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Visualizza Versione Completa : Tourist Trophy - Che senso ha?



massimio
08/06/2022, 08:28
Giá 3 morti quest'anno al TT....corsa affascinante, non li obbliga nessuno, bla bla bla....ma che senso ha?Le moto sono diventate potentissime, le stradine son rimaste quelle....sono sempre stato un fan dell TT ma a tutto c'é un limite. Che ne pensate?

Apox
08/06/2022, 09:06
Anche io ieri riflettevo sul fatto di 3 vite perse sul quel circuito e che potrebbe essere un duro colpo per la manifestazione

GHILMNO
08/06/2022, 13:07
Giá 3 morti quest'anno al TT....corsa affascinante, non li obbliga nessuno, bla bla bla....ma che senso ha?Le moto sono diventate potentissime, le stradine son rimaste quelle....sono sempre stato un fan dell TT ma a tutto c'é un limite. Che ne pensate?

Lo dico da anni, prima o poi lo chiudono come la gruppo b. Se a ogni corsa c'è un morto non è più una corsa, è una messa funebre.

fiore955
08/06/2022, 13:11
Vite perse, ora sono 4..:cry:


"Sale il numero delle vittime di questa edizione della famigerata gara di moto che si corre dal 1907. L'ultimo è il francese Cesar Chanal, pilota del sidecar deceduto in seguito al terribile incidente avvenuto in Gara 1 nella giornata di sabato in cui aveva perso la vita anche il suo passeggero Olivier Lavorel"

1851francesco
08/06/2022, 14:37
penso che a tutto ci sia un limite, forse l'hanno raggiunto. Lo dico da appassionato, ma quando arrivi a queste cifre drammatiche vuol dire che il gioco si è rotto.

in ITALIA la prefettura negherebbe subito il permesso di fare di nuovo una gara come questa, li non so come funziona e come facciano, senza la minima protezione!! boh
dovremmo fare passi in avanti in materia di sicurezza vedi la f1, li sembra che tutto sia concesso o che il tempo si sia fermato

armageddon
08/06/2022, 16:32
libero arbitrio,amen

urasch
09/06/2022, 15:57
io credo che ogni pilota sa a cosa va incontro...

GHILMNO
09/06/2022, 15:59
Tossici di adrenalina, a quel punto perché non liberalizzare la cocaina... libero arbitrio no? :D

massi69
09/06/2022, 18:29
Tossici di adrenalina, a quel punto perché non liberalizzare la cocaina... libero arbitrio no? :D
dovresti però liberalizzare , oltre alla vendita , anche la produzione e la distribuzione, in modo tale da smantellare i canali di sgobbo....

GHILMNO
09/06/2022, 18:50
Guarda in un paese in cui teniamo un povero cristo che vuole morire 18 anni fermo su un letto, fosse per me liberalizzerei tutto. A sfregio. :D

Tornando in topic a me non piacerebbe andare a vedere una gara sapendo che uno dei piloti se non piu di uno potrebbe lasciarci le penne... va bene divertirsi, ma con criterio. I piloti devono capire che gli sport motoristici sono solo intrattenimento, non vincono niente, se non la gloria, che è fine a se stessa.

massi69
09/06/2022, 19:18
ale.... ma ciò che vedono gli spettatori è diverso da ciò che il pilota ha in testa..
anni fa vidi su youtube un bellissimo documentario proprio sul tt....
c erano piloti tt storti devastati da traumi e fratture, che , nonostante tt questo , l unica ragione loro nn dico di vita, ma dell "andare avanti " è appunto quello che si crea arrivando a quel livello...
sapessi quante analogie ho trovato con il mondo dell alpinismo himalayano.... persone che nonostante amputazione, edemi, traumi, morti di compagni , amici , il loro unico obbiettivo nel divenire era salire e solo salire....
nn so cosa possa scattare , giunti a un certo punto, nella testa.... che ti faccia perseguire un unica cosa che rasenta la morte ogni volta....
leggiti , se ti va...." i conquistatori dell inutile" di lionel terray....grandissimo alpinista ...
forse , quella disciplina a livello di introspezione è quella che più mette a nudo certi aspetti dell animo di fronte al rischio concreto di morire facendo ciò che si ama di più...

GHILMNO
09/06/2022, 20:02
non amo giudicare, ma è gente che non ha trovato nulla per cui vivere, solo qualcosa per cui morire, non è una buona filosofia a mio avviso, è uno spreco.

massi69
09/06/2022, 21:15
non amo giudicare, ma è gente che non ha trovato nulla per cui vivere, solo qualcosa per cui morire, non è una buona filosofia a mio avviso, è uno spreco.

vero ...

poi , pero, sta nella capacità di ognuno capire il limite e l equilibrio in ogni cosa che si fa per condurre al meglio l esistenza :oook:

Doppiaeffe
10/06/2022, 04:18
Una manifestazione che dovrebbe appartenere alla storia. Troppi incoscienti liberi di ammazzarsi e farsi male. Da appassionato penso che girare con moto supercavallate nelle stradine di un paesino sia quantomeno idiota.



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navigator
10/06/2022, 05:45
Uno dei tanti modi con i quali l'uomo porta la sua vita al confine con la morte...
È sempre successo e sempre succederà e se non sarà al Tourist sarà sulla cima dell'Everest o sotto al mare.
Ho una collega che porta in immersione il suo fisico spesso oltre i limiti per superare il suo record a livello nazionale...con figli lavoro famiglia.

ABCDEF
10/06/2022, 09:06
credo che sia necessario distinguere fra una sfida personale (alpinismo o immersione) e una competizione ufficiale organizzata in uno scenario oggettivamente rischioso

nessuno può impedire a un singolo di affrontare una situazione anche estremamente rischiosa, mentre credo che sia necessario impedire di organizzare competizioni che presentano evidenti rischi per la sicurezza dei partecipanti e magari degli spettatori

l'esempio fatto da Alebrasa sulle gruppo B è , a mio parere, calzante...e la ragione per la quale nel mondiale moto non ci sono più circuiti cittadini che una volta c'erano, così come la formula uno non corre più sul tracciato lungo del nurburg è proprio quella

secondo me gli organizzatori del TT hanno avuto tutto il tempo per "correre ai ripari" e cercare di rallentare (chicanes? limitazione di cilindrata/potenza?) la competizione , ora credo che il tempo sia scaduto

my 2 cents

massi69
10/06/2022, 10:45
fili...ma l impedimento, la limitazione che senso avrebbe?
quello di porre un freno a livello etico nel portare il limite sempre più vicino alla morte poiché questo è finalizzato ad uno spettacolo e la possibilita di morte nn deve essere né spettacolarizzata né incentivata?
lo sai no che gli inglesi all epoca avevano proibito l alpinismo?
cosa si è ottenuto ?
ciò che ho scritto per quello che riguarda il far scattare nella testa certi meccanismi... nn c è regolamento, nn c è legge per cui mai si potrà impedire ad alcuni di avvicinarsi sempre di più al sole per il semplice gusto di volare più in alto....
si nasce già così.... è un istinto...
poi, in alcuni rimane latente perché vincolato da più fattori ed aspetti della vita di ognuno... in altri arrivati ad un certo punto si spalanca una porta e questa canalizza quello....
io nn penso che gli organizzatori di quella corsa nn rispettino i vari vincoli protocolli ecc ecc ecc...
e nn sn successi incidenti agli spettatori ...
si puo forse pensare che l assenza di pubblico, di manifestazioni in cui i rischi sono più elevati e quindi più spettacolari per un certo tipo di voyerismi funga da impedimento poiché nn essendoci occhi a cui far vedere lo scopo del rischio assunto per ottenere fama questo decadrebbe ?
sai quante corse clandestine ci sono?
mi sa che è la solita ipocrisia perbenista

navigator
10/06/2022, 18:09
Si parla di questi morti solo perché c'è il risalto mediatico della corsa... magari quelli morti o tornati mutilati dalle gare di "trekking"nell'antartico in solitaria non frega nulla a nessuno.
Io sono del parere che rimanendo nei limiti imposti dalla legge ognuno possa decidere di praticare tutti gli sport estremi che vuole ed limiti sono posti dall'essere umano.

Padella
10/06/2022, 19:39
La guerra è la morte...
Il TT è la vita,nel bene e nel male.

Poi ovvio che quando si parla di senso della vita...ognuno ha il suo..e secondo me andrebbe rispettato.

GHILMNO
10/06/2022, 20:22
Si può benissimo cercare il brivido con tutte le precauzioni del caso, diciamo che se corri in una strada ai 300 all'ora senza vie di fuga un po' te la vai a cercare. La morte, non la vita.

Rossi sul TT: "Non correrei qui nemmeno per un milione di euro."

Uno che ha vinto 9 mondiali... ovviamente poi ognuno è libero di ammazzarsi come meglio crede. :oook:

Doppiaeffe
11/06/2022, 04:36
Quindi lasciare un pugno di pazzi scalmanati correre in mezzo ad un paesino è corretto.

Signori, non confondiamo la libertà con il fare i porci comodi. Con i morti non ci si scherza.



Inviato dal mio M2006C3MNG utilizzando Tapatalk

navigator
11/06/2022, 10:17
Il paesino non c'entra nulla, le strade sono chiuse al traffico con protezioni e barriere, non si corre mica con i bambini che escono di scuola....
Anche nell Dakkar si muore ed a volte si schiantano pure su auto o motorini di locali (con morti) perchè ovviamente non c'è un percorso riservato,
chiudiamo tutto???
Senza contare quante auto da rally finiscono sul pubblico a bordo strada.
Per me sono moralismi privi di qualsisasi logica.

massi69
11/06/2022, 10:51
mi sembra che le varie sessioni tra prove e gare si corrano in orari in cui si dia meno fastidio agli abitanti...ammesso che per questi tale evento siano un fastidio, visto il risalto, l indotto ecc che genera per l isola.......sicuramente se una cosa cosi la facessero in Italia, paese pieno di cacacazzo , subito si formerenbe un comitato
contro capitanato dalle solite cape di ciuccio anti tutto , concerti, sagre, processioni ecc ecc.....i soliti morti- dentro dalla nascita gelosi invidiosi di tutto....
e cmq...
anche il gran premio di Monaco si corre in un circuito cittadino...
dovrebbero chiudere pure quello?
gli animalisti che dicono?
fido si spaventa per il rumore alla curva del tabaccaio?

Padella
11/06/2022, 10:57
Secondo me l'epoca della pandemia con annessi e connessi ha scatenato l'intolleranza latente in molti di noi...
Altrimenti certi post da santa inquisizione non si spiegherebbero.

Questi pazzi scalmanati sono piloti ben coscienti dei rischi che corrono...questo tipo di gare road race(non esiste solo il TT) sono molto diffuse amate e seguite in alcuni paesi..e perfettamente legali.
Chi le corre non lede la libertá di nessun altro e non mette in pericolo la vita di nessun altro se non la propria...lede solo il moralismo perbenista di alcuni.
Allora io dico...ma saran cazzi loro o dobbiamo decidere noi cosa è lecito o illecito?

massi69
11/06/2022, 11:18
senza contare poi, che a correre certe gare , ci si arriva per gradi, e nel tempo, e questi gradi selezionano sviluppano affinano le capacità....
e ai molti, ai vietatutto, nn comprendendo manco questo, il tutto appare cm follia, disprezzo per la vita ecc ecc, manco ci arrivano a comprendere la sensibilità e le percezioni che piloti di quel calibro arrivano ad avere nei confronti sia del mezzo che del percorso....
i monopattini dovrebbero vietare, altro che il tt

GHILMNO
11/06/2022, 12:42
Il paesino non c'entra nulla, le strade sono chiuse al traffico con protezioni e barriere, non si corre mica con i bambini che escono di scuola....
Anche nell Dakkar si muore ed a volte si schiantano pure su auto o motorini di locali (con morti) perchè ovviamente non c'è un percorso riservato,
chiudiamo tutto???
Senza contare quante auto da rally finiscono sul pubblico a bordo strada.
Per me sono moralismi privi di qualsisasi logica.

Secondo me il paragone non è calzante, nei rally sei dentro un guscio protettivo, se finiscono sul pubblico è perché gli organizzatori hanno sbagliato a posizionare il pubblico, al tt basta che prendi larga una curva e tocchi un marciapiede... Stesso discorso, x la nort west, imatranajo, ecc...

Secondo me non dovrebbero chiuderlo ma dovrebbero abbassare le cilindrate, fai correre solo le super sport, vedrai che morirà molta meno gente e il pubblico si diverte comunque.. :oook:

Domino
11/06/2022, 12:46
Il TT è una competizione per uomini/piloti con le palle come lo era la Dakar degli anni 80……..chi non ha mai partecipato a simili competizioni non credo possa capire cosa spinge un uomo a rischiare la vita nel vincere una gara che in campo “motoristico” vale poco o nulla…

GHILMNO
11/06/2022, 12:54
Il TT è una competizione per uomini/piloti con le palle come lo era la Dakar degli anni 80……..chi non ha mai partecipato a simili competizioni non credo possa capire cosa spinge un uomo a rischiare la vita nel vincere una gara che in campo “motoristico” vale poco o nulla…

Io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma provano le stesse emozioni che può provare un motociclista per strada quando gli si chiude la vena, sensazione che probabilmente qui dentro avremo provato un po' tutti... E la classica botta di adrenalina, con l'unica differenza che loro a fine gara vincono una coppa e fanno divertire il pubblico. Secondo me bisogna avere una visuale un po' più ampia delle cose, un pilota professionista che svolge quelle gare dovrebbe avere come priorità il portar a casa la pelle e correre per il pubblico più che per se stessi, poi ripeto, ognuno è libero di morire come meglio crede.


senza contare poi, che a correre certe gare , ci si arriva per gradi, e nel tempo, e questi gradi selezionano sviluppano affinano le capacità....
e ai molti, ai vietatutto, nn comprendendo manco questo, il tutto appare cm follia, disprezzo per la vita ecc ecc, manco ci arrivano a comprendere la sensibilità e le percezioni che piloti di quel calibro arrivano ad avere nei confronti sia del mezzo che del percorso....
i monopattini dovrebbero vietare, altro che il tt

I monopattini sono da abolire, però dai se a ogni gara ci scappa un morto c'è qualcosa di sbagliato nella gara.

Secondo me, se vai a guardare le statistiche è capace che negli anni 80 90 c'erano meno morti, complice anche il fatto che le moto non avevano tutta sta elettronica e i piloti avevano il cervello connesso meglio. :oook:

Domino
11/06/2022, 13:02
Io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma provano le stesse emozioni che può provare un motociclista per strada quando gli si chiude la vena, sensazione che probabilmente qui dentro avremo provato un po' tutti... E la classica botta di adrenalina, con l'unica differenza che loro a fine gara vincono una coppa e fanno divertire il pubblico. Secondo me bisogna avere una visuale un po' più ampia delle cose, un pilota professionista che svolge quelle gare dovrebbe avere come priorità il portar a casa la pelle e correre per il pubblico più che per se stessi, poi ripeto, ognuno è libero di morire come meglio crede.

Rispetto la tua opinione ma non sono d’accordo non tutti corrono per denaro o fama come fanno i piloti di GP o di F1 ci sono competizioni come il TT o le prime Dakar dove si corre solo per una proprio appagamento che vale molto più di qualsiasi somma di denaro o titolo.Tu pensa che per il mio personale giudizio il più grande centauro che abbia mai corso con una moto è stato Joey Dunlup che in molti non sanno nemmeno chi sia……….

GHILMNO
11/06/2022, 13:16
Conosco, ma sia lui che suo fratello sono morti in gare stradali, lasciando moglie e figli... Tutto x soddisfare il proprio ego, per me il gioco non vale la candela, poi ovviamente la disgrazia può capitare anche su pista, ma diciamo che riduci parecchio i rischi. Li se cadi muori, non hai margine di errore, e essendo esseri umani l'errore è dietro l'angolo.

Domino
11/06/2022, 13:23
Conosco, ma sia lui che suo fratello sono morti in gare stradali, lasciando moglie e figli... Tutto x soddisfare il proprio ego, per me il gioco non vale la candela, poi ovviamente la disgrazia può capitare anche su pista, ma diciamo che riduci parecchio i rischi. Li se cadi muori, non hai margine di errore, e essendo esseri umani l'errore è dietro l'angolo.

Ci sono competizioni veliche come la Vendee che in pochi conoscono che è altrettanto pericoloso……..solo per dire che in qualsiasi sport portato all’estremo si corrono rischi importati e a volte capita che qualcuno ci lasci la vita.

massi69
11/06/2022, 13:43
Io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma provano le stesse emozioni che può provare un motociclista per strada quando gli si chiude la vena, sensazione che probabilmente qui dentro avremo provato un po' tutti... E la classica botta di adrenalina, con l'unica differenza che loro a fine gara vincono una coppa e fanno divertire il pubblico. Secondo me bisogna avere una visuale un po' più ampia delle cose, un pilota professionista che svolge quelle gare dovrebbe avere come priorità il portar a casa la pelle e correre per il pubblico più che per se stessi, poi ripeto, ognuno è libero di morire come meglio crede.



I monopattini sono da abolire, però dai se a ogni gara ci scappa un morto c'è qualcosa di sbagliato nella gara.


ale , ho esasperato ....i monopattini nn sono da abolire.....
ma ,anche se nn sempre ci scappa il morto, ma c è cmq scappato, cm feriti e incidenti vari....il rischio nel far condurre tali mezzi nel traffico a persone che magari nn hanno nn tipo di esperienza e preparazione è maggiore di quello che corrono i piloti del tt...
che sono molti di meno e contestualizzati in un periodo ...mentre i rischi al monopattino ce la hai h24 e 7/7gg...
e lo sai pure, ti basta andare là sera dalle parti di pza vittorio a vedere 🤣

GHILMNO
11/06/2022, 13:51
ai miei tempi c'era il Bravo di mio nonno, pacioccato polini, abbandonato subito per passare al 125... vedere oggi sti ragazzotti col monopoattino, quando ai nostri tempi si usava lo skate è di una tristezza... :D

io comunque vedo che al tt i morti aumentano... e aumentano perché ormai i mezzi di oggi ti danno l'illusione di avere tutto sotto controllo, poi basta un rigagnolo d'acqua per finire al creatore... per dire anche il parapendio è uno sport pericoloso, ma se uno muore per fatalità non ci vedo nulla di male, diverso è se una competizione motoristica non prende le relative precauzioni per ridurre al minimo le tragedie.

Anche durante la gruppo b il pubblico stava in mezzo alla strada con il rischio di essere investiti, spettacolare per carità, per fortuna oggi riusciamo ad avere sufficiente buon senso per evitare delle cose cosi stupide. Si tratta semplicemente di maturare un briciolo di buon senso grazie all'esperienza, cercando di accontentare tutti.

Padella
11/06/2022, 18:36
https://www.corsedimoto.com/paolo-gozzi-blog/la-storia-di-michael-dunlop-che-vinse-temendo-che-il-fratello-fosse-morto/

William morirá nel 2018 in un altra gara che non era il TT
Michael mi pare che in questi giorni abbia vinto la sua ventunesima gara al TT...sulle orme dello zio Joey.
La famiglia Dunlop in Irlanda del nord è considerata alla stregua di una leggenda moderna...eroi nazionali.
E noi chi siamo per giudicare quello che non possiamo capire?

navigator
11/06/2022, 18:54
Secondo me il paragone non è calzante, nei rally sei dentro un guscio protettivo, se finiscono sul pubblico è perché gli organizzatori hanno sbagliato a posizionare il pubblico, al tt basta che prendi larga una curva e tocchi un marciapiede... Stesso discorso, x la nort west, imatranajo, ecc...

Secondo me non dovrebbero chiuderlo ma dovrebbero abbassare le cilindrate, fai correre solo le super sport, vedrai che morirà molta meno gente e il pubblico si diverte comunque.. :oook:

Non parlo di rischio piloti nel rally ma del pubblico. Comunque ti metti a guardare il rischio c'é quasi sempre passano su sterrato a velocità pazzesche e se escono fuoristrada volano ovunque... senza considerare che si mettono sempre nei punti più spettacolari e rischiosi e senza considerare chi si mette in punti folli.
https://youtu.be/qlLolGuqo9o

Domino
11/06/2022, 20:20
Vabbè ma ora cosa c’entra paragonare ciò che succede nei rally i reali pericoli di chi partecipa a un TT???

ABCDEF
12/06/2022, 07:24
fili...ma l impedimento, la limitazione che senso avrebbe?
quello di porre un freno a livello etico nel portare il limite sempre più vicino alla morte poiché questo è finalizzato ad uno spettacolo e la possibilita di morte nn deve essere né spettacolarizzata né incentivata?
lo sai no che gli inglesi all epoca avevano proibito l alpinismo?
cosa si è ottenuto ?
ciò che ho scritto per quello che riguarda il far scattare nella testa certi meccanismi... nn c è regolamento, nn c è legge per cui mai si potrà impedire ad alcuni di avvicinarsi sempre di più al sole per il semplice gusto di volare più in alto....
si nasce già così.... è un istinto...
poi, in alcuni rimane latente perché vincolato da più fattori ed aspetti della vita di ognuno... in altri arrivati ad un certo punto si spalanca una porta e questa canalizza quello....
io nn penso che gli organizzatori di quella corsa nn rispettino i vari vincoli protocolli ecc ecc ecc...
e nn sn successi incidenti agli spettatori ...
si puo forse pensare che l assenza di pubblico, di manifestazioni in cui i rischi sono più elevati e quindi più spettacolari per un certo tipo di voyerismi funga da impedimento poiché nn essendoci occhi a cui far vedere lo scopo del rischio assunto per ottenere fama questo decadrebbe ?
sai quante corse clandestine ci sono?
mi sa che è la solita ipocrisia perbenista

Al di là del solito insultino finale, ti chiedo:
Perchè sei d’accordo, se lo sei, che un pilota di moto GP debba avere un casco omologato è una tuta di pelle, o un pilota di formula una scomodissima tuta ignifuga è relativo sottotuta, e la macchina debba essere appesantita da strutture deputate alla sicurezza?
Ognuno percepisce il rischio a modo suo, e queste non sono altro che stupide imposizioni oltre che ipocriti perbenismi…del resto ognuno sa benissimo come tutelare la propria vita è come viverla, no?

P.s. Mai pensato alla assenza di pubblico…non so da dove ti viene questa osservazione

P.s.2 le regole alle quali gli organizzatori si attengono possono cambiare, e infatti nel corso degli anni per tutte le competizioni motoristiche sono cambiate, di questo si discute, di cambiare eventualmente le regole, non del fatto che gli organizzatori rispettino o meno quelle attuali.

navigator
12/06/2022, 08:09
Nel TT i piloti usano le stesse protezioni della moto GP quello che cambia è il circuito con i livelli di sicurezza dati da strade urbane provinciali. Al TT gareggiano ex piloti navigati e piloti amatori, ognuno si assume il suo rischio ben consapevole di quello che va a fare.
Questo succede in tante alte competizioni con morti e feriti, andare a fare la conta per me non ha senso.

Monacograu
12/06/2022, 08:46
Io la trovo una cosa senza senso, non rischierei mai la vita in quello modo per la botta di adrenalina…ma questo è il mio modo di pensare (lo stesso che mi ha portato ad abbandonare, non a cuor leggero, la moto dopo un brutto incidente proprio per non lasciare orfano mio figlio), sicuramente non dei piloti del TT. La loro mente, evidentemente, ragiona in modo completamente diverso.
Detto ciò, immagino che la botta di adrenalina la possano avere anche girando in maggiore sicurezza, facendo evolvere regolamenti e dispositivi di sicurezza come è stato fatto in tante altre competizioni.
Il sorpasso di Rossi a Stoner Laguna Seca non credo fosse avaro di spettacolo o di adrenalina.
Sia il pubblico che il pilota cercano emozione: si tratta, forse, di trovare quel giusto equilibrio tra l’emozione e la sicurezza. E, da quello che so, l’attuale TT (così come altre competizioni, ma questo non aggiunge nulla, imho) questo equilibrio non l’ha trovato.

Parole in libertà…

navigator
12/06/2022, 08:57
Il TT non ha mai cercato un equilibrio tra emozione e sicurezza, non é possibile in quel formato, è così da sempre e basta.
Io non sono pilota ma non mi interesserebbe neanche diventarlo per gareggiare in quel circuito, per molti piloti è un'appuntamento sportivo imperdibile come per molti spettatori.

GHILMNO
12/06/2022, 12:24
https://www.corsedimoto.com/paolo-gozzi-blog/la-storia-di-michael-dunlop-che-vinse-temendo-che-il-fratello-fosse-morto/

William morirá nel 2018 in un altra gara che non era il TT
Michael mi pare che in questi giorni abbia vinto la sua ventunesima gara al TT...sulle orme dello zio Joey.
La famiglia Dunlop in Irlanda del nord è considerata alla stregua di una leggenda moderna...eroi nazionali.
E noi chi siamo per giudicare quello che non possiamo capire?

Cosa c'è da capire? Il prezzo che ha dovuto pagare per essere "considerato leggenda" è che ha mezza famiglia decimata, Rossi è considerato leggenda da mezzo mondo (si è preso ovviamente anche lui dei bei rischi, come quello del redbullring) ma è ancora vivo e vegeto.

Secondo me comunque se tolgono sidecar e superbike i morti si riducono parecchio.

Padella
12/06/2022, 12:57
E dai con sto Rossi.
È inutile continuare a paragonare competizioni che si basano su presupposti totalmente diversi....mele e pere non c'entrano niente tra loro.
Se non siamo in grado di capire questo particolare diventa un discorso tra sordi.

Perchè è diventato cosí difficile accettare che là fuori c'è una parte di mondo che ha una visione della vita un po diversa dalla nostra...e andrebbe rispettata anche se non condivisa?

GHILMNO
12/06/2022, 14:42
E dai con sto Rossi.
È inutile continuare a paragonare competizioni che si basano su presupposti totalmente diversi....mele e pere non c'entrano niente tra loro.
Se non siamo in grado di capire questo particolare diventa un discorso tra sordi.

Perchè è diventato cosí difficile accettare che là fuori c'è una parte di mondo che ha una visione della vita un po diversa dalla nostra...e andrebbe rispettata anche se non condivisa?

Perché Rossi non può essere usato come esempio? E un pilota anche lui no? Ha rischiato la vita tanto quanto quelli che corrono al TT, perché non dovrei paragonarlo?

Volendo estremizzare... Perché non farli correre senza casco a sto punto? Vuoi mettere il brivido di correre col vento tra i capelli? Potessi, andrei sempre in giro senza casco, come si faceva una volta.. :D

Guarda sai che c'è... senza voler innescare una polemica, provo a risponderti, e che quando leggi notizie di un cristiano che è fermo da 18 anni su un letto che chiede di morire e magari avrà passato la sua esistenza a desiderare una vita normale come tutti gli altri, vedere gente che butta via la propria fregandosene dei propri cari in nome di una coppa sinceramente fa un po' rabbia. Volendo parafrasare quello che hai scritto, perché è diventato cosi difficile la fuori accettare che c'è gente che da un valore alla vita diverso dal nostro?

Qui mi sembra che nessuno abbia mancato di rispetto, cosi come nessuno vuole imporre niente a nessuno, si parla, si discute, e la maggioranza decide, se non si è d'accordo amici come prima.

ABCDEF
12/06/2022, 15:31
Nel TT i piloti usano le stesse protezioni della moto GP quello che cambia è il circuito con i livelli di sicurezza dati da strade urbane provinciali. Al TT gareggiano ex piloti navigati e piloti amatori, ognuno si assume il suo rischio ben consapevole di quello che va a fare.
Questo succede in tante alte competizioni con morti e feriti, andare a fare la conta per me non ha senso.

Evidentemente nn sono riuscito a comunicare il senso… le regole ci sono, e servono ad aumentare la sicurezza.
Sulla consapevolezza del rischio parecchi psicologi avrebbero probabilmente qualcosa da dire, cosí come parecchi legali… ripeto, non ho la soluzione in tasca, e la soluzione non é, ovviamente, bianca o nera, ma il discorso: sanno quello che fanno e tutti quelli che vorrebbero ridurre il rischio sono ipocriti perbenisti, a me non pare cosí efficace
A scanso di equivoci, no, quella degli ipocriti perbenisti non L hai detta tu

GHILMNO
12/06/2022, 15:39
Evidentemente nn sono riuscito a comunicare il senso… le regole ci sono, e servono ad aumentare la sicurezza.
Sulla consapevolezza del rischio parecchi psicologi avrebbero probabilmente qualcosa da dire, cosí come parecchi legali… ripeto, non ho la soluzione in tasca, e la soluzione non é, ovviamente, bianca o nera, ma il discorso: sanno quello che fanno e tutti quelli che vorrebbero ridurre il rischio sono ipocriti perbenisti, a me non pare cosí efficace
A scanso di equivoci, no, quella degli ipocriti perbenisti non L hai detta tu

Però se ti ci focalizzi non che ti ci senti un po'? Ipocrita e perbenista, intendo... :D

Secondo me quelli sono perfettamente coscienti del rischio che corrono, cosi come è perfettamente cosciente uno che fuma sigarette sapendo che il fumo uccide (lo rilegge in continuazione sul pacchetto).

Ovviamente è una dissonanza cognitiva, ma gli psicologi e i legali possono farsi una bella pippa a riguardo, quel che è certo, e che se continueranno a morire piloti come mosche va a finire che la chiudono.

armageddon
12/06/2022, 15:42
Io la trovo una cosa senza senso, non rischierei mai la vita in quello modo per la botta di adrenalina…ma questo è il mio modo di pensare (lo stesso che mi ha portato ad abbandonare, non a cuor leggero, la moto dopo un brutto incidente proprio per non lasciare orfano mio figlio), sicuramente non dei piloti del TT. La loro mente, evidentemente, ragiona in modo completamente diverso.
Detto ciò, immagino che la botta di adrenalina la possano avere anche girando in maggiore sicurezza, facendo evolvere regolamenti e dispositivi di sicurezza come è stato fatto in tante altre competizioni.
Il sorpasso di Rossi a Stoner Laguna Seca non credo fosse avaro di spettacolo o di adrenalina.
Sia il pubblico che il pilota cercano emozione: si tratta, forse, di trovare quel giusto equilibrio tra l’emozione e la sicurezza. E, da quello che so, l’attuale TT (così come altre competizioni, ma questo non aggiunge nulla, imho) questo equilibrio non l’ha trovato.

Parole in libertà…

ecco,iniza tutto così,per tutti,poi si completa in modi diversi,comè giusto che sia,vena aperta o vena chiusa

GHILMNO
12/06/2022, 15:52
Non è bello iniziare una frase con io... qualche psicologo potrebbe polemizzare... :D

massi69
12/06/2022, 16:30
Al di lÃ* del solito insultino finale, ti chiedo:
Perchè sei d’accordo, se lo sei, che un pilota di moto GP debba avere un casco omologato è una tuta di pelle, o un pilota di formula una scomodissima tuta ignifuga è relativo sottotuta, e la macchina debba essere appesantita da strutture deputate alla sicurezza?
Ognuno percepisce il rischio a modo suo, e queste non sono altro che stupide imposizioni oltre che ipocriti perbenismi…del resto ognuno sa benissimo come tutelare la propria vita è come viverla, no?


sono d accordo semplicemente perché l esserlo è consequenziale all accettazione di una logica e dimostrabile quando è come si vuole...
se piove apro l ombrello e nn mi bagno ...
con coperture specifiche aumento l aderenza e riduco una serie di fenomeni.....è fisica... e scienza , quella vera, dimostrabile , e nn di parte....
perciò il casco riduce percentualmente il trauma a parita di impatto
la tuta ignifuga idem
il processo costante nel tempo dei mezzi permette l aumento del controllo dinamico
nn è questione di percepire il rischio a modo proprio
casomai, ma questa è una divagazione sul discorso, è questione del volerlo affrontare a modo proprio....
sono più di 30 anni che vado in bici
in mtb all epoca per frenare , si utilizzavano i pattini che sfregavano sulle piste del cerchio....ora lasciamo stare i progressi nei sistemi con attrito intermedi nel migliorare pattini e materiali dei cerchi...ma con l avvento del sistema con i dischi, chi è che mai potrebbe dirti che questo lo vede come una costrizione e uno snaturare il senso nella competizione nell affrontare un percorso in discesa perché i sistemi frenanti più vecchi consentivano un diverso modo di misurarsi sia con gli avversari sia con gli elementi del terreno
solo un piciu potrebbe pensare questo...
quello lo puoi pensare per la caccia ....se vai con l arco oppure con i pallettoni contro i colibrì....allora si che alteri l abilità e le possibilità....



P.s. Mai pensato alla assenza di pubblico…non so da dove ti viene questa osservazione



qui



secondo me gli organizzatori del TT hanno avuto tutto il tempo per "correre ai ripari" e cercare di rallentare (chicanes? limitazione di cilindrata/potenza?) la competizione , ora credo che il tempo sia scaduto

my 2 cents

che io sappia, poi magari mi sbaglio, gli incidenti hanno sempre riguardato chi correva....
mai chi guardava....

perciò, ciò che scrivi.....tempo scaduto....cosa lascerebbe presagire?
che saresti d accordo con la cancellazione del tt ?
con una manifestazione senza più pubblico per limitare un possibile coinvolgimento in possibili incidenti ?

ABCDEF
12/06/2022, 16:38
sono d accordo semplicemente perché l esserlo è consequenziale all accettazione di una logica e dimostrabile quando è come si vuole...
se piove apro l ombrello e nn mi bagno ...
con coperture specifiche aumento l aderenza e riduco una serie di fenomeni.....è fisica... e scienza , quella vera, dimostrabile , e nn di parte....
perciò il casco riduce percentualmente il trauma a parita di impatto
la tuta ignifuga idem
il processo costante nel tempo dei mezzi permette l aumento del controllo dinamico
nn è questione di percepire il rischio a modo proprio
casomai, ma questa è una divagazione sul discorso, è questione del volerlo affrontare a modo proprio....
sono più di 30 anni che vado in bici
in mtb all epoca per frenare , si utilizzavano i pattini che sfregavano sulle piste del cerchio....ora lasciamo stare i progressi nei sistemi con attrito intermedi nel migliorare pattini e materiali dei cerchi...ma con l avvento del sistema con i dischi, chi è che mai potrebbe dirti che questo lo vede come una costrizione e uno snaturare il senso nella competizione nell affrontare un percorso in discesa perché i sistemi frenanti più vecchi consentivano un diverso modo di misurarsi sia con gli avversari sia con gli elementi del terreno
solo un piciu potrebbe pensare questo...
quello lo puoi pensare per la caccia ....se vai con l arco oppure con i pallettoni contro i colibrì....allora si che alteri l abilità e le possibilità....



qui
E dai con la scienza di parte…é secondo te dimostrabile scientificamente che riducendo la velocità in un circuito di 60 km, il rischio di morte diminuisce?
Se si, come penso io, cosa differenzia la scelta di ridurre la velocità, nei modi che avevo descritto prima, da quella di obbligare a far indossare casco e tuta?

massi69
12/06/2022, 16:55
P.s.2 le regole alle quali gli organizzatori si attengono possono cambiare, e infatti nel corso degli anni per tutte le competizioni motoristiche sono cambiate, di questo si discute, di cambiare eventualmente le regole, non del fatto che gli organizzatori rispettino o meno quelle attuali.

ma qua nn si tratta di discutere la possibilitÃ* o meno di cambiare le regole in funzione della competizione...
potrebbero anche farli correre con i tricicli...

qua si tratta del fatto che a molte persone nn sta bene che ci possa essere una deriva morale ( la loro) per cui delle persone ( piloti) , in questo caso....ma nn a caso ti ho citato l'autorizzazione dell alpinismo, in cui sempre lo stesso tipo di persone vietava a tt i cittadini inglesi la pratica dell arrampicata...
questo perché?
perché nn funzionale ad una dinamica preventivata da usi e costumi precostituiti da chi vorrebbe che tt vivessero nello stesso modo?

se allargarsi un po più la veduta , senza andare in discorsi troppo filosofici...
tanto, la vita è un passaggio
si va da ( a ) che è un punto fermo e certo ...fino a ( b ) che è l altro punto fermo, ma incerto....
perciò, la dinamica è uguale per tt
solo che alcuni danno un senso più di più compiutezza se nel percorso vengono ripetuti certi rituali più diffusi
se invece qualcuno utilizza il tempo messogli a disposizione per la ricerca di altri percorsi , individuali oppure collettivi perche condivisi magari da più persone unite da più persone allora questo diventa dissolutezza....
perché il percorso nn è autorizzato e riconosciuto dai più ( che sono sempre quelli che mancano di visione)

pensa a quelli che fanno soccorso alpino che rischiano la vita tt le volte per andare a soccorrere i piciu che si sovrastimano oppure che manco hanno cognizione di dv stanno...

che dovrebbero pensare quelli?

GHILMNO
12/06/2022, 17:01
ma qua nn si tratta di discutere la possibilitÃ* o meno di cambiare le regole in funzione della competizione...
potrebbero anche farli correre con i tricicli...

qua si tratta del fatto che a molte persone nn sta bene che ci possa essere una deriva morale ( la loro) per cui delle persone ( piloti) , in questo caso....ma nn a caso ti ho citato l'autorizzazione dell alpinismo, in cui sempre lo stesso tipo di persone vietava a tt i cittadini inglesi la pratica dell arrampicata...
questo perché?
perché nn funzionale ad una dinamica preventivata da usi e costumi precostituiti da chi vorrebbe che tt vivessero nello stesso modo?

se allargarsi un po più la veduta , senza andare in discorsi troppo filosofici...
tanto, la vita è un passaggio
si va da ( a ) che è un punto fermo e certo ...fino a ( b ) che è l altro punto fermo, ma incerto....
perciò, la dinamica è uguale per tt
solo che alcuni danno un senso più di più compiutezza se nel percorso vengono ripetuti certi rituali più diffusi
se invece qualcuno utilizza il tempo messogli a disposizione per la ricerca di altri percorsi , individuali oppure collettivi perche condivisi magari da più persone unite da più persone allora questo diventa dissolutezza....
perché il percorso nn è autorizzato e riconosciuto dai più ( che sono sempre quelli che mancano di visione)

pensa a quelli che fanno soccorso alpino che rischiano la vita tt le volte per andare a soccorrere i piciu che si sovrastimano oppure che manco hanno cognizione di dv stanno...

che dovrebbero pensare quelli?

non è proprio cosi, sta pur certo che se corressero coi tricicli le morti non ci sarebbero, il problema maggiore è dato dalla velocità, più vai forte, più hai la possibilità di rimanerci secco.

secondo me bisogna dare il giusto nome alle cose, è una competizione motoristica, il senso della competizione qual'è? dare spettacolo, ora, chi è che sarebbe disposto ad andare a una competizione sportiva dove spesso i concorrenti muoiono?

Vuoi un consiglio? guardati squid game, cosi capisci quello che intendo.. :oook:

ABCDEF
12/06/2022, 17:12
sono d accordo semplicemente perché l esserlo è consequenziale all accettazione di una logica e dimostrabile quando è come si vuole...
se piove apro l ombrello e nn mi bagno ...
con coperture specifiche aumento l aderenza e riduco una serie di fenomeni.....è fisica... e scienza , quella vera, dimostrabile , e nn di parte....
perciò il casco riduce percentualmente il trauma a parita di impatto
la tuta ignifuga idem
il processo costante nel tempo dei mezzi permette l aumento del controllo dinamico
nn è questione di percepire il rischio a modo proprio
casomai, ma questa è una divagazione sul discorso, è questione del volerlo affrontare a modo proprio....
sono più di 30 anni che vado in bici
in mtb all epoca per frenare , si utilizzavano i pattini che sfregavano sulle piste del cerchio....ora lasciamo stare i progressi nei sistemi con attrito intermedi nel migliorare pattini e materiali dei cerchi...ma con l avvento del sistema con i dischi, chi è che mai potrebbe dirti che questo lo vede come una costrizione e uno snaturare il senso nella competizione nell affrontare un percorso in discesa perché i sistemi frenanti più vecchi consentivano un diverso modo di misurarsi sia con gli avversari sia con gli elementi del terreno
solo un piciu potrebbe pensare questo...
quello lo puoi pensare per la caccia ....se vai con l arco oppure con i pallettoni contro i colibrì....allora si che alteri l abilità e le possibilità....



qui



che io sappia, poi magari mi sbaglio, gli incidenti hanno sempre riguardato chi correva....
mai chi guardava....

perciò, ciò che scrivi.....tempo scaduto....cosa lascerebbe presagire?
che saresti d accordo con la cancellazione del tt ?
con una manifestazione senza più pubblico per limitare un possibile coinvolgimento in possibili incidenti ?

Ripeto che la manifestazione senza pubblico nn L ho mai ipotizzata, anzi, da quest anno mi pare si potesse vedere in diretta ti da qualche parte.
Il tempo scaduto significa che secondo me qualcuno imporrá agli organizzatori qualcosa che avrebbero potuto affrontare da soli.

Quanti sono i piloti morti fin qui al tt?


ma qua nn si tratta di discutere la possibilitÃ* o meno di cambiare le regole in funzione della competizione...
potrebbero anche farli correre con i tricicli...

qua si tratta del fatto che a molte persone nn sta bene che ci possa essere una deriva morale ( la loro) per cui delle persone ( piloti) , in questo caso....ma nn a caso ti ho citato l'autorizzazione dell alpinismo, in cui sempre lo stesso tipo di persone vietava a tt i cittadini inglesi la pratica dell arrampicata...
questo perché?
perché nn funzionale ad una dinamica preventivata da usi e costumi precostituiti da chi vorrebbe che tt vivessero nello stesso modo?

se allargarsi un po più la veduta , senza andare in discorsi troppo filosofici...
tanto, la vita è un passaggio
si va da ( a ) che è un punto fermo e certo ...fino a ( b ) che è l altro punto fermo, ma incerto....
perciò, la dinamica è uguale per tt
solo che alcuni danno un senso più di più compiutezza se nel percorso vengono ripetuti certi rituali più diffusi
se invece qualcuno utilizza il tempo messogli a disposizione per la ricerca di altri percorsi , individuali oppure collettivi perche condivisi magari da più persone unite da più persone allora questo diventa dissolutezza....
perché il percorso nn è autorizzato e riconosciuto dai più ( che sono sempre quelli che mancano di visione)

pensa a quelli che fanno soccorso alpino che rischiano la vita tt le volte per andare a soccorrere i piciu che si sovrastimano oppure che manco hanno cognizione di dv stanno...

che dovrebbero pensare quelli?

Si, si, va bene, ok 👌


non è proprio cosi, sta pur certo che se corressero coi tricicli le morti non ci sarebbero, il problema maggiore è dato dalla velocità, più vai forte, più hai la possibilità di rimanerci secco.

secondo me bisogna dare il giusto nome alle cose, è una competizione motoristica, il senso della competizione qual'è? dare spettacolo, ora, chi è che sarebbe disposto ad andare a una competizione sportiva dove spesso i concorrenti muoiono?

Vuoi un consiglio? guardati squid game, cosi capisci quello che intendo.. :oook:
Paragone nn male…anche quelli assolutamente coscienti…

Domino
12/06/2022, 17:17
Perché Rossi non può essere usato come esempio? E un pilota anche lui no? Ha rischiato la vita tanto quanto quelli che corrono al TT, perché non dovrei paragonarlo?

Volendo estremizzare... Perché non farli correre senza casco a sto punto? Vuoi mettere il brivido di correre col vento tra i capelli? Potessi, andrei sempre in giro senza casco, come si faceva una volta.. :D

Guarda sai che c'è... senza voler innescare una polemica, provo a risponderti, e che quando leggi notizie di un cristiano che è fermo da 18 anni su un letto che chiede di morire e magari avrà passato la sua esistenza a desiderare una vita normale come tutti gli altri, vedere gente che butta via la propria fregandosene dei propri cari in nome di una coppa sinceramente fa un po' rabbia. Volendo parafrasare quello che hai scritto, perché è diventato cosi difficile la fuori accettare che c'è gente che da un valore alla vita diverso dal nostro?

Qui mi sembra che nessuno abbia mancato di rispetto, cosi come nessuno vuole imporre niente a nessuno, si parla, si discute, e la maggioranza decide, se non si è d'accordo amici come prima.

Rossi non correrebbe mai sull’Isola di Man piuttosto se la farebbe nella tuta solo al pensiero di dover correre su di un circuito simile :risate2::risate2::risate2::risate2: e per lo stesso motivo un grande campione di snowboard free style come Shaun White non farebbe mai del freeriide estremo come invece fa Terje Hakonsen oppure perché un grande campione di surf come Kelly Slater non va a surfare le onde estreme di Nazare’……….si tratta sempre,nell’ordine,di andare in moto fare snowboard o surfare ma in alcuni casi non basta semplicemente la bravura ma ci vuole sopratutto tantissimo cuore e anche un bel po’ di follia quando si esci di casa per fare ciò che ami ma non sei sicuro di tornarci in quella casa…….

ABCDEF
12/06/2022, 17:18
Massi, ma un bel torneo di roulette russa, come lo vedresti?
La domanda é seria

massi69
12/06/2022, 17:21
ale nn importa se sia una competizione motoristica oppure una qualsiasi forma di combattimento , di esplorazione
qua si tratta solo del fatto, delle modalità etiche, morali, spirituali nell accettare, da parte di alcune persone, che ce ne siano altre disposte a mettere in gioco la propria vita nel perseguire ciò che li muove, li anima e ne crea un fine...
io sono d accordo sul fatto della sicurezza , per chi corre , per chi guarda...
ma sul resto
chi siamo per poter dire che esiste un percorso migliore di vivere perché in quello i rischi sono minori?
ognuno persegue ciò che ha dentro
tanto alla fine al punto b ci arriviamo tutti
il senso del percorso lo si attribuisce per una serie di regole e convenzioni su cui si basa la formazione e l educazione dell individuo in una società...
se nn c è costrizione, induzione, se l anima è l libera di esprimere la propria essenza in ciò che sta facendo perché limitare oppure proibire?


Massi, ma un bel torneo di roulette russa, come lo vedresti?
La domanda é seria


proprio nn ci riesci a pensare con un altro punto di vista

hai un pensiero convenzionale e sedimentato , questo è per colpa degli altolocati pallosi ripetitivi che frequenti :biggrin3:

GHILMNO
12/06/2022, 17:31
Rossi non correrebbe mai sull’Isola di Man piuttosto se la farebbe nella tuta solo al pensiero di dover correre su di un circuito simile :risate2::risate2::risate2::risate2: e per lo stesso motivo un grande campione di snowboard free style come Shaun White non farebbe mai del freeriide estremo come invece fa Terje Hakonsen oppure perché un grande campione di surf come Kelly Slater non va a surfare le onde estreme di Nazare’……….si tratta sempre,nell’ordine,di andare in moto fare snowboard o surfare ma in alcuni casi non basta semplicemente la bravura ma ci vuole sopratutto tantissimo cuore e anche un bel po’ di follia quando si esci di casa per fare ciò che ami ma non sei sicuro di tornarci in quella casa…….

E lui stesso a dirtelo, "non correrei qui nemmeno per un milione di euro" e te lo dice lui che ha vissuto mezza vita sul filo del rasoio, e ciononostante non ha abbandonato il mondo delle corse, secondo me è una questione di maturità. Sul discorso follia hai ragione, ma il discorso follia vale anche per i piloti su circuito, c'è chi è tanto matto, e chi è poco matto. Diciamo che gli ultimi statisticamente vivono più a lungo. :D


ale nn importa se sia una competizione motoristica oppure una qualsiasi forma di combattimento , di esplorazione
qua si tratta solo del fatto, delle modalità etiche, morali, spirituali nell accettare, da parte di alcune persone, che ce ne siano altre disposte a mettere in gioco la propria vita nel perseguire ciò che li muove, li anima e ne crea un fine...
io sono d accordo sul fatto della sicurezza , per chi corre , per chi guarda...
ma sul resto
chi siamo per poter dire che esiste un percorso migliore di vivere perché in quello i rischi sono minori?
ognuno persegue ciò che ha dentro
tanto alla fine al punto b ci arriviamo tutti
il senso del percorso lo si attribuisce per una serie di regole e convenzioni su cui si basa la formazione e l educazione dell individuo in una società...
se nn c è costrizione, induzione, se l anima è l libera di esprimere la propria essenza in ciò che sta facendo perché limitare oppure proibire?




proprio nn ci riesci a pensare con un altro punto di vista

hai un pensiero convenzionale e sedimentato , questo è per colpa degli altolocati pallosi ripetitivi che frequenti :biggrin3:

massi secondo me appellarsi alla filosofia e ai massimi sistemi a sto giro serve a ben poco, la domanda che ti ha fatto è calzante... torneo di roulette russa, probabilmente se fosse in diretta sarebbe seguito in mondovisione vedendo l'andazzo generale. :D

partendo dal presupposto che il 99% della filosofia è puro onanismo verbale, per me è giusto regolamentare, egoisticamente parlando ti darei ragione, sono il primo che va a vedere un rally sperando che si battano dentro, però da qui a non considerare il fatto che se ci sono troppe morti la questione vada rivista ne passa. :D

Domino
12/06/2022, 17:44
E lui stesso a dirtelo, "non correrei qui nemmeno per un milione di euro" e te lo dice lui che ha vissuto mezza vita sul filo del rasoio, e ciononostante non ha abbandonato il mondo delle corse, secondo me è una questione di maturità. Sul discorso follia hai ragione, ma il discorso follia vale anche per i piloti su circuito, c'è chi è tanto matto, e chi è poco matto. Diciamo che gli ultimi statisticamente vivono più a lungo. :D



massi secondo me appellarsi alla filosofia e ai massimi sistemi a sto giro serve a ben poco, la domanda che ti ha fatto è calzante... torneo di roulette russa, probabilmente se fosse in diretta sarebbe seguito in mondovisione vedendo l'andazzo generale. :D

partendo dal presupposto che il 99% della filosofia è puro onanismo verbale, per me è giusto regolamentare, egoisticamente parlando ti darei ragione, sono il primo che va a vedere un rally sperando che si battano dentro, però da qui a non considerare il fatto che se ci sono troppe morti la questione vada rivista ne passa. :D

Ma che dici?? Correre su di un circuito con vie di fuga e barriere di ultima generazione e tanti altri standard di sicurezza è un conto farlo a Man tra salti,alberi,muri,dirupi ecc è tutta un altra cosa sarebbe come chiedere ad un fantino che corre nel Ascot di andare a fare il palio di Siena…….tu prova a chiederglielo poi sentiamo cosa ti risponde,Ale dai fammi il piacere..:laugh2:

massi69
12/06/2022, 17:46
guarda che tt ruota intorno a 2 aspetti
come il rischio lo percepisce chi lo corre
e come il rischio lo percepisce chi guarda chi lo corre

nn è che tt coloro che si assumono rischi lo fanno perché c è una telecamera oppure un pubblico

un conto è l esibizionismo, la mania di protagonismo
un conto è soddisfare ciò che la propria anima richiede
e che nn è detto che sia per sempre così
magari è un momento
magari è una ricerca di equilibrio
le sfumature sono molteplici

GHILMNO
12/06/2022, 18:01
Anima? Dai su massi, sapresti darmi una definizione univoca di anima? Le nostre pulsioni derivano dalla testa non dall'anima, non nascondiamoci dietro a un dito.

Non fare il flag della situazione. :D


Ma che dici?? Correre su di un circuito con vie di fuga e barriere di ultima generazione e tanti altri standard di sicurezza è un conto farlo a Man tra salti,alberi,muri,dirupi ecc è tutta un altra cosa sarebbe come chiedere ad un fantino che corre nel Ascot di andare a fare il palio di Siena…….tu prova a chiederglielo poi sentiamo cosa ti risponde,Ale dai fammi il piacere..:laugh2:


https://youtu.be/UGPrHj1nPt0

Bastava una frazione di secondo dopo o prima e a quest'ora Rossi/Vinales sarebbero nel mondo dei cieli... le barriere e le via di fuga servono proprio a fare in modo che queste cose non si ripetano.

Al TT se ne sbattono il cazzo... con la scusa dell"eroe nazionale". :oook:

massi69
12/06/2022, 18:36
io ciò che intendo per anima è quello che ti fa percepire l esigenza di soddisfare un istinto, un desiderio, una pulsione
e che nn è la testa....ma è l essenza di ogni individuo
ora nn mi dilungo nel risponderti per ciò che riguarda l univocita...troppa carne al fuoco...




Non fare il flag della situazione. :D


🤣🤣😍

Domino
12/06/2022, 19:02
Anima? Dai su massi, sapresti darmi una definizione univoca di anima? Le nostre pulsioni derivano dalla testa non dall'anima, non nascondiamoci dietro a un dito.

Non fare il flag della situazione. :D




https://youtu.be/UGPrHj1nPt0

Bastava una frazione di secondo dopo o prima e a quest'ora Rossi/Vinales sarebbero nel mondo dei cieli... le barriere e le via di fuga servono proprio a fare in modo che queste cose non si ripetano.

Al TT se ne sbattono il cazzo... con la scusa dell"eroe nazionale". :oook:

Puoi scrivere ciò che vuoi il mio personale parere è che Rossi come anche la stragrande maggioranza dei campioni in GP non hanno il fegato per correre a Man con sopratutto l’intenzione di vincere ciò comporterebbe prendersi dei rischi così alti per probabilmente non hanno mai avuto in un intera carriera………ora questo è il mio pensiero.Magari a te Rossi ti ha detto che non corre il TT perché si annoierebbe ma non questo non lo sapremo mai……:laugh2:

GHILMNO
12/06/2022, 19:06
Le pulsioni così come gli istinti arrivano tutti dalla testa. Il desiderio di autorealizzazione può essere soddisfatto anche senza giocare alla roulette russa... poi ovviamente, degustibus. :oook: :D


Puoi scrivere ciò che vuoi il mio personale parere è che Rossi come anche la stragrande maggioranza dei campioni in GP non hanno il fegato per correre a Man con sopratutto l’intenzione di vincere ciò comporterebbe prendersi dei rischi così alti per probabilmente non hanno mai avuto in un intera carriera………ora questo è il mio pensiero.Magari a te Rossi ti ha detto che non corre il TT perché si annoierebbe ma non questo non lo sapremo mai……:laugh2:

Per te magari lui non ha il fegato, per lui magari chi corre al TT non ha una visione larga delle competizioni, per lui l'autorealizzazione viene fornendo una base da cui partire alle nuove generazioni, essere amato e apprezzato dal più ampio numero di appassionati, ecc... :D

Domino
12/06/2022, 19:20
Le pulsioni così come gli istinti arrivano tutti dalla testa. Il desiderio di autorealizzazione può essere soddisfatto anche senza giocare alla roulette russa... poi ovviamente, degustibus. :oook: :D



Per te magari lui non ha il fegato, per lui magari chi corre al TT non ha una visione larga delle competizioni, per lui l'autorealizzazione viene fornendo una base da cui partire alle nuove generazioni, essere amato e apprezzato dal più ampio numero di appassionati, ecc... :D

Magari per lui “l’autorealizzazione” viene anche evadendo svariti milioni di euro di tasse per poi dare la colpa in un intervista video ai suoi due commercialisti……..altra grande prova di fegato del prode Valentino…:risate2::risate2::risate2::risate2:

Dai scherzo……..Rossi anche se non mi sta molto simpatico riconosco la sua grandezza come pilota:biggrin3:

Padella
12/06/2022, 19:33
Comunque l'opinione di Rossi era questa
https://www.insella.it/news/tourist-trophy-2014-valentino-rossi-qualcosa-di-increbile

Bravo e acuto quando cita il cartello sull'isola che riporta "Se non ti piacciono le nostre regole, c'è una nave ogni mezz'ora"
Piú chiaro di cosí.

massi69
12/06/2022, 19:36
Le pulsioni così come gli istinti arrivano tutti dalla testa. Il desiderio di autorealizzazione può essere soddisfatto anche senza giocare alla roulette russa... poi ovviamente, degustibus. :oook: :D


io penso invece che arrivino da una parte più profonda
è poi la testa, che detiene memoria e capacita di elaborare levarie situazioni in base alle istruzioni ed educazione che forma i vari freni inibitori che appunto possono essere etici o morali oppure caratteriali , che ne governa le decisioni

GHILMNO
12/06/2022, 19:51
io penso invece che arrivino da una parte più profonda
è poi la testa, che detiene memoria e capacita di elaborare levarie situazioni in base alle istruzioni ed educazione che forma i vari freni inibitori che appunto possono essere etici o morali oppure caratteriali , che ne governa le decisioni

Si, dal "carro"... che comunque è un sottoposto della gnugna. :D


Comunque l'opinione di Rossi era questa
https://www.insella.it/news/tourist-trophy-2014-valentino-rossi-qualcosa-di-increbile

Bravo e acuto quando cita il cartello sull'isola che riporta "Se non ti piacciono le nostre regole, c'è una nave ogni mezz'ora"
Piú chiaro di cosí.

Ma infatti l'ho detto eh, io da quel punto di vista sono democratico... :oook: Però ha detto anche che “Tutti i piloti che corrono il TT hanno una cosa in comune: uno sguardo da pazzi”

Forse non solo lo sguardo mi verrebbe da aggiungere... poi mi ha fatto morire il solito invidioso di Agostini che gli ha fatto la solita battutina, dimenticandosi che se andassero mai al mugello su di un R1 Rossi gli ficca 5 secondi a giro. :D:risate2:

ABCDEF
13/06/2022, 10:00
ale nn importa se sia una competizione motoristica oppure una qualsiasi forma di combattimento , di esplorazione
qua si tratta solo del fatto, delle modalità etiche, morali, spirituali nell accettare, da parte di alcune persone, che ce ne siano altre disposte a mettere in gioco la propria vita nel perseguire ciò che li muove, li anima e ne crea un fine...

non proprio, secondo me, qui stiamo parlando di una competizione organizzata da parte di un soggetto pubblico-privato( federazione, comitato organizzatore) che ha responsabilità civili e penali, oltre che etiche



io sono d accordo sul fatto della sicurezza , per chi corre , per chi guarda...

per essere conseguenti col tuo ragionamento, che prevede la massima libertà di disporre della propria vita (cosa che legalmente, per lo meno in italia, non è poi così chiara), per quale motivo saresti d'accordo? perchè ognuno non dovrebbe poter fare quello che gli pare, una volta conscio dei rischi...che so, correre in costume da bagno e infradito?



ma sul resto
chi siamo per poter dire che esiste un percorso migliore di vivere perché in quello i rischi sono minori?

nessuno, tanto è vero che gli sport, anche pericolosi, sono da un certo punto di vista, costituzionalmente incentivati, come incremento della qualità della vita delle persone, ma una discussione penso si possa fare



ognuno persegue ciò che ha dentro
tanto alla fine al punto b ci arriviamo tutti

appunto, e torniamo al punto precedente: costume e infradito se uno lo ritiene giusto!?!



il senso del percorso lo si attribuisce per una serie di regole e convenzioni su cui si basa la formazione e l educazione dell individuo in una società...

ovvio, infatti in alcuni paesi è consentito che le adultere vengano lapidate, mentre qui da noi è un reato: pura convenzione, formazione e educazione dell'individuo in una società...andando all'estrema conseguenza si potrebbe dire che è fuffa, o che è semplice manipolazione delle masse da parte del "mostro" società, ostaggio di perbenisti ipocriti (che tanto si muore lo stesso e che poi, in fondo, anche loro si incazzerebbero con la moglie in caso di corna...)
convenzioni, niente di scientifico



se nn c è costrizione, induzione, se l anima è l libera di esprimere la propria essenza in ciò che sta facendo perché limitare oppure proibire?

al di la dell'anima, per la quale chi ci crede ti potrebbe dire che non ne puoi disporre a piacimento: si vedano a tal proposito gli ostacoli posti alla terapia del dolore, all'aborto terapeutico e via discorrendo
le società e il vivere civile limitano e proibiscono per definizione




proprio nn ci riesci a pensare con un altro punto di vista

hai un pensiero convenzionale e sedimentato , questo è per colpa degli altolocati pallosi ripetitivi che frequenti :biggrin3:
:)

ma non hai risposto, comme d'abitude

massi69
13/06/2022, 11:07
ma non hai risposto, comme d'abitude

no non e' che nn ti ho risposto
e' che le risposte sn molte anche a domande che nn sn state fatte
nn ti rispondo a picche se il seme e' a cuori

facciamo accussi....
ti scrivo mo mo questo

visto che , anche se ale mi ha scritto che nn esiste l anima in ste cose...ma la testa
se uno e' centrato, inteso cm una persona che si, ama fare una serie di attivita in cui ci si espone piu rispetto ad altre a infortuni , incidenti ecc ecc e infine a estrema dipartita....nn e' che rifiuti uno strumento oppure un dispositivo che possa salvaguardare oppure limitare il negativo ed intenzionalmente tenderebbe ad esporsi il piu possibile al rischio....
l istinto di rimanere in vita vale per tutti....se ti vuoi suicidare nn e' che devi arrivare a correre al tt...basta che ti sdrai su un divano, chiudi gli occhi e lasci aperto il gas.....
ma poi, vuoi ragionare per paradossi?
che cazzo c entra il costume da bagno e gli infradito...?
il mio ragionamento e' solo in direzione di chi vorrebbe proibire, limitare....
ognuno deve esser libero di disporre cm meglio crede del tempo concessogli facendo cio che piu lo fa sentire meglio se questo non rappresenta una prevaricazione verso il prossimo

ti irriti perche scrivo di ipocrisia

se guardi il messaggio che viene da tempo ormai veicolato nell immaginario per promuovere, vendere .. qual e?
che se hai una vita" normale " sei un nulla...per dare un senso alla tua vita devi fare per forza qualcosa di straordinario
se vai a comprarti un paio di sci c e' il poster di tizio x che scende dal couloir y perche nell acquisto ti devi immedesimare nelle gesta
se vai in un agenzia di viaggio qualsiasi viaggio in confronto linvigstone era una giovane marmotta.....
poi pero,
se c e' una competizione dove i rischi sono concreti per una serie di fattori....in motli vorrebbero che chiudesse
ma cosa si condanna?
il fatto che un ente, un organizzazione lucri su un attivita che per alcuni e' uno spettacolo in cui si puo " anche " morire?
che alcune persone decidano liberamente di correre dei rischi perche gli va di vivere in quel modo?
sinceramente non capisco il senso di voler porre certi freni o vincoli
ti ripeto, posso capirlo in funzione del rischio che a seguito di certe attivita, terzi dovrebberlo condividere....per questo ti ho fatto l es del soccorso ....
decidi di fare certe cose...benissimo, cazzi tuoi se poi valuti male ecc ecc....
ma tt questo ha poco a che fare con l aspetto mentale individuale di chi e' disposto ad accettare certi rischi e piu con quello economico delle attivita collegate a questo genere di cose....
per questo l ipocrisia regna sovrana ovunque
io ho una moto che fa piu dei 200 kmh
quale situazione di pericolo mi potrebbe permettere di superare visto i limiti di velocita presenti ?
e' solo ipocrisia bello
e per alcuni volere e nn potere oppure potere e non riuscirci....

ABCDEF
13/06/2022, 12:01
no non e' che nn ti ho risposto
e' che le risposte sn molte anche a domande che nn sn state fatte
nn ti rispondo a picche se il seme e' a cuori

facciamo accussi....
ti scrivo mo mo questo

visto che , anche se ale mi ha scritto che nn esiste l anima in ste cose...ma la testa
se uno e' centrato, inteso cm una persona che si, ama fare una serie di attivita in cui ci si espone piu rispetto ad altre a infortuni , incidenti ecc ecc e infine a estrema dipartita....nn e' che rifiuti uno strumento oppure un dispositivo che possa salvaguardare oppure limitare il negativo ed intenzionalmente tenderebbe ad esporsi il piu possibile al rischio....
l istinto di rimanere in vita vale per tutti....se ti vuoi suicidare nn e' che devi arrivare a correre al tt...basta che ti sdrai su un divano, chiudi gli occhi e lasci aperto il gas.....
ma poi, vuoi ragionare per paradossi?
che cazzo c entra il costume da bagno e gli infradito...?
il mio ragionamento e' solo in direzione di chi vorrebbe proibire, limitare....
ognuno deve esser libero di disporre cm meglio crede del tempo concessogli facendo cio che piu lo fa sentire meglio se questo non rappresenta una prevaricazione verso il prossimo

ti irriti perche scrivo di ipocrisia

se guardi il messaggio che viene da tempo ormai veicolato nell immaginario per promuovere, vendere .. qual e?
che se hai una vita" normale " sei un nulla...per dare un senso alla tua vita devi fare per forza qualcosa di straordinario
se vai a comprarti un paio di sci c e' il poster di tizio x che scende dal couloir y perche nell acquisto ti devi immedesimare nelle gesta
se vai in un agenzia di viaggio qualsiasi viaggio in confronto linvigstone era una giovane marmotta.....
poi pero,
se c e' una competizione dove i rischi sono concreti per una serie di fattori....in motli vorrebbero che chiudesse
ma cosa si condanna?
il fatto che un ente, un organizzazione lucri su un attivita che per alcuni e' uno spettacolo in cui si puo " anche " morire?
che alcune persone decidano liberamente di correre dei rischi perche gli va di vivere in quel modo?
sinceramente non capisco il senso di voler porre certi freni o vincoli
ti ripeto, posso capirlo in funzione del rischio che a seguito di certe attivita, terzi dovrebberlo condividere....per questo ti ho fatto l es del soccorso ....
decidi di fare certe cose...benissimo, cazzi tuoi se poi valuti male ecc ecc....
ma tt questo ha poco a che fare con l aspetto mentale individuale di chi e' disposto ad accettare certi rischi e piu con quello economico delle attivita collegate a questo genere di cose....
per questo l ipocrisia regna sovrana ovunque
io ho una moto che fa piu dei 200 kmh
quale situazione di pericolo mi potrebbe permettere di superare visto i limiti di velocita presenti ?
e' solo ipocrisia bello
e per alcuni volere e nn potere oppure potere e non riuscirci....

fatico a comprendere, ma è certamente colpa mia

Lo scrofo
13/06/2022, 13:21
Giá 3 morti quest'anno al TT....corsa affascinante, non li obbliga nessuno, bla bla bla....ma che senso ha?Le moto sono diventate potentissime, le stradine son rimaste quelle....sono sempre stato un fan dell TT ma a tutto c'é un limite. Che ne pensate?

Molto semplice, e' uno sport per pochi, come lo sono decine di sport estremi sponsorizzati da Red Bull o Rolex o cazzi e mazzi.

Per capire com'e' sentito il TT basterebbe andarci: io sono andato nel 2013 ed e' morto solo un Jap ( che era tra l'altro il compagno di squadra di Guy Martin ) in sella alla Suzuki Tyco. Vedi gente di tutte le eta' che prenotano le vacanze di anno in anno per andarci .... Non si parla del pubblico del Mugello ( magari una parte ), e non ha nulla a che vedere con le gare del GP o altro.

Ci sono vari modi di correre in moto, e questo e' uno di essi: semplice e purtroppo richiede una dose di cervello bacato, ma chi sono io per giudicarli?

Come del resto lo aveva De Gayardon con la tuta alare per la quale ha anche perso la vita.... E se qualcuno lo ricorda ( e lo ricorda anche Wikipedia ), anche la Gazzetta aveva dedicato una frase non di poco conto in questo senso.

"Ci sono uomini che con le loro invenzioni hanno cambiato il nostro modo di vivere. Altri, quello di sognare"

Chi siamo noi per vietare questo o quello? A questo punto vietiamo tutto quello che non riusciamo a controllare e morta la': anche la F1, o il Motomondiale, visto che qualche morto c'e' stato pure li' e non molto tempo fa purtroppo.


Si può benissimo cercare il brivido con tutte le precauzioni del caso, diciamo che se corri in una strada ai 300 all'ora senza vie di fuga un po' te la vai a cercare. La morte, non la vita.

Rossi sul TT: "Non correrei qui nemmeno per un milione di euro."

Uno che ha vinto 9 mondiali... ovviamente poi ognuno è libero di ammazzarsi come meglio crede. :oook:

capirai, Rossi ha semplicemente piu' raziocinio di altri, ma di certo ha fatto le sue cazzate per strada da ragazzo, ma gli e' sempre andata bene... E' solo questione di attimi.

( come abbiamo fatto tutti )


Il paesino non c'entra nulla, le strade sono chiuse al traffico con protezioni e barriere, non si corre mica con i bambini che escono di scuola....
Anche nell Dakkar si muore ed a volte si schiantano pure su auto o motorini di locali (con morti) perchè ovviamente non c'è un percorso riservato,
chiudiamo tutto???
Senza contare quante auto da rally finiscono sul pubblico a bordo strada.
Per me sono moralismi privi di qualsisasi logica.

esatto.

Sono morte 5 persone ( e la sesta e' in coma ), si sono ferite almeno altre 3 4 persone a memoria, eppure andrei domani stesso a vederla e rivederla.

Respiri un'aria completamente diversa da qualsiasi altra gara ..... Non si vincono milionate di euro, eppure c'e' sempre gente che vuole mettersi in competizione in questo senso.

Perche' vietarlo o cambiare il circuito o che altro?

PowerRoss
13/06/2022, 13:35
Molto semplice, e' uno sport per pochi, come lo sono decine di sport estremi sponsorizzati da Red Bull o Rolex o cazzi e mazzi.

Per capire com'e' sentito il TT basterebbe andarci: io sono andato nel 2013 ed e' morto solo un Jap ( che era tra l'altro il compagno di squadra di Guy Martin ) in sella alla Suzuki Tyco. Vedi gente di tutte le eta' che prenotano le vacanze di anno in anno per andarci .... Non si parla del pubblico del Mugello ( magari una parte ), e non ha nulla a che vedere con le gare del GP o altro.

Ci sono vari modi di correre in moto, e questo e' uno di essi: semplice e purtroppo richiede una dose di cervello bacato, ma chi sono io per giudicarli?

Come del resto lo aveva De Gayardon con la tuta alare per la quale ha anche perso la vita.... E se qualcuno lo ricorda ( e lo ricorda anche Wikipedia ), anche la Gazzetta aveva dedicato una frase non di poco conto in questo senso.

"Ci sono uomini che con le loro invenzioni hanno cambiato il nostro modo di vivere. Altri, quello di sognare"

Chi siamo noi per vietare questo o quello? A questo punto vietiamo tutto quello che non riusciamo a controllare e morta la': anche la F1, o il Motomondiale, visto che qualche morto c'e' stato pure li' e non molto tempo fa purtroppo.



capirai, Rossi ha semplicemente piu' raziocinio di altri, ma di certo ha fatto le sue cazzate per strada da ragazzo, ma gli e' sempre andata bene... E' solo questione di attimi.

( come abbiamo fatto tutti )



esatto.

Sono morte 5 persone ( e la sesta e' in coma ), si sono ferite almeno altre 3 4 persone a memoria, eppure andrei domani stesso a vederla e rivederla.

Respiri un'aria completamente diversa da qualsiasi altra gara ..... Non si vincono milionate di euro, eppure c'e' sempre gente che vuole mettersi in competizione in questo senso.

Perche' vietarlo o cambiare il circuito o che altro?

Per pelosa autocompiacenza di certa parte del mondo che vorrebbe tutta la società in formato Disney...

W il Tourist Trophy e onore a chi ci gareggia!

GHILMNO
13/06/2022, 14:04
Per pelosa autocompiacenza di certa parte del mondo che vorrebbe tutta la società in formato Disney...

W il Tourist Trophy e onore a chi ci gareggia!

O banale buon senso... dubito che Rossi sia uno da film Disney. :D

PowerRoss
13/06/2022, 14:24
O banale buon senso... dubito che Rossi sia uno da film Disney. :D

Rossi ha detto che non ci correrebbe mai...

Non che per lui sarebbe da abolire.

Chi continua a scagliarsi contro il TT sono quelli che "non riescono a sopportare" che alcuni ci lascino le penne, in nome di una qualche non specificata morale.

Le spaghettate di cazzi propri ci vorrebbero, altro che buon senso!

GHILMNO
13/06/2022, 14:46
Non ho mai scritto che sarebbe da abolire il TT... Ho scritto che i monopattini sarebbero da abolire. Semmai. :D

https://c.tenor.com/wMprdqSmXzsAAAAd/squid-game-old-man.gif

sagyttar
13/06/2022, 14:54
Molto semplice, e' uno sport per pochi, come lo sono decine di sport estremi sponsorizzati da Red Bull o Rolex o cazzi e mazzi.

Per capire com'e' sentito il TT basterebbe andarci: io sono andato nel 2013 ed e' morto solo un Jap ( che era tra l'altro il compagno di squadra di Guy Martin ) in sella alla Suzuki Tyco. Vedi gente di tutte le eta' che prenotano le vacanze di anno in anno per andarci .... Non si parla del pubblico del Mugello ( magari una parte ), e non ha nulla a che vedere con le gare del GP o altro.

Ci sono vari modi di correre in moto, e questo e' uno di essi: semplice e purtroppo richiede una dose di cervello bacato, ma chi sono io per giudicarli?

Come del resto lo aveva De Gayardon con la tuta alare per la quale ha anche perso la vita.... E se qualcuno lo ricorda ( e lo ricorda anche Wikipedia ), anche la Gazzetta aveva dedicato una frase non di poco conto in questo senso.

"Ci sono uomini che con le loro invenzioni hanno cambiato il nostro modo di vivere. Altri, quello di sognare"

Chi siamo noi per vietare questo o quello? A questo punto vietiamo tutto quello che non riusciamo a controllare e morta la': anche la F1, o il Motomondiale, visto che qualche morto c'e' stato pure li' e non molto tempo fa purtroppo.



capirai, Rossi ha semplicemente piu' raziocinio di altri, ma di certo ha fatto le sue cazzate per strada da ragazzo, ma gli e' sempre andata bene... E' solo questione di attimi.

( come abbiamo fatto tutti )



esatto.

Sono morte 5 persone ( e la sesta e' in coma ), si sono ferite almeno altre 3 4 persone a memoria, eppure andrei domani stesso a vederla e rivederla.

Respiri un'aria completamente diversa da qualsiasi altra gara ..... Non si vincono milionate di euro, eppure c'e' sempre gente che vuole mettersi in competizione in questo senso.

Perche' vietarlo o cambiare il circuito o che altro?

Ma poi: chi siamo noi per mettere i paletti ad una competizione che per filosofia e passione è l'ultima rimasta nella sua genuinità?
Chi siamo per andare a dire agli organizzatori della gara che si svolge in uno stato che ha una visione della vita ed un passato culturale così lontano dal nostro, di fermarsi? Si fermano perchè glielo chiedono gli europei? e voi pensate che gli inglesi, fra le altre cose, diano retta a noi europei, men che meno a noi italiani, mammoni, chiesaroli, figli di un dio minore di nome salpini?
Provate a presentarvi davanti ad uno solo di quei concorrenti e dirgli che bisogna fermare questa competizione e vediamo se non vi sputa in un occhio.
Ma per favore, ci sono solo sei pagine di ipocrisia e melassa da libro cuore in questo topic.

ABCDEF
13/06/2022, 15:05
bianco-nero, vero-falso, bello-brutto, 0-1

possibile che tutto sia binario?

possibile che non possano esistere toni di grigio?

possibile che ciò sia possibile quando si invocano toni di grigio, o, se preferite, dubbi, perfino su dati scientifici?

e qui non parliamo di scienza, ma di opportunità

penso che, riducendo i rischi, e credo lo si potrebbe fare, i piloti proverebbero lo stesso la gioia di correre e gli spettatori quella di guardare...si potrevve salvaguardare l'economia dell'isolotto...a meno che il numero dei morti non sia la reale attrattiva

il fatto che sia stata aggiunta una chicane sul rettilineo della 24 ore di le mans (vista la evoluzione dei motori e delle auto dai tempi della prima gara), il fatto che si siano messe delle chicanes a monza e che non si corra più sulla sopraelevata, o cose di questo genere, rendono meno sportivamente interessanti quelle gare?

io penso di no

tutto qui

poi il 3d si intitola: che senso ha

e non "dobbiamo fermare la strage"

e penso che nessuno di noi abbia mai pensato di prendere il telefono e chiamare gli organizzatori:)

solo una cosa: se fossi uno degli sponsor,, all'aumentare del numero dei morti qualche riflessione la farei...e forse, se qualcosa mai cambierà, sarà perchè lo chiederanno gli sponsor, e a quel punto si farà, con buona pace della passione, dell'anima, della filosofia e della cultura britannica, della melassa e del libro cuore e via discorrendo

Lo scrofo
13/06/2022, 15:14
Non e' questione di nero o bianco, ma di rispetto a prescindere da cio' che altri amano e magari tu cogli poco o magari trovi assurdo o meno interessante.

Cio' che ho postato relativamente a De Gayardon credo riassuma ogni tipo di sport, amato o meno ...

Si parla di Gruppo B, ma quanti anni hanno corso le Gruppo B ? 4 anni.

Da quanti anni c'e' il TT ? 115.

ABCDEF
13/06/2022, 15:39
Non e' questione di nero o bianco, ma di rispetto a prescindere da cio' che altri amano e magari tu cogli poco o magari trovi assurdo o meno interessante.

Cio' che ho postato relativamente a De Gayardon credo riassuma ogni tipo di sport, amato o meno ...

Si parla di Gruppo B, ma quanti anni hanno corso le Gruppo B ? 4 anni.

Da quanti anni c'e' il TT ? 115.

scusa scrofo, ma l'argomento è fallace:

le gruppo B hanno corso 4 anni e poi le hanno fermate, ma non hanno fermato gare come il montecarlo nel quale correvano, e il rally di montecarlo si corre dal 1911

per l'appunto is potrebbe correre il TT con moto regolamentate in maniera diversa, o rendendo il tracciato più sicuro...

tutto qui

de gayardon c'entra poco: fa tutto da solo e pace

...non so se questi dati sono corretti, ma li prendo per buoni:

https://www.wikiwand.com/it/Incidenti_mortali_del_Motomondiale

106 piloti deceduti nel mondiale tutte le categorie dal 1949

265 nel tourist trophy


e non è che nel mondiale vadano piano, mi pare

"...Zamagni non nasconde la sua perplessità. È pieno di dubbi come lo sono io. In sintesi, lui come me manifesta il massimo rispetto per i piloti che vivono per il TT, ma non si accontenta della retorica e si fa delle domande. Tutto questo ha ancora senso? Come si fa a correre a quelle medie su quelle strade? E come si fa ad accettare con fatalismo tutte quelle vittime (oltre 260)?


Antonio ha detto delle cose importanti. Quelle belle. Che c'è un clima straordinario molto coinvolgente; che piloti, pubblico e marshall (che non sono nemmeno pagati) si sentono parte di una comunità speciale e strettamente legata; che ogni appassionato ha la grande possibilità di assistere alla gara da vicinissimo, in posti spettacolari, poi di avvicinare i piloti e dialogare con loro nel paddock. Che non c'è infine alcuna morbosità in chi accorre sull'isola: nessuno ci va per assistere all'incidente, ma solo per partecipare all'evento più coinvolgente dell'anno.


Le cose brutte. La velocità: è altissima e nulle sono le misure di sicurezza, qualsiasi incidente ha esiti potenzialmente drammatici. La morte: fa parte della gara, al punto che persino le famiglie delle vittime accettano queste morti con tranquillità e fatalismo. I soldi: tutto costa carissimo, persino i campeggi sono molto costosi e si capisce bene come l'economia dell'isola di Man si basi sulla settimana di gare.



Ecco, cosa pensate del Tourist Trophy voi lettori? Vi pongo direttamente la domanda perché sui social vedo una vasta partecipazione ai dibattiti sul TT. Dove si fronteggiano fondamentalmente due visioni opposte: c'è chi vede quella gara come la massima rappresentazione del coraggio, della passione motociclistica e della libertà. E chi la vive come una gara anacronistica, fuori dal tempo e inutilmente veloce e pericolosa.



Sull'isola di Man sono morti tanti grandi campioni ai quali ero affezionato, come Santiago Herrero e Gilberto Parlotti. Oggi muoiono i dilettanti: cinque vittime quest'anno, tre (oltre purtroppo a un ferito molto grave) soltanto nella classe sidecar. L'ultimo incidente quello di Roger e Bradley Stockton, padre e figlio, 56 e 21 anni, esperto il papà, al suo primo TT il ragazzo, morti tutti e due. Questi sono fatti.



Sull'altro piatto della bilancia ecco tante imprese che definire affascinanti è quasi riduttivo. Senza scomodare Hailwood, Ago o la stirpe Dunlop, l'ultima è quella di Peter Hickman, che sabato ha vinto il suo secondo Senior TT e ha portato a quota quattro le sue vittorie nella settimana: già aveva dominato la Supertwin, la Superstock e la Superbike... Roba da leggenda.



Non c'è un altro circuito che possa fare concorrenza all'isola. Per fascino, gloria, tradizione, passione. E tragedia. Personalmente, dopo una prima spedizione ai tempi di Ago, me ne sono tenuto ben lontano: ho preferito dedicarmi al miglioramento della sicurezza sulle piste italiane, con la prima associazione dei piloti negli anni Settanta. Il TT e gli altri circuiti stradali, per noi, erano il passato. "

Nico Cereghini

massi69
13/06/2022, 16:07
bianco-nero, vero-falso, bello-brutto, 0-1

possibile che tutto sia binario?

possibile che non possano esistere toni di grigio?

possibile che ciò sia possibile quando si invocano toni di grigio, o, se preferite, dubbi, perfino su dati scientifici?

e qui non parliamo di scienza, ma di opportunitÃ*

penso che, riducendo i rischi, e credo lo si potrebbe fare, i piloti proverebbero lo stesso la gioia di correre e gli spettatori quella di guardare...si potrevve salvaguardare l'economia dell'isolotto...a meno che il numero dei morti non sia la reale attrattiva

il fatto che sia stata aggiunta una chicane sul rettilineo della 24 ore di le mans (vista la evoluzione dei motori e delle auto dai tempi della prima gara), il fatto che si siano messe delle chicanes a monza e che non si corra più sulla sopraelevata, o cose di questo genere, rendono meno sportivamente interessanti quelle gare?

io penso di no

tutto qui

poi il 3d si intitola: che senso ha

e non "dobbiamo fermare la strage"

e penso che nessuno di noi abbia mai pensato di prendere il telefono e chiamare gli organizzatori:)

solo una cosa: se fossi uno degli sponsor,, all'aumentare del numero dei morti qualche riflessione la farei...e forse, se qualcosa mai cambierÃ*, sarÃ* perchè lo chiederanno gli sponsor, e a quel punto si farÃ*, con buona pace della passione, dell'anima, della filosofia e della cultura britannica, della melassa e del libro cuore e via discorrendo

e tu pensi che l introdurre delle varianti modificando il percorso in un tracciato cm quello possa in qualche maniera ridurre il rischio...
ora nn trovo il video, ma tnt nn saprei manco cm caricarlo visto che era su instagram, in cui su una curva si vedono le moto che sfrecciano arrivando a rasentare lo spigolo di una casa proprio al centro di una compressione dopo probabilmente un dosso che c è prima e che nel video nn si vede....
guarda che il tt nn si corre in un circuito artificiale di pochi km
l anello è di 60 km
e il pericolo più bastardo , a quelle velocitÃ* in cui lo fanno, e vedi che la media sul giro è superiore ai 200 all ora....
sono i continui cambiamenti di luce....
soprattutto perché lo corrono in orari tipo mattina presto tardo pomeriggio proprio per nn rompere i coglioni a chi ci abita....
sei mai entrato in una galleria quando fuori si è in pieno sole? penso di sì...
sai no quanto ci mette l occhio, la pupilla ad adattarsi alla situazione luce buio....
pensa a percorrere un viale alberato a 250 all ora luce ombra luce ombra quante situazioni di cecitÃ* parziale hai ...pensa durante tt la parte cittadina.....
pensa alla parte alta del tracciato dove se c è vento a quelle velocita che compensazioni devi apportare nelle traiettorie....
hai mai visto i discesisti nello sci che prima di gareggiare a occhi chiusi ripetono le sequenze di curva che dovranno fare?

cosa potresti mai modificare per rendere " meno rischiosa " la gara?
farli correre cn i 125? oppure spiani l isola?

per questo ho giÃ* scritto di predisposizione mentale nell affrontare quel tipo di competizione e sensibilitÃ* e capacitÃ* fuori dal comune per cui tt questo lo riescono in qualche maniera a governare e che agli occhi di chi nn ha quella capacitÃ* di percepire appare come un fuori controllo ....

un conto sono le sensazioni che provano le persone che guardano , tanti sn li solo per lo spettacolo, nn tutti sn puristi ed esteti che apprezzano l osservare da vicino persone veramente fuori categoria in ciò in cui sono i migliori
pensi che tt comprendano questo?
è una manifestazione, c è casino...c è figa, c è birra....lo standard è quello...
hai presente al giro oppure al tour quando ci sono le salite i coglioni che gli corrono dietro gridando in piena frenesia agonistica?
per tanti , quello si crea a vedere certe cose.... solo che correndo in moto nn li possono toccare

tu vuoi limitare un processo di autoapprendimento che un pilota fa da quando ha iniziato a correre e che è una dinamica continua di miglioramento in tt ciò che riguarda mezzo, guida , cognizione di cio che gli è attorno introducendo delle varianti....
nn lo sai che sono degli algoritmi viventi e a ogni modifica
ricalcolano
ricalcolano
per andare sempre più forte
qualsiasi sia lo scenario che gli presenti di fronte

GHILMNO
13/06/2022, 16:16
Secondo me se gli dai dei 600 al posto dei 1000, risolvi già tante gabole... E magari togli i sidecar... e metti i tmax, che tanto è uguale. :D

https://www.amotomio.it/images/phocagallery/2019_Flap_Varie/Troppo_Avanti.jpg

massi69
13/06/2022, 16:16
p.s......fra un po inizierà il " cuore" della stagione delle ferie...
moto d acqua , strage sulle strade delle vacanze, con la panza chiena chiena affoga a2 mt dal bagnasciuga..... turista morto sotto i fulmini ecc ecc

che si fa?

armageddon
13/06/2022, 16:49
Massi, ma un bel torneo di roulette russa, come lo vedresti?
La domanda é seria

solo con semiautomatica,per lo spettacolo intendo


p.s......fra un po inizierà il " cuore" della stagione delle ferie...
moto d acqua , strage sulle strade delle vacanze, con la panza chiena chiena affoga a2 mt dal bagnasciuga..... turista morto sotto i fulmini ecc ecc

che si fa?

restate a lavorare

ABCDEF
13/06/2022, 17:32
e tu pensi che l introdurre delle varianti modificando il percorso in un tracciato cm quello possa in qualche maniera ridurre il rischio...

si


e
ora nn trovo il video, ma tnt nn saprei manco cm caricarlo visto che era su instagram, in cui su una curva si vedono le moto che sfrecciano arrivando a rasentare lo spigolo di una casa proprio al centro di una compressione dopo probabilmente un dosso che c è prima e che nel video nn si vede....
guarda che il tt nn si corre in un circuito artificiale di pochi km
l anello è di 60 km

credo di averlo scritto, prima...leggimi ogni tanto:)



e il pericolo più bastardo , a quelle velocitÃ* in cui lo fanno, e vedi che la media sul giro è superiore ai 200 all ora....
sono i continui cambiamenti di luce....
soprattutto perché lo corrono in orari tipo mattina presto tardo pomeriggio proprio per nn rompere i coglioni a chi ci abita....
sei mai entrato in una galleria quando fuori si è in pieno sole? penso di sì...
sai no quanto ci mette l occhio, la pupilla ad adattarsi alla situazione luce buio....
pensa a percorrere un viale alberato a 250 all ora luce ombra luce ombra quante situazioni di cecitÃ* parziale hai ...pensa durante tt la parte cittadina.....
pensa alla parte alta del tracciato dove se c è vento a quelle velocita che compensazioni devi apportare nelle traiettorie....

penso, e più ci penso, più penso che si dovrebbe fare qualcosa per ridurre il rischio, che ad un certo punto diventa alea



hai mai visto i discesisti nello sci che prima di gareggiare a occhi chiusi ripetono le sequenze di curva che dovranno fare?



certo, e pensa se lo facessero questi qui, ci metterebbero almeno 5 minuti a ripassare tutte le curve...




cosa potresti mai modificare per rendere " meno rischiosa " la gara?
farli correre cn i 125? oppure spiani l isola?



non lo so, ma ci dovrebbero pensare e trovare un compromesso fra tradizione e sicurezza...che ovviamente non sarà mai assoluta, ma francamente in questo caso e così com'è mi pare inesistente...come ho scritto in altre categorie l'hanno fatto...qui è impossibile?

io penso che fin qui non ci sia la volontà, perchè i morti, in fondo, alimentano il mito



per questo ho giÃ* scritto di predisposizione mentale nell affrontare quel tipo di competizione e sensibilitÃ* e capacitÃ* fuori dal comune per cui tt questo lo riescono in qualche maniera a governare e che agli occhi di chi nn ha quella capacitÃ* di percepire appare come un fuori controllo ....

giusto: almeno 260 volte, più innumerevoli botte di culo che non compaiono in statistica, non lo hanno saputo governare, miti delle corse su strada compresi..dati e fatti contro filosofia



un conto sono le sensazioni che provano le persone che guardano , tanti sn li solo per lo spettacolo, nn tutti sn puristi ed esteti che apprezzano l osservare da vicino persone veramente fuori categoria in ciò in cui sono i migliori
pensi che tt comprendano questo?
è una manifestazione, c è casino...c è figa, c è birra....lo standard è quello...
hai presente al giro oppure al tour quando ci sono le salite i coglioni che gli corrono dietro gridando in piena frenesia agonistica?
per tanti , quello si crea a vedere certe cose.... solo che correndo in moto nn li possono toccare

spettacolo, figa, birra, frenesia agonistica...la manifestazione ha successo...quindi, che c'entra con quanto stiamo discutendo?




tu vuoi limitare un processo di autoapprendimento che un pilota fa da quando ha iniziato a correre e che è una dinamica continua di miglioramento in tt ciò che riguarda mezzo, guida , cognizione di cio che gli è attorno introducendo delle varianti....
nn lo sai che sono degli algoritmi viventi e a ogni modifica
ricalcolano
ricalcolano
per andare sempre più forte
qualsiasi sia lo scenario che gli presenti di fronte

260 volte hanno ricalcolato male, anche i più bravi, però...che gli si debba dare una calcolatrice? magari risolviamo tutto con qualche euro, no?


Secondo me se gli dai dei 600 al posto dei 1000, risolvi già tante gabole... E magari togli i sidecar... e metti i tmax, che tanto è uguale. :D

https://www.amotomio.it/images/phocagallery/2019_Flap_Varie/Troppo_Avanti.jpg

una gara di scaldabagni richiamerebbe centinaia di migliaia di idraulici da ogni parte del mondo :oook:

this is marketing...:)


p.s......fra un po inizierà il " cuore" della stagione delle ferie...
moto d acqua , strage sulle strade delle vacanze, con la panza chiena chiena affoga a2 mt dal bagnasciuga..... turista morto sotto i fulmini ecc ecc

che si fa?

ma che c'entra?!?

se facessero una gara a chi si mangua più uova sode e beve birra, seguita da un 5mila di nuoto, capirei....poi, magari, quelli che annegano sono quelli vaccinati...e allora si capisce tutto:)

quella dei fulmini, poi...ma di che stiamo parlando...ancora una volta mi sono fatto trascinare in discussioni senza senso...buona chiacchierata:oook:

massi69
13/06/2022, 19:32
ma che c'entra?!?

se facessero una gara a chi si mangua più uova sode e beve birra, seguita da un 5mila di nuoto, capirei....poi, magari, quelli che annegano sono quelli vaccinati...e allora si capisce tutto:)

quella dei fulmini, poi...ma di che stiamo parlando...ancora una volta mi sono fatto trascinare in discussioni senza senso...buona chiacchierata:oook:

proprio nn ci riesci a seguire il mio ragionamento
scrivi che c entra....

ma scusa, se si tratta di salvare vite....perché tt sti scassaminchia moralisti nn si preoccupano di porre un freno a sta moria inesorabile tt gli anni nei casi che ti ho descritto?
com è che mi scrivevisul viruzz tempo fa?
quanti morti socialmente si era disposti ad accettare bla blabla....
spiegami il perché debbano introdurre delle modifiche per la fantomatica ipotesi di ridurre i rischi?
vedi che ho ragione che la capa è sempre quella
quella dei paranoici maniaci presuntuosi che pensano sempre di poter controllare ogni cosa e nn accettano che a delle persone possa andar bene di vivere prendendola cm viene...che quando arriva arriva...l importante della vita è il " nel mentre"...
e non la consapevolezza del rischio di morte...
ti svelo un segreto.....moriremo tt.....ma nn lo dire a nn eh!!

quello è il nocciolo di tt
il poter pensare di poter allontanare il punto b nel percorso adoperando qualche precauzione , e nn comprendere che il destino è inesorabile..
e l hai scritto prima
che tanti hanno pescato uno o più jolly...
questo perché?
riesci scientificamente a spiegarti chi si è chi no e tradurre in pratica la formula per scongiurare futuri esiti negativi?

di`... ma in caso di temporale se dovessi trovarti lì sulla torre , lo sai almeno cosa devi fare e cosa no?
pensa , se facessi un tutorial da far girare tra gli altolocati , quelli che rischiano la via perché han preso quei gg di ferie , e nn sanno che la natura o il destino fanno cm cz vogliono loro.......nn guardano il fine settimana oppure i ponti....quante vite potresti salvare..
quanti grani fatti risparmiare alle assicurazioni di tt quegli stoccafissi che frequenti 🤣🤣



https://www.amotomio.it/images/phocagallery/2019_Flap_Varie/Troppo_Avanti.jpg

già si vede che il merlo nn è uno che scorre ma pinza...
pensa le facciate della scopa dietro sul vetro della doccia

massimio
14/06/2022, 06:03
forse, dico forse, basterebbe rendere il TT una manifestazione tipo il bikers classic di spa francorchamps, con moto d'epoca e youngtimer fino agli anni 90 e modificare tratte del percorso

1851francesco
14/06/2022, 08:25
un amico c'è stato un qualche hanno fa, da spettatore, e alla mia domanda se abbia senso una gara del genere, mi diceva che li è un mondo a parte, dove ti fanno firmare una liberatoria che ti avvisa dei pericoli e sollevi gli organizzatori da ogni responsabilità.
mi ha raccontato poi di aver fatto qualche giro sul tracciato....un roulette russa praticamente, oltre al fatto che in quei giorno tutto è concesso.

massi69
14/06/2022, 09:11
https://youtu.be/5njRjcMWIpo

massimio
14/06/2022, 10:20
da cacarsi addosso solo guardando il video.....:ph34r:

massi69
14/06/2022, 10:33
da cacarsi addosso solo guardando il video.....:ph34r:

nn c è un fine , nn c è logica oppure un costrutto
forse solo nel progresso tecnico dei mezzi

molto probabilmente il senso è solo quello..
cacarsi addosso perché ogni volta si rischia
e se si elimina il rischio nn ha più senso davvero

ABCDEF
14/06/2022, 12:30
quella dei paranoici maniaci presuntuosi che pensano sempre di poter controllare ogni cosa

offensivo e oltretutto falso, ma siamo alle solite...

Lo scrofo
14/06/2022, 12:32
scusa scrofo, ma l'argomento è fallace:

le gruppo B hanno corso 4 anni e poi le hanno fermate, ma non hanno fermato gare come il montecarlo nel quale correvano, e il rally di montecarlo si corre dal 1911

per l'appunto is potrebbe correre il TT con moto regolamentate in maniera diversa, o rendendo il tracciato più sicuro...

tutto qui

de gayardon c'entra poco: fa tutto da solo e pace

...non so se questi dati sono corretti, ma li prendo per buoni:

https://www.wikiwand.com/it/Incidenti_mortali_del_Motomondiale

106 piloti deceduti nel mondiale tutte le categorie dal 1949

265 nel tourist trophy


e non è che nel mondiale vadano piano, mi pare

"...Zamagni non nasconde la sua perplessità. È pieno di dubbi come lo sono io. In sintesi, lui come me manifesta il massimo rispetto per i piloti che vivono per il TT, ma non si accontenta della retorica e si fa delle domande. Tutto questo ha ancora senso? Come si fa a correre a quelle medie su quelle strade? E come si fa ad accettare con fatalismo tutte quelle vittime (oltre 260)?


Antonio ha detto delle cose importanti. Quelle belle. Che c'è un clima straordinario molto coinvolgente; che piloti, pubblico e marshall (che non sono nemmeno pagati) si sentono parte di una comunità speciale e strettamente legata; che ogni appassionato ha la grande possibilità di assistere alla gara da vicinissimo, in posti spettacolari, poi di avvicinare i piloti e dialogare con loro nel paddock. Che non c'è infine alcuna morbosità in chi accorre sull'isola: nessuno ci va per assistere all'incidente, ma solo per partecipare all'evento più coinvolgente dell'anno.


Le cose brutte. La velocità: è altissima e nulle sono le misure di sicurezza, qualsiasi incidente ha esiti potenzialmente drammatici. La morte: fa parte della gara, al punto che persino le famiglie delle vittime accettano queste morti con tranquillità e fatalismo. I soldi: tutto costa carissimo, persino i campeggi sono molto costosi e si capisce bene come l'economia dell'isola di Man si basi sulla settimana di gare.



Ecco, cosa pensate del Tourist Trophy voi lettori? Vi pongo direttamente la domanda perché sui social vedo una vasta partecipazione ai dibattiti sul TT. Dove si fronteggiano fondamentalmente due visioni opposte: c'è chi vede quella gara come la massima rappresentazione del coraggio, della passione motociclistica e della libertà. E chi la vive come una gara anacronistica, fuori dal tempo e inutilmente veloce e pericolosa.



Sull'isola di Man sono morti tanti grandi campioni ai quali ero affezionato, come Santiago Herrero e Gilberto Parlotti. Oggi muoiono i dilettanti: cinque vittime quest'anno, tre (oltre purtroppo a un ferito molto grave) soltanto nella classe sidecar. L'ultimo incidente quello di Roger e Bradley Stockton, padre e figlio, 56 e 21 anni, esperto il papà, al suo primo TT il ragazzo, morti tutti e due. Questi sono fatti.



Sull'altro piatto della bilancia ecco tante imprese che definire affascinanti è quasi riduttivo. Senza scomodare Hailwood, Ago o la stirpe Dunlop, l'ultima è quella di Peter Hickman, che sabato ha vinto il suo secondo Senior TT e ha portato a quota quattro le sue vittorie nella settimana: già aveva dominato la Supertwin, la Superstock e la Superbike... Roba da leggenda.



Non c'è un altro circuito che possa fare concorrenza all'isola. Per fascino, gloria, tradizione, passione. E tragedia. Personalmente, dopo una prima spedizione ai tempi di Ago, me ne sono tenuto ben lontano: ho preferito dedicarmi al miglioramento della sicurezza sulle piste italiane, con la prima associazione dei piloti negli anni Settanta. Il TT e gli altri circuiti stradali, per noi, erano il passato. "

Nico Cereghini

Sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe quotato il buon Cereghini, che altro non fa che dire la sua ( che poi non ho capito cosa c'entri l'aspetto economico del costo di camping ecc ma vabbe' ).

Possiamo andare avanti anni a discutere di questo, ma e' palese che si continui a discutere del nulla: per i manxer e' una tradizione, uno stile di vita.

Ti rammento che anche al TT sono state introdotte a suo tempo delle verifiche ulteriori, dovute soprattutto all'aspetto gara ecc, come per esempio un tempo minimo di accesso alla gara ( giustamente).

Da parte mia vedo solamente, ma poi potrei sbagliarmi, una mancanza di visione di insieme, ma soprattutto una delle cose piu' reali che ho sentito e' esattamente questa :

"un clima straordinario molto coinvolgente; che piloti, pubblico e marshall (che non sono nemmeno pagati) si sentono parte di una comunità speciale e strettamente legata; che ogni appassionato ha la grande possibilità di assistere alla gara da vicinissimo, in posti spettacolari, poi di avvicinare i piloti e dialogare con loro nel paddock. Che non c'è infine alcuna morbosità in chi accorre sull'isola: nessuno ci va per assistere all'incidente, ma solo per partecipare all'evento più coinvolgente dell'anno."

Non credo di dover dire altro ;)

GHILMNO
14/06/2022, 13:51
già si vede che il merlo nn è uno che scorre ma pinza...
pensa le facciate della scopa dietro sul vetro della doccia


Ahahahaha :D :oook:


forse, dico forse, basterebbe rendere il TT una manifestazione tipo il bikers classic di spa francorchamps, con moto d'epoca e youngtimer fino agli anni 90 e modificare tratte del percorso

Un po' come il goodwood, non sarebbe una cattiva idea, ma ragionare coi cocainomani è dura eh :D

ABCDEF
14/06/2022, 13:57
nn c è un fine , nn c è logica oppure un costrutto
forse solo nel progresso tecnico dei mezzi

molto probabilmente il senso è solo quello..
cacarsi addosso perché ogni volta si rischia
e se si elimina il rischio nn ha più senso davvero

ora si che ci siamo...

PowerRoss
14/06/2022, 13:59
forse, dico forse, basterebbe rendere il TT una manifestazione tipo il bikers classic di spa francorchamps, con moto d'epoca e youngtimer fino agli anni 90 e modificare tratte del percorso

:risatona::risatona::risatona::risatona::risatona:

ABCDEF
14/06/2022, 14:01
Sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe quotato il buon Cereghini, che altro non fa che dire la sua ( che poi non ho capito cosa c'entri l'aspetto economico del costo di camping ecc ma vabbe' ).

Possiamo andare avanti anni a discutere di questo, ma e' palese che si continui a discutere del nulla: per i manxer e' una tradizione, uno stile di vita.

Ti rammento che anche al TT sono state introdotte a suo tempo delle verifiche ulteriori, dovute soprattutto all'aspetto gara ecc, come per esempio un tempo minimo di accesso alla gara ( giustamente).

Da parte mia vedo solamente, ma poi potrei sbagliarmi, una mancanza di visione di insieme, ma soprattutto una delle cose piu' reali che ho sentito e' esattamente questa :

"un clima straordinario molto coinvolgente; che piloti, pubblico e marshall (che non sono nemmeno pagati) si sentono parte di una comunità speciale e strettamente legata; che ogni appassionato ha la grande possibilità di assistere alla gara da vicinissimo, in posti spettacolari, poi di avvicinare i piloti e dialogare con loro nel paddock. Che non c'è infine alcuna morbosità in chi accorre sull'isola: nessuno ci va per assistere all'incidente, ma solo per partecipare all'evento più coinvolgente dell'anno."

Non credo di dover dire altro ;)

ho quotato cereghini perchè il suo discorso mi pareva equilibrato, e avevo colto gli aspetti che hai evidenziato...non discuto sul clima e sulla spettacolarità, così come sulla passione di tutta l'isola...l'aspetto economico conta, tanto che massi aveva accennato in precedenza alla volontà degli ipocriti buonisti che vogliono illudersi dell'immortalità, di rovinare l'economia del luogo...cosa del resto vera se si chiudesse...l'aspetto economico conta, secondo me

PowerRoss
14/06/2022, 14:09
si

Invece no... non c'è un punto del tracciato che non sia meno che pericoloso... mettere "varianti" non cambierebbe un ciufolo.




non lo so, ma ci dovrebbero pensare e trovare un compromesso fra tradizione e sicurezza...che ovviamente non sarà mai assoluta, ma francamente in questo caso e così com'è mi pare inesistente...come ho scritto in altre categorie l'hanno fatto...qui è impossibile?

Per il tipo di gara e tracciato, aumentare la sicurezza significherebbe farli correre esclusivamente con le bici elettriche...
Nemmeno con un 600 spompato ci sarebbe "sicurezza", intesa come standard dei circuiti FIM.



io penso che fin qui non ci sia la volontà, perchè i morti, in fondo, alimentano il mito

Falso... nessun Manxer esalta il mito della mortalità del tracciato. Ogni lutto è vissuto comunque come una perdita grave.



giusto: almeno 260 volte, più innumerevoli botte di culo che non compaiono in statistica, non lo hanno saputo governare, miti delle corse su strada compresi..dati e fatti contro filosofia

Perchè si dovrebbe sempre e comunque governare queste cose??? Questo è il punto.

[/QUOTE]

ABCDEF
14/06/2022, 14:18
proprio nn ci riesci a seguire il mio ragionamento
scrivi che c entra....

e qui hai perfettamente ragione



ma scusa, se si tratta di salvare vite....perché tt sti scassaminchia moralisti nn si preoccupano di porre un freno a sta moria inesorabile tt gli anni nei casi che ti ho descritto?

tipo? mettere parafulmini sulle spiagge? impedire la pasta al forno nel frigorifero da campeggio? o solo assoldare delle nonne che ripetano a tutti che non si fa il bagno se non dopo 2 ore dall'ultimo pasto?



com è che mi scrivevisul viruzz tempo fa?
quanti morti socialmente si era disposti ad accettare bla blabla....

appunto: quanti morti siamo socialmente disposti ad accettare...fino a oltre 260 certamente si, ciò non toglie che se ne possa discutere



spiegami il perché debbano introdurre delle modifiche per la fantomatica ipotesi di ridurre i rischi?

significato secondo te di "fantomatico"?

Secondo me l'ipotesi di ridurre rischi è tutt'altro che fantomatica



vedi che ho ragione che la capa è sempre quella
quella dei paranoici maniaci presuntuosi che pensano sempre di poter controllare ogni cosa e nn accettano che a delle persone possa andar bene di vivere prendendola cm viene...che quando arriva arriva...l importante della vita è il " nel mentre"...
e non la consapevolezza del rischio di morte...
ti svelo un segreto.....moriremo tt.....ma nn lo dire a nn eh!!

e dai con sta stucchevole storiella: qui nessuno, purtroppo per te, perchè renderebbe il ragionamento alla tua portata, cosa che evidentemente non è, pensa quello che scrivi...ma troppi tomi ci dividono, e non c'è nulla da fare: ho semplificato il più possibile, se ancora non ti è chiaro è un problema tuo




quello è il nocciolo di tt
il poter pensare di poter allontanare il punto b nel percorso adoperando qualche precauzione , e nn comprendere che il destino è inesorabile..
e l hai scritto prima
che tanti hanno pescato uno o più jolly...
questo perché?
riesci scientificamente a spiegarti chi si è chi no e tradurre in pratica la formula per scongiurare futuri esiti negativi?

io no, e, ovviamente, nemmeno tutti quelli che nel mondo, anche fra i piloti, hanno ritenuto di dover ridurre i rischi, pur non cercando l'immortalità...ma la tua direzione è ostinata e contraria, pur senza i meriti e la profondità di pensiero del poeta col quale mi scuso di aver usato a sproposito parole sue...e ovviamente sei contro il "mainstream" del motorsport, così come altri mainstream...tutti coglioni salvo te e pochissimi altri...e non mi riferisco alle opinioni circa sport rischiosi, ma a come qualcuno le esprime, spiegando che tanto si muore...




di`... ma in caso di temporale se dovessi trovarti lì sulla torre , lo sai almeno cosa devi fare e cosa no?
pensa , se facessi un tutorial da far girare tra gli altolocati , quelli che rischiano la via perché han preso quei gg di ferie , e nn sanno che la natura o il destino fanno cm cz vogliono loro.......nn guardano il fine settimana oppure i ponti....quante vite potresti salvare..
quanti grani fatti risparmiare alle assicurazioni di tt quegli stoccafissi che frequenti ����





smettila di farti sti dispetti...le leggono tutti le sciocchezze che orgogliosamente scrivi...lo dico per te, nel prenderti per il culo sei molto più efficace tu di quanto non lo sia io :)





Perchè si dovrebbe sempre e comunque governare queste cose??? Questo è il punto.

[/QUOTE]

il governare si riferiva a quanto espresso da massi, che diceva che questi piloti sono in grado di governare variabili e imprevisti...tutto qui

sul resto, io non sono un tecnico della fim, non ho visitato il tracciato, ma ovviamente suamo al bianco e al nero...penso che se di quei morti se ne fosse evitata la metà, sarebbe stato comunque un risultato

massimio
14/06/2022, 14:32
:risatona::risatona::risatona::risatona::risatona:

che c'avrai da ridere, boh


Ahahahaha :D :oook:



Un po' come il goodwood, non sarebbe una cattiva idea, ma ragionare coi cocainomani è dura eh :D

un pó come andare al Cocoricó e chiedere di abbassare la musica:senzaundente:

massi69
14/06/2022, 14:49
...

smettila di farti sti dispetti...le leggono tutti le sciocchezze che orgogliosamente scrivi...lo dico per te, nel prenderti per il culo sei molto più efficace tu di quanto non lo sia io :)



:biggrin3:




e cmq........
sai quanti invece vanno li a vedere sperando proprio che qualcuno si stampi per poter poi raccontare... ero lì....?

te l ho già scritto...
quanta ipocrisia ..

vedi , io potrei capire se le richieste di modifiche per la sicurezza arrivassero da parte dei piloti, oppure da chi li dovrebbe rappresentare...
allora giustamente, visto che il problema è sentito.....chi organizza se ne deve fare carico in ottica risolutiva....
un po cm nel ciclismo nelle gare a tappe l annullamento dei distacchi in ordine di tempo ( minuti e secondi ) negli ultimi km per gli arrivi in volata in caso di caduta....
questo concorre a creare meno rischi perché chi nn aspira alla vittoria di tappa arrivato nella zona "franca" nn partecipa più appu to alla volata creando meno affollamento e meno rischio..
e questo ha un senso...

ma nel tt...
chi è che chiede sicurezza e modifiche?
magari sono solo quelli che "leggono" dei morti e scassano la minchia
io mi ci gioco i coglioni che se chiedessi ad un qualsiasi di loro...di quelli che corrono...
nn si lamenta




significato secondo te di "fantomatico"?

Secondo me l'ipotesi di ridurre rischi è tutt'altro che fantomatica



l ipotesi e' fantomatica , e nn sn io a scrivertelo, ma e' la storia che te lo insegna

e sono proprio i miglioramenti sia in campo tecnico per i mezzi sia per quello umano nell affinamento delle capacita e di tt altre serie di fattori che fan si che ora con le velocita e le medie che fanno siano piu sicuri di 30 anni fa...

prima , semplicemente andavano piu piano perche i limiti erano quelli ...stop
poniti piuttosto la domanda se tt quelli che arrivano li sono al livello dei migliori e se il percorso selettivo seleziona veramente oppure ora che tt hanno "piuddibbisogno"a chi porta sponsor e grani per nn far fermare la giostra un occhio ogni tantov lo si chiude e poi succede quel che succede....

ti ripeto...
se controlli , record, prestazioni medie in piu sport...tt il livello si e' alzato...
percio anche se ora diminuisci cilindrata , rendi il percorso piu lento , gli zavorri le moto...tempo tot , tt si riparametra e vanno di nuovo cm prima e poi piu forte....
e' il progresso bello....

nn lo dici sempre tu dv vi fa comodo il pappagallismo?

https://www.instagram.com/p/CeZnNxhjk1P/?igshid=MDJmNzVkMjY=

vedi.....pensa che progressi...
mica anni fa l avrebbero fatto....
prima si limitavano a ripetere...
vedi, è il progresso

1851francesco
14/06/2022, 15:49
se no possono fare come al MILLE MIGLIA, interrotta per un grave incidente nel 57 e mai più ripresa se non come regolarità.
Ma li è un altro mondo.......

Rebel County
14/06/2022, 16:40
non verra' mai cancellato , porta 45 milioni di sterline spesi nelle due settimane di gara sull'isola

stesso discorso per le irish road races, c'e' un giro di affari per il turismo che supera i 100 milioni di sterline annue

GHILMNO
14/06/2022, 17:08
che c'avrai da ridere, boh



un pó come andare al Cocoricó e chiedere di abbassare la musica:senzaundente:


https://youtu.be/BLkKXeKoms0

:risate2:

Domino
14/06/2022, 18:16
Avrebbe più senso proibire di scalare l’Everest che abolire il TT dato che ogni anno muoiono molte più persone cercando di scalare la catena Himalayana che sulle strade dell’isola di Man,senza contare che il TT si svolge una volta l’anno mentre sull’Everest è quasi come fosse un continuo Gran Premio.

Padella
15/06/2022, 10:00
C'é anche molto peggio dell'everest come percentuale di mortalità...k2 e altre montagne arrivano tra il 20 e il 30 per cento...
Al confronto farsi un TT é come una normale passeggiata in un bosco.

Lo scrofo
15/06/2022, 15:26
non verra' mai cancellato , porta 45 milioni di sterline spesi nelle due settimane di gara sull'isola

stesso discorso per le irish road races, c'e' un giro di affari per il turismo che supera i 100 milioni di sterline annue

Infatti si parla solo di TT, ma la NW200? Macao?
Comunque si sta indagando sulla situazione, non e' che 5 morti non siano un problema, anzi.

massi69
15/06/2022, 21:40
Avrebbe più senso proibire di scalare l’Everest che abolire il TT dato che ogni anno muoiono molte più persone cercando di scalare la catena Himalayana che sulle strade dell’isola di Man,senza contare che il TT si svolge una volta l’anno mentre sull’Everest è quasi come fosse un continuo Gran Premio.


C'é anche molto peggio dell'everest come percentuale di mortalità...k2 e altre montagne arrivano tra il 20 e il 30 per cento...
Al confronto farsi un TT é come una normale passeggiata in un bosco.


ma che senso invece avrebbe un divieto?

si dovrebbe impedire di far fare alle persone cio a cui tengono di piu?
solo per il fatto che esiste il rischio di morte?
allora una persona che muore durante un fine settimana sulla strada per andare al mare per un incidente nn e' equiparabile ad un alpinista che muore per un incidente durante un ascensione?
entrambe hanno una meta a cui aspirano che gli da benessere e un fine
che senso avrebbe il modo in cui e' morto?
cosa avvalora il senso di un divieto ? il modo per cui si muore?
qual e la distinzione?

Cosmograph
15/06/2022, 23:37
Se non ci fosse quel pericolo, quella incoscienza (o come la vogliamo definire)da parte dei piloti,non avrebbe il fascino mistico che solo il TT e i piloti del TT hanno..
Se abbia un senso oppure no , non mi sento in grado di dirlo.. ma non tutto deve avere un senso per essere fottutamente bello

Domino
16/06/2022, 11:42
ma che senso invece avrebbe un divieto?

si dovrebbe impedire di far fare alle persone cio a cui tengono di piu?
solo per il fatto che esiste il rischio di morte?
allora una persona che muore durante un fine settimana sulla strada per andare al mare per un incidente nn e' equiparabile ad un alpinista che muore per un incidente durante un ascensione?
entrambe hanno una meta a cui aspirano che gli da benessere e un fine
che senso avrebbe il modo in cui e' morto?
cosa avvalora il senso di un divieto ? il modo per cui si muore?
qual e la distinzione?

Scusa ma come puoi paragonare là fatalita’ di un incidente stradale con i rischi a cui si viene esposti nello scalare una montagna come l’Everest? Che di fatto è uno dei posti più pericolosi al mondo per le variabilità meteo.Esistono dei “fattori di rischio” che aumentiamo e in modo esponenziale quando si fanno determinate cose e lo scalare una qualsiasi montagna è sicuramente più rischioso che andare in auto (o in moto) da Roma a Ostia.

1851francesco
16/06/2022, 12:54
non verra' mai cancellato , porta 45 milioni di sterline spesi nelle due settimane di gara sull'isola

stesso discorso per le irish road races, c'e' un giro di affari per il turismo che supera i 100 milioni di sterline annue

e poi non pagano i commissari!

GHILMNO
16/06/2022, 13:04
Sossoldi :D

1851francesco
16/06/2022, 13:06
ma che senso invece avrebbe un divieto?

si dovrebbe impedire di far fare alle persone cio a cui tengono di piu?
solo per il fatto che esiste il rischio di morte?
allora una persona che muore durante un fine settimana sulla strada per andare al mare per un incidente nn e' equiparabile ad un alpinista che muore per un incidente durante un ascensione?
entrambe hanno una meta a cui aspirano che gli da benessere e un fine
che senso avrebbe il modo in cui e' morto?
cosa avvalora il senso di un divieto ? il modo per cui si muore?
qual e la distinzione?

il senso è che se fossi un organizzatore mi sentirei in parte responsabile di aver generato un evento dove ogni anno qualcuno ci lascerà le penne.
Questo è soggettivo, magari a qualcuno non importerebbe più di tanto basta mandare avanti la tradizione, in nome della passione di correre in moto
e poi si assolvono le coscienze con delle liberatorie.

massi69
16/06/2022, 13:17
Scusa ma come puoi paragonare là fatalita’ di un incidente stradale con i rischi a cui si viene esposti nello scalare una montagna come l’Everest? Che di fatto è uno dei posti più pericolosi al mondo per le variabilità meteo.Esistono dei “fattori di rischio” che aumentiamo e in modo esponenziale quando si fanno determinate cose e lo scalare una qualsiasi montagna è sicuramente più rischioso che andare in auto (o in moto) da Roma a Ostia.

ma infatti io nn voglio paragonare i rischi ..
dai domino, nn mi fare più scemo di quello che sono....
io voglio paragonare le morti ...e infatti ciò che ho scritto lo dovevi intendere come un ...si muore una volta sola tanto....e una volta morti, una causa di morte ha più senso di un altra? che distinzione fai tra una morte ed un altra per attribuirgli un maggior senso?

se bisogna proibire....e questa proibizione bisogna farla in base ad un senso...
il rischio di morte è certo in entrambi i casi...
cambieranno le incidenze, le percentuali...ma se fai un calcolo statistico , si muore sia li che la....
perciò, se devi proibire per un rischio di morte e attribuire un senso alla proibizione
qual è?
ti affidi alla matematica oppure all etica oppure alla filosofia dell essere umano e felice?


il senso è che se fossi un organizzatore mi sentirei in parte responsabile di aver generato un evento dopo ogni anno qualcuno ci lascerà le penne.
Questo è soggettivo, magari a qualcuno non importerebbe più di tanto basta mandare avanti la tradizione, in nome della passione di correre in moto
e poi si assolvono le coscienze con delle liberatorie.

questo è un altro discorso, un altro punto di vista...
non quello di colui che affronta il rischio
ma di chi deve affrontare il tutto perché questo rischio appunto come scrivi è presente all interno di una manifestazione
ma a questo punto che si fa?
si organizza solo più i tornei di subbuteo perché li rischio nn sussiste e qualsiasi fatalità è remota?

e coloro che pagano per vedere uno spettacolo in cui esiste un rischio certo come dovrebbero essere giudicati visto che sono consapevoli di poter essere testimoni di tragedie?
hanno un qualche tipo di concorso di colpa morale oppure etico?
se nn c è pubblico, soldi nn girano , nessuno organizza e i pavoni nn fanno la ruota

Lo scrofo
16/06/2022, 13:52
il senso è che se fossi un organizzatore mi sentirei in parte responsabile di aver generato un evento dove ogni anno qualcuno ci lascerà le penne.
Questo è soggettivo, magari a qualcuno non importerebbe più di tanto basta mandare avanti la tradizione, in nome della passione di correre in moto
e poi si assolvono le coscienze con delle liberatorie.

Io tutte ste certezze non le ho mai avute in vita mia, eppure qui vedo tanti di quei commenti come se foste dei portatori di luce e veggenza.

Lascio perdere perche' tanto non se ne esce: si discute di TT come se fosse l'unico sport estremo in essere quando c'e' gente che, gia' solo in arrampicata sulle dolomiti si smerdano a decine ogni anno e va bene cosi'.

Vietiamo anche le camminate in montagna? Ennamo

ABCDEF
16/06/2022, 13:57
:biggrin3:




e cmq........
sai quanti invece vanno li a vedere sperando proprio che qualcuno si stampi per poter poi raccontare... ero lì....?

te l ho già scritto...
quanta ipocrisia ..

vedi , io potrei capire se le richieste di modifiche per la sicurezza arrivassero da parte dei piloti, oppure da chi li dovrebbe rappresentare...
allora giustamente, visto che il problema è sentito.....chi organizza se ne deve fare carico in ottica risolutiva....
un po cm nel ciclismo nelle gare a tappe l annullamento dei distacchi in ordine di tempo ( minuti e secondi ) negli ultimi km per gli arrivi in volata in caso di caduta....
questo concorre a creare meno rischi perché chi nn aspira alla vittoria di tappa arrivato nella zona "franca" nn partecipa più appu to alla volata creando meno affollamento e meno rischio..
e questo ha un senso...

ma nel tt...
chi è che chiede sicurezza e modifiche?
magari sono solo quelli che "leggono" dei morti e scassano la minchia
io mi ci gioco i coglioni che se chiedessi ad un qualsiasi di loro...di quelli che corrono...
nn si lamenta



l ipotesi e' fantomatica , e nn sn io a scrivertelo, ma e' la storia che te lo insegna

e sono proprio i miglioramenti sia in campo tecnico per i mezzi sia per quello umano nell affinamento delle capacita e di tt altre serie di fattori che fan si che ora con le velocita e le medie che fanno siano piu sicuri di 30 anni fa...

prima , semplicemente andavano piu piano perche i limiti erano quelli ...stop
poniti piuttosto la domanda se tt quelli che arrivano li sono al livello dei migliori e se il percorso selettivo seleziona veramente oppure ora che tt hanno "piuddibbisogno"a chi porta sponsor e grani per nn far fermare la giostra un occhio ogni tantov lo si chiude e poi succede quel che succede....

ti ripeto...
se controlli , record, prestazioni medie in piu sport...tt il livello si e' alzato...
percio anche se ora diminuisci cilindrata , rendi il percorso piu lento , gli zavorri le moto...tempo tot , tt si riparametra e vanno di nuovo cm prima e poi piu forte....
e' il progresso bello....

nn lo dici sempre tu dv vi fa comodo il pappagallismo?

https://www.instagram.com/p/CeZnNxhjk1P/?igshid=MDJmNzVkMjY=

vedi.....pensa che progressi...
mica anni fa l avrebbero fatto....
prima si limitavano a ripetere...
vedi, è il progresso

giuro che ci provo, eh, ma fatico davvero a seguirti...


non verra' mai cancellato , porta 45 milioni di sterline spesi nelle due settimane di gara sull'isola

stesso discorso per le irish road races, c'e' un giro di affari per il turismo che supera i 100 milioni di sterline annue

mi piacerebbe quanto rappresenta sul pil dell'isola...

massi69
16/06/2022, 14:25
giuro che ci provo, eh, ma fatico davvero a seguirti...

.

è il caldo
prendi un asciugamano bagnalo con dell acqua fredda e mettilo sulla nuca, sai ...a una certa....🤣

te lo ripeto...
ma chi è che chiede modifiche , più sicurezza , cilindrate piu basse ecc ecc ecc bla bla vla....
i piloti?
o sono i soliti gli scassaminchia che nn vedono l ora di introdurre divieti li divieti qui?
a me nn sembra che ci sia stata qualche protesta...
chi va lì, a correre, sa che se sbaglia può crepare
nn è obbligato
gli sta bene l assunzione di quel rischio e vuole vivere così
perché terzi devono sempre rompere i coglioni con le loro manie di voler controllare e pretendere che tutti si abbia la stessa visione del come voler vivere?

ABCDEF
16/06/2022, 15:18
Scusa ma come puoi paragonare là fatalita’ di un incidente stradale con i rischi a cui si viene esposti nello scalare una montagna come l’Everest? Che di fatto è uno dei posti più pericolosi al mondo per le variabilità meteo.Esistono dei “fattori di rischio” che aumentiamo e in modo esponenziale quando si fanno determinate cose e lo scalare una qualsiasi montagna è sicuramente più rischioso che andare in auto (o in moto) da Roma a Ostia.

oddio...proprio da roma a ostia in moto, dovevi scegliere :)


e poi non pagano i commissari!

oddio, dai, una forma di volontariato ci sta...


ma infatti io nn voglio paragonare i rischi ..
dai domino, nn mi fare più scemo di quello che sono....
io voglio paragonare le morti ...e infatti ciò che ho scritto lo dovevi intendere come un ...si muore una volta sola tanto....e una volta morti, una causa di morte ha più senso di un altra? che distinzione fai tra una morte ed un altra per attribuirgli un maggior senso?

se bisogna proibire....e questa proibizione bisogna farla in base ad un senso...
il rischio di morte è certo in entrambi i casi...
cambieranno le incidenze, le percentuali...ma se fai un calcolo statistico , si muore sia li che la....


eccoci, e siamo ancora una volta ad un uso inconsapevole della statistica

proprio la statistica dovrebbe suggerirti qualche riflessione, o per lo meno il desiderio di dedicare qualche ora al suo studio

facci un calcolo del rischio pesato sulla numerosità dei sottoposti a quel rischio e la durata della situazione di rischio...vedrai che poi eviti certi paragoni

quanti morti per ora di guida in moto sulla roma-ostia e quanti per ora di TT

se sono paragonabili (e considera che la roma ostia è veramente pericolosa per una serie di motivi che adesso non vado a esplicitare) comincio domani coi cartelli per farla chiudere...anche se mi potrebbero rispondere che c'è il limite dei 50 o dei 30 magari, in alcuni tratti, ed è sufficiente attenersi alle disposizioni di legge per diminuire sostanzialmente il rischio

Rebel County
16/06/2022, 15:29
giuro che ci provo, eh, ma fatico davvero a seguirti...



mi piacerebbe quanto rappresenta sul pil dell'isola...

il pil dell'isola di man e' 7 miliardi di dollari circa, negligible come numeri ma di immediato impatto visto che influisce direttamente sulla popolazione, cosi anche in Irlanda del Nord, su 9 appuntamenti 5 sono nella stesa contea al Nord

ABCDEF
16/06/2022, 15:33
Io tutte ste certezze non le ho mai avute in vita mia, eppure qui vedo tanti di quei commenti come se foste dei portatori di luce e veggenza.

Lascio perdere perche' tanto non se ne esce: si discute di TT come se fosse l'unico sport estremo in essere quando c'e' gente che, gia' solo in arrampicata sulle dolomiti si smerdano a decine ogni anno e va bene cosi'.

Vietiamo anche le camminate in montagna? Ennamo

no, ma magari cerchiamo di renderle più sicure, segnalando i punti pericolosi e cercando di creare condizioni per una arrampicata più sicura: le vie ferrate servono a quello, no?

poi arrampicata non è camminata in montagna, dai, su...

massi69
16/06/2022, 15:45
eccoci, e siamo ancora una volta ad un uso inconsapevole della statistica

proprio la statistica dovrebbe suggerirti qualche riflessione, o per lo meno il desiderio di dedicare qualche ora al suo studio

facci un calcolo del rischio pesato sulla numerosità dei sottoposti a quel rischio e la durata della situazione di rischio...vedrai che poi eviti certi paragoni

quanti morti per ora di guida in moto sulla roma-ostia e quanti per ora di TT

se sono paragonabili (e considera che la roma ostia è veramente pericolosa per una serie di motivi che adesso non vado a esplicitare) comincio domani coi cartelli per farla chiudere...anche se mi potrebbero rispondere che c'è il limite dei 50 o dei 30 magari, in alcuni tratti, ed è sufficiente attenersi alle disposizioni di legge per diminuire sostanzialmente il rischio

nn c è bisogno che faccia calcoli...
c è il rischio morte perché si è in vita....e in vira fino a un dato punto ...stop
ma se proibisce il trophy......ok?
e uno dei piloti ....nomi nn ne faccio, altrimenti gliela butto...
crepa mentre taglia i rami dell ontano dietro casa...che si fa?
è morto
che senso ha la sia morte?
si può morire per tagliare i rami e nn per correre in moto?
si vietera di tagliare i rami per i non addetti ai lavori?
quanti morti per potatura rami prima di mettere in moto gli scassaminchia?
e se il pilota avesse potuto scegliere come morire e avesse espresso volontà di morire mentre correva il tt e mai cm un qualsiasi piciu mentre tagliava un albero?
che senso avresti dato al suo desiderio e alla sorte beffarda?

ABCDEF
16/06/2022, 16:16
è il caldo
prendi un asciugamano bagnalo con dell acqua fredda e mettilo sulla nuca, sai ...a una certa....��

te lo ripeto...
ma chi è che chiede modifiche , più sicurezza , cilindrate piu basse ecc ecc ecc bla bla vla....
i piloti?
o sono i soliti gli scassaminchia che nn vedono l ora di introdurre divieti li divieti qui?
a me nn sembra che ci sia stata qualche protesta...
chi va lì, a correre, sa che se sbaglia può crepare
nn è obbligato
gli sta bene l assunzione di quel rischio e vuole vivere così
perché terzi devono sempre rompere i coglioni con le loro manie di voler controllare e pretendere che tutti si abbia la stessa visione del come voler vivere?

ne abbiamo parlato a dawos...solo per rompervi i coglioni

perchè ci siamo rotti le palle di vedervi schiantare felici e contenti sugli alberi, facendo un'arrampicata, scendendo a 100 all'ora in bici dallo stelvio...e preferiamo vedervi morire lentamente per causa di effetti avversi da sieri sperimentali o, meglio ancora, impazziti per l'avvento della nazisanitariocultura , illudendovi di far qualcosa rispondendo a inutili chat o forum o cercando fra di voi qualche inutile metodo di reazione contro gli ineluttabili, mio caro, ineluttabili poteri forti, che anche nello sport vogliono imporre la visione della supercazzola dell'immortalità, che ci piacciono i divieti, ma non quelli di vestirci arcobalenicamente e danzare nelle vie delle città, nelle pause, naturalmente, fra una sessione e l'altra di terrore per i bambini...ah, l'adenocromo:oook:


nn c è bisogno che faccia calcoli...
c è il rischio morte perché si è in vita....e in vira fino a un dato punto ...stop
ma se proibisce il trophy......ok?
e uno dei piloti ....nomi nn ne faccio, altrimenti gliela butto...
crepa mentre taglia i rami dell ontano dietro casa...che si fa?
è morto
che senso ha la sia morte?
si può morire per tagliare i rami e nn per correre in moto?
si vietera di tagliare i rami per i non addetti ai lavori?
quanti morti per potatura rami prima di mettere in moto gli scassaminchia?
e se il pilota avesse potuto scegliere come morire e avesse espresso volontà di morire mentre correva il tt e mai cm un qualsiasi piciu mentre tagliava un albero?
che senso avresti dato al suo desiderio e alla sorte beffarda?

non sono francamente in grado di accompagnarti in una discesa così estrema in quella che io penso essere la più buia delle ignoranze


abbiamo risolto tutti i problemi di morti sul lavoro, che tanto era gente che prima o poi doveva crepare comunque, così come valeva per il covid...e tutto questo spolverato da un sano machista moto di ammirazione per chi ha le palle di sfidarla, sta morte, coinvolgendo in quello che, nemmeno a prima vista appare un ragionamento, chi muore per un incidente stradale o sul lavoro

ma davvero?!?

e io ho passato ore a cercare di discutere con te...

ma confermo: parla, "ragiona", che ti offendi più di quanto sia in grado di fare io :)

ah, qui non fa poi così caldo...ma credo che da quelle parti il sole picchi forte...o è il post covid...sai mai...hai sempre detto che non aveva avuto alcuna conseguenza, ma io ti trovo sempre più involuto, confuso, poco lucido...

Monacograu
16/06/2022, 16:26
...
ma chi è che chiede modifiche , più sicurezza , cilindrate piu basse ecc ecc ecc bla bla vla....
i piloti?
o sono i soliti gli scassaminchia che nn vedono l ora di introdurre divieti li divieti qui?
a...

Ne è pieno anche il forum di scassaminchia...oppure sono semplicemente persone che la pensano in modo diverso ...


Giá 3 morti quest'anno al TT....corsa affascinante, non li obbliga nessuno, bla bla bla....ma che senso ha?Le moto sono diventate potentissime, le stradine son rimaste quelle....sono sempre stato un fan dell TT ma a tutto c'é un limite. Che ne pensate?


Anche io ieri riflettevo sul fatto di 3 vite perse sul quel circuito e che potrebbe essere un duro colpo per la manifestazione


Lo dico da anni, prima o poi lo chiudono come la gruppo b. Se a ogni corsa c'è un morto non è più una corsa, è una messa funebre.


Vite perse, ora sono 4..:cry:


"Sale il numero delle vittime di questa edizione della famigerata gara di moto che si corre dal 1907. L'ultimo è il francese Cesar Chanal, pilota del sidecar deceduto in seguito al terribile incidente avvenuto in Gara 1 nella giornata di sabato in cui aveva perso la vita anche il suo passeggero Olivier Lavorel"


penso che a tutto ci sia un limite, forse l'hanno raggiunto. Lo dico da appassionato, ma quando arrivi a queste cifre drammatiche vuol dire che il gioco si è rotto.

in ITALIA la prefettura negherebbe subito il permesso di fare di nuovo una gara come questa, li non so come funziona e come facciano, senza la minima protezione!! boh
dovremmo fare passi in avanti in materia di sicurezza vedi la f1, li sembra che tutto sia concesso o che il tempo si sia fermato


credo che sia necessario distinguere fra una sfida personale (alpinismo o immersione) e una competizione ufficiale organizzata in uno scenario oggettivamente rischioso

nessuno può impedire a un singolo di affrontare una situazione anche estremamente rischiosa, mentre credo che sia necessario impedire di organizzare competizioni che presentano evidenti rischi per la sicurezza dei partecipanti e magari degli spettatori

l'esempio fatto da Alebrasa sulle gruppo B è , a mio parere, calzante...e la ragione per la quale nel mondiale moto non ci sono più circuiti cittadini che una volta c'erano, così come la formula uno non corre più sul tracciato lungo del nurburg è proprio quella

secondo me gli organizzatori del TT hanno avuto tutto il tempo per "correre ai ripari" e cercare di rallentare (chicanes? limitazione di cilindrata/potenza?) la competizione , ora credo che il tempo sia scaduto

my 2 cents


Quindi lasciare un pugno di pazzi scalmanati correre in mezzo ad un paesino è corretto.

Signori, non confondiamo la libertà con il fare i porci comodi. Con i morti non ci si scherza.



Inviato dal mio M2006C3MNG utilizzando Tapatalk


Io la trovo una cosa senza senso, non rischierei mai la vita in quello modo per la botta di adrenalina…ma questo è il mio modo di pensare (lo stesso che mi ha portato ad abbandonare, non a cuor leggero, la moto dopo un brutto incidente proprio per non lasciare orfano mio figlio), sicuramente non dei piloti del TT. La loro mente, evidentemente, ragiona in modo completamente diverso.
Detto ciò, immagino che la botta di adrenalina la possano avere anche girando in maggiore sicurezza, facendo evolvere regolamenti e dispositivi di sicurezza come è stato fatto in tante altre competizioni.
Il sorpasso di Rossi a Stoner Laguna Seca non credo fosse avaro di spettacolo o di adrenalina.
Sia il pubblico che il pilota cercano emozione: si tratta, forse, di trovare quel giusto equilibrio tra l’emozione e la sicurezza. E, da quello che so, l’attuale TT (così come altre competizioni, ma questo non aggiunge nulla, imho) questo equilibrio non l’ha trovato.

Parole in libertà…


il senso è che se fossi un organizzatore mi sentirei in parte responsabile di aver generato un evento dove ogni anno qualcuno ci lascerà le penne.
Questo è soggettivo, magari a qualcuno non importerebbe più di tanto basta mandare avanti la tradizione, in nome della passione di correre in moto
e poi si assolvono le coscienze con delle liberatorie.

il dubbio non ti viene? :dubbio:

massi69
16/06/2022, 18:03
Ne è pieno anche il forum di scassaminchia...oppure sono semplicemente persone che la pensano in modo diverso ...



il dubbio non ti viene? :dubbio:


no il dubbio nn mi viene..
a parte che personalmente, nn andrei mai a correre una gara cm quella...
e il mio modo di intendere la moto è lontano anni luce dalla competizione sportiva....
se devo misurarmi, lo faccio cn me stesso .... e cerco di migliorare gli aspetti che più ritengo lacunosi in ciò che mi consentirebbero di vivere ancora meglio la mia condizione in più contesti....
nn sn un maniaco dell adrenalina....sai a 53 anni, si cercano altre cose...
nn me ne fotte un cz ne della moto gp , ne della f1...
il tt lo apprezzo un po di più perché il fattore pilota è più diretto nel conseguimento del risultato....
fino a un po di amni fa sarei potuto anche andare a vederlo...ho un amico che organizzava viaggi in moto.. acquistava in anticipo lotti di biglietti, visto che è un nr chiuso....ma nn amo le folle, nn amo gli assembramenti ecc ecc....
tt questo per dire che del tt nn è che me ne fotta più di tanto...
ma per me, uno, nei limiti del nn creare danni al prossimo....può fare che cz gli pare...
per me nn si dovrebbe vietare nn
ognuno deve essere libero di poter pensare, valutare e fare....poi cazzi suoi ciò che succede e le conseguenze a cui va incontro ....
e già solo il fatto che qualcuno possa dire questo lo si può fare e questo no, e ripeto, nei limiti delle libertà e del rispetto, mi sta profondamente sul cazzo....
e per cm sn fatto...
anche se mai lo farei, mi farei venir la voglia appositamente per contestare ul fatto che una persona possa dire a un altra di nn fare....


ne abbiamo parlato a dawos...solo per rompervi i coglioni

perchè ci siamo rotti le palle di vedervi schiantare felici e contenti sugli alberi, facendo un'arrampicata, scendendo a 100 all'ora in bici dallo stelvio...e preferiamo vedervi morire lentamente per causa di effetti avversi da sieri sperimentali o, meglio ancora, impazziti per l'avvento della nazisanitariocultura , illudendovi di far qualcosa rispondendo a inutili chat o forum o cercando fra di voi qualche inutile metodo di reazione contro gli ineluttabili, mio caro, ineluttabili poteri forti, che anche nello sport vogliono imporre la visione della supercazzola dell'immortalità, che ci piacciono i divieti, ma non quelli di vestirci arcobalenicamente e danzare nelle vie delle città, nelle pause, naturalmente, fra una sessione e l'altra di terrore per i bambini...ah, l'adenocromo:oook:



uanna' ....la cap nan t accmpagn chiu🤣

Monacograu
16/06/2022, 21:10
Ne è pieno anche il forum di scassaminchia...oppure sono semplicemente persone che la pensano in modo diverso ...
il dubbio non ti viene? :dubbio:



no il dubbio nn mi viene..


Bene :oook:

ABCDEF
17/06/2022, 07:49
no il dubbio nn mi viene..
a parte che personalmente, nn andrei mai a correre una gara cm quella...
e il mio modo di intendere la moto è lontano anni luce dalla competizione sportiva....
se devo misurarmi, lo faccio cn me stesso .... e cerco di migliorare gli aspetti che più ritengo lacunosi in ciò che mi consentirebbero di vivere ancora meglio la mia condizione in più contesti....

https://m.media-amazon.com/images/P/B01FYFSH0U.01._SCLZZZZZZZ_SX500_.jpg




ma per me, uno, nei limiti del nn creare danni al prossimo....può fare che cz gli pare...
per me nn si dovrebbe vietare nn
ognuno deve essere libero di poter pensare, valutare e fare....poi cazzi suoi ciò che succede e le conseguenze a cui va incontro ....
e già solo il fatto che qualcuno possa dire questo lo si può fare e questo no, e ripeto, nei limiti delle libertà e del rispetto, mi sta profondamente sul cazzo....
e per cm sn fatto...
anche se mai lo farei, mi farei venir la voglia appositamente per contestare ul fatto che una persona possa dire a un altra di nn fare....





eh, lo sappiamo:)





uanna' ....la cap nan t accmpagn chiu��

no, sto cercando di esprimermi con concetti intelleggibili dalla controparte:)

massi69
17/06/2022, 08:07
no, sto cercando di esprimermi con concetti intelleggibili dalla controparte:)

non ho capito 🤣🍌

ABCDEF
17/06/2022, 08:57
una organizzazione di esseri viventi si basa su regole condivise
le regole discendono dalla cultura di quella società e da quello che potremmo definire "comune sentire"
il comune sentire è influenzato grandemente dalla storia, dalla religione e dal grado di benessere socio-economico di quella società
infatti: non tutte le società (che qualcuno grossolanamente potrebbe definire popoli) condividono le stesse sensibilità, e, di conseguenza, le stesse regole

ora: chi chieda basi scientifiche, prove, numeri, o opponga concetti assoluti provenienti dal campo filosofico-politico per giustificare quelle regole, chiede qualcosa che non c'entra nulla

per la religione cattolica, per fare un esempio, la vita è sacra e va tutelata perchè non ti appartiene
per altre religioni, come le vogliamo definire, più fataliste, è inutile sbattersi tanto, perchè poi alla fine si arriva doive si deve arrivare (e probabilmente le possibilità di morire nella "vita di tutti i giorni" sono molto più elevate che da noi
per altre ancora più "economicistiche" (protestanti, anglicani) l'impatto delle scelte sulla società, va considerato in maniera ancora diversa

se poi vogliamo parlare del valore di una vita, si apre un mondo di valutazioni diverse a seconda, appunto, della società
e così succede anche per il "valore sociale" di una vita (un individuo non è solo in quanto individuo, ma anche in quanto partecipante a una struttura sociale, almeno fra gli esseri umani...ma se si guarda bene anche fra gli animali)

mi pare quindi ovvio che stiamo facendo questa discussione basandoci sui valori della nostra società (quella occidentale-cattolica), che potrebbero perfettamente non essere completamente condivisi (e infatti non lo sono) da culture anche solo lievemente diverse dalla nostra, figuriamoci se stessimo discutendo dello stesso argomento in Gabon o in Burkina Faso...

se prescindiamo da questo presupposto, stiamo discutendo del nulla, paragonando automobili a gelati o grattacieli

poi una critica filosofica a quelli che sono i valori della nostra società è sempre possibile, figuriamoci, ma va fatta considerando tutti i casi, e non scegliendo le ciliegie che ci piacciono di più, e considerando anche che nella nostra società, e comprendo che a qualcuno possa dispiacere, quello che "vince" è il sentire della maggioranza...e da questo discendono regole e opinioni

tagliare le mani a un ladro è una regola perfettamente condivisa in alcune società, non lo è nella nostra, anche se non escludo ci siano persone che anche qui la riterrebbero una pratica auspicabile

oppure può essere accettabile, e lo era anche qui, fino a non molto tempo fa, che un marito cornuto fosse praticamente "obbligato" a far fuori la moglie, tanto è vero che per il delitto "d'onore" (sic) erano previste attenuanti dal nostro codice di procedura civile

giusto per fare un esempio e per indicare che, nel corso del tempo, anche il comune sentire può cambiare

nella nostra società è condiviso che, dove possibile, anche nelle manifestazioni sportive che presentano per loro caratteristica, una elevata dose di rischio, sia etico fare tutto il possibile per ridurlo, e, laddove impossibile, si possa arrivare anche a decidere di sospendere quella singola attività, attraverso il lavoro delle federazioni, della politica eccetera.

ho stato spiegato aanche per l'ommo della strada ? magari anche senza banane, pappagalli o risatine sciocche?:)

Padella
17/06/2022, 09:04
Hai spiegato perfettamente.
A maggior ragione quindi...femose i gazxi nostri.

massi69
17/06/2022, 09:14
ho stato spiegato aanche per l'ommo della strada ? magari anche senza banane, pappagalli o risatine sciocche?:)

guarda che ti pago per scrivere questo, che condivido
e non per scimmiottare gli sprofondi intellettivi, a cui nn sei avvezzo e per cui improvvisi😍😘

navigator
17/06/2022, 09:24
https://www.estetica-mente.com/opinioni/tourist-trophy-la-coerenza-del-controsenso/6090/


“Al Tourist Trophy se cadi, muori. Eppure il suo fascino è irresistibile.” Credo che questa frase di Giacomo Agostini, che al TT ci ha corso e ci ha vinto (e lo ha profondamente osteggiato), sia la più lucida definizione di questa gara, così lontana dalle competizioni motociclistiche attuali, eppure così simile, per significato, a quella cosa che il TT sembra avere in odio più di tutto: la vita.
Una semplice pacca sulla spalla. Questo è il segnale dell’inizio, il momento in cui il pilota molla la frizione e parte per il suo personale toboga sullo Snaefell Mountain Course, 60,7 km di lunghezza da ripetersi più volte a seconda della categoria: oltre 200 curve che si dipanano tra le strade dell’isola di Man, sfiorando muretti, pali della luce, case e strapiombi in un costante “paso doble” con quella che, nella migliore delle ipotesi in caso di errore, potrebbe essere la fine di tutto. Questo è il Tourist Trophy, una gara su strada nata nel 1907 e che da allora ha affascinato e fatto discutere generazioni di appassionati. Si è presa centinaia di vite (tra piloti, pubblico e marshal) e nonostante ciò sopravvive, incurante delle critiche, fiera del suo anacronismo e della sua dura onestà. Perché il TT sa di non essere un “controsenso” (e per certi versi neanche una semplice gara di moto) ma semplicemente l’espressione più razionale della follia. O, se volete, l’espressione più folle di una cosa che consideriamo normale, come lo scorrere naturale della vita.



Non è facile raccogliere i pensieri se sei fresco di ritorno da quell’isola e, per la prima volta, hai potuto toccare con mano quello che questa gara rappresenta. Uno sguardo dal vivo, ripulito dalle critiche di chi lo osteggia e dall’immagine leggendaria che ce ne danno i DVD. Il Tourist Trophy, infatti, non lo conosci solo attraverso i salti meravigliosi di Mc Guinness al Ballaugh Bridge o ammirando le staccate di Bruce Anstey alla curva del Creg-Ny-Baa, e non puoi soprattutto pensare di conoscerlo leggendo gli articoli feroci che esplodono come supernove di inchiostro e carta ogni qualvolta un pilota ci lascia le penne. No. Il senso del TT lo puoi percepire solo nella maniera più assurda possibile (almeno su quelle strade), ossia camminando a piedi per il tracciato, toccando le protezioni disseminate lungo le curve, saggiando col piede i cordoli bianchi e neri (smussati ma pur sempre di pietra dura), osservando la tenera inutilità dei materassi messi dagli abitanti dell’isola e che avvolgono i pali della luce a bordo strada (a 200 km/h il palo della luce lo puoi ricoprire anche di marshmallow, ma non cambia l’esito dell’impatto). Chi corre il TT, infatti, vince anche se non arriva primo, vince anche se non arriva, in realtà. Il solo motivo di essere lì e giocarsi tutto per qualcosa di intangibile come la passione, è già una vittoria. Non ci sono milioni di euro in ballo, non c’è il sogno di una vita agiata alla fine del Gran Premio. Chi corre qui, se vince, si porta a casa la coppa con l’effigie del Mercurio Alato, se perde, invece, coltiverà la speranza di poter correre ancora il prossimo anno. Tutti però, vinti e vincitori, ottengono qualcosa di molto più importante, ossia l’amore della gente, l’affetto incondizionato di chi sta guardando un eroe.


Ora, quello che c’è scritto qui sopra ha preso forma nel volo Isola di Man–Birmingham, prima tappa di un odisseico viaggio verso casa dopo 4 giorni passati sull’isola, ovviamente per lavoro. Arai, il marchio di caschi più famoso al mondo, ha invitato la testata per cui collaboro a provare il loro casco top di gamma sulle strade dell’isola, qualche giorno prima l’inizio del TT. Confesso che quando mi hanno proposto la trasferta, la felicità di poter finalmente visitare un luogo leggendario, si è mischiata inevitabilmente alla paura di solcare quelle strade, così diverse da qualsiasi altra che conosco. A spaventarmi, più di tutto, era il tanto abusato concetto di “limite”. Guido Meda, ormai da anni, ci urla nelle orecchie che il limite per i piloti è un concetto fluttuante, che il limite va superato, che con lui si danza e, spesso, il campione è proprio quello che sa spingersi oltre le proprie possibilità. Beh, se ciò è vero in circuito, qui sullo Snaefell Mountain Course, il limite è tutto tranne una linea da cavalcare. Qui, questo termine trova il suo senso etimologico più vero: il “limite” sull’Isola è un limite. Oltre a esso non c’è la via di fuga, o una scivolata, o un un dritto sulla ghiaia. Il limite è un muro (un muro vero!) che non puoi oltrepassare. Ed è questo, nella sua crudeltà, a rendere il TT qualcosa di immensamente affascinante. Per riuscire a essere veloci tra quelle curve, infatti, non bisogna sapere quando “darci del gas”, è necessario sapere quando bisogna “toglierlo”. Sembra folle, l’ennesimo controsenso, ma a pensarci bene non lo è. Lucida follia, un continuo gioco a levare, indispensabile per provare a toccare quel limite. Una partita coerente, senza inganni, come appunto dovrebbe essere la vita.


– Prima di darci la possibilità di testare il casco sul Mountain, l’organizzazione Arai ha pensato potesse essere interessante fare una visita alla Joey Dunlop Foundation, una grossa casa perfettamente attrezzata per ospitare tra gli altri, piloti che hanno subito traumi gravi durante la gara. Costata oltre un milione di sterline, la fondazione viene sovvenzionata attraverso donazioni e ovviamente l’affitto delle stanze. C’è tutto, letti comandabili elettricamente, rampe d’accesso, bagni studiati per essere utilizzati in perfetta autonomia e poi il piatto forte: una terrazza che si affaccia sulla curva a destra che porta al Braddan Bridge, dove i piloti arrivano dopo essersi sparati la discesona di Bray Hill. Giusto per ricordarci sempre quale è il limite.


– La parte del Mountain, la più bella di tutto il tracciato, durante il periodo di gara diventa una sorta di pista aperta anche ai comuni mortali. In pratica, solo in quel punto, viene tolto il doppio senso di circolazione e vengono eliminati i limiti di velocità. Ennesimo controsenso? Forse. A levarmi ogni dubbio è stato l’incontro che ho fatto appena partito per il mio giro sul Mountain: dopo aver percorso i primi metri, infatti, appostato all’uscita di una curva c’era un poliziotto che appena mi ha visto mi ha salutato e mi ha urlato “Goooo!”


– Girovagando per il paddock, si incontrano le umanità più disparate. La cosa più bella però sono le famiglie: madri, padri e figli stipati in una tenda a lavorare sul loro mezzo, banchi di lavoro improvvisati, una piastra elettrica sempre accesa e l’immancabile compilation di birrette vicino. Stupenda, tra tutte, l’immagine di una signora attempata che, incurante di essere vestita di tutto punto, con la capillera in piega e tanto oro addosso, affondava le mani nel motore del sidecar del marito, anche lei alla ricerca di quel CV in più che può fare la differenza.

– Nelle corse su strada e al TT in particolare, il binomio moto-pilota è ancora tanto sbilanciato verso il secondo. Il coraggio e il manico del pilota sono più determinanti di un’elettronica bene a punto, perché qui, oltre alla velocità, entrano in ballo numerosi fattori, alcuni di essi imponderabili. Per tenere fede a questa regola, i piloti del TT hanno recentemente sottoscritto una petizione per abolire una norma introdotta qualche anno fa e che vuole, per aumentare la sicurezza, che le gare vengano interrotte in caso di pioggia. Loro spiegano: se corsa deve essere, che corsa sia, in qualsiasi condizione. Controsenso anche questo?

PowerRoss
17/06/2022, 10:43
https://www.estetica-mente.com/opinioni/tourist-trophy-la-coerenza-del-controsenso/6090/


“Al Tourist Trophy se cadi, muori. Eppure il suo fascino è irresistibile.” Credo che questa frase di Giacomo Agostini, che al TT ci ha corso e ci ha vinto (e lo ha profondamente osteggiato), sia la più lucida definizione di questa gara, così lontana dalle competizioni motociclistiche attuali, eppure così simile, per significato, a quella cosa che il TT sembra avere in odio più di tutto: la vita.
Una semplice pacca sulla spalla. Questo è il segnale dell’inizio, il momento in cui il pilota molla la frizione e parte per il suo personale toboga sullo Snaefell Mountain Course, 60,7 km di lunghezza da ripetersi più volte a seconda della categoria: oltre 200 curve che si dipanano tra le strade dell’isola di Man, sfiorando muretti, pali della luce, case e strapiombi in un costante “paso doble” con quella che, nella migliore delle ipotesi in caso di errore, potrebbe essere la fine di tutto. Questo è il Tourist Trophy, una gara su strada nata nel 1907 e che da allora ha affascinato e fatto discutere generazioni di appassionati. Si è presa centinaia di vite (tra piloti, pubblico e marshal) e nonostante ciò sopravvive, incurante delle critiche, fiera del suo anacronismo e della sua dura onestà. Perché il TT sa di non essere un “controsenso” (e per certi versi neanche una semplice gara di moto) ma semplicemente l’espressione più razionale della follia. O, se volete, l’espressione più folle di una cosa che consideriamo normale, come lo scorrere naturale della vita.



Non è facile raccogliere i pensieri se sei fresco di ritorno da quell’isola e, per la prima volta, hai potuto toccare con mano quello che questa gara rappresenta. Uno sguardo dal vivo, ripulito dalle critiche di chi lo osteggia e dall’immagine leggendaria che ce ne danno i DVD. Il Tourist Trophy, infatti, non lo conosci solo attraverso i salti meravigliosi di Mc Guinness al Ballaugh Bridge o ammirando le staccate di Bruce Anstey alla curva del Creg-Ny-Baa, e non puoi soprattutto pensare di conoscerlo leggendo gli articoli feroci che esplodono come supernove di inchiostro e carta ogni qualvolta un pilota ci lascia le penne. No. Il senso del TT lo puoi percepire solo nella maniera più assurda possibile (almeno su quelle strade), ossia camminando a piedi per il tracciato, toccando le protezioni disseminate lungo le curve, saggiando col piede i cordoli bianchi e neri (smussati ma pur sempre di pietra dura), osservando la tenera inutilità dei materassi messi dagli abitanti dell’isola e che avvolgono i pali della luce a bordo strada (a 200 km/h il palo della luce lo puoi ricoprire anche di marshmallow, ma non cambia l’esito dell’impatto). Chi corre il TT, infatti, vince anche se non arriva primo, vince anche se non arriva, in realtà. Il solo motivo di essere lì e giocarsi tutto per qualcosa di intangibile come la passione, è già una vittoria. Non ci sono milioni di euro in ballo, non c’è il sogno di una vita agiata alla fine del Gran Premio. Chi corre qui, se vince, si porta a casa la coppa con l’effigie del Mercurio Alato, se perde, invece, coltiverà la speranza di poter correre ancora il prossimo anno. Tutti però, vinti e vincitori, ottengono qualcosa di molto più importante, ossia l’amore della gente, l’affetto incondizionato di chi sta guardando un eroe.


Ora, quello che c’è scritto qui sopra ha preso forma nel volo Isola di Man–Birmingham, prima tappa di un odisseico viaggio verso casa dopo 4 giorni passati sull’isola, ovviamente per lavoro. Arai, il marchio di caschi più famoso al mondo, ha invitato la testata per cui collaboro a provare il loro casco top di gamma sulle strade dell’isola, qualche giorno prima l’inizio del TT. Confesso che quando mi hanno proposto la trasferta, la felicità di poter finalmente visitare un luogo leggendario, si è mischiata inevitabilmente alla paura di solcare quelle strade, così diverse da qualsiasi altra che conosco. A spaventarmi, più di tutto, era il tanto abusato concetto di “limite”. Guido Meda, ormai da anni, ci urla nelle orecchie che il limite per i piloti è un concetto fluttuante, che il limite va superato, che con lui si danza e, spesso, il campione è proprio quello che sa spingersi oltre le proprie possibilità. Beh, se ciò è vero in circuito, qui sullo Snaefell Mountain Course, il limite è tutto tranne una linea da cavalcare. Qui, questo termine trova il suo senso etimologico più vero: il “limite” sull’Isola è un limite. Oltre a esso non c’è la via di fuga, o una scivolata, o un un dritto sulla ghiaia. Il limite è un muro (un muro vero!) che non puoi oltrepassare. Ed è questo, nella sua crudeltà, a rendere il TT qualcosa di immensamente affascinante. Per riuscire a essere veloci tra quelle curve, infatti, non bisogna sapere quando “darci del gas”, è necessario sapere quando bisogna “toglierlo”. Sembra folle, l’ennesimo controsenso, ma a pensarci bene non lo è. Lucida follia, un continuo gioco a levare, indispensabile per provare a toccare quel limite. Una partita coerente, senza inganni, come appunto dovrebbe essere la vita.


– Prima di darci la possibilità di testare il casco sul Mountain, l’organizzazione Arai ha pensato potesse essere interessante fare una visita alla Joey Dunlop Foundation, una grossa casa perfettamente attrezzata per ospitare tra gli altri, piloti che hanno subito traumi gravi durante la gara. Costata oltre un milione di sterline, la fondazione viene sovvenzionata attraverso donazioni e ovviamente l’affitto delle stanze. C’è tutto, letti comandabili elettricamente, rampe d’accesso, bagni studiati per essere utilizzati in perfetta autonomia e poi il piatto forte: una terrazza che si affaccia sulla curva a destra che porta al Braddan Bridge, dove i piloti arrivano dopo essersi sparati la discesona di Bray Hill. Giusto per ricordarci sempre quale è il limite.


– La parte del Mountain, la più bella di tutto il tracciato, durante il periodo di gara diventa una sorta di pista aperta anche ai comuni mortali. In pratica, solo in quel punto, viene tolto il doppio senso di circolazione e vengono eliminati i limiti di velocità. Ennesimo controsenso? Forse. A levarmi ogni dubbio è stato l’incontro che ho fatto appena partito per il mio giro sul Mountain: dopo aver percorso i primi metri, infatti, appostato all’uscita di una curva c’era un poliziotto che appena mi ha visto mi ha salutato e mi ha urlato “Goooo!”


– Girovagando per il paddock, si incontrano le umanità più disparate. La cosa più bella però sono le famiglie: madri, padri e figli stipati in una tenda a lavorare sul loro mezzo, banchi di lavoro improvvisati, una piastra elettrica sempre accesa e l’immancabile compilation di birrette vicino. Stupenda, tra tutte, l’immagine di una signora attempata che, incurante di essere vestita di tutto punto, con la capillera in piega e tanto oro addosso, affondava le mani nel motore del sidecar del marito, anche lei alla ricerca di quel CV in più che può fare la differenza.

– Nelle corse su strada e al TT in particolare, il binomio moto-pilota è ancora tanto sbilanciato verso il secondo. Il coraggio e il manico del pilota sono più determinanti di un’elettronica bene a punto, perché qui, oltre alla velocità, entrano in ballo numerosi fattori, alcuni di essi imponderabili. Per tenere fede a questa regola, i piloti del TT hanno recentemente sottoscritto una petizione per abolire una norma introdotta qualche anno fa e che vuole, per aumentare la sicurezza, che le gare vengano interrotte in caso di pioggia. Loro spiegano: se corsa deve essere, che corsa sia, in qualsiasi condizione. Controsenso anche questo?

Fatta quell'esperienza nel 2011, in sella alla mia Shiver con cui sono arrivato a Man direttamente da Venezia.

Che dire.. Non è sempre aperta, anche perchè molte volte è segnalata nebbia sullo Sneafell.
Quindi ti metti comodo a guardare i tabelloni luminosi sparsi in qui e lì che danno informazioni apsettando di veder comparire "Mountain Course OPEN".

Allora ti precipiti fuori Ramsey insieme a una moltitudine di altri bikers, da soli o in coppia, con un sidecar del '46 o con l'ultima R1 dove inizia il tratto "montano" del Course, precisamente all'Hairpin dove una coppia di solerti poliziotti del luogo regola l'accesso, scaglionando le "partenze", urlando "Go" e "Come in man!", battendoti anche il 5 o chiedendo a qualcuno informazioni sulla propria moto.

Per inciso, sono gli stessi poliziotti che, quando il Mountain non è aperto, si piazzano con il velox e ti aprono le natiche se oltrepassi i limiti (e per la cronaca non puoi permetterti di non pagare la multa, pena il divieto di imbarco sul traghetto di ritorno).

Dall'Hairpin si parte un po' timorosi, con decine di moto che ti sorpassano o da sorpassare, cominci a spingere, ti sembra di volare, ma a mente lucida capisci poi che non stavi andando più forte di quando sei sulle tue strade a casa.
Il tracciato si snoda, tra curve che dimentichi in fretta perchè poi la tua mente deve gestire lo spettacolo del tratto dello Sneafell, lassù in cima, e non ti accorgi nemmeno che sei passato accanto alla statua di Dunlop, chettifrega, stai correndo sul Mountain, perdio, tra altri fratelli e sorelle, in una bolgia di piccola anarchia, in cui il pericolo è l'ultimissimo dei tuoi pensieri.

Curve, curve, pascoli, tutto si snoda veloce finchè non arrivi al discesone della curva di Creeg Ny Baa, dove il tratto libero finisce, e tu rallenti al moto mentre il cuore aumentai battiti e l'adrenalina spinge ancora nelle vene e il casco non riesce più a tenere dentro il sorriso ebete e soddisfatto di chi ha appena assaggiato un pezzo di leggenda delle corse.

Dopo tutto questo meglio fermarsi al pub e ordinare l'immancabile pinta di scura, far scendere l'adrenalina e godersi le chiacchere di altri che sono appena scesi dallo Sneafell, perchè fuori da questa oasi di follia le regole e i limiti si rispettano (e li fanno rispettare).

Il TT Isle of Man è anche questo...

navigator
17/06/2022, 11:24
Fatta quell'esperienza nel 2011, in sella alla mia Shiver con cui sono arrivato a Man direttamente da Venezia.

Che dire.. Non è sempre aperta, anche perchè molte volte è segnalata nebbia sullo Sneafell.
Quindi ti metti comodo a guardare i tabelloni luminosi sparsi in qui e lì che danno informazioni apsettando di veder comparire "Mountain Course OPEN".

Allora ti precipiti fuori Ramsey insieme a una moltitudine di altri bikers, da soli o in coppia, con un sidecar del '46 o con l'ultima R1 dove inizia il tratto "montano" del Course, precisamente all'Hairpin dove una coppia di solerti poliziotti del luogo regola l'accesso, scaglionando le "partenze", urlando "Go" e "Come in man!", battendoti anche il 5 o chiedendo a qualcuno informazioni sulla propria moto.

Per inciso, sono gli stessi poliziotti che, quando il Mountain non è aperto, si piazzano con il velox e ti aprono le natiche se oltrepassi i limiti (e per la cronaca non puoi permetterti di non pagare la multa, pena il divieto di imbarco sul traghetto di ritorno).

Dall'Hairpin si parte un po' timorosi, con decine di moto che ti sorpassano o da sorpassare, cominci a spingere, ti sembra di volare, ma a mente lucida capisci poi che non stavi andando più forte di quando sei sulle tue strade a casa.
Il tracciato si snoda, tra curve che dimentichi in fretta perchè poi la tua mente deve gestire lo spettacolo del tratto dello Sneafell, lassù in cima, e non ti accorgi nemmeno che sei passato accanto alla statua di Dunlop, chettifrega, stai correndo sul Mountain, perdio, tra altri fratelli e sorelle, in una bolgia di piccola anarchia, in cui il pericolo è l'ultimissimo dei tuoi pensieri.

Curve, curve, pascoli, tutto si snoda veloce finchè non arrivi al discesone della curva di Creeg Ny Baa, dove il tratto libero finisce, e tu rallenti al moto mentre il cuore aumentai battiti e l'adrenalina spinge ancora nelle vene e il casco non riesce più a tenere dentro il sorriso ebete e soddisfatto di chi ha appena assaggiato un pezzo di leggenda delle corse.

Dopo tutto questo meglio fermarsi al pub e ordinare l'immancabile pinta di scura, far scendere l'adrenalina e godersi le chiacchere di altri che sono appena scesi dallo Sneafell, perchè fuori da questa oasi di follia le regole e i limiti si rispettano (e li fanno rispettare).

Il TT Isle of Man è anche questo...

purtroppo non ho mai avuto l'occasione di andarci... anche dopo vari tentativi di organizzare il viaggio con amici non siamo mai riusciti a definirlo.

GHILMNO
18/06/2022, 01:11
https://m.media-amazon.com/images/P/B01FYFSH0U.01._SCLZZZZZZZ_SX500_.jpg



Meglio questo, più stocastico, ma meno noioso. :D :oook:

https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71c04rFGPzL.jpg

:D

ABCDEF
18/06/2022, 12:49
Meglio questo, più stocastico, ma meno noioso. :D :oook:

https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/71c04rFGPzL.jpg

:D

:)

certo, interessante...ma sei sicuro che il tuo "stocastico" non venga travisato, data una parte dell'audience? :)

GHILMNO
18/06/2022, 13:06
E sticazzi non ce li metti? :oook:

the kapos
22/06/2022, 06:59
A mio avviso il TT è un Festival che non avrà mai fine. E' manifestazione che ogni anno fa riempire l'isola di appassionati da tutto il mondo ove solo i più bravi riescono a gareggiare. E' la disneyland di certi motociclisti situata in una località libera.
Su certe vetrine dell'Isola ho visto delle magliette con una scritta: "Se non ti piacciono i nostri regolamenti ogni giorno c'è sempre un traghetto che parte dall'isola". Parlando con qualche pilota ho capito che per loro sia meglio morire da vivi piuttosto che campare da morti; non hanno paura di soffrire perche chi prova paura nel soffrire soffre sempre di paura. Io per tutti loro provo rispetto, tanto rispetto.
Proviamo a scandalizzarci e protestare invece quando il lunedi dopo un week end di bel tempo proviamo a digitare su google : "incidente muore motociclista". Meglio non farlo.
Buona giornata a tutti!

massimio
22/06/2022, 07:26
A mio avviso il TT è un Festival che non avrà mai fine. E' manifestazione che ogni anno fa riempire l'isola di appassionati da tutto il mondo ove solo i più bravi riescono a gareggiare. E' la disneyland di certi motociclisti situata in una località libera.
Su certe vetrine dell'Isola ho visto delle magliette con una scritta: "Se non ti piacciono i nostri regolamenti ogni giorno c'è sempre un traghetto che parte dall'isola". Parlando con qualche pilota ho capito che per loro sia meglio morire da vivi piuttosto che campare da morti; non hanno paura di soffrire perche chi prova paura nel soffrire soffre sempre di paura. Io per tutti loro provo rispetto, tanto rispetto.
Proviamo a scandalizzarci e protestare invece quando il lunedi dopo un week end di bel tempo proviamo a digitare su google : "incidente muore motociclista". Meglio non farlo.
Buona giornata a tutti!

se uno pensa che sia meglio morire da vivi rischiando la pelle al TT piuttosto che vivere da morti evidentemente ha una vita di merda

mic56
22/06/2022, 07:44
se uno pensa che sia meglio morire da vivi rischiando la pelle al TT piuttosto che vivere da morti evidentemente ha una vita di merda

In effetti....

Marce63
22/06/2022, 12:41
In effetti....

Anche perché morire da morti la vedo ardua…:blink:

mic56
22/06/2022, 12:45
Anche perché morire da morti la vedo ardua…:blink:

Rarissimamente può avvenire: mi ricordo che a scuola ci dissero di qualcuno che nel momento del trapasso disse a colui che il trapasso gli stava procurando che uccideva un uomo morto. Rimasi impressionato.

Marce63
22/06/2022, 12:52
Rarissimamente può avvenire: mi ricordo che a scuola ci dissero di qualcuno che nel momento del trapasso disse a colui che il trapasso gli stava procurando che uccideva un uomo morto. Rimasi impressionato.

Hai ragione (come spesso accade)!
Ferrucci trafitto a tradimento da Maramaldo
(confesso che ho googolato :biggrin3:)

ABCDEF
23/06/2022, 17:36
Hai ragione (come spesso accade)!
Ferrucci trafitto a tradimento da Maramaldo
(confesso che ho googolato :biggrin3:)

Ma anche maramaldo ha fatto una brutta fine,
Come recita la famosa canzone, morto nonostante avesse riserve infinite di pane e vino, è un orto pieno di insalata, oltre a una casa di proprietà

Marce63
23/06/2022, 18:10
Se i miei ricordi da bambino non mi tradiscono, mi sa che quello era Maramao(cantato anche dal Trio Lescano) :lingua::biggrin3:

mic56
23/06/2022, 19:23
Da non confondere con marameo.

Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk

ABCDEF
24/06/2022, 20:34
Se i miei ricordi da bambino non mi tradiscono, mi sa che quello era Maramao(cantato anche dal Trio Lescano) :lingua::biggrin3:

:)
Vedo che hai colto la quasi consonanza…:)

Cazzeggi di un certo livello…storia della musica italiana :)

Feiber
05/07/2022, 12:48
Ho avuto la fortuna di assistere al TT nel 2017 con amici e di poter girare l'isola con delle vecchie BMW noleggiate sul posto.
E' stata una delle esperienze motoristiche più memorabili. Il TT ha un'atmosfera magica di festa, di passione e l'adrenalina è nell'aria. I piloti, o meglio gli eroi, che vi partecipano lo fanno per pura passione e nessuno li obbliga, sanno benissimo cosa rischiano, quindi non vedo il perchè bisogna porsi, anche in questo caso, domande esistenziali che riguardano i nostri dubbi personali ma non quelli dei piloti.
Il TT non è una gara inserita in un mondiale velocità come in passato, dove i piloti erano quasi costretti a partecipare, il TT è una scelta e in quanto tale va rispettata.

Lunga vita al TT!

massi69
06/07/2022, 16:27
https://youtu.be/KlH68X12VJw

le parole di diemberger alla fine del video su ciò che è il rischiare la vita


il video è del 2004
curioso anche, alla luce di ciò che è avvenuto sulla Marmolada, ciò che dicono sui ghiacciai del baltoro e godwin austen.....
ma questo è un altro argomento...