boccaseriola
30/12/2008, 17:50
Agosto 2007: Capo Nord
Dopo più di un anno dal mio viaggio ho deciso di pubblicare il report di una vacanza che rimarrà per sempre nel mio cuore.
L'occasione è ghiotta: Viaggio di nozze.
Io e Patrizia ci sposiamo a maggio, ma la voglia di fare "il viaggio" per eccellenza è tanta quindi decidiamo di tuffarci nel grande nord con l'aiuto di un tour operator specifico, cioè Raidinside.
La scelta di Raidinside era quasi obbligata. Già nel 2006 avevo viaggiato in Grecia con loro e mi ero trovato benissimo quindi, visto che il rapporto qualità prezzo che offrivano era buono, decisi di affidarmi a loro anche per il nostro viaggio di nozze.
Ritrovo con tutti i partecipanti a Chiusa (Bolzano), cena per conoscerci meglio e briefing sulle regole del viaggio. Regole che sono entrate da un orecchio e uscite dall'altro. Infatti eravamo una ventina di moto e di viaggiare in un gruppo così numeroso non ci pensavamo proprio. Quindi abbiamo fatto un gruppetto di quattro moto tutti ragazzi con zavorrine che, facendo sempre la stessa strada del roadbook, ci ha permesso di essere molto più veloci e quindi di vedere tante cose senza romperci le palle seguendo un tour leader (il tipo dell'organizzazione) che deve comunque mantenere un ritmo adatto a tutti i partecipanti che, facendo parte di ogni tipo di categoria di motociclisti, non hanno tutti lo stesso passo. Soprattutto nelle prime tappe che ci hanno visto arrivare prima a Praga, poi a Varsavia e infine nelle repubbliche Baltiche, il ritmo sostenuto ci ha permesso di avere più tempo per visitare queste fantastiche città. Due giorni a Praga e due a Varsavia ci hanno permesso di visitare la maggior parte delle bellezze del loco poi una giornata per ogni capitale delle repubbliche Baltiche. Vilnius, Riga e Tallin sono bellissime. Il meteo ci ha aiutato con un bel sole: partendo sempre al mattino presto riuscivamo a farci le tappe sempre entro le due o le tre del pomeriggio; quindi doccia in albergo e via per le città. Un elogio particolare a queste repubbliche ex-urss. Mai viste così tante belle ragazze tutte nello stesso posto, tutte alte bionde e tiratissime con bei vestiti e tutte con tacchi vertiginosi che mettono in risalto i fisici statuari delle ragazze sovietiche. La battuta della vacanza è stata sempre la stessa: andare a Tallin e a Riga con la moglie è come andare all'oktoberfest e portarsi la birra da casa (un pò grezza ma rende pienamente l'idea).
http://img229.imageshack.us/img229/7413/caponord064fm8.jpg (http://imageshack.us)
piazza di Varsavia
[URL=http://imageshack.us][IMG]http://img352.imageshack.us/img352/7416/caponord296vd3.jpg (http://g.imageshack.us/img229/caponord064fm8.jpg/1/)
http://img352.imageshack.us/img352/caponord296vd3.jpg/1/w600.png (http://g.imageshack.us/img352/caponord296vd3.jpg/1/)
Fauna locale nei bar di Tallin
Da Tallin praticamente inizia un altro viaggio. Si entra, prendendo un traghetto, in Finlandia. Helsinki è una bella cittadina ma più ci si sposta a nord più inizia un territorio dove ci sono solo laghi e boschi, boschi e laghi e le renne che vagano in mezzo alla strada. Le strade della Finlandia sono le meno adatte per un giro in moto: grandi rettilinei da percorrere a velocità moderata che alla lunga ti mandano fuori di testa. Se poi a pranzo ti sei sparato un bel stufato di renna (buonissimo) il rischio d'abbioccarsi è altissimo.
Finalmente raggiugiamo Rovaniemi, il paese di Babbo Natale, cittadina carinissima che meriterebbe anche qualche giorno di stop. Sicuramente a Natale è qualcosa di eccezionale ma anche d'estate mantiene il suo fascino.
http://img352.imageshack.us/img352/222/caponord391tj1.jpg (http://imageshack.us)
Rovaniemi
Siamo ormai entrati nel circolo polare artico e la tappa al lago d'Inari ci permette di vedere un bellissimo sole a mezzanotte che ci fa venire una gran voglia di vedere la rupe con il sole a livello del mare.
La scimmia è incontrollabile, dobbiamo arrivare velocemente a Mageroya, l'isola al culmine della quale si trova la rupe di Capo Nord. La strada è meravigliosa e piena di curve, il traffico quasi inesistente, solo qualche camper e tante moto rigorosamente italiane, perchè come abbiamo scoperto parlando con dei motociclisti svedesi, per i nordici non è un posto particolarmente affascinante mentre lo è soprattutto per italiani e spagnoli che si sparano migliaia di km per vedere il punto più a nord d'Europa. Arriviamo nel pomeriggio e facciamo qualche bella foto. Il tempo è buono e questo ci fa sperare in una serata con una vista eccezionale. Torniamo al campeggio e ci rinfreschiamo nei nostri bungalow, cena organizzata con cucine da campo dai fantastici organizzatori di Raidinside e verso le undici partiamo per affrontare i 25 km che ci separano dalla rupe. Qui succede ciò che in Norvegia accade molto spesso, cambia il tempo molto velocemente. Fuori c'è una nebbia che neanche a Londra l'hanno mai vista e un vento insopportabile che ci obbliga a viaggiare in moto in condizioni critiche, tanto che alcuni partecipanti al viaggio hanno rinunciato a raggiunger la rupe a causa delle condizioni meteo a dir poco avverse. Raggiungiamo la Rupe e, sembrava impossibile, il tempo non è migliorato ma addirittura peggiorato con pioggia a catinelle e una temperatura vicina allo zero. Non è proprio serata: ci guardiamo un documentario nella sala del centro che si trova davanti alla rupe e torniamo in campeggio con un pò di tristezza per non aver potuto vedere il sole a mezzanotte, visto che avevamo anche corrotto il custode a farci fare la foto con la moto sotto la palla (tutto il mondo è paese anche in Norvegia la bustarella tira). La mattina dopo torniamo sulla rupe ma il tempo è più o meno lo stesso e nel pomeriggio iniziamo a prendere la via del ritorno costeggiando le coste a Nord della Norvegia che risultano essere probabilmente la parte più bella del viaggio.
[URL=http://imageshack.us][IMG]http://img352.imageshack.us/img352/9818/caponord532oa7.jpg (http://g.imageshack.us/img352/caponord391tj1.jpg/1/)
Palla di Capo Nord
Raggiungiamo le Isole Lofoten dove sostiamo per due giorni. Un posto incredibile, meraviglioso. Spiaggie bianche che sembra di essere ai Caraibi, paesaggi che ti lasciano senza fiato con i colori tipici del nord Europa e la consapevolezza di essere in uno dei posti più belli del pianeta.
Passiamo una giornata a Tromsoe (città universitaria) e una a Trondheim per raggiungere, dopo aver attrversato la famosa strada delle aquile, Bergen che è in assoluto una delle città più piovose d'Europa ma che noi abbiamo visitato con un sole bellissimo che ci ha permesso di ammirare tutta la città e soprattutto il porto famoso per essere il centro ittico principale della Norvegia dove si mangia il pesce appena pescato e si beve una fantastica birra (anche più di una) nei locali caratteristici in legno.
[URL=http://imageshack.us][IMG]http://img352.imageshack.us/img352/4411/caponord1177tg8.jpg (http://g.imageshack.us/img352/caponord532oa7.jpg/1/)
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Strada delle aquile (strada dei Troll)
http://img352.imageshack.us/img352/4307/dsc0179ux9.jpg (http://imageshack.us)
Abbuffata di pesce al porto di Bergen
[URL=http://imageshack.us][IMG]http://img227.imageshack.us/img227/2849/caponord1226oj4.jpg (http://g.imageshack.us/img352/dsc0179ux9.jpg/1/)
[URL=http://g.imageshack.us/img227/caponord1226oj4.jpg/1/][IMG]http://img227.imageshack.us/img227/caponord1226oj4.jpg/1/
Geranger Fjord
Si riparte per Oslo, città dai mille semafori che hanno messo in crisi anche i nostri navigatori Garmin, utilissimi in un viaggio come questo. Si passa in Svezia per prendere il traghetto ce ci porta in Danimarca e facciamo tappa a Copenaghen. Città molto bella che in una giornata riusciamo a visitare quasi interamente grazie alla viabilità ottima, visto che il 90% dei danesi si sposta in bicicletta. Ormai il viaggio è finito, tappa a metà della Germania e poi dritto fino a casa a riabbracciare il mare Adriatico e le orde di vacanzieri sotto il sole della riviera.
Il viaggio è finito, gli 11000 km si fanno sentire ma meno del previsto, probabilmente perchè ci sono così tante cose da vedere che le giornate passate in moto sono volate come del resto tutta la vacanza.
In conclusione siamo stati molto soddisfatti di questo viaggio. Organizzazione splendida, posti eccezionali e condizioni meteo (a parte sulla rupe) ottimali. Per tutti quelli che desiderano andarci posso consigliare di utilizzare i vari tour operator che si occupano dell'organizzazione e pianificazione del viaggio: in particolare Raidinside per la professionalità e la cultura motociclistica che ogni persona al suo interno mangia come pane quotidiano. E' chiaro che se ci si va da soli si spende meno, ma probabilmente meno di quello che si possa pensare. Il nord Europa è molto caro, gli alberghi sono costosissimi e in generale tutto è caro. Il fatto di viaggiare con il supporto di una organizzazione ti permette di essere molto più tranquillo in caso di problemi con la moto (c'e' un furgone con un carrello in caso di avaria) e soprattutto per il trasporto bagagli che ti permette di non viaggiare carico all'inverosimile e di poter portarsi dietro tanti capi d'abbigliamento che in un viaggio dove si possono affrontare condizioni meteo molto diverse tra loro è molto importante. Quindi un elogio a Raidinside e al suo staff che è sempre stato disponibile nella persona di Antonio e di Nicola che era il tour leader in moto (che c'ha visto poco ma è stato sempre molto disponibile per ogni evenienza).
Un saluto a tutti i compagni di viaggio e l'augurio a tutti quelli che vorranno affrontare un viaggio del genere di poter vivere tutte quelle emozioni che ci ha regalato a noi.
Paolo e Patty
Dopo più di un anno dal mio viaggio ho deciso di pubblicare il report di una vacanza che rimarrà per sempre nel mio cuore.
L'occasione è ghiotta: Viaggio di nozze.
Io e Patrizia ci sposiamo a maggio, ma la voglia di fare "il viaggio" per eccellenza è tanta quindi decidiamo di tuffarci nel grande nord con l'aiuto di un tour operator specifico, cioè Raidinside.
La scelta di Raidinside era quasi obbligata. Già nel 2006 avevo viaggiato in Grecia con loro e mi ero trovato benissimo quindi, visto che il rapporto qualità prezzo che offrivano era buono, decisi di affidarmi a loro anche per il nostro viaggio di nozze.
Ritrovo con tutti i partecipanti a Chiusa (Bolzano), cena per conoscerci meglio e briefing sulle regole del viaggio. Regole che sono entrate da un orecchio e uscite dall'altro. Infatti eravamo una ventina di moto e di viaggiare in un gruppo così numeroso non ci pensavamo proprio. Quindi abbiamo fatto un gruppetto di quattro moto tutti ragazzi con zavorrine che, facendo sempre la stessa strada del roadbook, ci ha permesso di essere molto più veloci e quindi di vedere tante cose senza romperci le palle seguendo un tour leader (il tipo dell'organizzazione) che deve comunque mantenere un ritmo adatto a tutti i partecipanti che, facendo parte di ogni tipo di categoria di motociclisti, non hanno tutti lo stesso passo. Soprattutto nelle prime tappe che ci hanno visto arrivare prima a Praga, poi a Varsavia e infine nelle repubbliche Baltiche, il ritmo sostenuto ci ha permesso di avere più tempo per visitare queste fantastiche città. Due giorni a Praga e due a Varsavia ci hanno permesso di visitare la maggior parte delle bellezze del loco poi una giornata per ogni capitale delle repubbliche Baltiche. Vilnius, Riga e Tallin sono bellissime. Il meteo ci ha aiutato con un bel sole: partendo sempre al mattino presto riuscivamo a farci le tappe sempre entro le due o le tre del pomeriggio; quindi doccia in albergo e via per le città. Un elogio particolare a queste repubbliche ex-urss. Mai viste così tante belle ragazze tutte nello stesso posto, tutte alte bionde e tiratissime con bei vestiti e tutte con tacchi vertiginosi che mettono in risalto i fisici statuari delle ragazze sovietiche. La battuta della vacanza è stata sempre la stessa: andare a Tallin e a Riga con la moglie è come andare all'oktoberfest e portarsi la birra da casa (un pò grezza ma rende pienamente l'idea).
http://img229.imageshack.us/img229/7413/caponord064fm8.jpg (http://imageshack.us)
piazza di Varsavia
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Fauna locale nei bar di Tallin
Da Tallin praticamente inizia un altro viaggio. Si entra, prendendo un traghetto, in Finlandia. Helsinki è una bella cittadina ma più ci si sposta a nord più inizia un territorio dove ci sono solo laghi e boschi, boschi e laghi e le renne che vagano in mezzo alla strada. Le strade della Finlandia sono le meno adatte per un giro in moto: grandi rettilinei da percorrere a velocità moderata che alla lunga ti mandano fuori di testa. Se poi a pranzo ti sei sparato un bel stufato di renna (buonissimo) il rischio d'abbioccarsi è altissimo.
Finalmente raggiugiamo Rovaniemi, il paese di Babbo Natale, cittadina carinissima che meriterebbe anche qualche giorno di stop. Sicuramente a Natale è qualcosa di eccezionale ma anche d'estate mantiene il suo fascino.
http://img352.imageshack.us/img352/222/caponord391tj1.jpg (http://imageshack.us)
Rovaniemi
Siamo ormai entrati nel circolo polare artico e la tappa al lago d'Inari ci permette di vedere un bellissimo sole a mezzanotte che ci fa venire una gran voglia di vedere la rupe con il sole a livello del mare.
La scimmia è incontrollabile, dobbiamo arrivare velocemente a Mageroya, l'isola al culmine della quale si trova la rupe di Capo Nord. La strada è meravigliosa e piena di curve, il traffico quasi inesistente, solo qualche camper e tante moto rigorosamente italiane, perchè come abbiamo scoperto parlando con dei motociclisti svedesi, per i nordici non è un posto particolarmente affascinante mentre lo è soprattutto per italiani e spagnoli che si sparano migliaia di km per vedere il punto più a nord d'Europa. Arriviamo nel pomeriggio e facciamo qualche bella foto. Il tempo è buono e questo ci fa sperare in una serata con una vista eccezionale. Torniamo al campeggio e ci rinfreschiamo nei nostri bungalow, cena organizzata con cucine da campo dai fantastici organizzatori di Raidinside e verso le undici partiamo per affrontare i 25 km che ci separano dalla rupe. Qui succede ciò che in Norvegia accade molto spesso, cambia il tempo molto velocemente. Fuori c'è una nebbia che neanche a Londra l'hanno mai vista e un vento insopportabile che ci obbliga a viaggiare in moto in condizioni critiche, tanto che alcuni partecipanti al viaggio hanno rinunciato a raggiunger la rupe a causa delle condizioni meteo a dir poco avverse. Raggiungiamo la Rupe e, sembrava impossibile, il tempo non è migliorato ma addirittura peggiorato con pioggia a catinelle e una temperatura vicina allo zero. Non è proprio serata: ci guardiamo un documentario nella sala del centro che si trova davanti alla rupe e torniamo in campeggio con un pò di tristezza per non aver potuto vedere il sole a mezzanotte, visto che avevamo anche corrotto il custode a farci fare la foto con la moto sotto la palla (tutto il mondo è paese anche in Norvegia la bustarella tira). La mattina dopo torniamo sulla rupe ma il tempo è più o meno lo stesso e nel pomeriggio iniziamo a prendere la via del ritorno costeggiando le coste a Nord della Norvegia che risultano essere probabilmente la parte più bella del viaggio.
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Palla di Capo Nord
Raggiungiamo le Isole Lofoten dove sostiamo per due giorni. Un posto incredibile, meraviglioso. Spiaggie bianche che sembra di essere ai Caraibi, paesaggi che ti lasciano senza fiato con i colori tipici del nord Europa e la consapevolezza di essere in uno dei posti più belli del pianeta.
Passiamo una giornata a Tromsoe (città universitaria) e una a Trondheim per raggiungere, dopo aver attrversato la famosa strada delle aquile, Bergen che è in assoluto una delle città più piovose d'Europa ma che noi abbiamo visitato con un sole bellissimo che ci ha permesso di ammirare tutta la città e soprattutto il porto famoso per essere il centro ittico principale della Norvegia dove si mangia il pesce appena pescato e si beve una fantastica birra (anche più di una) nei locali caratteristici in legno.
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Strada delle aquile (strada dei Troll)
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Abbuffata di pesce al porto di Bergen
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Geranger Fjord
Si riparte per Oslo, città dai mille semafori che hanno messo in crisi anche i nostri navigatori Garmin, utilissimi in un viaggio come questo. Si passa in Svezia per prendere il traghetto ce ci porta in Danimarca e facciamo tappa a Copenaghen. Città molto bella che in una giornata riusciamo a visitare quasi interamente grazie alla viabilità ottima, visto che il 90% dei danesi si sposta in bicicletta. Ormai il viaggio è finito, tappa a metà della Germania e poi dritto fino a casa a riabbracciare il mare Adriatico e le orde di vacanzieri sotto il sole della riviera.
Il viaggio è finito, gli 11000 km si fanno sentire ma meno del previsto, probabilmente perchè ci sono così tante cose da vedere che le giornate passate in moto sono volate come del resto tutta la vacanza.
In conclusione siamo stati molto soddisfatti di questo viaggio. Organizzazione splendida, posti eccezionali e condizioni meteo (a parte sulla rupe) ottimali. Per tutti quelli che desiderano andarci posso consigliare di utilizzare i vari tour operator che si occupano dell'organizzazione e pianificazione del viaggio: in particolare Raidinside per la professionalità e la cultura motociclistica che ogni persona al suo interno mangia come pane quotidiano. E' chiaro che se ci si va da soli si spende meno, ma probabilmente meno di quello che si possa pensare. Il nord Europa è molto caro, gli alberghi sono costosissimi e in generale tutto è caro. Il fatto di viaggiare con il supporto di una organizzazione ti permette di essere molto più tranquillo in caso di problemi con la moto (c'e' un furgone con un carrello in caso di avaria) e soprattutto per il trasporto bagagli che ti permette di non viaggiare carico all'inverosimile e di poter portarsi dietro tanti capi d'abbigliamento che in un viaggio dove si possono affrontare condizioni meteo molto diverse tra loro è molto importante. Quindi un elogio a Raidinside e al suo staff che è sempre stato disponibile nella persona di Antonio e di Nicola che era il tour leader in moto (che c'ha visto poco ma è stato sempre molto disponibile per ogni evenienza).
Un saluto a tutti i compagni di viaggio e l'augurio a tutti quelli che vorranno affrontare un viaggio del genere di poter vivere tutte quelle emozioni che ci ha regalato a noi.
Paolo e Patty