Visualizza Versione Completa : RIINA HA DIRITTO A UNA MORTE DIGNITOSA?
Oramai è su tutti i giornali, Riina è malato e la cassazione ha stabilito che ha diritto a una morte dignitosa, voi che ne pensate?
1851francesco
06/06/2017, 09:00
penso solo che i figli di troia non muoiono mai
2877paolo
06/06/2017, 09:06
che può tranquillamente e dignitosamente morire in prigione. :incaz:
mikscrambi
06/06/2017, 09:10
Me lo tengo per me, sono educato...tanto abbiamo appena celebrato l'anniversario di un certo Falcone, che vuoi che sia.
massimio
06/06/2017, 09:10
a una simile bestia morte dignitosa?a questo va fatto schiantare facendolo soffrire fino all'ultimo respiro
1851francesco
06/06/2017, 09:14
..anzi sai cosa penso?
si meriterebbe una morte da vecchio abbandonato e dimenticato da tutti in uno ospizio!!
cosa che succede a molti anziani colpevoli solo di essere diventati un peso!
Marco Manila
06/06/2017, 09:27
Chi come lui ha vissuto al di sopra delle regole e delle leggi secondo me non ha alcun diritto: i diritti devono essere garantiti a chi invece vive in modo civile e rispettoso.
Per quanto mi riguarda deve finire la sua vita dove è ora.
ciccio75
06/06/2017, 09:42
17 ergastoli.
Ho detto tutto.
Dovrebbero deciderlo i famigliari delle vittime.....
Sono senza parole: perchè chi ha disposto della vita e - soprattutto - della morte al di sopra di ogni legge o regola, dovrebbe avere un trattamento di riguardo nel momento in cui si avvicina alla fine?
Piuttosto... è l'eccesso di buonismo e garantismo delle nostre leggi e delle loro relative interpretazioni a generare grande perplessità.
carmelo23
06/06/2017, 10:02
Fosse dipeso da me....sarebbe già morto in prigione.
2877paolo
06/06/2017, 10:05
Sono senza parole: perchè chi ha disposto della vita e - soprattutto - della morte al di sopra di ogni legge o regola, dovrebbe avere un trattamento di riguardo nel momento in cui si avvicina alla fine?
Piuttosto... è l'eccesso di buonismo e garantismo delle nostre leggi e delle loro relative interpretazioni a generare grande perplessità.
posso quotarti in toto? :dubbio:
Q8!!! :oook:
Cheppoi...quale sarebbe il trattamento di riguardo...champagne e caviale.....no credo...
E' già campato anche troppo ,(o forse si crede che da quando è in carcere non abbia contribuito a far danni?) alle spalle dei contribuenti , mo ora pretende anche un trapasso da persona civile?
Tralascio di affermare come lo farei morire.
Rebel County
06/06/2017, 10:35
di che si lagna, Cutolo s'e' fatto 34 anni al 41 bis, puo anche rimanere li eh
wolf_orso
06/06/2017, 10:36
tranquilli riina non esce
Riina va rilasciato? La Cassazione non ha detto proprio questo - Il Foglio (http://www.ilfoglio.it/bordin-line/2017/06/05/news/no-non-e-vero-che-la-cassazione-ha-detto-di-liberare-riina-138156/#.WTXdUutr6Lk.facebook)
maledetto vizio di non leggere le cose, soprattutto da parte dei colleghi giornalisti ;-)
premesso che non sono un tecnico, ma credo che la cosa non sia come l'hanno raccontata enfaticamente i giornali. Io ho capito che la Cassazione ha rinviato al Giudice di merito semplicemente per un difetto di motivazione. La Cassazione ha indicato i punti di debolezza del provvedimento del giudice - che si è opposto per l'ennesima volta al differimento della pena del condannato e il trasferimento ai domiciliari - ed ha chiesto che nell'udienza di luglio - richiesta dall'avvocato difensore del reo - motivi una serie di ragioni.
Ovvio che raccontarla con tecnicismi giuridici è diverso che gridare che "il capo della mafia verrà scarcerato". I giornali, i social e i mezzi di comunicazione vivono di questa roba, anche alimentando (come sempre accade con una certa percentuale di disinformazione e approssimazione) la fame forcaiola degli oltre 30 milioni di giuristi che in questi due giorni stanno dando il loro autorevole parere.
La Cassazione sottolinea che il giudice deve verificare e motivare «se lo stato di detenzione carceraria comporti una sofferenza ed un'afflizione di tale intensità» da andare oltre la «legittima esecuzione di una pena». Il collegio ha ritenuto che non emerga dalla decisione del giudice il modo in cui si è giunti a ritenere compatibile con il senso di umanità della pena «il mantenimento in carcere, in luogo della detenzione domiciliare, di un soggetto ultraottantenne affetto da duplice neoplasia renale, con una situazione neurologica altamente compromessa», che non riesce a stare seduto ed è esposto «in ragione di una grave cardiopatia ad eventi cardiovascolari infausti e non prevedibili».
massimio
06/06/2017, 10:50
che abbiano enfatizzato la notizia o meno, parlare di "umanitá" della Pena per uno come Riina é un abominio...
armageddon
06/06/2017, 11:01
La Cassazione sottolinea che il giudice deve verificare e motivare «se lo stato di detenzione carceraria comporti una sofferenza ed un'afflizione di tale intensità» da andare oltre la «legittima esecuzione di una pena». Il collegio ha ritenuto che non emerga dalla decisione del giudice il modo in cui si è giunti a ritenere compatibile con il senso di umanità della pena «il mantenimento in carcere, in luogo della detenzione domiciliare, di un soggetto ultraottantenne affetto da duplice neoplasia renale, con una situazione neurologica altamente compromessa», che non riesce a stare seduto ed è esposto «in ragione di una grave cardiopatia ad eventi cardiovascolari infausti e non prevedibili».
può attendere che sopraggiunga la morte in piedi appeso per il collo
che abbiano enfatizzato la notizia o meno, parlare di "umanitá" della Pena per uno come Riina é un abominio...
Concordo, che muoia lì dove si trova... possibilmente soffrendo come una bestia.
Lamps
che abbiano enfatizzato la notizia o meno, parlare di "umanitá" della Pena per uno come Riina é un abominio...
massimio, lungi da me l'idea di voler difendere l'indifendibile, ma il concetto di morte dignitosa di un condannato è a carattere generale e vale per tutti i detenuti definitivi. purtroppo tocca discuterne anche per un conclamato delinquente come riina, ma certe garanzie -credo sia giusto - valgano per tutti. Sarebbe grave se la Suprema Corte di Cassazione non applicasse a chiunque certi principi cardine del nostro ordinamento giuridico e di civiltà.
che poi il nostro sistema penale abbia tante falle è indubbio, ma credo che non ci si debba mai discostare da punti fermi. anche nel caso di uno che, a mio parere, non merita il differimento di nessuna pena tenuto conto poi che viene curato - al bisogno - in una delle migliori strutture ospedaliere d'italia.
massimio, lungi da me l'idea di voler difendere l'indifendibile, ma il concetto di morte dignitosa di un condannato è a carattere generale e vale per tutti i detenuti definitivi. purtroppo tocca discuterne anche per un conclamato delinquente come riina, ma certe garanzie -credo sia giusto - valgano per tutti. Sarebbe grave se la Suprema Corte di Cassazione non applicasse a chiunque certi principi cardine del nostro ordinamento giuridico e di civiltà.
che poi il nostro sistema penale abbia tante falle è indubbio, ma credo che non ci si debba mai discostare da punti fermi. anche nel caso di uno che, a mio parere, non merita il differimento di nessuna pena tenuto conto poi che viene curato - al bisogno - in una delle migliori strutture ospedaliere d'italia.
per quanto sia d'accordo con te in linea generale, non riesco ad accettare la mancanza di eccezioni, per quanto "ingiuste" dal punto di vista di equità della legge, in casi come questo.
la morte dignitosa che spetta a persone come lui, è all'interno di una cella, a scontare la pena fino all'ultimo secondo di vita.
per me è no! siamo buonisti con i peggiori delinquenti e spietati con la gente "normale"...e questo non va bene
massimio, lungi da me l'idea di voler difendere l'indifendibile, ma il concetto di morte dignitosa di un condannato è a carattere generale e vale per tutti i detenuti definitivi. purtroppo tocca discuterne anche per un conclamato delinquente come riina, ma certe garanzie -credo sia giusto - valgano per tutti. Sarebbe grave se la Suprema Corte di Cassazione non applicasse a chiunque certi principi cardine del nostro ordinamento giuridico e di civiltà.
che poi il nostro sistema penale abbia tante falle è indubbio, ma credo che non ci si debba mai discostare da punti fermi. anche nel caso di uno che, a mio parere, non merita il differimento di nessuna pena tenuto conto poi che viene curato - al bisogno - in una delle migliori strutture ospedaliere d'italia.
In linea di principio hai ragione, ma non sarebbe la prima volta che sul tavolo dei giudici arrivano perizie mediche sullo stato di salute del condannato diciamo "aggiustate", e non parlo solo delle perizie di parte, ma anche di quelle redatte da consulenti d'ufficio, nominati dal giudice, e che quindi, come pubblici ufficiali, avrebbero il dovere di scrivere la verità
e poi, dispiace doverlo ammettere, la alla fin fine aveva ragione il mi' pohero nonno che, nella sua saggezza contadina, ai primi anni di giurisprudenza, sfottendomi ma con fare ormai disincantato, mi diceva: "bimbo, rihordati sempre, la legge è come la pelle de' hoglioni, basta tiralla e va dove ti pare"
In linea di principio hai ragione, ma non sarebbe la prima volta che sul tavolo dei giudici arrivano perizie mediche sullo stato di salute del condannato diciamo "aggiustate", e non parlo solo delle perizie di parte, ma anche di quelle redatte da consulenti d'ufficio, nominati dal giudice, e che quindi, come pubblici ufficiali, avrebbero il dovere di scrivere la verità
e poi, dispiace doverlo ammettere, la alla fin fine aveva ragione il mi' pohero nonno che, nella sua saggezza contadina, ai primi anni di giurisprudenza, sfottendomi ma con fare ormai disincantato, mi diceva: "bimbo, rihordati sempre, la legge è come la pelle de' hoglioni, basta tiralla e va dove ti pare"Esatto:oook:
Fanthomas
06/06/2017, 12:15
NO!
In linea di principio hai ragione, ma non sarebbe la prima volta che sul tavolo dei giudici arrivano perizie mediche sullo stato di salute del condannato diciamo "aggiustate", e non parlo solo delle perizie di parte, ma anche di quelle redatte da consulenti d'ufficio, nominati dal giudice, e che quindi, come pubblici ufficiali, avrebbero il dovere di scrivere la verità
e poi, dispiace doverlo ammettere, la alla fin fine aveva ragione il mi' pohero nonno che, nella sua saggezza contadina, ai primi anni di giurisprudenza, sfottendomi ma con fare ormai disincantato, mi diceva: "bimbo, rihordati sempre, la legge è come la pelle de' hoglioni, basta tiralla e va dove ti pare"
Tuo nonno la sapeva lunga ed è evidente.
Sergio72
06/06/2017, 12:46
Si , ha diritto ad una morte dignitosa.
Lo Stato non dovrebbe far distinzione tra cittadino e cittadino . I diritti dovrebbero essere garantiti a tutti .
Ed è proprio per questo che ritengo che lo Stato debba dare assistenza medica adeguata al carcerato in questione .. in carcere però !
La dignità della morte non ha nulla a che vedere con la possibilità di morire a casa propria o in una clinica privata .
Oltre a tutto ciò , io se potessi darei a Riina una sepoltura del tutto simile a quanto fecero gli americani con Bin Laden :
sopraggiunta la morte ( in carcere ) i militari dovrebbero prendere in custodia il feretro e gettarlo in mare .
Questo per non dare la possibilità ai mafiosi di venerarlo anche da morto o peggio , di riesumarlo per poi tenere parti del corpo come fossero reliquie .
Se al contrario venisse concessa al capo dei capi della mafia ( uno che faceva sciogliere adulti e bambini nell' acido ) di trascorrere a casa i suoi ultimi giorni , ne verrebbe fuori una processione di adepti , verrebbe glorificato e santificato e ne si farebbe poi un funerale faraonico .
Ben venga quindi il metodo americano usato per Bin Laden .
Può dignitosamente morire in carcere..
Riina ha rifiutato la Società Civile nel momento in cui sé messo ad ammazzare gente.. i 17 ergastoli dimostrano che va isolato dalla Società, tale pertanto deve rimanere finché vive..
Nel caso che lo si trasferisca nell'ala penitenziaria di un ospedale..
grande il nonno
la legge per gli amici si interpreta per i nemici si applica
con il sistema bin laden se ne andrebbe mezza Italia
certo come no, dignitosamente in carcere....
17 ergastoli, e ci sono giudici che si prendono la briga di tentare di scarcerarlo?
Ergastolo anche a quei giudici, e morta lì.
:blink:
Io credo che abbia diritto a morire con la stessa dignità di cui hanno goduto le sue vittime!
Quindi che resti a marcire in una cella
Fabrizio
06/06/2017, 14:17
Semplicemente no.
Oramai è su tutti i giornali, Riina è malato e la cassazione ha stabilito che ha diritto a una morte dignitosa, voi che ne pensate?
Semplicemente no.
Ho lanciato il sasso ed è bene che anche io dica la mia :)
Come sempre si tratta di opinioni personali, come tali devono essere prese. Va inoltre considerato che ben pochi fra noi sono gli esperti in materia e come è giusto che sia anche gli esperti per dare un giudizio devono aver in mano tutte le carte per poter trarre le dovute conclusioni.
Fatta questa premessa (che è anche un po' paracula, lo ammetto) vengo al nocciolo della questione: il carcerato in questione merita una morte dignitosa? Per me si.
Ora cercherò di raccontarvi in poche parole il mio ragionamento.
In prima istanza la mia pancia ha brontolato forte leggendo quei titoloni da giornale e subito mi son detto "un càzz sto stronzo deve soffrire" e cose similari, poi il mio cervello s'è attivato (gli c'è voluto un po'...) ed ho iniziato a ragionare: 1) lo scopo della pena non è quello di infliggere sofferenza, è quello di redimere ove è possibile e comunque non permettere al delinquente di procurare altro danno. 2) la legge del taglione e similari son concetti medioevali, fortuna nostra siamo lievemente più evoluti. 3) abbassarsi a questi livelli significa abbassarsi ai "loro" livelli, se vogliamo essere una reale alternativa dobbiamo dimostrare di essere migliori.
Fatta questa serie di ragionamenti non possiamo nemmeno prescindere da quello che questa persona in particolare, ha fatto. Stragi, morte, panico, dolore. Per questo motivo (se non sbaglio) è stato giudicato e s'è preso 17 Fine Pena Mai. Se le parole hanno ancora un senso, mai significa mai. Quindi la pena per questo personaggio non deve finire. Ciò nonostante dev'essere trattato umanamente, al contrario di quanto ha fatto lui... conciliare le due cose non sembra facile.
Il mio pensiero finale è che questa persona deve rimanere dietro le sbarre, fino alla fine naturale della sua vita, gli devono essere prestate le cure necessarie affinché non soffra inumanamente per la malattia, tanto quanto devono essere prestate a tutti, per lui non è previsto un recupero (nemmeno l'avanzata età lo permetterebbe).
Fabrizio
06/06/2017, 15:03
Vero!
Mi sono espresso male e di fretta.
Semplicemente deve stare in carcere con tutte le cure che il
suo caso richiede. Stop.
È anche il mio pensiero.
Deve rimanere in carcere fino e oltre l'ultimo respiro, anche se è lecito attendersi che gli vengano prestate le cure necessarie.
Il carcere non è un ospedale specializzato, e probabilmente non sarà possibile alleviarlo da tutti i dolori, ma è lì per causa di se stesso, per cui va bene così.
I giudici buonisti che lo vogliono scarcerare a tutti i costi dovrebbero sobbarcarsi gli ergastoli lasciati vacanti dal fetido Totò.
:sad:
nikonikko
06/06/2017, 15:23
Ma siamo sicuri invece che zu totò, dopo qualche annetto di galera, non stia rivendicando qualche "lecito" diritto di libertà e causa di forza maggiore lo si debba per forza accontentare.:cipenso::cipenso:
Credo sia interessante ascoltare il punto di vista del Procuratore della Repubblica d Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, che vive da anni e anni sotto scorta grazie a "belle persone" come Riina
Riina, Gratteri contesta la Cassazione: "Un boss come lui comanda anche con gli occhi" - Repubblica Tv - la Repubblica.it (http://video.repubblica.it/cronaca/riina-gratteri-contesta-la-cassazione-un-boss-come-lui-comanda-anche-con-gli-occhi/277746/278343)
In linea di principio hai ragione, ma non sarebbe la prima volta che sul tavolo dei giudici arrivano perizie mediche sullo stato di salute del condannato diciamo "aggiustate", e non parlo solo delle perizie di parte, ma anche di quelle redatte da consulenti d'ufficio, nominati dal giudice, e che quindi, come pubblici ufficiali, avrebbero il dovere di scrivere la verità
e poi, dispiace doverlo ammettere, la alla fin fine aveva ragione il mi' pohero nonno che, nella sua saggezza contadina, ai primi anni di giurisprudenza, sfottendomi ma con fare ormai disincantato, mi diceva: "bimbo, rihordati sempre, la legge è come la pelle de' hoglioni, basta tiralla e va dove ti pare"
quello che dici è purtroppo teoricamente probabile, però non posso non pensare, invece, a quante c.t.u. vengono fatte nel rispetto della legge e della deontologia. Mi viene in mente, nel caso dei medici, anche il nome di qualcuno che non si è piegato ed è stato ucciso. la storia della mia terra è fatta anche di questi ricordi spesso rimossi.
mi hai fatto venire in mente di un caso che ho letto poco tempo fa di un caso estremamente complesso (perché compiuto dopo oltre 20 anni dai fatti e dopo che i corpi di reato erano stati mal manipolati perché allora di analisi genetiche ancora non si parlava) dove è stata ribaltata una sentenza che vedeva imputata e già condannata una persona, quando invece allora era stato un delitto di mafia ordinato e commesso dal livello più alto della mafia trapanese. I c.t.u. non hanno avuto remore o indecisioni e hanno indotto i giudici al loro convincimento di condanna chiara e lampante. Ecco, confido in questo in gente che non si svende.
Anche provenzano (volutamente minuscolo) era ammalato (cancro pare) ma non furono molto teneri nel considerare il suo stato di salute precario.
Non vedo perchè dovrebbero esserlo con riina.
Si , ha diritto ad una morte dignitosa.
Lo Stato non dovrebbe far distinzione tra cittadino e cittadino . I diritti dovrebbero essere garantiti a tutti .
Ed è proprio per questo che ritengo che lo Stato debba dare assistenza medica adeguata al carcerato in questione .. in carcere però !
La dignità della morte non ha nulla a che vedere con la possibilità di morire a casa propria o in una clinica privata .
Oltre a tutto ciò , io se potessi darei a Riina una sepoltura del tutto simile a quanto fecero gli americani con Bin Laden :
sopraggiunta la morte ( in carcere ) i militari dovrebbero prendere in custodia il feretro e gettarlo in mare .
Questo per non dare la possibilità ai mafiosi di venerarlo anche da morto o peggio , di riesumarlo per poi tenere parti del corpo come fossero reliquie .
Se al contrario venisse concessa al capo dei capi della mafia ( uno che faceva sciogliere adulti e bambini nell' acido ) di trascorrere a casa i suoi ultimi giorni , ne verrebbe fuori una processione di adepti , verrebbe glorificato e santificato e ne si farebbe poi un funerale faraonico .
Ben venga quindi il metodo americano usato per Bin Laden .
Si dovrebbe avere diritto a scegliere se morire sciolto nell'acido, saltando per aria oppure in qualunque altro modo in cui a fatto morire atrocemente le persone. Non tutti possono essere considerati uguali, questo è una bestia di quelle schifose e come tale deve morire.. Non può acclamare nessun diritto
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Credo sia interessante ascoltare il punto di vista del Procuratore della Repubblica d Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, che vive da anni e anni sotto scorta grazie a "belle persone" come Riina
Riina, Gratteri contesta la Cassazione: "Un boss come lui comanda anche con gli occhi" - Repubblica Tv - la Repubblica.it (http://video.repubblica.it/cronaca/riina-gratteri-contesta-la-cassazione-un-boss-come-lui-comanda-anche-con-gli-occhi/277746/278343)
allora che venga dotato di occhiali da sole belli scuri e coprenti...
carmelo23
06/06/2017, 17:57
Anche i poveri sono poveri,ed hanno diritto ad una vita dignitosa!
Anche i poveri sono poveri,ed hanno diritto ad una vita dignitosa!
ma quando mai...:cry: ...al massimo hanno diritto di arrangiarsi...ma non troppo...
winter1969
06/06/2017, 20:11
Che muoia dignitosamente in carcere
maxsamurai
06/06/2017, 23:04
Che ci marcisca e che soffra anche parecchio
Già il solo fatto di parlarne mi da particolarmente fastidio. Una morte lenta con sofferenze atroci nell'oblio di una cella maleodorante. E in silenzio mediatico.
massimio
07/06/2017, 09:50
Lettera di Sonia Alfano, figlia di Beppe Alfano, giustiziato dalla mafia per ordine di Riina nel '93...
Carissimo Presidente,
mi permetta di rivolgerMi a Lei con affetto ma non per questo senza il dovuto e sentito rispetto istituzionale, per sottoporLe una vicenda che in queste ore sta occupando le prime pagine dei giornali e che riguarda il pronunciamento della Corte di Cassazione sul detenuto Salvatore Riina.
Mi rivolgo a Lei per chiederLe di intervenire pur consapevole di quanto il Suo ruolo sia importante e sopratutto di garanzia, ma tutti i cittadini onesti italiani confidano in Lei, e sperano che Lei ponga fine alla eventuale possibilità che Riina finisca di scontare la sua detenzione tra le mura di casa. Non mi permetterò di esporLe motivazioni giuridiche e morali perché lo hanno già fatto persone ben più autorevoli di me, ma mi limiterò a farLe appello in duplice ruolo, di figlia e di madre, Figlia di Beppe Alfano, vittima innocente della mafia che ancora oggi ha davanti agli occhi l’immagine del sangue del proprio padre trucidato quasi sotto la propria abitazione e che a distanza di 24 anni non riesce a dimenticare l’odore del suo sangue sull’asfalto.
Per mio padre avrei sperato una morte “normale”, tra le braccia dei propri cari. Avevo immaginato di vivere i momenti più importanti della mia vita al suo fianco. Purtroppo invece non ha potuto conoscere le mie figlie e non vedrà mai le famiglie dei miei fratelli. Sognavo di vedere i miei genitori invecchiare insieme, ed invece ancora oggi asciugo le lacrime di mia madre. Purtroppo Signor Presidente, mio padre non ha avuto una morte dignitosa. Il suo viso è stato devastato da un colpo di pistola sparatogli in bocca, ed il suo corpo martoriato dall’autopsia. La prego Signor Presidente, non permetta a nessuno di umiliare ancora una volta la memoria di mio padre e di tutte le vittime innocenti della mafia.
Da madre di Giusy, Monica ed Aurora, Le chiedo di intervenire per evitare che le mie figlie debbano piangere come ho pianto e continuo a piangere mio padre. Vivo sotto scorta da oltre 5 anni e negli ultimi tre anni il mio dispositivo di sicurezza è stato innalzato quasi ai massimi livelli. Cioè da quando fui convocata in Prefettura e mi fu fatta leggere la trascrizione di alcune intercettazioni effettuate in carcere dalla Dia di Palermo, a carico del Riina mentre parlava di me con il boss Lorusso. Nella loro conversazione Riina rassicurava il Lorusso che era tutto pronto per me, erano pronti i proiettili per Sonia Alfano. Ed il suo odio per me lo portava a ripetere il mio nome e cognome per ben sette volte in un unico periodo. Ha poi concluso dicendo che parlo troppo in tv dei servizi segreti, che so troppe cose e che per questi motivi avrebbe provveduto subito…
Signor Presidente, se Riina dovesse realmente uscire dal carcere, temo che la mia condanna a morte possa subire un’accelerazione. Già nel 2012 quando mi recai in visita da lui in carcere, ebbe a dirmi davanti alla polizia penitenziaria che “lui non dimentica, che è sempre Riina Salvatore e che mi avrebbe fatto fucilare”. La prego Signor Presidente di evitare che le mie figlie e la mia famiglia continuino a vivere in un incubo. La nostra vita è già limitata dalle condizioni inevitabilmente rigide previste dal dispositivo di sicurezza, ma davvero ci riesce difficile credere che lo stesso Stato che cerca di proteggermi da questo individuo e dallla sua condanna a morte, oggi senta il dovere “etico e morale” di rimandarlo a casa sua. Invoco il Suo intervento per non vedermi costretta a fuggire lontano da questo Paese per proteggere me stessa e soprattutto le mie figlie, nel caso in cui Riina dovesse essere mandato a casa sua.
So di chiederLe un gesto motlo forte ma Le chiedo di pronunciarsi anche per fugare ogni legittimo dubbio riguardo questa eventuale diversità di trattamento, non riservata invece ad altri detenuti morti in carcere, quelli si veramente, in gravissime condizioni di salute. Le chiedo di non consentire a nessuno di poter pensare che questa disparità di trattamento riservato al Riina possa invece tradursi in una sorta di cambiale che lo Stato Italiano sta pagando a Riina per il suo silenzio. Le chiedo di far rispettare la Legge Italiana e tutte quelle sentenze che hanno previsto per Riina il carcere a vita. I familiari delle vittime innocenti della mafia non chiedono in alcun modo vendetta ma solo giustizia. Giustizia per quelle stesse sentenze che rischiano di essere derise ed umiliate dalla furbizia di Riina e dei suoi sodali.
Con rispetto e affetto
Sonia Alfan
premesso che non sono un tecnico, ma credo che la cosa non sia come l'hanno raccontata enfaticamente i giornali. Io ho capito che la Cassazione ha rinviato al Giudice di merito semplicemente per un difetto di motivazione. La Cassazione ha indicato i punti di debolezza del provvedimento del giudice - che si è opposto per l'ennesima volta al differimento della pena del condannato e il trasferimento ai domiciliari - ed ha chiesto che nell'udienza di luglio - richiesta dall'avvocato difensore del reo - motivi una serie di ragioni.
Ovvio che raccontarla con tecnicismi giuridici è diverso che gridare che "il capo della mafia verrà scarcerato". I giornali, i social e i mezzi di comunicazione vivono di questa roba, anche alimentando (come sempre accade con una certa percentuale di disinformazione e approssimazione) la fame forcaiola degli oltre 30 milioni di giuristi che in questi due giorni stanno dando il loro autorevole parere.
..........post verita'................intendo ovviamente che il tuo post e' assolutamente corretto :senzaundente:
sagyttar
07/06/2017, 10:29
Ne ho sentite di tutti i colori su giornali e radio.
La più strampalata è che oramai è un vecchio e non è più a capo di cosa nostra, che non rappresenta più quel mondo e che lo stato non si deve vendicare.
Per quel che mi riguarda, a chi scrive o dice certe stronzate rispondo che i 17 ergastoli che sta pagando, si riferiscono ad omicidi (pare sia coinvolto ad almeno 500 compresi quelli più illustri) per i quali le pene comminate dovrebbero essere scontate fino in fondo. Sta pagando per ciò che ha commesso, non per quello che è ora.
Per lui e quelli come lui (Giovanni Brusca ad esempio), 41Bis fino all'ultimo giorno, fine pena mai, uscita dal penitenziario solo a gambe avanti e funerale in forma anonima senza alcuna funzione religiosa.
In compenso ad Agrigento oggi hanno arrestato e condotto in carcere un ottantenne perché deve scontare una pena di venti giorni in esecuzione di una sentenza divenuta definitiva, per un abuso edilizio. Il Tribunale di sorveglianza non l'ha ritenuto meritevole di pene alternative.
Mah...
In compenso ad Agrigento oggi hanno arrestato e condotto in carcere un ottantenne perché deve scontare una pena di venti giorni in esecuzione di una sentenza divenuta definitiva, per un abuso edilizio. Il Tribunale di sorveglianza non l'ha ritenuto meritevole di pene alternative.
Mah...
avvocà......ma che ancora te stupisci ? come sempre forti contro i deboli e deboli con i forti....per qualcuno è il darwinismo sociale......e spaventoso a dirsi ma ogni tanto succede per scelta da parte di chi dovrebbe amministrare giustizia e legge in virtù di scienza e coscienza.....
Comunque alle persone come u curtu auspico venga applicato il medesimo trattamento, contestualizzato nel regime carcerario previsto dalle leggi attuali, da lui praticato alle sue vittime. I breve che crepi in galera, spero da solo, o meglio, in compagnia dei suo fantasmi.
souldancer
09/06/2017, 10:02
mah, è un uomo malato e come tale ha diritto a cure:
Penso che il ricovero prospettato presso l'ospedale di Parma si sufficiente per garantire una morte dignitosa, e molto più di quello che si meriterebbe. non certo essere scarcerato o andare ai domiciliari o in qwualche clienica-albergo privata..
janez0702
09/06/2017, 17:29
Da quello che dicono è già ricoverato presso il nosocomio di Parma, con una stanza a lui dedicata e sotto stretta sorveglianza.
Gli stanno dando le cure del caso.
Penso che più di così, anzi, anche troppo direi......
Anche un filino troppo.
Le cure dovevano essere applicate, non lo discuto, ma in carcere, con le sbarre saldate e i muri di cemento armato rinforzato.
:oook:
janez0702
09/06/2017, 17:40
Ma infatti, pensa che lui è infermo a letto ha comunque una finestra che gli permette di vedere il cielo
Però ha chiesto almeno una radiolina! Cosa peraltro proibita dal 41bis........
Che cazzo di radiolina! che pensi giorno e notte a tutte le persone che ha fatto ammazzare!!
massimio
12/06/2017, 09:26
UNA MORTE DIGNITOSA
"Io ho detto al bambino di mettersi in un angolo, quasi ai piedi del letto, con le braccia alzate e con la faccia al muro. Allora il bambino, per come io ho detto, si è messo faccia al muro. Io ci sono andato da dietro e ci ho messo la corda al collo. Tirandolo con uno sbalzo forte, me lo sono tirato indietro e l’ho appoggiato a terra. Enzo Brusca si è messo sopra le braccia inchiodandolo in questa maniera e Monticciolo si è messo sulle gambe del bambino per evitare che si muoveva. Nel momento della aggressione che io ho buttato il bambino e Monticciolo si stava già avviando per tenere le gambe, gli dice ‘mi dispiace’ rivolto al bambino ‘tuo papà ha fatto il cornuto’ (…) il bambino non ha capito niente, perché non se l’aspettava, non si aspettava niente e poi il bambino ormai non era… come voglio dire, non aveva la reazione di un bambino, sembrava molle(…) cioè questo, il bambino penso non ha capito niente. Sto morendo, penso non l’abbia neanche capito. Il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione, uno solo e lento, ha fatto solo questo e non si è mosso più, solo gli occhi, cioè girava gli occhi. (…) Poi siamo andati tutti a dormire."
(Una confessione di Riina tratta dal libro "al posto sbagliato, storie di bambini vittime di mafia).
e questo dovrebbe avere una morte dignitosa?io gli inietterei anche l'ebola.........
L'ebola deve essere iniettata in dose massiccia, perchè l'erba cattiva non muore mai.
Che merda di uomo....
:sick:
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