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I Nostri Ricercatori
FATE GIRARE.....FACCIAMO SAPERE QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO NE' INFORMANO
Roberta Benetti, la ricercatrice italiana che ha scoperto le molecole che bloccano la proliferazione TUMORALE e che, aggredendo soltanto le cellule malate, potranno rappresentare l'alternativa alla chemio e alla radioterapia.
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speriamo,cmq bella scoperta.....
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Speriamo sia così, sarebbe un gran passo avanti contro questo male
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Se lo stipendio dovesse essere proporzionale alla utilità sociale del proprio lavoro, quello della dott.ssa Benetti dovrebbe essere milionario. :oook:
Invece sappiamo benissimo a quanto ammonta lo stipendio di un ricercatore italiano....rispetto a quello di un consigliere regionale o di un parlamentare. :sick:
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Ammirazione e rispetto per questi nostri cervelli.
Fischi a non finire ai nostri governanti che destinano così pochi fondi alla ricerca.
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Speriamo bene. Pensate se funzionasse, quante persone potrebbero tornare a sorridere :oook:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Mauro MCF
Speriamo bene. Pensate se funzionasse, quante persone potrebbero tornare a sorridere :oook:
Per questo meriterebbe certo il Premio Nobel per la medicina.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Mauro MCF
Speriamo bene. Pensate se funzionasse, quante persone potrebbero tornare a sorridere :oook:
e speriamo che le lobby delle aziende produttrici di chemio ecc... non riescano a far insabbiare tutto....
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Finche' le ricerche non saranno avvallate da risultati scientifici, allora si parla solo di aria fritta...
Soprattutto in ambito medico: speriamo bene!
Anche se, in ambito tumorale, si dovrebbero studiare e ricercare le CAUSE del tumore, e poi i rimedi... Ma stiamo curando ancora persone con derivati dei gas nervino, quindi la vedo dura ( vedi chemio e simili ).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
HAL9000
e speriamo che le lobby delle aziende produttrici di chemio ecc... non riescano a far insabbiare tutto....
da una recente intervista alla ricercatrice
- Quando sarà possibile sottoporre queste cure?
«I brevetti per utilizzare nuove scoperte percorrono una lunga strada prima di entrare in clinica. Diciamo che mediamente ci vuole qualche anno. Serve l’approvazione delle industrie farmaceutiche che devono proporre il prodotto che sarà poi applicato sul malato».
di farmaco si tratta
biologico, come tutti gli antitumorali di ultima generazione, ma sempre farmaco