MOGGI RADIATO DAL CALCIO!!!
post doppio scusate......chiudere :oook:
Moggi cancellato dal calcio
La Corte Figc: "È radiato"
Agli atti gli appunti di Facchetti
Il figlio: «Descriveva il sistema»
GUGLIELMO BUCCHERI
ROMA
I supplementari di Calciopoli non finiscono mai così come gli intrecci fra la giustizia sportiva e quella ordinaria. Di ieri due novità destinate ad innescare nuovi scenari. A Napoli, le sette pagine e i dieci fogli di appunti frutto della deposizione di Gianfelice Facchetti, figlio dell’ex campione e presidente dell’Inter, ai pm che sostengono l’accusa nel procedimento penale in corso. A Roma, il verdetto della sezione consultiva della Corte di Giustizia della Figc, una parere che chiude le porte del calcio per sempre a Luciano Moggi: l’ex dg della Juve sarà radiato dalla Federcalcio e non potrà più intrattenere rapporti con tesserati quando, dal 2011, finirà la sua squalifica di 5 anni come deciso dagli organi di giustizia sportiva per i fatti di Calciopoli. La pronuncia della Corte di Giustizia è stata chiesta dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, il 31 marzo, nelle stesse ore in cui la difesa di Moggi rendeva pubbliche le nuove intercettazioni che coinvolgono, fra gli altri, l’Inter.
Abete, si era rivolto alla sezione consultiva dell’organo giudicante chiedendo un parere su una questione rimasta sospesa alla luce della modifica dello statuto federale: per Moggi, così come per l’ex ad della Juve, Antonio Giraudo, e l’ex vice-presidente della Federcalcio, Innocenzo Mazzini, la condanna di quattro stagioni fa era stata accompagnata da un proposta di preclusione che, oggi, nel parere della Corte, radiazione. «La decisione della Corte? Dovrebbero radiare Carraro...», così Moggi. «Appare singolare - spiega Paco D’Onofrio, legale sportivo di Moggi - che la Figc si attivi per interpretare una norma del nuovo codice dopo oltre tre anni dalla sua entrata in vigore e proprio quando dal processo di Napoli emergono prove che confermano quanti errori sono stati compiuti dai giudici sportivi di Calciopoli. Cosa accadrà, adesso, allora a Preziosi, verrà radiato anche lui? In considerazione di questo che appare un accanimento nei confronti di Moggi - continua D’Onofrio - stiamo valutando di non limitarci ad una difesa sportiva, ma di adire anche l’autorità penale».
Moggi viene radiato nel giorno in cui a Napoli sotto i riflettori finisce quella che i pm ritengono una testimonianza fondamentale, ovvero il verbale di Facchetti jr. L’ultima volta che ha deciso di entrare in tackle sulla nuova svolta di Calciopoli, Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto scomparso nel settembre del 2006, definì l’opera dei legali di Moggi come quella di «quattro barboni». Lunedì scorso, Facchetti jr è sbarcato a Napoli, dai pm Narducci e Capuano, per riempire 7 pagine di deposizione: oltraggio alla memoria del padre e pura e semplice disinformazione è sempre stata la secca risposta del figlio dell’ex campione nerazzurro e presidente dell’Inter davanti dopo ogni, inedita, intercettazione che strattonasse dentro Calciopoli il genitore. Facchetti jr ha riferito ai pm quello che l’ex arbitro Danilo Nucini raccontò al padre, mettendo agli atti anche dieci fogli di appunti scritti dallo stesso ex presidente nerazzurro e conservati dal figlio in tutti questi anni.
Nei passaggi della deposizione vengono alla luce situazioni che precedono di qualche anno lo scandalo. Facchetti jr parla di come «mio padre conoscesse la struttura di potere riconducibile a Moggi e Galliani» specificando che l’Inter «doveva diventare la società di riferimento per le altre medio-piccole». Poi racconta che i «componenti dell’organizzazione erano Bergamo, Racalbuto, Pellegrino, Cassarà, Gabriele (questi ultimi due assolti da Calciopoli con rito abbreviato, ndr), Bertini, Trefoloni, Palanca», che l’obiettivo fosse «la scalata in A del Messina nella stagione 2003/04» e che «alla Juve nel campionato 2001/02 venivano inviati arbitri giovani per favorirla», finendo con il tema delle cene. Facchetti jr svela come «sulla cena da Bergamo mia madre disse che era poco opportuno e mio padre rispose che tutti chiamavano i designatori, ma in realtà facevano affari solo con qualcuno». Tutte riflessioni raccontate dal figlio e scritte dal padre nei dieci fogli di appunti.
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