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abesapien
14/10/2007, 19:21
......o le palle (ma quelle vere, quelle che vi consentono di spegnere la luce e dormire, una volta chiuso il libro), leggete Le Benevole di Jonathan Littel, appena uscito per Einaudi.

Veloce consiglio "librario", prima della buonanotte.

Abe

Rickystyle
14/10/2007, 19:23
che genere è??

bond972
14/10/2007, 19:23
un pochino di trama la devi dire, dai.

marco61
14/10/2007, 19:29
...e tu leggi Feuerbach!!!

davi66
14/10/2007, 19:34
'LE BENEVOLE'
DI
JONATHAN LITTEL
(EINAUDI; PP.953; 24 EURO)


''Fratelli umani lasciate che vi racconti..'': Maximilien Aue comincia cosi' la sua fluviale storia di ex Ss di successo, assassino spietato e abile organizzatore del grande massacro che ha cancellato circa 6 milioni di ebrei dalla civile Europa. Esteta raffinato, colto quanto basta e giurista di formazione, Maximilien (padre tedesco e madre francese con relativa famiglia problematica e rapporti incestuosi con la gemella Una) irrompe sulla scena del male quasi per caso: entra nelle SS - ma e' gia' un convinto nazionalsocialista - per evitare la prigione dopo essere stato fermato dalla polizia al termine di un incontro omosessuale.

Da quel momento il giovane Maximilien percorre senza esitazioni ogni grado del cursus nazista e dei conseguenti orrori. Ebrei, zingari, oppositori politici: nessuno e' risparmiato dalla falce mortale di Maximilien che attraversa l'Europa dell'est sterminando untermensch, i popoli inferiori. La sconfitta in guerra non mette a posto i conti: Maximilien sfrutta la perfetta conoscenza del francese per mascherarsi e sfuggire alla condanna. Diventa direttore di una fabbrica di merletti nel nord della Francia e prospera. Il passato, nel frenetico dopoguerra della ricostruzione, appare lontano e tutto porta al futuro o ad una quieta vecchiaia. Eppure Maximilien - che non ha dimenticato - vuole scrivere ''per mettere in chiaro - dice - le cose per me stesso''. Perche' la sua storia ''e' un vero racconto morale''. Pur consapevole del male e del dolore, non rinuncia cosi' a giustificarsi: ''per cio' che ho fatto - afferma - c'erano sempre delle ragioni, giuste o sbagliate, non so, in ogni caso ragioni umane''. Littel - giovane ebreo americano che per il suo esordio letterario ha scelto di scrivere in francese - ha vinto il Goncourt in Francia. (ANSA).

abesapien
15/10/2007, 13:49
Per evitare polemiche, ci tengo a precisare che non c'era intento politico nel mio consigliare il romanzo. Ringrazio davi66 per aver fatto quello che avrei fatto io, appena avuto il tempo (ovvero mettere una sinossi).

Il romanzo in questione è di una durezza spaventosa, sottolineando la quotidianità dell'orrore e la follia lucida che può cogliere ogni uomo. Anche se fa male davvero, credo sia un libro importante e diverso dal solito (a partire dalla scelta dell'io narrante). Saluti.

giorgiorox
15/10/2007, 14:21
beh, ora è come se l'avessimo letto...

XantiaX
15/10/2007, 14:24
sempre meglio che alimentare la xenofobia... :D

apprezzabbile :D

abesapien
15/10/2007, 16:42
beh, ora è come se l'avessimo letto...

Ti posso assicurare di no, ma proprio no. Posso anche passare un'oretta a raccontartelo, ma se provi a leggerlo... è davvero potente...

uccia
15/10/2007, 17:55
interessante......

Fulvioz
15/10/2007, 18:47
Grazie del consiglio, se ho occasione non mancherà l'acquisto... :wink_:

Luigi
15/10/2007, 18:56
sembra davvero interessante, peccato che io sia tra quelli che non avrebbero mai il coraggio di leggerlo

Fulvioz
15/10/2007, 19:40
...ma la storia è vera? Ovvero raccontata da lui in prima persona?

abesapien
16/10/2007, 19:47
...ma la storia è vera? Ovvero raccontata da lui in prima persona?

La storia é narrata in prima persona: sono le memorie di questo gerarca nazista adibito allo sterminio "con le pallottole", l'altra forma di sterminio rispetto a quello definito "con il gas": nel caso del protagonista di questa storia si tratta di coloro che cercavano e uccidevano passando da un luogo all'altro o stabilendosi in luoghi di concentrazione. La cosa più spaventosa é questa metodicità del Male con la emme maiuscola.

La storia, seppur inventata, é basata su documentazioni accuratissime. I principali storici dell'epoca non hanno riscontrato nessuna inesattezza o invenzione.

E' un libro che fa male, ma per la memoria penso sia davvero importante (basti pensare alla Jugoslavia, che era qui a due passi, e a quello che successe una dozzina di anni fa... o al Rwanda, o al Darfur oggi, o all'Argentina... o... o...)

marco61
16/10/2007, 20:15
...o....o...o...a tante faccende troppo complesse da poter essere raccontate

dai giornalistucoli del bel paese......

Luigi
16/10/2007, 20:29
La storia é narrata in prima persona: sono le memorie di questo gerarca nazista adibito allo sterminio "con le pallottole", l'altra forma di sterminio rispetto a quello definito "con il gas": nel caso del protagonista di questa storia si tratta di coloro che cercavano e uccidevano passando da un luogo all'altro o stabilendosi in luoghi di concentrazione. La cosa più spaventosa é questa metodicità del Male con la emme maiuscola.

La storia, seppur inventata, é basata su documentazioni accuratissime. I principali storici dell'epoca non hanno riscontrato nessuna inesattezza o invenzione.

E' un libro che fa male, ma per la memoria penso sia davvero importante (basti pensare alla Jugoslavia, che era qui a due passi, e a quello che successe una dozzina di anni fa... o al Rwanda, o al Darfur oggi, o all'Argentina... o... o...)

già.....mi dicono che una delle cose piu' sconvolgenti dei lager era le meticolosità e la metodologia con le quali veniva tutto annotato, catalogato e archiviato e quando dico tutto intendo proprio tutto

Questa storia mi ha fatto pensare ad una considerazione che fece una volta uno storico (di cui non ricordo il nome) che non so se attinente o meno al taglio del libro

Egli si chiedeva come era stato mai possibile che un tranquillissimo e anziano borgomastro di un paesino vicino Auchwitz, potesse essere chiamato a lavorare nel lager, e che questi abbia tranquillamente e serenamente accettato la cosa, svolgendo il suo lavoro quotidiano, ne' piu' ne' meno, come se si recasse ogni giorno in ufficio o in comune a svolgere il suo normale lavoro

Hannibal
16/10/2007, 22:04
Ti posso assicurare di no, ma proprio no. Posso anche passare un'oretta a raccontartelo, ma se provi a leggerlo... è davvero potente...


grazie Abe,
lo prendo

giorgio bona
17/10/2007, 01:59
Ti posso assicurare di no, ma proprio no. Posso anche passare un'oretta a raccontartelo, ma se provi a leggerlo... è davvero potente...

azz...con questa affermazione presumo tu me l'abbia venduto....:wink_:
appena rientro....me lo auto-regalo!!:biggrin3:

Chelito
17/10/2007, 07:59
..mi è bastato ".tu passerai per il camino" di Papalettera....grazie per la segnalazione Abe..

limbo
17/10/2007, 08:10
...mi attizza, andrò a prenderlo

babyspeed
17/10/2007, 08:54
lo comprerò al più presto........