Roy Batty
26/11/2008, 09:38
http://img368.imageshack.us/img368/20/immagine3ra9.png
Qualche settimana fa ho viaggiato in treno con una delegazione di Legambiente e una giornalista della Provincia di Varese :ph34r:
Il Trofeo Caronte consiste in una gara tra pendolari che partono da centri urbani lombardi in direzione Milano utilizzando l'automobile e il treno. Vince quasi sempre il treno, ma quest'anno rispondendo alle domande della giornalista ho sollevato il dubbio "e la moto contro il treno?".
certo sarebbe una scelta costosa e meno ecologica. ma per chi abita a 20/30 km da milano le due ruote possono davvero rappresentare una valida alternativa che congestionerebbe meno il traffico sulle strade e autostrade che collegano il capoluogo lombardo (con conseguente diminuzione di gas di scarico...)
L'anno prossimo faccio la gara con la Speed :biggrin3:
ecco l'articolo
La Provincia di Varese, 14 novembre 2008
E’ una sfida tra «lumache» Ma alla fine vince il treno
Le Nord battono l’auto nella terza edizione del trofeo Caronte di Legambiente
Ma i pendolari non festeggiano: «Viaggio d’inferno». Ritardi per colpa delle foglie
Anche quest’anno ad aggiudicarsi il
«trofeo Caronte» per il mezzo di trasporto
pendolari più veloce è stato il treno, con una
vittoria netta, ma non assoluta: sulle 13 tratte
di gara (dai maggiori centri urbani della
Lombardia alla sede milanese di Legambiente,
promotore dell’iniziativa) il treno ha battuto
l’auto privata per 11 a 2.
Soddisfatte del risultato le Ferrovie Nord, e
in parte pure Legambiete che, pur sottolineando
i troppi disagi degli abbonati ha comunque
potuto dimostrare le
qualità non solo ecologiche della
mobilità su rotaia. Niente affatto
convinti, invece, i pendolari
varesini del Pollo Nord: «Troppo
facile vincere contro l’auto perenne
ostaggio dell’Autolaghi – dice
James Crowhurst - La vera alternativa
al trasporto collettivo è la
moto, che non conosce code. Il
treno è più veloce della moto?».
SI VIAGGIAA36 KM/H
Compreso il quarto d’ora di ritardo,
è questa la velocità media cui
ha viaggiato ieri il treno n.26 delle 8.16 in
partenza dalla stazione Nord di Varese diretto
a Milano Cadorna. Un’andatura da vicoletti
più che da rotaia (peggio è andata a
chi a viaggiato in macchina: la media è di
20 chilometri orari): «E pensare che a Pechino
c’è un treno pendolari in grado di percorrere
40 chilometri in 4 minuti - sospira
rassegnato Paolo Pedrazzini del Pollo Nord,
pensando al livello tecnologico delle nostre
infrastrutture ferroviarie – anche la tessera
elettronica "itinero", ormai obbligatoria per
l’abbonamento, poteva essere un’innovazione
tecnologica interessante e invece è l’ennesimo
esempio di pressapochismo perché
i controllori non hanno l’apparecchio per
leggerla e per giunta ha tolto la possibilità
di integrazioni chilometriche tra Fs e Fnm
attivabili fino all’anno scorso».
Il treno arriva da Laveno e, grazie al ritardo
già accumulato (dovuto pare a scivolamenti
causati di piogge e foglie bagnate), che
ha convinto altri pendolari a prendere il locale
(il treno che fa tutte le fermate) riusciamo
a trovare posto a sedere. Sulla nostra carrozza
(la terza) una delle porte non funziona,
e in assenza di controllori a tutelare la
sicurezza c’erano due agenti della polizia
ferroviaria. «Per anni non si sono mai visti
– racconta Stefania Bonini – Poi, da quando
alcuni gruppi di pendolari esasperati dai
troppi ritardi e soppressioni dell’ultimo mese
hanno annunciato lo sciopero del biglietto,
le divise sono diventate una presenza costante.
Non sui treni serali e meno frequentati,
ma proprio su quelli più affollati». Polizia
contro i pendolari? «Dobbiamo difendere
la sicurezza dei passeggeri e pure dei
controllori, che in alcuni casi vengono addirittura
aggrediti», ha spiegato poco dopo
in conferenza stampa Giuseppe Biesuz, neo
direttore generale Ferrovie Nord Milano.
LA LEZIONE DI CARONTE
Dunque il treno vince il terzo trofeo Caronte
regionale (e pure la prima edizione su Brescia,
altro polo di pendolari, per 4 a 3) ma
senza gloria: più ecologico, sicuro, sociale
ed economico (4,20 euro da Varese a Milano,
più 1 euro di metro è quattro volte più
economico della macchina che
tra benzina, pedaggi e usura calcolata
secondo le tabelle Aci costa
22 euro) ma con tre grossi gap:
comfort, infrastruttura e puntualità.
Sotto il primo aspetto, le Nord ricordano
la consegna dei nuovi
treni già acquistati per un miliardo
di euro (in ritardo di due anni),
mentre sulle infrastrutture un
invito preciso arriva da Damiano
Di Simine, presidente regionale
di Legambiente: «Vorremmo che
il grande obbiettivo dell’Expo
2015 fosse dotare la Lombardia di un sistema
di trasporto pubblico alla pari con quello
di altre grandi città europee», ha detto.
Ma la vera sfida per i pendolari è la puntualità,
cui sarebbero vincolati i rincari previsti
per i prossimi anni a partire da gennaio.
«L’accordo prevede di affidare l’elaborazione
dei dati a ditte esterne», assicura Biesuz,
ma i pendolari sono scettici: «Per ora li fa la
Regione, che è primo azionista di Fnm e i
rimborsi non si vedono praticamente mai
perché, ad esempio, non considera i treni
soppressi», spiega Elia Bogani, pendolare.
Lidia Romeo
Qualche settimana fa ho viaggiato in treno con una delegazione di Legambiente e una giornalista della Provincia di Varese :ph34r:
Il Trofeo Caronte consiste in una gara tra pendolari che partono da centri urbani lombardi in direzione Milano utilizzando l'automobile e il treno. Vince quasi sempre il treno, ma quest'anno rispondendo alle domande della giornalista ho sollevato il dubbio "e la moto contro il treno?".
certo sarebbe una scelta costosa e meno ecologica. ma per chi abita a 20/30 km da milano le due ruote possono davvero rappresentare una valida alternativa che congestionerebbe meno il traffico sulle strade e autostrade che collegano il capoluogo lombardo (con conseguente diminuzione di gas di scarico...)
L'anno prossimo faccio la gara con la Speed :biggrin3:
ecco l'articolo
La Provincia di Varese, 14 novembre 2008
E’ una sfida tra «lumache» Ma alla fine vince il treno
Le Nord battono l’auto nella terza edizione del trofeo Caronte di Legambiente
Ma i pendolari non festeggiano: «Viaggio d’inferno». Ritardi per colpa delle foglie
Anche quest’anno ad aggiudicarsi il
«trofeo Caronte» per il mezzo di trasporto
pendolari più veloce è stato il treno, con una
vittoria netta, ma non assoluta: sulle 13 tratte
di gara (dai maggiori centri urbani della
Lombardia alla sede milanese di Legambiente,
promotore dell’iniziativa) il treno ha battuto
l’auto privata per 11 a 2.
Soddisfatte del risultato le Ferrovie Nord, e
in parte pure Legambiete che, pur sottolineando
i troppi disagi degli abbonati ha comunque
potuto dimostrare le
qualità non solo ecologiche della
mobilità su rotaia. Niente affatto
convinti, invece, i pendolari
varesini del Pollo Nord: «Troppo
facile vincere contro l’auto perenne
ostaggio dell’Autolaghi – dice
James Crowhurst - La vera alternativa
al trasporto collettivo è la
moto, che non conosce code. Il
treno è più veloce della moto?».
SI VIAGGIAA36 KM/H
Compreso il quarto d’ora di ritardo,
è questa la velocità media cui
ha viaggiato ieri il treno n.26 delle 8.16 in
partenza dalla stazione Nord di Varese diretto
a Milano Cadorna. Un’andatura da vicoletti
più che da rotaia (peggio è andata a
chi a viaggiato in macchina: la media è di
20 chilometri orari): «E pensare che a Pechino
c’è un treno pendolari in grado di percorrere
40 chilometri in 4 minuti - sospira
rassegnato Paolo Pedrazzini del Pollo Nord,
pensando al livello tecnologico delle nostre
infrastrutture ferroviarie – anche la tessera
elettronica "itinero", ormai obbligatoria per
l’abbonamento, poteva essere un’innovazione
tecnologica interessante e invece è l’ennesimo
esempio di pressapochismo perché
i controllori non hanno l’apparecchio per
leggerla e per giunta ha tolto la possibilità
di integrazioni chilometriche tra Fs e Fnm
attivabili fino all’anno scorso».
Il treno arriva da Laveno e, grazie al ritardo
già accumulato (dovuto pare a scivolamenti
causati di piogge e foglie bagnate), che
ha convinto altri pendolari a prendere il locale
(il treno che fa tutte le fermate) riusciamo
a trovare posto a sedere. Sulla nostra carrozza
(la terza) una delle porte non funziona,
e in assenza di controllori a tutelare la
sicurezza c’erano due agenti della polizia
ferroviaria. «Per anni non si sono mai visti
– racconta Stefania Bonini – Poi, da quando
alcuni gruppi di pendolari esasperati dai
troppi ritardi e soppressioni dell’ultimo mese
hanno annunciato lo sciopero del biglietto,
le divise sono diventate una presenza costante.
Non sui treni serali e meno frequentati,
ma proprio su quelli più affollati». Polizia
contro i pendolari? «Dobbiamo difendere
la sicurezza dei passeggeri e pure dei
controllori, che in alcuni casi vengono addirittura
aggrediti», ha spiegato poco dopo
in conferenza stampa Giuseppe Biesuz, neo
direttore generale Ferrovie Nord Milano.
LA LEZIONE DI CARONTE
Dunque il treno vince il terzo trofeo Caronte
regionale (e pure la prima edizione su Brescia,
altro polo di pendolari, per 4 a 3) ma
senza gloria: più ecologico, sicuro, sociale
ed economico (4,20 euro da Varese a Milano,
più 1 euro di metro è quattro volte più
economico della macchina che
tra benzina, pedaggi e usura calcolata
secondo le tabelle Aci costa
22 euro) ma con tre grossi gap:
comfort, infrastruttura e puntualità.
Sotto il primo aspetto, le Nord ricordano
la consegna dei nuovi
treni già acquistati per un miliardo
di euro (in ritardo di due anni),
mentre sulle infrastrutture un
invito preciso arriva da Damiano
Di Simine, presidente regionale
di Legambiente: «Vorremmo che
il grande obbiettivo dell’Expo
2015 fosse dotare la Lombardia di un sistema
di trasporto pubblico alla pari con quello
di altre grandi città europee», ha detto.
Ma la vera sfida per i pendolari è la puntualità,
cui sarebbero vincolati i rincari previsti
per i prossimi anni a partire da gennaio.
«L’accordo prevede di affidare l’elaborazione
dei dati a ditte esterne», assicura Biesuz,
ma i pendolari sono scettici: «Per ora li fa la
Regione, che è primo azionista di Fnm e i
rimborsi non si vedono praticamente mai
perché, ad esempio, non considera i treni
soppressi», spiega Elia Bogani, pendolare.
Lidia Romeo