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Visualizza Versione Completa : Sesso, filmati e ricatti: estorsione alla signora Bmw



Antriple
09/03/2009, 06:31
Pescara - Sesso, bugie e videoricatti. Un film a luci rosse mai visto prima quello girato da due compari, uno svizzero e uno pescarese, tra Monaco di Baviera, St. Moritz, Montecarlo e Pescosansonesco, paesino del Gran Sasso dove nell’Ottocento dimorò il beato Nunzio Sulprizio. Uno corteggiava donne famose e facoltose, faceva loro perdere la testa, eppoi le ricattava minacciando di rendere pubblici i filmini che l’altro, nascosto dietro la parete della camera da letto, realizzava con minuscole telecamere. Un business da decine di milioni di euro, andato avanti per anni, con vittime illustri.

http://img204.imageshack.us/img204/814/80240690.png (http://img204.imageshack.us/my.php?image=80240690.png)



IL VERBALE E I FILM SCOMPARSI
Quattro di queste, stremate, alla fine hanno denunciato quel playboy elvetico «così gentile e premuroso, amabile nel suo modo di fare...» per dirla con una di loro. La più famosa, Susanne Klatten, azionista della Bmw, quinta donna più ricca al mondo, l’ha fatto pure arrestare dopo aver pagato 7 milioni di euro. Tanto valeva il silenzio di Helg Sgarbi, il 43enne gigolò d’Oltralpe d’origini ebraiche, che a dar retta al socio in affari Ermanno Barretta, imprenditore abruzzese (in manette anch’esso), avrebbe agito per vendetta: il padre di una delle sue prede sarebbe stato uno stretto collaboratore di Hitler, mentre un’altra signora sarebbe invece figlia di un industriale che nella Seconda guerra mondiale faceva lavorare i deportati dal Fuhrer, parenti di Sgarbi inclusi. Nonostante l’inchiesta della procura di Pescara sia ormai in fase avanzata (a giorni il pm Gennaro Varone chiederà il rinvio a giudizio) poco o nulla è trapelato. E in molti tremano. Per quei filmini che nessuno ha mai più trovato e perché gli atti, essendo diventati pubblici, rischiano di far detonare un’affaire dai risvolti politico-finanziari. Le carte della procura abruzzese, infatti, non contengono omissis. Fanno nomi e cognomi delle donne raggirate per amore. Ripercorrono la pruriginosa vicenda partendo da metà febbraio, quando i magistrati di Monaco depositano una richiesta di rogatoria relativamente «a un cittadino svizzero, Sgarbi Helg, ai danni di una cittadina tedesca, Ursula Susanna Klatten». A seguito della denuncia della donna viene ipotizzato il reato di truffa «poiché lo Sgarbi, con il quale la donna aveva intrapreso una relazione sentimentale - annota il gip Gabriella Tascone -, l’aveva indotta a consegnargli la somma di 7 milioni di euro rappresentando falsamente di averne bisogno per evitare le conseguenze di un procedimento penale a suo carico negli Usa». La realtà è che Sgarbi, per impietosirla, s’era inventato d’aver investito con la sua macchina un bambino la cui famiglia era vicina a un clan mafioso italoamericano, e che tutto quel denaro gli serviva per risarcire i genitori e tamponare l’ira dei boss.

«C’È LA MAFIA DIETRO. PAGA»
La pretesa economica di Helg Sgarbi, benedetta dal socio-regista Ermanno Barretta, cresce però a 49 milioni di euro, salvo ridiscendere come segno di buona volontà a 14 milioni «con la contestuale minaccia di divulgare un dvd contenente immagini inequivoche» in caso di mancato accoglimento dell’ultima [/TESTO][TESTO]richiesta. Il primo sinistro avvertimento, via telefono, arriva alla Klatten il 2 novembre 2007. L’ultimo, attraverso lettere e dvd, il 12 dicembre. Quando la donna fissa un appuntamento a Montecarlo per la consegna del denaro, anziché l’ex amata, Sgarbi trova la polizia tedesca. Che il 14 gennaio 2008 lo arresta per truffa ed estorsione. Sul suo conto, in contemporanea, fioccano altre denunce da parte di ricche signore tedesche, costrette a pagare 9-10 milioni di euro. Come Marie L. H., a cui «è stato prospettato l’invio delle immagini alla famiglia - osserva la procura abruzzese - e agli amici: sia con la falsa prospettazione di esigenze personali, che con le minacce, la donna ha corrisposto ben più della somma di 1 milione e mezzo di franchi svizzeri (...) con ciò ingenerandole il convincimento che dietro tale divulgazione vi sarebbe stata una non meglio descritta “mafia”, qualora la predetta non gli avesse consegnato la somma di denaro pattuita» («se non si paga entro un determinato momento - diceva una voce maschile al telefono - tocca a voi due»). Indagini in corso riguardano identici raggiri alle miliardarie Elfriede R. e Monika S

papitosky
09/03/2009, 07:33
bruscolini per lei

Herbie 53
09/03/2009, 09:46
non c'è da stupirsi.....ma che schifo però

595Abarth
09/03/2009, 09:54
Io non volevo venisse fuori sta storia... però se non mi paga entro dopo domani... metto il video sul Forum.... :ph34r::ph34r::tongue: :laugh2::laugh2:

Herbie 53
09/03/2009, 09:55
Io non volevo venisse fuori sta storia... però se non mi paga entro dopo domani... metto il video sul Forum.... :ph34r::ph34r::tongue: :laugh2::laugh2:

ti aspettavo....avevo puntanto tutto su te e lucaluca...:biggrin3:

The Dog
09/03/2009, 09:57
Io non volevo venisse fuori sta storia... però se non mi paga entro dopo domani... metto il video sul Forum.... :ph34r::ph34r::tongue: :laugh2::laugh2:

cosa mi combina il mio nipotino????:blink::ph34r:

Notturno
09/03/2009, 09:59
non c'è da stupirsi.....ma che schifo però


In effetti... :blink:... rientra nelle logiche odierne, ma che squallore... la signora in questione meglio avrebbe fatto a cercare un onesto e ruspante motociclista senza secondi fini... :coool: