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Arsenio
09/07/2008, 16:22
spero possa essere d'aiuto a molti come me che non ne capiscono un CA##O! :biggrin3:

Questo piccolo manuale ha lo scopo di permettere ai neofiti di regolare le sospensioni in modo da avere una base di partenza ottimale sulla quale poter poi effettuare vari affinamenti per adeguarla all’utilizzo che fate della moto e allo stile di guida e capacità che ognuno di voi possiede. Non pretende di essere la soluzione finale a ogni problema sul tema ma solo un piccolo aiuto.

Il tutto è stato pensato per le sospensioni sportive standard dotate di un registro per il precarico, almeno uno per il freno dell’estensione idraulica e uno per la compressione idraulica, e per semplicità ho volutamente omesso nella prima parte quelle dotate di più di un registro per ognuno dei due freni idraulici, anche se in ultimo menzionerò anche le sospensioni dotate di più di un registro per ognuna delle due regolazioni idrauliche.

Cominciamo con il dire che la prima regola per avere un buon risultato finale è che le vostre sospensioni siano in condizioni di perfetta efficienza e manutenzione e cioè che sia stato sostituito l’olio al loro interno al chilometraggio prescritto (consiglio almeno ogni 15/20.000 Km per la forcella e 10/15000 per il mono), che i paraoli siano in condizioni perfette e vi siate accertati che le sospensioni stesse siano abbastanza scorrevoli e senza impuntamenti di sorta lungo la loro corsa. Difatti sopratutto nel mono l'azoto presente nel serbatoietto di compensazione in qualche modo passa attraverso le guarnizioni del pistoncino e si miscela con l'olio facendogli perdere le sue caratteristiche di viscosità e facendo contemporaneamente diminuire la pressione all’interno del serbatoio stesso, nella forcella invece l’olio perde le sue caratteristiche per sbattimento e invecchiamento e l’eventuale difetto dei paraoli peggiora il tutto, facendo si che l’idralulica non senta piu' le regolazioni. Se questo è anche associato ad una scorrevolezza non efficiente la sospensione lavorerà malissimo (a scatti e mal frenata).

2 Come sono fatte e dove si trovano le regolazioni
N.B. Tutte le regolazioni aumentano la loro efficacia (durezza), ruotandole in senso orario e la diminuiscono in senso antiorario.

2.1 REGISTRO DEL PRECARICO

Nella forcella, si trova nella parte terminale superiore di questa, generalmente è costituita da una parte cilindrica in alluminio con delle righe sulla circonferenza a varie altezza, e termina con un esagono che deve essere ruotato per ottenere la registrazione.
Nel mono, si trova nella parte terminale superiore della molla ed è costituita da due ghiere filettate a settore, che devono essere allentate tra di loro e ruotate per ottenere la registrazione.

2.2 REGISTRO DEL FRENO IDRAULICO IN ESTENSIONE

Nella forcella si trova nella parte superiore appena sopra la regolazione del precarico ed è costituita da una vite con intaglio a cacciavite piano oppure a forma di ghiera godronata o dentata o ancora a forchetta da ruotare alla bisogna.Nel mono si trova nella parte inferiore dello stesso ed è simile a quella della focella.

2.3 REGISTRO DEL FRENO IDRAULICO IN COMPRESSIONE

Nella forcella si trova nella parte inferiore, sulla parte terminale del gambale ed è simile alle precedenti.Nel mono si trova nella parte superiore nei pressi del serbatoio di compensazione dell’azoto o sopra di questo ed è simile alle precedenti.

2.4 MATERIALE E UTENSILI NECESSARIAL LAVORO

Un cavalletto per canotto sterzo, uno per il forcellone posteriore, un paio di cavalletti a trepiede regolabili, due chiavi per ghiere a settori, una chiave per il precarico della forcella (di solito una 17), un metro, un cacciavite ad intaglio medio e uno o due amici che vi diano una mano a sollevare la moto e a tenerla quando serve.

3 Pratica

3.1 REGOLAZIONE DEL PRECARICO

Innanzitutto devo dire che le regolazioni del precarico e le prossime che spiegherò relative all'idraulica sono da prendere sempre e solo come punto di partenza, insomma come un'ottima base da cui partire per fare ulteriori affinamenti e cambiamenti a seconda di esigenze personali, differenze di piste, differenze di temperature esterne ecc. ecc..La prima cosa da fare è regolare il precarico delle molle di modo che queste facciano lavorare le sospensioni nella parte centrale e si adattino al vostro peso. Dopo aver sfrenato l'idraulica (registri estensione e compressione al minimo) dovete sollevare la moto di modo che le ruote non tocchino il terreno e la sospensione risulti completamente estesa. Quindi davanti mettete la moto sul cavalletto da canotto e dietro mettete i due cavalletti a trepiede sotto le articolazioni delle pedane aiutandovi se necessario con il cavalletto posteriore e i due amici.
Fatto questo prendete la misura che hanno le sospensioni quando sono tutte estese (riferimento). Davanti prendetela dal bordo del fodero di uno dei due steli fino alla base della piastra inferiore (steli tradizionali) o fino al piedino (steli rovesciati). Dietro dal bordo dell'asse della ruota posteriore fino a un punto in verticale sul codone. Fatto questo annotate le misure e rimettete la moto a terra.
Ora bisogna ripetere 2 volte la misurazione fatta in precedenza con la moto a terra senza pilota, la prima abbassando la moto con forza e facendola risalire in posizione lentamente e la seconda al contrario alzandola e facendola ritornare in posizione lentamente. Fatto questo fate la media delle due misure e sottraete la misura ottenuta con la moto alzata ottenendo così l'assetto statico della vostra moto (static Sag).
Ora prima di fare le opportune modifiche al precarico dovete sapere e/o decidere come utilizzerete la moto: solo in strada, solo in pista o un po' e un po'. Nel caso la utilizzaste solo in strada la misura statica che avete trovato all'anteriore dovrà essere circa 20/25 mm in pista 15/20 e una via di mezzo se la utilizzaste un po' quì e un po' li. Il posteriore invece per la strada 10/15 mm per la pista 5/10 mm e una via di mezzo se la utilizzaste un po' e un po'.
Quindi prendete le chiavi necessarie e allentate o stringete il precarico delle sospensioni fino ad ottenere la misura desiderata. Ora bisogna ripetere la misura al posteriore ma con il pilota a bordo (sag rider), e sottrarla al riferimento (la misura con la moto alzata).
La differenza dovrà essere compresa tra 20/25 mm in pista e tra 25/35 mm in strada la via di mezzo per un utilizzo promiscuo. Ultimamente però almeno per le 600 si tende a mettere la misura statica del posteriore (riferimento meno statica) direttamente a 0 mm senza fare alcun controllo con pilota a bordo. Ho notato però che la cosa è molto utile in pista ma un po’ deleteria e non molto confortevole in strada. Quindi una volta deciso cosa volete ottenere agite sulle ghiere del precarico posteriore per portarla alla misura voluta e ricontrollate la misura stessa.

4 Regolazione dell'idraulica

4.1 PREMESSA

Prima di fare questo però dobbiamo conoscere come è strutturata all’interno una sospensione.Sia l’ammortizzatore che la forcella al loro interno hanno un sistema di lamelle fisso (compressione) e uno mobile (estensione) attraverso i quali l’olio deve passare unidirezionalmente per far muovere la sospensione. Le lamelle sono fatte e montate in modo da rappresentare un ostacolo via via più rigido all’aumentare della portata d’olio che tenta di passare attraverso di loro. Quello fisso si trova alla base della forcella e nella parte alta del mono, quello mobile si trova sul pompante della forcella e sul pistone del mono. Questi pacchi lamelle sono affiancati da un passaggio calibrato che viene più o meno ostruito dalla vite che noi andiamo a toccare e che serve a regolare i fluidi lenti.
Questo passaggio in pratica permette all’olio di passare liberamente durante il movimento della sospensione ed è dotato di una valvola unidirezionale per funzionare in un solo senso. Essendo il passaggio calibrato questo baipasserà il sistema a lamelle fino a quando la sua portata lo consentirà, oltre questo punto il solo pacco lamellare influenzerà la frenatura della sospensione. Quando si toccano i registri dei fluidi lenti si avranno i seguenti effetti.
Tutto aperto: il passaggio per i fluidi lenti sarà massimo nel condotto secondario e influenzerà il funzionamento del pacco lamellare quasi per nulla nei fluidi lenti e più marcatamente nella prima parte dei fluidi veloci.
Tutto chiuso: il passaggio dei fluidi lenti sarà nullo attraverso il condotto secondario e la totalità della frenatura idraulica sarà assicurata dal funzionamento delle lamelle che controlleranno fluidi lenti e veloci.
Ma ora veniamo a quello che rappresenta la parte più difficile e sensibile dell'opera e che richiede molta esperienza e sensibilità. Tenete sempre presente che per regolare al meglio una sospensione dovete fare in modo che l’idraulica possa lavorare senza ostacolare il movimento della stessa. Più precisamente dovete rendere la sospensione capace di assorbire le asperità del manto stradale e le vostre azioni (staccata e accelerazione) e nel contempo di ritornare abbastanza rapidamente in posizione per essere pronta a ricevere un altro ostacolo o impulso e nel contempo ondeggiar il meno possibile. Estensione: Se freniamo troppo l’estensione otterremo si di fermare la molla al massimo nella sua fase di ritorno ma al contempo di rallentarne troppo il ritorno e di far andare a pacco la sospensione al prossimo ostacolo, viceversa se la sfreniamo troppo la sospensione tenderà ad ondeggiare ad ogni asperità.
Compressione: Frenando molto invece la compressione avremo una sospensione che non riuscirà più a copiare le asperità e viceversa sfrenandola troppo saremo costretti a indurire troppo il precarico della molla con ovvie ripercussioni sul confort alle piccole asperità. Dopo aver letto tutto quanto detto in precedenza avrete cominciato a capire qualcosa riguardo alla regolazione delle sospensioni e anche che per apprendere il funzionamento delle idrauliche di una sospensione bisogna separare i movimenti lenti (fluidi lenti) dai movimenti veloci (fluidi veloci). Le azioni che noi facciamo sui vari registri di cui dispongono le nostre sospensioni standard influenzano in special modo i fluidi lenti e influiscono in parte anche nei veloci. Difficile infatti trovare una sospensione standard, e molte volte anche quelle aftermarket dotata di più di una regolazione per ogni movimento (estensione, compressione). Di norma questo tipo di regolazione è presente in sospensioni veramente al top e molto costose. Comunque noi dobbiamo far funzionare al meglio ciò che abbiamo e poi vi assicuro che già è complicato mettere mani su una sospensione dotata di un registro per ogni movimento figuriamoci con una dotata di due registri per ogni movimento. Quindi dobbiamo tentare di capire quale influenza hanno i vari registri sui due fluidi.
Ora dunque avrete compreso che sulle vostre sospensioni standard potete variare significativamente i fluidi lenti ma che per variare il funzionamento ai fludi veloci in maniera consistente si dovrà o sostituire l’olio con uno a maggiore o minore viscosità, ma ciò comporterà una variazione nel funzionamento dei fluidi lenti oppure sostituite le lamelle del pistone del mono e del pompante della forcella con altre dotate di maggiore o minore carico o di diversa curva di intervento.

4.2 AZIONI DA FARE PER LA REGOLAZIONE DELL’IDRAULICA

Per prima cosa quindi vi consiglio di tarare l'estensione (sia davanti che dietro) in modo molto blando, fate in modo che comprimendo la sospensione questa ritorni rapidamente ma senza oscillare ripetutamente dopo essere ritornata al punto iniziale, in pratica dovete riuscire a trovare il punto nel quale la sospensione ritorna verso l'alto per poi compiere un piccolo assestamento verso il basso o poco meno. A questo punto, regolate la compressione. Questa è secondo me la manovra più importante e che se ben fatta dà il miglior risultato.
Dovete stringere la compressione finché la sospensione comincia ad indurirsi e dovete applicare uno sforzo molto maggiore per comprimere la sospensione senza che però questa faccia muro contro la vostra forza. Fatto questo, controllate ancora l'estensione e se il caso allentatela ancora, dato che normalmente rendendo molto rigida la compressione di solito l'estensione stessa tende a indurirsi. Ripetete l'operazione con la compressione verificando che sia tutto a posto. Fatto questo provate la moto e a seconda delle sensazioni che ne ricevete se necessario fate altre piccole modifiche seguendo lo schema seguente.

Sensazione riscontrata
Possibile difetto o causa
Possibile rimedio

In staccata o in inserimento la moto salta o è instabile.
Se la forcella arriva a fondo corsa, aumentare il precarico o sostituire le molle con altre più rigide; se invece fa poca corsa e diventa troppo rigida fino al bloccaggio, diminuire il precarico o la compressione. Se queste due regolazioni sono già ideali, controllate gli altri rimedi qui a fianco.
La forcella è ruvida o si muove a scatti.
Controllare la scorrevolezza della forcella, e soprattutto se correte in pista, diminuire la viscosità dell'olio

La forcella fa poca corsa.
Diminuire il livello dell'olio.

La forcella arriva a fine corsa ma va bene in curva.
Aumentare il livello dell'olio.

L'anteriore serpeggia. Troppo carico sul pneumatico
Aumentare la pressione del pneumatico, o abbassare il posteriore o togliere precarico all'ammortizzatore.

Il posteriore sbandiera.
Aumentare lo static sag dell'ammortizzatore, oppure indurire la forcella per ridurne la corsa.

Il posteriore saltella.
Aumentare lo static sag dell'ammortizzatore (può anche essere un'eccessiva pressione sul freno posteriore o il freno motore).

Nel momento della staccata la moto rimbalza.
Aumentare la compressione e se non basta anche l'estensione, ma senza esagerare (fluidi veloci).

In staccata l'anteriore rimbalza anche se non è a fondo corsa: "chattering".
Lo stop idraulico blocca la forcella nella parte finale: sostituire le lamelle ed utilizzare molle con carico diverso

Il pneumatico anteriore scivola in staccata.
Diminuire la rigidità della forcella perché non fa una corsa sufficiente o sostituire le molle con altre più morbide.

La forcella è rigida ma arriva a fondo corsa.
Diminuire il freno in estensione e aumentarlo in compressione

In piega la moto sembra imprevedibile ed insicura tra staccata ed accelerazione. Il lavoro passa dall'anteriore alla fase di appoggio di entrambe le sospensioni. Diventa predominante l'idraulica che controlla i tempi di movimento
L'anteriore genera una sensazione di leggerezza in curva. La molla è troppo morbida nella parte finale.
Aumentare il freno in estensione e/o compressione (fluidi lenti). Oppure sostituire le molle con altre più rigide.

Quando mollate i freni l'anteriore si scompone.
Aumentare il freno in estensione della forcella.

La forcella non copia bene gli avvallamenti del fondo.
Diminuire il freno in estensione.

Si sentono troppo le asperità dell'asfalto.
Diminuite il freno in compressione anteriore e/o posteriore e poi il precarico dell'ammortizzatore e/o delle forcelle.

La moto è poco stabile nelle curve ad alta velocità. Riprendono importanza le molle che sono sollecitate dalla forza centrifuga.
Il baricentro è troppo alto.
Diminuire l'altezza della moto sia anteriore che posteriore.

Le sospensioni vanno a fondo corsa.
Aumentare il precarico o sostituire le molle con altre più rigide.

La moto ondeggia o galleggia
Aumentare il freno in estensione dell'ammortizzatore e/o della forcella (fluidi lenti).

Scarsa aderenza ed instabilità della moto in uscita dalle curve. Dalla fase di appoggio si passa ad un lavoro predominante dell'ammortizzatore, anche se l'avantreno conserva la sua importanza per il mantenimento della traiettoria. Da notare come in questa fase le varie regolazioni tra di loro e sia più difficile trovare la giusta regolazione.
Aprendo il gas di colpo il posteriore si schiaccia troppo velocemente diminuendo la stabilità.
Aumentare il freno idraulico in compressione.

La moto tende a derapare troppo, è alta dietro.
Abbassare il posteriore o alzare l'anteriore, in special modo se si verifica all'inizio dell'accelerazione.

L'ammortizzatore non fa una corsa sufficiente, è troppo rigido e perde aderenza.
Diminuire il freno in compressione o il precarico dell'ammortizzatore.

La moto è troppo rigida nei sobbalzi.
Diminuire il freno in estensione dell'ammortizzatore.

La moto tende ad allargare la traiettoria.
Abbassare l'anteriore o alzare il posteriore o variare entrambi. Oppure diminuire il freno in estensione sull'ammortizzatore.

L'avantreno è impreciso e non tiene la traiettoria: la forcella arriva al fondo corsa superiore.
Aumentare lo static sag e/o il freno in estensione della forcella.

L'avantreno è solo impreciso o sbacchetta.
Diminuire il precarico o il freno in compressione. Dopo aumentare il freno dell'ammortizzatore di sterzo se presente.

La forcella va bene in staccata, ma la moto allarga le traiettorie anche se è molto caricata di avantreno.
Sostituire le molle con altre più tenere. Questo si verifica con molle molto rigide che non permettono alla forcella di schiacciarsi in curva.

Nelle "S" o nei cambi di direzione la moto è dura ed instabile.
In questa fase le sospensioni devono comprimersi ed estendersi nel modo più naturale, ma soprattutto lavorare in sintonia.
Freno in estensione.
Se troppo chiuso la moto non si estende e diventa dura da girare, mentre se troppo aperto la moto cambia direzione più facilmente ma diventa più ballerina ed instabile.

Freno in compressione.
Aumentandolo la moto diventa più agile a discapito della tenuta, soprattutto sullo sconnesso.

Eccessivo abbassamento della moto.
Aumentare il precarico sia anteriore che posteriore.

Il baricentro della moto è troppo basso.
Aumentare l'altezza di guida della moto sia anteriore che posteriore.

Ammortizzatore di sterzo se presente troppo frenato.
Diminuire il freno o sostituirlo con uno migliore.

La moto è poco stabile o imprecisa in rettilineo.
Controllare che la moto sia perfettamente in ordine ed in particolare: pneumatici, cuscinetti di sterzo, serraggi e che non vi siano rotture.
La moto non ha un buon equilibrio.
Bilanciare l'altezza di guida o accordare il funzionamento delle sospensioni.

La moto è troppo rigida.
Ridurre il precarico delle forcelle e dell'ammortizzatore.

Se si verifica anche in curva.
Ridurre il freno in compressione delle forcelle e dell'ammortizzatore.

Ammortizzatore di sterzo se presente troppo frenato o difettoso.
Se si verifica solo alle basse velocità diminuire la frenatura idraulica dell'ammortizzatore di sterzo, altrimenti revisionarlo o sostituirlo con un altro di qualità superiore.



Ricordate che a volte su alcuni modelli di moto per ottenere ciò che desiderate si renderà necessario sostituire l’olio all’interno delle sospensioni con altro di diversa viscosità, o aumentarne il livello o addirittura sostituire le lamelle di compressione e estensione, o infine le molle.
Se non siete abbastanza pratici lasciate fare queste operazioni a persone esperte altrimenti rischiate di fare solo danni.Appena finito di fare il setup base segnatevi come si trovano tutte le regolazioni (precarico, estensione compressione) e ogni volta che fate una ulteriore modifica toccate una sola regolazione per volta e segnate tutto ciò che fate con vicino le impressioni che ne ricavate per avere un buona cognizione della causa/effetto di quello che avete variato, e poi provate, provate, provate e riprovate ancora fino ad ottenere ciò che desiderate, non accontentatevi di nulla che non sia il meglio della regolazione che riuscite a trovare.
Ricordatevi che questa è l’unica strada per arrivare al setup migliore per le vostre esigenze.Per rendervi conto dell’effettivo movimento che fanno le sospensioni o perlomeno della massima corsa che fanno mettete una fascetta a strappo sugli steli della forcella e sullo stelo del mono, potrete misurare visivamente il movimento della sospensione.
A questo punto siamo arrivati ad un altro punto fondamentale per regolare l’assetto di una moto che è:

5 Inclinazione e altezza della moto

5.1 PREMESSA

Queste regolazioni che del resto sono le più soggettive tra tutte le altre prima dette sono quelle che vi potranno aiutare nel caso di evidenti problemi di stabilità del mezzo che non siete riusciti a migliorare anche dopo un’attento setup delle sospensioni.
Inclinazione: In particolare vi permetterà di riuscire a inserire meglio la moto in curva o di avere una migliore trazione. Purtroppo come tutte le cose ognuna delle due cose và a discapito dell’altra. Se abbassate la moto davanti avrete migliore appoggio sulla ruota anteriore ma nel contempo anche minore appoggio sulla ruota posteriore che si tradurrà in un più facile slittamento della stessa a parità di potenza trasmessa al suolo e in una maggiore facilità al saltellamento della stessa in fase di staccata. Se viceversa alzate la moto davanti otterrete il contrario e in aggiunta una moto che sarà più facile all’impennata e allo sbacchettameno in fase accelerazione. Generalmente si tende ad abbassare la moto il più possibile all’anteriore fino a quando non si percepiscono evidenti problemi di slittamento del posteriore in fase di uscita dalle curve per avere il migliore inserimento possibile in fase di impostazione della curva.
Ogni volta che avrete trovato un buon compromesso di inclinazione per fare una cosa fatta bene dovrete rifare tutto il setup base in quanto spostando i pesi della moto anche le molle avranno bisogno di essere adeguate e di conseguenza anche l’idraulica.
Altezza: Questa regolazione è la meno toccata di tutte le altre ed è quella che aiuta a stabilizzare la moto sul veloce. Se si abbassa sia davanti che dietro in uguale misura si abbassa il baricentro della stessa e la si rende più stabile e meno reattiva ma nel contempo più difficile da mandare giù nelle curve. Viceversa la si rende meno stabile sul veloce e più reattiva ma nel contempo più facile da buttare giù nelle curve. Prima di fare questo tipo di regolazione e prima che se ne abbia veramente bisogno dovrete aver passato ore e ore e ore con tutte le altre regolazioni. Quindi non toccatela finchè non ne avvertirete il bisogno più che comprovato.

5.2 REGOLAZIONE PRATICA DI INCLINAZIONE E ALTEZZA

In tutte le moto è possibile abbassare l’anteriore, ma non in tutte è possibile fare altrettanto con il posteriore. La migliore cosa sarebbe poter disporre di tutte e due le regolazioni per non rischiare di far andare a finire il parafango anteriore contro il cupolino ma non avendole dobbiamo fare in modo di usare ciò di cui disponiamo al meglio. Innanzitutto vediamo cosa dobbiamo svitare e dove intervenire.
Davanti: per abbassare o alzare bisogna allentare le viti delle piastre della forcella (superiore e inferiore vedi foto) e le viti dei semimanubri, dare quindi dei colpetti in modo che il fodero (steli rovesciati) o gli steli (steli tradizionali) possano scorrere di qualche mm nei confronti delle piastre. Fatelo su uno dei due steli alla volta per evitare che la moto vi cada sul parafango anteriore e stringete poi le viti alla prescritta coppia di serraggio per evitare il funzionamento anomalo in scorrimento della sospensione.
Dietro: per alcune moto questa regolazione a meno di non sostituire il mono è impossibile, per le altre in taluni casi vi è un registro filettato alla base del mono che permette di aumentare o diminuire l’interasse dello stesso (vedi foto). In altre l’attacco superiore del mono è dotato di un perno filettato infilato in una staffa e tramite delle rondelle di vari spessori o un dado si può registrare l’altezza del posteriore.
Quando fate questa regolazione cominciate per gradi e non esagerate. Dapprima con qualche mm per arrivare al massimo di 10-12 mm all’anteriore in moto dotate della sola possibilità di abbassare l’anteriore e a 5-6 mm all’anteriore e altrettanti per alzare il posteriore, per le moto dotate di tutte e due le regolazioni. Ricordate che al posteriore lo spostamento che farete sia con il registo che con la rondella sarà amplificato da 2 a 3 volte sulla ruota posteriore e quindi se dovrete alzare al moto di 5-6 mm dovrete mettere una rondella o registrare il dado di 2-3 mm. Davanti potrete misurare l’abbassamento che effettuerete direttamente sulla piastre superiore o sul fodero misurando con un calibro quanto avrete sfilato gli stessi. Dietro invece dovrete ripetere la misura dell’assetto di riferimento spiegata all’inizio del testo.

6 Regolazione dei fluidi veloci in compressione e in estensione

Fino ad ora abbiamo analizzato quelle sospensioni che genericamente troviamo su tutte le moto sportive dell’ultima generazione. Quelle migliori e più costose sono però dotate oltre alle regolazioni per i fluidi lenti anche quelle per i fluidi veloci almeno per la compressione. Questo registro và a aumentare o diminuire il carico delle lamelle per aumentare o diminuire la durezza delle stesse alle varie portate di olio che le attraversano. (Nella foto il pomello rosso è per la regolazione dei fluidi veloci, quello grigio è dei fluidi lenti).

Dove si trova

Compressione: Sia sulla forcella che sul mono si trova all’esterno del registro per i fluidi lenti, ed è formata da una ghiera di varie fogge concentrica a questa.

Estensione: Idem.

Fare questo tipo di registrazione è una cosa che richiede molta sensibilità e pratica o nel dubbio è meglio non toccare nulla in quanto si rischia di rendere parecchio instabile la moto.
Comunque genericamente si può dire che la regolazione è giusta quando si ottengono i stessi valori di frenatura sia per i fluidi lenti che per quelli veloci. Più precisamente comprimendo rapidamente o lentamente la moto sulla sospensione si devono ottenere all’incirca gli stessi tempi di reazione sia per fluidi veloci che per quelli lenti, per poi naturalmente fare i piccoli necessari ritocchi per adattare il tutto alle esigenze personali. Spero di essere stato chiaro e non troppo esaustivo e spero altresì che ognuno di voi possa trarre vantaggio da questo mio lavoro. Ringrazio della collaborazione Braindrinker per la parte tecnica e Max Zx6r per aver gentilmente messo a disposizione la sua moto come manichino per le foto.

Nap_Triple
12/07/2008, 17:35
:nonono:non è farina del tuo sacco!!!:dry:

Hai preso pari pari delle frasi di articoli che conosco....dalla guida di Marc Moto ad esempio.....il lavoro che hai fatto è un copia incolla....

dovevi dire almeno da dove ai preso spunto....

gass!
12/07/2008, 17:50
farina del suo sacco o no, mi sembra mooooolto utile......grazie!

Boston°George
12/07/2008, 18:05
:nonono:non è farina del tuo sacco!!!:dry:

Hai preso pari pari delle frasi di articoli che conosco....dalla guida di Marc Moto ad esempio.....il lavoro che hai fatto è un copia incolla....

dovevi dire almeno da dove ai preso spunto....

dai, ma nella prima frase l'ha praticamente detto che non l'ha scritto lui...

maosoul
14/07/2008, 22:16
è cosi' , tutto fa' esperienza , copia incolla o no , BRAVO ...:laugh2:

pippo167
14/07/2008, 22:28
...anche se copiate (anzi meglio) sono utilissime informazioni :wink_:

Nap_Triple
15/07/2008, 22:41
sicuramente è molto utile,perchè fianlmente presente in rete sul forum triumph,ma se andavate a leggere qualche topic qui nel forum era stato fatto riferimento alla guida di Marc Moto,l'ho fatto io stesso....comunque non voglio criticare il nostro collega,anzi ha fatto bene....ho solo voluto sottolineare che lui ha solo fatto una copia di un articolo e non dovrebbe prendersi i meriti di un lavoro di un'altro....non prendetela come una critica cattiva,a me non me ne viene in tasca niente.......va beh dai,comunque qualcuno ha provato a usare questa guida visto la disponibilità§??e che risultati avete ottenuto??....

votalele
16/07/2008, 21:33
Farina del suo sacco o no l'articolo mi sembra ben fatto, ed esaustivo.
L'unico problema è che il settaggio delle sospensioni è cosa molto complessa e richiede parecchia applicazione.
Il miglior consiglio è che se non si sa cosa fare , meglio non fare niente.

Nap_Triple
17/07/2008, 21:40
Farina del suo sacco o no l'articolo mi sembra ben fatto, ed esaustivo.
L'unico problema è che il settaggio delle sospensioni è cosa molto complessa e richiede parecchia applicazione.
Il miglior consiglio è che se non si sa cosa fare , meglio non fare niente.

madò ma che motociclisti scansafatiche!!:biggrin3:

evergreen
06/11/2009, 21:25
e poi quando dico ai meccanici che questo ,quello ecc. lo letto sul forum, mi rispondono di non dar ascolto a quello che scrivono sui forum, perchè sono tutte ca@@te, a me sembra che queste cose sono molto importanti e professionali e soprattutto utili.

votalele
06/11/2009, 22:08
madò ma che motociclisti scansafatiche!!:biggrin3:

E se volevo faticare mi compravo una bici, mica una moto!!!
:tongue:


comunque i meccanici non hanno tempo e voglia di star dietro a queste cose.
O le fai tu, armandoti di carta penna e tanta pazienza, oppure vai in un centro sospensioni, dove con un po' di soldini ti fanno l'assetto base.
Poi per affinarti, se non hai un tecnico che ti segue in pista ( si, come no!) devi comunque trovare la tua regolazione, che oltretutto varia in funzione della pista delle gomme e pure delle temperature.
Ma qui andiamo sul complicato.
:wink_:

SergioSun
07/11/2009, 08:31
Vediamo se anche qui si scatenerà la bagarre sulla mancanza del sag rider "anteriore".
Purtroppo nn ho voglia di leggere completamente questo post: sono cose che, in linea di massima conosco a memoria e sono cmq cose trite e ritrite. Tra l'altro questo articolo (cmq piuttosto completo) viene rimbalzato di forum in forum senza capirsi bene di chi sia la "reale" paternità... e cmq è vecchio come il cucco.... ma soprattutto sarebbe utile, a mio modestissimo avviso, postare articoli il più possibile "adattati" alle nostre moto.
I valori indicati sono più da 600 che da 1000. In oltre il registro del freno in compressione anteriore si trova (almeno x le triumph urban sport dal 2005 in poi) in cima alla forcella e nn in fondo :dry:. I registri in compressione ed estensione si trovano nella parte alta della forcella, una x stelo, rispettivamente Compressione a DX ed Estensione a SX (c'è pure scritto...)
Il resto nn ho volgia di leggerlo :cry: e cmq google x cercare articoli "generici" lo sanno usare tutti, suppongo:w00t:.

P.S. Ovviamente non critico il fatto di aver postato l'articolo (tornarci sopra male nn fa), anzi, al contrario di quello che sostengono molti, trovo che affidarsi solo alla funzione "cerca" x trovare vecchie discussioni sia deprimente x un forum... (in questo caso xò mi sa che era mejo :risate2:)

votalele
07/11/2009, 22:03
Partiamo dal presupposto che tutti sappiamo dove si trovano i registri....
Poi le regole generali non cambiano, quello che interessa è sapere in che direzione andare, tipo se mi saltella il post in frenata aumentare il freno in estensione, o atro...

maurotrevi
07/11/2009, 23:13
infatti se mi saltella il posteriore in staccata l'ultima cosa che vado a toccare è il mono perchè il problema è quasi sicuramente alla forca.

votalele
08/11/2009, 10:57
infatti se mi saltella il posteriore in staccata l'ultima cosa che vado a toccare è il mono perchè il problema è quasi sicuramente alla forca.

Se lo dici tu .....

"Effetti delle regolazioni

Passiamo ora al discorso opposto, cioè cerchiamo di capire quali sono le conseguenze se apportiamo una certa regolazione

Monoammotizzatore:

Freno in estensione troppo chiuso la ruota posteriore saltella, il retrotreno saltella, crea problemi di sottosterzo e non copia l'asfalto Freno in estensione troppo aperto retrotreno troppo rapido nel ritorno con effetto di saltellamento e pertanto moto instabile "


questo l'ho preso da Ting'avert, ma potrei citare decine di manuali che dicono la stessa cosa...




ma , forse , sbagliano tutti....

ROBY1774
08/11/2009, 11:06
Se lo dici tu .....

"Effetti delle regolazioni

Passiamo ora al discorso opposto, cioè cerchiamo di capire quali sono le conseguenze se apportiamo una certa regolazione

Monoammotizzatore:

Freno in estensione troppo chiuso la ruota posteriore saltella, il retrotreno saltella, crea problemi di sottosterzo e non copia l'asfalto Freno in estensione troppo aperto retrotreno troppo rapido nel ritorno con effetto di saltellamento e pertanto moto instabile "


questo l'ho preso da Ting'avert, ma potrei citare decine di manuali che dicono la stessa cosa...




ma , forse , sbagliano tutti....

ma non è la bibbia.....
e maurotrevi ha messo una cosa giusta , se vai in fondo corsa anteriormente o non hai sostegno....è l anteriore che non và e il posteriore è conseguenza, non problematica , può essere anche questo....un altra variabile...
questo per dire che questo manuale è utile come base , ma non è la bibbia...a volte il difetto che fà non la causa...è li il difficile da capire nella messa a punto.
sennò saremmo tutti tecnici se bastasse un manuale...
qui chiudo.

maurotrevi
08/11/2009, 11:15
freno in estensione del mono troppo chiuso comporta principalmente che il posteriore resta basso in accelerazione e quindi la moto resta sottosterzante in uscita, copia male le irregolarità dal terreno e nei cambi di direzione la moto sembra lenta, in più la gomma consuma tanto e male.
freno in estensione del mono troppo aperta comporta scivolamenti specialmente alla riapertura del gas a causa del tiro catena, il mono pompa per perdita di grip.

dimmi almeno chi lo ha scritto.... o ting'aven è la bibbia dei motociclisti?
io le cose me le faccio spiegare da chi lo fa di mestiere e me le studio per bene, non mi affido alla prima guida che trovo su internet.

se credi che quanto ho detto non sia vero puoi prendere il telefono e chiamare qualche sospensionista, ad esempio Dcorse, gli dici "il posteriore mi saltella in staccata" e poi senti cosa ti dice di fare.

votalele
08/11/2009, 11:19
ma non è la bibbia.....
e maurotrevi ha messo una cosa giusta , se vai in fondo corsa anteriormente o non hai sostegno....è l anteriore che non và e il posteriore è conseguenza, non problematica , può essere anche questo....un altra variabile...
questo per dire che questo manuale è utile come base , ma non è la bibbia...a volte il difetto che fà non la causa...è li il difficile da capire nella messa a punto.
sennò saremmo tutti tecnici se bastasse un manuale...
qui chiudo.

Un conto è sapere che un certo comportamento può essere causato da diversi problemi di settaggio ( è ovvio che se la forcella è totalmente sfrenata in compressione, in staccata va a pacco ed il retrotrno tende a sollevarsi), un conto è dire (cito testualmente):
infatti se mi saltella il posteriore in staccata l'ultima cosa che vado a toccare è il mono perchè il problema è quasi sicuramente alla forca.

Se ti saltella il posteriore ,e la forcella ha un settaggio più o meno normale, il ritorno del mono è la prima cosa da toccare!!!.

Poi se maurotrevi preferisce indurire la forca, quella è una scelta personale, ma di sicuro non bisogna spacciarla per un metodo universale.

maurotrevi
08/11/2009, 11:34
qualsiasi sospensionista non va a compromettere un buon assetto del mono che garantisce trazione e il giusto comportamento con il carico al posteriore per un problema in staccata dove il carico è tutto all'anteriore.
infatti ho detto "l'ULTIMA cosa che andrei a toccare è il mono" e poi ho detto che "QUASI sicuramente il problema è all'anteriore"

votalele
08/11/2009, 11:59
qualsiasi sospensionista non va a compromettere un buon assetto del mono che garantisce trazione e il giusto comportamento con il carico al posteriore per un problema in staccata dove il carico è tutto all'anteriore.
infatti ho detto "l'ULTIMA cosa che andrei a toccare è il mono" e poi ho detto che "QUASI sicuramente il problema è all'anteriore"


Dato che credo che nessuno abbia la verità in tasca, e tantomeno io, approfondirò questo argomento appena avrò la possibilità di parlare con qualcuno qualificato.
Se hai ragione non avrò problemi a cambiare opinione, anzi sarò contento di aver migliorato le mie conoscenze sull'argomento.
:wink_:

maurotrevi
08/11/2009, 12:07
guarda che non si vince niente :D
comunque per continuare il discorso, volendo intervenire sul mono io proverei anche a cambiare molla con una leggermente più dura in modo da dare un po' più static sag.

votalele
08/11/2009, 12:23
Veramente sarebbe da cambiare tutto il mon!!!
Quanto al SAG, io lo dovrei un po' diminuire, l'ho misurato quest'estate e mi da
Sag statico 8 mm.
Sag dinamico ( con pilota) 28 mm.
Quindi un po' scarso.

maurotrevi
08/11/2009, 12:38
va be ma partiamo dal concetto che le sospensioni siano efficenti altrimenti c'è poco da regolare...

comunque un 8-28 non mi sembra sballata come molla, al limite un pelo più dura ma sei tra le due scelte possibili.

tuttofare
08/11/2009, 13:50
mi cunfunii

maurotrevi
08/11/2009, 14:06
?????????

votalele
08/11/2009, 14:30
mi cunfunii

Lascia perdere: vai con gli assetti da libretto...
:wink_:

blackhound
09/11/2009, 10:00
se proprio siete curiosi di sapere che ha scritto questa benedetta "bibbia" della regolazione delle sospensioni che rimbalza da un sito all'altro la risposta è Lucio Viganò ( il babbo di Hyperpro).
venne pubblicata nella famigerata "guida" di Superwheels del 1999....

SergioSun
09/11/2009, 10:03
se proprio siete curiosi di sapere che ha scritto questa benedetta "bibbia" della regolazione delle sospensioni che rimbalza da un sito all'altro la risposta è Lucio Viganò ( il babbo di Hyperpro).
venne pubblicata nella famigerata "guida" di Superwheels del 1999....

Thanks :wink_:

giacaj
09/11/2009, 11:09
speciale n°1 di superwheels maggio/giugno 1999:

la guida sportiva di claudio braglia

votalele
09/11/2009, 23:35
Allora qualcosina ne capisce.
per amore di verità Ohlins in un articlo sul settaggio dice che se il posteriore perde aderenza in frenata bisogna provare a chiudere la forca o aumentare il precarico.
Io però parlavo di saltellamento, che è cosa diversa dal traverso.
In ogni caso per ciascun comportamento, ci sono tre o quattro diverse cause, per questo motivo la perfetta regolazione dell'asseto è così difficile.
Tuttavia, con le sospensioni originali, non si può arrivare più di un certo livello, quindi io mi limito alle regolazioni più semplici ed intuitive.
Comunque si prova, e se non va si torna indietro e si prova altro. Avere un testo che ci dà idea della direzione da prendere è comunque utile se non indispensabile.
:wink_:

maurotrevi
09/11/2009, 23:44
se proprio siete curiosi di sapere che ha scritto questa benedetta "bibbia" della regolazione delle sospensioni che rimbalza da un sito all'altro la risposta è Lucio Viganò ( il babbo di Hyperpro).
venne pubblicata nella famigerata "guida" di Superwheels del 1999....

importatore di hyperpro.....

ora mi avete tolto TUTTI i dubbi sull'attendibilità di questa guida! :rolleyes:

lucio nel '99.... sarei curioso di vedere cosa scriverebbe adesso :rolleyes:

SergioSun
10/11/2009, 09:53
importatore di hyperpro.....

ora mi avete tolto TUTTI i dubbi sull'attendibilità di questa guida! :rolleyes:

lucio nel '99.... sarei curioso di vedere cosa scriverebbe adesso :rolleyes:

Beh io senza sapere di chi fosse, avevo intuito che era una guida vecchia come il cucco... In ogni caso già sapere l'autore aggiunge qualcosa (chi sa se poi a sua volta avrà fatto riferimento ad ulteriori fonti).
Ognuno a questo punto è libero di dare fiducua a chi crede.

Personalemte credo che le guide siano più o meno tutte corrette (se l'autore è in grado di settare le sospensioni delle moto), quello che cambia è la chiarezza e soprattutto la corretta causalità/consequensialità con cui vengono indicati gli interventi da fare. Non ultima poi la capacità del pilota di "capire" quale sia il reale difetto da correggere.... Come dire che posso darti in mano un manuale dettaglaitissimo x pilotare un aereo, ma da lì a farlo ne corre...

maurotrevi
10/11/2009, 10:06
mi viene in mente una volta in cui chiesi a un sospensionista di fare una guida... mi diede del pazzo perchè riteneva impossibile fare una guida, riteneva più semplice insegnare come funziona una moto e una sospensione in modo da far si che ci si arrivi soli alla soluzione del problema.

blackhound
10/11/2009, 10:20
importatore di hyperpro.....

ora mi avete tolto TUTTI i dubbi sull'attendibilità di questa guida! :rolleyes:

lucio nel '99.... sarei curioso di vedere cosa scriverebbe adesso :rolleyes:

personalmente credo che Viganò non cambierebbe un gran ché, anche perche non mi sembra che abbia scritto caxxate; è chiaro che non si può usare quella guida come l'elenco del telefono, anche perchè putroppo le sospensioni sono bastarde, spesso manifestano "sintomi" di malfunzionamento che possono essere ambivalenti , oppure si risolve un problema e se ne creano due ecc. Magari la guida bisogna farsela da sè con l'esperienza, anche perchè nessuno può sapere + dell'utente finale quale comportamento vuole dalla propria moto, ma come abc secondo me la guida in questione non fa una piega.

maurotrevi
10/11/2009, 10:34
nel '99 probabilmente lavorava solo con molle lineari, oggi con progressive.
c'è anche da dire che le sospensioni in 10 anni hanno fatto passi da gigante e personalmente leggendo alcune cose scritte sulla guida e avendo parlato recentemente con lui, per me di cose ne sono cambiate tante....

crisgas
10/11/2009, 10:43
questo un estratto da un mio post
http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/triumph-track/50215-consigli-utili-per-la-pista-la-guida.html

A Walter Bisoffi (tecnico Ohlins presso B101) chiediamo quali sono gli errori più comuni in materia di sospensioni e regolazioni.
"Non è affatto semplice intervenire sulle regolazioni e ho notato che troppi appassionati si affidano ai "sentito dire" o al parere dell'amico. Sono intervenuto sulle regolazioni idrauliche e sul precarico molla di diverse moto per dare un giusto bilanciamento. Chi gira in pista, ricorre spesso ad assetti troppo rigidi che limitano il feeling di guida. Tanti utenti investono poi parecchi soldi in scarichi e centraline, ma dimenticano di revisionare le sospensioni periodicamente".

Come giudichi le forcelle e gli ammortizzatori standard delle nostre moto?
"Per l'uso amatoriale in pista vanno bene, il prodotto di primo equipaggiamento delle moto sportive oggi è abbastanza valido".


comunque questa guida con in piu le foto era stata postata 3 anni fa ed e` tuttora nei post utili in rilievo in triumph on track

http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/triumph-track/13049-piccolo-prontuario-x-la-messa-punto-base-delle-sospensioni.html

giacaj
10/11/2009, 10:54
:yess:

lire85
08/05/2010, 12:33
Ooooh, molto interessante, una bella guida...

maxdilella
08/05/2010, 22:12
nel manuale in prima pagina, c'è scritto questo
In piega la moto sembra imprevedibile ed insicura tra staccata ed accelerazione. Il lavoro passa dall'anteriore alla fase di appoggio di entrambe le sospensioni. Diventa predominante l'idraulica che controlla i tempi di movimento
x cui? quale è il consiglio?

maurotrevi
09/05/2010, 14:14
che problema hai?

maxdilella
09/05/2010, 21:26
prima di chiedere a cavolo, voglio capire bene, ma ho proprio quel problema: es., quando affronto una curva molto stretta, alla staccata inserisco la moto in curva a gas chiuso. a centro curva, appena apro il gas, l' anteriore mi scivola e mi tocca richiudere subito il gas, x ridarlo a moto piu dritta. ho preso anche diversi spaventi

maurotrevi
09/05/2010, 23:57
forca che si estende troppo velocemente e mono che si siede troppo velocemente.
strano che non sbacchetti anche nei cambi veloci di direzione....

maxdilella
10/05/2010, 12:22
forca che si estende troppo velocemente e mono che si siede troppo velocemente.
strano che non sbacchetti anche nei cambi veloci di direzione....

bravo, indovinato. infatti ho diminuito il sag al mono, da 21mm a 17mm.
appena ho un po di tempo la provo bene e dico le sensazioni. purtroppo adesso sono un po incasinato

antonioscorpion
09/07/2011, 20:11
Non ho capito nieeeenteeee .... ahahah
Ma non potevano inventare qualcosa di più semplice?? tipo :"Avvita e svita" e basta!!
Carico,precarico,stracarico.... Bisogna fare perforza un corso per capirci qualcosa!
Devo proprio mettermi con pazienza....

ROBY1774
11/07/2011, 19:41
chiudi compressione post per l accelerazione , e l estensione davanti per stabilizzare lo sterzo dopo l inserimento

e precarica dietro 17 mm di neutro sono troppi

maurotrevi
11/07/2011, 21:29
roby è passato oltre un anno, mi auguro che abbia risolto già da un po!

ROBY1774
11/07/2011, 21:36
roby è passato oltre un anno, mi auguro che abbia risolto già da un po!

:tongue::tongue:mica sto a vedere certe finezze io:laugh2:

urasch
11/07/2011, 22:02
madò troppo lungo....

maurotrevi
11/07/2011, 22:05
troppo lungo chè????