4porri
05/03/2009, 13:22
Non so se in altre cartelle del forum era già stato pubblicato ma nel dubbio...
Via alla legge che permette di modificare auto e moto con ricambi non omologati
Spoiler, minigonne, alettoni, ma non solo. Anche dischi frenanti non di serie e le più disparate componenti meccaniche. Basta che siano sicure. Per modificare il proprio veicolo, prima bisognava avere il nulla osta della casa costruttrice, ora non più.
Le modifiche tecniche ed estetiche sono liberalizzate. Per mettere mano alla propria auto bisognerà superare una nuova procedura di approvazione che fa capo al ministero dei Trasporti. La misura - contenuta nel decreto milleproroghe e ora divenuta legge - si basa sull'esempio di altri Paesi, dove è possibile apportare modifiche a fronte della certificazione di un ente terzo (in Germania, per esempio, è il Tuv).
Prima faceva testo l'articolo 78 del Codice della Strada. Stabiliva che l'elaborazione è subordinata al rilascio di un nulla osta da parte del costruttore "con visita e prova presso i competenti uffici della direzione generale della Motorizzazione Civile".
L'articolo 29, 3-bis, del milleproroghe, recita invece testualmente: "Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all’articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi".
Questa liberalizzazione era già stata auspicata dall'Unione Europea che un anno fa, nel documento "Car21", esprimeva l'esigenza di armonizzare le diverse leggi europee per rilanciare il mercato di componenti "personalizzati", in odore di crisi.
E tuning o non tuning, in Italia e nel mondo è già boom del settore dei pezzi di ricambio, che si rivela del tutto anticiclico.
Negli Usa, Autozone, il leader del mercato, ha conseguito per il decimo trimestre consecutivo aumenti a due cifre degli utili e ha di recente aperto 20 nuovi punti vendita in patria e 8 in Messico.
Anche il Italia si registra un notevole aumento delle autoriparazioni negli ultimi mesi. Un fenomeno destinato forse a ridimensionarsi dopo il varo degli incentivi alla rottamazione, ma che per il momento rivela un fatto palese: quando non si hanno soldi per la macchina nuova, si rattoppa la vecchia.
dal sito di Virgilio
Via alla legge che permette di modificare auto e moto con ricambi non omologati
Spoiler, minigonne, alettoni, ma non solo. Anche dischi frenanti non di serie e le più disparate componenti meccaniche. Basta che siano sicure. Per modificare il proprio veicolo, prima bisognava avere il nulla osta della casa costruttrice, ora non più.
Le modifiche tecniche ed estetiche sono liberalizzate. Per mettere mano alla propria auto bisognerà superare una nuova procedura di approvazione che fa capo al ministero dei Trasporti. La misura - contenuta nel decreto milleproroghe e ora divenuta legge - si basa sull'esempio di altri Paesi, dove è possibile apportare modifiche a fronte della certificazione di un ente terzo (in Germania, per esempio, è il Tuv).
Prima faceva testo l'articolo 78 del Codice della Strada. Stabiliva che l'elaborazione è subordinata al rilascio di un nulla osta da parte del costruttore "con visita e prova presso i competenti uffici della direzione generale della Motorizzazione Civile".
L'articolo 29, 3-bis, del milleproroghe, recita invece testualmente: "Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all’articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi".
Questa liberalizzazione era già stata auspicata dall'Unione Europea che un anno fa, nel documento "Car21", esprimeva l'esigenza di armonizzare le diverse leggi europee per rilanciare il mercato di componenti "personalizzati", in odore di crisi.
E tuning o non tuning, in Italia e nel mondo è già boom del settore dei pezzi di ricambio, che si rivela del tutto anticiclico.
Negli Usa, Autozone, il leader del mercato, ha conseguito per il decimo trimestre consecutivo aumenti a due cifre degli utili e ha di recente aperto 20 nuovi punti vendita in patria e 8 in Messico.
Anche il Italia si registra un notevole aumento delle autoriparazioni negli ultimi mesi. Un fenomeno destinato forse a ridimensionarsi dopo il varo degli incentivi alla rottamazione, ma che per il momento rivela un fatto palese: quando non si hanno soldi per la macchina nuova, si rattoppa la vecchia.
dal sito di Virgilio