nothing2007
21/04/2008, 13:16
Il feeling con Domenicali in fondo c'è sempre stato.
E se veramente Melandri dicesse basta... E se veramente la Ducati lo facesse provare ...
Due opinioni, le trovate nella pagina di Grand Prix, ne generano una terza, forse la più improbabile con un fondo di realtà perché il feeling tra Max Biaggi e l'amministratore delegato di Ducati Corse Claudio Domenicali c'è sempre stato.
Il tre è lì disponibile. Tra il numero due di Pedrosa e il quattro di Dovizioso. C'è uno spazio da riempire e non è solo una questione di numeri, di nomi. E' una questione di atmosfera di fascino perché il dualismo Pedrosa-Lorenzo sarà anche fresco, giovane e frizzante ma è un po' una gazzosa col limone di fronte al dualismo Rossi-Biaggi, un vino fermo, barricato, capace di durare a lungo, di regalare sensazioni che non se ne vanno dopo la bandiera a scacchi.
Max Biaggi in Ducati allora e non solo per i test, per restituire aria al mondiale per scrivere la fine a un duello che non è mai finito.
Si potrebbe dire che è un fatto di amarcord. Gli scontri più belli in MotoGP negli ultmi anni li abbiamo visti quando c'era ancora la 500, quando Valentino aveva una Honda gialla e Biaggi una Yamaha rossa. Ma non stiamo parlando di discorsi da bar della bocciofila, tra gente che rimpiange Mazzola e Rivera. Un ritorno di Biaggi in MotoGP con la Ducati significherebbe rimettere in moto una mervigliosa macchina da spettacolo. Nell'anno dei Baby-Robot Stoner-Pedrosa-Lorenzo sarebbe abbandornare qualche volta la Playstation e tornare a godersi giocolieri e mangiafuoco.
In Superbike Biaggi ha riacquistato tecnica e morale. Quasi due anni a far a sportellate sono serviti per raggiungere due obbiettivi.
Primo: adattare la guida ai 4 tempi con moto sempre più simili ai protoripi MotoGP. Secondo: recuperare confidenza con la bagarre, chiudere la porta quando serve, dare una spallata a chi lo merita. E poi Max dall'esterno non sembra più quello lamentoso delle ultime stagioni del motomondiale. Sarà che è cresciuto, sarà che ha sbattuto il muso, ma certo un Max nel box Ducati offrirebbe titoli e spunti evitando che tutto si chiuda insieme ai cancelli dell'autodromo. Paradossalmente di Biaggi avrebbe bisogno anche Valentino per chiudere con il periodo Zen. Guarda caso da quando non ha più un nemico (l'ultimo Gibernau liquidato con la spallata) Vale non vince il mondiale. Max in rosso fa bene anche a Rossi e a tutto un baraccone a cui manca un po' di pepe italiano.
Fonte: .:SPORTMEDIASET :. - Biaggi in rosso? Quasi quasi... (http://www.sportmediaset.it/grandprix/articoli/9985/Biaggi+ducati+superbike)
E se veramente Melandri dicesse basta... E se veramente la Ducati lo facesse provare ...
Due opinioni, le trovate nella pagina di Grand Prix, ne generano una terza, forse la più improbabile con un fondo di realtà perché il feeling tra Max Biaggi e l'amministratore delegato di Ducati Corse Claudio Domenicali c'è sempre stato.
Il tre è lì disponibile. Tra il numero due di Pedrosa e il quattro di Dovizioso. C'è uno spazio da riempire e non è solo una questione di numeri, di nomi. E' una questione di atmosfera di fascino perché il dualismo Pedrosa-Lorenzo sarà anche fresco, giovane e frizzante ma è un po' una gazzosa col limone di fronte al dualismo Rossi-Biaggi, un vino fermo, barricato, capace di durare a lungo, di regalare sensazioni che non se ne vanno dopo la bandiera a scacchi.
Max Biaggi in Ducati allora e non solo per i test, per restituire aria al mondiale per scrivere la fine a un duello che non è mai finito.
Si potrebbe dire che è un fatto di amarcord. Gli scontri più belli in MotoGP negli ultmi anni li abbiamo visti quando c'era ancora la 500, quando Valentino aveva una Honda gialla e Biaggi una Yamaha rossa. Ma non stiamo parlando di discorsi da bar della bocciofila, tra gente che rimpiange Mazzola e Rivera. Un ritorno di Biaggi in MotoGP con la Ducati significherebbe rimettere in moto una mervigliosa macchina da spettacolo. Nell'anno dei Baby-Robot Stoner-Pedrosa-Lorenzo sarebbe abbandornare qualche volta la Playstation e tornare a godersi giocolieri e mangiafuoco.
In Superbike Biaggi ha riacquistato tecnica e morale. Quasi due anni a far a sportellate sono serviti per raggiungere due obbiettivi.
Primo: adattare la guida ai 4 tempi con moto sempre più simili ai protoripi MotoGP. Secondo: recuperare confidenza con la bagarre, chiudere la porta quando serve, dare una spallata a chi lo merita. E poi Max dall'esterno non sembra più quello lamentoso delle ultime stagioni del motomondiale. Sarà che è cresciuto, sarà che ha sbattuto il muso, ma certo un Max nel box Ducati offrirebbe titoli e spunti evitando che tutto si chiuda insieme ai cancelli dell'autodromo. Paradossalmente di Biaggi avrebbe bisogno anche Valentino per chiudere con il periodo Zen. Guarda caso da quando non ha più un nemico (l'ultimo Gibernau liquidato con la spallata) Vale non vince il mondiale. Max in rosso fa bene anche a Rossi e a tutto un baraccone a cui manca un po' di pepe italiano.
Fonte: .:SPORTMEDIASET :. - Biaggi in rosso? Quasi quasi... (http://www.sportmediaset.it/grandprix/articoli/9985/Biaggi+ducati+superbike)