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La moto del futuro
Apro un topic di carattere generale, che riguarda ciò che ci si aspetta dal futuro in ambito motociclistico.
Mi riferisco a tutte le tipologie di moto, a tutte le marche.
Ci sono dei punti fermi a cui non possiamo sottrarci nel proseguo del ragionamento.
L’Euro5 prima di tutto!
La normativa in questione comporta una serie di modifiche per nulla irrilevanti all’intera “struttura” del veicolo.
L’elettronica si complica parecchio per vari motivi.
Diventano praticamente obbligatori particolari come la presa diagnostica OBDII, la doppia sonda lamdba, lo stepper motor delle farfalle, il “ridebywire”, giusto per citare i principali.
La ovvia conseguenza di tutto ciò è l’adozione di una ECU molto più efficiente, ed inevitabilmente incrementerà anche la quantità di collegamenti, cablaggi e persino di centraline secondarie atte a gestire le funzioni “di contorno”.
Considerando poi che la tendenza è quella di infarcire di elettronica le moto sempre di più, le centraline secondarie aumenteranno di numero.
I punti negativi possono riassumersi in un sicuro aumento di peso, ma anche di mancanza di spazio sotto alle sovrastrutture/carene/fiancatine.
Andrà bene se rimane il posto per riporre i documenti!
E poi tutte queste belle cosine hanno un costo, per cui oltre al peso aumenterà anche il prezzo.
Ma gli incrementi non si esauriscono ancora.
Purtroppo le normative Euro5 avranno effetti negativi sulle prestazioni. È un dato di fatto.
Per ripristinare lo status quo, le Case dovranno aumentare (in molti casi) le cilindrate, e persino a riprogettare le termiche o le camere di manovella.
Costi e studi, che le Case inevitabilmente riverseranno sugli utenti finali.
Mi direte, è sempre successo ogni volta che hanno “inasprito” le normative!
Vero, ma mai si è assistito ad uno step evolutivo di così ampia portata!
Le Case che saranno più brave a contenere i prezzi, ma anche i pesi, e nel contempo di mantenere inalterate le prestazioni delle proprie moto, verranno sicuramente premiate dai numeri di vendita.
Perché mi è venuto in mente di scrivere questo post?
Ho semplicemente letto un paio di riviste che riportano le comparative (ad esempio l’Alpen Master) tra le varie moto concorrenti (nelle attuali versioni Euro4).
I pesi sono già elevatissimi, esagerati con punte di ridicolo (es. 250 chili e 48 cavalli della Honda NC750X, un rapporto peso/potenza pessimo).
Se a causa dell’Euro5 questo rapporto peggiorerà ulteriormente, qualche dubbio sul futuro delle moto mi assale.
Confido però nei costruttori, parecchi dei quali hanno già sviluppato le moto attuali con la possibilità di passare all’Euro5 in modo pressoché indolore (l’esempio più concreto, le BMW della serie R), o almeno spero che sia così.
La Honda ha dichiarato che aggiornerà a breve la NC750X.
Ma io mi chiedo, chi comprerà mai una eventuale NC800X da oltre 260 chili e 45 cavalli?
Non ce l’ho con Honda (anzi, sono stato hondista più volte nella mia vita, e tuttora in garage “sonnecchia” una CRF250), ma era solo per fare un esempio.
Boh, che ne pensate?
In tutto questo bailamme posso però dire (da fonti certe), che la nostra mamma Triumph si è ben “preparata” all’Euro5, e sono sicurissimo che a novembre vedremo un mare di news inglesi fiorire alla EICMA.
:oook:
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Il tuo é uno spunto interessante e seguirò il post con attenzione.
Btw: invece cosa mi dici dell’avanzata delle moto elettriche come strumento di contenimento delle emissioni?
Saranno il futuro? Chi di voi passerebbe mai ad una elettrica?
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Io per ora passo.
Viviamo in un paese ancor troppo poco attrezzato per gestire un traffico elettrico.
Godiamoci ancora le moto convenzionali, che è meglio (almeno a mio parere).
Quando a Bratislava ho visto scaricare decine e decine di vagoni di carbone, molto probabilmente per alimentare le centrali elettriche (di sicuro non gli impianti di riscaldamento, visto che siamo in agosto), ho dedotto che non è affatto sano ricaricare le auto e le moto elettriche, almeno finché esisteranno le centrali a carbon fossile. Quello che si risparmia nell'ambiente viaggiando elettrico, si emette dopo per ricaricare.
Le moto Euro5 dovrebbero consumare (e inquinare) meno, per cui, ripeto, godiamoci quelle!
:biggrin3:
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Io concordo con tutto quanto è stato scritto finora. Mi associo alle preoccupazioni di tutti quelli che prevedono tragici scenari di moto sempre più pesanti, meno potenti, più bollenti, più silenziose, con meno carattere, con più centraline che decidono al posto del conducente, più costose e meno inquinanti.
Non saranno i 5000 strepitosi km annui che percorro in sella alla mia Street 675 RX Euro 3 del 2016 (senza riding mode e con l'acceleratore a cavo) a dare il colpo di grazia ai ghiacci dell'artico.
Credo che le suddette complicanze ecologiche avranno un effetto boomerang sulle vendite del nuovo che si fletterà clamorosamente a vantaggio degli usati ancora papabili.
Se mi leggesse un meccanico moto gli conisiglierei di specializzarsi nel "restauro" di cavalcature prodotte negli ultimi 20 anni.
Avete idea di quante "signorine" quindicenni già ora bruciano slick nelle giornate di prove libere in circuito con grande soddisfazione dei loro piloti?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Lamps
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Io girerò con le mie euro 0 ed euro 3 finchè non me le faranno buttare, oppure farò il bandito e le userò ugualmente? [emoji23][emoji23]
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Apro e chiudo parentesi: in molte grandi città l'usato non è una via praticabile. A Roma le moto Euro 0 e Euro 1 non possono entrare nella "fascia verde" e presto nell'"anello ferroviario", mi dicono che a Milano e Torino sono in atto o in divenire misure ancora più dure.
Queste misure diventeranno inevitabilmente più restrittive a breve giro.
Riguardo al passaggio da Euro4 a Euro5, non la vedo così male. Se andiamo a vedere BMW, la nuova R 1250R 2019 è già pronta per Euro5 e ha incrementato il suo peso del 3%, avendo però guadagnato CV e NM grazie anche alla fasatura variabile, che ha un suo peso.
I pesi sono genericamente aumentati, anche per via di un relativo abbandono dei metalli superleggeri per motivi di costi dopo la crisi degli anni 2000; speriamo si trovi il modo di reintrodurre magnesio e titanio senza far schizzare i prezzi nella stratosfera.
Sarebbe anche ora di ridurre le quantità di liquidi e magari innovare nel campo dei dischi e pinze freno, ancora pesantissimi.
Le centraline... nel mondo auto sono diventate casomai più piccole e leggere col passare del tempo grazie al miglioramento dei protocolli, alla maggiore integrazione dei componenti e al miglioramento dei processi produttivi, per cui tra l'altro scaldano meno e richiedono minore superficie radiante: mi aspetto una simile evoluzione in quelle motociclistiche, anche se obiettivamente le moto, come elettronica, spesso arrivano qualche anno più tardi.
Per quanto riguarda le moto elettriche, stanno bene dove stanno per quanto mi riguarda!
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Parentesi interessante, e che condivido.
Si può bypassare il “problema” acquistando moto d’epoca, cioè ultratrentennali, e problemi zero a girare sempre, comunque e dovunque.
La Vespa 50 Special e il Gilerino sono armi letali che possiamo usare sempre.
Detto questo, come ho scritto nel primo post, alcuni costruttori hanno già implementato dei modelli che possono tranquillamente rispettare le nuove normative (anche la MotoGuzzi con la recente V85TT).
Bisognerá solo vedere quanto perderanno i motori in fatto di cavalli (e coppia) con la Euro5 attivata.
In generale, come hai scritto anche tu, i modelli di moto già “pronti” al salto sono piuttosto pesanti, e di sicuro non subiranno alleggerimenti.
Le centraline sono sempre più leggere, potenti e ben interconnesse, assolutamente vero, ma bisogna anche aggiungere che un tempo ce n’era una sola, mentre ora se ne possono avere anche 5-6 (in aumento).....
Alcune di esse sono proprio delle assurditá (specie se applicate al concetto di moto).
Parlo di sensori Bliss e di radar anticollisione, oltre a Cruise Control adattivi e cambi automatici, giusto per citarne alcuni.
Leggevo proprio oggi una recensione sulla nuova Rocket III, che se ho ben capito dovrebbe montare persino il radar.
Per fortuna Triumph ha lavorato bene, e pur infarcendo di elettronica la bestia, grazie all’utilizzo di materiali migliori è riuscita persino a diminuirne il peso di una trentina di chili.
Ottimo esempio da seguire per le altre Case, ma ho il dubbio che difficilmente lo faranno (perlopiù per ragione di costi, voce non classificabile riguardo alla Rocket perché rappresenta il top di gamma).
L’Euro5 arriva per tutti e per tutte le moto.
Mi preoccupano quelle di fascia media, medio-bassa, dove forzatamente non possono incrementare i prezzi in modo smisurato.
Ma i pesi, ahimè, si.
:cry:
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Abitassi in città userei uno sputer anche euro 16 per tutti i giorni poi per le gite fuoripota la mia rombante ed "inquinantissima"( giustamente lo metto virgolettato perchè le moto inquinano veramente molto poco rispetto ad altri mezzi tipo gli autobus metropolitani che tirano fuori cannacci di fumo che nessuna ciminiera....) moto euro 0 o 3.
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Esatto, bisogna sempre considerare che la moto, anche la più inquinante, emette meno emissioni di una qualsiasi auto turbodiesel che rispetta l’ultima normativa Euro6D.
Ne avevamo già parlato.
Da un punto A ad un punto B in città, con una motoleggera ci si impiega un tot di tempo, mentre con una auto, anche la più risparmiosa ed economica, il tempo di percorrenza si moltiplica (così come le emissioni) a seconda della congestione del traffico.
Una moto Euro5 non inquina praticamente nulla.
:w00t:
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Con tutte ste centraline rimanere a piedi è un attimo