Pure Feltri "impallinato"...
da leggere la dichiarazione di Feltri all'ansa
Citazione:
"Sono stato chiamato al Giornale per ripianare i conti, ma se la mia presenza è d'impiccio me ne vado, senza polemiche". Lo ha dichiarato all'ANSA il direttore editoriale de Il Giornale, Vittorio Feltri. Ieri il premier Silvio Berlusconi aveva sostenuto che "i giornali considerati più vicini a noi forse ci fanno più male che bene".
A proposito delle dichiarazioni di Berlusconi "sono convinto - ha aggiunto Feltri - che le pensi. Mi hanno chiamato al Giornale perché dovevo ripianare un deficit che al mio arrivo era di 22 milioni e 700 mila euro. In quattro mesi era sceso a 17 milioni. Quest'anno, secondo le previsioni, dovrebbe chiudersi con un passivo di 7 milioni. In 16 mesi sono riuscito a recuperare 15 milioni. E' questa la missione che cerco di portare a termine ma se devi fare i risultati è necessario fare un giornale di un certo tipo". "Può anche non piacere, basta dirlo - ha continuato Feltri - come sono arrivato in via Negri in due ore vado via, senza conferenze stampa e senza polemiche".
Questo il grande ex direttore che batte i tacchi se Silvio ordina il cambio con Ferrara.
per Feltri invece un posto da senatore in parlamento.
Le indiscrezioni da dagospia:
Citazione:
Ora che la mannaia della sentenza Boffo sta per arrivare e che i soliti Letta-Letta stanno vincendo la battaglia, Feltri è pronto a togliere il disturbo ma lo farà realizzando una sua segreta e grande ambizione: entrare in politica con un seggio sicuro e poi - forte del suo straordinario carisma - scendere pesantemente in campo. Un grillino o un Di Pietro di destra: perchè nei sondaggi la sua popolarità è alle stelle nel mondo della destra e del berlusconismo più esagitato.
E il "Giornale"? Poco gliene importa anche perché ha dimostrato già a tutti quello che vale ed anche la sufficiente spregiudicatezza per abbandonare i suoi figli (vedi 'L'Indipendente' e 'Libero') al loro destino (il suo sogno è di fare un giornale veloce come "Il Fatto" versione di destra). Ed un motivo di fretta in più: i dati di diffusione non sono poi cosi straordinari come fa credere, tanto che ancora una volta sta partendo un piano di ridimensionamento degli organici. Berlusconi che gli deve davvero tanto lo asseconderebbe e farebbe fare a Giuliano Ferrara quello che non ha potuto fare con Feltri: trasformare il quotidiano di via Negri nel punto di riferimento della grande borghesia italiana, quello che era cioè il "Corriere della Sera" di un tempo. Accetterà Ferrara? Se Berlusconi vuole fare davvero politica con un progetto chiaro per salire al Quirinale in un clima di pacificazione nazionale dirà di si. PS - Ieri sera, verso l'ora di cena, Berlusconi ha chiamato personalmente Alessandro Sallusti chiedendo di moderare i toni su Fini-Tulliani....