81rap
23/05/2006, 13:47
Riporto una mail che mi e' arrivata...
:cry: :cry: :cry:
Riflessioni su quando per far audience è lecito torturare gli animali.
Senza pronunciarsi sulla valenza culturale del programma in questione, ennesima narcotica variazione del Grande Fratello, la monotonia dei contenuti ha evidentemente condotto gli autori alla rovinosa decisione di mettere in scena inconcepibili prove di abilità per i partecipanti. Finché tali pagliacciate sono innocue, possono anche essere tollerate dal pubblico sonnecchiante, ma non si può non sobbalzare sulla sedia se diventano violente nei confronti di chi non si può difendere, in particolare torturando e uccidendo animali indifesi.
La prova di abilità a cui ci riferiamo consisteva nella "terrificante" esperienza di rimanere sdraiati dentro una sorta di teca mentre un gongolante Guido Baratta “gettava” loro addosso decine di mostruose tarantole.
Durante questa agghiacciante sceneggiata il presentatore si è sbilanciato in affermazioni tragicomiche, osservando come le grosse tarantole messicane (che in realtà erano migali cilene, quasi sicuramente del genere Grammostola), chiuse dentro lo stesso ambiente, sarebbero presto diventate aggressive arrivando anche a mordere il concorrente. Brividi sulla schiena per il pubblico incollato al teleschermo.
I ragni, mantenuti in piccoli contenitori in plastica, senza substrato, venivano letteralmente “scaraventati” da un'altezza di circa 1-1,5m schiantandosi inevitabilmente sul pavimento del terrario. Sappiamo bene che una caduta da mezzo metro per quel genere di ragni provoca la frantumazione dei loro fragili arti e l’esplosione dell’addome con conseguenze spesso mortali!
Alcune avevano ancora la forza di muoversi per tentare di scappare dalla giostrina del terrore, altre, la maggior parte, giacevano moribonde a pancia all’aria senza avere più le forze per rivoltasi.
Moltissime poi, sono state gettate nel terrario già morte per via delle impietose condizioni in cui sono state tenute. Lo stesso Bagatta aveva infatti confermato che la temperatura era altissima e i poveri ragni probabilmente erano ore che stavano al sole cocente, finendo per morire disidratate nei contenitori di plastica che al sole possono diventare – in pochi minuti – dei veri e propri forni crematori.
Alla fine, dopo l’estrazione del coraggiosissimo concorrente (ovviamente incolume) si è vista la raccapricciante scena di decine di ragni morti a formare una specie di tappeto dell’orrore. Ma oltre al danno la beffa! Guido Baratta, evidentemente conscio della sciagura che si era consumata sotto le telecamere, tentava di nascondere il disastro avvertendo il concorrente di stare attento perché aveva un ragno sotto la scarpa! Vergognoso…
Sotto i nostri occhi increduli, la prova di coraggio-farsa si chiudeva con i concorrenti, che ribadivano la loro forza e virilità percuotendosi il petto a mo’ di gorilla.
e' poi ditemi cosa ne pensate voi....ma il bello e' che...leggete qui sotto....:mad: :mad:
Articolo 727 Codice penale italiano
Chiunque incrudelisce verso animali o li sottopone a strazio o sevizie o comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche ovvero li adopera in giuochi, spettacoli o lavori insostenibili per la loro natura, valutata secondo le loro caratteristiche anche etologiche o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l`ammenda da lire 2 milioni a lire 10 milioni.
La pena è aumentata (c.p.64) se il fatto è commesso con mezzi particolarmente dolorosi, quale modalità del traffico, del commercio, del trasporto, dell`allevamento, della mattazione o di uno spettacolo di animali, o se causa la morte dell`animale: in questi casi la condanna comporta la pubblicazione della sentenza (c.p.36) e la confisca (c.p.240) degli animali oggetto del maltrattamento, salvo che appartengano a persone estranee al reato. Nel caso di recidiva (c.p.99) la condanna comporta l`interdizione dall`esercizio dell`attività di commercio, di trasporto, di allevamento, di mattazione o di spettacolo (c.p.30).
Chiunque organizza o partecipa a spettacoli o manifestazioni che comportino strazio o sevizie per gli animali è punito con l`ammenda da lire 2 milioni a lire 10 milioni. La condanna comporta la sospensione (c.p.35) per almeno tre mesi della licenza inerente l`attività commerciale o di servizio e, in caso di morte degli animali o di recidiva, l`interdizione (c.p.30) dall`esercizio dell`attività svolta.
Qualora i fatti di cui ai commi precedenti siano commessi in relazione all`esercizio di scommesse clandestine la pena è aumentata della metà e la condanna comporta la sospensione (35) della licenza di attività commerciale, di trasporto o di allevamento per almeno dodici mesi.
E tutto li... nero su bianco. Evviva l'Italia.:mad:
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Riflessioni su quando per far audience è lecito torturare gli animali.
Senza pronunciarsi sulla valenza culturale del programma in questione, ennesima narcotica variazione del Grande Fratello, la monotonia dei contenuti ha evidentemente condotto gli autori alla rovinosa decisione di mettere in scena inconcepibili prove di abilità per i partecipanti. Finché tali pagliacciate sono innocue, possono anche essere tollerate dal pubblico sonnecchiante, ma non si può non sobbalzare sulla sedia se diventano violente nei confronti di chi non si può difendere, in particolare torturando e uccidendo animali indifesi.
La prova di abilità a cui ci riferiamo consisteva nella "terrificante" esperienza di rimanere sdraiati dentro una sorta di teca mentre un gongolante Guido Baratta “gettava” loro addosso decine di mostruose tarantole.
Durante questa agghiacciante sceneggiata il presentatore si è sbilanciato in affermazioni tragicomiche, osservando come le grosse tarantole messicane (che in realtà erano migali cilene, quasi sicuramente del genere Grammostola), chiuse dentro lo stesso ambiente, sarebbero presto diventate aggressive arrivando anche a mordere il concorrente. Brividi sulla schiena per il pubblico incollato al teleschermo.
I ragni, mantenuti in piccoli contenitori in plastica, senza substrato, venivano letteralmente “scaraventati” da un'altezza di circa 1-1,5m schiantandosi inevitabilmente sul pavimento del terrario. Sappiamo bene che una caduta da mezzo metro per quel genere di ragni provoca la frantumazione dei loro fragili arti e l’esplosione dell’addome con conseguenze spesso mortali!
Alcune avevano ancora la forza di muoversi per tentare di scappare dalla giostrina del terrore, altre, la maggior parte, giacevano moribonde a pancia all’aria senza avere più le forze per rivoltasi.
Moltissime poi, sono state gettate nel terrario già morte per via delle impietose condizioni in cui sono state tenute. Lo stesso Bagatta aveva infatti confermato che la temperatura era altissima e i poveri ragni probabilmente erano ore che stavano al sole cocente, finendo per morire disidratate nei contenitori di plastica che al sole possono diventare – in pochi minuti – dei veri e propri forni crematori.
Alla fine, dopo l’estrazione del coraggiosissimo concorrente (ovviamente incolume) si è vista la raccapricciante scena di decine di ragni morti a formare una specie di tappeto dell’orrore. Ma oltre al danno la beffa! Guido Baratta, evidentemente conscio della sciagura che si era consumata sotto le telecamere, tentava di nascondere il disastro avvertendo il concorrente di stare attento perché aveva un ragno sotto la scarpa! Vergognoso…
Sotto i nostri occhi increduli, la prova di coraggio-farsa si chiudeva con i concorrenti, che ribadivano la loro forza e virilità percuotendosi il petto a mo’ di gorilla.
e' poi ditemi cosa ne pensate voi....ma il bello e' che...leggete qui sotto....:mad: :mad:
Articolo 727 Codice penale italiano
Chiunque incrudelisce verso animali o li sottopone a strazio o sevizie o comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche ovvero li adopera in giuochi, spettacoli o lavori insostenibili per la loro natura, valutata secondo le loro caratteristiche anche etologiche o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l`ammenda da lire 2 milioni a lire 10 milioni.
La pena è aumentata (c.p.64) se il fatto è commesso con mezzi particolarmente dolorosi, quale modalità del traffico, del commercio, del trasporto, dell`allevamento, della mattazione o di uno spettacolo di animali, o se causa la morte dell`animale: in questi casi la condanna comporta la pubblicazione della sentenza (c.p.36) e la confisca (c.p.240) degli animali oggetto del maltrattamento, salvo che appartengano a persone estranee al reato. Nel caso di recidiva (c.p.99) la condanna comporta l`interdizione dall`esercizio dell`attività di commercio, di trasporto, di allevamento, di mattazione o di spettacolo (c.p.30).
Chiunque organizza o partecipa a spettacoli o manifestazioni che comportino strazio o sevizie per gli animali è punito con l`ammenda da lire 2 milioni a lire 10 milioni. La condanna comporta la sospensione (c.p.35) per almeno tre mesi della licenza inerente l`attività commerciale o di servizio e, in caso di morte degli animali o di recidiva, l`interdizione (c.p.30) dall`esercizio dell`attività svolta.
Qualora i fatti di cui ai commi precedenti siano commessi in relazione all`esercizio di scommesse clandestine la pena è aumentata della metà e la condanna comporta la sospensione (35) della licenza di attività commerciale, di trasporto o di allevamento per almeno dodici mesi.
E tutto li... nero su bianco. Evviva l'Italia.:mad: