TripleFla
26/05/2025, 12:07
Buongiorno a tutti,
vi scrivo per condividere un’esperienza non proprio piacevole avuta in questi giorni, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi, ma che avrebbe potuto essere potenzialmente molto pericolosa.
Sarò un po’ lungo, ma credo sia importante spiegare bene le varie fasi della vicenda.
Mercoledì scorso mi contatta la concessionaria, dicendomi che, in seguito ad alcuni controlli, si erano accorti che, relativamente a certe prime immatricolazioni di quest’anno, potevano esserci dei dati non corretti presenti sul libretto di alcune moto.
Mi chiedono quindi di passare in concessionaria per controllare la mia TS 800. Dai toni sembrava avessero molta urgenza di farlo.
Lì per lì sono rimasto un po’ stranito, mi sembrava una cosa poco probabile, ma ho comunque risposto che non avrei potuto portare subito la moto, anche perché la domenica avevo in programma un giro.
Si sono allora offerti addirittura di venire loro a prendere la moto, lasciandomi una demo bike in sostituzione per permettermi di fare comunque il mio giro.
La cosa non mi entusiasmava molto, anche se ero incuriosito dal provare un modello diverso. Ho quindi proposto di passare a ritirarla il lunedì successivo, così avrebbero avuto tutto il tempo per i controlli e per riconsegnarla in tempo per il weekend seguente.
Sembrava tutto risolto, ma pochi minuti dopo mi richiamano, dicendomi che preferivano che non usassi la moto finché non avessero verificato che tutto fosse a posto. Mi parlano anche di possibili problemi assicurativi.
A quel punto mi insospettisco e chiedo maggiori informazioni, ma non vogliono dirmi nulla per telefono, assicurandomi che mi avrebbero spiegato tutto in concessionaria.
Ci accordiamo quindi affinché vengano a ritirare la moto il giorno dopo (giovedì), consegnandomi contestualmente una delle loro demo bike.
Mi dicono che, se non avessero trovato anomalie, mi avrebbero riportato la Tiger subito.
Purtroppo il giorno dopo mi chiamano per dirmi che il mio modello rientrava nella “casistica” e che avrebbero dovuto sostituire la moto con un’altra identica, nuova, con 0 km.
Mi avrebbero rimontato tutti gli accessori e avrei dovuto rifare il rodaggio con relativo tagliando dei 1.000 km a loro spese.
Al di là del dispiacere di dover rifare il lungo e meticoloso rodaggio da 1.600 km (come da indicazioni della casa), ho chiesto perché non potessi tenere la moto attuale aggiornando semplicemente il libretto, visto che si parlava di “dati sbagliati”.
Mi rispondono che, purtroppo, non era possibile farlo e che dovevano procedere alla sostituzione, prendendo in carico loro la mia moto.
E targa e assicurazione? Rimangono le stesse: spostano la targa sulla nuova e l’assicurazione resta valida.
Dato che la cosa mi puzzava sempre di più, ho insistito per avere spiegazioni più dettagliate, ma sono rimasti molto vaghi. Ho provato anche a chiamare il capo officina, con cui ho un po’ più di confidenza, ma anche lui è stato evasivo.
Mi dice che non è entrato troppo nel merito, ma che se fossi passato in concessionaria mi avrebbero chiarito tutto in ufficio. Peccato che io non avrei avuto modo di andarci a breve, dato che sarebbero stati loro a riportarmi la moto.
Rassicurato per quanto possibile, mi metto il cuore in pace, pensando che almeno mi sarei ritrovato una moto nuova di zecca.
Il giorno successivo arrivano con il loro furgone: ritirano moto, documenti e, inspiegabilmente, anche il tris di valigie.
Contemporaneamente scaricano una bellissima Speed Triple RS 2025 nera (che avevo scelto tra quelle in prova… non ho resistito!).
286087
Ma la testa continuava a frullare, finché non trovo l’unica spiegazione plausibile: avevano registrato alla Motorizzazione un telaio diverso da quello presente sulla moto.
Per puro caso avevo una foto in cui si vedeva chiaramente il numero di telaio stampigliato, e confrontandolo con la scansione del libretto… i due numeri non combaciavano.
Ecco il problema!
L’unica spiegazione logica che mi viene in mente è questa:
Avevo ordinato la moto a novembre, dopo EICMA, e il mio modello faceva parte del primo lotto di tre esemplari destinati alla concessionaria, ognuno di colore diverso (una gialla, una blu e una grigia).
La casa madre invia i numeri di telaio insieme alla pianificazione delle consegne. Essendo la mia (gialla) un modello unico tra i tre, è probabile che abbiano immatricolato la moto sulla base del numero di telaio ricevuto, senza controllare se corrispondesse effettivamente alla moto fisica.
Un paio di mesi dopo, al momento di immatricolare un’altra TS800 gialla, la Motorizzazione si sarà accorta che quel telaio era già stato registrato.
Probabilmente Triumph aveva assegnato un numero di telaio che poi non ha consegnato realmente, facendolo solo in un secondo momento.
Questa è l’unica spiegazione che trovo per il fatto che si possa mantenere la stessa targa e libretto (dato che la targa fa riferimento al numero di telaio). Ora possono finalmente associare i documenti alla moto che doveva essere realmente destinata a me.
La moto precedente? Chi lo sa… si ritrovano una moto con oltre 2.000 km mai immatricolata. Una bella gatta da pelare.
Ci tenevo a raccontarvi questa vicenda perché un errore del genere è gravissimo: se fossi stato coinvolto in un incidente, chissà che caos ne sarebbe venuto fuori. Assicurazione che non paga, rivalsa contro la concessionaria, contenziosi infiniti, ecc.
Il mio consiglio, a tutti (possessori di TS 800 o meno), è di fare un semplice controllo sulla propria moto: verificate che il numero di telaio riportato sul libretto corrisponda a quello stampigliato sulla moto.
È chiaro che la colpa principale sia della concessionaria, che non ha verificato i numeri di telaio, ma anche il fatto che Triumph non abbia gestito correttamente l’invio dei modelli assegnati mi fa pensare che il problema potrebbe essersi presentato anche su altre moto.
Come dicevo all’inizio le conseguenze avrebbero potuto essere molto serie.
Mi raccomando: fate questo controllo!
vi scrivo per condividere un’esperienza non proprio piacevole avuta in questi giorni, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi, ma che avrebbe potuto essere potenzialmente molto pericolosa.
Sarò un po’ lungo, ma credo sia importante spiegare bene le varie fasi della vicenda.
Mercoledì scorso mi contatta la concessionaria, dicendomi che, in seguito ad alcuni controlli, si erano accorti che, relativamente a certe prime immatricolazioni di quest’anno, potevano esserci dei dati non corretti presenti sul libretto di alcune moto.
Mi chiedono quindi di passare in concessionaria per controllare la mia TS 800. Dai toni sembrava avessero molta urgenza di farlo.
Lì per lì sono rimasto un po’ stranito, mi sembrava una cosa poco probabile, ma ho comunque risposto che non avrei potuto portare subito la moto, anche perché la domenica avevo in programma un giro.
Si sono allora offerti addirittura di venire loro a prendere la moto, lasciandomi una demo bike in sostituzione per permettermi di fare comunque il mio giro.
La cosa non mi entusiasmava molto, anche se ero incuriosito dal provare un modello diverso. Ho quindi proposto di passare a ritirarla il lunedì successivo, così avrebbero avuto tutto il tempo per i controlli e per riconsegnarla in tempo per il weekend seguente.
Sembrava tutto risolto, ma pochi minuti dopo mi richiamano, dicendomi che preferivano che non usassi la moto finché non avessero verificato che tutto fosse a posto. Mi parlano anche di possibili problemi assicurativi.
A quel punto mi insospettisco e chiedo maggiori informazioni, ma non vogliono dirmi nulla per telefono, assicurandomi che mi avrebbero spiegato tutto in concessionaria.
Ci accordiamo quindi affinché vengano a ritirare la moto il giorno dopo (giovedì), consegnandomi contestualmente una delle loro demo bike.
Mi dicono che, se non avessero trovato anomalie, mi avrebbero riportato la Tiger subito.
Purtroppo il giorno dopo mi chiamano per dirmi che il mio modello rientrava nella “casistica” e che avrebbero dovuto sostituire la moto con un’altra identica, nuova, con 0 km.
Mi avrebbero rimontato tutti gli accessori e avrei dovuto rifare il rodaggio con relativo tagliando dei 1.000 km a loro spese.
Al di là del dispiacere di dover rifare il lungo e meticoloso rodaggio da 1.600 km (come da indicazioni della casa), ho chiesto perché non potessi tenere la moto attuale aggiornando semplicemente il libretto, visto che si parlava di “dati sbagliati”.
Mi rispondono che, purtroppo, non era possibile farlo e che dovevano procedere alla sostituzione, prendendo in carico loro la mia moto.
E targa e assicurazione? Rimangono le stesse: spostano la targa sulla nuova e l’assicurazione resta valida.
Dato che la cosa mi puzzava sempre di più, ho insistito per avere spiegazioni più dettagliate, ma sono rimasti molto vaghi. Ho provato anche a chiamare il capo officina, con cui ho un po’ più di confidenza, ma anche lui è stato evasivo.
Mi dice che non è entrato troppo nel merito, ma che se fossi passato in concessionaria mi avrebbero chiarito tutto in ufficio. Peccato che io non avrei avuto modo di andarci a breve, dato che sarebbero stati loro a riportarmi la moto.
Rassicurato per quanto possibile, mi metto il cuore in pace, pensando che almeno mi sarei ritrovato una moto nuova di zecca.
Il giorno successivo arrivano con il loro furgone: ritirano moto, documenti e, inspiegabilmente, anche il tris di valigie.
Contemporaneamente scaricano una bellissima Speed Triple RS 2025 nera (che avevo scelto tra quelle in prova… non ho resistito!).
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Ma la testa continuava a frullare, finché non trovo l’unica spiegazione plausibile: avevano registrato alla Motorizzazione un telaio diverso da quello presente sulla moto.
Per puro caso avevo una foto in cui si vedeva chiaramente il numero di telaio stampigliato, e confrontandolo con la scansione del libretto… i due numeri non combaciavano.
Ecco il problema!
L’unica spiegazione logica che mi viene in mente è questa:
Avevo ordinato la moto a novembre, dopo EICMA, e il mio modello faceva parte del primo lotto di tre esemplari destinati alla concessionaria, ognuno di colore diverso (una gialla, una blu e una grigia).
La casa madre invia i numeri di telaio insieme alla pianificazione delle consegne. Essendo la mia (gialla) un modello unico tra i tre, è probabile che abbiano immatricolato la moto sulla base del numero di telaio ricevuto, senza controllare se corrispondesse effettivamente alla moto fisica.
Un paio di mesi dopo, al momento di immatricolare un’altra TS800 gialla, la Motorizzazione si sarà accorta che quel telaio era già stato registrato.
Probabilmente Triumph aveva assegnato un numero di telaio che poi non ha consegnato realmente, facendolo solo in un secondo momento.
Questa è l’unica spiegazione che trovo per il fatto che si possa mantenere la stessa targa e libretto (dato che la targa fa riferimento al numero di telaio). Ora possono finalmente associare i documenti alla moto che doveva essere realmente destinata a me.
La moto precedente? Chi lo sa… si ritrovano una moto con oltre 2.000 km mai immatricolata. Una bella gatta da pelare.
Ci tenevo a raccontarvi questa vicenda perché un errore del genere è gravissimo: se fossi stato coinvolto in un incidente, chissà che caos ne sarebbe venuto fuori. Assicurazione che non paga, rivalsa contro la concessionaria, contenziosi infiniti, ecc.
Il mio consiglio, a tutti (possessori di TS 800 o meno), è di fare un semplice controllo sulla propria moto: verificate che il numero di telaio riportato sul libretto corrisponda a quello stampigliato sulla moto.
È chiaro che la colpa principale sia della concessionaria, che non ha verificato i numeri di telaio, ma anche il fatto che Triumph non abbia gestito correttamente l’invio dei modelli assegnati mi fa pensare che il problema potrebbe essersi presentato anche su altre moto.
Come dicevo all’inizio le conseguenze avrebbero potuto essere molto serie.
Mi raccomando: fate questo controllo!