xpdev
25/11/2007, 09:26
Non c’è bisogno che vi chieda, ne sono sicuro, se avete già notato quanto velocemente si svuoti un portafogli di questi tempi. Per non parlare dei conti bancari. Proprio questa mattina ho trascorso qualche minuto a riflettere sulla questione, non perchè io ami tener traccia delle mie spese, ma costretto dalle circostanze ho dovuto far mente locale. Avendo bisogno di qualche spicciolo per il biglietto dell’autobus, ho adocchiato lo svuotatasche e in breve ero sul letto a contarne il contenuto. Lo so, gli amici napoletani inorridiranno all’idea della sfiga nera che deriva dal rovesciare monete su un letto, ma seguitemi un istante: più di ottanta euro. Non avendo un centesimo in tasca, nemmeno una banconota nel portafogli, ero ormai rassegnato alla prospettiva di un mesto pellegrinaggio al Bancomat, ma nella ciotola svuotatasche c’erano ottanta euro e rotti in monetine. Ottanta.
Tempo fa, il Tremonti della finanza statale creativa se ne uscì con una stilettata sull’argomento. Gli Italiani, sosteneva, usano le monete senza criterio, quasi con insofferenza. Sono ingombranti, scomode, imbarazzanti, e il taglio minuto dei centesimi dura una fatica assurda per farsi strada nella mentalità dei cittadini. A furia di preferire le banconote, quantità immani di monetame si accumulano nei posti più impensabili, dando l’impressione che i portafogli siano sempre vuoti. Ora, lungi da me l’intenzione di dargli ragione così senza discutere: le tasche della gente si svuotano a velocità warp perchè gli stipendi sono in Lire e tocca spenderli in Euro, ma non liquiderei la sua intuizione a priori. Quando parla di monetine, non ha tutti i torti.
Per tutta la giornata mi sono portato dietro la quintalata di ferraglia prelevata dal mio svuotatasche, sono andato in giro tintinnando come un porcellino di ceramica. Niente banconote, oggi. Ho pagato tutto in dobloni, facendo caso alla reazione dei commercianti, alla smorfia di disprezzo sulle loro facce. Gli stessi commercianti che amano assai rifilarcele a manciate, le monetine, ma detestano profondamente riceverle. Quelli che fin dall’introduzione dell’Euro hanno furbescamente approfittato del breve, brevissimo periodo di doppia circolazione della valuta, gonfiando i prezzi in progressione aritmetica grazie al ben noto effetto psicologico dei cartellini. E’ così che diecimila Lire si sono tramutate in dieci Euro, senza che nessuno sul momento trovasse nulla da obiettare, salvo non capacitarsi poi di come arrivare alla fine del mese senza l’acqua alla gola fosse sempre più difficile.
Quindi, date retta ad un economista della domenica: d’ora in poi, le monetine da cinque centesimi non buttatele in una ciotola con sufficienza. Tenetele in tasca e rimettetele in circolazione il più velocemente possibile, ignorando le smorfie dei ladri dietro il bancone.
Fate loro un bel sorriso, e ripagateli con la stessa moneta.
:coool:
Tempo fa, il Tremonti della finanza statale creativa se ne uscì con una stilettata sull’argomento. Gli Italiani, sosteneva, usano le monete senza criterio, quasi con insofferenza. Sono ingombranti, scomode, imbarazzanti, e il taglio minuto dei centesimi dura una fatica assurda per farsi strada nella mentalità dei cittadini. A furia di preferire le banconote, quantità immani di monetame si accumulano nei posti più impensabili, dando l’impressione che i portafogli siano sempre vuoti. Ora, lungi da me l’intenzione di dargli ragione così senza discutere: le tasche della gente si svuotano a velocità warp perchè gli stipendi sono in Lire e tocca spenderli in Euro, ma non liquiderei la sua intuizione a priori. Quando parla di monetine, non ha tutti i torti.
Per tutta la giornata mi sono portato dietro la quintalata di ferraglia prelevata dal mio svuotatasche, sono andato in giro tintinnando come un porcellino di ceramica. Niente banconote, oggi. Ho pagato tutto in dobloni, facendo caso alla reazione dei commercianti, alla smorfia di disprezzo sulle loro facce. Gli stessi commercianti che amano assai rifilarcele a manciate, le monetine, ma detestano profondamente riceverle. Quelli che fin dall’introduzione dell’Euro hanno furbescamente approfittato del breve, brevissimo periodo di doppia circolazione della valuta, gonfiando i prezzi in progressione aritmetica grazie al ben noto effetto psicologico dei cartellini. E’ così che diecimila Lire si sono tramutate in dieci Euro, senza che nessuno sul momento trovasse nulla da obiettare, salvo non capacitarsi poi di come arrivare alla fine del mese senza l’acqua alla gola fosse sempre più difficile.
Quindi, date retta ad un economista della domenica: d’ora in poi, le monetine da cinque centesimi non buttatele in una ciotola con sufficienza. Tenetele in tasca e rimettetele in circolazione il più velocemente possibile, ignorando le smorfie dei ladri dietro il bancone.
Fate loro un bel sorriso, e ripagateli con la stessa moneta.
:coool: