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Matt
29/09/2007, 07:52
Devo deludervi ....:biggrin3:

Ogm, arriva la superpatata

Il sì della Ue rompe il tabù: sarà progettata dai chimici della Basf


MARCO ZATTERIN

CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
Il suo nome è EH92-527-1, ma tutti ormai la chiamano «superpatata». La Basf, il colosso tedesco della chimica, l’ha modificata geneticamente per aumentare la resa dell’amido da utilizzare per fini industriali. L’Europa non riesce a decidere se sia il caso di coltivarla nei nostri campi. Ieri il comitato Ue di regolamentazione sugli Ogm non ha trovato la maggioranza per promuoverla o bocciarla. Fra due settimane la parola passerà ai ministri dell’Agricoltura (l’Italia è contro) e l’esito rischia di essere analogo. Alla fine deciderà la Commissione, dove un «sì» appare probabile. Il tubero transgenico sarebbe il primo genere della sua specie a ottenere il beneplacito per essere piantato e sfruttato a fini commerciali da quando, nel 1998, è cominciata l’euromoratoria per gli Ogm.

Chi è contro
Inevitabili i sospetti che gettano benzina sul fuoco di una diatriba senza fine. Bruxelles fatica a gestire il dossier Ogm, come si è visto lo scorso luglio al momento di adottare una linea dura contro il riso contaminato made in Usa. Agricoltori, ambientalisti e consumatori non si fidano. Nel caso specifico, temono che la superpatata possa finire in tavola. La Basf sottolinea le finalità industriali dell’operazione, anche se - secondo l’organizzazione «Friends of Earth» - ha già presentato una richiesta per uso alimentare. «Vai a vedere come distinguere i due tipi di patate», ribattono i consumatori. E Legambiente rincara la dose: «E’ un cavallo di Troia per poter poi introdurre le richieste per colture Ogm».

Gli inglesi dicono sì
Sotterfugio o meno, c’è chi non ha paura delle patate transgeniche. Gli inglesi, ad esempio. Proprio venerdì scorso hanno deciso di aprire le porte ad un altro tubero transgenico. Il ministero dell’agricoltura ha concesso il via libera alla coltivazione sperimentale da aprile di esemplari modificati in Derbyshire e Cambridgeshire. Il progetto vuole provare la resistenza alla Phytophthora Infestans, nota sopratutto ai vignaioli come Peronospora. E’ un malanno che - dice la Basf - costa agli agricoltori tre miliardi l’anno, fra raccolti perduto e fungicidi.
L’esperimento è partito nelle Ande dove esistono delle qualità di patate non toccata dalla peronospora. Gli scienziato hanno scoperto che i tuberi immuni hanno almeno un gene in più rispetto a quelli che contraggono la malattia. «La sua forza è che riconosce il fungo» spiega la Basf. Il gene della resistenza è stato isolato e, insieme con un altro preso dalle patate selvatiche, ne hanno sviluppata una tutta nuova. Secondo le fonti ufficiali, i risultati ottenuti in serra sono soddisfacenti. «La patata anti-peronospora potrà essere lanciata sul mercato appena la fase dei test sarà conclusa e ci sarà l’autorizzazione dell’Ue».

I rischi
EH92-527-1 sembra sollevare interrogativi di portata differente. In fase di sperimentazione gli scienziati mettono nelle loro creazioni transgeniche un gene marcatore che verifica l’avvenuto inserimento della modifica genetica voluta. Il marcatore conferisce resistenza a un particolare antibiotico. Se dopo l’esposizione all’antibiotico, l’organismo resiste, la manipolazione ha avuto successo. Normalmente, il gene-marker viene eliminato a fine processo. Qualora questo non dovesse accadere, denunciano gli ambientalisti, la sua presenza nella pianta e nel terreno potrebbe avere effetti su animali e uomini, trasferendo la resistenza ad antibiotici utili nella medicina. Un grosso problema, non il solo. Dalla moratoria del 1998 non si è coltivato sul territorio europeo alcun nuovo organismo Ogm. Buona o cattiva che sia, il lancio della superpatata segnerebbe un precedente capace di cambiare la storia.

Saraceno
29/09/2007, 08:04
Evviva la patata!!!:D

Turiulupu
29/09/2007, 12:29
rasata?