superspeed
01/09/2006, 11:43
andando in giri per interenet hò trovato qesto mess tratto da motoonline:
Sulla homepage di MOL c'è un articolo che mi crea qualche dubbio. Non avevamo detto che Harley vende perchè c'ha gli affezionati, Honda e le sorelle giapponesi, Ducati ed in parte Aprilia anche perchè partecipano alle gare (spendendo un sacco di soldi, si ma poi c'è il ritorno mediatico vuoi mettere?), che tra le altre cose servono per sviluppare soluzioni che opportunamente modificate finiranno in produzione con grande apprezzamento del pubblico? E allora mi spiegate che ci fa un +42% di vendite registrato da Triumph nel 2005 che "stranamente" non partecipa neppure al trofeo di Minimoto di Casoria e in confronto ad Harley c'ha quattro fan pidocchiosi? Più leggo l'articolo e più sono sgomento, vado avanti e mi imbatto in un +34% in Giappone...In Giappone? Boh, costeranno poco, sicuramente te le tirano dietro con minirate da 25 euro al mese eppoi ti rifinanzi la maxirata finale per altri 300 anni a 2 euro con la possibilità di sostituire il modello vecchio con quello nuovo aggiungendo altri 50 centesimi.
Fatemi controllare.
Ennò, la Triple 1050 costa 11.500 euro, la Daytona quasi 12.00, la Daytona 675, 11,300, i prezzi sono allineati alla concorrenza e le condizioni di vendita sono uguali agli altri, anzi gli informati dicono che in Triumph non sono affatto felici di permutare l'usato... E allora?
Mistero!
Cosa dicevamo del marketing, branding, cazzing e mazzing e Ducati Pippol? Non è che per caso le moto sono rimaste l'unica cosa per la serie "n'chia che bella, me la compro, a momenti non so manco di che marca è e chi mi fa l'assistenza, ma mi piace troppo e se per caso cadesse a pezzi, poi affronto il problema." Non è che per caso qualcuno ad Hinkley, magari NON una società di investimento il cui consiglio di amministrazione è pieno si di manager plurilaureati che però faticano a distinguere un'APE da un Monster, ma un proprietario, imprenditore, un appassionato, uno che firmando gli assegni ha interesse affinchè il proprio prodotto venda, il prodotto, non le azioni, ha capito tre cose semplici semplici:
a) che le sorti della tua società le risollevi solo impegnandoti a vendere ciò che produci.
b) ciò che produci deve, si non è strano, ne impossibile, piacere!
c) che non ci si scontra contro colossi usando le loro stesse armi ma seguendo la tua strada, anche, anzi, sopratutto se originale.
Dico a voi Ducati, Aprilia, Morini, Benelli, Guzzi Pippol, fatevi un giretto alla corte di sua Maestà, pigliatevi una pinta alle quattro del pomeriggio e ragionate un pochino su chi nel giro di 3 anni, da bruciato vivo, non partecipando ad alcuna GP, SBK,STK, SS ecc è riuscito non solo a risorgere ma a vendere scarpe anche in casa del calzolaio più famoso.
Sulla homepage di MOL c'è un articolo che mi crea qualche dubbio. Non avevamo detto che Harley vende perchè c'ha gli affezionati, Honda e le sorelle giapponesi, Ducati ed in parte Aprilia anche perchè partecipano alle gare (spendendo un sacco di soldi, si ma poi c'è il ritorno mediatico vuoi mettere?), che tra le altre cose servono per sviluppare soluzioni che opportunamente modificate finiranno in produzione con grande apprezzamento del pubblico? E allora mi spiegate che ci fa un +42% di vendite registrato da Triumph nel 2005 che "stranamente" non partecipa neppure al trofeo di Minimoto di Casoria e in confronto ad Harley c'ha quattro fan pidocchiosi? Più leggo l'articolo e più sono sgomento, vado avanti e mi imbatto in un +34% in Giappone...In Giappone? Boh, costeranno poco, sicuramente te le tirano dietro con minirate da 25 euro al mese eppoi ti rifinanzi la maxirata finale per altri 300 anni a 2 euro con la possibilità di sostituire il modello vecchio con quello nuovo aggiungendo altri 50 centesimi.
Fatemi controllare.
Ennò, la Triple 1050 costa 11.500 euro, la Daytona quasi 12.00, la Daytona 675, 11,300, i prezzi sono allineati alla concorrenza e le condizioni di vendita sono uguali agli altri, anzi gli informati dicono che in Triumph non sono affatto felici di permutare l'usato... E allora?
Mistero!
Cosa dicevamo del marketing, branding, cazzing e mazzing e Ducati Pippol? Non è che per caso le moto sono rimaste l'unica cosa per la serie "n'chia che bella, me la compro, a momenti non so manco di che marca è e chi mi fa l'assistenza, ma mi piace troppo e se per caso cadesse a pezzi, poi affronto il problema." Non è che per caso qualcuno ad Hinkley, magari NON una società di investimento il cui consiglio di amministrazione è pieno si di manager plurilaureati che però faticano a distinguere un'APE da un Monster, ma un proprietario, imprenditore, un appassionato, uno che firmando gli assegni ha interesse affinchè il proprio prodotto venda, il prodotto, non le azioni, ha capito tre cose semplici semplici:
a) che le sorti della tua società le risollevi solo impegnandoti a vendere ciò che produci.
b) ciò che produci deve, si non è strano, ne impossibile, piacere!
c) che non ci si scontra contro colossi usando le loro stesse armi ma seguendo la tua strada, anche, anzi, sopratutto se originale.
Dico a voi Ducati, Aprilia, Morini, Benelli, Guzzi Pippol, fatevi un giretto alla corte di sua Maestà, pigliatevi una pinta alle quattro del pomeriggio e ragionate un pochino su chi nel giro di 3 anni, da bruciato vivo, non partecipando ad alcuna GP, SBK,STK, SS ecc è riuscito non solo a risorgere ma a vendere scarpe anche in casa del calzolaio più famoso.