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Visualizza Versione Completa : Tornare in moto dopo un incidente, o vendere tutto?



MaxSpeed1200
04/12/2023, 10:21
Salve a tutti, immagino che il tema del rientro in moto dopo un incidente, più o meno serio, sia un argomento trito e ritrito nel mondo dei motociclisti ma ovviamente quando capita per il povero malcapitato è sempre la prima volta.
Ebbene, "la volete sentire questa storia?" come disse la vecchia Rose in Titanic. :biggrin3:

Vivo a Roma, ho 52 anni e da quando ne avevo 14 ho guidato diverse due ruote, dalla Vespa 50 allo Scarabeo 150 per passare poi alle moto "vere", un'Hornet 600, un CBR 600RR ed infine la nuova Triumph Speed Triple 1200 RS.

Tolti gli anni dell'adolescenza, quando si guidava senza casco, senza guanti a vita persa, ho sempre mantenuto un profilo prudente, anche perchè con il traffico di Roma oggi non sarei vivo.
Alla veneranda età di 52, chiacchierando con alcuni amici, esce fuori l'argomento della guida in pista, del ginocchio a terra, etc etc. Io non sono mai stato in pista e l'idea di scatenare i 180 cv dello Speed in un circuito non mi prende per niente.
L'argomento si sposta quindi sulle PitBike, e sulle Ohvale, le due piccole moto che stanno spopolando tra i giovani e i neofiti. La possibilità di provare le pieghe estreme della pista con rischi limitati e costi bassi mi convince a provare.

Acquisto la mia PitBike una YCF 160 e dopo essermela montata e preparata sono pronto al grande giorno.
Prima del week end vado al box per controllare che tutto sia pronto. Provo ad avviare la PitBike con la pedalina ma stenta a partire, quindi ritento e ritento con forza, ma il piede mi scivola e sbatte a terra ancora piegato che mi procura una distorsione e la frattura composta del quinto metatarso del piede destro.
20 giorni di gesso più altri 15 con il gambale ortopedico e 30 punture di eparina sulla pancia per evitare trombosi. UNA SFIGA TREMENDA!! Cazzo!!!!
Primo incidente senza nemmeno aver mai provato la pista.

Passa l'estate e siamo ad ottobre quando faccio il mio debutto in pista. UNA FIGATA!!:w00t: Prendo subito confidenza. pieghe e contropieghe. I tempi sul giro si fanno via via interessanti e mi fanno sentire quasi un pilota vero!
Torno in piste altre 3 volte, sempre tutto liscio e divertente siano al giorno 4 novembre. Fine dei turni, ultimo giro. Dietro di me un gruppo di ragazzini scalmanati si danno battaglia, decido di lasciarli passare e all'uscita di una curva che si percorre di terza piena tolgo il gas e faccio per allargarmi un pò. Purtroppo la velocità è ancora elevata e la Pit allarga la traiettoria siano al cordolo opposto, raddrizzo di colpo e vado nell'erba che per colpa della pioggia della sera prima è bagnata. In uno snap mi trovo a terra e subito sento un dolore lancinante alla mano. Sono caduto sopra il manubrio e questo ha causato la frattura scomposta del primo metacarpo della mano destra, il pollice. CAZZO!

Dopo una dolorosissima manovra di riduzione al PS, altri 30 giorni di gesso. Il secondo gesso in appena 6 mesi!!!!!:madoo:

E siamo arrivati alla domanda di oggi:
VENDO LA PITBIKE? VENDO TUTTO, E APPENDO IL CASCO AL CHIODO?
Qualcuno di voi ha già preso questa decisione? Come ha reagito agli incidenti?

Grazie

mic56
04/12/2023, 11:03
Al posto tuo userei la moto solo per turismo senza guide esasperate. E comunque sono stati d'animo personali. A me ultimamente prende un po' di paura e penso sempre agli incidenti. Ma per ora continuo con turismo con guida sciolta ma prudente, e soprattutto solitaria, che in compagnia la competizione o il non fermarsi quando si è stanchi per non creare fastidio ai compagni, è un elemento di pericolo


Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk

Ben
04/12/2023, 11:23
Ne ho 46 (di anni), nato e vissuto sempre a Roma tranne una parentesi di 18 mesi a Londra e ho guidato nell’ordine e:
- Honda SH50
- Honda SH50 New
- Gilera TG3 125
- BMW R60/2 (di mio padre)
- BMW R75/5 (di mio padre)
- Moto Guzzi Galletto 192 (di mio padre) *
- Honda SH300
- Honda CBR 600 F
- BMW R100RS
- Vespa 50 Special
- Triumph Thruxton 900 *
- Honda NX 650 Dominator
- Kymco Sniper 50 DD
- Honda Monkey 125*
- Triumph Tiger 900 Rally Pro *

* Mezzo ancora in mio possesso

Tieni presente che a parte le cadute fatte da adolescente con il primo SH, a 33 anni mi sono regalato l’SH e 5gg doo averlo preso (nonostante andassi a nemmeno 30 km/h perché ripartivo da un semaforo sono volato per terra fratturandomi la 2’vertebra lombare (L2)! Oggi giro regolarmente su strada (col Thruxton sono andato fino a Matera, facendo 600km in un giorno!) e saltuariamente in fuoristrada (col Dominator, con la Tiger ancora non ho provato perché ci vorrei più viaggiare), nonostante un lèggero schiacciamento di L4/L5!

Non ho nessuna intenzione di appendere casco al chiodo ma anzi di continuare ad andare su due ruote! Come diceva un mio amico “non si smette di andare vecchi perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di andare in moto”, amico che girava su un CBR 1000 Firebladw Repsol Replica alla tenera età di 83 anni!

Nemis
04/12/2023, 12:40
prima moto a quasi 45 anni. nuova di pacca. portata a casa da un amica perchè manco avevo il foglio rosa.
fuori dal mio parcheggio sono riuscito a farla cadere, con io sotto. leva freno saltata, graffi su specchietto ,peso manopola, carter ...
botta nera su un anca passata dopo 15gg nei quali di nascosto da tutti camminavo storto.

i primi danni fatti quindi da li non si possono piu fare i primi danni. non si molla piu un caxx.

hai rotto piede e mano, quanda sfiga ci vuole per romperli di nuovo ? ora è tutta salita ! daii !!!

MaxSpeed1200
04/12/2023, 13:36
prima moto a quasi 45 anni. nuova di pacca. portata a casa da un amica perchè manco avevo il foglio rosa.
fuori dal mio parcheggio sono riuscito a farla cadere, con io sotto. leva freno saltata, graffi su specchietto ,peso manopola, carter ...
botta nera su un anca passata dopo 15gg nei quali di nascosto da tutti camminavo storto.

i primi danni fatti quindi da li non si possono piu fare i primi danni. non si molla piu un caxx.

hai rotto piede e mano, quanda sfiga ci vuole per romperli di nuovo ? ora è tutta salita ! daii !!!

Hai ragione!!! Una sfiga terribile!!:cry:
Considera che il piede non posso neanche dire di averlo rotto in moto perchè di fatto era davanti al cancello del mio box in piedi! la moto c'entra fino ad un certo punto ...
Però come dicevo il tarlo della paura in seguito a 2 gessi in 6 mesi si è ficcato nella testa e non so se riuscirò a risalire con la giusta spensieratezza.
Soprattutto sulla PITBIKE anche se la giudicavo meno pericolosa dello Speed, sia perchè va molto più piano e poi perchè in pista non ci sono auto o marciapiedi...
Ma la sfiga a quanto pare ti trova ovunque

:oook:

_sabba_
04/12/2023, 13:44
Io venderei la PitBike e continuerei a usare l’altra moto in strada, come se niente fosse successo.

Ma io sono io, e voi siete … voi!

:biggrin3:

TrealTruc
04/12/2023, 13:47
Classica domanda alla quale non c'è risposta, ognuno di noi ha "parametri" diversi, i primi punti me li hanno messi a 3 anni col triciclo, praticando motocross e sci ho sempre accettato gli infortuni come parte integrante del gioco e non ho mai avuto problemi a ripartire. In moto ho avuto un infarto, psicologicamente qualche strascico lo lascia e tornare in moto tutto sommato è la cosa meno difficile. Personalmente ho vacillato quando nello spazio di 3 anni ho avuto due incidenti uguali a bassa velocità e non per causa mia con conseguenze abbastanza gravi, rifare mesi di degenza e fisioterapia dopo che ti sei appena ristabilito è una bella mazzata soprattutto quando non è colpa tua. Subito volevo mollare tutto, poi ho pensato che bene o male il fisico si ripara, mi sono trovato nel momento sbagliato nel posto sbagliato e questo mi può capitare in qualsiasi momento, ci sono persone che soffrono ben di più di quello che ho sofferto io e molte volte senza via di scampo.

MaxSpeed1200
04/12/2023, 13:57
Ne ho 46 (di anni), nato e vissuto sempre a Roma tranne una parentesi di 18 mesi a Londra e ho guidato nell’ordine e:
- Honda SH50
- Honda SH50 New
- Gilera TG3 125
- BMW R60/2 (di mio padre)
- BMW R75/5 (di mio padre)
- Moto Guzzi Galletto 192 (di mio padre) *
- Honda SH300
- Honda CBR 600 F
- BMW R100RS
- Vespa 50 Special
- Triumph Thruxton 900 *
- Honda NX 650 Dominator
- Kymco Sniper 50 DD
- Honda Monkey 125*
- Triumph Tiger 900 Rally Pro *

* Mezzo ancora in mio possesso

Tieni presente che a parte le cadute fatte da adolescente con il primo SH, a 33 anni mi sono regalato l’SH e 5gg doo averlo preso (nonostante andassi a nemmeno 30 km/h perché ripartivo da un semaforo sono volato per terra fratturandomi la 2’vertebra lombare (L2)! Oggi giro regolarmente su strada (col Thruxton sono andato fino a Matera, facendo 600km in un giorno!) e saltuariamente in fuoristrada (col Dominator, con la Tiger ancora non ho provato perché ci vorrei più viaggiare), nonostante un lèggero schiacciamento di L4/L5!

Non ho nessuna intenzione di appendere casco al chiodo ma anzi di continuare ad andare su due ruote! Come diceva un mio amico “non si smette di andare vecchi perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di andare in moto”, amico che girava su un CBR 1000 Firebladw Repsol Replica alla tenera età di 83 anni!


Azz... frattura alle vertebre!!!
hai rischiato grosso!
Sei stato coraggioso a risalire in moto, io non credo che con un incidente del genere avrei ripreso, anche se la mia passione per la moto è grande!
Il dolore delle ossa, le notti insonni, la terapia la riabilitazione, e devo dire che mi è andata bene perchè ho potuto evitare l'intervento con viti e placche.

Ho pensato anche di vendere solo la Pitbike e tenere lo Speed, ma mi sembra un controsenso. Per potenza e utilizzo la Triumph è molto più pericolosa della Pit che gira esclusivamente in una pista chiusa e non nel traffico.
Non so che fare... :sad: boh vedremo se oltre alla mano guarirà anche la "testa"

Ben
04/12/2023, 14:04
Non è questione di moto che va più piano o più forte, la moto la guidi con
- il cu*o, perché se Ti scappa da sotto di esso sono ca$$i amari
- il cervello, perché la strada non è una pista o le dune del deserto
- gli occhi, perché devi avere coscienza di cosa Ti circonda, sempre
- Il cuore, perché la vita è una ed una soltanto

Tu dirai/Voi direte “grazie al piffero, tutte cose scontate”: niente di più vero, ma ricordarsene quando si è in sella è tutta un’altra cosa! Quando caddi con l’SH300 mia madre s’imbufalì non poco, dicendo che non mi voleva vedere più in sella: 6 mesi dopo l’incidente, comprai il CBR!

L’ho venduto il giorno dopo la morte di Simoncelli perché la sera stessa di quel tragico episodio mi resi conto, mentre ero in giro con un’amica, che mi tremavano le braccia per la paura di lasciarmi prendere troppo la mano col gas!

Alebrasa
04/12/2023, 14:10
Io venderei la PitBike e continuerei a usare l’altra moto in strada, come se niente fosse successo.

Ma io sono io, e voi siete … voi!

:biggrin3:

:D Stesso mio pensiero. :oook:

MaxSpeed1200
04/12/2023, 14:17
Io venderei la PitBike e continuerei a usare l’altra moto in strada, come se niente fosse successo.

Ma io sono io, e voi siete … voi!

:biggrin3:


Si, al momento è la cosa che sto pensando maggiormente ma, come dicevo prima è anche un controsenso, vendere una "piccola" moto che gira esclusivamente su pista, quindi senza traffico, massima protezione tuta integrale, guanti, casco, protezioni schiena e petto. E continuo con la Speed con 180 cv in strada...
Per essere coerenti dovrei mollare anche questa..
:piango_a_dirotto:

Ben
04/12/2023, 14:30
E non è questione di coraggio in sella ma seguire la propria passione! Se c’è una cosa che ho capito dopo tante moto/scooter è che le sportive non fanno per me! E non per la posizione di guida (mi son divertito sia con uno Speed 1050 RS (toccando i 160) che con una 1200 RR (trovandola pure più comoda della RS) grazie ai test drive, quanto per il fatto che ho sentito una vocina che mi diceva di dare più gas e (per mia fortuna non le ho dato retta)!

Aggiungo proprio quando ho toccato i 160 sulla RS mi sono spaventato sia perché gli andavano moooolto più di me, sia perché ho pensato che se volavo per terra poi dovevo pagare tutti i danni!

Ti dirò di più: nonostante abbia macinato tanti km per andare a raduni grossi (all’ultima Adunanza eravamo 502 moto per 720 persone!), li rifarei tutti ma fuori dall’autostrada, passando per paesi sperduti, godendomi molto di più il paesaggio, perché in fondo sono un gran fermone (e ne vado pure fiero!)!

Concludo dicendo che oggi comprerei una RR ma da usare con molta cautela e, magari, in pista! Altrimenti la terrei in salotto come alcuni hanno fatto con una 916

MaxSpeed1200
04/12/2023, 14:36
Al posto tuo userei la moto solo per turismo senza guide esasperate. E comunque sono stati d'animo personali. A me ultimamente prende un po' di paura e penso sempre agli incidenti. Ma per ora continuo con turismo con guida sciolta ma prudente, e soprattutto solitaria, che in compagnia la competizione o il non fermarsi quando si è stanchi per non creare fastidio ai compagni, è un elemento di pericolo


Sai che questa cosa del giro in solitario la condivido molto.
Spesso quando si è in gruppo si tende a strafare a non "ascoltare" il proprio ritmo e ci scappa l'errore.
E' anche vero però che in caso di un incidente, avere un amico in grado di soccorrerti subito o chiedere aiuto è una sicurezza in più.

:dubbio:

[QUOTE=TrealTruc;7770472]Classica domanda alla quale non c'è risposta, ognuno di noi ha "parametri" diversi, i primi punti me li hanno messi a 3 anni col triciclo, praticando motocross e sci ho sempre accettato gli infortuni come parte integrante del gioco e non ho mai avuto problemi a ripartire. In moto ho avuto un infarto, psicologicamente qualche strascico lo lascia e tornare in moto tutto sommato è la cosa meno difficile. Personalmente ho vacillato quando nello spazio di 3 anni ho avuto due incidenti uguali a bassa velocità e non per causa mia con conseguenze abbastanza gravi, rifare mesi di degenza e fisioterapia dopo che ti sei appena ristabilito è una bella mazzata soprattutto quando non è colpa tua. Subito volevo mollare tutto, poi ho pensato che bene o male il fisico si ripara, mi sono trovato nel momento sbagliato nel posto sbagliato e questo mi può capitare in qualsiasi momento, ci sono persone che soffrono ben di più di quello che ho sofferto io e molte volte senza via di scampo.



Vero!!
Ma è proprio questo il punto, noi motociclisti UNA VIA DI SCAMPO ce l'abbiamo ...basta vendere la moto? :lingua:

O no? :biggrin3:

Ben
04/12/2023, 14:48
Azz... frattura alle vertebre!!!
hai rischiato grosso!

E se hai letto bene andavo pure piano! Tanto per la cronaca: ho passato 3 mesi a casa di convalescenza con busto a 3 punti dalle 8 alle 22 e dalle 22 alle 8 usavo una cintura parareni con le stecche di balena per tenere la schiena più dritta; poi nel terzo mese ho fatto fisioterapia riabilitativa in studio ed hydrokinesi (fisioterapia in acqua): nonostante tutto il mio 9% d’invalidità permanente (certificato da INAIL e ratificato da medico legale pochi anni dopo), me lo tengo!

Considera che in una condizione del genere come la mia, che per lavoro sono 7/8h al giorno davanti al PC in ufficio (senza contare quelle a casa quando lavoro le foto, dato che per secondo lavoro sono fotografo per attori/teatri), anziché fare una pausa di 10/15 minuti ogni 2h di lavoro ogni singola ora, mentre di fatto la faccio ogni 3 per restare concentrato (ed in contabilità generale devi esserlo sempre!)!

MaxSpeed1200
04/12/2023, 14:50
E non è questione di coraggio in sella ma seguire la propria passione! Se c’è una cosa che ho capito dopo tante moto/scooter è che le sportive non fanno per me! E non per la posizione di guida (mi son divertito sia con uno Speed 1050 RS (toccando i 160) che con una 1200 RR (trovandola pure più comoda della RS) grazie ai test drive, quanto per il fatto che ho sentito una vocina che mi diceva di dare più gas e (per mia fortuna non le ho dato retta)!

Aggiungo proprio quando ho toccato i 160 sulla RS mi sono spaventato sia perché gli andavano moooolto più di me, sia perché ho pensato che se volavo per terra poi dovevo pagare tutti i danni!

Ti dirò di più: nonostante abbia macinato tanti km per andare a raduni grossi (all’ultima Adunanza eravamo 502 moto per 720 persone!), li rifarei tutti ma fuori dall’autostrada, passando per paesi sperduti, godendomi molto di più il paesaggio, perché in fondo sono un gran fermone (e ne vado pure fiero!)!

Concludo dicendo che oggi comprerei una RR ma da usare con molta cautela e, magari, in pista! Altrimenti la terrei in salotto come alcuni hanno fatto con una 916


160? forse sei rimasto a Londra? :biggrin3: credo tu intenda miglia orarie perchè 160 kmh non sono una velocità folle per una Speed...

L'RR purtroppo l'ho trovata bellissima ma scomodissima.... i semimanubri sono troppo inclinati e ti costringono ad una postura sdraiata che dopo 20 km ti serve un fisioterapista per riaddrizzarti
Ho già pagato il conto con la cervicale con il mio CBR RR ..

Ben
04/12/2023, 14:51
160? forse sei rimasto a Londra? :biggrin3: credo tu intenda miglia orarie perchè 160 kmh non sono una velocità folle per una Speed...

Su strada urbana…

MaxSpeed1200
04/12/2023, 14:53
Su strada urbana…

:noooo:madre!!!!

Ben
04/12/2023, 14:54
Ecco appunto! Comunque 160 mph sono più o meno 250 km/h…

Nemis
04/12/2023, 14:57
il tarlo della paura

fino a 40 anni ho sempre avuto paura di saltar via dritto il guardrail alla seconda curva se mi avessi preso la moto
adesso invece che ho la moto un po mi rimprovero di non averla comprata prima !!
il passato è andato, sempre avanti !

Ben
04/12/2023, 14:59
L’unico passato buono è quello di pomodoro!

Scherzi a parte: fare un corso di guida sicura, è comunque qualcosa che tutti, presa la patente, dovrebbero fare!

MaxSpeed1200
04/12/2023, 15:00
Ecco appunto! Comunque 160 mph sono più o meno 250 km/h…

Si, infatti ho subito pensato che ti riferissi a mph.... ma invece era URBANO ... allora 160 kmh sono troppissimi :cry: mai ripeterlo!!

Ben
04/12/2023, 15:07
Si, infatti ho subito pensato che ti riferissi a mph.... ma invece era URBANO ... allora 160 kmh sono troppissimi :cry: mai ripeterlo!!

Infatti tornati al concessionario la “scopa” (il meccanico Triumph) mi chiese “perché hai inchiodato mentre tutti Ti superavano?” ed io “se cadevo, chi pagava i danni?” Mi rispose “non c’è altro da aggiungere se non complimenti per usare la testa!”

Dennis
04/12/2023, 18:40
Hai scritto il giusto, le insicurezze post incidenti sono affare comune ed in tanti, me compreso, si sono ritrovati in uno stato di patetica incertezza ad interrogarsi sul senso della vita.
Detto ciò, questa (ennesima) motostronzata che è la pit-bike ha fracassato più ossa e conti correnti di quanto abbiano fatto le moto vere, mi dispiace che anche tu ne sia stata vittima.

La serenità ed il piacere di guidare li ritroverai solo girando in solitudine, o con uno di quei rari buoni amici, come è sempre stato dalla notte dei tempi.
Hai una moto davvero invidiabile in garage ed i soldi, il tempo e le ossa in ogni caso sono roba tua, non del compagno che ti misura la piega né di Cordara che ti misura la moto: non farla diventare una costosa (e pericolosa) insofferenza, non ne vale proprio la pena.

MaxSpeed1200
04/12/2023, 19:28
Hai scritto il giusto, le insicurezze post incidenti sono affare comune ed in tanti, me compreso, si sono ritrovati in uno stato di patetica incertezza ad interrogarsi sul senso della vita.
Detto ciò, questa (ennesima) motostronzata che è la pit-bike ha fracassato più ossa e conti correnti di quanto abbiano fatto le moto vere, mi dispiace che anche tu ne sia stata vittima.

La serenità ed il piacere di guidare li ritroverai solo girando in solitudine, o con uno di quei rari buoni amici, come è sempre stato dalla notte dei tempi.
Hai una moto davvero invidiabile in garage ed i soldi, il tempo e le ossa in ogni caso sono roba tua, non del compagno che ti misura la piega né di Cordara che ti misura la moto: non farla diventare una costosa (e pericolosa) insofferenza, non ne vale proprio la pena.


Interessante punto di vista, soprattutto la definizione della PitBike come "motostronzata" :biggrin3:
Guarda, penso di condividerla molto, ma con qualche riserva. Mi spiego meglio.
Per i vecchietti come me, che hanno sempre guidato su strada e mai solcato una pista, l'alternativa delle motostronzate ha dato la possibilità di correre tra i cordoli come ogni motociclista prima o poi sogna di fare almeno una volta nella vita.

Le moto moderne concedono alle persone comuni di cavalcare "ordigni" pieni di cavalli, che 30 anni fa guidavano solo piloti del mondiale. Tutto questo ben di Dio però, è inutile negarcelo, ha l'effetto del formaggio sui topi. Dopo giorni e giorni a portare a spasso queste "bombe" a norma di codice è impossibile non desiderare di spingerle oltre per saggiarne il loro potenziale. È invece non si può.

Su strada sarebbe un suicidio, su pista, pure.
Intanto con i costi dei circuiti, tra pneumatici, freni, trasporti, etc etc una domenica ti costa un rene. E se per caso ti capita una innoqua scivolata? Meglio non avere il mutuo di casa perchè o paghi quello o ripari la moto.

Le motostronzate invece hanno reso il sogno di girare in pista realizzabile, mantenendo i costi dell'esperienza quasi irrisori e il rischio di ammazzarsi quasi nullo.
Le ossa. Già, le ossa non le avevo considerate... pensavo che protetto come un "astronauta" avrei sopportato qualche livido di apprendimento.
Purtroppo la mia motostronzata, per un incidente fermo al box la prima volta e per una scivolata quasi da fermo la seconda mi ha regalato 2 fratture i sei mesi.

E siamo tornati al quesito iniziale. Ha senso vendere la motostronzata per girare in pista e tenermi l'ordigno per girare su strada?

:homer:

gixxxer
04/12/2023, 19:36
Fermo restando che spero che tu ti sia ripreso alla grande, non conoscendoti non mi permetto di giudicare niente e nessuno ma, che sia strada o pista, un corsetto di guida con un bravo istruttore? Io trovo che servano, a qualsiasi età ed in qualsiasi situazione, a maggior ragione dopo degli incidenti.

MaxSpeed1200
05/12/2023, 07:56
Fermo restando che spero che tu ti sia ripreso alla grande, non conoscendoti non mi permetto di giudicare niente e nessuno ma, che sia strada o pista, un corsetto di guida con un bravo istruttore? Io trovo che servano, a qualsiasi età ed in qualsiasi situazione, a maggior ragione dopo degli incidenti.


Sicuramente un corso di guida lo farò, ma in genere si tratta sempre di full immersion di 1-2 giorni che, per carità si acquisisce quel minimo di posizione in sella in più ma poi, come per tutte le cose se non ci sbatti la testa da solo per ore ed ore per sperimentare e mettere in pratica le cose, resta un esperienza folcloristica che non serve a niente. Si buttano solo i soldi.
Comunque appena la mano me lo consente mi organizzerò per farlo.
:oook:

Ben
05/12/2023, 08:07
Mi dispiace ma dissento: io ho fatto un corso di 2gg con Dainese su strada e Ti posso dire che la differenza si vede eccome se si vede! Sai per esempio che quando affronti una curva devi uscire trasferire il peso del corpo dal lato opposto a quello a cui affronti la curva? Sembra banale ma in tanti facciamo l’esatto opposto ed il rischio di sbacchettamento del manubrio, e quindi perdita di controllo volando a terra, è molto più alto!

Ti dirò di più: quando ho fatto il corso eravamo in 16, di cui due istruttori FMI: tranne me ed una ragazza, tutti avevano la moto con ABS (ed in molti casi controllo di trazione): la differenza c’era e s’è vista non poco!

streetTux
05/12/2023, 12:28
12 Giugno 2021, Street Triple R 2009, highside in pista, 5 fratture all'acetabolo di cui una leggermente scomposta.
2 mesi a letto a guardare un soffitto, di cui la prima settimana con dolori di una forza che non pensavo nemmeno potesse esistere.
Poi stampelle per qualche settimana.
Il 13 Settembre 2021 appena tornato a casa ho riacceso la moto e sono andato a farmi un giro.
Il tutto mentre aspettavo l'arrivo di mio figlio che nacque nel Gennaio 2022.
Sono tornato in pista quest'anno e ho girato veramente di merda, con ogni probabilità non ci tornerò più.. ma per strada di km ne ho fatti 15mila nel frattempo, diciamo in modo abbondantemente allegro.

Ognuno affronta queste cose a modo suo ed ogni decisione è rispettabile.
Non nego che anch'io pensavo avrei mollato, poi la passione è stata più forte.
Nonostante, e non la racconto nemmeno a me stesso, non sia più quello di prima.

MaxSpeed1200
05/12/2023, 13:00
12 Giugno 2021, Street Triple R 2009, highside in pista, 5 fratture all'acetabolo di cui una leggermente scomposta.
2 mesi a letto a guardare un soffitto, di cui la prima settimana con dolori di una forza che non pensavo nemmeno potesse esistere.
Poi stampelle per qualche settimana.
Il 13 Settembre 2021 appena tornato a casa ho riacceso la moto e sono andato a farmi un giro.
Il tutto mentre aspettavo l'arrivo di mio figlio che nacque nel Gennaio 2022.
Sono tornato in pista quest'anno e ho girato veramente di merda, con ogni probabilità non ci tornerò più.. ma per strada di km ne ho fatti 15mila nel frattempo, diciamo in modo abbondantemente allegro.

Ognuno affronta queste cose a modo suo ed ogni decisione è rispettabile.
Non nego che anch'io pensavo avrei mollato, poi la passione è stata più forte.
Nonostante, e non la racconto nemmeno a me stesso, non sia più quello di prima.

5 fratture all'acetabolo ??!! Mio Dio.... :wacko:
Io sicuro non sarei salito mai più in moto!! Forse sono troppo vigliacco nei confronti del dolore e degli ospedali in genere...
Anche io ti assicuro che per mooolto meno non sarò più quello di prima, e questo è il problema perchè il cambiamento va nella direzione opposta alla passione della moto e oggi sto appunto vivendo questo forte braccio di ferro tra ragione e passione.
Vedremo chi vincerà...
:boxe:


Mi dispiace ma dissento: io ho fatto un corso di 2gg con Dainese su strada e Ti posso dire che la differenza si vede eccome se si vede! Sai per esempio che quando affronti una curva devi uscire trasferire il peso del corpo dal lato opposto a quello a cui affronti la curva? Sembra banale ma in tanti facciamo l’esatto opposto ed il rischio di sbacchettamento del manubrio, e quindi perdita di controllo volando a terra, è molto più alto!

Ti dirò di più: quando ho fatto il corso eravamo in 16, di cui due istruttori FMI: tranne me ed una ragazza, tutti avevano la moto con ABS (ed in molti casi controllo di trazione): la differenza c’era e s’è vista non poco!


"trasferire il peso del corpo dal lato opposto a quello a cui affronti la curva? " ops ...ma è l'esatto contrario di quello che fanno tutti i piloti e di quello che spiegano ai corsi !!
Forse è una tecnica che usavano i piloti anni '80, ma oggi tutti i piloti non solo portano tutto il peso del corpo all'interno curva, con lo sguardo diretto verso l'uscita curva.
Questa cosa mi spiazza... forse non ho capito io
:blink:

Nemis
05/12/2023, 13:16
Forse è una tecnica che usavano i piloti anni '80
o gli enduristi
https://missbiker.com/curve-lente-tornanti-e-manovre-a-bassa-velocita/

MaxSpeed1200
05/12/2023, 13:20
Visto che mi sembra un argomento che interessa tutti, e più o meno una volta nella vita di ogni motociclista c'ha fatto i conti, CHIEDO ,

Numeri alla mano quanto è pericolosa veramente la moto ???

Ci sono degli studi fati o pubblicazioni al riguardo ? Magari del ministero dei trasporti.
Esiste una classifica dei mezzi più pericolosi o quelli che hanno fatto più vittime?

Magari scopriremmo che la moto è il mezzo che registra più incidenti di tutti, ma al contrario di quanto si possa pensare è quello che fa meno vittime. Forse l'automobile fa registrare più morti, non so?

Ovviamente servirebbe uno studio che metta in proporzione questi dati in rapporto al numero di veicoli in circolazione e non in senso assoluto ovviamente.

Se qualcuno di voi è del mestiere o ha tabelle statistiche alla mano, sarebbe interessante capire QUANTO è PERICOLOSA LA MOTO.
:ph34r:

_sabba_
05/12/2023, 13:57
Tutti i mezzi a due ruote sono pericolosi, bicicletta compresa.

:cool:

Nemis
05/12/2023, 14:19
Esiste una classifica dei mezzi più pericolosi o quelli che hanno fatto più vittime?

circa. istat dati del 2022 (rispatto al 2021):
https://www.istat.it/it/archivio/286933
Si contano 1.375 vittime tra gli occupanti di autovetture (+15,4%),
781 tra i motociclisti (+12,4%),
70 tra i ciclomotoristi (+4,5%),
485 tra i pedoni (+3,2%).

motivi, colpe .. bho.

parco MOTO 7.302.597 unità
https://www.dueruote.it/news/attualita/2023/04/13/parco-circolante-moto-italia-2022.html

parco AUTO oltre 40 milioni
https://www.sicurauto.it/news/attualita-e-curiosita/parco-circolante-italia-il-17-delle-auto-ha-almeno-19-anni/

parco/vittimo messa cosi sembra 4:1 moto su auto
(https://www.sicurauto.it/news/attualita-e-curiosita/parco-circolante-italia-il-17-delle-auto-ha-almeno-19-anni/)

Ben
05/12/2023, 14:20
Tutti i mezzi a due ruote sono pericolosi, bicicletta compresa.

:cool:

Soprattutto MONOPATTINO!! (fine della diatriba! [emoji23])

MaxSpeed1200
05/12/2023, 14:44
circa. istat dati del 2022 (rispatto al 2021):
https://www.istat.it/it/archivio/286933
Si contano 1.375 vittime tra gli occupanti di autovetture (+15,4%),
781 tra i motociclisti (+12,4%),
70 tra i ciclomotoristi (+4,5%),
485 tra i pedoni (+3,2%).

motivi, colpe .. bho.

parco MOTO 7.302.597 unità
https://www.dueruote.it/news/attualita/2023/04/13/parco-circolante-moto-italia-2022.html

parco AUTO oltre 40 milioni
https://www.sicurauto.it/news/attualita-e-curiosita/parco-circolante-italia-il-17-delle-auto-ha-almeno-19-anni/

parco/vittimo messa cosi sembra 4:1 moto su auto
(https://www.sicurauto.it/news/attualita-e-curiosita/parco-circolante-italia-il-17-delle-auto-ha-almeno-19-anni/)


Dai numeri quindi la moto sembrerebbe davvero una "forca" rispetto all'automobile!
se le cose stanno così, non c'è da stupirsi che è di comune opinione che le moto sono una cosa meglio da evitare ...
:sad:

Nemis
05/12/2023, 14:55
bhe ogni morto su due ruote (per colpa di chi?) ne muoiono due in auto (e non penso proprio che sia colpa di una moto che li centra)
ovvero secondo me la macchina è piu pericolosa per tutti.

da considerare però poi i mesi d uso . ora con 3 gradi qui in veneto e neve in arrivo in moto non si va (qualcuno si ma nsomma...)

COMPRESO quanto sopra, magari avessi comprato la moto 20 anni fa!!

Alebrasa
05/12/2023, 15:36
bhe ogni morto su due ruote (per colpa di chi?) ne muoiono due in auto (e non penso proprio che sia colpa di una moto che li centra)
ovvero secondo me la macchina è piu pericolosa per tutti.

da considerare però poi i mesi d uso . ora con 3 gradi qui in veneto e neve in arrivo in moto non si va (qualcuno si ma nsomma...)

COMPRESO quanto sopra, magari avessi comprato la moto 20 anni fa!!

devi proporzionare al parco circolante.

gixxxer
05/12/2023, 15:51
resta un esperienza folcloristica che non serve a niente. Si buttano solo i soldi. Comunque appena la mano me lo consente mi organizzerò per farlo.

Beh, se questa è la tua considerazione sui corsi di guida evita pure di farlo.

mic56
05/12/2023, 16:28
Certo che una moto è più pericolosa di un'auto.
L'unica labile motivazione di un suo presunto vantaggio è che nell'urto il pilota quasi sempre viene sbalzato e potrebbe atterrare su un prato o comunque in una zona sicura.
Era l'argomentazione che usavo a tavola da giovane con i miei per contestare la loro convinzione del contario e che portava mio padre ad asserire sconfortato che aveva un figlio coglione.
Calabroni siamo, dal volo scomposto e rumoroso, con la possibilità neanche tanto remota di spiaccicarci al primo imprevisto.

Alebrasa
05/12/2023, 17:41
Certo che una moto è più pericolosa di un'auto.
L'unica labile motivazione di un suo presunto vantaggio è che nell'urto il pilota quasi sempre viene sbalzato e potrebbe atterrare su un prato o comunque in una zona sicura.
Era l'argomentazione che usavo a tavola da giovane con i miei per contestare la loro convinzione del contario e che portava mio padre ad asserire sconfortato che aveva un figlio coglione.
Calabroni siamo, dal volo scomposto e rumoroso, con la possibilità neanche tanto remota di spiaccicarci al primo imprevisto.

Diciamo che la differenza la fa tanto l'utilizzatore... :oook:

IACH
05/12/2023, 19:02
Diciamo che la differenza la fa tanto l'utilizzatore... :oook:

inzomma...io son caduto per un colpo di vento mentre facevo manovra da fermo e dopo 2500 km di giro in giro senza il minimo guaio.
Transalp carica come un asino, con l'aggiunta di due linee di sfiga, potevo farmi parecchio male.

Comunque, la motocicletta regala emozioni e l'utilizzo, come la pratica di tante altre attività umane, comporta una certa( robusta direi... ) quota di rischio. Ma ognuno di noi credo ne sia consapevole
Io ho smesso e dismesso l'ultima Mukka :cry: e poi incespicando sul marciapiede mi sono scassato, che mi hanno dovuto aprire come una cozza un braccio per metterci una zanca "de fero" manco fosse un lavandino...ma questa è un altra storia :dry:

gixxxer
05/12/2023, 19:15
ora con 3 gradi qui in veneto e neve in arrivo in moto non si va (qualcuno si ma

Presente.


282427

TrealTruc
05/12/2023, 19:34
Se qualcuno di voi è del mestiere o ha tabelle statistiche alla mano, sarebbe interessante capire QUANTO è PERICOLOSA LA MOTO.
:ph34r:
Tempo fa Parlando con i medici del CTO di Torino, il numero più alto di feriti su due ruote erano i ciclisti. Invece come percentuale di gravità rispetto al numero di incidenti, le cadute da cavallo.
Nel 2021 i ciclisti feriti in incidenti stradali sono stati 18.037 non si contano quelli che cascano da soli e quelli in mountain-bike.

MaxSpeed1200
05/12/2023, 21:11
bhe ogni morto su due ruote (per colpa di chi?) ne muoiono due in auto (e non penso proprio che sia colpa di una moto che li centra)
ovvero secondo me la macchina è piu pericolosa per tutti.



da considerare però poi i mesi d uso . ora con 3 gradi qui in veneto e neve in arrivo in moto non si va (qualcuno si ma nsomma...)

COMPRESO quanto sopra, magari avessi comprato la moto 20 anni fa!!

Credo che ti sia confuso, almeno rispetto a quanto hai detto prima ...
Se il rapporto delle vittime è 4:1 a sfavore delle moto, significa che per ogni morto in auto ce ne sono 4 in moto.
:(

Ho trovato i dati che cercavo, REPORT_INCIDENTI_STRADALI_2022_IT/ ISTAT

Circa 50 mln il parco auto circolante contro circa 11 mln di cicli/motocicli
- 1.375 vittime per incidenti di Autovetture
- 851 vittime per le due ruote di cui, 781 motocicli + 70 ciclomotori

Indice di mortalità ogni 100 incidenti
- 0,6 automobili
- 1,5 motocicli

165.889 gli incidenti stradali TOTALI 2022
3.159 i morti totali, 223.475 i feriti

Signori sono numeri da guerra civile!! :cry:
Le due ruote come era immaginabile, hanno un indice di mortalità 2,5 volte quello delle auto...

Ovviamente i numeri non ci dicono nulla sulla condotta o sull'abbigliamento dei centauri coinvolti negli incidenti. Da una rapida consultazione, sembra ad esempio che delle vittime conteggiate oltre il 30% non indossasse neanche il casco..
Comunque..

ciascuno tragga le proprie conclusioni.

Io da questa esperienza, anche se nel mio caso l'incidente è avvenuto in pista, ne sto acquisendo contorni molto più drammatici che di sicuro mi faranno propendere verso uno step in sicurezza maggiore.
:papa:

_sabba_
05/12/2023, 22:55
Io direi di metterti seduto sulla riva del fiume a ragionare, e non a contare i cadaveri che affiorano nell’acqua che scorre.
Se metti da parte una moto che regala soddisfazioni a non finire, preso dalla noia va a finire che diventi un biciclista, quindi ancora più a rischio.

:biggrin3:

Ben
06/12/2023, 04:34
Biciclista o peggio monopattinista! [emoji23]

Nemis
06/12/2023, 06:23
Presente.
i "fora sciapo" ci son sempre :w00t:
282428



3.159 i morti totali
Signori sono numeri da guerra civile!! :cry:

confrontiamo anche che nel 2022 è stimato che in incidenti domestici abbiano perso la vita 6.588 persone (per lo piu le casalinghe)

https://www.veronasera.it/attualita/incidenti-domestici-2022.html

non credo siano conteggiati i "fortunati" che ci restano secchi trombando :w00t:

wolf_orso
06/12/2023, 07:14
Il tuo quesito me lo sono posto diversi anni fa non per un incidente mio ma per un incidente che ho vissuto da testimone diretto: era una domenica mattina e con alcuni amici ero in giro per la val di Susa (in provincia di Torino). Arriviamo a un semaforo e attendiamo il verde. Io sono dietro una vettura che poco prima di partire mette la freccia a sinistra e allo scattare del verde occupa il centro strada per la svolta: si ferma per far passare le auto provenienti dal senso opposto, io nel frattempo sono dietro la vettura ferma in attesa di far sfilare le auto alla mia destra e proseguire dritto, se non che la vettura ferma decide di effettuare la svolta nel momento esatto in cui dalla parte opposta giungeva una moto. Lo schianto è stato inevitabile e io, da fermo, mi sono visto passare sopra la testa un corpo che volteggiava come un pupazzo inanimato. Ho poi scoperto dopo che era la passeggera della moto, poi deceduta in seguito all'impatto.

Passato il momento dell'incidente ho parcheggiato la moto in garage e per un paio di settimane non l'ho più toccata, addirittura l'avevo messa in vendita. Mi pareva inutile rischiare la vita in questo modo.
Poi, con calma, ho elaborato la cosa e ho ripreso a girare, anche se ogni incrocio in cui spuntava un'auto era una piccola paura da sorpassare.

Sono passati almeno 15 anni da quell'episodio e nel frattempo ho continuato ad andare in moto, ma certamente con ulteriore prudenza.

Nemis
06/12/2023, 07:45
capisco.

conosco tre persone con danni semipermanenti per cadute in bicicletta.
un altra che (era in scooterone) l han preso di lato con un auto e distrutto un ginocchio e polpaccio (messa protesi)
in auto... di amici che han portato l auto dal carozziere non riesco a contarli, di ammaccati qualcuno, ne anche alcuni che riposano al campo santo :-(

questo per dire che mi fa strano che l effetto "non salgo in auto/ stai attento a guidare" quasi non c è.
un automatismo che si deve andare a lavorare e si va. ma con le due ruote se leggi un atricolo sul giornale di uno schianto si uno sconosciuto ci restiamo male. che famiglia i bikers

MaxSpeed1200
06/12/2023, 08:57
capisco.

conosco tre persone con danni semipermanenti per cadute in bicicletta.
un altra che (era in scooterone) l han preso di lato con un auto e distrutto un ginocchio e polpaccio (messa protesi)
in auto... di amici che han portato l auto dal carozziere non riesco a contarli, di ammaccati qualcuno, ne anche alcuni che riposano al campo santo :-(

questo per dire che mi fa strano che l effetto "non salgo in auto/ stai attento a guidare" quasi non c è.
un automatismo che si deve andare a lavorare e si va. ma con le due ruote se leggi un atricolo sul giornale di uno schianto si uno sconosciuto ci restiamo male. che famiglia i bikers


VERISSIMO!!!!
L'incidente in moto si porta dietro un fiume di commenti del tipo "TE L'AVEVO DETTO DI VENDERE LA MOTO, E' PERICOLOSA!"
Tutti gli altri incidenti non si discutono, è capitato, fine.
Perchè alla fine la moto non è neanche considerata un mezzo di trasporto ma solo un hobby, uno sport estremo...
Ecco perchè volevo leggere i numeri e le statistiche per capire se è solo una convinzione popolare o è un reale pericolo.
Purtroppo le cifre ci dicono che effettivamente la Moto è uno dei mezzi se non il mezzo più pericoloso in circolazione.
Poco contano i dettagli sull'abbigliamento o il modo di guidare.

:dry:

Nemis
06/12/2023, 09:17
effettivamente la Moto è uno dei mezzi se non il mezzo più pericoloso in circolazione.

qui dicono che il piu pericoloso sia la bici:
https://www.motori.news/mezzo-di-trasporto-piu-pericoloso-al-mondo-sai-qual-e-ci-vai-ogni-giorno-89685.html

ma le due ruote sono pericolose perchè al , bho, 70% copite da auto?

jimmy27
06/12/2023, 09:31
E siamo arrivati alla domanda di oggi:
VENDO LA PITBIKE? VENDO TUTTO, E APPENDO IL CASCO AL CHIODO?
Qualcuno di voi ha già preso questa decisione? Come ha reagito agli incidenti?


Vendi la PIT e goditi la tua speed in strada, non rinunciare alla moto.

Vi ricordo che in Italia in media muoiono piu di 2 persone al giorno sul posto di lavoro...

z4fun
06/12/2023, 14:02
se ti fai queste domande è il momento di smettere, sarebbe più l'ansia del divertimento

Soldo
06/12/2023, 14:38
Non saprei dire…non si può avere paura di tutto, sennò non si vive più. Io ultimamente vado pochissimo in moto per via della mancanza di tempo, dei bimbi piccoli e del non trovare più un gran senso nello spararmi 600 km in un giorno senza una precisa meta. Preferisco, anche per dove vivo ora prendere la bici e farmi lunghi giri nei boschi. Una sensazione bellissima che azzera lo stress della routine. La moto riposa in garage, e in futuro si vedrà.
Il rischio c’è sia in moto che in bici e fa parte del gioco.

Anzi saprei dire: io proverei a mantenere entrambe, concentrandomi più sulle buone sensazioni che sul portare se stessi al limite. Se vendessi tutto te ne pentiresti molto probabilmente.

_sabba_
06/12/2023, 15:13
Ho appena fatto due giretti in moto, il primo con la Tiger, più lungo, più impegnativo, il secondo con il Gilerino, molto ridotto a causa della poca protezione areodinamica (ma anche per preservare il mio gioiello).
Proprio mentre guidavo il Gilera mi è venuto in mente questo discorso, e secondo me sarebbe un grande aiuto (per lui) se il nostro Max potesse risalire su un suo mezzo del passato, il più amato, il vero compagno di avventure (come è il Gilera per me).
In pratica, ripartire da capo ma con in garage la vera moto.

:oook:

MaxSpeed1200
06/12/2023, 19:50
Non saprei dire…non si può avere paura di tutto, sennò non si vive più. Io ultimamente vado pochissimo in moto per via della mancanza di tempo, dei bimbi piccoli e del non trovare più un gran senso nello spararmi 600 km in un giorno senza una precisa meta. Preferisco, anche per dove vivo ora prendere la bici e farmi lunghi giri nei boschi. Una sensazione bellissima che azzera lo stress della routine. La moto riposa in garage, e in futuro si vedrà.
Il rischio c’è sia in moto che in bici e fa parte del gioco.

Anzi saprei dire: io proverei a mantenere entrambe, concentrandomi più sulle buone sensazioni che sul portare se stessi al limite. Se vendessi tutto te ne pentiresti molto probabilmente.

Si, penso che tu abbia ragione, me ne pentirei...
Ma ora devo trovare la forza di cancellare la brutta esperienza e riascoltare le belle sensazioni di una passeggiata in moto. Slow time...
:oook:


Ho appena fatto due giretti in moto, il primo con la Tiger, più lungo, più impegnativo, il secondo con il Gilerino, molto ridotto a causa della poca protezione areodinamica (ma anche per preservare il mio gioiello).
Proprio mentre guidavo il Gilera mi è venuto in mente questo discorso, e secondo me sarebbe un grande aiuto (per lui) se il nostro Max potesse risalire su un suo mezzo del passato, il più amato, il vero compagno di avventure (come è il Gilera per me).
In pratica, ripartire da capo ma con in garage la vera moto.

:oook:


Si, devo ricominciare con la VERA moto, che non mi ha mai tradito.
La mia Speed Triple è nel box che mi aspetta da mesi, devo ricordare le sensazioni che mi regala quando sto con "lei". Con un filo di gas, in qualche bella strada da gustare il paesaggio.
:icon_moto:
Vi terrò aggiornati..

_sabba_
06/12/2023, 20:04
Appunto, lascia perdere i “bucchinammammete” e usa una moto seria che ti piace.

:biggrin3:

AlbyBo
07/12/2023, 14:30
Secondo me la discriminante è la passione. Almeno per quanto mi riguarda. E se non parliamo di incidenti particolarmente gravi.
Nel 2017 ho fatto un brutto incidente non per colpa mia, ma poco cambia: 6 fratture ad un piede, 2 ad una spalla e un tendine stracciato. E avevo tutte le protezioni possibili immaginabili.
I primi giorni di letto ho pensato seriamente di mollare la moto, mi ero preso un grandissimo spavento.
Poi mi è arrivato Motociclismo, poi Due Ruote.....la passione si stava riaccendendo!
Sceso dal letto e passato alla sedia a rotelle mi sono fatto portare il garage e ho iniziato a smontare la moto incidentata per ripararla :dubbio:

MaxSpeed1200
07/12/2023, 15:15
Secondo me la discriminante è la passione. Almeno per quanto mi riguarda. E se non parliamo di incidenti particolarmente gravi.
Nel 2017 ho fatto un brutto incidente non per colpa mia, ma poco cambia: 6 fratture ad un piede, 2 ad una spalla e un tendine stracciato. E avevo tutte le protezioni possibili immaginabili.
I primi giorni di letto ho pensato seriamente di mollare la moto, mi ero preso un grandissimo spavento.
Poi mi è arrivato Motociclismo, poi Due Ruote.....la passione si stava riaccendendo!
Sceso dal letto e passato alla sedia a rotelle mi sono fatto portare il garage e ho iniziato a smontare la moto incidentata per ripararla :dubbio:

6 fratture ad un piede e indossavi gli stivali??!!
Allora è davvero tutto inutile, a meno che non sei finito sotto uno schiacciasassi...

Si, la passione ok, ma anche la "passione" per le ossa non è male. :biggrin3:
Sicuramente bisogna riflettere molto e capire quanto si è disposti a rischiare, tanto più che, come hai testimoniato tu, spesso non dipende da noi e non esiste protezione che regga.

kiko#7
07/12/2023, 16:18
Salve a tutti, immagino che il tema del rientro in moto dopo un incidente, più o meno serio, sia un argomento trito e ritrito nel mondo dei motociclisti ma ovviamente quando capita per il povero malcapitato è sempre la prima volta.
Ebbene, "la volete sentire questa storia?" come disse la vecchia Rose in Titanic. :biggrin3:

Vivo a Roma, ho 52 anni e da quando ne avevo 14 ho guidato diverse due ruote, dalla Vespa 50 allo Scarabeo 150 per passare poi alle moto "vere", un'Hornet 600, un CBR 600RR ed infine la nuova Triumph Speed Triple 1200 RS.

Tolti gli anni dell'adolescenza, quando si guidava senza casco, senza guanti a vita persa, ho sempre mantenuto un profilo prudente, anche perchè con il traffico di Roma oggi non sarei vivo.
Alla veneranda età di 52, chiacchierando con alcuni amici, esce fuori l'argomento della guida in pista, del ginocchio a terra, etc etc. Io non sono mai stato in pista e l'idea di scatenare i 180 cv dello Speed in un circuito non mi prende per niente.
L'argomento si sposta quindi sulle PitBike, e sulle Ohvale, le due piccole moto che stanno spopolando tra i giovani e i neofiti. La possibilità di provare le pieghe estreme della pista con rischi limitati e costi bassi mi convince a provare.

Acquisto la mia PitBike una YCF 160 e dopo essermela montata e preparata sono pronto al grande giorno.
Prima del week end vado al box per controllare che tutto sia pronto. Provo ad avviare la PitBike con la pedalina ma stenta a partire, quindi ritento e ritento con forza, ma il piede mi scivola e sbatte a terra ancora piegato che mi procura una distorsione e la frattura composta del quinto metatarso del piede destro.
20 giorni di gesso più altri 15 con il gambale ortopedico e 30 punture di eparina sulla pancia per evitare trombosi. UNA SFIGA TREMENDA!! Cazzo!!!!
Primo incidente senza nemmeno aver mai provato la pista.

Passa l'estate e siamo ad ottobre quando faccio il mio debutto in pista. UNA FIGATA!!:w00t: Prendo subito confidenza. pieghe e contropieghe. I tempi sul giro si fanno via via interessanti e mi fanno sentire quasi un pilota vero!
Torno in piste altre 3 volte, sempre tutto liscio e divertente siano al giorno 4 novembre. Fine dei turni, ultimo giro. Dietro di me un gruppo di ragazzini scalmanati si danno battaglia, decido di lasciarli passare e all'uscita di una curva che si percorre di terza piena tolgo il gas e faccio per allargarmi un pò. Purtroppo la velocità è ancora elevata e la Pit allarga la traiettoria siano al cordolo opposto, raddrizzo di colpo e vado nell'erba che per colpa della pioggia della sera prima è bagnata. In uno snap mi trovo a terra e subito sento un dolore lancinante alla mano. Sono caduto sopra il manubrio e questo ha causato la frattura scomposta del primo metacarpo della mano destra, il pollice. CAZZO!

Dopo una dolorosissima manovra di riduzione al PS, altri 30 giorni di gesso. Il secondo gesso in appena 6 mesi!!!!!:madoo:

E siamo arrivati alla domanda di oggi:
VENDO LA PITBIKE? VENDO TUTTO, E APPENDO IL CASCO AL CHIODO?
Qualcuno di voi ha già preso questa decisione? Come ha reagito agli incidenti?

GrazieCiao!
Leggo ora il tuo intervento.

Se posso permettermi alcune considerazioni dal tuo racconto, dividerei quello che è una moto da una pit.

Dopodiché dividerei quello che è pista, dove si va a cercare limiti, con quello che è turismo stradale.

Infine dal tuo racconto emergono due comportamenti poco prudenziali:

A. Allargarsi perche arriva qualcuno da dietro. Mai farlo. Questo è qualcosa da evitare sempre. Si va per la propria traiettoria. Chi è dietro farà in modo di passare in sicurezza.

B. Eri in pista a novembre quando la sera prima era piovuto. Questo chiama condizioni di asfalto sfavorevoli.


Non so se hai fatto corsi per la guida in pista o hai avuto la fortuna di avere amici "piloti" con spirito prudenziale che ti han dato dritte non solo sulla piega migliore ma anche sul safety first..

Mi spiace molto per quello che ti è successo ma a maggior ragione si tratta di pit e pista..e non strada turismo.

Un bel corso di guida sia moto sia pit e riparti di slancio...anche perchè 180cavalli....nn sono pochi :):):)

Inviato dal mio SM-G991B utilizzando Tapatalk

mic56
07/12/2023, 16:24
E' tutta una questione di passione, probabilità e rapporto rischio beneficio.
Per prima cosa ci deve essere la passione , cioè il piacere che dà la moto o qualsiasi altra cosa.
Per esempio sino a trent'anni fa ero appassionato di treninini in miniatura e costruivo un plastico. Adesso non mi importano più.
Così è la moto. Se ti dà emozione usala, se la trovi solo una seccatura o hai paura lascia perdere, se la passione si è ridotta usala meno spesso.
Più sei protetto e più è probabile che in caso di incidente ti faccia meno male, ma personalmente se devo bardarmi come un astronauta per andare a comprare un chilo di pane con trenta gradi, rischio e ci vado in espadrillas e maglietta. E se ho i capelli bagnati pure senza casco , che il panettiere dista un chilometro e i capelli bagnati col casco mi si appiccicano alla testa e faccio veramente schifo.
E quindi ti fai un esame di coscienza, valuti i pro e i contro e poi decidi, tranquillamente e senza condizionamenti.
Tienici informati.

AlbyBo
07/12/2023, 16:39
6 fratture ad un piede e indossavi gli stivali??!!
Allora è davvero tutto inutile, a meno che non sei finito sotto uno schiacciasassi....

Sì,per fortuna li avevo ! La moto è volata in aria e poi mi è atterrata addosso, soprattutto sul piede.
Se non avessi avuto gli stivali.....ho paura a pensarci....

MaxSpeed1200
07/12/2023, 17:02
Ciao!
Leggo ora il tuo intervento.

Se posso permettermi alcune considerazioni dal tuo racconto, dividerei quello che è una moto da una pit.

Dopodiché dividerei quello che è pista, dove si va a cercare limiti, con quello che è turismo stradale.

Infine dal tuo racconto emergono due comportamenti poco prudenziali:

A. Allargarsi perche arriva qualcuno da dietro. Mai farlo. Questo è qualcosa da evitare sempre. Si va per la propria traiettoria. Chi è dietro farà in modo di passare in sicurezza.

B. Eri in pista a novembre quando la sera prima era piovuto. Questo chiama condizioni di asfalto sfavorevoli.


Non so se hai fatto corsi per la guida in pista o hai avuto la fortuna di avere amici "piloti" con spirito prudenziale che ti han dato dritte non solo sulla piega migliore ma anche sul safety first..

Mi spiace molto per quello che ti è successo ma a maggior ragione si tratta di pit e pista..e non strada turismo.

Un bel corso di guida sia moto sia pit e riparti di slancio...anche perchè 180cavalli....nn sono pochi :):):)

Inviato dal mio SM-G991B utilizzando Tapatalk




Grazie della tua osservazione. Trovo molto giusto quanto dici.
È vero che la Pit è altra cosa rispetto alla moto vera, ma come diceva mia nonna "Se ti scotti con la minestra poi soffi anche sull'insalata"

Per il punto A, VERISSIMO! Ho fatto 2 sbagli in un colpo solo, far passere quegli scalmanati e decidere di farlo nel punto sbagliato.

Punto B, ormai avevamo preso armi e bagagli e la giornata era prenotata. Sicuramente con il senno di poi sarebbe stato meglio rimandare, ma la pista si era asciugata e aveva buon grip, purtroppo i cordoli erano ancora umidi e oltre la terra e l'erba era zuppi. Appena uscivi un pelo di traiettoria finivi a terra.

Cercherò di rimettermi in sella ma con un upgrade nella sicurezza.
Dispositivi di sicurezza 2 liv. e su strada l'AirBag


E' tutta una questione di passione, probabilità e rapporto rischio beneficio.
Per prima cosa ci deve essere la passione , cioè il piacere che dà la moto o qualsiasi altra cosa.
Per esempio sino a trent'anni fa ero appassionato di treninini in miniatura e costruivo un plastico. Adesso non mi importano più.
Così è la moto. Se ti dà emozione usala, se la trovi solo una seccatura o hai paura lascia perdere, se la passione si è ridotta usala meno spesso.
Più sei protetto e più è probabile che in caso di incidente ti faccia meno male, ma personalmente se devo bardarmi come un astronauta per andare a comprare un chilo di pane con trenta gradi, rischio e ci vado in espadrillas e maglietta. E se ho i capelli bagnati pure senza casco , che il panettiere dista un chilometro e i capelli bagnati col casco mi si appiccicano alla testa e faccio veramente schifo.
E quindi ti fai un esame di coscienza, valuti i pro e i contro e poi decidi, tranquillamente e senza condizionamenti.
Tienici informati.


:laugh2:
La passione per la moto è tanta, ma anche la passione per le ossa sane non è da meno!

Giusta filosofia la tua!! È tutto sul piatto della bilancia
Sicuramente protezioni al top, e poi un km alla volta, facendo le corna, ci riproviamo...

:biker:

kiko#7
08/12/2023, 09:46
Grazie della tua osservazione. Trovo molto giusto quanto dici.
È vero che la Pit è altra cosa rispetto alla moto vera, ma come diceva mia nonna "Se ti scotti con la minestra poi soffi anche sull'insalata"

Per il punto A, VERISSIMO! Ho fatto 2 sbagli in un colpo solo, far passere quegli scalmanati e decidere di farlo nel punto sbagliato.

Punto B, ormai avevamo preso armi e bagagli e la giornata era prenotata. Sicuramente con il senno di poi sarebbe stato meglio rimandare, ma la pista si era asciugata e aveva buon grip, purtroppo i cordoli erano ancora umidi e oltre la terra e l'erba era zuppi. Appena uscivi un pelo di traiettoria finivi a terra.

Cercherò di rimettermi in sella ma con un upgrade nella sicurezza.
Dispositivi di sicurezza 2 liv. e su strada l'AirBag




:laugh2:
La passione per la moto è tanta, ma anche la passione per le ossa sane non è da meno!

Giusta filosofia la tua!! È tutto sul piatto della bilancia
Sicuramente protezioni al top, e poi un km alla volta, facendo le corna, ci riproviamo...

:biker:Grazie a te per la risposta.

Cerca di rimetterti in sesto alla meglio.

Per come mi hanno sempre insegnato a vari corsi...sarà un po' alla Nico Cereghini,,, ma la sicurezza prima di tutto. Anche d'estate a 40 gradi.

Lo vedo come il rovescio della medaglia, ma ci sta.. perché l'asfalto non perdona...come nemmeno molti distratti alla guida con e senza cellulare su 4 ruote.

E per quanto riguarda il tema airbag, ho scelto quello meccanico su tuta che cerco di mettere il piu possibile. Nelle poche uscite cittadine ( perche nelle grandi città poi hai il pathos da furto) sempre giacca stivali e jeans con protezioni...e tanta attenzione.

Postaci foto di quando ritorni in sella!

E se il giorno prima piove...l'asfalto sarà sempre messo male da ottobre in poi...meglio rinunciare ed alla peggio perdere qualcosa €€€ che ritrovarsi con ossa rotte e mesi di riassestamenti dolorosi..

Inviato dal mio SM-G991B utilizzando Tapatalk

stefano68
12/12/2023, 15:20
Mi permetto di dirti la mia, "chiediti se dentro di te hai paura", se la risposta è si aspetta o vendila, puoi sempre ricomprarla.
Andare in moto pensando a non cadere è uno dei migliori modi per cadere.
Prudenti e vigili si....timorosi no!!
Non sono un ragazzino, 55 anni e diverse moto alle spalle, tutte più o meno sportive, 2 piccole scivolate per fortuna innocue dopo le quali mi son subito rimesso in moto per vedere se avevo "scorie mentali" , salvo andare più piano nei mesi successivi, l'anno seguente son sempre riuscito a cancellare i cattivi ricordi ma solo perchè NON mi sono fatto male.
Detto questo non ho verità o consigli magici, io personalmente se mi rompo le ossa cadendo in moto mi sono promesso di venderla subito ma ovviamente ognuno di noi ha sensibilità diverse.
Fatti un'analisi interiore, andare in moto deve essere un divertimento ...se è una preoccupazione è masochismo, ciao in boca al lupo!!!

Alebrasa
12/12/2023, 19:47
Basta andare piano e non si cade, chiaro se si va al di sopra delle proprie possibilità, le cose si complicano. :D

pave
12/12/2023, 22:04
Magari fosse così certa questa cosa, ma non lo è

Lamps

stefano68
13/12/2023, 09:21
Basta andare piano e non si cade, chiaro se si va al di sopra delle proprie possibilità, le cose si complicano. :D

Purtroppo l'imprevisto capita sempre prima o poi, anche solo evitare uno che invade la tua corsia e se non sei sicuro e determinato...rischi di pagarla molto cara

_sabba_
13/12/2023, 09:54
Anche a piedi non sei mai sicuro.

:w00t:

Alebrasa
13/12/2023, 11:54
Anche a piedi non sei mai sicuro.

:w00t:

No infatti, basta una tegola che scivola... Una probabilità su quante però? :w00t: :D


Magari fosse così certa questa cosa, ma non lo è

Lamps

Diciamo che statisticamente se vai piano (e con le antenne dritte) la probabilità di subire un incidente grave diminuiscono.

Anche saper cadere fa il suo... Meglio una scivolata che un High side per dire :oook:


Purtroppo l'imprevisto capita sempre prima o poi, anche solo evitare uno che invade la tua corsia e se non sei sicuro e determinato...rischi di pagarla molto cara

Se hai esperienza li sai individuare :oook:

Axl_G
20/12/2023, 13:57
Anche io leggo solo ora il topic e porto la mia unica esperienza con un incidente fortunatamente molto meno grave del tuo; premetto che non sono uno smanettone e sono sempre stato una persona molto tranquilla; alla velocità dell'autostrada come qualcuno ha detto qualche pagina indietro preferisco godermi le statali e gustarmi il paesaggio.

Al tempo guidavo una moto molto tranquilla una Suzuki GS 500, stavo rientrando a casa in un tratto dove l'asfalto contava più buche che punti stabili, zona industriale, davanti a me una vettura ferma con freccia che attendeva che transitassero le auto in senso opposto, il tempo di evitare due buche andando forse a 60/70 km/h e mi sono ritrovato con poco spazio a disposizione per riuscire a fermarmi. In poco tempo dovevo decidere se passare la vettura a sinistra e fare un frontale, passare la vettura a destra e farmi tamponare dalle auto che arrivavano alle spalle o impattare contro la vettura ferma. Ho deciso per la terza opzione; per mia fortuna l'impatto è stato a bassa velocità, ho mollato il manubrio e detto alla moto che mi spiaceva ma meglio lei che me, sfiga vuole che ormai da fermi la moto mi ha agganciato la caviglia del piede e mi ha portati giù con lei. Morale della favola distorsione della caviglia e microfrattura del piede all'altezza del terzo metatarso.

Rispetto agli incidenti letti il mio è sicuramente all'acqua di rose, ma appena fuori dal pronto soccorso mentre ero in auto con i miei per tornare a casa, fermo ad un semaforo mi è passata davanti una moto; avevo 30 gg di prognosi e non vedevo l'ora che passassero per tornare nuovamente in sella...ah! in tutto questo la moto si era solamente graffiata sul lato della caduta e rotta la parte finale della frizione.


Certamente seguirò i consigli di alcuni di voi per fare un corso di guida sicura che è certamente utile; vivo a Milano ed utilizzo principalmente l'auto per il percorso casa/lavoro ed in mezzo al traffico devi avere 10.000 occhi, ma per quanto sia prudente spesso gli incidenti sono causati da cretini in auto che nel 99,9% dei casi sono interessati a guardare il cellulare piuttosto che la strada.


Se hai passione non mollare e goditi la moto finche puoi :oook:

Alebrasa
20/12/2023, 14:41
Il motociclista furbo è quello che è già caduto :D

IACH
23/12/2023, 16:04
Anche io leggo solo ora il topic e porto la mia unica esperienza con un incidente fortunatamente molto meno grave del tuo; premetto che non sono uno smanettone e sono sempre stato una persona molto tranquilla; alla velocità dell'autostrada come qualcuno ha detto qualche pagina indietro preferisco godermi le statali e gustarmi il paesaggio.

Al tempo guidavo una moto molto tranquilla una Suzuki GS 500, stavo rientrando a casa in un tratto dove l'asfalto contava più buche che punti stabili, zona industriale, davanti a me una vettura ferma con freccia che attendeva che transitassero le auto in senso opposto, il tempo di evitare due buche andando forse a 60/70 km/h e mi sono ritrovato con poco spazio a disposizione per riuscire a fermarmi. In poco tempo dovevo decidere se passare la vettura a sinistra e fare un frontale, passare la vettura a destra e farmi tamponare dalle auto che arrivavano alle spalle o impattare contro la vettura ferma. Ho deciso per la terza opzione; per mia fortuna l'impatto è stato a bassa velocità, ho mollato il manubrio e detto alla moto che mi spiaceva ma meglio lei che me, sfiga vuole che ormai da fermi la moto mi ha agganciato la caviglia del piede e mi ha portati giù con lei. Morale della favola distorsione della caviglia e microfrattura del piede all'altezza del terzo metatarso.

Rispetto agli incidenti letti il mio è sicuramente all'acqua di rose, ma appena fuori dal pronto soccorso mentre ero in auto con i miei per tornare a casa, fermo ad un semaforo mi è passata davanti una moto; avevo 30 gg di prognosi e non vedevo l'ora che passassero per tornare nuovamente in sella...ah! in tutto questo la moto si era solamente graffiata sul lato della caduta e rotta la parte finale della frizione.


Certamente seguirò i consigli di alcuni di voi per fare un corso di guida sicura che è certamente utile; vivo a Milano ed utilizzo principalmente l'auto per il percorso casa/lavoro ed in mezzo al traffico devi avere 10.000 occhi, ma per quanto sia prudente spesso gli incidenti sono causati da cretini in auto che nel 99,9% dei casi sono interessati a guardare il cellulare piuttosto che la strada.


Se hai passione non mollare e goditi la moto finche puoi :oook:

https://immagini.insella.it/sites/default/files/styles/contenuto-news-big-anteprima/public/news_anteprima/2013/01/joe-bar-team-merd.jpg?itok=tJ-hFF4W

XFer
19/01/2024, 22:53
Al posto tuo userei la moto solo per turismo senza guide esasperate. E comunque sono stati d'animo personali. A me ultimamente prende un po' di paura e penso sempre agli incidenti. Ma per ora continuo con turismo con guida sciolta ma prudente, e soprattutto solitaria, che in compagnia la competizione o il non fermarsi quando si è stanchi per non creare fastidio ai compagni, è un elemento di pericolo

E niente, mic è sempre mic! Dannatamente saggio.

Anche io ho fatto le mie cadute, anche io mi sono rotto qualcosina, sono sempre ripartito appena possibile.
Però ultimamente sono sempre più preoccupato e quindi vado sempre più piano (non che sia mai stato chissà che manico). Mi diverto lo stesso :bravissimo_:

sagyttar
28/01/2024, 17:18
Post interessante che leggo solo ora.
Ti porto la mia esperienza
Ho 59 anni, guido la moto da quando ne avevo 42 e ho, per così dire, bruciato le tappe perchè nel giro di 7 anni sono passato da imbranato totale ad iscritto ad un trofeo (il Motoestate categoria 600 Race Attack) nel quale mi sono divertito tantissimo, imparato e migliorato.
Arriviamo al 2016:
Durante l'ultima sessione (pareggiamento) al Mugello, subisco un grave incidente, dove mi fratturo femore sx, radio, ulna, polso sx, una costola e mi ritrovo in stretta osservazione al P.S. con una bolla d'aria in un polmone e un trauma ad un rene: alla mia compagna confidarono nella speranza che passassi indenne la prima notte.
Dopo tre mesi di ricovero ospedaliero e altri tre di intensa e dolorosa fisioterapia, sono ritornato quello di prima, anche se il polso sx ha perso circa l'80% della sua funzionalità.
Dopo un mese che ero stato dimesso dall'ospedale e all'insaputa della fisioterapista (che mi avrebbe sbranato) ho ripreso in mano la Hornet, rendendomi conto che la voglia di andare in moto non mi era passata per nulla e che, anche se ancora zoppicante, ero già in grado di guidare e soprattutto usare correttamente la frizione.
Nei mesi a seguire ripresi ad andare in moto per strada come se nulla fosse successo, rendendomi conto che il trauma dell'incidente non aveva influito dal punto di vista psicologico.
Ad un anno esatto dall'inicedente, quindi Giugno 2017, complice il meccanico e la Daytona, che rispetto ai miei danni ne aveva avuti molti meno, torno in pista, e lì l'evento è stato abbastanza forte.
Ricordo benissimo i lacrimoni che mi scesero intanto che indossavo tuta e guanti dentro il camion del meccanico, ed il sorriso da ebete cinque minuti dopo, alla riaccensione della mia amata Dajsuke, riesumata e perfettamente a punto.
La prima sessione fu abbastanza interlocutoria, poi in quelle successive ripresi fiducia in me e mi divertii un casino.
Dopo quella pistata, ne feci altre due (a Imola e Misano) dove addirittura abbassai i tempi fatti prima dell'incidente.
Ora, a sette anni di distanza dalle ultime pistate, continuo ad andare in moto allegramente, anzi, i viaggi in coppia si sono fatti anche più "interessanti", complice l'attuale moto adventure, con la quale mi sono dato anche alle strade sterrate (per la gioia del mio polso farlocco, che in quei casi grida vendetta e mi fa soffrire un po') su per le alpi piemontesi o per gli argini dei fiumi vicino a casa mia.
Tutto questo per dirti cosa?
Beh, sicuramente la passione ed una certa forza interiore sono importanti, se si vuole proseguire in una avventura nonostante gli incidenti di percorso, e nel tuo caso, fossi al tuo posto, magari lascerei perdere la Pit Bike, che in effetti puoi usare solo in pista e provoca più danni di quanto si possa pensare (soprattutto alle clavicole), ma la moto, a quella non rinuncerei per nulla al mondo.
Abbi fede, soprattutto in te stesso, se veramente ci credi, ritornerai in moto come se nulla fosse successo, facendo tesoro magari, delle esperienze negative vissute.
Aloha
Lorenzo Ferrari

massi69
28/01/2024, 17:41
Mi permetto di dirti la mia, "chiediti se dentro di te hai paura", se la risposta è si aspetta o vendila, puoi sempre ricomprarla.


La paura , spesso, è quello che ti mantiene in vita perché è il metro interiore del tuo limite....

stefano68
29/01/2024, 07:08
La paura , spesso, è quello che ti mantiene in vita perché è il metro interiore del tuo limite....

Si quella sana che ti fà stare all'erta si....ma io intendevo quella dopo un incidente, che ti fà essere insicuro, incerto e avere
mille dubbi nella guida.
Quest'ultima NO, è abbastanza pericolosa e non ti godi la guida, credo che chi è caduto sappia cosa intendo, ciao.

massi69
29/01/2024, 07:55
Quest'ultima NO, è abbastanza pericolosa e non ti godi la guida, credo che chi è caduto sappia cosa intendo, ciao.

Su questo , come ben si può leggere nei messaggi di chi ha scritto, ognuno è fatto a modo proprio e reagisce in maniera diversa

Per il discorso oggetto della discussione e per come si è verificato..
io, e ripeto , io, visto che il trauma è relativo ad un contesto differente rispetto al normale utilizzo della moto, e con mezzo diverso, tra l altro, nn avrei nn timore a risalire in sella , visto che ( per fortuna) i danni fisici sono ben pochi e con minime conseguenze
Forse, potrei provare più timore se mi avessero buttato giù oppure se fossi caduto a causa di un guasto al mezzo , visto che la cosa nn dipendendo direttamente dal mio controllo potrebbe generare quel tipo di insicurezza che si può avere per fattori che nn puoi prevedere e che generano quel tipo di paura a cui ti riferisci...
Ma se cado perché forzo troppo e sono poco concentrato nella guida determinando questo errore di valutazione o di reazione, beh , per come sono io mentalizzo subito la causa è questo sgombra il campo dai fantasmi......
Ma ripeto , io......e nn siamo tutti uguali....e nemmeno con questo voglio dire che sia il miglior metodo ....

FICHI
29/01/2024, 08:14
Qualcuno di voi ha già preso questa decisione? Come ha reagito agli incidenti?

Grazie

Premesso, che ovviamente c'è una... soggettività....notevolissima e giusta nel "discorso" :) , ma...per quanto mi riguarda , io....nel 2010 (43 anni) mi sono fatto un mese di coma , con spappolamenti vari, a causa della manovra errata di un....automobilista ("per fortuna" :) ero con il "K" di mia moglie, almeno il mio....Tiger 955 è rimasto intonso nel box :) :) ) , dopo il coma , circa, un anno di riabilitazioni varie / ospedali , "azz e mazz", successivi ; leciti, problemi con il lavoro (ero appena stato assunto in un'azienda :( )

Ad un certo punto mi sono posto.... LA DOMANDA.... e quindi, ho provato a risalire sul Tiger (dopo oltre un anno) ed a fare un... "giro dell'isolato" , per vedere , al di là di tante parole / ipostesi / ecc. , come reagivo.
Sembrava quasi fosse stata la prima volta che guidavo una moto, soprattutto per....la massa del mezzo che non era tantissima ma io io ero poco più di un....budino (nel male....ero ritornato al mio "peso forma" :) ) ; non'ostante questo....l'amore per la moto è rimasto incrollabile!
Non vedevo l'ora di risalirci sopra..."seriamente". Nel 2015 , con mia moglie ed un T800, mi sono fatto l'Islanda.

D74
29/01/2024, 09:46
Salve a tutti, immagino che il tema del rientro in moto dopo un incidente, più o meno serio, sia un argomento trito e ritrito nel mondo dei motociclisti ma ovviamente quando capita per il povero malcapitato è sempre la prima volta.
Ebbene, "la volete sentire questa storia?" come disse la vecchia Rose in Titanic. :biggrin3:

Vivo a Roma, ho 52 anni e da quando ne avevo 14 ho guidato diverse due ruote, dalla Vespa 50 allo Scarabeo 150 per passare poi alle moto "vere", un'Hornet 600, un CBR 600RR ed infine la nuova Triumph Speed Triple 1200 RS.

Tolti gli anni dell'adolescenza, quando si guidava senza casco, senza guanti a vita persa, ho sempre mantenuto un profilo prudente, anche perchè con il traffico di Roma oggi non sarei vivo.
Alla veneranda età di 52, chiacchierando con alcuni amici, esce fuori l'argomento della guida in pista, del ginocchio a terra, etc etc. Io non sono mai stato in pista e l'idea di scatenare i 180 cv dello Speed in un circuito non mi prende per niente.
L'argomento si sposta quindi sulle PitBike, e sulle Ohvale, le due piccole moto che stanno spopolando tra i giovani e i neofiti. La possibilità di provare le pieghe estreme della pista con rischi limitati e costi bassi mi convince a provare.

Acquisto la mia PitBike una YCF 160 e dopo essermela montata e preparata sono pronto al grande giorno.
Prima del week end vado al box per controllare che tutto sia pronto. Provo ad avviare la PitBike con la pedalina ma stenta a partire, quindi ritento e ritento con forza, ma il piede mi scivola e sbatte a terra ancora piegato che mi procura una distorsione e la frattura composta del quinto metatarso del piede destro.
20 giorni di gesso più altri 15 con il gambale ortopedico e 30 punture di eparina sulla pancia per evitare trombosi. UNA SFIGA TREMENDA!! Cazzo!!!!
Primo incidente senza nemmeno aver mai provato la pista.

Passa l'estate e siamo ad ottobre quando faccio il mio debutto in pista. UNA FIGATA!!:w00t: Prendo subito confidenza. pieghe e contropieghe. I tempi sul giro si fanno via via interessanti e mi fanno sentire quasi un pilota vero!
Torno in piste altre 3 volte, sempre tutto liscio e divertente siano al giorno 4 novembre. Fine dei turni, ultimo giro. Dietro di me un gruppo di ragazzini scalmanati si danno battaglia, decido di lasciarli passare e all'uscita di una curva che si percorre di terza piena tolgo il gas e faccio per allargarmi un pò. Purtroppo la velocità è ancora elevata e la Pit allarga la traiettoria siano al cordolo opposto, raddrizzo di colpo e vado nell'erba che per colpa della pioggia della sera prima è bagnata. In uno snap mi trovo a terra e subito sento un dolore lancinante alla mano. Sono caduto sopra il manubrio e questo ha causato la frattura scomposta del primo metacarpo della mano destra, il pollice. CAZZO!

Dopo una dolorosissima manovra di riduzione al PS, altri 30 giorni di gesso. Il secondo gesso in appena 6 mesi!!!!!:madoo:

E siamo arrivati alla domanda di oggi:
VENDO LA PITBIKE? VENDO TUTTO, E APPENDO IL CASCO AL CHIODO?
Qualcuno di voi ha già preso questa decisione? Come ha reagito agli incidenti?

Grazie

Allora andare in moto comporta dei rischi, che siano strada o pista o enduro/cross, in tutti i contesti vi sono rischi comuni e/o specifici.
Quello che ritengo fondamentale è il capire primo il perchè c'è stato l'incidente, senza scuse senza alibi in modo critico e umile analizzarne le cause e quindi metabolizzarlo.

Quindi leggendo mi viene in mente la seguente situazione (scusami se sbaglio)

mezza età (ci sono pure io ... a breve son 50) la voglia e l'entusiasmo sono prorompenti, adesso ci sono anche le possibilità economiche che da ragazzini non potevano avere, arriva il giorno: adrenalina, emozione.... la fretta... come un bambino impaziente: dai cazzo parti, dai dai.... boom... primo infortunio.

la voglia e la testa è quella dei ragazzini il fisico no, questo va tenuto a mente (aimè)

ok debutto in pista, il gioco entusiasma e piace, attenzione arriva il 4 novembre (che nonostante la stagione non sarà mai come il periodo ottimale) fine dei turni, ultimo giro, adrenalina ed entusiasmo coprono eventuale stanchezza, ti preoccupi di chi arriva dietro, agisci in ritardo (velocità ancor elevata) il giorno prima ha piovuto boom.
Qui penso abbia influito anche la stanchezza che ti fa agire in ritardo e con meno prontezza.

le pit sono ganze però buh hanno una dinamica quando si cade che non è il massimo, preferisco le minigp (vedi bucci, ohvale) da 12 pollici, posizione più sportiva ed improntata alla pista in piccolo.

li a meno che uno non si lanci nell'universo, scivoli dal basso, poi farsi male può capitare, ma come dinamica è più difficile.

in ultimo se alla fine la pit o quello che è o sarà ti piace, continua, MA approccia diversamente, sei li a divertirti, non ti corre dietro nessuno (se non la moglie che rompe i maroni che sei fuori a spender soldi) quindi ascolta il tuo corpo (occhio all'effetto "dopante" di adrenalina e "voglia" ) non devi dimostrare niente a nessuno.
Gira, divertiti, stop, il momento del giro a bomba è finito, si può migliorare e anche tanto, ma per step, senza esagerare.
Si potrà cadere ancora ma se ci si fa male spesso c'è da pensare in cosa uno sbaglia.
ah se uno non è un po preparato fisicamente come nelle piste vere con le moto "grandi" ah c'è l'ultimo turno, ho pagato, lo faccio tutto può essere una gran bega, casomai se ci si sente stanchi meglio fermarsi o uscire prima.

ci si può preparare meglio anche fisicamente, questo aiuta, ci si stanche meno, si è più reattivi e pronti e un fisico allenato sopporta anche meglio eventuali botte.
Tenere ben a mente che si è li a divertirsi non a fare il provino della vita.... ;)

stefano68
29/01/2024, 14:08
Allora andare in moto comporta dei rischi, che siano strada o pista o enduro/cross, in tutti i contesti vi sono rischi comuni e/o specifici.
Quello che ritengo fondamentale è il capire primo il perchè c'è stato l'incidente, senza scuse senza alibi in modo critico e umile analizzarne le cause e quindi metabolizzarlo.

Quindi leggendo mi viene in mente la seguente situazione (scusami se sbaglio)

mezza età (ci sono pure io ... a breve son 50) la voglia e l'entusiasmo sono prorompenti, adesso ci sono anche le possibilità economiche che da ragazzini non potevano avere, arriva il giorno: adrenalina, emozione.... la fretta... come un bambino impaziente: dai cazzo parti, dai dai.... boom... primo infortunio.

la voglia e la testa è quella dei ragazzini il fisico no, questo va tenuto a mente (aimè)

ok debutto in pista, il gioco entusiasma e piace, attenzione arriva il 4 novembre (che nonostante la stagione non sarà mai come il periodo ottimale) fine dei turni, ultimo giro, adrenalina ed entusiasmo coprono eventuale stanchezza, ti preoccupi di chi arriva dietro, agisci in ritardo (velocità ancor elevata) il giorno prima ha piovuto boom.
Qui penso abbia influito anche la stanchezza che ti fa agire in ritardo e con meno prontezza.

le pit sono ganze però buh hanno una dinamica quando si cade che non è il massimo, preferisco le minigp (vedi bucci, ohvale) da 12 pollici, posizione più sportiva ed improntata alla pista in piccolo.

li a meno che uno non si lanci nell'universo, scivoli dal basso, poi farsi male può capitare, ma come dinamica è più difficile.

in ultimo se alla fine la pit o quello che è o sarà ti piace, continua, MA approccia diversamente, sei li a divertirti, non ti corre dietro nessuno (se non la moglie che rompe i maroni che sei fuori a spender soldi) quindi ascolta il tuo corpo (occhio all'effetto "dopante" di adrenalina e "voglia" ) non devi dimostrare niente a nessuno.
Gira, divertiti, stop, il momento del giro a bomba è finito, si può migliorare e anche tanto, ma per step, senza esagerare.
Si potrà cadere ancora ma se ci si fa male spesso c'è da pensare in cosa uno sbaglia.
ah se uno non è un po preparato fisicamente come nelle piste vere con le moto "grandi" ah c'è l'ultimo turno, ho pagato, lo faccio tutto può essere una gran bega, casomai se ci si sente stanchi meglio fermarsi o uscire prima.

ci si può preparare meglio anche fisicamente, questo aiuta, ci si stanche meno, si è più reattivi e pronti e un fisico allenato sopporta anche meglio eventuali botte.
Tenere ben a mente che si è li a divertirsi non a fare il provino della vita.... ;)
Alleluja...come una bibbia:biggrin3:, sottoscrivo tutto:oook:

XFer
29/01/2024, 16:05
se ho i capelli bagnati pure senza casco , che il panettiere dista un chilometro e i capelli bagnati col casco mi si appiccicano alla testa e faccio veramente schifo

:biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3:

Tigerone
21/03/2024, 06:56
Ad una certa età credo che si debba stare più attenti a non farsi male, quindi per quanto riguarda i giochi in pista lascerei perdere.

Per usare la moto invece credo che non si debba smettere mai!

_sabba_
21/03/2024, 11:50
Esatto, guardate il post dove racconto le vicissitudini del mio Gilerino.
Ora che è tornato nuovo, sono ancora più emozionato (e desideroso) di salirci in sella.
Ieri sera ho fatto un giretto dalle 18:30 alle 19, non riuscivo a farne a meno…

:laugh2: