DAYSUKE JIGHEN COME L'ARABA FENICE
...... risorge dalle sue ceneri.
Da ieri siamo ritornati ad annusare l'odore dei cordoli, delle gomme cotte dall'uso e della benza che si travasa dai fusti ai serbatoi.
Quasi a due anni esatti dal tremendo schianto alla arrabbiata due.
E' stata una lunga attesa, ripagata da un'emozione molto ma molto più intensa della prima pistata della mia vita.
L'elenco delle persone che devo ringraziare è lunghissimo: parte dalla mia compagna di vita Anna, passa per i medici della clinica del Mugello, del CTO di Firenze e del centro di riabilitazione Villa al lago di Mantova, a tutti coloro che nei giorni più difficili mi hanno fatto sentire la loro presenza anche con un semplicissimo messaggio di auguri, per arrivare all'Officina 10 Lap di Cesare Barani e Fedro Targa che hanno sistemato e migliorato la mia amata Daytona 675.
Siamo ripartiti da zero e lo abbiamo fatto su un circuito mai visto in vita mia e che non gode nemmeno di ottima fama; alla fine tutto è andato bene, probabilmente anche meglio di ogni più rosea previsione. La voglia di darci del gran gas e sbattere giù la moto in piega è rimasta la stessa, è stata una bella lotta fra il cuore ed il cervello, finita sostanzialmente in parità.
Abbiamo macinato 300km in un intero week end, ero talmente infoiato nel riassaporare il gusto di guidare la mia moto da aver rinunciato alla possibilità di provare in pista la Ducati V4S messa a disposizione dalla Ducati, ma ne è valsa la pena.
