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Visualizza Versione Completa : meschino ed ipocrita tribunale dell'Aja



schumygus
31/07/2008, 15:16
Di fronte all'ennesimo ipocrita e vigliacco processo del tribunale dell'Aja sento la necessità di uno sfogo.
Mi riferisco al processo a karadzic.
Si ripete l'ennesima Norimberga.
Mi chiedo quanti capi di stato dovrebbero essere giudicati se ci fosse un pò di vera giustizia a questo mondo.
Mi chiedo perchè legittimare con capi d'accusa purtroppo quasi banali, considerato il contesto in cui Karadzic fu mandante dei crimini di cui è accusato, un volgare desiderio di vendetta, per giunta in un contesto del tutto diverso.
Mi chiedo perchè tutta questa ipocrisia, perchè non si ammette che rispetto alle genti più barbare della storia, l'unica differenza che ha oggi la nostra civiltà è la pretesa di giustificare vigliaccamente il desiderio di vendetta, sentirsi legittimati alla violenza attraverso retoriche macchinazioni.
Inoltre la cosa più oscena è che oggi ci si scaglia sul nemico a freddo, dopo anni, con una calma inquietante. Tutta questa sicurezza di essere nel giusto mi terrorizza.
In passato si conquistava una citta e nel furore della battaglia si saccheggiava, si assassinava, si commettevano atrocità, ma il tutto appunto nel furore, nello slancio di una azione violenta. Non si cercava una giustificazione razionale a tutto questo, era un irrazionale istinto di violenza e che sarebbe da stupidi giustificare.
Oggi il vero pericolo non è ne karadzic, ne Saddam o chi per loro. Oggi il vero pericolo è la violenza legittimata dalla ragione.
Questa è la tragica conseguenza dell'illuminis

Medoro
31/07/2008, 15:21
a karadzic il nobel per la pace non lo danno di sicuro

blackhound
31/07/2008, 15:33
Karazdic è - e non credo di essere il solo a pensarla così - uno dei peggiori criminali viventi. il Tribunale dell'Aja non fa vendetta, in quel caso avrebbe dovuto consegnarlo agli abitanti di sarajevo, visto che quelli di sebrenica non ci sono più.
Un Tribunale fa giustizia e la fa quando può; il fatto che quel criminale sia riuscito finora a nascondersi, forse anche da qualche complicità, non cambia nulla: deve scontare le sue colpe.
quando nei 1961 gli israeliani hanno catturato, processato ed impiccato Eichmann credo che nessuno abbia trovato nulla da ridire, anche se erano passati quasi 20 anni dalle atrocità da lui commesse.
personalmente sono contro la pena di morte, ma quel macellaio( senza offesa per i macellai) merita di passare il resto della sua vita in carcere.

Notturno
31/07/2008, 15:52
Di fronte all'ennesimo ipocrita e vigliacco processo del tribunale dell'Aja sento la necessità di uno sfogo.
Mi riferisco al processo a karadzic.
Si ripete l'ennesima Norimberga.
Mi chiedo quanti capi di stato dovrebbero essere giudicati se ci fosse un pò di vera giustizia a questo mondo.
Mi chiedo perchè legittimare con capi d'accusa purtroppo quasi banali, considerato il contesto in cui Karadzic fu mandante dei crimini di cui è accusato, un volgare desiderio di vendetta, per giunta in un contesto del tutto diverso.
Mi chiedo perchè tutta questa ipocrisia, perchè non si ammette che rispetto alle genti più barbare della storia, l'unica differenza che ha oggi la nostra civiltà è la pretesa di giustificare vigliaccamente il desiderio di vendetta, sentirsi legittimati alla violenza attraverso retoriche macchinazioni.
Inoltre la cosa più oscena è che oggi ci si scaglia sul nemico a freddo, dopo anni, con una calma inquietante. Tutta questa sicurezza di essere nel giusto mi terrorizza.
In passato si conquistava una citta e nel furore della battaglia si saccheggiava, si assassinava, si commettevano atrocità, ma il tutto appunto nel furore, nello slancio di una azione violenta. Non si cercava una giustificazione razionale a tutto questo, era un irrazionale istinto di violenza e che sarebbe da stupidi giustificare.
Oggi il vero pericolo non è ne karadzic, ne Saddam o chi per loro. Oggi il vero pericolo è la violenza legittimata dalla ragione.
Questa è la tragica conseguenza dell'illuminis


:noooo:

XantiaX
31/07/2008, 15:55
Di fronte all'ennesimo ipocrita e vigliacco processo del tribunale dell'Aja sento la necessità di uno sfogo.
Mi riferisco al processo a karadzic.
Si ripete l'ennesima Norimberga.
Mi chiedo quanti capi di stato dovrebbero essere giudicati se ci fosse un pò di vera giustizia a questo mondo.Mi chiedo perchè legittimare con capi d'accusa purtroppo quasi banali, considerato il contesto in cui Karadzic fu mandante dei crimini di cui è accusato, un volgare desiderio di vendetta, per giunta in un contesto del tutto diverso.
Mi chiedo perchè tutta questa ipocrisia, perchè non si ammette che rispetto alle genti più barbare della storia, l'unica differenza che ha oggi la nostra civiltà è la pretesa di giustificare vigliaccamente il desiderio di vendetta, sentirsi legittimati alla violenza attraverso retoriche macchinazioni.Inoltre la cosa più oscena è che oggi ci si scaglia sul nemico a freddo, dopo anni, con una calma inquietante. Tutta questa sicurezza di essere nel giusto mi terrorizza.
In passato si conquistava una citta e nel furore della battaglia si saccheggiava, si assassinava, si commettevano atrocità, ma il tutto appunto nel furore, nello slancio di una azione violenta. Non si cercava una giustificazione razionale a tutto questo, era un irrazionale istinto di violenza e che sarebbe da stupidi giustificare.
Oggi il vero pericolo non è ne karadzic, ne Saddam o chi per loro. Oggi il vero pericolo è la violenza legittimata dalla ragione.
Questa è la tragica conseguenza dell'illuminis

Bella.

tigerw
31/07/2008, 15:59
ma perchè non lo bruciano vivo??

Loooop
31/07/2008, 16:05
Come dire, se riesci a farla franca per 20 o 30 anni, le porcate che hai commesso vengono cancellate, e magari vinci pure una vacanza premio…
:sick: :sick: :sick: :sick:

A me pare che il problema sia proprio l'opposto: in certe teste non c'è modo di farla entrare, la ragione… :rolleyes:

learchjr
31/07/2008, 16:27
Di fronte all'ennesimo ipocrita e vigliacco processo del tribunale dell'Aja sento la necessità di uno sfogo.
Mi riferisco al processo a karadzic.
Si ripete l'ennesima Norimberga.
Mi chiedo quanti capi di stato dovrebbero essere giudicati se ci fosse un pò di vera giustizia a questo mondo.
Mi chiedo perchè legittimare con capi d'accusa purtroppo quasi banali, considerato il contesto in cui Karadzic fu mandante dei crimini di cui è accusato, un volgare desiderio di vendetta, per giunta in un contesto del tutto diverso.
Mi chiedo perchè tutta questa ipocrisia, perchè non si ammette che rispetto alle genti più barbare della storia, l'unica differenza che ha oggi la nostra civiltà è la pretesa di giustificare vigliaccamente il desiderio di vendetta, sentirsi legittimati alla violenza attraverso retoriche macchinazioni.
Inoltre la cosa più oscena è che oggi ci si scaglia sul nemico a freddo, dopo anni, con una calma inquietante. Tutta questa sicurezza di essere nel giusto mi terrorizza.
In passato si conquistava una citta e nel furore della battaglia si saccheggiava, si assassinava, si commettevano atrocità, ma il tutto appunto nel furore, nello slancio di una azione violenta. Non si cercava una giustificazione razionale a tutto questo, era un irrazionale istinto di violenza e che sarebbe da stupidi giustificare.
Oggi il vero pericolo non è ne karadzic, ne Saddam o chi per loro. Oggi il vero pericolo è la violenza legittimata dalla ragione.
Questa è la tragica conseguenza dell'illuminis

:blink:

schumygus
04/08/2008, 15:07
Nessuno mette in dubbio che Karadzic sia un violento. Ma è la guerra che è violenza e non mi pare che il tribunale dell'Aja sia sostenuto e legittimato da San Francesco. In guerra si commettono purtroppo dei crimini ma la si continua a fare. Tutti gli stati del mondo, oggi più che mai, si fanno la guerra. Secondo voi in queste guerre fanno l'amore? Si danno i bacini? Oppure si scannano come cani arrabbiati? La guerra esiste, non è mai giusta o sbagliata, é parte della vita e della natura. Accettiamola per quello che è e senza ipocrisie. Il tribunale dell'Aja non è altro che un'arma, uno strumento della guerra che il mondo vive giorno per giorno.

giuva
04/08/2008, 15:35
La storia insegna che chi perde la guerra comunque non ha più santi in paradiso, pertanto se ha compiuto genocidi come karadzic verrà giustiziato.
Chi la vince riscrive la storia, pertanto omicidi, stragi eseguite dai vittoriosi eccc verranno raccontati con altri toni e modi

robitopomoto
04/08/2008, 15:40
io sono certo che lui avesse avuto quelle rassicurazioni dall'onu.l'impunità in cambio della sparizione.in quegli anni era un eroe per i serbi e il paese non era certo pacificato.se avessero voluto trovarlo lo avrebbero fatto prima, ma gli conveniva far passare qualche annetto...politica..

schumygus
06/08/2008, 01:38
La storia insegna che chi perde la guerra comunque non ha più santi in paradiso, pertanto se ha compiuto genocidi come karadzic verrà giustiziato.
Chi la vince riscrive la storia, pertanto omicidi, stragi eseguite dai vittoriosi eccc verranno raccontati con altri toni e modi

Finalmente una persona col cervello snebbiato.
Che non si parli quindi di giustizia, la quale è al di sopra delle contingenze.


io sono certo che lui avesse avuto quelle rassicurazioni dall'onu.l'impunità in cambio della sparizione.in quegli anni era un eroe per i serbi e il paese non era certo pacificato.se avessero voluto trovarlo lo avrebbero fatto prima, ma gli conveniva far passare qualche annetto...politica..

Anche questa eventualità si sposa divinamente con ciò che dicevo.
Apprezzo l'emancipazione del ragionamento.

Misha84
06/08/2008, 02:04
Di fronte all'ennesimo ipocrita e vigliacco processo del tribunale dell'Aja sento la necessità di uno sfogo.
Mi riferisco al processo a karadzic.
Si ripete l'ennesima Norimberga.
Mi chiedo quanti capi di stato dovrebbero essere giudicati se ci fosse un pò di vera giustizia a questo mondo.
Mi chiedo perchè legittimare con capi d'accusa purtroppo quasi banali, considerato il contesto in cui Karadzic fu mandante dei crimini di cui è accusato, un volgare desiderio di vendetta, per giunta in un contesto del tutto diverso.
Mi chiedo perchè tutta questa ipocrisia, perchè non si ammette che rispetto alle genti più barbare della storia, l'unica differenza che ha oggi la nostra civiltà è la pretesa di giustificare vigliaccamente il desiderio di vendetta, sentirsi legittimati alla violenza attraverso retoriche macchinazioni.
Inoltre la cosa più oscena è che oggi ci si scaglia sul nemico a freddo, dopo anni, con una calma inquietante. Tutta questa sicurezza di essere nel giusto mi terrorizza.
In passato si conquistava una citta e nel furore della battaglia si saccheggiava, si assassinava, si commettevano atrocità, ma il tutto appunto nel furore, nello slancio di una azione violenta. Non si cercava una giustificazione razionale a tutto questo, era un irrazionale istinto di violenza e che sarebbe da stupidi giustificare.
Oggi il vero pericolo non è ne karadzic, ne Saddam o chi per loro. Oggi il vero pericolo è la violenza legittimata dalla ragione.
Questa è la tragica conseguenza dell'illuminis
sinceramente mi vien difficile pensare che il tribunale internazionale per i crimini di guerra sia mosso solo da un mascherato sentimento di vendetta. che il tribunale sia un arma non lo metto in dubbio, che sia figlio della guerra è ovvio, ma che sia uno strumento della guerra stassa non ne sono convinto. mi sembra uno strumento palesemente contro la guerra , creato e sostenuto da una società che cerca altri modi di confrontarsi, evitando di passare per l'eliminazione diretta della controparte. non capisco se non credi valido lo strumento del trbunale o il fatto che una società evoluta (o pseudo tale, nemmeno io lo do per scontato) rispetto al periodo delle barbarie storiche sia capace di confrontarsi senza passare per le vie di fatto..

schumygus
06/08/2008, 03:18
Oggi una società che sia capace di confrontarsi senza passare alle vie di fatto non esiste.
Esistono società che vorrebbero far credere di essere migliori di altre odierne o del passato perchè esistono uomini stupidi, illusi positivisti, pazzi degenerati, gente che non si capisce cosa pensi o dove viva.
L'uomo è parte dell'universo, è guerra e pace allo stesso tempo. L'armonia è il frutto di questo contrasto.
Basta guardarsi intorno.
Questa è la realtà.
Il resto sono illusioni, il resto è Stato.

natan
06/08/2008, 10:04
Tutto é relativo ... anche la giustizia... Se dovessimo dare il loro vero nome a tutti gli "effetti collaterali" di cui la stampa troppo spesso parla, definendoli tali, all'Aja ci dovremmo mandare la più parte dei capi di Stato ... chi detiene il potere, ed ha il potere per detenerlo, fa quel che meglio crede e nessuno oserebbe mai processarlo per i delitti che fa. Quando poi uno cade in disgrazia, allora tutti si accaniscono contro ...
Penso che i crimini commessi da karadzic siano indiscutibili e imperdonabili ... penso anche che ci sia tanto e troppa ipocrisia in tutto questo, nei nostri/loro giudizi. Credo anch'io che tra i tanti pericoli ci sia anche quella della violenza legittimata dalla ragione, ed é forse la meno punibile e per questo la più atroce delle violenze.

ferro78
06/08/2008, 11:01
Schumygus,tu come lo giudicheresti Karadzic?
Nel senso adesso che cosa gli faresti?
Carcere,Pena di morte o altro?

giorgiorox
06/08/2008, 11:18
:blink::blink::blink::sad::cipenso::huh2::huh2::huh2::unsure::unsure::unsure::unsure::unsure::unsure::unsure::unsure::unsure::unsure:

giuva
06/08/2008, 13:00
Schumygus,tu come lo giudicheresti Karadzic?
Nel senso adesso che cosa gli faresti?
Carcere,Pena di morte o altro?

personalmente carcere a vita, responsabile di un genocidio.
Apro una parentesi...OT
Però srebrenica..ho visto un bel atto di accusa contro i capi Onu da parte del generale ( olandese?) capo del contingente di caschi blu a srebrenica, non gli hanno concesso difendere i civili da un massacro che era chiaro a tutti...kofi annan, come ha fatto poi a continuare a stare lì, a capo dell'onu, con la coscienza sporca???

Durante i fatti di Srebrenica, i 600 caschi blu dell'ONU, le tre compagnie olandesi Dutchbat I, II e III, non intervennero: motivi e circostanze non sono ancora stati del tutto chiariti.

La posizione ufficiale è che le truppe ONU fossero scarsamente armate e non potessero far fronte da sole alle forze di Mladić. Si sostiene, inoltre, che le vie di comunicazione tra Srebrenica, Sarajevo e Zagabria non fossero ottimali, causando ritardi e intoppi nelle decisioni.

Quando i serbi si avvicinarono all'enclave di Srebrenica, il colonnello Karremans diede l'allarme e chiese un intervento aereo di supporto il 6 e l'8 luglio 1995, oltre ad altre due volte nel fatidico 11 luglio. Le prime due volte il generale Nicolaï a Sarajevo rifiutò di inoltrare la richiesta al generale Janvier nel quartier generale dell'ONU a Zagabria perché le richieste non erano conformi agli accordi sulle richieste di intervento aereo. Non si trattava ancora, infatti, di atti di guerra con battaglie a fuoco. L'11 luglio, quando i carri armati serbi erano penetrati nella città, Nicolaï inoltrò la domanda di rinforzi a Janvier, che inizialmente rifiutò. La seconda richiesta dell'11 luglio fu onorata ma gli aerei (F-16) che stavano già circolando da ore in attesa dell'ordine di attaccare avevano nel frattempo ricevuto ordine di tornare alle loro basi in Italia per potersi rifornire di carburante.

bastamoto
06/08/2008, 13:18
Non e' facile capire una guerra , figuriamoci quella nell'ex Jugoslavia

giuva
06/08/2008, 13:28
Non e' facile capire una guerra , figuriamoci quella nell'ex Jugoslavia

non posso capire cosa è successo in jugoslavia, 40 anni insieme sotto la stessa bandiera, poi caduto il comunismo guerra e genocidi....:blink: e purtroppo no credo che finirà così...troppo è l'odio tra queste popolazioni.

Loooop
07/08/2008, 17:18
non posso capire cosa è successo in jugoslavia, 40 anni insieme sotto la stessa bandiera, poi caduto il comunismo guerra e genocidi....:blink: e purtroppo no credo che finirà così...troppo è l'odio tra queste popolazioni.

Molto facile. La dittatura li ha obbligati a stare insieme.
Finita la dittatura, han fatto quello che, da che mondo e mondo, fanno i popoli di religione diversa.
Si sono scannati fra di loro.

In Jugoslavia c'erano serbi e montenegrini ortodossi, bosniaci e kossovari musulmani, croati e sloveni cattolici.

natan
07/08/2008, 17:27
Solo quando le masse capiranno che non é di religione e patria che ci si deve alimentare, bensì di amicizia e cordialità, nonché, se proprio dovesse andar da dio, d'amore ... allora si che le guerre potranno lasciar posto a momenti di fratellanza .... se qualcuno diceva che amar la patria non ha mai fatto del male é anche vero, e troppo spesso, il contrario ... e l'amor di religione non é da meno..........

Loooop
08/08/2008, 06:32
Solo quando le masse capiranno che non é di religione e patria che ci si deve alimentare, bensì di amicizia e cordialità, nonché, se proprio dovesse andar da dio, d'amore ... allora si che le guerre potranno lasciar posto a momenti di fratellanza .... se qualcuno diceva che amar la patria non ha mai fatto del male é anche vero, e troppo spesso, il contrario ... e l'amor di religione non é da meno..........

Non è da meno… È da più.
Usiamo persino il termine epurato "etnie" e "differenze etniche", per non chiamare il problema con il suo vero nome: religione.

È lo strumento più potente mai inventato dall'umanità per appiccicarsi reciprocamente un'etichetta, per restare immescibili, e per ammazzarsi in virtù di opinioni su argomenti dei quali nessuno sa, ne può sapere, un emerito ca@@o.

C'è un brano di Salman Rushdie sul tema, che trovo particolarmente significativo ed eloquente:


L’assassinio dei bambini è una specialità Indiana. Le uccisioni quotidiane di bambine non volute, il massacro di innocenti a Nellie, nell’Assam negli anni 80, e dei bambini Sikh a Delhi durante le rappresaglie che seguirono l’assassinio della Signora Gandhi nel 1984 testimoniano un nostro talento particolare, maggiormente in evidenza durante le agitazioni religiose, per cospargere i nostri figli di kerosene e dar loro fuoco o sgozzarli o soffocarli o solo sprangarli a morte con un forte, buon pezzo di legno.
Io dico “nostro” perché scrivo da indiano nato e pasciuto, che ama profondamente l’India e sa che ciò che uno di noi, chiunque di noi fa oggi è potenzialmente in grado di fare domani. Così, se sono orgoglioso della forza dell’India, allora anche i peccati dell’India devono essere miei. Do l’impressione di essere arrabbiato? Bene. Vergognato e disgustato? Certamente spero sia così. Perchè, mentre l’India subisce i suoi peggiori massacri hindu-islamici da oltre un decennio, molta gente non sembra essere sufficientemente arrabbiata, vergognata o disgustata. I capi della polizia continuano a scusarsi perché i loro agenti non sono disposti a difendere i cittadini indiani senza distinzione religiosa, dicendo che anche loro hanno dei sentimenti e sono soggetti alle stesse emozioni della nazione in generale.
Nel frattempo, i signori della politica Indiana sono impazienti e continuano a fornire le solite bugie sedative su una situazione ormai sotto controllo. (Nessuno ha notato che il governativo BJP-il Janata Bharatiya Party– o L’Indian People’s Party – e gli estremisti indù del VHP –il Vishwa Hindu Parishad, o il World Hindu Council – sono organizzazioni sorelle, rami dello stesso progenitore).
Persino i commentatori internazionali, come il quotidiano britannico l’Independent, ci invitano a non cadere in un “eccesso di pessimismo”.
L’orribile verità sul comune massacro in India è che ci siamo abituati. Succede così spesso, poi si placa. Gente, così è la vita. Per la maggior parte del tempo l’India rappresenta la più grande democrazia laica del mondo; e se, una volta ogni tanto, scarica un po’ di vapore pazzo-religioso, non dobbiamo permettere che questo rovini l’immagine.
Naturalmente ci sono spiegazioni politiche. Sin dal dicembre 1992, quando una folla del VHP demolì una moschea islamica vecchia di 400 anni, la Babri Masjid ad Ayodhya, perchè pare sia stata costruita sul sacro luogo di nascita del dio Ram, i fanatici indù vanno cercando la guerra. Purtroppo alcuni musulmani erano pronti a concedergliela. L’attacco omicida al treno carico di attivisti VHP a Godhra (con i suoi orribili, atavici rimandi agli assassini di indù e musulmani sui treni durante i disordini per la partizione del 1947) ha rimesso il gioco nelle mani degli estremisti indù. (…)
Le spiegazioni politiche, quindi, sono importanti e spiegano buona parte del problema.
Ma c’è qualcosa sotto, qualcosa che non vogliamo vedere in faccia: ed è che in India, come ovunque nel nostro mondo oscurantista, la religione è il veleno del sangue. Dove interviene la religione, la semplice innocenza non è una scusa. Eppure noi continuiamo ad evitare il problema, parlando di religione usando il termine tanto di moda di “rispetto”.
Cosa c’è da rispettare in questo o in ognuno degli altri crimini che sono quasi quotidianamente commessi nel mondo nel nome spaventoso della religione? Come è brava e con quali fatali risultati la religione erige totem e come siamo ben disposti ad uccidere in loro nome! E quando lo abbiamo fatto abbastanza spesso, l’attutirsi degli effetti che ne risulta ci rende più facile farlo di nuovo.
Così il problema dell’India diventa il problema di tutto il mondo. Ciò che è accaduto in India è accaduto in nome di Dio.
Il nome del problema è Dio.

Salman Rushdie (9 marzo 2002 - The Guardian)


P.S. Il grassetto è mio.

Lady_Hawk
08/08/2008, 06:40
Non e' facile capire una guerra , figuriamoci quella nell'ex Jugoslavia

Io le guerre non le capirò mai.
Forse è per questo che mi sono iscritta alla facoltà di Storia.
Per capire.
Ma non ci riesco.

Herbie 53
08/08/2008, 06:49
il problema è che la storia dovrebbe saperla anche ogni persona che decida di metter piede in un parlamento o che prenda parte in qualche modo alla vita politica di uno stato...

bastamoto
08/08/2008, 07:28
Io le guerre non le capirò mai.
Forse è per questo che mi sono iscritta alla facoltà di Storia.
Per capire.
Ma non ci riesco.

studia

invece di andare al Pico Pico bar allora

giorgio bona
08/08/2008, 07:46
studia

invece di andare al Pico Pico bar allora

io mi sento preparato...la guerra la faccio tutti i giorni:dry::dry:
posso venir al bar con te!??!?!:rolleyes:

giorgiorox
08/08/2008, 08:36
AL PICO PICO MICIFICO

schumygus
16/08/2008, 03:42
Schumygus,tu come lo giudicheresti Karadzic?
Nel senso adesso che cosa gli faresti?
Carcere,Pena di morte o altro?

Per me a karadzic gli possono anche cavare gli occhi, ma l'importante è che non lo facciano in nome delle solite stronzate moderne come i diritti dell'uomo o la democrazia ecc ecc. Lo condannino pure a morte ma che non mi vengano a dire che lo fanno per i crimini che ha commesso. Io non sopporto l'ipocrisia. Lo fanno per la semplice ragione che il più forte deve eliminare il più debole, chi vince spazza via chi perde, il leone mangia la zebra, la zebra litiga con un'altra zebra per avere dei figli e via dicendo. L'uomo si distingue dal resto della natura soltanto per il fatto che di tutto vuole darsi una ragione e vive in questo tormento che lo ha portato alle degenerazioni odierne. Un uragano è giusto o ingiusto? Ed un fulmine, un tornado, il mare, il sole? La morale è uno strumento che l'uomo usa per le solite guerre e paci quotidiane, per assecondare la propria volontà. In definitiva se pensi che Karadzic possa farti del male allora gioisci della sua morte o comunque della sua condanna, in caso contrario piangi. Per quello che mi riguarda, Karadzic mi è quasi indifferente, ma se è contro gli americani ed i comunisti simpatizzo.

giorgio bona
16/08/2008, 03:53
bhe'...non ti sembra di dilatar un po' troppo i punti di vista?!?!
per fortuna abbiam il dono della ragione....poi, se spesso, e' usata male questo e' un'altro discorso...perche' non cercar d'usarla meglio?!


ma cosa ci fai gia' sveglio a 'sta ora a parlar di 'ste cose'!?!?:blink::tongue:

schumygus
16/08/2008, 03:55
Io le guerre non le capirò mai.
Forse è per questo che mi sono iscritta alla facoltà di Storia.
Per capire.
Ma non ci riesco.

E continuerai a non riuscirci. La guerra c'è e basta, è parte della vita, è in ogni cosa, anche nel tuo desiderio di capirla. Quindi con i soldi delle tasse universitarie comprati un bel ak 47 e divertiti.:tongue:.