NINETTO79
03/05/2008, 10:38
una delle tante catene... ma sempre bella x aprire gli occhi alla vita!
> > Un giorno…..
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Ero un ragazzino delle superiori,
> > vidi un ragazzo della mia classe
> >
> >
> >
> >
> >
> > che stava tornando a casa da scuola.
> > Il suo nome era Arturo e sembrava
> > stesse portando tutti i suoi libri.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Dissi tra me e me:
> > perché mai uno dovrebbe portarsi a casa
> > tutti i libri di venerdì?
> >
> >
> >
> >
> >
> > Deve essere un ragazzo strano.
> > Io avevo il mio week - end pianificato
> > (feste e una partita di pallone con i miei amici),
> > così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che
> > correvano incontro ad Arturo...
> > Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri
> > e lo spinsero facendolo cadere nel fango.
> > I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell' erba
> > un paio di metri più in là.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi.
> > Mi rapì il cuore!
> > Così mi incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi
> > occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi.
> > Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli:
> > 'quei ragazzi sono proprio dei selvaggi,
> > dovrebbero imparare a vivere.'
> >
> >
> >
> >
> >
> > Arturo mi guardò e disse: 'grazie!'
> > C'era un grosso sorriso sul suo viso,
> > era uno di quei sorrisi che mostrano
> > vera gratitudine.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva.
> > Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi
> > come mai non lo avessi mai visto prima,
> > lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri.
> > Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi
> > se gli andava di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di si.
> > Rimanemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Arturo
> > mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo
> > con tutta la pila dei libri. Lo fermai e gli dissi:
> > 'ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili
> > Con questa pila di libri ogni giorno!'
> > Egli rise e mi diede metà dei libri.
> > Nei successivi quattro anni io e Arturo
> > diventammo amici per la pelle.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università,
> > Arturo decise per Roma ed io per un altra città.
> > Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza
> > non sarebbe stata un problema per noi.
> > Arturo sarebbe diventato un dottore mentre io
> > mi sarei occupato di cause e litigi.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Arturo era il primo della nostra classe
> > e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione.
> > Arturo doveva preparare un discorso per il diploma.
> > Io fui molto felice di non essere al suo posto
> > sul podio a parlare.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un ottimo aspetto.
> > Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente
> > trovato se stesso durante le scuole superiori.
> > Era un pò pieno nell'aspetto e stava molto bene
> > con gli occhiali.
> > Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano
> >
> >
> >
> >
> >
> > Ragazzi qualche volta ero un pò geloso!
> > Quello era uno di quei giorni,
> > potevo vedere che era un pò nervoso
> > per il discorso che doveva fare,
> > così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi:
> > 'giovane te la caverai alla grande!'
> > Mi guardò con uno di quegli sguardi
> > (quelli pieni di gratitudine)
> > sorrise e mi disse: 'grazie'.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce:
> > 'nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro
> > che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri.
> > I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici.
> > Sono quì per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno
> > è il più bel regalo che voi potete fare.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Voglio raccontarvi una storia:
> > 'Guardai il mio amico Arturo incredulo non appena cominciò
> > A raccontare il giorno del nostro incontro.
> > Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end.
> > Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola,
> > così che la madre non avesse dovuto farlo dopo,
> > e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso.
> > 'Ringraziando il cielo fui salvato,
> > il mio amico mi salvò
> > Dal fare quel terribile gesto'.
> >
> >
> >
> >
> >
> > Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni.
> > ll ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato
> > il suo momento più debole.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni.
> > Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona,
> > in meglio o in peggio.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Dio fa incrociare le nostre vite perché
> > ne possiamo beneficiare in qualche modo.
> > Cercate il buono negli altri.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Ora tu hai due scelte, puoi:
> > 1) passare questo messaggio ai tuoi amici
> > 2) cancellarlo e agire come se non ti avesse toccato il cuore.
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Come puoi vedere io ho scelto la numero 1.
> > 'gli amici sono angeli che ci sollevano i piedi quando le
> > nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola.'
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Non c'è né inizio né fine. Ieri è storia.
> > Domani è mistero.
> >
> > Mostra ai tuoi amici quanto ci tieni.
> > Un giorno…..
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Ero un ragazzino delle superiori,
> > vidi un ragazzo della mia classe
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> > che stava tornando a casa da scuola.
> > Il suo nome era Arturo e sembrava
> > stesse portando tutti i suoi libri.
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> > Dissi tra me e me:
> > perché mai uno dovrebbe portarsi a casa
> > tutti i libri di venerdì?
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> > Deve essere un ragazzo strano.
> > Io avevo il mio week - end pianificato
> > (feste e una partita di pallone con i miei amici),
> > così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
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> > Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che
> > correvano incontro ad Arturo...
> > Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri
> > e lo spinsero facendolo cadere nel fango.
> > I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell' erba
> > un paio di metri più in là.
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> > Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi.
> > Mi rapì il cuore!
> > Così mi incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi
> > occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi.
> > Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli:
> > 'quei ragazzi sono proprio dei selvaggi,
> > dovrebbero imparare a vivere.'
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> > Arturo mi guardò e disse: 'grazie!'
> > C'era un grosso sorriso sul suo viso,
> > era uno di quei sorrisi che mostrano
> > vera gratitudine.
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> > Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva.
> > Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi
> > come mai non lo avessi mai visto prima,
> > lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata.
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> > Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri.
> > Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi
> > se gli andava di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di si.
> > Rimanemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Arturo
> > mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
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> > Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo
> > con tutta la pila dei libri. Lo fermai e gli dissi:
> > 'ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili
> > Con questa pila di libri ogni giorno!'
> > Egli rise e mi diede metà dei libri.
> > Nei successivi quattro anni io e Arturo
> > diventammo amici per la pelle.
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> > Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università,
> > Arturo decise per Roma ed io per un altra città.
> > Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza
> > non sarebbe stata un problema per noi.
> > Arturo sarebbe diventato un dottore mentre io
> > mi sarei occupato di cause e litigi.
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> > Arturo era il primo della nostra classe
> > e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione.
> > Arturo doveva preparare un discorso per il diploma.
> > Io fui molto felice di non essere al suo posto
> > sul podio a parlare.
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> > Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un ottimo aspetto.
> > Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente
> > trovato se stesso durante le scuole superiori.
> > Era un pò pieno nell'aspetto e stava molto bene
> > con gli occhiali.
> > Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano
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> > Ragazzi qualche volta ero un pò geloso!
> > Quello era uno di quei giorni,
> > potevo vedere che era un pò nervoso
> > per il discorso che doveva fare,
> > così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi:
> > 'giovane te la caverai alla grande!'
> > Mi guardò con uno di quegli sguardi
> > (quelli pieni di gratitudine)
> > sorrise e mi disse: 'grazie'.
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> > Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce:
> > 'nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro
> > che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri.
> > I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici.
> > Sono quì per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno
> > è il più bel regalo che voi potete fare.
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> > Voglio raccontarvi una storia:
> > 'Guardai il mio amico Arturo incredulo non appena cominciò
> > A raccontare il giorno del nostro incontro.
> > Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end.
> > Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola,
> > così che la madre non avesse dovuto farlo dopo,
> > e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose.
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> > Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso.
> > 'Ringraziando il cielo fui salvato,
> > il mio amico mi salvò
> > Dal fare quel terribile gesto'.
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> > Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni.
> > ll ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato
> > il suo momento più debole.
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> >
> > Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni.
> > Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona,
> > in meglio o in peggio.
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> >
> > Dio fa incrociare le nostre vite perché
> > ne possiamo beneficiare in qualche modo.
> > Cercate il buono negli altri.
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> > Ora tu hai due scelte, puoi:
> > 1) passare questo messaggio ai tuoi amici
> > 2) cancellarlo e agire come se non ti avesse toccato il cuore.
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> > Come puoi vedere io ho scelto la numero 1.
> > 'gli amici sono angeli che ci sollevano i piedi quando le
> > nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola.'
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> > Non c'è né inizio né fine. Ieri è storia.
> > Domani è mistero.
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> > Mostra ai tuoi amici quanto ci tieni.