti, che lavorano anche su elicotteri, ma bisogna dir la propria (chi con educazione, chi meno) per dimostrare di saperne di più...si arriva a dare giudizi medici (era solo una gamba rotta...) e tecnici (l'elicottero non era in grado di fare quel servizio) ed economici senza avere le competenze per farlo e, ancor peggio, a mio avviso, senza stare ad ascoltare chi, queste competenze le ha.

E' un vizio che abbiamo tutti ma, se in politica o in economia è fastidioso, quando si parla di vite umane...

Scusate lo sfogo.

My 2 cents

Apox
27/01/2017, 22:18
Comprensibile e anche condivisibile... e non sto dando colpe a nessuno. Ma ti faccio la stessa domanda caduta nel vuoto con PowerRoss: quando gira tutto liscio siamo pronti, altruisti e generosi. Tutti, anche quelli che non soccorrono. Nel caso tu fossi stato fratello/marito/amico di uno dei soccorritori presenti su quell'elicottero la penseresti esattamente allo stesso modo che hai esposto qui sopra? Oppure il fatto di perdere una persona cara per una frattura ti farebbe deviare, anche solo leggermente?
Sempre per curiosità e senza polemica, eh...

Fossi stato io il soccorritore è un conto, cambia in caso fossi stato un parente.
Sarei un ipocrita se dicessi di no, ovvio che mi girerebbero le palle, ma da li a dire che il tizio non sarebbe dovuto andare a sciare perché c' era nebbia... ma non scherziamo!!!
Da lì a dire che per una semplice frattura di tibia non era il caso di chiamare un elicottero rispondo che avrei voluto vedere chi l' ha detto al posto dell' infortunato... il teletrasporto avrebbe voluto avere per andare in ospedale, altro che...

japkiller
28/01/2017, 05:06
Fossi stato io il soccorritore è un conto, cambia in caso fossi stato un parente.
Sarei un ipocrita se dicessi di no, ovvio che mi girerebbero le palle, ma da li a dire che il tizio non sarebbe dovuto andare a sciare perché c' era nebbia... ma non scherziamo!!!
Da lì a dire che per una semplice frattura di tibia non era il caso di chiamare un elicottero rispondo che avrei voluto vedere chi l' ha detto al posto dell' infortunato... il teletrasporto avrebbe voluto avere per andare in ospedale, altro che...

ci sono delle valutazioni da fare, e chi compie il soccorso in prima persona sa, o dovrebbe saper calcolare, il rapporto costo/efficacia (costo si intende anche la quantità di rischio a cui sottoponi 5 persone per trasportarne una).
Non si interviene alla garibaldina con un elicottero, non se il rischio è molto elevato come in quel caso e soprattutto se il traumatizzato può essere trasportato agevolmente in altro modo. Oltre agli aspetti di sicurezza e umani ci sono anche quelli (parlando in linea generale) di costo per la sanità pubblica.
Il "magna magna" tipico italiano impone invece di usare il mezzo più costoso ma più redditizio per alcuni.
Ricordo che il traumatizzato in questione era già stabilizzato ed era già stato portato nella piccola infermeria delle piste, da dove poteva tranquillamente essere caricato su un ambulanza per andare all' ospedale più vicino, che non doveva essere nemmeno una struttura di particolare eccellenza vista la "normale" frattura.
Ribadisco anche che non c'era alcuna necessità di portare tecnico CNSAS, anestesista e tecnico verricellista mandando però un solo pilota, causa principale dell' incidente a mio avviso.
Il tecnico, il medico, l'infermiere però non li paga la ditta che gestisce l'elicottero, il pilota si......

valterone
28/01/2017, 07:07
Ecco fatto, non ci voleva molto. Grazie a tutti e due. Adesso ho un punto di vista più articolato e se mi pare abbastanza ovvio che si debba tendere al fare quello che si crede, per me lo è altrettanto che in certe situazioni debba essere usato un principio di precauzione un po' più avanzato che in certe altre. Per rispetto degli altri, perché non si dovrebbe mai dimenticarsi che è sempre possibile credere alle minchiate (e non possiamo essere certi di esserne immuni), quindi fare quello che si crede non è necessariamente fare bene.
Perché in fondo il fare o meno quello che si crede non sta solo nella capacità/volontà di farlo ma anche nel valutare dove la propria libertà debba fermarsi rispetto a quella degli altri e avere la forza di decidere di rinunciare, nel caso.
Come facciamo (o scriviamo di fare) in sella alle nostre moto sulle strade, quando evitiamo di ingarellarci col pilotone di turno, anche se magari avremmo voglia e mezzi per farlo.
Come non fanno gli autisti che guidano gli autobus telefonando a due mani.
Come fanno gli onesti, rifiutandosi (e sarebbe comodo anche per loro, eh...) di cedere alla comodità del malaffare.

Se il mio insistere può risultare fastidioso me ne scuso e comunque chiudo qui, per me però lo è altrettanto il voler a tutti i costi giustificare certe azioni. Per esempio scrivendo frasi tipo: ".... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie"

PowerRoss
28/01/2017, 15:57
Ecco fatto, non ci voleva molto. Grazie a tutti e due. Adesso ho un punto di vista più articolato e se mi pare abbastanza ovvio che si debba tendere al fare quello che si crede, per me lo è altrettanto che in certe situazioni debba essere usato un principio di precauzione un po' più avanzato che in certe altre. Per rispetto degli altri, perché non si dovrebbe mai dimenticarsi che è sempre possibile credere alle minchiate (e non possiamo essere certi di esserne immuni), quindi fare quello che si crede non è necessariamente fare bene.
Perché in fondo il fare o meno quello che si crede non sta solo nella capacità/volontà di farlo ma anche nel valutare dove la propria libertà debba fermarsi rispetto a quella degli altri e avere la forza di decidere di rinunciare, nel caso.
Come facciamo (o scriviamo di fare) in sella alle nostre moto sulle strade, quando evitiamo di ingarellarci col pilotone di turno, anche se magari avremmo voglia e mezzi per farlo.
Come non fanno gli autisti che guidano gli autobus telefonando a due mani.
Come fanno gli onesti, rifiutandosi (e sarebbe comodo anche per loro, eh...) di cedere alla comodità del malaffare.

Se il mio insistere può risultare fastidioso me ne scuso e comunque chiudo qui, per me però lo è altrettanto il voler a tutti i costi giustificare certe azioni. Per esempio scrivendo frasi tipo: ".... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie"

Cosa centrano gli evidenti limiti dell'organizzazione del sistema di soccorso in questione con il comportamento, totalmente presunto, dello sciatore infortunato???

Questo è il motivo per cui non ho risposto alla tua domanda farlocca...

armageddon
28/01/2017, 20:02
a me sembra che l'unico che non c'entra un cazzo sia lo sciatore,per il semplice fatto che come succede al motociclista coglione che si stampa in strada quando si chiama il 118 non si chiede chi e con cosa si venga a soccorrerlo,il resto ...sanno loro come e perchè

Naexim
28/01/2017, 21:14
a me sembra che l'unico che non c'entra un cazzo sia lo sciatore,per il semplice fatto che come succede al motociclista coglione che si stampa in strada quando si chiama il 118 non si chiede chi e con cosa si venga a soccorrerlo,il resto ...sanno loro come e perchè

Su questo sono pienamente d'accordo con te, e in disaccordo parziale con @valterone (http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/member.php?u=1587).
Però adesso ci sono sei famiglie "devastate" possibile/probabile risarcimenti da elargire,ed un elicottero da ricomperare.(costano cari)
Quando con una maggiore accortezza,(da parte di chi preposto a fare tali scelte.non il pilota)non finalizzata "al soldo",si potevano(non dico escludere,ma minimizzare) i rischi.

macheamico6
29/01/2017, 07:09
.............
Se il mio insistere può risultare fastidioso me ne scuso e comunque chiudo qui, per me però lo è altrettanto il voler a tutti i costi giustificare certe azioni. Per esempio scrivendo frasi tipo: ".... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie"

.... e magari era andato proprio quel giorno nonostante il tempo brutto perché era l'unica possibilità che aveva per prendersi un giorno di ferie.
Potevi anche quotarmi tranquillamente, dal momento che la "frase del tipo" l'ho scritta io, ma l'ho fatto solo in contrapposizione solo apparentemente provocatoria al biasimo manifestato da molti per il comportamento da essi ritenuto sconsiderato e suicida dello sciatore. Manca solo di sentire qualcuno che paventi l'omicidio colposo.....



Sai che ti stimo e spesso la penso come te. Non si tratta di estremizzare, non è che non si possa più fare nulla; scrivo solo che quando le condizioni sono -non dico non ottimali- pessime, bisognerebbe prima pensare a non farsi/fare male e poi a divertirsi. Per aver perso un pomeriggio sugli sci credo sia mai morto nessuno. Per averlo voluto fare a tutti i costi vediamo che può succedere. A Corvara (una località come mille altre) centinaia di persone sciavano e sicuramente qualcuno si è fatto male. Ma era bel tempo.
E' un po' come andare a nuotare con la bandiera rossa, affogare e far affogare anche un paio di bagnini mentre ti soccorrono. Onestamente io mi sentirei in colpa anche da morto. Ma forse sono io che mi sto perdendo qualcosa della vita, non nego che ci siano più punti di vista per lo stesso fatto. Consentitemi di avere il mio, di esprimerlo senza polemica o esagerazioni e che possa non coincidere col vostro.
A questo mio intervento -sotto- in quote al tuo -sopra-, invece, ti sei ben guardato dal replicare.

E comunque anche sulle piste di sci esiste la bandiera rossa come al mare: essa sventola tenendo gli impianti chiusi. E a Campo Felice gli impianti ieri l'altro erano regolarmente aperti. Punto.
Fatta eccezione per gli agonisti, se uno sciatore si fa male puo' essere successo per mille ragioni, e tra queste la scarsa visibilità la metterei agli ultimissimi posti. Semmai essa puo' essere pericolosa perché qualcuno potrebbe perdersi per mancanza d'orientamento, ma questo vale per stazioni che raggiungono alte quote, tipo Cervinia o Bormio (e infatti in località tipo queste gli impianti più in alto -e solo quelli più in alto- restano chiusi in giornate di scarsa visibilità), ma certamente non a Campo Felice.
E allora voglio essere ancora più esplicito.
La stazione era aperta sì o no?!!!
Gli impianti di risalita funzionavano sì o no?!!!
Dato che le risposte sono SI, di che stiamo parlando?!!!
Per favore, piantiamola di attribuire delle colpe ancorché indirette e marginali o foss'anche morali allo sciatore.

IACH
29/01/2017, 07:10
per curiosità sono andato a spulciare il testo del capitolato ( 105 paginette.... ) per l'affidamento del servizio di elisocorso Regione Abruzzo............dove è previsto, appunto, l'utlizzo di un solo pilota mentre il copilota deve essere presente solo in caso di volo condotto in IFR ( strumentale credo voglia dire ) di notte o con elicottero che trasporti almenno 9 persone.

Quindi almeno dal lato puramente formale sembrerebbe che la configurazione del cd equipaggio di condotta fosse effettivamente quella prevista.....quantomeno dalle norme che regolano il servizio affidato.

Se poi fossse effettivamente quella adeguata alla fattispecie..............:cipenso:


http://www.ausl.pe.it/bandi/CAPITOLATO%20SPECIALE%20ABRUZZO%20Rev.%201_160308082607.pdf


infinita tristezza per tutti questi morti e per i loro familiari :cry:

japkiller
29/01/2017, 10:45
per curiosità sono andato a spulciare il testo del capitolato ( 105 paginette.... ) per l'affidamento del servizio di elisocorso Regione Abruzzo............dove è previsto, appunto, l'utlizzo di un solo pilota mentre il copilota deve essere presente solo in caso di volo condotto in IFR ( strumentale credo voglia dire ) di notte o con elicottero che trasporti almenno 9 persone.

Quindi almeno dal lato puramente formale sembrerebbe che la configurazione del cd equipaggio di condotta fosse effettivamente quella prevista.....quantomeno dalle norme che regolano il servizio affidato.

Se poi fossse effettivamente quella adeguata alla fattispecie..............:cipenso:


http://www.ausl.pe.it/bandi/CAPITOLATO%20SPECIALE%20ABRUZZO%20Rev.%201_160308082607.pdf


infinita tristezza per tutti questi morti e per i loro familiari :cry:

Certo se va un pilota solo è perché è previsto (anche se un capitolato che prevede cio è da rivedere completamente perché come ho già scritto due piloti servono SEMPRE in operazioni di soccorso. In quel caso erano condizioni di volo IFR o quantomeno di VFR speciale, che è una condizione che ti permette di volare a vista sotto alle normali minime di visibilità ma soggetta ad alcuni requisiti di sicurezza, primo fra tutti la presenza di due piloti a bordo in quanto è facile che la situazione meteo degeneri fino a costringerti al passaggio in IFR. Comunque tutto può essere giustificato, ma se si sono ammazzati è perché il pilota era solo a bordo oltre al fatto che sono andati fare qualcosa di eccessivamente rischioso e inutile. Se fossero stati in due probabilmente non sarebbe successo nulla. Il pilota è entrato nella montagna convinto di entrare nella nebbia, magari l'altro se ne sarebbe accorto.

IACH
29/01/2017, 12:37
Certo se va un pilota solo è perché è previsto (anche se un capitolato che prevede cio è da rivedere completamente perché come ho già scritto due piloti servono SEMPRE in operazioni di soccorso. In quel caso erano condizioni di volo IFR o quantomeno di VFR speciale, che è una condizione che ti permette di volare a vista sotto alle normali minime di visibilità ma soggetta ad alcuni requisiti di sicurezza, primo fra tutti la presenza di due piloti a bordo in quanto è facile che la situazione meteo degeneri fino a costringerti al passaggio in IFR. Comunque tutto può essere giustificato, ma se si sono ammazzati è perché il pilota era solo a bordo oltre al fatto che sono andati fare qualcosa di eccessivamente rischioso e inutile. Se fossero stati in due probabilmente non sarebbe successo nulla. Il pilota è entrato nella montagna convinto di entrare nella nebbia, magari l'altro se ne sarebbe accorto.

guarda, io non prendo volentieri manco l'ascensore, e abito all'ottavo piano.......figurati se mi permetto di entrare nel merito di come deve essere condotto un elicottero in montagna e nella nebbia.

la mia è stata unicamente una curiosità , una verifica.....e nella remota ipotesi che leggendo il capitolato fosse emerso che dovevano esserci pilota e copilota..............probabilmente stampavo il documento e correvo in caserma a tirar giù dalla branda il maresciallo dei Carabinieri....

Scherzo ovvviamente, immagino ( mi auguro............:dry:) che questa e altre verifiche siano state fatte nell'immediatezza della notizia del'evento da ben altri soggetti, deputati e competenti.

e lungi da me voler giustificare alcunchè, non ne ho le cognizioni tecniche e men che meno alcuna propensione personale.....anzi, lavorando nella PA da oltre 30 anni, immagino benissimo che, assolti i requisiti minimi di sicurezza, magari solo sula carta, che ti consentono di affidare un servizio, poi si bada al risparmio....nel migliore dei casi.

Alexxia
02/02/2017, 10:14
Forse perchè era il mezzo più immediatamente disponibile?
O forse perchè l'uso dell'elisoccorso rende più €€€€€€€€€
E' ma non può essere, sono eroi e angeli.

Sull'uso dell'elicottero non so, dipende molto da regione a regione.
Ma piantala di prendertela con il soccorso alpino. Che ci fossero su quell'elicottero, un pilota e probabilmente un medico e un infermiere regolarmente stipendiati, ci sta (ovviamente hanno qualifiche e competenze che non possiamo avere tutti), ma tutti i tecnici del Soccorso Alpino che conosco io (e ce n'ho anche uno in casa..) sono volontari, non stipendiati, che danno la loro disponibilità a mollare, quando possono, quello che stanno facendo, per andare a soccorrere della gente in difficoltà. Da questi ultimi anni, causa tagli ecc., devono comprarsi anche l'attrezzatura da soli.... ora dimmi se non è volontariato questo e se non possono essere chiamati giustamente "eroi" o "angeli" se salvano qualcuno o semplicemente se tentano di farlo.

menegosar
06/03/2017, 23:05
Sull'opportunità di quel volo mi ero espresso in un precedente post, e vedo che pur essendo io un profano la tesi è sposata da un addetto ai lavori come jap.
Credevo che l'elisoccorso medico fosse roba del 118 e basta, e non sapevo che il servizio viene anche affidato a privati. E se nel privato prevalgono altri interessi sulla decisione del pilota lo trovo gravissimo.
Non capisco invece l'utilità di avere più di un pilota a bordo, fatta ovviamente eccezione nel caso di un malore in volo del pilota (che comunque immagino siano sottoposti a rigidi controlli sulle loro condizioni psicofisiche). Insomma, per il caso specifico di CampoFelice, premesso che ancora non se ne conoscono le cause, volendo immaginare vari scenari e considerando il fatto sin troppo ovvio che quattro occhi vedono meglio di due, qualora fosse stato presente a bordo un altro pilota poteva cambiare qualcosa?


3D vecchio, ma purtroppo ieri in Trentino abbiamo avuto conferma che anche con 2 piloti e 4 occhi, non bisogna ne' essere fatalisti ma nemmeno mettersi in condizioni di farsi beccare dal fato...ma tant'è che anche in 2 si cade, si fa white out e tutto il resto...
Poi dei vari perché possiamo scrivere e parlare...sta di fatto che dove le condizioni che ti portano a pushare non sono valide o lecite, si rischia di farsi male, fare male per di più senza una vera e seria motivazione.