Il cielo sull’Isola di Man regala condizioni meteo ideali per correre e come da programma, alle 10:45, James Hillier è il primo a lanciarsi verso Bray Hill, la corsa ha inizio.
Al primo rilevamento di Glen Helen è, però, il fratello William Dunlop a guidare un gruppo molto compatto - in 4 secondi troviamo i primi dieci piloti - ma già da Ramsey è Michael a passare in testa ed imporre il ritmo alla gara. Il passaggio davanti alle tribune rende più chiara la situazione con Michael Dunlop al comando seguito da Anstey, William Dunlop, Cam Donald, Martin e McGuinness. Il local hero Conor Cummins, purtroppo, ha avuto poca fortuna anche oggi ed è costretto a ritirarsi.
Al secondo passaggio Michael Dunlop si avvicina al suo giro record timbrando un ottimo 127.524 mph ed allungando ulteriormente su Anstey, ora fisicamente davanti al giovane Dunlop, ma con un ritardo al cronometro di 6 secondi.
L’uscita dall’unico pit stop previsto, per i 4 giri della Supersport, regala al pubblico lo spettacolo dell’accoppiata Dunlop/Anstey che raggiunge McGuinness, Donald ed Hillier.
Gli ultimi due giri hanno visto infiammarsi la battaglia per il 3° gradino del podio, con un McGuinness velocissimo ad insediare William Dunlop, ma quest’ultimo con un ottimo 4° giro mette in cassaforte il podio. Purtroppo all’ultimo giro Gaz Gary Johnson è costretto al ritiro sull’esordiente MV Agusta F3.
Michael conquista la sua quinta vittoria ed eguaglia suo padre Robert, condivide il podio con Anstey ed il fratello William - è la prima volta che i fratelli Dunlop salgono sullo stesso podio - mentre McGuinness deve accontentarsi della medaglia di legno. A seguire Hillier supera Martin all’ultimo giro, Donald scivola in settima posizione con Harrison, Dan Stewart e Dan Cooper a chiudere la top ten.
Proprio il decimo posto di Cooper lo porta al 1° posto fra le moto private, seguito da Dan Kneen e Robert Wilson, rispettivamente 11° e 13° in classifica generale.
Bellissima la sfida a distanza fra Dunlop e Johnson, con quest’ultimo che inizia la gara al comando insieme a James Hillier. Le due Kawasaki precedono John McGuinness, Michael Dunlop, Guy Martin, Dean Harrison, Bruce Anstey, Michael Rutter e Cameron Donald.
Già al primo passaggio si allungano i distacchi, Johnson mantiene la testa della corsa con un primo giro ottimo - considerando la partenza da fermo - da 129.2 mph, dietro di lui battagliano a colpi di intermedi veloci Michael Dunlop e Guy Martin con il solito McGuinness a pedinarli.
Primo giro che rappresenta la fine della gara per lo sfortunatissimo Conor Cummins, anche Josh Brookes è costretto a passare dai “box” per sistemare la catena che gli ha dato qualche problema.
Johnson ha continuato a condurre la gara anche per tutto il secondo giro, con giri superiori ai 129 mph per tutti e tre i piloti di testa ma con distanze che si limano e vedono Michael Dunlop recuperare terreno e McGuinness, terzo, a tenere a bada il gruppetto di scatenati in cerca del podio, in particolare il pilota Tyco Suzuki Guy Martin.
Al pit stop proprio Martin è autore di un passaggio troppo veloce in pit lane e viene punito con 30 secondi di penalità, facendolo scivolare in classifica generale.
Johnson intanto resiste bene a Dunlop e, anzi, incrementa il proprio vantaggio a 3 secondi, mentre il ritiro di Martin offre la quasi certezza del podio a McPint McGuinness, così come il quarto posto ipotecato dalla giovane sorpresa Harrison.
L’ultimo giro è teatro per il capolavoro del 24enne Dunlop, a Glen Helen conquista la testa della corsa con un vantaggio di 0,137 s, complice un piccolo errore di Johnson, il vantaggio diventa di 2,6 s a Ramsey, di 7 al Bungalow ed infine di 16,4 al traguardo.
Il ritmo devastante tenuto da Dunlop all’ultimo giro ha anche la conferma del cronometro: 17’15”114, appena 3,5 secondi più lento del giro record di McGuinness ottenuto in Superbike ed una media mostruosa di 131.220 mph, che gli vale il nuovo record di categoria.
Johnson ottiene un ottimo secondo posto, oggi non si poteva fare di più contro un Dunlop in queste condizioni. Chiude al 3° posto McGuinness che ottiene il suo 38° podio in carriera al TT, segue l’ottima prestazione di Harrison che tiene dietro due mostri sacri come Anstey ed Hillier.L’investitura ufficiale per Michael Dunlop arriva dal King of The Mountain McGuinness, che intervistato a fine gara da ManxRadioTT ha dichiarato: “Michael mi ha passato all’undicesimo miglio all’ultimo giro. Era impossibile tenere il suo passo, aveva un ritmo incredibile. Non ho mai visto guidare nessuno così sull’Isola”.
Il prossimo appuntamento con il TT è per Mercoledì 5 giugno alle 10.45 con SES TT Zero, alle 12.00 con la Gara 2 della Monster Energy Supersport ed alle 14.30 con Gara 2 della Sure Sidecar.
fonte
Tourist Trophy 2013: una, due, tre volte Michael Dunlop.