Visualizza Versione Completa : Emozioni che solo noi possiamo provare...
Ciao Raga,
"Si dice che ogni volta che saliamo in sella ad i nostri destrieri insieme a noi salgano pure angeli e diavoli… è vero…
Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre… ad urlare… diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti… che ti spingono a piegare quel tanto che basta da far diventare bianche le mani e diventare tutt’uno con la nostra passione…"
CHRISTIANTILT
04/09/2008, 13:52
non ricordo chi ne sia l'autore,è uno stralcio di un racconto già letto su alcuni blog di diversi motociclisti...
sempre d'effetto però...:biggrin3:
...si hai ragione l'ho trovato navigando in internet sotto la foto di alcuni motociclisti...mi ci sono un pò trovato ed allora l'ho messo...:laugh2:
Hannibal
04/09/2008, 20:28
...si hai ragione l'ho trovato navigando in internet sotto la foto di alcuni motociclisti...mi ci sono un pò trovato ed allora l'ho messo...:laugh2:
Hai fatto bene a postarlo.
PS: pero' io in sella alla Bonnie mica mi sento tanto diavolo...:blink:
jollyroger
04/09/2008, 20:52
Talamo?
Ciao Raga,
"Si dice che ogni volta che saliamo in sella ad i nostri destrieri insieme a noi salgano pure angeli e diavoli… è vero…
Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre… ad urlare… diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti… che ti spingono a piegare quel tanto che basta da far diventare bianche le mani e diventare tutt’uno con la nostra passione…"
credo anch'io fosse Talamo,troppo bella per essere stata scritta da un "comune mortale"
jollyroger
05/09/2008, 07:50
credo anch'io fosse Talamo,troppo bella per essere stata scritta da un "comune mortale"
già...sembra proprio il suo stile...
Questo testo mi è stato inviato tempo fa da una persona a cui voglio un gran bene che nel suo animo è esattamente così...lo conservo come qualcosa di prezioso...mi commuovo quando ogni tanto rileggo queste parole che ora voglio condividere con voi.
Poesie di Carlo Talamo
Era nera.
Come una locomotiva.
E profumava d’olio.
Di chilometri.
Il calore che emanava lo potevi sentire a dieci passi.
Fango e sporco testimoniavano di strade lontane.
Io avevo otto anni. quella motocicletta, sola nel caldo
di un pomeriggio di tanto tempo fa, quella motocicletta
io non posso dimenticarla.
La pelle delle vecchie borse doveva aver visto temporali,
vento e lunghe giornate di sole.
Vivevo allora in un paesino del sud dell’Italia.
Motociclette ce n’erano poche.
Di una Parilla mi ricordo. E di una Guzzi. Rossa.
La vecchia motocicletta straniera che odorava di territori
lontanissimi riempiva la piazza.
Ed i miei occhi di bambino.
Forza. Nei suoi grandi cilindri rigati d’olio.
Solitudine. Nella sella di cuoio che non poteva ospitare passeggeri.
Qualcuno, dietro di me, mormorò un nome. Con rispetto mi sembrò.
Io non lo sapevo allora, ma quel nome avrebbe accompagnato la mia vita.
È con me da tanto tempo.
Mi vive accanto.
Fortemente.
Era l’estate del ‘59. In Calabria.
Era una Harley-Davidson.
Aveva attraversato l’oceano.
E probabilmente la guerra.
Un uomo traversò la piazza.
Forse mi sorrise.
E quando la polvere si dissolse dietro al profondo suono di quel vecchio motore,
poche macchie d’olio sulla terra ricordavano dolcemente il suo passaggio.
Un caldo odore di benzina mi circondò per un attimo.
(Carlo Talamo )
Questa poesia (non sarà in rima, ma quale motociclista non la percepirebbe come tale?) l’ha scritta Carlo Talamo.
Riassume il rapporto che per tutta la sua vita lo ha legato alle motociclette. Una storia d’amore, non c’è altro modo di definirla.
Carlo Talamo, romano di nascita, ma trapiantato a Milano, è stato l’uomo che per primo ha importato in Italia le motociclette Harley Davidson e Triumph, fondando dapprima la “Numero 1” e poi la “Numero 3”.
Tutti noi sappiamo che l’ottimo imprenditore Talamo è riuscito a conquistarsi una bella fetta di mercato. Ma il suo personaggio non si riduceva alla figura di un “commerciante”.
Talamo era un uomo stravagante, unico, ma soprattutto era un vero motociclista. Uno che amava chiudersi nel suo retrobottega per costruirsi le special con le quali andava in giro.
Uno che amava visceralmente le motociclette, senza mezze misure.
Si occupava personalmente delle sue campagne pubblicitarie, componendo “sonetti” che solleticavano la passione dei motociclisti, e che potevano anche apparire “furbe” trovate da uomo di marketing, se non fosse che lui, in prima persona, era prima di tutto un biker che a quelle parole aveva ispirato la propria vita.
La sua capacità imprenditoriale scaturiva probabilmente proprio da questo. Lui aveva un rapporto così stretto con le motociclette e con le Case costruttrici che addirittura aveva personalmente ideato gli allestimenti di alcuni modelli, che poi sono regolarmente entrati in produzione; così la Triumph Baby Speed, o la Speed Triple S, o la Tiger Sport 955I, o l’Harley Davidson Black Train. Godeva di una tale considerazione nell’ambiente, che aveva avuto incarico di “pensare” i nuovi modelli destinati al rilancio della Laverda; ma questo il destino gliel’ha impedito…
C'è una strada.
Questa strada sta da qualche parte.
C'era luce, fino a poco tempo fa.
Ma ora è notte.
Piove.
Sulla strada, nessuno.
Forse, per molto tempo ancora, non passerà nessuno.
Accanto alla strada, sta una motocicletta.
Immobile.
La vernice è opaca di chilometri.
Lucida di pioggia.
La scena è vuota.
Oppure sembra.
Perché, a ben vedere, c'è un uomo.
Quest'uomo sta seduto sotto ad un albero, poco più in là.
E' tranquillo.
Quietamente beve qualcosa da un recipiente.
Potrebbe essere caffè.
Potrebbe essere birra.
Forse è soltanto un gesto.
L'uomo guarda la motocicletta.
Con gli occhi accarezza le ruote consumate, il motore, la parte scura dei grandi tubi di scarico.
La pioggia, poggiandosi sul metallo caldo, frigge dolcemente nel silenzio.
L'uomo si muove, ma impercettibilmente.
Forse, se potesse, toccherebbe quella vecchia motocicletta stanca.
Ma tra la sua mano e lei c'è il bosco.
E la quiete infinita di una notte d'inverno.
Nella vita dell'uomo e della motocicletta, ci sono state giornate di sole.
Molti chilometri, e odori forti di olio e di velocità.
E c'è stato un tempo colorato, quando le ragazze si fermavano a guardare.
A parlare.
Gli occhi dell'uomo, adesso, sono chiusi.
Delle ore, o magari molti anni, sono passati.
Adesso è notte.
Fa più freddo.
La strada è vuota.
In lontananza, assorbito dal bosco ma scandito nel freddo, si fa più lieve il suono di un rumore.
Da qualche parte sta una città.
E l'allegria.
(Carlo Talamo)
Ci piace ricordarlo così, per queste sue parole ispirate, per il suo modo di esternare quella sua passione infinita, che è anche la nostra. Carlo Talamo è morto il 29 Ottobre 2002, a 49 anni, presso Viareggio, in un incidente stradale occorsogli mentre era alla guida della sua amata motocicletta. Un maledetto Guard Rail ce lo ha portato via. Grazie Carlo, le tue “poesie” ci mancheranno...
Ecco dopo aver letto queste bellissime parole, pregne di amore e di passione per "l'oggetto" che più amiamo mi vengono in mente i commenti dei miei amici non motociclisti quando mi dicono:
" Ma caxxo Gian appena hai un pò di tempo sei sempre su quella moto, d'estate non vieni mai in spiaggia con noi, non uscite mai qualche sera a far due passi al Lido perchè ve ne andate in collina in moto, moto...moto....moto siete noiosi (noi?)....etc etc......." mia moglie mi guarda sorridendo (zavorrina sempre presente) mentre io con la faccia sorridente di bambino che pensa al suo giocattolo preferito, rispondo:
"voi non potete capire......."
Già, fuoco, passione, bisogno di volare , di sognare, libertà.....non tutti sono così fortunati o maledetti da sentirli ardere dentro......e devi andare a qualunque costo......anche se senti che stai per oltrepassare il limite.....
Grazie Alba,mi sono emozionato..................
Herbie 53
05/09/2008, 17:12
Talamo è sempre Talamo...un personaggio unico ed una persona speciale..
Grazie Alba,mi sono emozionato..................
anch'io...garzie a uomini eterni...le cose buone fanno bene al cuore...
jollyroger
07/09/2008, 20:36
anch'io...grazie a uomini eterni...le cose buone fanno bene al cuore...
Io lo vedo dalle ombre della ruggine.
Dal brillare che manca da troppo tempo.
Lo vedo da tutto il nero che sta, sempre più nero,
sotto al tuo motore.
Io lo vedo che invecchi.
Vedo l'olio che abbraccia lievemente tutto il lucido che avevi.
Sento che ogni tanto sei stanca. Come me.
Una ruga, un filo di grasso che ieri non c'era.
Forse un pensiero. Che ieri era dolce ed oggi è come temporale.
Non c'entrano gli anni. Non c'entra la fatica.
C'entra quello che abbiamo visto.
Il male che ci hanno fatto.
Ma il sole torna sempre.
E delle volte ti vedo bambina.
Ti vedo come quel giorno, quando nascesti nella mia vita.
Con i raggi che brillavano nel sole.
La vernice che scottava e toccarla era un piacere.
Il motore incerto e pigro nei primi chilometri.
Ne è passato di tempo e di strada.
Ne abbiamo visto di mondo.
Ne abbiamo avuto di freddo.
E abbiamo riso.
E una volta ti ho spinta per sei chilometri.
E però ci siamo divertiti.
E le rughe non le sento più.
E quel fumo leggero che vien fuori dagli scarichi è senz'altro allegria.
Non può essere olio.
Ma poi ti guardo nel tappo e capisco che hai sete.
Ho sete anch'io e siamo in un bar.
Io dentro che bevo e tu fuori che stai lì.
C'è una ragazza bionda che mi parla.
Io intanto bevo.
E lei dice che mi conosce.
E io penso che ho sete.
E lei dice cosa fai dopo.
E tu stai lì.
E forse fa freddo.
E più tardi torneremo a casa assieme.
E guiderai tu.
Piano, pianino, con quel suonaccio irriverente che fai tu.
E la notte sarà più calda.
Abitata dagli scoppi che si perdono chissà dove
E dormiremo poi.
Nel mio letto io.
Carlo Talamo
giorgiorox
07/09/2008, 20:41
Talamo.... dobbiamo a lui tantissimo..... (anche la speed)....
Grazie di essere esistito...
:supremo::supremo::supremo:
Io lo vedo dalle ombre della ruggine.
Dal brillare che manca da troppo tempo.
Lo vedo da tutto il nero che sta, sempre più nero,
sotto al tuo motore.
Io lo vedo che invecchi.
Vedo l'olio che abbraccia lievemente tutto il lucido che avevi.
Sento che ogni tanto sei stanca. Come me.
Una ruga, un filo di grasso che ieri non c'era.
Forse un pensiero. Che ieri era dolce ed oggi è come temporale.
Non c'entrano gli anni. Non c'entra la fatica.
C'entra quello che abbiamo visto.
Il male che ci hanno fatto.
Ma il sole torna sempre.
E delle volte ti vedo bambina.
Ti vedo come quel giorno, quando nascesti nella mia vita.
Con i raggi che brillavano nel sole.
La vernice che scottava e toccarla era un piacere.
Il motore incerto e pigro nei primi chilometri.
Ne è passato di tempo e di strada.
Ne abbiamo visto di mondo.
Ne abbiamo avuto di freddo.
E abbiamo riso.
E una volta ti ho spinta per sei chilometri.
E però ci siamo divertiti.
E le rughe non le sento più.
E quel fumo leggero che vien fuori dagli scarichi è senz'altro allegria.
Non può essere olio.
Ma poi ti guardo nel tappo e capisco che hai sete.
Ho sete anch'io e siamo in un bar.
Io dentro che bevo e tu fuori che stai lì.
C'è una ragazza bionda che mi parla.
Io intanto bevo.
E lei dice che mi conosce.
E io penso che ho sete.
E lei dice cosa fai dopo.
E tu stai lì.
E forse fa freddo.
E più tardi torneremo a casa assieme.
E guiderai tu.
Piano, pianino, con quel suonaccio irriverente che fai tu.
E la notte sarà più calda.
Abitata dagli scoppi che si perdono chissà dove
E dormiremo poi.
Nel mio letto io.
Quanta malinconia...
...e quanto amore...
t-bird 63
08/09/2008, 00:06
Posso solo inchinarmi al contenuto di questo thread; qualunque parola o commento e' fuori luogo.:cuore:
...concordo pienamente con t-bird...nel leggere le poesie mi è venuta la pelle d'oca....:supremo::supremo::supremo::supremo::supremo:
Bel thread e ovviamente grande Talamo!
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