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Ministeri al nord
Esiste già una discussione sull'argomento, ma vorrei commentare invece la reazione del Presidente della Repubblica che ha parlato di incostituzionalità del trasferimento. Non so valutare questo aspetto, ma come cittadino lo assumo come postulato del punto seguente successivo: chi è, cosa mi rappresenta, o meglio cosa rappresenta per il Paese nel suo complesso, un senatore che afferma "i ministeri rimangono dove sono".
Che cosa intendiamo con la parola "incostituzionale" ? Può avere ancora un senso questo concetto ? Perchè, se mi spunta fuori un politico che rappresenta una parte minima della popolazione italiana e con le sue affermazioni se ne sciaqua della Costituzione e di chi la interpreta, forse bisogna cambiare approccio. E denunciare questo senatore ? Od ancora più forte, farlo sbattere in galera e chiudere tutte le sedi del suo partito, visto questo suo movimento a parole non ha fatto altro che minacciare l'insurrezzione (lo so, in realtà sono dei patetici "capitan fracassa" ma queste cose le dicono ... e ci sono andati al parlamento, con questi dicorsi)
Siamo una democrazia e queste cose non si fanno, lo so; provocavo un pochino ....
Ma invece, esiste un modo legale nel nostro sistema, per far si che chi rappresenta il Popolo Italiano si comporti conformemente al proprio compito istituzionale, rispettando le leggi dello Stato che dovrebbe servire ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
HornetS2000
Esiste già una discussione sull'argomento, ma vorrei commentare invece la reazione del Presidente della Repubblica che ha parlato di incostituzionalità del trasferimento. Non so valutare questo aspetto, ma come cittadino lo assumo come postulato del punto seguente successivo: chi è, cosa mi rappresenta, o meglio cosa rappresenta per il Paese nel suo complesso, un senatore che afferma "i ministeri rimangono dove sono".
Che cosa intendiamo con la parola "incostituzionale" ? Può avere ancora un senso questo concetto ? Perchè, se mi spunta fuori un politico che rappresenta una parte minima della popolazione italiana e con le sue affermazioni se ne sciaqua della Costituzione e di chi la interpreta, forse bisogna cambiare approccio. E denunciare questo senatore ? Od ancora più forte, farlo sbattere in galera e chiudere tutte le sedi del suo partito, visto questo suo movimento a parole non ha fatto altro che minacciare l'insurrezzione (lo so, in realtà sono dei patetici "capitan fracassa" ma queste cose le dicono ... e ci sono andati al parlamento, con questi dicorsi)
Siamo una democrazia e queste cose non si fanno, lo so; provocavo un pochino ....
Ma invece, esiste un modo legale nel nostro sistema, per far si che chi rappresenta il Popolo Italiano si comporti conformemente al proprio compito istituzionale, rispettando le leggi dello Stato che dovrebbe servire ?
Ottimo quesito.
Apparentemente no.
La mentalità del nostro popolo, differentemente da quella della maggior parte degli stati europei, porta gli individui a pensare che le regole possano essere aggirate senza alcun problema.
Mi spiego meglio. Se per uno scandalo di natura sessuale il premier di un altro stato si dimette il giorno dopo, in Italia siccome non esiste una legge che obbliga il premier alle dimissioni, il capo del governo continuerà per la sua strada incurante della figura di merda.
(Volevo solo fare un esempio e questo mi è sembrato il più lampante, mi scuso con i sostenitori del nano pelato)
D'altro canto, non è possibile legiferare in ogni senso e direzione. E' semplicemente impossibile per esempio, obbligare un deputato ad onorare gli impegni presi con il popolo che rappresenta, poichè, anche obbligando lo stesso a restare fino a fine legislatura nel partito in cui militava fin dall'inizio, non si potrà mai avere la certezza che i voti che il soggetto esprimerà in parlamento siano coerenti con il pensiero del partito e del popolo che rapprensenta.
Bisogna cambiare mentalità! E' l'unica soluzione (Oltre a trasformare i parlamento in un parcheggio...).