pitt
02/04/2008, 22:38
Dal Gazzettino di Treviso:
Sabato prossimo a San Giuseppe
Morti sulle strade, una campagna per educare i motociclisti
Massima attenzione alle motociclette e ai pedoni, protagonisti e vittime del 39\% degli incidenti mortali registrati sulle strade della Marca nei primi tre mesi dell'anno. Con l'arrivo della bella stagione e dei mesi di aprile, maggio e giugno, purtroppo caldissimi per le morti sulle due ruote, la Provincia ha deciso una massiccia campagna preventiva ma anche la richiesta alla Polstrada di una maggior forza repressiva per i comportamenti incivili da parte dei centauri. Già sabato mattina, l'Ente presieduto da Leonardo Muraro metterà in piedi un grande evnto: «A porta del Leon, in via Serenissima nel quartiere di S. Giuseppe a Treviso - spiega il presidente - allestiremo l'iniziativa "Due ruote a rischio zero", con prove pratiche e tecniche con istruttori, crash test, esercitazioni di primo soccorso, simulazioni di incidenti e di caduta a velocità di 80 chilometri all'ora con giubbotto air bag, e premieremo il più giovane motociclista. Il nostro impegno di prevenzione continua».
Ora inizia, col bel tempo, la stagione peggiore per i decessi su due ruote: «Purtroppo le cifre di vittime della strada finora registrate, andranno di certo incrementandosi perchè ogni giorno vediamo centauri che non rispettano le regole, fanno zig-zag tra le auto, accelerano sui rettilinei in maniera esasperata - sottolinea Muraro -. L'inciviltà e la poca educazione di alcuni motociclisti purtroppo in questa stagione hanno causato vittime anche negli anni scorsi». Dai dati rilevati dall'Ufficio Studi della Provincia, nel mese di marzo sono avvenuti 5 decessi stradali. Un dato non allarmante ma comunque fermo alla stagione invernale. Le cause degli incidenti mortali di questo mese possono essere ricondotte a mancata precedenza e alterazione dello stato psico-fisico, cause che insieme, dall'inizio dell'anno, sono all'origine dell'80\% delle vittime in provincia di Treviso, contro il 53\% degli ultimi quattro anni. «Sono sei anni che notiamo come si muoia maggiormente in sbandata e in rettilineo - conferma Muraro - e non più nelle intersezioni». Da gennaio i decessi su strada sono 23, come nel 2007 e nella media degli ultimi 4 anni.
Sabato prossimo a San Giuseppe
Morti sulle strade, una campagna per educare i motociclisti
Massima attenzione alle motociclette e ai pedoni, protagonisti e vittime del 39\% degli incidenti mortali registrati sulle strade della Marca nei primi tre mesi dell'anno. Con l'arrivo della bella stagione e dei mesi di aprile, maggio e giugno, purtroppo caldissimi per le morti sulle due ruote, la Provincia ha deciso una massiccia campagna preventiva ma anche la richiesta alla Polstrada di una maggior forza repressiva per i comportamenti incivili da parte dei centauri. Già sabato mattina, l'Ente presieduto da Leonardo Muraro metterà in piedi un grande evnto: «A porta del Leon, in via Serenissima nel quartiere di S. Giuseppe a Treviso - spiega il presidente - allestiremo l'iniziativa "Due ruote a rischio zero", con prove pratiche e tecniche con istruttori, crash test, esercitazioni di primo soccorso, simulazioni di incidenti e di caduta a velocità di 80 chilometri all'ora con giubbotto air bag, e premieremo il più giovane motociclista. Il nostro impegno di prevenzione continua».
Ora inizia, col bel tempo, la stagione peggiore per i decessi su due ruote: «Purtroppo le cifre di vittime della strada finora registrate, andranno di certo incrementandosi perchè ogni giorno vediamo centauri che non rispettano le regole, fanno zig-zag tra le auto, accelerano sui rettilinei in maniera esasperata - sottolinea Muraro -. L'inciviltà e la poca educazione di alcuni motociclisti purtroppo in questa stagione hanno causato vittime anche negli anni scorsi». Dai dati rilevati dall'Ufficio Studi della Provincia, nel mese di marzo sono avvenuti 5 decessi stradali. Un dato non allarmante ma comunque fermo alla stagione invernale. Le cause degli incidenti mortali di questo mese possono essere ricondotte a mancata precedenza e alterazione dello stato psico-fisico, cause che insieme, dall'inizio dell'anno, sono all'origine dell'80\% delle vittime in provincia di Treviso, contro il 53\% degli ultimi quattro anni. «Sono sei anni che notiamo come si muoia maggiormente in sbandata e in rettilineo - conferma Muraro - e non più nelle intersezioni». Da gennaio i decessi su strada sono 23, come nel 2007 e nella media degli ultimi 4 anni.