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La superbike
Onore a Rea, che tutto ciò che ha ottenuto se lo è strameritato.
Onore alla kawasaki, che ha una moto superiore alle altre, perché non è una sua colpa se le altre case non si impegnano ufficialmente in sbk.
Però, è c'è un però, la superbike ha perso molto, anzi troppo, dello spettacolo che un tempo offriva.
Certo, ci sono stati altri periodi di dominio da parte di un pilota, o di una casa, ma quest'anno, di emozioni ce ne sono state invero assai poche.
Aggiungiamoci la formula delle Manches su due giorni....
Non vorrei vedere sparire questa categoria, che tanti bei momenti ci ha regalato
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REA numero uno!!!
Per tutto il resto pienamente d'accordo.
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Concordo.
Le gare più belle si vedono solo quando i due squali (Rea e Soufoglu) non corrono, come oggi.
Risaltano anche le moto di altre marche (ad esempio Yamaha e Aprilia in SBK, Yamaha e Honda in SuperSport) ed ovviamente i rispettivi piloti.
Altrimenti è la solita solfa.
Ultimamente è meno noiosa la Formula1 della SBK, ed è tutto dire!
:cry:
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Hanno creato delle derivate dalla serie rese prototipi a colpi di costosissime parti speciali...poi c'è la stk 1000 che in realtà è quella che incarna di più lo spirito originario del campionato delle "derivate dalla serie"
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Mi ricordo quando guardavo le gare su LA7, era tutta un' altra atmosfera. La domenica era appuntamento speciale. Poi quando hanno messo sta regola dei 2 giorni a volte mi scordo che c'è la gara e quella del sabato me la perdo....e poi trovo molto stupida l'idea della domenica di invertire le prime file, non lo trovo giusto per chi si guadagna la pole.
Detto questo...complimenti a Rea davvero, pilota di un altro pianeta e questa accoppiata Kawasaki-Rea, se qualcuno non li scioglie o li contrasta, sarà un incubo finchè Rea non vorrò smettere.
Bravissimo :bravissimo_:
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dorna ci sta riusciendo pienamente nel suo intento ... complimenti !
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a proposito di superbike, un pensiero a Maxime Berger, morto 2 giorni fa per le conseguenze di un tentativo di suicidio :cry:
Maxime Berger ci ha lasciato - News - Moto.it
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Bel thread :oook: sono un grande appassionato della SBK e mi uscirà un post chilometrico, ma ci vuole tutto.
A mio avviso le cause del calo di interesse sono molteplici.
Non si può certo incolpare Rea, che fosse un fenomeno lo si vedeva da quando correva in Honda: nonostante avesse quella moto dimmerda riusciva comunque a fare risultati di tutto rispetto.. da 3 anni si è guadagnato una moto alla sua altezza e non a caso vince facile (ahimè anche troppo).. ricordiamo che con Kawasaki ci ha vinto un mondiale pure Sykes, che è un pilota nella media, ovvio che quando la dai in mano a chi il manico ce l'ha davvero il risultato è fin troppo scontato.
La sua supremazia toglie spettacolo? verissimo, ma come evitarlo? non certo facendo puttanate come il rimescolamento della griglia di partenza, quelle sono idee che possono venire solo a gestori incompetenti come quelli della Dorna (il vero cancro dello sport motociclistico e il responsabile principale del ko totale della SBK).
Il primo problema (non necessariamente in ordine di importanza) è che mancano i piloti: in questa stagione ci sono solo Rea e Chaz come fenomeni, volendo si può aggiungere Melandri, il resto sono atleti nella media.
Prendiamo un'annata a caso dei "bei tempi"? nel 2001 in pista c'erano piloti fenomenali come Troy Bayliss, Colin Edwards, Ben Bostrom, Troy Corser, Ruben Xaus, con un contorno di Hodgson, Chili e Yanagawa che aggiungevano spettacolo, a volte non solo nella metà della classifica.
Perché vi sono così pochi atleti di tutto rispetto? perché alcuni vanno ad arricchirsi in MotoGP (cosa che poi merita un appunto) rinunciando ad una carriera migliore, altri finiscono in BSB (il campionato nazionale che ha in sè lo spirito della vera SBK) perché te la puoi giocare sempre (dato che non c'è un mezzo che spicca sugli altri) e gli spalti sono pieni invece che essere deserti (nuovamente grazie Dorna).
Ora, sul discorso del passaggio in MotoGP a mio avviso sono vangelo le parole del fenomenale Troy Bayliss: in un'intervista che rilasciò dopo aver vinto il suo terzo titolo mondiale (che spettacolo :wub:) disse, pensando anche alla sua stessa esperienza, che "i piloti della SBK non devono andare in MotoGP, sono due sport e due mondi completamente diversi".. la storia non può che confermarlo, sia nel senso da SBK a MotoGP che viceversa.. se lui fosse rimasto sempre in SBK di certo non avrebbe vinto "solo" 3 titoli, e se pure Colin non avesse fatto quella scelta sciagurata chissà quante altre annate spettacolari si sarebbero viste con duelli leggendari tra i due.
Il secondo problema è la differenza tra i mezzi (cosa che, non a caso, pesa nella MotoGP da moltissimi anni).. dal 2013 Kawasaki è una spanna sopra tutti e con ogni probabilità l'anno prossimo Rea diventerà il pilota con più titoli alla pari di Fogarty sempre vincendo facile.
Perché questo non accade in BSB? soprattutto perché lì l'elettronica non c'è e i costi sono minori, con il risultato che le gare sono spettacolari e gli spalti sono pieni di appassionati veri.
C'è poco da fare, bisogna tornare a far correre davvero delle derivate di serie.. solo così non vi saranno enormi differenze tra i mezzi, solo così un gran numero di piloti potrà giocarsi il titolo ad armi pari, solo così tornerà lo spettacolo e, di conseguenza, gli appassionati a seguire i loro idoli in pista.
Dorna guarda al guadagno, ma questo non va a pari passo con lo sport.
Mi auguro che la SBK si liberi dal disastroso giogo prima di fallire del tutto.. rivoglio la Superpole, rivoglio le due gare nello stesso giorno, rivoglio le derivate di serie di fatto e non solo di nome.. la MotoGP può continuare a morire nelle mani di Dorna, ma la SBK no, non lo merita.
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Tutto molto vero.
Partiamo dal presupposto che le corse dovrebbero garantire quelle libertà tecniche che non si possono utilizzare su strada pubblica.
Però le Superbike dovrebbero essere moto di serie, ma con modifiche libere a patto che i componenti siano disponibili per chiunque voglia acquistarli, in pratica delle parti aftermarket di libera vendita.
Niente centraline dedicate, sospensioni monomodello o freni particolari.
Uno si compra una bella Kawasaki Ninja 1000 ZRR, gli mette su uno scarico completo Akrapovic, cerchi Marchesini, freni Brembo, sospensioni Ohlïns, catena DID, carena e serbatoio in vetroresina, magari una Power Commander o una Bazzaz, eccetera eccetera.
La alleggerisce di tutti gli "orpelli" obbligatori per girare su strada (frecce, fari, pedane passeggero, sella lunga, ABS e altre frocierie elettroniche), e si crea una SBK.
Dipende poi da quanti soldi si vogliono spendere, dalle capacità dei tecnici di mettere a punto il tutto, ma la moto è replicabile anche in una altra officina.
Lo spettacolo sarebbe garantito!
Ora le SuperBike non sono altro che dei prototipi travestiti da moto di serie, e le Case che spendono di più sfornano gioielli meccanici irraggiungibili.
Ritornando alle regole primitive, si otterrebbero di nuovo delle sfide ad armi pari.
È vero che di piloti "tosti" ce ne sono pochi, ma se le moto permettono meno forse si esaltano anche piloti "minori".
Bah, vedremo...
:cry:
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Io credo che se Edwards e Bayliss fossero rimasti in SBK l'avrebbero uccisa come Rea oggi. Con l'attenuante (forse, perché molto del bello dei loro duelli era consentito dal livello delle rispettive moto, pressoché identico...) che erano in due e potevano darsi reciproca battaglia. Oggi SBK si è attorcigliata su se stessa permettendo negli anni alle case, di fare repliche che di stradale non avevano più nulla, solo per poter vincere il campionato ad esse dedicato. Tutti si impuntano sulla libertà tecnica ma ormai dovremmo aver capito che essa non esiste se non per i primi 2 anni dall'avvento del regolamento. Poi le scelte si appiattiscono su quelle che garantiscono migliori risultati. Nessuno spende milioni per arrivare merdesimo. E non scordiamoci che la 888 doveva essere elaborata perché aveva 102cv, oggi checcazzo vogliamo elaborare? La RC211v a 5 cilindri aveva forse 15cv più delle SBK moderne. Ha senso tutto ciò? No, e questo secondo me è l'inizio del disinteresse per questa categoria. Poi il resto fa contorno e se possibile peggiora la situazione. Peraltro Rea si è giovato, secondo me, della sua parentesi in MotoGP e da marpione qual'è ha messo in pratica sulle sue SBK i tecnicismi che "di là" consentono di fare il salto in avanti. E' evidente che ha una gestione della sua moto che travalica quella degli altri, Melandri compreso.
Una prece per Berger...