Francistain
15/02/2009, 09:53
Mille grazie dei Vostri BENVENUTA!
Sì ci ho impiegato un anno per decidermi a scrivere, forse perché pensavo di non aver nulla di buono che valesse la pena essere raccontato, o niente di così interessante che potesse coinvolgervi...
Ma ora, a distanza di soli pochi giorni dal mio rientro a casa dopo un viaggio in Africa, credo proprio di potervi annoiare con il mio racconto o meglio ancora convincervi che se si vuole, anche stando comodamente a casa seduti davanti al proprio PC, tra un post e l’altro, si può fare qualche cosa per tanti bimbi Kenyani raccolti dalla strada (molti di questi malati di HIV e prossimi al AIDS) e per alcuni più grandi che vivono in una cittadina chiamata Nanyuki.
http://img25.imageshack.us/img25/3810/kenyamappananyukipo1.jpg (http://imageshack.us)
Forse alcuni di Voi staranno per dire:
”Ecco la solita Madre Teresa di ritorno da un viaggio, che pensa di cambiare il mondo!!!”
… a dire la verità, pure io lo penserei, ma posso garantirvi che non è così.
Con tre amiche sono partita per il Kenya, Nanyuki in particolare, che si trova a tre ore e mezza circa da Nairobi, proprio sotto il Monte Kenya, proprio sulla linea dell’equatore!
Giuseppe Zencher, un missionario laico, ci ha ospitato nella Missione che dirige da oltre venti anni (il Rural Training Centre descritto qui Progetti ~ Tumaini (http://www.associazionetumaini.org/progetti.php)) in quasi cinquant’anni africani (passati tra Kenya e Somalia) ha realizzato cose davvero importanti per quel popolo.
Tutto solo grazie alla generosità di tantissimi amici e tramite l’arcidiocesi di Nyeri.
La Missione si compone di due case per adolescenti (uno per ospitare i ragazzi ed uno per le ragazze ai quali, grazie ad un corso biennale, vengono insegnati mestieri semplici che potranno poi essere intrapresi una volta fuori di lì) dell’Huruma Health Centre (l’ospedale dove in una delle mie visite ho conosciuto SantaClaus una donna ultraottantenne che da quando aveva preso la comunione si sentiva come Babbo Natale e se ne andava in giro solo vestita di un vero cappello da babbo natale, un piumino rosso ed una gonna di un bel verde natalizio… aveva solo quattro denti, che non combaciavano nemmeno l’uno con l’altro!) il Centro Ceramiche (di ragazzi poliomelitici) ed il Tumaini Children's Home (orfanotrofio non statale per bimbi HIV).
Nei giorni trascorsi nella Missione sono sempre stata in compagnia sia di questi bimbi, sia di quelli che dalle baraccopoli fuori la Missione, sapendo della nostra permanenza lì, venivano a chiamarci nei pomeriggi di sole perché, avendo portato per loro la Nutella dall'Italia, gli preparavamo la merenda; a dire il vero, non ho mai visto pulire il barattolo in quel modo!
Quando arrivavano non si capiva dove iniziava lo sporco e finiva il moccico attorno al naso, e quando ci si metteva anche la Nutella…. beh allora erano davvero uno spettacolo!
Per le strade sabbiose, di sassi e sporcizia i bimbi ci aspettavano gridando "muzungu" (bianco!) e qualche d’uno di piangeva nel vederci (come capita a volte qui da noi quando i ns bimbi vedono un nero per strada...) per ottenere una matita colorata o dei giochini degli ovetti Kinder portati dall’Italia; tutti però si facevano avanti per prenderci la mano e percorrere semplicemente un po’ di strada con noi.
I più tristi da incontrare erano i bambini di strada, il cui unico obiettivo per loro era sniffare colla per sballarsi: una immagine davvero di gran tristezza.
Presto al Rural Training Centre si renderà necessaria la costruzione di un nuovo edificio adibito ad orfanotrofio perché quello Statale poco fuori dalla Missione, non è assolutamente un posto dignitoso dove passarci la vita.
Le foto che troverete qui sotto non rendono forse l'idea di quella che è veramente la realtà del Kenya (per es. quella bimba che mi sorride lo sta facendo dalla crepa del muro mentre io la fotografo da fuori).
In una camerina dormono in una trentina tra ragazzine/bambine (su ogni letto a castello ci stanno almeno in quattro!), mentre i maschietti stanno leggermente meglio. La scuola all’interno del centro è piccolissima e malridotta, per non parlare di quella specie di mensa adibita anche a pollaio.
Tutto questo, si intende, privo di servizi igienici o comunque nulla di dignitoso, né cucina (...roba per bimbi ricchi!), con in giardino i giochi che vedete (il giochino che ha quel piccolino era il più ambito, credo forse anche l’unico).
Il tetto è in lamiera (almeno non il micidiale eternit che provoca il cancro), con muri pieni di crepe (quella che vedete nella foto si estende anche all’interno su tutto il pavimento); i disegni su cui studiano il corpo umano erano ricamati con filo colorato su dei vecchi sacchi di farina.
Insomma da ogni lato c'è dissesto e scarso igiene, ma forse la precedenza sarà data alla ultimazione dei lavori legati all’ospedale; infatti sto attendendo che Giancarlo, un amico di Bassano del Grappa che ho conosciuto laggiù, mi spedisca i disegni di questo progetto più urgente di altri poichè riguarda la salute dei bambini malati.
Vorrei scrivere molto altro ma non voglio approfittare della vostra pazienza.
Vi lascio quindi solo alcune foto prese tra le tante che ho fatto durante il viaggio, però sarò felice di rispondere a chi vorrà saperne di più.
Quando avrò le informazioni utili al nuovo PROGETTO, scriverò nuovamente per comunicare gli estremi di un CONTO CORRENTE dove stiamo raccogliendo dei fondi e dove ognuno di voi potrà versare anche piccole cifre che credo potranno essere utilissime allo scopo.
Le vostre offerte e quelle di tutti coloro che vorrete coinvolgere, arriveranno a destinazione, senza intermediari né sprechi, dritte dritte per supportare i progetti di Giuseppe Zencher per il Rural Training Centre, ve lo posso assicurare!!!
Grazie quindi davvero di cuore per la Vs attenzione e soprattutto per quello che farete da ora in poi.
Foto 1 - eccomi in mezzo ai bimbi della scuola
http://img504.imageshack.us/img504/6667/img1977za5.jpg (http://imageshack.us)
Foto 2 - tutti ai banchi che inizia la lezione
http://img13.imageshack.us/img13/4492/img2014ad5.jpg (http://imageshack.us)
Foto 3 - i libri di testo
http://img132.imageshack.us/img132/1226/img2033pg7.jpg (http://imageshack.us)
Foto 4 - foto di classe
http://img132.imageshack.us/img132/1595/dsc00963tc1.jpg (http://imageshack.us)
Foto 5 - lezione di Anatomia del corpo umano
http://img15.imageshack.us/img15/2555/img2032ys4.jpg (http://imageshack.us)
Foto 6 - finalmente la ricreazione, tutti al parco giochi della scuola
http://img15.imageshack.us/img15/4228/img1966ke2.jpg (http://imageshack.us/)
Foto 7 - la piccola crepa nel muro della scuola...
http://img132.imageshack.us/img132/5379/img1958mr5.jpg (http://imageshack.us)
PS1: al mio ritorno mi è stato chiesto COSA (dico cosa e non chi) di più mi sia mancato in Africa …beh spesso mi trovavo a pensare:
“Se fossi qui con la mia Bonni mi farei dei
giri spettacolari! …prima però dovrebbero rifare un attimino l’asfalto!!”
PS2: Tra le foto vi posto anche quella della miglior concessionaria moto di Nanyuki, in verità anche rivenditrice di divani damascati! :biggrin3:
Sì ci ho impiegato un anno per decidermi a scrivere, forse perché pensavo di non aver nulla di buono che valesse la pena essere raccontato, o niente di così interessante che potesse coinvolgervi...
Ma ora, a distanza di soli pochi giorni dal mio rientro a casa dopo un viaggio in Africa, credo proprio di potervi annoiare con il mio racconto o meglio ancora convincervi che se si vuole, anche stando comodamente a casa seduti davanti al proprio PC, tra un post e l’altro, si può fare qualche cosa per tanti bimbi Kenyani raccolti dalla strada (molti di questi malati di HIV e prossimi al AIDS) e per alcuni più grandi che vivono in una cittadina chiamata Nanyuki.
http://img25.imageshack.us/img25/3810/kenyamappananyukipo1.jpg (http://imageshack.us)
Forse alcuni di Voi staranno per dire:
”Ecco la solita Madre Teresa di ritorno da un viaggio, che pensa di cambiare il mondo!!!”
… a dire la verità, pure io lo penserei, ma posso garantirvi che non è così.
Con tre amiche sono partita per il Kenya, Nanyuki in particolare, che si trova a tre ore e mezza circa da Nairobi, proprio sotto il Monte Kenya, proprio sulla linea dell’equatore!
Giuseppe Zencher, un missionario laico, ci ha ospitato nella Missione che dirige da oltre venti anni (il Rural Training Centre descritto qui Progetti ~ Tumaini (http://www.associazionetumaini.org/progetti.php)) in quasi cinquant’anni africani (passati tra Kenya e Somalia) ha realizzato cose davvero importanti per quel popolo.
Tutto solo grazie alla generosità di tantissimi amici e tramite l’arcidiocesi di Nyeri.
La Missione si compone di due case per adolescenti (uno per ospitare i ragazzi ed uno per le ragazze ai quali, grazie ad un corso biennale, vengono insegnati mestieri semplici che potranno poi essere intrapresi una volta fuori di lì) dell’Huruma Health Centre (l’ospedale dove in una delle mie visite ho conosciuto SantaClaus una donna ultraottantenne che da quando aveva preso la comunione si sentiva come Babbo Natale e se ne andava in giro solo vestita di un vero cappello da babbo natale, un piumino rosso ed una gonna di un bel verde natalizio… aveva solo quattro denti, che non combaciavano nemmeno l’uno con l’altro!) il Centro Ceramiche (di ragazzi poliomelitici) ed il Tumaini Children's Home (orfanotrofio non statale per bimbi HIV).
Nei giorni trascorsi nella Missione sono sempre stata in compagnia sia di questi bimbi, sia di quelli che dalle baraccopoli fuori la Missione, sapendo della nostra permanenza lì, venivano a chiamarci nei pomeriggi di sole perché, avendo portato per loro la Nutella dall'Italia, gli preparavamo la merenda; a dire il vero, non ho mai visto pulire il barattolo in quel modo!
Quando arrivavano non si capiva dove iniziava lo sporco e finiva il moccico attorno al naso, e quando ci si metteva anche la Nutella…. beh allora erano davvero uno spettacolo!
Per le strade sabbiose, di sassi e sporcizia i bimbi ci aspettavano gridando "muzungu" (bianco!) e qualche d’uno di piangeva nel vederci (come capita a volte qui da noi quando i ns bimbi vedono un nero per strada...) per ottenere una matita colorata o dei giochini degli ovetti Kinder portati dall’Italia; tutti però si facevano avanti per prenderci la mano e percorrere semplicemente un po’ di strada con noi.
I più tristi da incontrare erano i bambini di strada, il cui unico obiettivo per loro era sniffare colla per sballarsi: una immagine davvero di gran tristezza.
Presto al Rural Training Centre si renderà necessaria la costruzione di un nuovo edificio adibito ad orfanotrofio perché quello Statale poco fuori dalla Missione, non è assolutamente un posto dignitoso dove passarci la vita.
Le foto che troverete qui sotto non rendono forse l'idea di quella che è veramente la realtà del Kenya (per es. quella bimba che mi sorride lo sta facendo dalla crepa del muro mentre io la fotografo da fuori).
In una camerina dormono in una trentina tra ragazzine/bambine (su ogni letto a castello ci stanno almeno in quattro!), mentre i maschietti stanno leggermente meglio. La scuola all’interno del centro è piccolissima e malridotta, per non parlare di quella specie di mensa adibita anche a pollaio.
Tutto questo, si intende, privo di servizi igienici o comunque nulla di dignitoso, né cucina (...roba per bimbi ricchi!), con in giardino i giochi che vedete (il giochino che ha quel piccolino era il più ambito, credo forse anche l’unico).
Il tetto è in lamiera (almeno non il micidiale eternit che provoca il cancro), con muri pieni di crepe (quella che vedete nella foto si estende anche all’interno su tutto il pavimento); i disegni su cui studiano il corpo umano erano ricamati con filo colorato su dei vecchi sacchi di farina.
Insomma da ogni lato c'è dissesto e scarso igiene, ma forse la precedenza sarà data alla ultimazione dei lavori legati all’ospedale; infatti sto attendendo che Giancarlo, un amico di Bassano del Grappa che ho conosciuto laggiù, mi spedisca i disegni di questo progetto più urgente di altri poichè riguarda la salute dei bambini malati.
Vorrei scrivere molto altro ma non voglio approfittare della vostra pazienza.
Vi lascio quindi solo alcune foto prese tra le tante che ho fatto durante il viaggio, però sarò felice di rispondere a chi vorrà saperne di più.
Quando avrò le informazioni utili al nuovo PROGETTO, scriverò nuovamente per comunicare gli estremi di un CONTO CORRENTE dove stiamo raccogliendo dei fondi e dove ognuno di voi potrà versare anche piccole cifre che credo potranno essere utilissime allo scopo.
Le vostre offerte e quelle di tutti coloro che vorrete coinvolgere, arriveranno a destinazione, senza intermediari né sprechi, dritte dritte per supportare i progetti di Giuseppe Zencher per il Rural Training Centre, ve lo posso assicurare!!!
Grazie quindi davvero di cuore per la Vs attenzione e soprattutto per quello che farete da ora in poi.
Foto 1 - eccomi in mezzo ai bimbi della scuola
http://img504.imageshack.us/img504/6667/img1977za5.jpg (http://imageshack.us)
Foto 2 - tutti ai banchi che inizia la lezione
http://img13.imageshack.us/img13/4492/img2014ad5.jpg (http://imageshack.us)
Foto 3 - i libri di testo
http://img132.imageshack.us/img132/1226/img2033pg7.jpg (http://imageshack.us)
Foto 4 - foto di classe
http://img132.imageshack.us/img132/1595/dsc00963tc1.jpg (http://imageshack.us)
Foto 5 - lezione di Anatomia del corpo umano
http://img15.imageshack.us/img15/2555/img2032ys4.jpg (http://imageshack.us)
Foto 6 - finalmente la ricreazione, tutti al parco giochi della scuola
http://img15.imageshack.us/img15/4228/img1966ke2.jpg (http://imageshack.us/)
Foto 7 - la piccola crepa nel muro della scuola...
http://img132.imageshack.us/img132/5379/img1958mr5.jpg (http://imageshack.us)
PS1: al mio ritorno mi è stato chiesto COSA (dico cosa e non chi) di più mi sia mancato in Africa …beh spesso mi trovavo a pensare:
“Se fossi qui con la mia Bonni mi farei dei
giri spettacolari! …prima però dovrebbero rifare un attimino l’asfalto!!”
PS2: Tra le foto vi posto anche quella della miglior concessionaria moto di Nanyuki, in verità anche rivenditrice di divani damascati! :biggrin3: