Antriple
02/02/2009, 09:24
È polemica sulla mamma degli 8 gemelli: è assuefatta alla gravidanza
Può esistere al mondo una donna così folle da ricorrere all’inseminazione artificiale avendo già a casa sei figli? La risposta più ragionevole è ovviamente “no”. Ma se a questo si aggiunge che nell’operazione di inseminazione artificiale l’ipotetica donna si fa impiantare 8 embrioni e che dopo sette mesi nasceranno otto bambini prematuri, la cosa diventa decisamente inconcepibile.
La realtà supera la fantasia - Se a questo aggiungiamo anche il fatto che la super mamma in questione è single e vive a casa dei genitori, arriviamo alla realtà di Nadya Suleman. Insomma questa donna “incredibile” esiste davvero e la sua storia, dopo avere commosso l’America intera, sta ora facendo indignare mezzo mondo.
Il parto record - Stanno infatti venendo alla luce i retroscena della bella favola della mamma record degli otto gemellini, venuti alla luce la scorsa settimana grazie all’intervento di una equipe di 46 medici nell'ospedale californiano Kaiser Permanente. Il lieto evento aveva permesso alla donna di 33 anni di eguagliare il record nazionale mettendo al mondo sei maschietti e due femminucce.
Sponsor cercasi per famiglia numerosissima - Appena la donna ha iniziato a prendere contatto con riviste e tv per concedere interviste a suon di milioni, a qualcuno sono venuti dei dubbi. Dopo alcune indagini sono, infatti, emerse le prime rivelazioni sullo stato mentale della "regina della fertilità" e sulla sua "assuefazione" alla maternità.
Un contesto di disagio sociale - Prima si è saputo che la fantomatica Nadya Suleman aveva già sei figli, portando così il totale della prole a quattordici. Poi sono emersi i particolari della sua vita privata: è single e recentemente divorziata da un ispanico, che non è il padre dei figli. Vive a casa dei genitori, che sono due emigranti mediorientali senza soldi. Il padre, Edward, sta addirittura tornando nella terra d'origine, l'Iraq, per lavorare a contratto e mandare lo stipendio a Whittier, la cittadina vicino a Los Angeles dove vive la “famigliola”.
I problemi psicologici della supermamma - Ma le precisazioni più allarmanti sono venuti dalla madre di Nadya, Angela Suleman. "Mia figlia non è cattiva, ma ha un'ossessione per i bambini", ha confessato la nonna dei quattordici "disperati". "Voleva a tutti i costi un'altra femminuccia. I bambini le piacciono molto ed è molto brava. Ma questa volta ha esagerato e non può continuare così", ha concluso la donna.
Anarchia riproduttiva - La polemica ha travalicato i limiti della casetta di Whittier investendo la stessa clinica californiana della fertilità che ha proceduto all’impianto embrionale. Per una donna di quell'età, 33 anni, otto embrioni erano decisamente troppi, ben al di là delle linee guida della Associazione americana per la medicina riproduttiva.
Drogata di gravidanze - Ci si domanda anche come i medici della clinica non si sono accorti che Nadya aveva evidenti problemi psicologici. Nel passato - riferisce sempre la madre - aveva fatto ricorso alle cure degli psichiatri per una forma di assuefazione alla gravidanza e al parto.
Quando, dopo tre mesi dall’impianto, Nadya si è rivolta all'ospedale Kaiser Permanent, le è stata proposta la "riduzione selettiva" di alcuni embrioni ma lei ha rifiutato portando avanti la gravidanza che si è così risolta con il parto record.
Interviste milionarie - Ora che i bimbi sono nati e crescono nell’incubatrice, pare che la mamma dei 14 si stia dando da fare per approfittare dell’enfasi che i media hanno dato al suo caso. Si parla di 2 milioni di dollari per un’intervista esclusiva con i network e in particolare la signora Suleman punterebbe sullo show di Oprah Winfrey. Ma si offrirebbe pure come testimonial per aziende produttrici di pannolini e biberon.
I dubbi sull’inseminazione artificiale - Dopo tutti questi particolari sulla vicenda infuriano le polemiche sull'assenza di controlli nei confronti delle cliniche della fertilità. E ci si comincia a porre domande serie sulla follia della maternità come diritto da perseguire a tutti i costi.
Può esistere al mondo una donna così folle da ricorrere all’inseminazione artificiale avendo già a casa sei figli? La risposta più ragionevole è ovviamente “no”. Ma se a questo si aggiunge che nell’operazione di inseminazione artificiale l’ipotetica donna si fa impiantare 8 embrioni e che dopo sette mesi nasceranno otto bambini prematuri, la cosa diventa decisamente inconcepibile.
La realtà supera la fantasia - Se a questo aggiungiamo anche il fatto che la super mamma in questione è single e vive a casa dei genitori, arriviamo alla realtà di Nadya Suleman. Insomma questa donna “incredibile” esiste davvero e la sua storia, dopo avere commosso l’America intera, sta ora facendo indignare mezzo mondo.
Il parto record - Stanno infatti venendo alla luce i retroscena della bella favola della mamma record degli otto gemellini, venuti alla luce la scorsa settimana grazie all’intervento di una equipe di 46 medici nell'ospedale californiano Kaiser Permanente. Il lieto evento aveva permesso alla donna di 33 anni di eguagliare il record nazionale mettendo al mondo sei maschietti e due femminucce.
Sponsor cercasi per famiglia numerosissima - Appena la donna ha iniziato a prendere contatto con riviste e tv per concedere interviste a suon di milioni, a qualcuno sono venuti dei dubbi. Dopo alcune indagini sono, infatti, emerse le prime rivelazioni sullo stato mentale della "regina della fertilità" e sulla sua "assuefazione" alla maternità.
Un contesto di disagio sociale - Prima si è saputo che la fantomatica Nadya Suleman aveva già sei figli, portando così il totale della prole a quattordici. Poi sono emersi i particolari della sua vita privata: è single e recentemente divorziata da un ispanico, che non è il padre dei figli. Vive a casa dei genitori, che sono due emigranti mediorientali senza soldi. Il padre, Edward, sta addirittura tornando nella terra d'origine, l'Iraq, per lavorare a contratto e mandare lo stipendio a Whittier, la cittadina vicino a Los Angeles dove vive la “famigliola”.
I problemi psicologici della supermamma - Ma le precisazioni più allarmanti sono venuti dalla madre di Nadya, Angela Suleman. "Mia figlia non è cattiva, ma ha un'ossessione per i bambini", ha confessato la nonna dei quattordici "disperati". "Voleva a tutti i costi un'altra femminuccia. I bambini le piacciono molto ed è molto brava. Ma questa volta ha esagerato e non può continuare così", ha concluso la donna.
Anarchia riproduttiva - La polemica ha travalicato i limiti della casetta di Whittier investendo la stessa clinica californiana della fertilità che ha proceduto all’impianto embrionale. Per una donna di quell'età, 33 anni, otto embrioni erano decisamente troppi, ben al di là delle linee guida della Associazione americana per la medicina riproduttiva.
Drogata di gravidanze - Ci si domanda anche come i medici della clinica non si sono accorti che Nadya aveva evidenti problemi psicologici. Nel passato - riferisce sempre la madre - aveva fatto ricorso alle cure degli psichiatri per una forma di assuefazione alla gravidanza e al parto.
Quando, dopo tre mesi dall’impianto, Nadya si è rivolta all'ospedale Kaiser Permanent, le è stata proposta la "riduzione selettiva" di alcuni embrioni ma lei ha rifiutato portando avanti la gravidanza che si è così risolta con il parto record.
Interviste milionarie - Ora che i bimbi sono nati e crescono nell’incubatrice, pare che la mamma dei 14 si stia dando da fare per approfittare dell’enfasi che i media hanno dato al suo caso. Si parla di 2 milioni di dollari per un’intervista esclusiva con i network e in particolare la signora Suleman punterebbe sullo show di Oprah Winfrey. Ma si offrirebbe pure come testimonial per aziende produttrici di pannolini e biberon.
I dubbi sull’inseminazione artificiale - Dopo tutti questi particolari sulla vicenda infuriano le polemiche sull'assenza di controlli nei confronti delle cliniche della fertilità. E ci si comincia a porre domande serie sulla follia della maternità come diritto da perseguire a tutti i costi.