Originariamente Scritto da
MTluc
Riporto uno stralcio di una pagina dal sito di Paolo Barnard, perchè anche se mi ci mettessi di grande impegno non riuscirei a dirlo meglio
"Ma su una ragione mi soffermo, poiché essa è a mio parere una delle più rilevanti e sprattutto una delle più curabili: il fatto è che la grande maggioranza delle persone non ha più la facoltà del pensiero/azione indipendenti, né l’autostima per metterli in pratica, e ha paura, e dunque quando gli si chiede di pensare e di agire esse rimangono paralizzate. Gli si parla e loro non sentono, non possono sentirci. In altri casi (la maggioranza del “popolo della pace”), ci sentono ma restano comunque bloccati per gli stessi motivi (es: “…sì, lo so, è una vergogna, ma io da solo che ci posso fare? cosa conterebbe? Se tutti facessimo allora sì..” ecc..).
Il pensiero/azione indipendenti vengono ostacolati fin dalla più giovane età, e a questo si aggiungono da una parte la sistematica distruzione dell’autostima che viene inflitta lungo tutto il percorso scolastico, e dall’altra l’ansia di conformarsi al pensiero dominante del gruppo per essere accettati; uniti, questi elementi portano molto spesso a non osare più alcuna forma di pensiero o azione indipendenti. Non si è più in grado di pensare da sé, si pensa per blocchi preconfezionati da altri (e qui gli esempi si sprecano), né si sa agire senza il sostegno di un gruppo. A ciò si sono poi aggiunti 30 anni di esposizione ai media commerciali sempre più martellanti, che hanno letteralmente infettato e annichilito l’anima di milioni di noi, e l’opera di paralisi del pensiero/azione indipendenti è stata completa. Infine, la paura del futuro da cui tanti sono pervasi oggi, e che è artatamente alimentata dai nostri leaders, cementifica ancor di più quella paralisi. Ecco perché gli appelli ad aprire gli occhi e far resistenza vanno in grandissima parte perduti."