alb
30/08/2007, 14:01
Un tour fantastico nella Sardegna centro – settentrionale!
Prima settimana di agosto, traghetto Civitavecchia - Olbia e all'arrivo subito un tuffo a Nodu Pianu! Nei giorni successivi, Arzachena, Costa Smeralda in lungo e in largo (un gioiellino), Palau, S.Teresa di Gallura, Capo Testa e isola Rossa (straordinari) e poi su, lungo la costa fino a Stintino.
La Scrambler è perfettamente a suo agio: borsa serbatoio originale per me e zainetto leggero con l'indispensabile per la mia compagna non impacciano i movimenti né impongono soste impreviste. Un filo di acceleratore è sufficiente sulle strade statali e provinciali dell'isola, tutte ben mantenute e senza brutte sorprese. I distributori di carburante sono frequenti e ogni paese ha il suo self service d’emergenza. Anche la Triumph sembra gradire il suo nuovo habitat e ci ripaga consumando meno del solito: 250 km con un pieno prima della riserva!
Giunti alla costa ovest, giù per Alghero (la sera ancor più suggestiva), passando per i panorami mozzafiato di Capo Caccia.
Una delle litoranee più belle mai percorse è la Alghero - Bosa, con scenari unici e zero traffico, per godere ancora di più la guida rilassante.
Dopo Cuglieri, ancora a sud fino ad Oristano, con la sua bella piazza centrale, passando per Tharros, resa impraticabile dal crescente vento di maestrale, e sfilando i numerosissimi Nuraghi visibili lungo la strada.
Siamo sempre più vicini ad uno degli obbiettivi principali del tour: il famigerato Gennargentu. Prima di iniziare la scalata, tagliamo verso est, trascorrendo la notte nell’accoglientissima Fordongianus. Non mancano le abbuffate di pecorino sardo, gnocchetti, porceddu e cinghiale: senza benza per la panza non si va avanti…
Finalmente iniziano i tornanti infiniti: Busachi, Sorgono, Tonara, Belvì (accogliente ed attrezzata località montana), Aritzo (dove per 2 memorabili panini con salumi e formaggi tipici + frutta presso l’alimentari del paese abbiamo speso solo 3.50 euro, contro i 10 della Costa Smeralda…), Seulo, Seui, Ussassai e l’inquietante Gairo (la parte vecchia del paese completamente abbandonata per frana, effetto far west). La montagna è davvero affascinante, la “schiena d’argento” è sempre evidente, quando i fitti boschi si diradano, il bagliore della pietra è quasi accecante, grafite che abbaglia e riflette i raggi del sole. La vegetazione è quasi inaccessibile, facile capire perché l’anonima sarda scelga questi luoghi per i propri “affari”. Le strade sono per lo più deserte (insolito in agosto!), anche i paesini montani sono desolati, ma la gente del posto, al contrario di quanto affermano i sempre inaffidabili stereotipi, è sempre disponibile e sorridente. Forse merito della linea affabile della Scrambler, che non la smette di attirare sguardi e curiosità da chiunque, o forse del notevole stacco di coscia della mia compagna… Le soste lassù sono frequenti, ogni scenario, bosco, cielo, fiume che sia, desta incanto e serenità, complici l’aria fresca e pura e il silenzio assoluto che invade tutto intorno quando la Scrambler smette di borbottare. 180 km di curve che ripercorrerei altre 10 volte in entrambe le direzioni!
Si torna a scendere di altitudine, giungendo ad Arbatax, attraverso Lanusei e Tortolì. Un bel bagno prima di rimettersi in sella ed affrontare, anticipando l’arrivo della sera, un'altra strada magnifica, quella che collega Baunei, il passo di Genna Silana e Dorgali: anche qui scenari unici e soprattutto un freddo inatteso, contro il quale i nostri giubbottini Tucano Shorty poco hanno potuto.
L’ultimo dei sei giorni di viaggio è giunto, prima di dirigerci ad Olbia c’è il tempo di trascorrere un paio d’ore stesi sulla ghiaia rosa di Cala Gonone e di ammirare la spiaggia infinita di Orosei. È tardi, meglio avvantaggiarsi percorrendo spediti la SS 131 Nuoro – Olbia: il maestrale ormai impazza sull’isola, come volesse trattenerci ancora dal ripartire, la Scrambler si dimena tra le raffiche, le lunghe gallerie alleviano la fatica della guida controvento.
Arrivederci Sardegna, la prossima volta… south side!
Una foto ricordo non poteva mancare...
[img=http://img338.imageshack.us/img338/4166/cimg0571bdz7.th.jpg] (http://img338.imageshack.us/my.php?image=cimg0571bdz7.jpg)
Prima settimana di agosto, traghetto Civitavecchia - Olbia e all'arrivo subito un tuffo a Nodu Pianu! Nei giorni successivi, Arzachena, Costa Smeralda in lungo e in largo (un gioiellino), Palau, S.Teresa di Gallura, Capo Testa e isola Rossa (straordinari) e poi su, lungo la costa fino a Stintino.
La Scrambler è perfettamente a suo agio: borsa serbatoio originale per me e zainetto leggero con l'indispensabile per la mia compagna non impacciano i movimenti né impongono soste impreviste. Un filo di acceleratore è sufficiente sulle strade statali e provinciali dell'isola, tutte ben mantenute e senza brutte sorprese. I distributori di carburante sono frequenti e ogni paese ha il suo self service d’emergenza. Anche la Triumph sembra gradire il suo nuovo habitat e ci ripaga consumando meno del solito: 250 km con un pieno prima della riserva!
Giunti alla costa ovest, giù per Alghero (la sera ancor più suggestiva), passando per i panorami mozzafiato di Capo Caccia.
Una delle litoranee più belle mai percorse è la Alghero - Bosa, con scenari unici e zero traffico, per godere ancora di più la guida rilassante.
Dopo Cuglieri, ancora a sud fino ad Oristano, con la sua bella piazza centrale, passando per Tharros, resa impraticabile dal crescente vento di maestrale, e sfilando i numerosissimi Nuraghi visibili lungo la strada.
Siamo sempre più vicini ad uno degli obbiettivi principali del tour: il famigerato Gennargentu. Prima di iniziare la scalata, tagliamo verso est, trascorrendo la notte nell’accoglientissima Fordongianus. Non mancano le abbuffate di pecorino sardo, gnocchetti, porceddu e cinghiale: senza benza per la panza non si va avanti…
Finalmente iniziano i tornanti infiniti: Busachi, Sorgono, Tonara, Belvì (accogliente ed attrezzata località montana), Aritzo (dove per 2 memorabili panini con salumi e formaggi tipici + frutta presso l’alimentari del paese abbiamo speso solo 3.50 euro, contro i 10 della Costa Smeralda…), Seulo, Seui, Ussassai e l’inquietante Gairo (la parte vecchia del paese completamente abbandonata per frana, effetto far west). La montagna è davvero affascinante, la “schiena d’argento” è sempre evidente, quando i fitti boschi si diradano, il bagliore della pietra è quasi accecante, grafite che abbaglia e riflette i raggi del sole. La vegetazione è quasi inaccessibile, facile capire perché l’anonima sarda scelga questi luoghi per i propri “affari”. Le strade sono per lo più deserte (insolito in agosto!), anche i paesini montani sono desolati, ma la gente del posto, al contrario di quanto affermano i sempre inaffidabili stereotipi, è sempre disponibile e sorridente. Forse merito della linea affabile della Scrambler, che non la smette di attirare sguardi e curiosità da chiunque, o forse del notevole stacco di coscia della mia compagna… Le soste lassù sono frequenti, ogni scenario, bosco, cielo, fiume che sia, desta incanto e serenità, complici l’aria fresca e pura e il silenzio assoluto che invade tutto intorno quando la Scrambler smette di borbottare. 180 km di curve che ripercorrerei altre 10 volte in entrambe le direzioni!
Si torna a scendere di altitudine, giungendo ad Arbatax, attraverso Lanusei e Tortolì. Un bel bagno prima di rimettersi in sella ed affrontare, anticipando l’arrivo della sera, un'altra strada magnifica, quella che collega Baunei, il passo di Genna Silana e Dorgali: anche qui scenari unici e soprattutto un freddo inatteso, contro il quale i nostri giubbottini Tucano Shorty poco hanno potuto.
L’ultimo dei sei giorni di viaggio è giunto, prima di dirigerci ad Olbia c’è il tempo di trascorrere un paio d’ore stesi sulla ghiaia rosa di Cala Gonone e di ammirare la spiaggia infinita di Orosei. È tardi, meglio avvantaggiarsi percorrendo spediti la SS 131 Nuoro – Olbia: il maestrale ormai impazza sull’isola, come volesse trattenerci ancora dal ripartire, la Scrambler si dimena tra le raffiche, le lunghe gallerie alleviano la fatica della guida controvento.
Arrivederci Sardegna, la prossima volta… south side!
Una foto ricordo non poteva mancare...
[img=http://img338.imageshack.us/img338/4166/cimg0571bdz7.th.jpg] (http://img338.imageshack.us/my.php?image=cimg0571bdz7.jpg)