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Lorient
30/06/2009, 15:09
Casa e 7 piani rifugio perfetto per nascondere le proprie colpe alle colpe altrui

Finestre scale finestre balconi ascensori cantina nel viaggio illogico di una mente alla deriva controllata correnti della guerra di nervi
Alla fine la resa inevitabile dell'evidenza, urlare urlare e urlare i timpani doloranti
la finestra trasmette lancinanti rumori metallici in loop continuo sulla mente
e urlare di smetterla e urlare di chiudere sta cazzo di finestra mani sulle orecchie

In principio la farsa, la voglia di marcire dentro senza convinzione
Solo sarcasmo e la voglia di smettere la commedia perché smetto quando voglio
entro esco dal cervello a piacimento per urlare urlare e piangere fuori con il sorriso dentro

La finestra trasmette lancinante ronzio crescente, mani inutili tamponi
Allora clinica tac risonanze e psicofarmaci, càmici verdi rete metallica filo spinato e barba incolta e capelli rasati

Ancora una volta, ancora una visita, ancora un kg perso recupero quando voglio
sono più forte di me stesso il mondo non lo sa urlo la finzione
Clinica neuro, clinica neuro clinica neuro e non stai uscendo il rumore ti segue, ferisce i neuroni dietro timpani lacerati autostrada sinaptica a folle velocità metallica

Finestra chiusa rumore in crescendo parossistico ancora ancora ancora non smette mai
Il cielo si apre richiamando a sè la terra in vortici di polvere turbinante bambole di carne, persone di pezza, carta da macero, bandiere rosse automobili

Bandiere verdi e blu, il viale lungo il fiume è deserto di platani verdi che non hanno perso foglie mentre gridi al tornado a terra, a terra pesantemente oppresso dalla tua vacuità. Continua leggerezza piombo mentale il cielo prende il tuo mondo quando pensavi di volare

Imperatore della terra bruciata
Imperatore della tempesta mancata
Imperatore del pianeta inerme e deserto
Imperatore delle parole non dette
Imperatore. Del nulla

Sali e scendi le 7 scale dei 7 piani delle 7 parole proibite dei 7 silenzi

Aiuto aiuto vi prego ho bisogno di aiuto vi prego aiuto aiuto aiuto
Aiutatemi. Adesso si

Urlare voce assorbita dal rumore. Finestra sigillata

Il corridoio della nave è bianco e luminoso, pulito e discretamente silenzioso seppur affollato.
Lo steward in completo bianco chiede il mio nome e cortesemente mi accompagna verso l'alloggio.
"Prego, questa è la cabina. Sua madre e suo padre la stanno attendendo con ansia, erano preoccupati e pensavano lei avesse avuto ritardo nel trasferimento al porto. Prego, in camera troverà tutti i comfort. Per ogni esigenza non esiti a chiamarmi, sono a sua completa disposizione"

Lo steward lascia dolcemente la presa sul mio braccio destro, mi fermo sulla porta
Camera bianca e asetticamente pulita. Sulla destra 3 reti ortopediche a doghe di legno appoggiate alla parete in verticale. Non hanno i piedini.
Sulla sinistra 3 materassi in lattice altezza 12 cm bianchi diligentemente impilati e lenzuola verdi perfettamente profumate e stirate composte con precisione sopra l'ultimo materasso. Nessun tavolo e nessuna sedia, dimensione apparente 2 metri per 2 e nessuna finestra

Mio padre è seduto per terra, proprio a fianco la pila dei materassi, con la schiena al muro e gambe allungate sul pavimento. Lo sguardo tristemente assente e la bocca aperta nella sua ebete e normale espressione del nulla. Occhi bagnati forse solo dall'età

Mia madre sulla destra, afferra il mio braccio e mi tiene accanto senza nessuna ombra dell'antico sarcasmo. La presa affettuosa come mai, lo sguardo basso e tace di un silenzio mai sentito. Finalmente dimostra l'affetto sconosciuto del quale avrei avuto bisogno per crescere ma il rumore ormai è nella mia testa. Non capisco e non sento nulla e non provo niente perchè ora è tardi.
L'unico modo per avere affetto: diventare un vegetale, materia inerme nelle mani di coloro che mi hanno generato. Novelli creatori, sono diventato il loro Adamo obbediente e remissivo.
Una cabina disadorna il mio nuovo Eden

La crociera non farà nessuna sosta, la nave non ferma in nessun porto. Un giorno lontano o vicino tutto sarà buio e silenzio perché sono dentro la stanza dentro di me della quale mi ero illuso di possedere la chiave, sbagliando

Inizia il viaggio senza tempo senza ritorno nella pazzia

Saracena
30/06/2009, 15:53
Tutti possediamo quella chiave..non è un illusione..La nave non si ferma in nessun porto..ma rimane il fatto che possiamo scendere lo stesso..possiamo tuffarci nell'immensità del mare..nessuno ci darà la certezza che sopravviveremo...ma il nostro corpo avrà lottato per uscire da quel silenzio che ci logora l'anima! :rolleyes: