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Visualizza Versione Completa : Come si esce vivi dal Paese dell’odio?



Pelledorso
07/02/2017, 11:07
Io mi domando: ma chi è quel fenomeno che ha autorizzato il gladiatore a comprarsi una pistola (visto che era in cura da tre dottori)?

Perchè feisubk e minchiasocialvari non vengono cancellati dalla faccia della terra:cipenso:?

mhà.............


Ps non scrivetemi........... vorrei vedere se fosse successo a te..... se fosse stata tua moglie..... e bla e bla e bla son tutte stronzate......



«Un insignificante verme in meno!». «Ha fatto la fine che meritava». «Onore al gladiatore». Come si esce vivi dal Paese dell’odio? Forse scomparendo dietro una porta chiusa, al riparo di un po’ di silenzio. Quello che la madre di Italo D’Elisa, linciato sui social network e poi ucciso per vendetta, ora cerca di opporre all’assedio delle televisioni. Al sesto giorno di supplizio, la signora Diana scrive un biglietto e lo affida al cognato Andrea, perché lo legga davanti ai prossimi microfoni puntati: «Desideriamo rimanere nel silenzio del nostro dolore, nella semplicità e nella riservatezza che ha sempre caratterizzato la nostra vita».

Era mattina quando i titoli dei giornali locali gridavano dalle prime pagine: «I D’Elisa denunciano gli sciacalli del web!». È pomeriggio quando l’avvocato della famiglia D’Elisa, Pompeo Del Re, dice: «Mi è stato chiesto di frenare. Non denunciamo nessuno. Non ci sono querele da parte della famiglia, ma soltanto grande fiducia nella giustizia». Diluvia. Fa caldo. «Delitto e castigo», lo chiamano alcuni per riassumere il caso. Altri preferiscono: «Il delitto d’amore». Certe televisioni del pomeriggio, rilanciate in tutti i bar di piazza Rossetti, mettono sullo stesso piano un omicidio stradale colposo con un omicidio premeditato a mano armata. Mentre il web continua a vomitare sentenze e insufflare stille d’odio.

Il 1° luglio del 2016, Italo D’Elisa, 21 anni, operaio alle presse della Denso con contratto interinale, esce a fine turno e si mette alla guida di una vecchia Fiat Punto. All’incrocio fra via Giulio Cesare e corso Mazzini, la strada principale di Vasto, passa con il semaforo rosso. Sta viaggiando ai 62 chilometri all’ora. Il limite è 50. In quel momento sta arrivando Roberta Smargiassi a bordo di uno scooter Yamaha Sh650: ha 34 anni, è incinta. Lei e il marito Fabio Di Lello avrebbero dato la notizia alle famiglie il giorno successivo. Ma Roberta Smargiassi muore quella notte d’estate. Una telecamera del circuito di sorveglianza riprende nitidamente la scena. Dopo tre giorni quel video è ovunque: Facebook, WhatsApp, anche su Youtube. Tutti vedono la ragazza sbalzata dal sellino. E mentre il marito Fabio Di Lello si ammala e inizia a covare la sua vendetta, è importante concentrarsi su ciò che accade intorno.

Alla fiaccolata per Roberta partecipano 300 persone. Tutte chiedono giustizia. Ma cosa significa, esattamente? «Ricordo che sono iniziati ad arrivare i primi messaggi», racconta Michele D’Annunzio cronista del giornale «Zona Locale», uno dei più seguiti a Vasto. «Sotto quell’articolo della fiaccolata sono comparse le prime frasi. Tutti volevano che D’Elisa andasse in galera. Scrivevano: il pirata deve andare in gabbia!». Ma Italo D’Elisa era sobrio, al momento dell’incidente. Non aveva assunto droghe. E non era scappato, anzi. Aveva cercato di prestare i primi soccorsi a Roberta, ed era stato lui stesso a chiamare le forze dell’ordine. «Non c’erano assolutamente, a norma di legge, gli estremi per l’arresto», ribadisce ancora una volta il procuratore capo Giampiero Di Florio.

Davanti al panificio della famiglia Di Lello, forse il più importante del paese, compare lo striscione: «Giustizia per Roberta». Iniziano a proliferare gli insulti sul web, le falsità su D’Elisa. Dicono che sia figlio di un avvocato, ecco perché avrebbe scampato l’arresto. Qualcuno manda in frantumi un vetro dell’auto di suo zio. Tutti ancora si scambiano il video dello schianto come prova della sacralità di quella rabbia. Mentre Italo D’Elisa, figlio di due operai, con la madre licenziata per dismissione della fabbrica, è in cura all’ospedale perché non riesce più a dormire. «Quando è tornato a casa, stava tutto il giorno chiuso nella sua stanza con quel caldaccio», racconta lo zio Andrea. «Mai un bagno, mai una sera fuori. Continuava a rivivere nella sua testa la scena dell’incidente. Stava ancora male. Avvertiva l’odio che c’era nei suoi confronti».

La famiglia D’Elisa aveva scritto una lettera di vicinanza alla famiglia Di Lello. Avevano tentato di incontrarli, attraverso amicizie comuni, per trovare una strada di pacificazione. Anche Fabio Di Lello era in cura, nel frattempo, seguito da tre diversi specialisti. Ogni giorno e ogni notte passava ore a parlare da solo davanti alla tomba di Roberta. A settembre aveva comprato la pistola, si allenava al poligono. Gli amici di Facebook lo aggiornavano sui movimenti o presunti tali «dell’assassino».

Non si erano mai visti. Mai conosciuti. «Non è vero che Italo lo abbia provocato. Non lo avrebbe mai fatto. Italo era un bravissimo ragazzo. Andava in giro in bicicletta, salvava le tartarughe, aveva la passione di lavorare nella protezione civile. Avrebbe voluto andare a scavare per la slavina del Rigopiano». Aveva perso sia il lavoro sia la sua passione, dopo l’incidente. Sospeso fino al processo che stava per essere celebrato. Due persone malate. Una piccola città di 41 mila abitanti. E gli odiatori sul web che continuavano a lavorare ai fianchi entrambi. «Faremo degli accertamenti sull’odio - dice il procuratore Di Florio - ma la responsabilità penale è personale. Dovremo verificare se ci sono stati singoli comportamenti rilevanti, non si può indagare un clima». Mercoledì pomeriggio Italo D’Elisa era andato a fare un giro in bicicletta per le campagne. Aveva messo una sua foto nuova su Facebook, dove compariva senza il suo vero nome. Alle quattro e dieci del 1° febbraio 2017, si è fermato a bere qualcosa nel bar sotto casa. Forse Fabio Di Lello gli ha chiesto se fosse proprio lui. Perché non l’aveva mai visto in faccia, prima di premere il grilletto.

“Italo ha fatto la fine che meritava”. Nel Paese che non smette di odiare - La Stampa (http://www.lastampa.it/2017/02/07/italia/cronache/italo-ha-fatto-la-fine-che-meritava-nel-paese-che-non-smette-di-odiare-7CAeHrjY0sHWJZDxBNx3gI/pagina.html)

Rebel County
07/02/2017, 11:16
come si possa aver concesso il porto d'armi ad una persona con quel tipo di trauma e' da arresto
ma lo schifo nell'incitare alla violenza di chi comunicava gli spostamenti dell'investitore sono anch'essi da sanzionare

e' stato un'incidente sul quale l'ignoranza della gente ha alimentato la voglia di vendetta

massimio
07/02/2017, 11:26
in effetti é pazzesco....leggere certi commmenti in giro, non solo sui vari Asocialnetwork , fa venire il voltastomaco.

nikonikko
07/02/2017, 11:30
Se proprio non riusciva ad accettare la perdita della moglie avrebbe fatto prima e meglio se si fosse ammazzato da solo con quella pistola, il ragazzo aveva già il suo calvario per tutta la vita, gli incidenti capitano non è il primo e non sarà, purtroppo, l'ultimo un gesto del genere ha solo generato ulteriore dolore senza risolvere nulla.

Rip al ragazzo e alla moglie di quell' uomo che non ha avuto la forza e il coraggio di perdonare un tragico evento non voluto.

Io mi auguro solo che non capiti mai a nessuno una situazione del genere, non è facile superare l' essere la causa, anche involontariamente, della morte di una persona, specie per chi cresce con certi valori e non fà male ad una mosca.

Pelledorso
07/02/2017, 12:31
come si possa aver concesso il porto d'armi ad una persona con quel tipo di trauma e' da arresto
ma lo schifo nell'incitare alla violenza di chi comunicava gli spostamenti dell'investitore sono anch'essi da sanzionare

e' stato un'incidente sul quale l'ignoranza della gente ha alimentato la voglia di vendetta


in effetti é pazzesco....leggere certi commmenti in giro, non solo sui vari Asocialnetwork , fa venire il voltastomaco.


Se proprio non riusciva ad accettare la perdita della moglie avrebbe fatto prima e meglio se si fosse ammazzato da solo con quella pistola, il ragazzo aveva già il suo calvario per tutta la vita, gli incidenti capitano non è il primo e non sarà, purtroppo, l'ultimo un gesto del genere ha solo generato ulteriore dolore senza risolvere nulla.

Rip al ragazzo e alla moglie di quell' uomo che non ha avuto la forza e il coraggio di perdonare un tragico evento non voluto.

Io mi auguro solo che non capiti mai a nessuno una situazione del genere, non è facile superare l' essere la causa, anche involontariamente, della morte di una persona, specie per chi cresce con certi valori e non fà male ad una mosca.


In questo mondo fatto di bimbyminchia (e non solo) che hanno a malapena un neurone funzionante, mi fa piacere leggere e sapere che ci sono ancora persone con un po' di buon senso nella zucca.........

valterone
07/02/2017, 13:55
...e' stato un incidente...

Per me no, gli incidenti sono tutt'altra cosa. Questa si chiama catena degli eventi, è direttamente influenzata dai comportamenti umani e in determinati casi si può prevederne lo sviluppo o parte di esso e la fine. Qui non ci voleva molto ma evidentemente non sono stati in grado.
Con il metro che ha usato quest'uomo, i genitori di Regeni dovrebbero radere al suolo l'Egitto.

Pelledorso
07/02/2017, 14:29
Per me no, gli incidenti sono tutt'altra cosa. Questa si chiama catena degli eventi, è direttamente influenzata dai comportamenti umani e in determinati casi si può prevederne lo sviluppo o parte di esso e la fine. Qui non ci voleva molto ma evidentemente non sono stati in grado.
Con il metro che ha usato quest'uomo, i genitori di Regeni dovrebbero radere al suolo l'Egitto.

Mi fai un esempio di incidente come lo intendi Tu?!?

robygun
07/02/2017, 14:33
Il problema non è lo sparatore..

il problema è il sistema che gli ha permesso di comprare una pistola pur essendo in cura..

Il problema sono tutte le teste di quiz che di fatto hanno incitato ed appoggiato lo sparatore!

Cosa vuol dire lo striscione "giustizia per X"?!?!?
Cosa vuol dire fare una fiaccolata per "avere giustizia"?!?!?
Cosa vuol dire tenere aggiornato costantemente il vedovo su dove si trovi il ragazzo?!?!? (Già solo questo per me è favoreggiamento o concorso in omicidio)

Io ho veramente paura di cosa sta diventando questa nazione...

valterone
07/02/2017, 14:44
Mi fai un esempio di incidente come lo intendi Tu?!?

Un coppo che cade da un tetto in un giorno di bufera, la ruota di una moto che entra in una buca nascosta da acqua o foglie, un motore che cede per difetto dei materiali, un fulmine che polverizza l'impianto elettrico di una casa, ecc.

In genere le cose poco (o non) prevedibili che accadono senza l'aiuto o il volere dell'uomo o nonostante l'impegno profuso affinché non accadano. Uno che spara può essere situato in un incidente solo se è un cecchino, nel qual caso lo fa di mestiere. Uno che toglie la protezione al tritacarne e ci lascia una mano non è vittima di un incidente. Un fatto premeditato per mesi difficilmente può essere un incidente.
Questo è quello che io intendo per incidente.

Per quanto riguarda la domanda da titolo della discussione, secondo me continuando in questo modo semplicemente non se ne esce.

Norik
07/02/2017, 14:57
Se proprio non riusciva ad accettare la perdita della moglie avrebbe fatto prima e meglio se si fosse ammazzato da solo con quella pistola, il ragazzo aveva già il suo calvario per tutta la vita, gli incidenti capitano non è il primo e non sarà, purtroppo, l'ultimo un gesto del genere ha solo generato ulteriore dolore senza risolvere nulla.

Rip al ragazzo e alla moglie di quell' uomo che non ha avuto la forza e il coraggio di perdonare un tragico evento non voluto.

Io mi auguro solo che non capiti mai a nessuno una situazione del genere, non è facile superare l' essere la causa, anche involontariamente, della morte di una persona, specie per chi cresce con certi valori e non fà male ad una mosca.

in questi casi anche frasi cosi io le trovo " pericolose" , e spesso si parte proprio da affermazioni cosi per arrivare ad affermare il peggio
Scusa , ma io la vedo cosi
Detto questo ormai i social vogliono solo o la stupidità o la violenza
E l' instigatione alla violenza va per la maggiore ,in quanto c' è chi ci spera in un omicidio e poi ci gode
Concordo con le accuse di concorso in omicidio

nikonikko
07/02/2017, 18:35
in questi casi anche frasi cosi io le trovo " pericolose" , e spesso si parte proprio da affermazioni cosi per arrivare ad affermare il peggio
Scusa , ma io la vedo cosi
Detto questo ormai i social vogliono solo o la stupidità o la violenza
E l' instigatione alla violenza va per la maggiore ,in quanto c' è chi ci spera in un omicidio e poi ci gode
Concordo con le accuse di concorso in omicidio

In effetti quella è un alternativa che non accetto nemmeno io, la vita è un dono a prescindere in quano tale và rispettata. Purtroppo però quando non si arriva a questa consapevolezza e si è facilmente condizionabili gesti estremi aiutano a non fare danni ad altri.

Cracco reloaded
07/02/2017, 19:16
aiutano a non fare danni agli altri*


mai letta una frase più egoista, giuro.

nikonikko
07/02/2017, 21:07
aiutano a non fare danni agli altri*


mai letta una frase più egoista, giuro.

Sono proprio curioso di conoscere il tuo punto di vista in merito e che ci vedi di tanto egoistico.

Cracco reloaded
08/02/2017, 10:56
prima parli della sacralità della vita

e poi auspichi che -in base alla suddetta sacralità suppongo-

uno è meglio che aiuti gli altri (quando dici "altri" ti riferisci a te stesso naturalmente)

facendosi fuori....



il concetto è analogo a quello dei forcaioli da facebook, non hai scritto in caps e non ti sei scaldato nel scriverlo ma il succo del discorso è lo stesso e cioè "che si fosse ammazzato senza rompere i coglioni" e se non ci trovi nulla di egoista in questo, è la prova che lo sei.


il mio punto di vista in merito è un rispettoso silenzio, visto che non posso minimamente immaginare la disperazione di quella persona.

Fermissimo
08/02/2017, 11:43
il rispetto va portato a tutti...ad un inesperto guidatore che con semaforo rosso ha scelto di attraversarlo a 62 km/h in accelerazione (come evidenziato dalla sua scatola nera assicurativa), il quale non era un delinquente seriale e non meritava la morte ma per una imprudenza di non poco conto ha comunque determinato la morte di una donna che aveva scoperto quel giorno di essere incinta (per i cattolici le vite perse nell'incidente sono quindi 2)...

rispetto anche per lei ovviamente...

e rispetto anche per un marito che ha reagito in una maniera estrema, esasperato non dalla rete, ma dalla certezza che le leggi italiane al momento permettono di ammazzare impunemente con una unica arma...la propria auto

se fosse stato veramente lucido avrebbe affittato una macchina con cambio automatico ed alla prima occasione utile avrebbe investito quello che considerava l'assassino della moglie...dopodichè avrebbe dovuto manifestare sconcerto per la "coincidenza" di aver ammazzato proprio il responsabile del primo incidente mortale dando parte della colpa anche alla trasmissione automatica così diversa dal cambio manuale...

con le leggi italiane se la sarebbe cavata con poco o con niente...così come temeva sarebbe finita per il giovane morto

purtroppo egli è entrato in un vortice di ossessione verso l'idea che tutto sarebbe stato derubricato a fatalità...solo una assistenza medico/psichiatrica, forse, avrebbe potuto evitare il peggio

nikonikko
08/02/2017, 12:13
L'odio non aiuta nessuno, distruggerne la causa non l'ha aiutato ad allietare la sua disperazione, ed è proprio quest'ultima, da parte sua, ad essere servita con rispettoso silenzio. In una delle tanta sue affermazioni il Maestro diceva: " se il tuo braccio ti è di scandalo taglialo è meglio entrare monco nel regno dei cieli che non entrarci affatto ".

Cracco reloaded
08/02/2017, 12:35
se mi ammazzi la moglie incinta passando col rosso e la tua linea difensiva si basa sul fatto che lei non avesse legato il casco, poi fai lo strafottente passando in moto spalancando, se non ho altro nella vita potrebbe balenarmi l'idea di arrotarti col suv... perchè di si. ....no ?


..e anche l'avvocato, io capisco che devi fare il tuo lavoro.. è colpa pure delle cazzate da arrampicata sugli specchi del difensore.... del tizio... ma l'avete visto in foto... quello a 20 anni era già un vecchio col cappello mi sa..

nikonikko
08/02/2017, 13:04
Le campane bisogna sentirle tutte, ascoltando il padre a me non ha dato l' impressione che il ragazzo fosse uno strafottente, ma se così fosse ammazzarlo ti metterebbe al suo stesso livello, fermo restando che di certo l'intenzioni di quel ragazzo non erano quelle di uccidere, purtroppo può capitare che chissà per quale cazzo di motivo gli sia annebbiata tanto la vista da passare con il rosso.....invece della signora in scooter sarebbe potuto passare un mezzo pesante e sarebbe stato lui ad avere la peggio.

armageddon
08/02/2017, 13:21
Io mi domando: ma chi è quel fenomeno che ha autorizzato il gladiatore a comprarsi una pistola (visto che era in cura da tre dottori)?

Perchè feisubk e minchiasocialvari non vengono cancellati dalla faccia della terra:cipenso:?

mhà.............


Ps non scrivetemi........... vorrei vedere se fosse successo a te..... se fosse stata tua moglie..... e bla e bla e bla son tutte stronzate......



«Un insignificante verme in meno!». «Ha fatto la fine che meritava». «Onore al gladiatore». Come si esce vivi dal Paese dell’odio? Forse scomparendo dietro una porta chiusa, al riparo di un po’ di silenzio. Quello che la madre di Italo D’Elisa, linciato sui social network e poi ucciso per vendetta, ora cerca di opporre all’assedio delle televisioni. Al sesto giorno di supplizio, la signora Diana scrive un biglietto e lo affida al cognato Andrea, perché lo legga davanti ai prossimi microfoni puntati: «Desideriamo rimanere nel silenzio del nostro dolore, nella semplicità e nella riservatezza che ha sempre caratterizzato la nostra vita».

Era mattina quando i titoli dei giornali locali gridavano dalle prime pagine: «I D’Elisa denunciano gli sciacalli del web!». È pomeriggio quando l’avvocato della famiglia D’Elisa, Pompeo Del Re, dice: «Mi è stato chiesto di frenare. Non denunciamo nessuno. Non ci sono querele da parte della famiglia, ma soltanto grande fiducia nella giustizia». Diluvia. Fa caldo. «Delitto e castigo», lo chiamano alcuni per riassumere il caso. Altri preferiscono: «Il delitto d’amore». Certe televisioni del pomeriggio, rilanciate in tutti i bar di piazza Rossetti, mettono sullo stesso piano un omicidio stradale colposo con un omicidio premeditato a mano armata. Mentre il web continua a vomitare sentenze e insufflare stille d’odio.

Il 1° luglio del 2016, Italo D’Elisa, 21 anni, operaio alle presse della Denso con contratto interinale, esce a fine turno e si mette alla guida di una vecchia Fiat Punto. All’incrocio fra via Giulio Cesare e corso Mazzini, la strada principale di Vasto, passa con il semaforo rosso. Sta viaggiando ai 62 chilometri all’ora. Il limite è 50. In quel momento sta arrivando Roberta Smargiassi a bordo di uno scooter Yamaha Sh650: ha 34 anni, è incinta. Lei e il marito Fabio Di Lello avrebbero dato la notizia alle famiglie il giorno successivo. Ma Roberta Smargiassi muore quella notte d’estate. Una telecamera del circuito di sorveglianza riprende nitidamente la scena. Dopo tre giorni quel video è ovunque: Facebook, WhatsApp, anche su Youtube. Tutti vedono la ragazza sbalzata dal sellino. E mentre il marito Fabio Di Lello si ammala e inizia a covare la sua vendetta, è importante concentrarsi su ciò che accade intorno.

Alla fiaccolata per Roberta partecipano 300 persone. Tutte chiedono giustizia. Ma cosa significa, esattamente? «Ricordo che sono iniziati ad arrivare i primi messaggi», racconta Michele D’Annunzio cronista del giornale «Zona Locale», uno dei più seguiti a Vasto. «Sotto quell’articolo della fiaccolata sono comparse le prime frasi. Tutti volevano che D’Elisa andasse in galera. Scrivevano: il pirata deve andare in gabbia!». Ma Italo D’Elisa era sobrio, al momento dell’incidente. Non aveva assunto droghe. E non era scappato, anzi. Aveva cercato di prestare i primi soccorsi a Roberta, ed era stato lui stesso a chiamare le forze dell’ordine. «Non c’erano assolutamente, a norma di legge, gli estremi per l’arresto», ribadisce ancora una volta il procuratore capo Giampiero Di Florio.

Davanti al panificio della famiglia Di Lello, forse il più importante del paese, compare lo striscione: «Giustizia per Roberta». Iniziano a proliferare gli insulti sul web, le falsità su D’Elisa. Dicono che sia figlio di un avvocato, ecco perché avrebbe scampato l’arresto. Qualcuno manda in frantumi un vetro dell’auto di suo zio. Tutti ancora si scambiano il video dello schianto come prova della sacralità di quella rabbia. Mentre Italo D’Elisa, figlio di due operai, con la madre licenziata per dismissione della fabbrica, è in cura all’ospedale perché non riesce più a dormire. «Quando è tornato a casa, stava tutto il giorno chiuso nella sua stanza con quel caldaccio», racconta lo zio Andrea. «Mai un bagno, mai una sera fuori. Continuava a rivivere nella sua testa la scena dell’incidente. Stava ancora male. Avvertiva l’odio che c’era nei suoi confronti».

La famiglia D’Elisa aveva scritto una lettera di vicinanza alla famiglia Di Lello. Avevano tentato di incontrarli, attraverso amicizie comuni, per trovare una strada di pacificazione. Anche Fabio Di Lello era in cura, nel frattempo, seguito da tre diversi specialisti. Ogni giorno e ogni notte passava ore a parlare da solo davanti alla tomba di Roberta. A settembre aveva comprato la pistola, si allenava al poligono. Gli amici di Facebook lo aggiornavano sui movimenti o presunti tali «dell’assassino».

Non si erano mai visti. Mai conosciuti. «Non è vero che Italo lo abbia provocato. Non lo avrebbe mai fatto. Italo era un bravissimo ragazzo. Andava in giro in bicicletta, salvava le tartarughe, aveva la passione di lavorare nella protezione civile. Avrebbe voluto andare a scavare per la slavina del Rigopiano». Aveva perso sia il lavoro sia la sua passione, dopo l’incidente. Sospeso fino al processo che stava per essere celebrato. Due persone malate. Una piccola città di 41 mila abitanti. E gli odiatori sul web che continuavano a lavorare ai fianchi entrambi. «Faremo degli accertamenti sull’odio - dice il procuratore Di Florio - ma la responsabilità penale è personale. Dovremo verificare se ci sono stati singoli comportamenti rilevanti, non si può indagare un clima». Mercoledì pomeriggio Italo D’Elisa era andato a fare un giro in bicicletta per le campagne. Aveva messo una sua foto nuova su Facebook, dove compariva senza il suo vero nome. Alle quattro e dieci del 1° febbraio 2017, si è fermato a bere qualcosa nel bar sotto casa. Forse Fabio Di Lello gli ha chiesto se fosse proprio lui. Perché non l’aveva mai visto in faccia, prima di premere il grilletto.

“Italo ha fatto la fine che meritava”. Nel Paese che non smette di odiare - La Stampa (http://www.lastampa.it/2017/02/07/italia/cronache/italo-ha-fatto-la-fine-che-meritava-nel-paese-che-non-smette-di-odiare-7CAeHrjY0sHWJZDxBNx3gI/pagina.html)

uno dei passaggi preliminari e fondamentali per ottenere un qualsivoglia titolo di porto d'armi:

Per prima cosa dovrete recarvi dal vostro medico curante per farvi rilasciare il certificato medico che attesta la vostra idoneità fisica e mentale, oltre che l'assenza di uso di stupefacenti e alcool. Con questo certificato potrete recarvi presso un ufficiale sanitario del vostro comune che effettuerà un'ulteriore visita e vi consegnerà il nullaosta necessario per l'ottenimento del porto d'armi.

Ora poniamo il caso che il suo medico curante abbia dichiarato il falso rilasciando il certificato anamnestico sarebbe da arresto immediato,ma...siamo sicuri che sia andata proprio così?dopotutto si è letto solo sui giornali che era in cura ,addirittura da tre dottori,e la questura ,prima di rilasciare un P.A fa accurati controlli,poi per quanto mi riguarda poteva anche investirlo ,ma dubito che qualcuno si porrebbe il problema di chi gli abbia lasciato la patente visto la presa in cura da tre dottori.

Tatanka
08/02/2017, 13:23
Io credo che l'attraversare un semaforo col rosso volutamente sia assolutamente assimilabile a chi si arma di pistola.
Il perchè ognuno si permetta di fare ciò che vuole e parlo di chi sà che attraversando un incrocio col rosso uccide qualcuno è la non certezza della pena.
Prima di giudicare il marito che si vede uccise in un solo istante moglie e figlio non per colpa ma per volere di altra persona, beh prima bisogna giudicare le leggi e il volente, colpevole è chi per disattenzione e involontarietà causa la morte non chi sceglie di poterlo fare.
Poi che i modi e la vendetta siano sbagliati non ci piove, ma senza essere dentro a un dolore del genere meglio è tacere, sia i male che benpensanti.
E' un discorso generale ovviamente.

Cracco reloaded
08/02/2017, 17:33
uno dei passaggi preliminari e fondamentali per ottenere un qualsivoglia titolo di porto d'armi:

Per prima cosa dovrete recarvi dal vostro medico curante per farvi rilasciare il certificato medico che attesta la vostra idoneità fisica e mentale, oltre che l'assenza di uso di stupefacenti e alcool. Con questo certificato potrete recarvi presso un ufficiale sanitario del vostro comune che effettuerà un'ulteriore visita e vi consegnerà il nullaosta necessario per l'ottenimento del porto d'armi.

Ora poniamo il caso che il suo medico curante abbia dichiarato il falso rilasciando il certificato anamnestico sarebbe da arresto immediato,ma...siamo sicuri che sia andata proprio così?dopotutto si è letto solo sui giornali che era in cura ,addirittura da tre dottori,e la questura ,prima di rilasciare un P.A fa accurati controlli,poi per quanto mi riguarda poteva anche investirlo ,ma dubito che qualcuno si porrebbe il problema di chi gli abbia lasciato la patente visto la presa in cura da tre dottori.

I database delle strutture sanitarie non sono collegati.

se vai in cura da un medico gli altri non lo possono sapere, specialmente se la visita è privata.


ammazzarlo ti metterebbe al suo stesso livello


ho appena perso moglie incinta eccetera, sai che mi frega..

robygun
08/02/2017, 18:52
Mi permetto solo di dire che non farei troppo affidamento sulla scatola nera per dire che stava accelerando, del segnale GPS ci si può fidare fino ad un certo punto...
È passato col rosso... Chi di noi non ha accelerato col giallo pensando "ce la faccio"? Non possiamo sapere se ha fatto un errore di valutazione, magari causa stanchezza (rincasava dal lavoro)...
Altre campane pare dicano che la presunta strafottenza non ci sia mai stata, anzi avrebbe tentato di contattare la famiglia della donna tramite conoscenze comuni... vallo a sapere..

L'assassino si è trovato catapultato nel peggiore dei drammi umani, i tuoi cari strappati in modo improvviso... Non riesco neanche ad immaginare il dolore che gli è caduto addosso....
È gravissimo che chi DOVEVA stargli vicino ed aiutarlo (parenti, amici, conoscenti) non ha fatto nulla per fargli elaborare la cosa ma lo ha, di fatto, spinto all'omicidio...

Sulle bestie che su internet linciavano il ragazzo ed incitavano alla vendetta non mi esprimo neanche ...

Cracco reloaded
09/02/2017, 12:03
Vista la gente negli altri abitacoli che cazzo fa (sono abbastanza in alto, vedo pure le gonne) ogni giorno, ho smesso di essere comprensivo da un pezzo.

ieri l'altro ero sulla statale da san giovanni al natisone in direzione autostrade, davanti avevo un mercedes blu che viaggiava a fari spenti e non proprio diritto, tagliava le rotonde non usava le frecce e ogni tanto perdeva velocità e poi si ripigliava. era col telefono all'orecchio.
appena ho potuto l'ho superato per levarmelo da davanti (senza fare cazzate) e sai quello ? mi ha pure suonato! (con la mano libera evidentemente)
allora ho fatto uno stop & "start-a-cannone" in provinciale, obbligando tutti a fermarsi, gustandomi nello specchietto la patetica scena del merda che ha messo giù il telefono quasi per sforzo per poter continuare a governare l'auto e lavorare col cambio. e non era un vecchietto, era un 40-50 enne

2 su 10 di quelli per strada sono elementi del genere.

danno la patente a cani e porci.

robygun
09/02/2017, 13:11
2 su 10? Sei molto ottimista..

Pelledorso
09/02/2017, 15:26
Vista la gente negli altri abitacoli che cazzo fa (sono abbastanza in alto, vedo pure le gonne) ogni giorno, ho smesso di essere comprensivo da un pezzo.

ieri l'altro ero sulla statale da san giovanni al natisone in direzione autostrade, davanti avevo un mercedes blu che viaggiava a fari spenti e non proprio diritto, tagliava le rotonde non usava le frecce e ogni tanto perdeva velocità e poi si ripigliava. era col telefono all'orecchio.
appena ho potuto l'ho superato per levarmelo da davanti (senza fare cazzate) e sai quello ? mi ha pure suonato! (con la mano libera evidentemente)
allora ho fatto uno stop & "start-a-cannone" in provinciale, obbligando tutti a fermarsi, gustandomi nello specchietto la patetica scena del merda che ha messo giù il telefono quasi per sforzo per poter continuare a governare l'auto e lavorare col cambio. e non era un vecchietto, era un 40-50 enne

2 su 10 di quelli per strada sono elementi del genere.

danno la patente a cani e porci.


Ecco in Itaglia si ragiona così :oook:
C'è un merda che non rispetta le regole del CDS allora per farmi giustizia da solo metto in atto un comportamento scellerato (come il gladiatore insomma) :wacko:!
Robe da :sick:


2 su 10? Sei molto ottimista..

Gli altri otto fanno di solito fanno stop & "start-a-cannone" in provinciale :oook:

armageddon
09/02/2017, 16:04
Vista la gente negli altri abitacoli che cazzo fa (sono abbastanza in alto, vedo pure le gonne) ogni giorno, ho smesso di essere comprensivo da un pezzo.

ieri l'altro ero sulla statale da san giovanni al natisone in direzione autostrade, davanti avevo un mercedes blu che viaggiava a fari spenti e non proprio diritto, tagliava le rotonde non usava le frecce e ogni tanto perdeva velocità e poi si ripigliava. era col telefono all'orecchio.
appena ho potuto l'ho superato per levarmelo da davanti (senza fare cazzate) e sai quello ? mi ha pure suonato! (con la mano libera evidentemente)
allora ho fatto uno stop & "start-a-cannone" in provinciale, obbligando tutti a fermarsi, gustandomi nello specchietto la patetica scena del merda che ha messo giù il telefono quasi per sforzo per poter continuare a governare l'auto e lavorare col cambio. e non era un vecchietto, era un 40-50 enne

2 su 10 di quelli per strada sono elementi del genere.

danno la patente a cani e porci.


il problema è toglierla non darla,io ci lavoro in auto e ne vedo di ogni,molte sono azioni volontarie

Cracco reloaded
09/02/2017, 16:04
scellerato lo dici tu perchè non c'eri. quello che ho fatto non è da sanzione quindi lavati le orecchie....

e il paragone col gladiatore è fuori luogo ma è solo la prova che la tua capacità di valutazione è quella di un opossum

armageddon
09/02/2017, 16:04
Vista la gente negli altri abitacoli che cazzo fa (sono abbastanza in alto, vedo pure le gonne) ogni giorno, ho smesso di essere comprensivo da un pezzo.

ieri l'altro ero sulla statale da san giovanni al natisone in direzione autostrade, davanti avevo un mercedes blu che viaggiava a fari spenti e non proprio diritto, tagliava le rotonde non usava le frecce e ogni tanto perdeva velocità e poi si ripigliava. era col telefono all'orecchio.
appena ho potuto l'ho superato per levarmelo da davanti (senza fare cazzate) e sai quello ? mi ha pure suonato! (con la mano libera evidentemente)
allora ho fatto uno stop & "start-a-cannone" in provinciale, obbligando tutti a fermarsi, gustandomi nello specchietto la patetica scena del merda che ha messo giù il telefono quasi per sforzo per poter continuare a governare l'auto e lavorare col cambio. e non era un vecchietto, era un 40-50 enne

2 su 10 di quelli per strada sono elementi del genere.

danno la patente a cani e porci.


il problema è toglierla non darla,io ci lavoro in auto e ne vedo di ogni,molte sono azioni volontarie

bessol
09/02/2017, 18:52
Mi pare evidente che il ragazzo colpevole dell'incidente abbia attraversato l'incrocio quando ormai c'era il rosso gia' da tempo , sarebbe stata impossibile la collisione se fosse passato col giallo o anche col rosso appena scattato (come a volte succede a tutti noi) e da questo se ne deduce che non l'ha proprio visto (e i motivi se li è portati purtroppo in tomba).

Cracco reloaded
09/02/2017, 18:57
Mi pare evidente che il ragazzo colpevole dell'incidente abbia attraversato l'incrocio quando ormai c'era il rosso gia' da tempo , sarebbe stata impossibile la collisione se fosse passato col giallo o anche col rosso appena scattato (come a volte succede a tutti noi) e da questo se ne deduce che non l'ha proprio visto (e i motivi se li è portati purtroppo in tomba).

dichiarò che inizialmente voleva svoltare a destra ma poi cambiò idea.

Pelledorso
09/02/2017, 22:07
scellerato lo dici tu perchè non c'eri. *quello che ho fatto non è da sanzione quindi lavati le orecchie....

e il paragone col gladiatore è fuori luogo** ma è solo la prova che la tua capacità di valutazione è quella di un opossum



* Hai ragione la manovra che hai fatto in provinciale non è da scellerato ma da decerebrato :oook:!


** Sei per caso in cura da qualche dottore che ti senti autorizzato a farti giustizia a modo tuo :dubbio:?!?

Cracco reloaded
09/02/2017, 22:32
guarda che se ti fanno certe cose, io un due domande me le farei

Monacograu
10/02/2017, 05:23
il problema è toglierla non darla,io ci lavoro in auto e ne vedo di ogni,molte sono azioni volontarie

Il problema, spesso, è farsela dare...:dubbio:

massimio
10/02/2017, 07:06
Il problema, spesso, è farsela dare...:dubbio:

il trucco sta nel prenderla, senza chiedere......

Tatanka
10/02/2017, 07:14
dichiarò che inizialmente voleva svoltare a destra ma poi cambiò idea.
Scommetto che se era in inghilterra voleva svoltare a sinistra,ma che le racconti a chi vuol sentirlo.
Se fosse passato col giallo o col rosso appena acceso, la donna con lo scooter non avrebbe fatto in tempo a trovarsi in mezzo.
Comunque ripeto, non si può giudicare le scelte di un uomo che non per sua volontà si vede distrutta la vita e assolvere uno che per suo volere la toglie agli altri, sapendo che la ns giustizia non funziona come in altri stati dove te ne vai sulla sedia metallica.

manetta scarsa
10/02/2017, 07:45
chiudere i social (dove la moderazione non funziona) che che di "social" non hanno nulla e gia stato detto?

Pelledorso
10/02/2017, 07:49
Scommetto che se era in inghilterra voleva svoltare a sinistra,ma che le racconti a chi vuol sentirlo.
Se fosse passato col giallo o col rosso appena acceso, la donna con lo scooter non avrebbe fatto in tempo a trovarsi in mezzo.
Comunque ripeto, non si può giudicare le scelte di un uomo che non per sua volontà si vede distrutta la vita e assolvere uno che per suo volere la toglie agli altri, sapendo che la ns giustizia non funziona come in altri stati dove te ne vai sulla sedia metallica.

Aggiungo altra carne al fuoco...............

Quindi per la tragedia di Rigopiano (dove appare evidente che ci siano responsabilità pesanti di chi ha sottovalutato la richiesta di aiuto)........... dobbiamo aspettarci un esecuzione di massa :cipenso:?!?

Pe quanto riguarda il discorso sistema giudiziario italiano........ la giustizia non ha avuto neanche il tempo di fare il suo corso.......... poi........... se vogliamo essere onesti............. anche se gli avessero dato l'ergastolo con isolamento diurno e lavori forzati a vita (all'investitore) non sarebbe cambiato una cippa! La vita distrutta il gladiatore ce l'avrebbe avuta comunque e molto probabilmente avrebbe fatto lo stesso quello che ha fatto!


chiudere i social (dove la moderazione non funziona) che che di "social" non hanno nulla e gia stato detto?

ehhh.......... l'ipocrisia di feisbuk e tutti gli altri minkiasocial............ si scandalizzano per delle foto di zinne.......... ma poi... di fatto autorizzano un branco di decerebrati a fare il lavaggio del cervello ad un persona (il gladiatore) in uno stato emotivo molto compromesso!

Cracco reloaded
10/02/2017, 08:22
Ma si facciamo esempi a cazzo su disastri naturali.... la prossima volta che sbranano il pirla di turno che cade nella fossa degli orsi allo zoo, l'amico fritz qua sopra comincerà a lamentarsi della gestione della struttura che affama le bestie...

massimio
10/02/2017, 08:26
chiudere i social (dove la moderazione non funziona) che che di "social" non hanno nulla e gia stato detto?

io gli Asocial Network li eliminerei dalla faccia della terra.....sono sicuro che ritornerebbe ad essere, almeno in apparenza, un mondo migliore

Rebel County
10/02/2017, 09:03
io gli Asocial Network li eliminerei dalla faccia della terra.....sono sicuro che ritornerebbe ad essere, almeno in apparenza, un mondo migliore

chiuderli no
ma veramente ci sarebbe bisogno del patentino per usarli

o meglio della tracciatura deell'IP ogni volta che ti colleghi e spargi odio, ci dev'essere una conseguenza per ogni chilo di merda vomitato in rete

Pelledorso
10/02/2017, 09:06
Ma si facciamo esempi a cazzo su disastri naturali.... la prossima volta che sbranano il pirla di turno che cade nella fossa degli orsi allo zoo, l'amico fritz qua sopra comincerà a lamentarsi della gestione della struttura che affama le bestie...


Sarà stato un disastro naturale........ ma se si autorizza la costruzione di un hotel in una zona altamente pericolosa e quando succede la disgrazia ignori colpevolmente pure le richieste di soccorso........ mi pare evidente che qualcuno si è preso il rischio per suo volere di togliere la vita ad altri!
Un po' come passare con il rosso!
Un concetto per te troppo difficile da capire vero?

Cmq sebbene feisbuk mi stia altamente sui koglioni....... a zuckerberg però gli do atto di essere un genio !
E' riuscito con gente imbarazzante come Te a fare miliardi di dollari :cry:!


Vai a fare qualche stop & "start-a-cannone" in provinciale valà.......... che ti vengono meglio delle stupidaggini che scrivi :cry:

Tatanka
10/02/2017, 09:21
Beh in 40 anni di patente e tantissima strada fatta, fortunatamente senza incidenti (anche se la fortuna c'entra poco), varie volte mi è capitato di dover fare il "stop & "start-a-cannone" " per togliermi il coglione da dietro che vuol leggere il mio concessionario sulla cornice della mia targa.
Di solito mi basta appoggiare il piede sx (come quando si frena con la neve) far accendere gli stop senza decellerare e vedere il coglione piantare una frenata da idiota e tenersi poi a distanza di sicurezza.
In questo caso è da ritenere me cretino o il pilotone pirla dietro?

Pelledorso
10/02/2017, 10:04
Beh in 40 anni di patente e tantissima strada fatta, fortunatamente senza incidenti (anche se la fortuna c'entra poco), varie volte mi è capitato di dover fare il "stop & "start-a-cannone" " per togliermi il coglione da dietro che vuol leggere il mio concessionario sulla cornice della mia targa.
Di solito mi basta appoggiare il piede sx (come quando si frena con la neve) far accendere gli stop senza decellerare e vedere il coglione piantare una frenata da idiota e tenersi poi a distanza di sicurezza.
In questo caso è da ritenere me cretino o il pilotone pirla dietro?

Ad essere sinceri entrambi :dry: però a chi fa stop & "start-a-cannone" darei la coppa cretino dell'anno :oook:!

Cracco reloaded
10/02/2017, 10:41
Io ti imbarazzo solo perchè ho la faccia da culo di fare quello che mi pare oltre che a togliermi gli sfizi, come poche ore fa quando aspettavo che un signore attraversasse le strisce e i tre bastardi che sono arrivati nell'altro senso (io ero fermo da almeno 5 secondi) non hanno nemmeno rallentato e si sono beccati il minimo, il dito medio.
Poi ho guardato il pedone, allargo le braccia, lui sorride mi saluta e attraversa sano e salvo.





Beh in 40 anni di patente e tantissima strada fatta, fortunatamente senza incidenti (anche se la fortuna c'entra poco), varie volte mi è capitato di dover fare il "stop & "start-a-cannone" " per togliermi il coglione da dietro che vuol leggere il mio concessionario sulla cornice della mia targa.
Di solito mi basta appoggiare il piede sx (come quando si frena con la neve) far accendere gli stop senza decellerare e vedere il coglione piantare una frenata da idiota e tenersi poi a distanza di sicurezza.
In questo caso è da ritenere me cretino o il pilotone pirla dietro?



http://i.memeful.com/media/post/BRkm0vw_700wa_0.gif

Spoly
10/02/2017, 10:48
Beh in 40 anni di patente e tantissima strada fatta, fortunatamente senza incidenti (anche se la fortuna c'entra poco), varie volte mi è capitato di dover fare il "stop & "start-a-cannone" " per togliermi il coglione da dietro che vuol leggere il mio concessionario sulla cornice della mia targa.
Di solito mi basta appoggiare il piede sx (come quando si frena con la neve) far accendere gli stop senza decellerare e vedere il coglione piantare una frenata da idiota e tenersi poi a distanza di sicurezza.
In questo caso è da ritenere me cretino o il pilotone pirla dietro?

Io in quei casi sai cosa faccio? Mi pianto a velocità codice (anzi magari anche 5-10 km/h sotto al limite) e me la rido di brutto a vedere il coglionazzo dietro che sbrocca e diventa paonazzo perchè non riesce a passarmi

Norik
10/02/2017, 11:42
Io in quei casi sai cosa faccio? Mi pianto a velocità codice (anzi magari anche 5-10 km/h sotto al limite) e me la rido di brutto a vedere il coglionazzo dietro che sbrocca e diventa paonazzo perchè non riesce a passarmi

questo lo faccio anche io , ma solo se quello dietro non può superare
Poi accelerò se si libera la strada è vado avanti per un Po di km poi si tengono a distanza e capiscono

valterone
10/02/2017, 12:24
Mi pare evidente che il ragazzo colpevole dell'incidente abbia attraversato l'incrocio quando ormai c'era il rosso gia' da tempo , sarebbe stata impossibile la collisione se fosse passato col giallo o anche col rosso appena scattato (come a volte succede a tutti noi) e da questo se ne deduce che non l'ha proprio visto (e i motivi se li è portati purtroppo in tomba).

Conscio che in certe intere città italiane si passa anche o solo col rosso, vi rammento (quoto bessol solo come spunto alla discussione...) che il CdS prevede che col giallo ci si fermi. E io lo faccio, se possibile ovviamente. Col rosso (e mi astengo dal commentare la napoletanata del rosso fresco...) non si deve passare. Punto. Altrimenti ditelo, che siamo in Burundi... così mi comporto in maniera meno repressa pure io. Il giallo dura dai 3 ai 5 secondi ed è ovvio che la protesta di chi dice di non sapere quanto durerà è inutile e paraculatoria. Quando vedi il giallo per più di 3 secondi vuol dire che sei abbastanza indietro da poterti fermare. E ti devi fermare soprattutto perché non ne possono esistere altri 5. Aggiungo che sempre e comunque ci sono minimo 2 secondi di rosso per tutti, quindi incrocio virtualmente deserto, appunto per precauzione avverso a incontri di questo tipo. Ovviamente se si sceglie di usare qualche secondo del verde altrui (e qui si ripropone l'insopportabile concetto di: col culo degli altri che pare governare ormai il mondo intero e l'itaglia in special modo...) mi pare imbecille non aspettarsi che succeda quello che è successo. Piuttosto è andata di culo tutte le volte che non è successo nulla.
Infine, il CdS non dà potere di vita o di morte a chi passa col verde. L'incrocio va sempre impegnato con cautela, infatti difficilmente il torto viene assegnato a uno soltanto.
Il trasgressore non aveva precedenti, non era drogato né ubriaco, non è scappato, ha chiamato lui stesso i soccorsi. Di certo ha fatto una minchiata... e bella grossa. Ma da qui a decidere di andare a casa sua a terminarlo mi pare ce ne sia passata troppa, di bile sui social.
Che per me andrebbero chiusi, il patentino è impraticabile almeno in itaglia, significherebbe andare casa per casa a dire: tu puoi, tu non puoi, ecc.
E si dovrebbe fare con tutto, dalle patenti ai ruoli nello stato dalle professioni alle lauree.
Non siamo in grado, non potrà mai essere fatto. A questo punto chiudere. Prima che sia troppo tardi. Almeno il fatto incontrovertibile che una volta andati oltre non si torna più indietro, dovremmo ricordarcelo. Se non arriviamo neanche fin qui meritiamo tutto quello che ci sta accadendo.

manetta scarsa
10/02/2017, 16:07
supercazzola amara :cry:

armageddon
10/02/2017, 17:34
stamattina ,corso Rosselli a Torino,il mio collega mi chiama : tre quarti d'ora di bestemmie e poi mi dice che un mentecatto si è fatto 500 metri contromano,si è dovuto buttare sul marciapiede ed è stato pure mandato a fare in culo

Naexim
10/02/2017, 17:42
Conscio che in certe intere città italiane si passa anche o solo col rosso, vi rammento (quoto bessol solo come spunto alla discussione...) che il CdS prevede che col giallo ci si fermi. E io lo faccio, se possibile ovviamente. Col rosso (e mi astengo dal commentare la napoletanata del rosso fresco...) non si deve passare. Punto. Altrimenti ditelo, che siamo in Burundi... così mi comporto in maniera meno repressa pure io. Il giallo dura dai 3 ai 5 secondi ed è ovvio che la protesta di chi dice di non sapere quanto durerà è inutile e paraculatoria. Quando vedi il giallo per più di 3 secondi vuol dire che sei abbastanza indietro da poterti fermare. E ti devi fermare soprattutto perché non ne possono esistere altri 5. Aggiungo che sempre e comunque ci sono minimo 2 secondi di rosso per tutti, quindi incrocio virtualmente deserto, appunto per precauzione avverso a incontri di questo tipo. Ovviamente se si sceglie di usare qualche secondo del verde altrui (e qui si ripropone l'insopportabile concetto di: col culo degli altri che pare governare ormai il mondo intero e l'itaglia in special modo...) mi pare imbecille non aspettarsi che succeda quello che è successo. Piuttosto è andata di culo tutte le volte che non è successo nulla.
Infine, il CdS non dà potere di vita o di morte a chi passa col verde. L'incrocio va sempre impegnato con cautela, infatti difficilmente il torto viene assegnato a uno soltanto.
Il trasgressore non aveva precedenti, non era drogato né ubriaco, non è scappato, ha chiamato lui stesso i soccorsi. Di certo ha fatto una minchiata... e bella grossa. Ma da qui a decidere di andare a casa sua a terminarlo mi pare ce ne sia passata troppa, di bile sui social.
Che per me andrebbero chiusi, il patentino è impraticabile almeno in itaglia, significherebbe andare casa per casa a dire: tu puoi, tu non puoi, ecc.
E si dovrebbe fare con tutto, dalle patenti ai ruoli nello stato dalle professioni alle lauree.
Non siamo in grado, non potrà mai essere fatto. A questo punto chiudere. Prima che sia troppo tardi. Almeno il fatto incontrovertibile che una volta andati oltre non si torna più indietro, dovremmo ricordarcelo. Se non arriviamo neanche fin qui meritiamo tutto quello che ci sta accadendo.


229497

Cracco reloaded
10/02/2017, 18:07
i social stanno spodestando videogiochi, heavy metal e film dell'orrore :lingua:

bessol
10/02/2017, 19:01
i social stanno spodestando videogiochi, heavy metal e film dell'orrore :lingua:

E gia'...
229501

Marce63
10/02/2017, 20:47
229502

:supremo::supremo::supremo:

andrellino
11/02/2017, 04:35
Io credo che nelle tregedie come questa, chi non è coinvolto NON deve andare oltre le manifestazioni di cordoglio.
Poi. Se la vendetta sia stata giusta o meno, beh chi può dirlo. Chi può dire se noi in un dolore estremo come questo, saremo in grado di mantenere le rotelle apposto? Nessuno! Appunto, Nessuno...

Restano solo delle famiglie distrutte.

valterone
11/02/2017, 14:41
Poi. Se la vendetta sia stata giusta o meno, beh chi può dirlo.

Eh, appunto... siccome ognuno direbbe la sua e nessuno avrebbe veramente ragione, tanto vale neanche prenderla in considerazione. Quando ci va di mezzo la vita altrui, poi...



Restano solo delle famiglie distrutte.

Già, adesso però sono ancora più distrutte. Si è aggiunto un morto e la prigione ha cambiato famiglia di destinazione. Secondo me il terminator ha fatto più danni di quelli che voleva riparare. Ma naturalmente è solo la mia opinione. ;)

Cracco reloaded
11/02/2017, 19:38
magari non voleva riparare nulla
magari voleva solo togliersi la soddisfazione

andrellino
12/02/2017, 14:07
magari non voleva riparare nulla
magari voleva solo togliersi la soddisfazione
Non era niente riparabile infatti

valterone
12/02/2017, 18:02
magari non voleva riparare nulla
magari voleva solo togliersi la soddisfazione

Può essere, anzi... spero per lui (non per il suo bene, non può essere il suo bene, solo per fargli segnare il punto di aver agito in coerenza con sé stesso e non solo in preda all'ira) che sia stato proprio così. Avrà tutto il tempo per rendersene conto ma credo non sia in grado. Magari lungo il cammino potrebbe convertirsi, non sarebbe la prima volta... certo è che se al gabbio gli danno accesso a internet non ne esce ripulito.