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Visualizza Versione Completa : Stop a Plastica Monouso



Girmet
16/06/2019, 18:24
Tutti i numeri e cosa prevede l'unione europea
Stop a plastica monouso, tutti i numeri e cosa prevede Ue - Rai News (http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/amp/ContentItem-a8332282-a60a-4aa0-a0d6-88c616b56942.html?wt_mc=2.social.tw.rainews_xxx.&wt=&__twitter_impression=true)

I "Triumphisti" cosa pensano a riguardo?

Dennis
16/06/2019, 19:23
tempi duri per ducati

tony le magnific
16/06/2019, 20:57
la migliore legge che o visto fino adesso per salvare il medio ambiente,,, ansi no capisco come mai no e arrivata prima,,

solo so io quanti bicchieri di plastica se usano ogni giorno dentro la fabbrica dove lavoro io,,, e impressionante,, ogni sorso di acqua un bicchiere

il mare ormai sembra una pattumiera,,,

​TONY le magnific

paper
17/06/2019, 08:17
Io penso che ogni oggetto abbia la sua utilità. Con un corretto e parco uso e un giusto smaltimento o riciclaggio problemi ecologici non dovrebbero nemmeno esistere.
Io i piatti di plastica li uso ogni tanto se faccio un pranzo con amici, per non avere tanta roba da lavare in campagna.
Per le grigliate o polentate o pastasciuttate utilizzo piatti specifici in cartone, bianchi, che compro in Svizzera dove le grigliate sono sport nazionale. Se è ancora tempo di stufa li brucio. Invece per minestre o sughi un'alternativa ai piatti fondi di plastica ancora non l'ho trovata.
Comunque i miei finiscono all'inceneritore, non in mare o nei campi.

mic56
17/06/2019, 08:26
So che all'estero (non so se è vero, perchè c'è l'abitudine per rafforzare una qualsiasi tesi e far leva sul congenito senso di inferiorità italiano, di affermare in tono perentorio che all'estero si fa in quel modo) bicchieri, piatti e posate di plastica sono carissimi per sconsigliarne l'uso.
Qui da noi si trovano a pochi euro e il risultato è una discarica permanente in spiagge e boschi, specie dopo i week end di festa.
E' inaccettabile. Come è inaccettabile l'uso esagerato negli imballaggi di plastica e derivati.
Sono favorevolissimo alla limitazione dell'uso della plastica.

streetTux
17/06/2019, 08:29
tra le varie doti della canapa c'è anche quella di permettere la fabbricazione di una "plastica" che non è solo più ecologica (ovviamente) ma pure più resistente di quella petrolifera.
se solo non si trattasse di una pianta resa illegale da una mandria di babbei.. :dubbio:

Niklas
17/06/2019, 08:35
La canapa, se ricordo bene dagli studi, fu bandita nei primi anni 20 del 1900 proprio su pressione dell'industria chimica (all'epoca l'utilizzo ricreativo era limitato ad una ristrettissima fetta di popolazione, per lo più ricchi, scrittori, artisti, etc.), in quanto forte concorrente diretta delle materie sintetiche.
Bene il bando della plastica, visto che senza, a quanto pare, gli umani non sanno gestirsi su materie come il non conciare a discarica la propria casa...

Inviato dal mio BLN-L21 utilizzando Tapatalk

Girmet
17/06/2019, 08:51
Io penso che ogni oggetto abbia la sua utilità. Con un corretto e parco uso e un giusto smaltimento o riciclaggio problemi ecologici non dovrebbero nemmeno esistere.
Io i piatti di plastica li uso ogni tanto se faccio un pranzo con amici, per non avere tanta roba da lavare in campagna.
Per le grigliate o polentate o pastasciuttate utilizzo piatti specifici in cartone, bianchi, che compro in Svizzera dove le grigliate sono sport nazionale. Se è ancora tempo di stufa li brucio. Invece per minestre o sughi un'alternativa ai piatti fondi di plastica ancora non l'ho trovata.
Comunque i miei finiscono all'inceneritore, non in mare o nei campi.

Penso che ci siano anche persone che pensano che il bruciare sia uno spreco o forma d'inquinamento.
Io non saprei , lo porto solo come un esempio senza polemica.
A casa siamo solo in due e raramente abbiamo ospiti , in genere , si usano stoviglie non monouso.
Ma come mi guardo in giro vedo montagne e montagne di imballaggi , a me pare che sia tutto confezionato nelle materie plastiche , anche la carta , spesso per i più svariati usi è ricoperta di film plastici.
Utilità sicuramente , ma non sono convinto che mono uso , e usa e getta siano propriamente ecologici anche se riciclati.
Mai mangiato al McDonald? è solo uno di tanti possibili esempi , il "cibo":laugh2: è tutto confezionato , e non mi pare che facciano della gran raccolta differenziata , avanzi alimentati e imballi finiscono assieme nella spazzatura , carta e materie plastiche comprese.
Anche a me capita sporadicamente, quando siamo in montagna e si trova un bracere per cucinare e fare una grigliata in compaglia , a fine pasto di bruciare nel fuoco un bicchierino o un piatto piuttosto che rimetterlo nello zaino e portarlo a valle nei cassonetti , ma non credo che questo si possa chiamere inquinamento , nel piccolo sicuramente , ma non credo siano questi i mali peggiori del pianeta.

Marco Manila
17/06/2019, 09:02
Io da sempre cerco di limitare l' uso della plastica monouso, è davvero insensata: un piattino o un bicchiere di plastica lo si usa per 5 minuti, poi una volta buttato finisce nell' ambiente per migliaia di anni, fino a che magari poi diventa microplastica e la mangiamo o beviamo senza saperlo, riempiendoci poi di tumori e robe simili, siamo proprio furbi...

La logica che governa questo settore però come spesso accade è il profitto: leggere in fondo all' articolo queste parole mi fà incazzare come una iena!!!!

Ma sulla direttiva Ue c'è anche chi storce il naso: secondo PlasticsEurope Italia, l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche, costituisce un danno per l'industria italiana. "I numeri di fatturato (1000 milioni di euro diretto, 2300 milioni di euro indiretto) e di addetti (2000 diretti e 8500 indiretti) - sostengono i produttori - sono tutt'altro che trascurabili e dimostrano l'assoluta eccellenza di questo comparto italiano nel panorama europeo".

Fatturato, ma ficcatelo dove sai il tuo fatturato, IMBECILLE!

Cominciamo a boicottare i prodotti che sono confezionati nella plastica e imballati con altra plastica, a favore di quelli in prodotti derivati dalla carta o comunque più sostenibili, lasciamo sugli scaffali tutta quella robaccia che poi inevitabilmente finisce in discarica o in mare: la cosa più semplice per farlo sarebbe fare acquisti dai piccoli negozi di paese, evitando i grandi supermercati che in pratica vendono plastica.

Dai, ci vuole poco e si può fare molto, CRIBBIO! ;)

Girmet
17/06/2019, 09:10
So che all'estero (non so se è vero, perchè c'è l'abitudine per rafforzare una qualsiasi tesi e far leva sul congenito senso di inferiorità italiano, di affermare in tono perentorio che all'estero si fa in quel modo) bicchieri, piatti e posate di plastica sono carissimi per sconsigliarne l'uso.
Qui da noi si trovano a pochi euro e il risultato è una discarica permanente in spiagge e boschi, specie dopo i week end di festa.
E' inaccettabile. Come è inaccettabile l'uso esagerato negli imballaggi di plastica e derivati.
Sono favorevolissimo alla limitazione dell'uso della plastica.

Condivido , bisognerebbe ri-abituarsi a modi di fare diversi , a limitare gli sprechi.

Niklas
17/06/2019, 09:10
Io da sempre cerco di limitare l' uso della plastica monouso, è davvero insensata: un piattino o un bicchiere di plastica lo si usa per 5 minuti, poi una volta buttato finisce nell' ambiente per migliaia di anni, fino a che magari poi diventa microplastica e la mangiamo o beviamo senza saperlo, riempiendoci poi di tumori e robe simili, siamo proprio furbi...

La logica che governa questo settore però come spesso accade è il profitto: leggere in fondo all' articolo queste parole mi fà incazzare come una iena!!!!

Ma sulla direttiva Ue c'è anche chi storce il naso: secondo PlasticsEurope Italia, l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche, costituisce un danno per l'industria italiana. "I numeri di fatturato (1000 milioni di euro diretto, 2300 milioni di euro indiretto) e di addetti (2000 diretti e 8500 indiretti) - sostengono i produttori - sono tutt'altro che trascurabili e dimostrano l'assoluta eccellenza di questo comparto italiano nel panorama europeo".

Fatturato, ma ficcatelo dove sai il tuo fatturato, IMBECILLE!

Cominciamo a boicottare i prodotti che sono confezionati nella plastica e imballati con altra plastica, a favore di quelli in prodotti derivati dalla carta o comunque più sostenibili, lasciamo sugli scaffali tutta quella robaccia che poi inevitabilmente finisce in discarica o in mare: la cosa più semplice per farlo sarebbe fare acquisti dai piccoli negozi di paese, evitando i grandi supermercati che in pratica vendono plastica.

Dai, ci vuole poco e si può fare molto, CRIBBIO! ;)Q8 in toto

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Rebel County
17/06/2019, 09:26
So che all'estero (non so se è vero, perchè c'è l'abitudine per rafforzare una qualsiasi tesi e far leva sul congenito senso di inferiorità italiano, di affermare in tono perentorio che all'estero si fa in quel modo) bicchieri, piatti e posate di plastica sono carissimi per sconsigliarne l'uso.
Qui da noi si trovano a pochi euro e il risultato è una discarica permanente in spiagge e boschi, specie dopo i week end di festa.
E' inaccettabile. Come è inaccettabile l'uso esagerato negli imballaggi di plastica e derivati.
Sono favorevolissimo alla limitazione dell'uso della plastica.

ti garantisco che costano uno sproposito


La canapa, se ricordo bene dagli studi, fu bandita nei primi anni 20 del 1900 proprio su pressione dell'industria chimica (all'epoca l'utilizzo ricreativo era limitato ad una ristrettissima fetta di popolazione, per lo più ricchi, scrittori, artisti, etc.), in quanto forte concorrente diretta delle materie sintetiche.
Bene il bando della plastica, visto che senza, a quanto pare, gli umani non sanno gestirsi su materie come il non conciare a discarica la propria casa...

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nel 1937 di preciso

mic56
17/06/2019, 09:29
ti garantisco che costano uno sproposito

Ed è la cosa più sensata da fare.
Così l'inquinamento è riservato solo ai ricchi, che notoriamente sono in minoranza e raramente affollano boschi e spiagge, preferendo esclusivi ristoranti e fantastici panfili.
E in più una legge restrittiva nell'uso di questi imballaggi senza senso.
Ho visto stuzzicadenti sigillati uno ad uno, quando si sa che la bocca è un vespasiano di batteri.

Shining
17/06/2019, 09:35
Sono d'accordissimo nel rendere non disponibile fin da subito qualsiasi cosa non strettamente necessaria e inquinante (qualche anno fa si era parlato anche di fare un caricabatterie universale per qualsiasi tipo di cellulare e portatile, ma vedo che non se n'è fatto di nulla, come al solito...solo a casa mia, che siamo in tre, ci sono in giro i 3 caricabatterie dei cellulari, quello del portatile, e un cassetto pieno di vecchi caricabatterie da smaltire)
Tanto alla stragrande maggioranza della gente, il materiale inquinante gli va proprio tolto di circolazione, non ne sa fare nemmeno un uso oculato.
Ieri ero al mare e da quest'anno è partita la raccolta differenziata: l'anarchia più completa, se ne fregano: nel bidone dell'organico ci ho trovato un paio di vecchi sandali di gomma

Girmet
17/06/2019, 09:40
Vero , la saga del superfluo , ecco una mia abitudine sbagliata che posso correggere : la minibustina di zucchero confezionata per addolcire il caffè , (lo so i puristi storceranno il naso , affermando che il caffè si consuma senza zuccheri vari , ma io non riesco a farne a meno) al bar , da qui in avanti la lascio sul bancone , e non fisisce mezza piena nel cestino della spazzatura.
Solo una spolveratina dalla zuccheriera canonica.
Eh! non sono un grande consumatore di caffè , ne prendo uno al giorno e non sempre , al bar.

Rebel County
17/06/2019, 09:44
Sono d'accordissimo nel rendere non disponibile fin da subito qualsiasi cosa non strettamente necessaria e inquinante (qualche anno fa si era parlato anche di fare un caricabatterie universale per qualsiasi tipo di cellulare e portatile, ma vedo che non se n'è fatto di nulla, come al solito...solo a casa mia, che siamo in tre, ci sono in giro i 3 caricabatterie dei cellulari, quello del portatile, e un cassetto pieno di vecchi caricabatterie da smaltire)
Tanto alla stragrande maggioranza della gente, il materiale inquinante gli va proprio tolto di circolazione, non ne sa fare nemmeno un uso oculato.
Ieri ero al mare e da quest'anno è partita la raccolta differenziata: l'anarchia più completa, se ne fregano: nel bidone dell'organico ci ho trovato un paio di vecchi sandali di gomma

ci siamo gia scordati del bordello e complottismo dietro i 2 cents per le buste al supermercato?
la questione degli imballaggi a certa gente la devi infilare in testa a suon di costi elevati senno non ci stanno,prescindendo che dal petrolio sara' difficile affrancarsi, almeno per la plastica la stessa puo essere sostituita da cellulose e materiali vegetali cosi come gli imballaggi o oggetti di usco comune

tony le magnific
17/06/2019, 10:57
Io da sempre cerco di limitare l' uso della plastica monouso, è davvero insensata: un piattino o un bicchiere di plastica lo si usa per 5 minuti, poi una volta buttato finisce nell' ambiente per migliaia di anni, fino a che magari poi diventa microplastica e la mangiamo o beviamo senza saperlo, riempiendoci poi di tumori e robe simili, siamo proprio furbi...

La logica che governa questo settore però come spesso accade è il profitto: leggere in fondo all' articolo queste parole mi fà incazzare come una iena!!!!

Ma sulla direttiva Ue c'è anche chi storce il naso: secondo PlasticsEurope Italia, l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche, costituisce un danno per l'industria italiana. "I numeri di fatturato (1000 milioni di euro diretto, 2300 milioni di euro indiretto) e di addetti (2000 diretti e 8500 indiretti) - sostengono i produttori - sono tutt'altro che trascurabili e dimostrano l'assoluta eccellenza di questo comparto italiano nel panorama europeo".

Fatturato, ma ficcatelo dove sai il tuo fatturato, IMBECILLE!

Cominciamo a boicottare i prodotti che sono confezionati nella plastica e imballati con altra plastica, a favore di quelli in prodotti derivati dalla carta o comunque più sostenibili, lasciamo sugli scaffali tutta quella robaccia che poi inevitabilmente finisce in discarica o in mare: la cosa più semplice per farlo sarebbe fare acquisti dai piccoli negozi di paese, evitando i grandi supermercati che in pratica vendono plastica.

Dai, ci vuole poco e si può fare molto, CRIBBIO! ;)

Ma stai scherzando,,,,,,, no puoi mettere in sintonia e accordo un condominio e te voi unificare in una idea un POPOLO,,

Marco la tua sette di giustizia te fa ceco :coool:,,, in questo mondo non siamo tutti uguali,,, sai quanti se ne fregano del medio ambiente,, per menefreghismo proprio o per ignoranza,, ricordiamo bene che il mare e mondiale,, pero la Europa no e il mondo,,, in altri paese del mondo al mare va tanta altra roba chimica, radioattiva, idrocarburi,, ecc ecc

Il uomo e figlio del rigore,, quando e proprio in la merda,, allora comincia a pensare,,, e NON PRIMA,,, noi la fine di questo mondo no la vedremo ancora devono passare tante generazioni,,, pero comunque accadrà la insostenibilità de vita del pianeta ,,

Come a detto Albert EINSTEIN,,, Non so con quali armi si combatterà la Terza guerra mondiale, ma la Quarta sì: con bastoni e pietre,,,,,,,


​TONY le magnific

Girmet
17/06/2019, 11:01
Einstein era un gran "paraculo"
:cool:

armageddon
17/06/2019, 17:08
io voglio la plastica imballata con la carta:biggrin3:

IACH
17/06/2019, 18:34
attendo con ansia lo sfegatato che ci informi che la giovane Greta usa una penna di plastica per scrivere i suoi appelli e che quindi lei è disonesta, noio dei boccaloni illusi e che tutto il clamore per il pianeta che affonda nella merda è frutto di una congiura demoplutogiudeoaffaristicoilliberalmarxistaecoterrorista e che ci puzzano i piedi :oook:

Rebel County
18/06/2019, 06:31
io voglio la plastica imballata con la carta:biggrin3:

se vuoi imballiamo te con la carta spessa

armageddon
18/06/2019, 09:23
se vuoi imballiamo te con la carta spessa

io sono spesso e ci vuole la plastica,spessa:biggrin3:

Rebel County
18/06/2019, 09:24
io sono spesso e ci vuole la plastica,spessa:biggrin3:

con lo scotch

armageddon
18/06/2019, 10:37
con lo scotch

con il cognac preferisco

Rebel County
18/06/2019, 11:23
https://www.youtube.com/watch?v=5EYpfSHd7dw

marmass
18/06/2019, 12:07
Io da sempre cerco di limitare l' uso della plastica monouso, è davvero insensata: un piattino o un bicchiere di plastica lo si usa per 5 minuti, poi una volta buttato finisce nell' ambiente per migliaia di anni, fino a che magari poi diventa microplastica e la mangiamo o beviamo senza saperlo, riempiendoci poi di tumori e robe simili, siamo proprio furbi...

La logica che governa questo settore però come spesso accade è il profitto: leggere in fondo all' articolo queste parole mi fà incazzare come una iena!!!!

Ma sulla direttiva Ue c'è anche chi storce il naso: secondo PlasticsEurope Italia, l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche, costituisce un danno per l'industria italiana. "I numeri di fatturato (1000 milioni di euro diretto, 2300 milioni di euro indiretto) e di addetti (2000 diretti e 8500 indiretti) - sostengono i produttori - sono tutt'altro che trascurabili e dimostrano l'assoluta eccellenza di questo comparto italiano nel panorama europeo".

Fatturato, ma ficcatelo dove sai il tuo fatturato, IMBECILLE!

Cominciamo a boicottare i prodotti che sono confezionati nella plastica e imballati con altra plastica, a favore di quelli in prodotti derivati dalla carta o comunque più sostenibili, lasciamo sugli scaffali tutta quella robaccia che poi inevitabilmente finisce in discarica o in mare: la cosa più semplice per farlo sarebbe fare acquisti dai piccoli negozi di paese, evitando i grandi supermercati che in pratica vendono plastica.

Dai, ci vuole poco e si può fare molto, CRIBBIO! ;)

Certo, sono di parte visto che lavoro nel settore della plastica da oltre 40 anni. Senza entrare in discussioni che porterebbero ben oltre i limiti di questo forum, e certamente si scadrebbe in posizioni e affermazioni basate sui sentito dire, ti assicuro che se c'è una teoria non vera è proprio questa. Per consentire agli imballaggi in polpa di legno (non è carta, questa è l'esatta definizione) di avere caratteristiche adeguate alle normative e alle esigenze d'uso, sapessi quanta chimica, quanta energia, quanta acqua ci vogliono....non potresti bruciarli (diossina e altre amenità almeno quanta ne sviluppa il politene dei sacchetti), non puoi riutilizzarli direttamente (mentre la stragrande maggioranza delle plastiche è pienamente riutilizzabile a costi relativamente bassi), non possono finire nel compostaggio, il residuo è altamente inquinante....pensa ai giornali e al carico di chimica, tra cui piombo, che si portano dietro. Tralascio volutamente l'aspetto dei maggiori costi di produzione, dimensionali, di trasporto... Per esempio, il "cartone" sporco di pizza non puoi riciclarlo, va nell'indifferenziato e quindi al termovalorizzatore, se c'è, esattamente come la plastica a fine vita.
Purtroppo, piaccia o no, le strade praticabili allo stato dell'arte sono la termovalorizzazione diffusa (e l'energia termica che se ne ricava farebbe eliminare un'infinità di caldaie domestiche, per esempio, toglierebbe aree di stoccaggio e trattamento, trasporti...), che nessuno vuole a casa sua, e il riutilizzo, cioè imballi non importa di che materiale ma utilizzabili più volte magari per esigenze diverse. Esempio? Il vetro, in molte nazioni europee porti le bottiglie al supermercato e te le pagano, il buon vecchio vuoto a rendere. In alcune aree della Francia lo fanno anche con le bottiglie in PET. Ma qui si torna ancora alla responsabilità di ognuno, ben oltre quindi il tipo di materiale usato.
Poi, se a qualcuno interessa, potrei anche illustrare il perchè di questa nuova norma che bandisce il monouso. Purtroppo non ci si aspettino ragioni molto nobili

Niklas
18/06/2019, 12:48
Certo, sono di parte visto che lavoro nel settore della plastica da oltre 40 anni. Senza entrare in discussioni che porterebbero ben oltre i limiti di questo forum, e certamente si scadrebbe in posizioni e affermazioni basate sui sentito dire, ti assicuro che se c'è una teoria non vera è proprio questa. Per consentire agli imballaggi in polpa di legno (non è carta, questa è l'esatta definizione) di avere caratteristiche adeguate alle normative e alle esigenze d'uso, sapessi quanta chimica, quanta energia, quanta acqua ci vogliono....non potresti bruciarli (diossina e altre amenità almeno quanta ne sviluppa il politene dei sacchetti), non puoi riutilizzarli direttamente (mentre la stragrande maggioranza delle plastiche è pienamente riutilizzabile a costi relativamente bassi), non possono finire nel compostaggio, il residuo è altamente inquinante....pensa ai giornali e al carico di chimica, tra cui piombo, che si portano dietro. Tralascio volutamente l'aspetto dei maggiori costi di produzione, dimensionali, di trasporto... Per esempio, il "cartone" sporco di pizza non puoi riciclarlo, va nell'indifferenziato e quindi al termovalorizzatore, se c'è, esattamente come la plastica a fine vita.
Purtroppo, piaccia o no, le strade praticabili allo stato dell'arte sono la termovalorizzazione diffusa (e l'energia termica che se ne ricava farebbe eliminare un'infinità di caldaie domestiche, per esempio, toglierebbe aree di stoccaggio e trattamento, trasporti...), che nessuno vuole a casa sua, e il riutilizzo, cioè imballi non importa di che materiale ma utilizzabili più volte magari per esigenze diverse. Esempio? Il vetro, in molte nazioni europee porti le bottiglie al supermercato e te le pagano, il buon vecchio vuoto a rendere. In alcune aree della Francia lo fanno anche con le bottiglie in PET. Ma qui si torna ancora alla responsabilità di ognuno, ben oltre quindi il tipo di materiale usato.
Poi, se a qualcuno interessa, potrei anche illustrare il perchè di questa nuova norma che bandisce il monouso. Purtroppo non ci si aspettino ragioni molto nobili

In effetti e giustamente la questione andrebbe spostata dalla sola ottica "plastica" ad una più generale; ma se la capacità di auto responsabilizzarsi degli umani è cosa rara, allora ci vogliono norme che limitino la possibilità di comportamenti lesivi della salute e sicurezza proprie e degli altri esseri viventi.
Certo che se poi le leggi son fatte con intenti "di parte", il rischio che questi non siano in linea con gli "interessi generali" è forte, così come che siano deboli i risultati nella concreta salvaguardia dell'ambiente.

Girmet
18/06/2019, 12:53
Certo che mi interessa , esponi pure.

armageddon
18/06/2019, 13:06
io voglio la plastica imballata con la carta:biggrin3:


Certo, sono di parte visto che lavoro nel settore della plastica da oltre 40 anni. Senza entrare in discussioni che porterebbero ben oltre i limiti di questo forum, e certamente si scadrebbe in posizioni e affermazioni basate sui sentito dire, ti assicuro che se c'è una teoria non vera è proprio questa. Per consentire agli imballaggi in polpa di legno (non è carta, questa è l'esatta definizione) di avere caratteristiche adeguate alle normative e alle esigenze d'uso, sapessi quanta chimica, quanta energia, quanta acqua ci vogliono....non potresti bruciarli (diossina e altre amenità almeno quanta ne sviluppa il politene dei sacchetti), non puoi riutilizzarli direttamente (mentre la stragrande maggioranza delle plastiche è pienamente riutilizzabile a costi relativamente bassi), non possono finire nel compostaggio, il residuo è altamente inquinante....pensa ai giornali e al carico di chimica, tra cui piombo, che si portano dietro. Tralascio volutamente l'aspetto dei maggiori costi di produzione, dimensionali, di trasporto... Per esempio, il "cartone" sporco di pizza non puoi riciclarlo, va nell'indifferenziato e quindi al termovalorizzatore, se c'è, esattamente come la plastica a fine vita.
Purtroppo, piaccia o no, le strade praticabili allo stato dell'arte sono la termovalorizzazione diffusa (e l'energia termica che se ne ricava farebbe eliminare un'infinità di caldaie domestiche, per esempio, toglierebbe aree di stoccaggio e trattamento, trasporti...), che nessuno vuole a casa sua, e il riutilizzo, cioè imballi non importa di che materiale ma utilizzabili più volte magari per esigenze diverse. Esempio? Il vetro, in molte nazioni europee porti le bottiglie al supermercato e te le pagano, il buon vecchio vuoto a rendere. In alcune aree della Francia lo fanno anche con le bottiglie in PET. Ma qui si torna ancora alla responsabilità di ognuno, ben oltre quindi il tipo di materiale usato.
Poi, se a qualcuno interessa, potrei anche illustrare il perchè di questa nuova norma che bandisce il monouso. Purtroppo non ci si aspettino ragioni molto nobili

a volte lo scemo del villaggio non è poi così ...scemo:biggrin3:

Kerik
18/06/2019, 19:00
Il problema della plastica è di facilissima soluzione: basterebbe vietarne qualsiasi tipo di produzione. Se non per usi medici.
Lo so, si perderebbero migliaia se non milioni di posti di lavoro, tutto costerebbe un po' di più (ma durerebbe anche di più) ma non ci sarebbe più plastica in giro per il mondo….

Rebel County
19/06/2019, 06:41
Il problema della plastica è di facilissima soluzione: basterebbe vietarne qualsiasi tipo di produzione. Se non per usi medici.
Lo so, si perderebbero migliaia se non milioni di posti di lavoro, tutto costerebbe un po' di più (ma durerebbe anche di più) ma non ci sarebbe più plastica in giro per il mondo….

basta solo fornire una materia prima differente

mic56
19/06/2019, 08:15
Il problema della plastica è di facilissima soluzione: basterebbe vietarne qualsiasi tipo di produzione. Se non per usi medici.
Lo so, si perderebbero migliaia se non milioni di posti di lavoro, tutto costerebbe un po' di più (ma durerebbe anche di più) ma non ci sarebbe più plastica in giro per il mondo….

Non è così semplice.
La plastica ha raggiunto livelli di perfezione eccelsa e sostituisce materiali come materiali ferrosi e legnosi con risparmio sul peso e aumento della durata.
Sarebbe impensabile avere telefoni in bachelite, computer di ferro o di legno ecc.
Bisogna farne uso responsabile e incentivare il riciclaggio.

Kerik
19/06/2019, 13:55
Sempre le solite frasi: uso responsabile, riciclaggio ecc. come se con due paroline si risolvesse il problema….Per uno che fa uso responsabile, ce ne sono due, o magari cinque che se ne fregano. E sempre se ne fregheranno!
La plastica, avrà anche raggiunto livelli eccelsi, ma resta sempre plastica. Si può sempre sostituire con metalli leggeri come l'alluminio o altri materiali più costosi.
Se vogliamo davvero, ma davvero, non avere il problema plastica, l'unica cosa è abolirla dalla faccia della terra.
Se poi però uno dice "ah, ma le merci costano di più" allora, vuol dire che alla fine quello che conta è sempre il "vil denaro".....

armageddon
19/06/2019, 20:14
Non è così semplice.
La plastica ha raggiunto livelli di perfezione eccelsa e sostituisce materiali come materiali ferrosi e legnosi con risparmio sul peso e aumento della durata.
Sarebbe impensabile avere telefoni in bachelite, computer di ferro o di legno ecc.
Bisogna farne uso responsabile e incentivare il riciclaggio.

un bel casco integrale ricavato dal pieno:biggrin3:


https://www.youtube.com/watch?v=RnIvhlKT7SY

Shining
19/06/2019, 21:07
un bel casco integrale ricavato dal pieno:biggrin3:



Anche i proiettili sono inquinanti; come farai? Di questo passo tra qualche anno non ti rimarrà altro che sparare con la playstation :biggrin3:

paper
20/06/2019, 05:56
Il problema della plastica è di facilissima soluzione: basterebbe vietarne qualsiasi tipo di produzione. Se non per usi medici.
Lo so, si perderebbero migliaia se non milioni di posti di lavoro, tutto costerebbe un po' di più (ma durerebbe anche di più) ma non ci sarebbe più plastica in giro per il mondo….

Giusto! Tutti coi secchi di legno a doghe e cerchi di ferro! :oook:


Sono d'accordissimo nel rendere non disponibile fin da subito qualsiasi cosa non strettamente necessaria e inquinante (qualche anno fa si era parlato anche di fare un caricabatterie universale per qualsiasi tipo di cellulare e portatile, ma vedo che non se n'è fatto di nulla, come al solito...solo a casa mia, che siamo in tre, ci sono in giro i 3 caricabatterie dei cellulari, quello del portatile, e un cassetto pieno di vecchi caricabatterie da smaltire)
Tanto alla stragrande maggioranza della gente, il materiale inquinante gli va proprio tolto di circolazione, non ne sa fare nemmeno un uso oculato.
Ieri ero al mare e da quest'anno è partita la raccolta differenziata: l'anarchia più completa, se ne fregano: nel bidone dell'organico ci ho trovato un paio di vecchi sandali di gomma

Ormai i caricabatterie sono unificati, a 5v e 0,5A con cavo usb. Si possono intercambiare benissimo, anche per caricare molte fotocamere.

Shining
20/06/2019, 06:22
Ormai i caricabatterie sono unificati, a 5v e 0,5A con cavo usb. Si possono intercambiare benissimo, anche per caricare molte fotocamere.

Quindi per l'Iphone di mia figlia, il samsung galaxy J6 che ho io e mia moglie possiamo usare un unico caricabatterie senza far danni? Lo chiedo perché sono totalmente ignorante in materia, e se fosse così effettivamente già per i caricabatterie avrebbero fatto un passo avanti, visto che ormai non se ne può fare a meno

streetTux
20/06/2019, 06:28
diciamo che s'era partiti bene con lo standard micro-usb, poi però alcuni smartphone (tra i quali iphone) hanno iniziato ad adottare l'usb-c quindi è probabile che vi siano due tipi di caricabatterie a giro..
subentra poi pure un discorso di amperaggio.. la mia fotocamera mirrorless si alimenta con una porta micro-usb, ma l'amperaggio fornito dagli alimentatori degli smartphone non è sufficiente, quindi va utilizzato il suo.
rimanendo comunque sul settore smarpthone, se il connettore è lo stesso gli alimentatori si possono intercambiare senza problemi.

thepen70
20/06/2019, 06:42
Dipende, oltre al diverso standard usb gli smartphone recenti hanno la ricarica rapida, alcuni la wireless (anche l'iphone) quindi se hai un carica batterie non recente il telefono si caricherà si, ma più lentamente e a volte anche se sotto carica tenderà a scaricarsi se in uso.
Quindi si può dire che ad oggi a meno che si tratti di telefoni della stessa marca (ma non sempre) ogni telefono necessita del proprio caricatore.

Shining
20/06/2019, 06:43
Dipende, oltre al diverso standard usb gli smartphone recenti hanno la ricarica rapida, alcuni la wireless (anche l'iphone) quindi se hai un carica batterie non recente il telefono si caricherà si, ma più lentamente e a volte anche se sotto carica tenderà a scaricarsi se in uso.
Quindi si può dire che ad oggi a meno che si tratti di telefoni della stessa marca (ma non sempre) ogni telefono necessita del proprio caricatore.

Ecco, infatti...mi pareva troppo bello

Girmet
20/06/2019, 07:18
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Niklas
20/06/2019, 07:25
Non è esattamente così, almeno non del tutto...
Utilizzando un caricatore da muro multiporta, puoi ricaricare dal telefono / apparato a 0,5 A a quello a 3A o più con un solo strumento, anche contemporaneamente; poi, alcuni caricatori multiporta possono erogare su ciascuna porta usb la tensione massima, altri invece la dividono su ciascuna porta attiva, di norma hanno circuiti di protezione al loro interno e, ovviamente, non forniscono ricarica wireless, ma possono adattarsi all'amperaggio del telefono / apparato da ricaricare (auricolare bluetooth, tablet, sigaretta elettronica, etc.).
Se ne trovano da quelli a 2 porte anche fino a 6 porte usb e, nel caso si abbia un iphone, basta prenderne uno che abbia una porta 3.0 (o 3.1 ora non ricordo bene quale sia quella per gestire il type-C non utilizzandolo) sulla quale collegare il cavo usb per ricaricare lo smartphone.
Quindi, salvo non si voglia o necessiti di ricarica wireless, con un solo caricatore si possono gestire tutti gli apparati che si possiedono.
Il "problema" è che ogni apparato è venduto col proprio caricatore, ergo sarà impossibile averne in casa solo uno...

paper
20/06/2019, 10:22
Quindi per l'Iphone di mia figlia, il samsung galaxy J6 che ho io e mia moglie possiamo usare un unico caricabatterie senza far danni? Lo chiedo perché sono totalmente ignorante in materia, e se fosse così effettivamente già per i caricabatterie avrebbero fatto un passo avanti, visto che ormai non se ne può fare a meno

Gli Apple (almeno, il mio vecchio Ipad2) hanno una spina diversa dalla loro parte, ma per il resto sono tutti cavetti usb. E il voltaggio ormai è unificato 5V, difatti li puoi caricare anche da un pc.
Controlla solo il voltaggio, non sono sicurissimo ma l'amperaggio dovrebbe influire solo sulla velocità della carica. Del resto le batterie portatili in genere hanno uscita da 1 o 2 Ampere.

Se poi vai in un negozio di elettronica, trovi dei simpatici caricabatterie universali con tutta una serie di voltaggi e di connettori. Io ne avevo preso uno per far girare a basso voltaggio un vecchio registratore semiprofessionale Marantz, per evitare il ronzio elettromagnetico del trasformatore interno.


diciamo che s'era partiti bene con lo standard micro-usb, poi però alcuni smartphone (tra i quali iphone) hanno iniziato ad adottare l'usb-c quindi è probabile che vi siano due tipi di caricabatterie a giro..
subentra poi pure un discorso di amperaggio.. la mia fotocamera mirrorless si alimenta con una porta micro-usb, ma l'amperaggio fornito dagli alimentatori degli smartphone non è sufficiente, quindi va utilizzato il suo.
rimanendo comunque sul settore smarpthone, se il connettore è lo stesso gli alimentatori si possono intercambiare senza problemi.

Ovviamente se l'amperaggio non è sufficiente non si carica bene o per nulla.
Invece la mia Panasonic Tz100 con 0.5-0.6 A va benissimo.
Parlando di telefoni, penso che vadano bene tutti, a parte forse tablet piuttosto potenti.

Girmet
20/06/2019, 10:41
Di materie plastiche non ne saprete gran che , ma in fatto di telefonia mi apparite molto competenti.
Il che di rimando mi fa pensare che raramente e per lassi temporali brevi , riuscite a separarvene.
Si ok è una considerazione banale , ma non so fare di meglio.
:laugh2:

Niklas
20/06/2019, 10:53
Di materie plastiche non ne saprete gran che , ma in fatto di telefonia mi apparite molto competenti.
Il che di rimando mi fa pensare che raramente e per lassi temporali brevi , riuscite a separarvene.
Si ok è una considerazione banale , ma non so fare di meglio.
:laugh2:Personalmente, si tratta di ridurre al minimo le rotture di c@zzo

E, aggiungo, per usare la tecnologia senza farsi usare, bisogna conoscerla