markus72
23/03/2008, 17:43
Premessa 1- fonderò un blog che punterà alla chiusura di tutti i servizi di previsioni meteorologiche, perché inutili, almeno quanto i sondaggi sulle politiche..:tongue:
Premessa 2- non pensiate MAI che a Vallelunga il circuito sia dichiarato inagibile causa pioggia/gelo/ghiaccio/terremoti/caduta meteore: comunque vada, la pista è agibile finché sarà possibile percorrerla via mezzo cingolato/anfibio/aliscafo/elicottero...
Fatte queste doverose premesse, veniamo a noi.
Prima volta in pista, che si fa? Opto per una pista semplice, da affrontare senza soggezione: Vallelunga..:blink::w00t:
Non investo su una giornata intera, che come prima volta -da solo- sarebbe davvero eccessivo, e accetto il pignoramento di 48 euro per un turno da 25' (non rimborsabile, neanche per i motivi sopracitati).
Prenoto con un paio di settimane d'anticipo, per evitare che il numero chiuso si..chiuda (le giornate intere sono già complete+lista d'attesa interminabile fino a settembre 2008, siamo a marzo..) e confidando nella clemenza del meteo, che di questi tempi a Roma ci proietta in primavera avanzata, normalmente con medie stagionali sui 20 gradi e oltre..
All'inizio della settimana, gli esperti dichiarano (e fin qui nulla da dire) che durante il weekend di pasqua il meteo sarebbe stato avverso (ovviamente, no?). Per tutta la settimana quindi mi sono studiato le previsioni del giorno successivo (mattina/pomeriggio/sera) per verificare quanto fossero attendibili. Prevista mattina con piovaschi e acquazzoni? Sole e sereno fino alle 11, pioggia (quando c'è stata) nel tardo pomeriggio. Questo più o meno per tutta la settimana.
Il tempo previsto per OGGI era nuvoloso/poco nuvoloso/variabile fino alle 12-13, pomeriggio pioggia: puntualmente ha iniziato a DILUVIARE alle 9.30, per smettere alle 16, quando è uscito il sole (...).
Vediamola in positivo: col circuito bagnato si abbassano molto le medie sul giro, pertanto sì, è necessario fare più della solita attenzione, ma la cosa fa gioco ad un diplomando come me. Bagnato si: ma ALLAGATO? :cry: (queste non sono lacrime, ma il livello di dove m'è arrivata l'acqua...)
Conosco bene il circuito perché ci ho girato in auto per fare rilevazioni e foto per un progetto in corso, ma non si confonda "conoscenza" con "esperienza", perché le due cose non collimano, specie su 2 ruote. Però conoscerlo è stato un vantaggio, perché dato che vedere oltre i 50 mt non era possibile, almeno sapevo dove e quando c'era una curva! :biggrin3:
La prima sensazione che non dimenticherò (nonostante sia avvezzo all'ambiente degli autodromi) è stata all'arrivo in pista, dopotutto è una giornata di prove libere, clima pasquale, uno si aspetta una cosa tranquilla: arrivo nel paddock e trovo una bolgia di motorhome (...). Mi guardo intorno cercando conforto nel trovare con lo sguardo una moto targata, una QUALSIASI moto che sembri abbastanza normale: niente: ma non avrò sbagliato giorno? Risposta: no...alla fine ho capito: la gente "normale" in un giorno del genere, non va a fare aquaplaning in pista, se ne sta a casa a divorare uova di cioccolata e colombe pasquali, coi piedi (caldi) sotto al tavolo.
Per non tediarvi con un romanzo, veniamo a noi: si avvicina il mio turno, ovviamente di una schiarita del cielo neanche l'ombra, uno con la R6 del campionato monomarca si schianta per terra alla chicane dopo il semaforo, dopo un pò mi passa davanti un trattore con una Ninja andata per sabbioni, e tutto ciò è molto bello..
Ci siamo: scaldatina al motore, controlliamo la pressione delle gomme, ci aggiustiamo bene il parapioggia sulla tuta intonsa, e ci infiliamo nel box 10..
Deja vu: a 6 anni, iscritto in piscina per imparare a nuotare, l'istruttore mi vede, mi infila 2 braccioli, mi porta a bordo piscina profondità 100mt e mi fa "vai!"
-Chi?
-"tu, vai!"
-Dove dovrei andare?
Pam, spinta e volo in acqua. Oggi ho riprovato la stessa sensazione, tremenda e bellissima: e posso assicurarvi che l'acqua ha fatto la sua parte...
Tutto solo (in quel turno eravamo in 5, gli altri con moto pronto corsa, e li chiamano amatori...:ph34r:), esco dalla pitlane e mi butto dentro, in un lago d'acqua, con la visibilità -tra gocce di pioggia e visiera appannata- al minimo. Eppure sono lì, prima volta in pista, in mezzo all'acquazzone, a Vallelunga.
Ah, premessina: ieri ero lì per cambiare le gomme, ma visto il meteo, inutile darsi pena ho pensato, per cui oggi dentro con le Dunlop 209RR, che non hanno un profilo, hanno un vertice: classica gomma da piega "tutto o niente", con un battistrada pioggia risibile, che tra l'altro non m'è piaciuta proprio, per cui Pirelli Supercorsa, entro una settimana...E intanto oggi c'era chi, con le rain che usano in SBK e l'assetto da bagnato s'è steso...
Insomma vado, curva a sx e curvone a dx: apro dolcemente il gas ma apro, mantenendo una traiettoria da bagnato e..azz, come andare sul ghiaccio! Impressionante, eppure non chiudo: curve Cimini (spettacolari ma viscide), alla fine della seconda c'è subito una curva a sx e l'allungo, e allungo! E diluvia, e io che dò gas! Ma ndo' vado?? Staccata morbida (primo giro), la curva è in appoggio, ma il fondo è di un viscido incredibile, arrivo al tornantino ed è un lago, non esiste traiettoria che possa salvare, accennare una piega degna di tale nome è fantascienza: arrivo al punto in cui s'è sdraiata l'R6 da trofeo e capisco perché: non si sta in piedi. Ma non mollo e proseguo: arrivo alla mitica Roma, e me la immaginavo più tosta, invece è rassicurante e allarga in uscita che è un piacere: rettilineo in 4a, curva secca a sx, curvone a dx, e la moto ondeggia che è uno spettacolo. 3-4 giri così, totalmente in solitaria (goduria), al 5o comincio a ritardare la frenata e a essere più incisivo sulla leva, mentre col cambio ci vado leggero leggero e in uscita dò gas col velluto. Tranne che in uscita dalla 2nda Cimini, e il posteriore se ne va per conto suo..."è fatta, lo sapevo, era solo questione di tempo": ma chiudo il gas -istintivamente- la moto sbacchetta dietro ma si riallinea come su un binario: SPETTACOLO!! Proseguo oltre, dò gas, 4a e la posteriore pattina che è un "piacere", arrivo alla staccata della Soratte a 140 (credo, e cmq ho capito perché tutti raccomandano di nastrare il tachimetro...) e...pinzata, aquaplaning, anteriore bloccata a sterzo piegato: non riuscirei mai a descriverlo, ma in una frazione di secondo mi sono visto tutta la scena: io malamente per terra, la moto che mi viene dietro, carroattrezzi, moto sfasciata e pronto soccorso più vicino. Ciò che non avrei mai immaginato: una calma totale, nessuna reazione scomposta da parte mia: mollo i freni un decimo di secondo prima che lo sterzo mi si chiudesse di brutto (e troppo), sbacchettata allucinante, e la (o si) realllinea... Un dritto, perché ovviamente il dritto c'è stato tutto. Una serenità totale, l' esaltazione pure. Sarà mica il caso di uscire?...DE CHE!! E via di nuovo, con un pò più di tranquillità, ma neanche troppo.
Inesperto? Sicuramente. Incosciente? Forse. Sono consapevole di quanto basso sia attualmente il mio limite, e mi sono chiesto con un sorriso da ragazzino dentro il casco cosa riuscirebbe a fare un Rossi sulla mia stessa moto, con quelle gomme, in quel lago. Però sul calendario c'è già un cerchietto, sulle prossime libere di Vallelunga. :wub: Con la soddisfazione di aver avuto il battesimo del fuoco...in un lago d'acqua, senza una guida, una voce amica, un dannato camper nel quale asciugarmi (nelle immersioni nel Mar Rosso mi sono sentito meno bagnato, giuro). Io e La Mia Daytona: alla faccia di meteo.it!!!
Premessa 2- non pensiate MAI che a Vallelunga il circuito sia dichiarato inagibile causa pioggia/gelo/ghiaccio/terremoti/caduta meteore: comunque vada, la pista è agibile finché sarà possibile percorrerla via mezzo cingolato/anfibio/aliscafo/elicottero...
Fatte queste doverose premesse, veniamo a noi.
Prima volta in pista, che si fa? Opto per una pista semplice, da affrontare senza soggezione: Vallelunga..:blink::w00t:
Non investo su una giornata intera, che come prima volta -da solo- sarebbe davvero eccessivo, e accetto il pignoramento di 48 euro per un turno da 25' (non rimborsabile, neanche per i motivi sopracitati).
Prenoto con un paio di settimane d'anticipo, per evitare che il numero chiuso si..chiuda (le giornate intere sono già complete+lista d'attesa interminabile fino a settembre 2008, siamo a marzo..) e confidando nella clemenza del meteo, che di questi tempi a Roma ci proietta in primavera avanzata, normalmente con medie stagionali sui 20 gradi e oltre..
All'inizio della settimana, gli esperti dichiarano (e fin qui nulla da dire) che durante il weekend di pasqua il meteo sarebbe stato avverso (ovviamente, no?). Per tutta la settimana quindi mi sono studiato le previsioni del giorno successivo (mattina/pomeriggio/sera) per verificare quanto fossero attendibili. Prevista mattina con piovaschi e acquazzoni? Sole e sereno fino alle 11, pioggia (quando c'è stata) nel tardo pomeriggio. Questo più o meno per tutta la settimana.
Il tempo previsto per OGGI era nuvoloso/poco nuvoloso/variabile fino alle 12-13, pomeriggio pioggia: puntualmente ha iniziato a DILUVIARE alle 9.30, per smettere alle 16, quando è uscito il sole (...).
Vediamola in positivo: col circuito bagnato si abbassano molto le medie sul giro, pertanto sì, è necessario fare più della solita attenzione, ma la cosa fa gioco ad un diplomando come me. Bagnato si: ma ALLAGATO? :cry: (queste non sono lacrime, ma il livello di dove m'è arrivata l'acqua...)
Conosco bene il circuito perché ci ho girato in auto per fare rilevazioni e foto per un progetto in corso, ma non si confonda "conoscenza" con "esperienza", perché le due cose non collimano, specie su 2 ruote. Però conoscerlo è stato un vantaggio, perché dato che vedere oltre i 50 mt non era possibile, almeno sapevo dove e quando c'era una curva! :biggrin3:
La prima sensazione che non dimenticherò (nonostante sia avvezzo all'ambiente degli autodromi) è stata all'arrivo in pista, dopotutto è una giornata di prove libere, clima pasquale, uno si aspetta una cosa tranquilla: arrivo nel paddock e trovo una bolgia di motorhome (...). Mi guardo intorno cercando conforto nel trovare con lo sguardo una moto targata, una QUALSIASI moto che sembri abbastanza normale: niente: ma non avrò sbagliato giorno? Risposta: no...alla fine ho capito: la gente "normale" in un giorno del genere, non va a fare aquaplaning in pista, se ne sta a casa a divorare uova di cioccolata e colombe pasquali, coi piedi (caldi) sotto al tavolo.
Per non tediarvi con un romanzo, veniamo a noi: si avvicina il mio turno, ovviamente di una schiarita del cielo neanche l'ombra, uno con la R6 del campionato monomarca si schianta per terra alla chicane dopo il semaforo, dopo un pò mi passa davanti un trattore con una Ninja andata per sabbioni, e tutto ciò è molto bello..
Ci siamo: scaldatina al motore, controlliamo la pressione delle gomme, ci aggiustiamo bene il parapioggia sulla tuta intonsa, e ci infiliamo nel box 10..
Deja vu: a 6 anni, iscritto in piscina per imparare a nuotare, l'istruttore mi vede, mi infila 2 braccioli, mi porta a bordo piscina profondità 100mt e mi fa "vai!"
-Chi?
-"tu, vai!"
-Dove dovrei andare?
Pam, spinta e volo in acqua. Oggi ho riprovato la stessa sensazione, tremenda e bellissima: e posso assicurarvi che l'acqua ha fatto la sua parte...
Tutto solo (in quel turno eravamo in 5, gli altri con moto pronto corsa, e li chiamano amatori...:ph34r:), esco dalla pitlane e mi butto dentro, in un lago d'acqua, con la visibilità -tra gocce di pioggia e visiera appannata- al minimo. Eppure sono lì, prima volta in pista, in mezzo all'acquazzone, a Vallelunga.
Ah, premessina: ieri ero lì per cambiare le gomme, ma visto il meteo, inutile darsi pena ho pensato, per cui oggi dentro con le Dunlop 209RR, che non hanno un profilo, hanno un vertice: classica gomma da piega "tutto o niente", con un battistrada pioggia risibile, che tra l'altro non m'è piaciuta proprio, per cui Pirelli Supercorsa, entro una settimana...E intanto oggi c'era chi, con le rain che usano in SBK e l'assetto da bagnato s'è steso...
Insomma vado, curva a sx e curvone a dx: apro dolcemente il gas ma apro, mantenendo una traiettoria da bagnato e..azz, come andare sul ghiaccio! Impressionante, eppure non chiudo: curve Cimini (spettacolari ma viscide), alla fine della seconda c'è subito una curva a sx e l'allungo, e allungo! E diluvia, e io che dò gas! Ma ndo' vado?? Staccata morbida (primo giro), la curva è in appoggio, ma il fondo è di un viscido incredibile, arrivo al tornantino ed è un lago, non esiste traiettoria che possa salvare, accennare una piega degna di tale nome è fantascienza: arrivo al punto in cui s'è sdraiata l'R6 da trofeo e capisco perché: non si sta in piedi. Ma non mollo e proseguo: arrivo alla mitica Roma, e me la immaginavo più tosta, invece è rassicurante e allarga in uscita che è un piacere: rettilineo in 4a, curva secca a sx, curvone a dx, e la moto ondeggia che è uno spettacolo. 3-4 giri così, totalmente in solitaria (goduria), al 5o comincio a ritardare la frenata e a essere più incisivo sulla leva, mentre col cambio ci vado leggero leggero e in uscita dò gas col velluto. Tranne che in uscita dalla 2nda Cimini, e il posteriore se ne va per conto suo..."è fatta, lo sapevo, era solo questione di tempo": ma chiudo il gas -istintivamente- la moto sbacchetta dietro ma si riallinea come su un binario: SPETTACOLO!! Proseguo oltre, dò gas, 4a e la posteriore pattina che è un "piacere", arrivo alla staccata della Soratte a 140 (credo, e cmq ho capito perché tutti raccomandano di nastrare il tachimetro...) e...pinzata, aquaplaning, anteriore bloccata a sterzo piegato: non riuscirei mai a descriverlo, ma in una frazione di secondo mi sono visto tutta la scena: io malamente per terra, la moto che mi viene dietro, carroattrezzi, moto sfasciata e pronto soccorso più vicino. Ciò che non avrei mai immaginato: una calma totale, nessuna reazione scomposta da parte mia: mollo i freni un decimo di secondo prima che lo sterzo mi si chiudesse di brutto (e troppo), sbacchettata allucinante, e la (o si) realllinea... Un dritto, perché ovviamente il dritto c'è stato tutto. Una serenità totale, l' esaltazione pure. Sarà mica il caso di uscire?...DE CHE!! E via di nuovo, con un pò più di tranquillità, ma neanche troppo.
Inesperto? Sicuramente. Incosciente? Forse. Sono consapevole di quanto basso sia attualmente il mio limite, e mi sono chiesto con un sorriso da ragazzino dentro il casco cosa riuscirebbe a fare un Rossi sulla mia stessa moto, con quelle gomme, in quel lago. Però sul calendario c'è già un cerchietto, sulle prossime libere di Vallelunga. :wub: Con la soddisfazione di aver avuto il battesimo del fuoco...in un lago d'acqua, senza una guida, una voce amica, un dannato camper nel quale asciugarmi (nelle immersioni nel Mar Rosso mi sono sentito meno bagnato, giuro). Io e La Mia Daytona: alla faccia di meteo.it!!!