XantiaX
10/10/2007, 07:55
Tanto per iniziare la giornata con la giusta dose di carogna addosso.
Il trafiletto del quotidiano:
Trentasette soldati morti, 255 malati di tumore tra tutti quelli partiti in missione all'estero. Addirittura 1.427 malati tra i militari rimasti in Italia. Invece nessuna notizia su quanti, di questi, abbiano prestato servizio nei contestati poligoni di tiro e soprattutto quanti di questi siano poi deceduti. Numeri provvisori, ha precisato in commissione d'inchiesta al Senato lo stesso ministro della Difesa Parisi. Ma non c'era bisogno di dirlo. Basta osservare che gli anni di riferimento, 1996-2006, lasciano clamorosamente fuori la missione in Somalia, 1993, e la prima fase della campagna di Bosnia, 1994-65. Errore o dimenticanza? Le associazioni parlano di "numeri ridicoli". Sia all'Anavafaf di Falco Accame che all'Osservatorio militare di Domenico Leggiero risultano 50 soldati morti, con nomi e cognomi. "Sull'uranio impoverito non cè alcun segreto di Stato" ha sottolineato Parisi, che ammette: "Può esserci sfuggito qualcosa. E all'appello mancano tutti i congedati che si sono ammalati successivamente. I numeri definitivi saranno pronti a fine mese".
Quello che hanno cercato di farci dimenticare:
ALL'INIZIO di questa storia il governo e la difesa NEGANO OGNI ADDEBITO, quando già girano voci che ai militari degli altri stati veniva data opportuna documentazione e vestiario adatti a scagionare il rischio portato da una minaccia CONOSCIUTA (e non nascosta come hanno fatto in Italia) che era ed è l'uranio impoverito, ai nostri soldati vengono distribuiti opuscoli tanto vecchi quanto ridicoli che spiegano ai nostri come difendersi dal formicolio prodotto dagli anfibi. Poi inizia q.che ammissione... ed ora che 50 cristiani sono morti e MIGLIAIA si sono ammalati finalmente iniziano a parlarne quasi come fossimo in un paese vero e non in quello dei balocchi.
Le considerazioni dell'opinionista:
E pensare che io nel 97, di istanza al 185 Poggio Rusco (scandicci - Fi), con 5 lanci all'attivo e il grado di caporale istruttore, bramavo di poter andare in missione, x i soldi, x il viaggio, x l'avventura, xchè un po avevano convinto anche me... ma grazie a Dio anche lì cerano i paraculati che potevano avere il giusto calcio in culo e i poveri sfigati arrivati da Torino come me che i calci in culo li prendevano ma sono quelli non metaforici.
Ad oggi solo una frase può esser messa a chiusura di cotanta schifezza.
STATO ASSASSINO.
Il mio solito plauso ai guerrafondai e a tutti quelli che sono convinti che il problema dell'Italia arrivi da fuori.
la colonna sonora:
wAMVqrPezMI
Il trafiletto del quotidiano:
Trentasette soldati morti, 255 malati di tumore tra tutti quelli partiti in missione all'estero. Addirittura 1.427 malati tra i militari rimasti in Italia. Invece nessuna notizia su quanti, di questi, abbiano prestato servizio nei contestati poligoni di tiro e soprattutto quanti di questi siano poi deceduti. Numeri provvisori, ha precisato in commissione d'inchiesta al Senato lo stesso ministro della Difesa Parisi. Ma non c'era bisogno di dirlo. Basta osservare che gli anni di riferimento, 1996-2006, lasciano clamorosamente fuori la missione in Somalia, 1993, e la prima fase della campagna di Bosnia, 1994-65. Errore o dimenticanza? Le associazioni parlano di "numeri ridicoli". Sia all'Anavafaf di Falco Accame che all'Osservatorio militare di Domenico Leggiero risultano 50 soldati morti, con nomi e cognomi. "Sull'uranio impoverito non cè alcun segreto di Stato" ha sottolineato Parisi, che ammette: "Può esserci sfuggito qualcosa. E all'appello mancano tutti i congedati che si sono ammalati successivamente. I numeri definitivi saranno pronti a fine mese".
Quello che hanno cercato di farci dimenticare:
ALL'INIZIO di questa storia il governo e la difesa NEGANO OGNI ADDEBITO, quando già girano voci che ai militari degli altri stati veniva data opportuna documentazione e vestiario adatti a scagionare il rischio portato da una minaccia CONOSCIUTA (e non nascosta come hanno fatto in Italia) che era ed è l'uranio impoverito, ai nostri soldati vengono distribuiti opuscoli tanto vecchi quanto ridicoli che spiegano ai nostri come difendersi dal formicolio prodotto dagli anfibi. Poi inizia q.che ammissione... ed ora che 50 cristiani sono morti e MIGLIAIA si sono ammalati finalmente iniziano a parlarne quasi come fossimo in un paese vero e non in quello dei balocchi.
Le considerazioni dell'opinionista:
E pensare che io nel 97, di istanza al 185 Poggio Rusco (scandicci - Fi), con 5 lanci all'attivo e il grado di caporale istruttore, bramavo di poter andare in missione, x i soldi, x il viaggio, x l'avventura, xchè un po avevano convinto anche me... ma grazie a Dio anche lì cerano i paraculati che potevano avere il giusto calcio in culo e i poveri sfigati arrivati da Torino come me che i calci in culo li prendevano ma sono quelli non metaforici.
Ad oggi solo una frase può esser messa a chiusura di cotanta schifezza.
STATO ASSASSINO.
Il mio solito plauso ai guerrafondai e a tutti quelli che sono convinti che il problema dell'Italia arrivi da fuori.
la colonna sonora:
wAMVqrPezMI