Little
22/07/2008, 16:13
Sto per partire alla volta della Thailandia, come qualcuno avrà letto in altri post, con un gruppo di persone tra cui ne conosco solo un paio.
Stiamo definendo l’itinerario e qualcuno ha proposto di andare a vedere le Donne Giraffa.
Faccio presente al gruppo che il popolo dei Padaung, conosciuto meglio come popolo delle Donne Giraffa, è un popolo che 20 anni fa è scappato dalla Birmania per sfuggire alla guerra civile. Invece che essere accolti nel campo profughi con gli altri rifugiati, però, i Padaung sono stati sistemati dallo stato Thailandese in un'area poco lontano che ha ben presto conosciuto un’affluenza turistica non indifferente proprio per vedere le Donne Giraffa: per 250 bath (circa 6 euro) è possibile visitare i tre villaggi che la compongono, guardare e fotografare le donne dal lungo collo.
In altre parole si è venuto a creare uno zoo umano.
Lo stato della Thailandia impedisce ai Padaung di lasciare il paese, visto che sono delle attrazioni turistiche.
L’ONU sta cercando di aiutare il popolo dei Padaung e ha intrapreso delle azioni politiche per dare la libertà a queste persone, per dar loro la facoltà di scelta se rimanere, o meno, in Thailandia. Al momento però queste iniziative hanno avuto scarso successo.
Bene, io non voglio andare ad incrementare questo business e mi rifiuto di andare a visitare un posto dove le persone sono segregate solo perché fa figo avere delle foto con donne con il collo deformato (e evito di raccontare qua che cosa voglia dire infilarsi al collo anelli che ti fanno raddoppiare la lunghezza del collo, che deformano l’esofago, che impediscono la normale respirazione e nutrizione, i dolori fisici e i rischi d’infezione… penso possiate immaginarli… :cry:).
Ma pare che su 16 persone siamo solo in 2 a pensarla così…
Sarò sicuramente off topic, mi perdoni il boss, chiedo umilmente scusa... :supremo:
...ma visto che siamo a ridosso di partenze e vacanze il mio racconto voleva solo essere un pensiero sul modo di viaggiare, sull’informarsi su cosa si va a vedere prima di partire, sull’andare in altri paesi per conoscere ma non per sfruttare, sulla responsabilità che come singoli turisti, nel nostro piccolo, abbiamo ovunque si vada, Donne Giraffa o meno, insomma una sorta di riflessione pre-vacanze… e forse anche uno sfogo! Anche Little nel suo piccolo s’incazza! :mad:
PS: per la cronaca, io rimarrò fuori dal villaggio, non pagherò il biglietto, aspetterò il resto del gruppo e nonostante adori il rumore della mia Eos quando lo specchietto salta, non scatterò foto, ce ne sarà una solo fondo nero nel mio album Thai 2008 e sotto ci sarà scritto “Popolo Padaung”.
Stiamo definendo l’itinerario e qualcuno ha proposto di andare a vedere le Donne Giraffa.
Faccio presente al gruppo che il popolo dei Padaung, conosciuto meglio come popolo delle Donne Giraffa, è un popolo che 20 anni fa è scappato dalla Birmania per sfuggire alla guerra civile. Invece che essere accolti nel campo profughi con gli altri rifugiati, però, i Padaung sono stati sistemati dallo stato Thailandese in un'area poco lontano che ha ben presto conosciuto un’affluenza turistica non indifferente proprio per vedere le Donne Giraffa: per 250 bath (circa 6 euro) è possibile visitare i tre villaggi che la compongono, guardare e fotografare le donne dal lungo collo.
In altre parole si è venuto a creare uno zoo umano.
Lo stato della Thailandia impedisce ai Padaung di lasciare il paese, visto che sono delle attrazioni turistiche.
L’ONU sta cercando di aiutare il popolo dei Padaung e ha intrapreso delle azioni politiche per dare la libertà a queste persone, per dar loro la facoltà di scelta se rimanere, o meno, in Thailandia. Al momento però queste iniziative hanno avuto scarso successo.
Bene, io non voglio andare ad incrementare questo business e mi rifiuto di andare a visitare un posto dove le persone sono segregate solo perché fa figo avere delle foto con donne con il collo deformato (e evito di raccontare qua che cosa voglia dire infilarsi al collo anelli che ti fanno raddoppiare la lunghezza del collo, che deformano l’esofago, che impediscono la normale respirazione e nutrizione, i dolori fisici e i rischi d’infezione… penso possiate immaginarli… :cry:).
Ma pare che su 16 persone siamo solo in 2 a pensarla così…
Sarò sicuramente off topic, mi perdoni il boss, chiedo umilmente scusa... :supremo:
...ma visto che siamo a ridosso di partenze e vacanze il mio racconto voleva solo essere un pensiero sul modo di viaggiare, sull’informarsi su cosa si va a vedere prima di partire, sull’andare in altri paesi per conoscere ma non per sfruttare, sulla responsabilità che come singoli turisti, nel nostro piccolo, abbiamo ovunque si vada, Donne Giraffa o meno, insomma una sorta di riflessione pre-vacanze… e forse anche uno sfogo! Anche Little nel suo piccolo s’incazza! :mad:
PS: per la cronaca, io rimarrò fuori dal villaggio, non pagherò il biglietto, aspetterò il resto del gruppo e nonostante adori il rumore della mia Eos quando lo specchietto salta, non scatterò foto, ce ne sarà una solo fondo nero nel mio album Thai 2008 e sotto ci sarà scritto “Popolo Padaung”.